tanto ubaldo oltra ne viene; e 1 terso / adamantino scudo ha in lui converso
con uno articioso proemio, con un terso filo di narrazione e con un delettevole
crin d'elmo pesante, / al cui terso diamante / serto s'attorce d'intrecciato
gradir suol ci- terea chi puro e terso / passa amico degli agi il tempo
alleggeriscono estrosi, sollevati in pieno nel terso raggio esalato dai monti. palazzeschi, 1-127
. arici, 46: il ferro / terso e lucente ne le man'ti spenda
/ intanto alla sponda, / nel terso specchiandosi / azzurro dell'onda. nievo
panno disteso dal nostro alitare sopra il terso cristallo, che mi dite voi che
/ il militare arnese / lucido e terso. monti, x-1-408: ne le fervide
spentasi la girandola, il cielo appare terso e compatto; attorno c'è il
d'elmo pesante, / al cui terso diamante / serto s'attorce d'intrecciato olivo
guancia. ariosto, 7-11: di terso avorio era la fronte lieta. bandello
giamai che dolce i'tocchi / il terso avorio de la bianca mano, / e
di cui ragionamento era assai bene acconcio e terso ed ornato, accompagnato da un'azione
diletto e dardi / sul pavimento lavorato e terso, / della baldanza lor solito arringo
alba luceva come uno specchio freddo e terso; solo un fiocco di nuvolaglia, lungo
tutto che il cielo sia chiaro e terso come uno specchio. tommaseo-rigatini, 2572:
di perpetua verdura, il cui legname è terso molto, e però atto a scolpire
contese e vinse, / mentre che 'l terso e molle avorio strinse / di quella
... / né in giazio terso né in candida brina / ragio di sol
tassoni 10-7: già l'ariento del palvese terso / non mi / in che
: dietro stava il suo calderone di terso rame. pea, 1-51: il
s'awolge intorno al petto; / al terso piede i bei calzari annoda; /
sua, che potè scorgervi come in terso specchio i suoi coralli animati già convertiti
cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando, il lume / ne'
insieme col pisano essere più gastigato e terso di tutti gli altri. lami, 2-23
candido e sottile, / per un terso cristal varcando, il lume / ne'vari
giri / porta cerchiato il crin di rame terso. / l'ultima, che di
/ tessendo un cerchio a l'oro terso e crespo! sacchetti, i-1-33:
e vinse, / mentre che 'l terso e molle avorio strinse / di quella
/ non ti potrebbe far candido e terso. galileo, 4-2-54: tale coerenza
parlando vai, / che studii esser più terso / e pulito che mai? alfieri
che parevano fila d'oro ben brunito e terso. varchi, 23-70: non le
3. puro, limpido, terso, trasparente (l'acqua, un
(uno specchio); lucido, terso. boccaccio, dee., 6-2
spaziosa fronte scherzanti parevano proprio fila di terso e biondo oro, che al dolce soffiar
, niente scabro, ma liscio e terso come uno specchio. segneri, i-287
s'avvolge intorno al petto; / al terso piede i bei calzari annoda; /
i-116: la bella elisa arava / con terso eburneo vomere dentato / campi d'oro
/ e scopre ignuda del bel collo terso / la neve, ond'anco il gel
effigie sua, che potè scorgervi come in terso specchio... le candide nevi
/ e scopre ignuda del bel collo terso / la neve, ond'anco il
maraviglia. rolli, 562: al terso specchio / che la consiglia, / giusto
effigie sua, che potè scorgervi come in terso specchio i suoi coralli animati già convertiti
2-2- 224: qual donna in terso e fedel vetro legge / del volto
di coprir degna il dolce avorio e terso / del vostro volto, del color cosperso
leghi / l'or crespo e celi il terso avorio e schietto; / perché del
candido e sottile, / per un terso cristal varcando, il lume / ne'vari
, il suo viaggio. -cielo terso e luminoso; aria trasparente, serena
vai, / che studii esser più terso / e pulito che mai? / parli
rose e di ligustri; / di terso avorio era la fronte lieta, /
gradir suol citerea chi puro e terso / passa amico degli agi il tempo
iii-321: la bella elisa arava / con terso eburneo vomere dentato / campi d'oro
, iv-1-178: voi col verso destro e terso ottenete il nome di non mediocre poeta
vai, / che studii esser più terso / e pulito che mai? / parli
, iv-1-178: voi col verso destro e terso ottenete il nome di non mediocre poeta
sé fanno al sole uno specchio sì terso e fedele, con che il ritraggono
si disserra / un cosmo d'amore più terso. -intr. niccolò del
. -che si presenta alla vista terso, chiaro, nitido, in tutto
palco edificato / di bianchissimo avorio terso e netto, / e sopra
iii-321: la bella elisa arava / con terso eburneo vomere dentato / campi d'oro
e men chiaro o più lucente e terso, / secondo l'egritudin, che disperso
gli pende; / ha di ben terso e candido elefante / sei gradi intorno,
e grazia; forbito, agile, terso (uno stile, anche un artista,
di eloquio, con stile agile e terso, in modo forbito. boccaccio,
dii. bandello, ii-943: qual terso oro e biondo allor splendeva / l'
alleggeriscono estrosi, sollevati in pieno nel terso raggio esalato dai monti. piovene, 5-116
non giudicano, hanno libero l'intelletto, terso il vedere e son prodotti dal cielo
son sommerso, / né posso esser terso, sì gran duol patisco, / d'
son sommerso, / né posso esser terso sì gran duol patisco, / d'està'
con tutto che il cielo sia chiaro e terso come uno specchio. d'annunzio,
i merti, più opaco o più terso, / finito in questo ognuna il
: un gelido vento spazzava il cielo terso, tutte le stelle brillavano vivamente; e
; chiaro, netto, nitido, terso; preciso, esatto. giovanni da
/ aprimi dunque il tuo pulito e terso / suono, già giunto a l'atenico
, 274: un sottil ferro ben terso, che da una parte spargeva in alto
. monti, x-3-49: sopra un terso tavolino / tosto innalza un altarino /
cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando, il lume / ne'
i merti, più opaco o più terso, / finito in questo ognuna il proprio
polveri e, fiocchetti, / sopra un terso tavolino / tosto innalza un altarino /
netto e bianco il mento / avea qual terso avorio o puro argento. d
, lustrato; scintillante, nitido, terso (un oggetto di metallo, un'arma
intagliato nel cristallo terso. montale, 2-50: ecco il segno
cavallo] fan due bolle di smeraldo terso, / e per mezzo le coste,
, sfolgorante; corrusco, rilucente, terso. dante, par.,
ciro di pers, 233: qui così terso il pavimento splenda, / che il
. graf, vi-1145: di fulvo e terso rame una sirena / rutila a prora
all'improvviso da un cielo sgombro e terso, dopo piogge instancabili e vapori che
gemma, che splende come gemma; terso, trasparente. carducci, 847:
/ con un parlar gentil, polito e terso. celimi, 508: lorenzo ghiberti
ora matutina, / né in giazio terso né in candida brina / ragio di sol
albero ghiandifero, il cui legname è terso e pesante, e molto simile in
(il cielo); limpido, terso, risplendente (l'atmosfera).
non giudicano, hanno libero l'intelletto, terso il vedere. deledda, ii-523:
.. hanno libero l'intelletto, terso il vedere e son prodotti dal cielo
, dal secondo dei bottaccini, dal terso gora del molino da san vincenso,
. govoni, 2-235: fotografico e terso l'occhio mira / accendersi di mille gradazioni
: gradir suol citerea chi puro e terso / passa amico degli agi il tempo
rebora, 133: su, nel terso gravitar dei mondi, / la conoscenza del
chi risplenda / per gemmata faretra o terso brando, / o per destriero d'ostro
fr. colonna, 2-16: speculo illustramele terso. galileo, 1-1-153: quei pianeti
la vista. anguillara, 4-141: terso e lucido acciar mia vista imbruna,
lava i peccati, rende il corpo terso e immacolato. stuparich, 1-163:
ciglia nerissime. -perfettamente sereno, terso, senza nuvole (il cielo)
, / di ferro armato luminoso e terso; / e vèr ponente avea dritto
con verde mirto lice / implicare il terso capo. g. pozzi, 2-155:
/ di queste belle man l'avorio terso? atanagi, xxxvi-186: questa di ch'
se ben lo stil non è limato e terso. g. f. loredano
/ come animai di gusto fino e terso, / e d'ingegno fantastico provvista,
19: il cielo più azzurro, terso e costante veniva corso da nuvole bianche
, una luce); limpido, terso (il cielo, l'acqua);
frugoni, i-3-121: vener vide il terso viso, / cui color di rosa
le brame / inquiete brillavano come in terso rame / i riflessi d'un fuoco
/ tessendo un cerchio a l'oro terso e crespo! masuccio, 17
nel cielo. rebora, 132: nel terso gravitar dei mondi insonni / in mistico
raccolse solo esser ranni di schietto e ben terso acciaro, la dispostezza di un marte
valse de lo scudo immenso / il terso acciaro e l'interzate cuoia, / che
a febo / dilette foglie, al terso crin, che spira / celesti odori.
dall'altissimo canto? il petrarca così terso e grave non le ha schivate: e
bocchelli, 2-xi-163: il cielo notturno era terso e invetriato, le albe frizzanti,
insieme col pisano esser più gastigato e terso di tutti gli altri. =
lama schietta / saldo, flessibile e terso. deledda, ii-240: lo sguardo di
(uno specchio); lucido, terso. - anche al figur. segneri
. rendere netto, limpido, lucente, terso (con partic. riferimento all'azione
: il cielo turchino, puro, terso, come se fosse stato lavato: splendido
, lava i peccati, rende il corpo terso e immacolato. 10.
spazzato dal vento; reso limpido, terso, trasparente (il cielo, l'
. filicaia, 2-2-224: qual donna in terso e fedel vetro legge / del volto
stimarvi e di riconoscere in voi un terso e leggiadro, un elegante scrittore. bette-
2-4-60: vi riuscirò dulciloquo, lepido, terso, dotto succipieno e arguto. amenta
breve / raccolto ventre, e più che terso argento / bianco il bel pelo e
liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sanazaro limato e
limpidissimo). privo di impurità; terso, pulito, trasparente (un liquido,
ant. lim pido, terso. aprosio, 1-47: si conosce
il nome della fonte ancora / e terso e dolce mormorando plora. 10
, discendi e un lucido / ben terso vetro colmami / di quel piropo liquido
marsigliesi. 7. sereno, terso, sgombro da nuvole o da nebbia
prendi questa che, di liscio e terso / sfrondato busso, rilucente canna, /
di sponde. -figur. terso, limpido (il cielo); privo
/ di queste belle man l'avorio terso? marino, xiii-60: cristo oltraggiato
dole / l'esser longinquo da sì terso sole / dov'ogni nube si dissolve
: il cielo... è rimasto terso, anzi è divenuto umido, come
faro i saggi, che, lordando il terso, / una sillaba più fa lungo
originati e composti. campailla, 10-90: terso è il cristal: che quando il
congegni. 2. che rende terso e brillante; che lucida. manifesti
non viene: bito, levigato, terso. una persona di pochi meriti non
brillare; essere lucido, netto, terso, forbito. giostra delle virtù e
, luminoso, sfolgorante di luce; terso, trasparente, sereno (l'aria,
liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sana- zaro limato
. tirato a lucido: reso brillante, terso, lucente. panzini, iii-14
liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sana- zaro limato
scorrendo con la tetra memoria vostra e terso intelletto, vi capacitate che io non
nuvole sfasciate erravano vagando per il cielo terso e lustrante. -figur. splendente di
matasse enormi di velocità. -rendere terso, sgombrare dalle nuvole (il cielo
luce, luminoso (un luogo); terso, sereno, trasparente (l'aria
lustro superiore a qual si sia specchio più terso. pascoli, 478: i
: essendo la luna un opaco non terso, dove ha le macchie sarà più
rida. -senza nuvole, limpido, terso. boriili, ii-605: nella clemenza
gonzaga, ii-29: polanteo, nome terso, elegante, soave, nobile, canoro
. -letter. chiaro, limpido, terso (la luce). moravia,
vai, / che studi esser più terso / e polito che mai? foscolo,
a traverso / un vetro che fosse mal terso, / un vasto orizzonte deserto.
appresenta un bel mantile / bianco, terso e sottile, / con una giarra d'
su la neve, / chiome d'or terso inanellate e sparte, /..
. lamenti storici, ii-68: e1 terso [brigantino] guadagnava un agnel grasso,
, v-1-278: voi col verso destro e terso ottenete il nome di non mediocre poeta
fuma / la mensa e porporeggia il terso vetro. manzoni, pr. sp.
proporzione. ariosto, 7-n: di terso avorio era la fronte lieta, / che
]. piovene, 246: sono così terso; così lucido! così felice!
/ allora sciolte, e sovrà òr terso bionde, / le quali ella spargea sì
). perfettamente pulito; netto, terso; privo di sporcizia, di untume
(un liquido); limpido, terso. giamboni, 8-i-180: sopra tutte
/ e fa l'acciaio e l'or terso e lucente. baldinucci, 55:
, il cielo è ancora limpido e terso, con una falce di luna, e
gozzi, 1-409: le donne sono qual terso e chiaro specchio senza macchia alcuna,
dii signor turco andava versa adna e terso, per far murar. machiavelli,
venati di sanguigno a me da '1 terso / ventre de 'l vase offre una
xxx-5-103: è 'l ferro / acuto e terso, l'asta / è nerboruta e
ove io con le belle parole e col terso stile mancassi. -contenuto o significato
quanto ne offusca la lucentezza; rendere terso, pulito, netto. -in partic.
, di lucidità e di nettezza superano ogni terso avorio et ogni orientale perla. g
. -in partic.: limpido, terso, trasparente (l'acqua, una pietra
con cura, lucidato, levigato, terso, lucente, ripulito, scrostato, lindo
quasi diamante, ha la nitidezza di terso argento. de marchi, ii-179: il
. privo di nuvole o di nebbie; terso (il cielo, un paesaggio)
graf, 5-555: una lama trionfai di terso / norico acciar. 3
. -limpido, sgombro; sereno, terso (il cielo). de pisis
/ contra chi serba un cuor pulito e terso. 14. prov.
mare perfettamente calmo, o un liquido terso, trasparente, o una persona calmissima
5-40: stasera il mare è un olio terso nero, così tranquillo che tutto il
ombra nostra, che in quello corpo terso e pulito si riceve, ne rappresenta.
ombra nostra, che in quello corpo terso e pulito si riceve, ne rappresenta:
persoj / ohimè, perché me parse tanto terso / el viso crudo, che me
: essendo la luna un opaco non terso, dove ha le macchie sarà più
bella. piovene, 246: sono così terso! così lucido! così felice!
cangiarme. bandella, ii-1128: dal terso or biondo che polisce amore / dal
che 'l suo orto era quasi al terso de la notte. tolosani, 1-1-123:
ostello / mostrava il volto suo lucido e terso. marino, i-127: questa è
perle e l'oro sì sorbito e terso / e del bel volto la porpora e
v-1-278: voi col verso destro e terso ottenete il nome di non mediocre poeta
contatto. -sereno, luminoso, terso (l'atmosfera). gadda conti
incoroni coll'iride..., il terso dell'acciaio, il pallor dell'oro
lo specchio fusse grandissimo e ben terso e di figura pa rabolica
, una venere fulgida, un marte terso et un saturno posato. g. l
/ bianco marmo era sì pulito e terso, / ch'io mi specchiai in esso
rifulse, / come vestito doppo il terso apparve. -strato protettivo.
parlando vai, / che studi esser più terso / e pulito che mai? bernari
, 10-7: già rariento del palvese terso / non mi brocciò a pugnar per
il ciel non vuole / puro scoprirci e terso il suo sereno. 36.
era stato, nel cielo fattosi finalmente terso dell'aeritalia, tutto un succedersi di
dalle scuole serali di pordenone nel terso / riverbero del sole morente sull'asfalto,
. testi fiorentini, 89: vectorio terso... fu avelenato nel sacrificio
sacre a febo / dilette foglie, al terso crin, che spira / celesti odori
orientale, il cui colore è candido come terso argento con trasparenza nella superficie: e
sulla gamba, in mantellin di seta / terso come cristallo. settembrini [luciano]
.. un pettine ancor, candido e terso, / fatto d'osso di dente
/ ed un pettine ancor, candido e terso, / fatto d'osso di dente
esso ti promette di voler piallarti come terso specchio l'irsuta guancia. -lisciare
/ bacco discendi e un lucido / ben terso vetro colmami / di quel piropo liquido
e agli abeti. 14. terso, sereno; privo di perturbazioni atmosferiche
il nome della fonte ancora / e terso e dolce mormorando plora. cesareo,
ben lo stil non è limato e terso. allegri, 126: la veneranda poesia
nella forza concentatrice di un secco e terso allegorismo. 2. sm. studioso
abbellire. bandello, ii-1128: dal terso or biondo che polisce amore, /
di impurità (l'acqua); terso, sereno (il cielo). -anche
vai, / che studi esser più terso / e polito che mai? monti,
bellissima: il cielo turchino, puro, terso, come se fosse stato lavato:
oro fin, fulvo, ponderoso e terso! sannazaro, iv-99: ergasto cacciò
dell'altissimo canto? il petrarca così terso e grave non le ha schivate. monti
, una venere fulgida, un marte terso et un saturno posato. algarotti, 5-292
fuma / la mensa e porporeggia il terso vetro. 2. tr.
borgese, 1-83: quantunque il cielo fosse terso, l'immobilità della campagna pareva denunziare
/ a tutti nello stil pulito e terso, / ed a cui tutto il coro
. marino, 1-1-105: seggio di terso orientai cristallo / reme de'flutti il
letto d'oro; ed il ben terso / corpo dona a l'abbraccio di salmace
vii-10: essendo la luna un opaco non terso, dove ha le macchie sarà più
. chiabrera, 1-ii-317: in quel terso cristal profondo e largo / trovo io
bruni, 330: sì l'altrui terso stile, il tuo facondo / grido
non dà pace all'ombra il ciglio terso / ai prostrati viventi, e non è
molt'ingegni d'instinto nobile, di spirito terso, di studio indefesso, di prova
in miglior forma ed in istile più terso. cesari, 6-60: credo che
assunto. buti, 2-86: giove terso, che fu lo primo filliuolo di saturno
compie per pulire, lavare, rendere terso qualcosa. -anche: pulizia di qualcosa;
spazzolare, spolverare, smacchiare; rendere terso, pulito, netto. guerrazzi,
la particella pronom. schiarirsi; ridiventare terso, sereno, scombro da nubi (il
primaio / bianco marmo era sì pulito e terso / ch'io mi specchiai in
l'acqua, un fiume); terso, chiaro, sereno (il cielo)
vai, / che studi esser più terso / e pulito che mai? galanti,
123: tregua. il cielo è più terso sul mare che pulsa più blando,
più chiari confusamente diseminati, lucido e terso. cesavano, 1-118: questo [
4. sgombro da nubi, limpido, terso (il cielo). f
un tempio santo. 4. terso e privo di miasmi insalubri (l'aria
stola romana. -trasparente, terso, nitido. bandelio, 1-16 (
per l'aria puro, lucido e terso. chiabrera, 1-i-238: puri luciferi,
assai più pianto, / e stil men terso avessi, alma più bella, /
là, da un quadrello sgombro e terso, traspariva una parte del piazzale.
: già l'a- riento del palvese terso / non mi brocciò a pugnar per
, qual si raddoppia immago / in terso specchio, ne'venturi figli / niccolò rinnovarsi
, riflettendo i raggi su uel terso acciaro, moltiplicavagli intorno lo splendore. g
11-238: quasi in isparsi frammenti di terso cristallo, brillò vivido il raggio del
/... e che forbito e terso / lo rappiani, il figuri e
gozzi, 1-409: le donne sono qual terso o chiaro specchio senza macchia alcuna,
pronom. diventare o ritornare sereno, terso, sgombro da nubi (il cielo
è diventato o che è ritornato sereno; terso, sgombro da nubi.
nondimeno la riflessione rendesi unicamente sensibile dal terso, come ogni perspicuo rifrange, ma
il perspicuo non è regolare; ed il terso nell'opaco è la regolarità.
stesso la eleganza, l'armonia e il terso favellare di colui che lasciò alla più
l'ora matutina, / né in giazio terso né in candida brina / ragio di
/ amor, ch'è d'alabastro terso e saldo, / nudo, misero a
: da le ridenti sponde / d'un terso rio s'infionno / pur l'altre
irraggiò. -limpido, sereno, terso, fulgido, luminoso (il cielo
ti saluto. 7. apparire terso, sereno, luminoso (il cielo)
16-i-295: con un cucchiaio in man di terso argento / tosto il distacca / e
nondimeno la riflessione rendesi unicamente sensibile dal terso. buonarroti il giovane, 9-533:
. ripulito. leonardo, 9-7: terso: pulito, riforbito. riforestare,
nondimeno la riflessione rendesi unicamente sensibile dal terso, come ogni perspicuo rifrange, ma
perspicuo non è regolare; ed il terso nell'opaco è la regolarità. casoni,
, compatto, si gonfiava sul cielo terso, mettendo fuori globi e volute mu-
luccicare, sfavillare; essere lucido, terso. laude cortonesi, 1-i-422: or
con cura. in partic.: reso terso, nitido (il cielo, l'
pronom. diventare o ritornare sereno e terso (il cielo, l'aria).
rinverginata dalla notte. -reso terso, brillante (la natura).
, se percote in un vaso de oro terso e polito o vero in una gioia
simil. e al figur. il rendere terso e nitido. sbarbaro, 1-13:
anni. 3. limpido, terso (il cielo, taria).
mai. 3. rendere terso il vetro o una superficie metallica,
gioi sentire. 18. apparire terso, non occupato da nubi, da
licor cementante. ì. terso, senza nuvole o foschia (l'aria
nuovo sarà perfettissima. 2. reso terso e limpido (il paesaggio, il cielo
e piacevole o, anche, nitido e terso (un paesaggio). carducci,
di pers, 233: qui così terso il pavimento splenda, / che il piede
e risplendente, come d'oro brunito e terso. laude cortonesi, 1-iii-94: l'
de'cavalli. -essere lindo, terso (il pavimento, le suppellettili di
viziterà noi dipo du'dì e 'l terso dì ci risuciterà e vivremo nel cospetto suo
e gioconda / che somiglia in candor terso armellino. -allungarsi ricurvo, in
: imperò che come leone dipo''l terso dì rivivifica col ruggito li suoi filliuoli
delle roccie / sembra intagliato nel cristallo terso. -alpin. alpinismo su roccia
: essendo la luna un opaco non terso, dove ha le macchie sarà più rozza
, simiglianti a lunghissime fila di ben terso oro..., la fronte rilevata
graf 5-685: o ruscelletto fuggevole e terso, i... i come addormenta
... / di fulvo e terso rame una sirena / rutila a prora e
il portavano del medesimo saio; ma terso e netto focione, e fu tenuto
ecco il pimento / dei pini che più terso / si dilata tra pioppi e saliceti
aveva spazzato il cielo e l'aveva fatto terso. 4. per simil.
superiore a qual si sia specchio più terso. cassiano da macerata, lxii2- iv-61
grafi 5-223: bianca di neve nel terso zaffiro / del ciel la smisurata alpe
uno scalieri ch'è cotanto bianco pulito terso è la vera perfecta contrizione con che l'
segondo modo è decto temptazione, in del terso modo scaricazione, in del quarto modo
. -assai elegante, forbito, terso (un linguaggio, uno stile)
gozzi, 1-135: dalle ricche pareti un terso specchio / cade, e in
in quel punto. 8. apparire terso, sgombro da nubi o da altre
lanterna del filosofo. 2. terso, privo di nuvole ^ il cielo)
più schiarirai. 9. apparire terso, limpido, sgombro da nuvole (
stesso confuso. 2. rasserenato, terso, sgombro da nubi, da foschia
da nubi, chiaro, luminoso, terso. dondi, 248: questa benigna
fuoco sempre acceso pure bramava unicamente il terso e leggiadro tibullo, come necessaria appartenenza
. linati, 9-25: giù da un terso ponenteil sole scoccava di striscio sulle facciate e
. 2. figur. reso terso, limpido, luminoso (l'aria)
il ciel non vuole / puro scoprirci e terso il suo sereno. loredano, 2-283
scorrendo con la tetra memoria vostra e terso intelletto, vi capacitate che io non amo
aereo, lo sicondo lo stellato, lo terso lo 'mpireo. leonardo, 2-283:
: se il serbatoio toscano è limpido e terso perché la cultura ha ristagnato, non
la particella pronom. diventare sereno, terso, limpido (il cielo, l'aria
ant. condizione di cielo limpido e terso. bencivenni [crusca]: sono
. letter. di venuto terso, sereno; che si è rischiarato (
sgombrando il cielo dalle nubi e rendendolo terso (un vento). soderini
concreto: condizione di tempo soleggiato e terso, senza piogge. testi
da nuvole e nebbie, limpido e terso (il cielo, l'aria)
climatiche avverse; caratterizzato da un cielo terso e luminoso (una giornata, un
-in senso concreto: cielo limpido, terso, sgombro di nubi. dante
, / pareagiocar su 'l piè polito e terso. marino, xvi-129: già da
affetti suoi [tebaldeo] avessesaputo un candor terso servare, più propinquo al petrarcache infimo a
n'dole / tesser longinquo da sì terso sole, / dov'ogni nube si dissolve
come pece in caldaia si allineava terso normale ubbidiente. sgallato3, agg
privo di nuvole o nebbie; limpido, terso, nitido (il cielo, l'
: guance ho vermiglie e crespo e terso 'l crine, / collo di pura neve
). golaoni, ix-538: del terso e bianco riso sodo pilo sia fatto,
monna pasquina de'medici; in nel terso solaio stava... monna checca
son sommerso, / né posso esser terso -sì gran duol patisco. serdini, 1-234
giorni. piovene, 246: sono così terso! così lucido! così felice!
, / allora sciolte, e sovra or terso bionde. boccaccio, dee.,
cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando il lume / ne'vari
di me non 4. apparire terso e sereno (il cielo).
in oro e in fulvo rame e in terso / splendido ferro e in eleganti donne
un sospiro, / bianca di neve nel terso zaffiro / del ciel la smisurata alpe
, v-i-278: voi col verso destro e terso ottenete il nome di non mediocre poeta
7 elegante, composto, arguto e terso, / la verità, il ben dir
a opera del vento; limpido, terso (il cielo). bufi,
che luccica, perché assai levigato; terso (una superficie, in partic.
. per estens. del tutto limpido e terso (il cielo, l'aria)
9-96: bianco marmo era sì pulito e terso, / ch'io mi specchiai in
ubaldo oltre ne viene, e 'l terso / adamantino scudo ha in lui converso.
e dea terrena, / in un terso cristallo. goldoni, xiii-12: nell'apparir
mostrava, / fatto de un marmo sì terso e polito / cne il giardin tutto
991: lo scudo di perseo e terso come uno specchio, nel quale i
amò di pungere / lidia, che al terso specolo / siede le carni ad ungere
cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando, il lume / ne'
luce; essere luminoso, limpido, terso (il cielo, il giorno o anche
. 3. per estens. terso, limpido, cristallino (un corpo,
, / il più vago, il più terso, il più gradito / che rendesse
e il campaniletto sporgono sotto il cielo terso. 12. ergersi, emergere
solamente a guardarla. 2. terso, trasparente (l'aria).
/ fatto di torbo mosto, / terso, vermiglio e spumeggiante vino. moravia
. iacopone, 64-53: e1 terso sequente a li innocente / par che se
: entro stagnato vaso, / che terso di splendor vincèa l'argento, /
non ancora buia. -limpido, terso (il cielo); perfettamente sereno,
tosco. -vi riuscirò dulciloquo, lepido, terso, dotto succipieno e arguto e non
è come l'acqua, mobile e terso, ondeggiante e svariante. 6
simil. sgombro da nubi o nebbie, terso (il cielo); non nascosto
fogazzaro, 2-318: tutto il cielo era terso fra i profili taglienti dei monti.
xiii-158: quasi ricco teatro, o specchio terso / de la gran madre universale il
mazzini, 1-250: stile quasi sempre terso, semplice, temperante negli ornamenti.
il pettine], / ch'era di terso avorio opra gioconda, / d'una
ecco il pimento / dei pini che più terso / si dilata tra pioppi e saliceti
gravi. = comp. di terso. 1 " 2
freddo. = deriv. da terso. tersicorèo (terpsicorèo),
idolatria. = deriv. da terso. tersite, sm. letter
/ bianco marmo era sì pulito e terso, / ch'io mi specchiai in esso
mostrava, / fatto de un marmo sì terso e polito, / cne il giardin
, / di ferro armato luminoso e terso. patrizi, 2-30: le labbra appresso
di lucidità e di nettezza superano ogni terso avorio et ogni orientale perla. tasso,
il sanguigno / umor macchiando il ferro terso e netto. marini, i-161:
, e riflettendo i raggi su quel terso acciaro, moltiplicavagli intorno lo splendore in guisa
e in finta pugna lucido, / terso acciaro vibrar. crudeli, 2-136:
arici, i-56: il ferro / terso e lucente ne le man ti splenda.
l'ombra nostra, che in quello corpo terso e pulito si riceve. degli oddi
quel ch'io scrissi: e come in terso specchio, / osservin quanto son grandi
gozzi, 1-135: dalle ricche pareti un terso specchio / cade, e in minute
non potevano adombrare se non fugacemente il terso specchio dell'anima di lei.
l'hanno col loro scrivere quasi sotto un terso cristal- f o lasciate
cella candido e sottile, / per un terso cristal varcando il lume / ne'vari
: ma piaccia a voi questo cristallo terso / all'occhio intento sottoporre. zavattini,
pure di gustare l'ebbrezza piena del pianto terso che sembra alle volte come un dolce
ragionare / sente del suo leggiadro e terso volto. ariosto, 10-98: chi è
/ di queste belle man l'avorio terso? n. franco, 3-18: non
/ stringer di quella man l'avorio terso, / pur non ne passa al cor
baldi, 222: palpa egli il terso e rilevato fianco, / e quasi il
gran naso, ma ben profilato e terso, dal volto. monti, 10-167:
s'avvolge intorno al petto; / al terso piede i bei calzari annoda.
, / tessendo un cerchio a toro terso e crespo! malatesta malatesti, 1-159:
, / guance ho vermiglie e crespo e terso '1 crine. s. ferrari,
fulgido. baldi, 5-45: di terso e candido papiro / breve giro formossi,
e gioconda, / che somiglia in candor terso armellino. carducci, iii-3-202: le
, 1-219: è come un dittamo / terso la purità delle mie dita.
/ oro fin, fulvo, ponderoso e terso! bandetto, 1-22 (i-288):
, simiglianti a lunghissime fila di ben terso oro... la fronte rilevata,
un letto d'oro; ed il ben terso / corpo dona a l'abbraccio di
altissimo, 9: gli uccelli all'aer terso, / la salamandra al foco in
il ciel non vuole / puro scoprirci e terso il suo sereno. leopardi, 993
, 993: il cielo è chiaro e terso come uno specchio. carducci, ii-10-134
: il cielo turchino, puro, terso, come se fosse stato lavato. saba
cielo che splende dopo l'uragano / più terso. d'arzo, 211: c'era
5-40: stasera il mare è un olio terso nero. -che si staglia splendente,
ecco il pimento / dei pini che più terso / si dilata tra pioppi e saliceti
passati / ch'ai mondo nacqued'ogni vizio terso! fallamonica, 167: son stati assai
petto la metafisica, dinota il cuor terso e puro che qui la metafisica dev'avere
borsi, 20: non c'è animo terso, puro e limpido che il fiato
lava i peccati, rende il corpo terso e immacolato. -intemerato, cristallino
/ elegante, composto, arguto e terso. cinuzzi, lxv-167: datemi voi lo
divino / pel vago stile risonante e terso. tassoni, xvi-813: una lingua
suo gran nome, / ammirato il terso stil. -che scrive in modo elegante
liburnio, 3-12: il bembo è terso e erudito, lo sanazaro limato e
, e di riconoscere in voi un terso e leggiadro, un elegante scrittore. tommaseo
. un po'dello spolverini: poeta men terso, ma forse più vivo dell'alamanni
, ed era già in voce di scrittore terso e castigato. -in posizione
debbo dirti con piacere che tu scrivi terso e puro. carducci, iii-20-85: giacomo
iii-20-85: giacomo non scrisse mai più terso e castigato d'allora. 6
, 27-i-1-55: el pastor cogli amenti canta terso, / il cultor il tenen con
delle confine di celaiano... lo terso pesso... tiene l'u
, che non siano tenute avaramente; terso, che non siano male dispese. novellino
volgar., 31: multiplicherai lo terso de l'uncie per le pertiche e 'l
l'uncie per le pertiche e 'l terso de l'uncie per le pertiche in croce
vale le some due fiorino uno et uno terso. documenti delvamiatino tre-quattrocentesco, ciii-112:
4. per simil. limpido, terso, sgombro da nuvole (l'aria
si stende lì presso in un laghetto terso e tranquillo, dove le tinchioline passeggiano
la più abbassata. 14. terso, sgombro di nuvole (il cielo)
secondo i merti, più opaco o più terso, / finito in questo ognuna il
quanto par di fuor più chiaro e terso / a quei che pure sua natura
inondato di luce (un paesaggio); terso, limpido (l'aria);
. -condizione di tempo soleggiato e terso, senza vento o pioggia.
l'essere traslucido, trasparente, assolutamente terso. cicognani, v-1-321: il verde
traslucida, come alabastro. -nitido, terso, limpido. ungaretti, xi-286:
da nubi o foschia, sereno, terso (il cielo, l'aria).
pallido ed esangue o, anche, terso e radioso (una persona, una parte
i velli suoi su piano vetro, e terso / ne la carnea vedransi esser disposti
borgese, 1-83: quantunque il cielo fosse terso, l'immobilità della campagna pareva denunziare
/ aere, dal cielo luminoso e terso. comisso, v-333: si rideva delle
. ridusse il piatto così lucido e terso, che era una meraviglia. g.
/ aere, dal cielo luminoso e terso. pascoli, 242: un desiderio
aretino, v-1-278: col verso destro e terso ottenete il nome di un mediocre poeta
graf 5-685: o ruscelletto fuggevole e terso, /... / come addormenta
secondo i merti, più opaco o più terso. monti, i-316: non ho
sfogo e verso. no il terso / chiaro fregio delle lettere; / che
.): trasparente, cristallino, terso (il cielo, l'aria).
sommerso, / né posso esser terso -sì gran duol patisco. pulci, 6-19
guarda che ondicine vispe, che cielo terso; avremo una traversata d'incanto.
la luna piena. -nitido, terso, sereno (il cielo, l'atmosfera
, 10-7: già l'ariento del palvese terso / non mi braccio a pugnar per
segna / di queste belle man l'avorio terso? tansillo, 57: tu,
teatro. -libero da nuvole, terso, sereno. pascoli, 90:
estivo ardore. sembra che il cielo, terso da quelli, risplenda più zaffirino.
. frugoni, i-6-248: porgi dunque il terso specchio / di melissa al buon poeta
in un phedonotto, come colui, terso, ed attillato: profumatello e zibettista,
faldella, 18-59: al più terso chiarore di luna, i pennacchi delle superbe
inventore privilegiato in venezia della pasta del terso cristallo. na murare1, tr