, 8-764: siccome quando in ciel tersa è la luna, / e tremole
si sciabattavano il viso con acqua tersa: riscosse dal treno, 10
non più crespo oro, o d'ambra tersa e pura / stimo le chiome,
: chi ha con una lingua più tersa e luminosa, fatto l'anatomia di questo
una pietra dura, / lucida e tersa e come fiamma rossa. vasari, i-902
arco eburneo la mano e l'onda tersa / argentata saetta, ed ella arciera,
arco eburneo la mano e l'onda tersa / argentata saetta, ed ella arciera,
/ arco eburneo la mano e l'onda tersa / argentata saetta, ed ella arciera
[della luna] fosse pulita, tersa, ed assolutissimamente sferica. torricelli,
carni mollecine, quella pelle delicata, tersa e gentile, le quali integnono li fisionotomisti
e lo stupore quando in quest'aria tersa / la befanesca calza versa / luminarie
amicis, ii-81: una macchia bianca tersa e purissima come una collina di neve intatta
lisce / scivola giù [la bell'acqua tersa] ridendo folle; viene /
fussero di superficie non così lustra e tersa come uno specchio, ma un capello
poeta florentinus nel principio d'una sua tersa cantilena: « roma, quamvis il mio
: uno eremita ch'alia fresca e tersa / fonte avea usanza di tornar sovente
/ fa ricca pompa a l'armatura tersa. / groppo di gemme in cima
quei versi un'onda sì limpida, sì tersa, sì armoniosa di gioiti compiangimenti,
posto anco che la superficie lunare fusse tersa, sì che i raggi luminosi,
quei versi un'onda sì limpida, sì tersa, sì armoniosa di gioiti compiangimenti,
del popolo, e non suole essere cori tersa e cori gentile. tasso, n-iii-1029
, vii-521: di cristallo la fronte ha tersa e pura, / dove scritte son
: crin d'oro crespo e d'ambra tersa e pura, / ch'a l'
bene spianata e bene angulare, quest'altra tersa, liscia, curva cogli angoli quasi
, o pure basti un'assai men tersa. -scarsa brillantezza e vivacità di un
seconda, demulcente e deiettante; e la tersa, retinente: imperò che s'alletta
retentiva di quel che pillia; la tersa, degestiva di quel che ritiene; la
da una superficie non perfettissimamente pulita e tersa. 9. alterazione dello stato
da una superficie non perfettissimamente pulita e tersa,... mediante le refrazioni continua-
, euterpe, clio / nell'onda tersa d'aganippe lava / le dorate sue
, 540: questa mano d'avorio tersa e bianca, / e queste braccia,
: la fistola è ornai forbita e tersa, / che un palmo, e più
per imparar la frase di una ben tersa lingua greca, latina, italiana,
i-6-117: il picciolo martel con quella tersa / tela lucente il suo tener congiunge /
segondo, che non siano tenute avaramente; tersa, che non siano male dispese.
dei sensi, e, dei sensi, tersa noia. -sbuffo (di un
il bacin, versò coll'altra / da tersa idria l'umor. bossi, 14
acqua tanto illuminativa, tanto lucida e tersa io raccolgo dell'odierna predica l'argomento
superficie di questa carta poco meno che tersa, pochi sieno i raggi che si
ad un cristallo trasparente e di superficie tersa e pulita. oliva, i-1-130:
serpi. marino, 8-28: d'ambra tersa e sottile in biondi stami / forcheggia
graf, 1-172: acqua serena e tersa, /... / indugi e
dì lava la stanza, / onde, tersa dal lastrico alle travi, / di
la latinità, che l'autore vanta tersa e di buon secolo, è una raccolta
caviceo, 1-188: le pelle bianca, tersa e lauta non è nata a zappa
sua poesia si può dire limata e tersa e in conseguenza perfetta ed eccellente. tommaseo
certi lidi solinghi, una limpidità così tersa e trasparente che, per quanto desiderio
una pietra dura, / lucida e tersa, e come fiamma rossa; / tal
lucido naturale di mente ed una eloquenza sì tersa e facile, che si rende padrone
foco /... lumeggia la tersa onda azzurrina. bocchelli, 13-744: il
dei sensi, e, dei sensi, tersa noia. 3. abilità nell'
si sgranava per la volta del cielo tersa e lucente, come fosse materiata in
tenerlo [il 'dafni e lie- tersa '] per un dramma satirico come il
[l'acqua] passo limpida, tersa, loquace; / bacio i miosotidi sul
. cassola, 194: macchinetta agile e tersa / lor la fronte rischiara, e
mobili della saletta da pranzo, così tersa, si sono come allontanati nell'attesa che
graf, 5-997: acqua serena e tersa /... / allor, tra
liberato l'orizzonte e fatta l'aria tersa e diafana, l'uomo si è
dalla bufera nordica la cisalpina si rileva tersa e purificata co 'l bel nome di
biamo dicto de'quadrilateri che sono della tersa facta, ci conviene oggiumài tractare de'
: crin d'oro crespo e d'ambra tersa e pura, / eh'a l'
/ d'un giro d'or sì tersa perla onora, / onde il mondo
illuminava una pelle così rosea e così tersa che si sarebbe detta di un fanciullo.
periodo e circuito, deve essere pura, tersa, purgata. f. f.
). buti, 2-325: la tersa [distinzione] è quando non resta a
pozzo si sciabattavano il viso con acqua tersa. -vasca in cui si compiono
i blocchi ciclopici, abbeverandoli con la tersa acqua dei suoi ruscelli e torrenti precipiti,
superficie di questa carta poco meno che tersa, pochi sieno i raggi che si reflettano
cristal s'elegge in prima / ben tersa mole, cui la doppia fronte / polve
. de pisis, 1-216: era una tersa giornata di ottobre, azzurra, verde
/ or sermoneggi e dica prima e tersa. regola dei servi della vergine,
e'prima avea parlato di me in tersa persona. -voltare, rivoltare la
da sé si purifichi. -rendere tersa e salubre l'aria. p.
il candido latte di cui risplende la tersa delicatura di sì fatti vasi mi rapresenta la
e gli spettatori irriditi laggiù nell'aria tersa; nella vogliosità di quadrature muscolari;
croda rossa s'alzava imponente nell'aria tersa. 3. per simil.
: essendo la giornata serena e l'aria tersa, mi hanno promesso il 'raggio
. bocchelli, ii-385: ruppe l'aria tersa il sibilo raido e rapace dei proiettili
bocchelli, ii-385: ruppe l'aria tersa il sibilo rapido e rapace dei proiettiti
: il candido latte di cui risplende la tersa de- licatura di si fatti vasi mi
cielo; rischiarare l'aria; rendere tersa e luminosa una giornata (il vento
persone diffamate e ne la seconda e tersa le persone degne di loda. b.
, nel sole, nell'aria fresca e tersa, tra i ciliegi fioriti.
, 2-3, 48]: la tersa cosa ke contenne questa responsione fue la recusazione
le maraviglie delle vaghissime forniture, nella tersa calma di un mar cristallino in cui
monti e valli, / ch'è tersa, e nulla autorità il rintuzza. siri
denso, così da una nugola spianata e tersa in un'altra vicina densa e oscura
che le ditte in assenzia o in tersa persona. s. agostino volgar.,
della polvere del viaggio. -rendere tersa e liscia la pelle (una sostanza)
il candido latte di cui risplende la tersa delicatura di sì fatti vasi mi rapresenta la
. la sua parola fluida, e tersa, è il riflesso d'una mente senza
graf, 5-85: la gioconda e tersa / luce del sol pei vetri si
una pietra dura, / lucida e tersa e come fiamma rossa. d'annunzio,
lettore. castelvetro, 2-236: né tersa o rozza [una lingua] si
tanfi, / ma una sposa ognor tersa di liquor puri e nanfi; /
sulla deserta china, / a specchio nella tersa onda turchina / nereggianti sul rutilo occidente
la via del cielo assai pulita e tersa: / che se da febbre indebolita
2-361: unde persio satiro ne la tersa satira dice. benvenuto da imola volgar.
e gli spettatori irriditi laggiù nell'aria tersa. 6. incongruità.
, quando fossero di superficie liscia e tersa come uno specchio, niuna riflession di lume
la livrea della grossolana, ma però tersa, ancorché scagliata maiolica, le vivande
scherzano i riccioletti, è liscia e tersa come quella di una bimba. verga
d'intorno, / e l'esile, tersa / fiamma ti richiami dalla via /
. bacchelli, 2-ix-236: l'acqua tersa serbava lunga e diritta la scia, che
pozzo si sciabattavano il viso con acqua tersa. = voce di area lucch.
vividi e intensi in una giornata particolarmente tersa (un luogo). montale,
prosa del baldini... fosse tersa e sciolta. -con uso avverb
la latinità, che l'autore vanta tersa e di buon secolo, è una raccolta
nel gemmeo seren del firmamento / la luna tersa, radiosa, brilla. d'annunzio
d'angiò], e dica prima e tersa. a. tiepólo, lii-10-269:
unica e sezza, / lucida e tersa più che altra stella. -da sezzo
tranquilla. monti, 8-764: in ciel tersa è la luna, / e tremole
si sgranava per la volta del cielo tersa e lucente. gaada conti, 1-358:
or sermoneggi, e dica prima e tersa. = comp. dal pref
conti, 1-407: l'aria pareva più tersa e lieve, il mare si colorava
conv., iv-xxm-16: si dice mezza tersa, prima che suoni per quella parte
campana si sgranava per la volta del cielo tersa e lucente. e. cecchi,
strofinata su'corpi di superficie liscia e tersa,... rimansi tuttavia sopita e
7-8: io guardava con questo la sua tersa e ritonda fronte, con le due
strofinata su corpi di superficie liscia e tersa, come i vetri, i cristalli,
moro, i-32: una sì chiara, tersa e forbita latinità, una sì vasta
somma polizia del corpo, dalla biancheria tersa e spesso rinnovata, dalle polveri acri vegetabili
è d'uopo porre su di una tersa lastra di cristallo la stagnola, sopra
, se scocca / sotto la grande tersa / dalle stoppie. -di stoppia
mi strapiace non mi parendo scritta con latinità tersa né con molto giudizio. tommaseo,
natura si cerne, ma in nella tersa due, cioè divina e umana, però
fibonacci volgar., 48: la tersa maniera de'quadrilateri sono quelli che ànno
tanfi, / ma una sposa ognor tersa di liquor puri e nanfi. lastri,
il bacin, versò coll'altra / da tersa idria l'umor. arici, i-56
splenda. tarchetti, 6-i-261: una tersa lampada di latta gialla dorata rifletteva la
dove più l'onda sul lido fa tersa la ghiaia. luzi, ii-637: genera
38: dolce pensier, che l'ambra tersa e l'oro / così soave al
sotto polo benigno, in chiara e tersa / fonte canuto augello immerge i vanni
fonda- menta nuove si specchiavano nell'acqua tersa e il riflesso dei ponti bianchi era
cielo / soltanto ieri così viva e tersa / l'acqua nel fosso.
l'avorio de la fronte pur dianzi tersa. tasso, 13-606: co'teneri morsi
scherzano i riccioletti, è liscia e tersa come quella di una bimba.
, no: era la mensa / sempre tersa e di fior nuovi odorata / che
mobili della saletta da pranzo, così tersa, si sono come allontanati nell'attesa che
rinvoltati in un foglietto di carta non tersa. d'annunzio, i-491: ermafrodito
vetrata... n'esce più tersa. 3. completamente sgombro da
li quali ascendono in fine a la tersa regione dell'aire, e quive si
luce: c'era una luce freschissima e tersa e io potevo vedere o ^ ni
fenoglio, 1-i-1323: l'aria era così tersa che potevi distinguere il ragazzino di campagna
fra noi unica e sezza / lucida e tersa più che altra stella. chiabrera,
, 8-762: siccome quando in ciel tersa è la luna, / e tremole e
eccelsa splende nell'azzurro profondo / la tersa falce della luna scema. -nettamente
n. cieco, lxxxviii-ii-212: la tersa fama è reputata onore, / car
fame dànno materia di riflessione profonda e tersa attraverso i casi dei personaggi di de
, 11: la parola di caproni, tersa e affilata, ironica e profonda,
/ che onor portava d'ogni lingua tersa. g. visconti, 1-125: io
. tassoni, xvi-813: una lingua tersa e pulita non è mestiere da una persona
alla moda si parla, e viepiù tersa / resa è la nostra bella lingua
d'aina toma in pisa coppie v meno tersa. l. donato, l1i-6-378:
, ii-307: questa terra toscana brulla e tersa / dove corre il pensiero di chi
, la più dolce, la più tersa parola che le potiate dire. tasso,
. monti, 8-763: in ciel tersa è la luna, / e tremole e
asciutta, per esser la cera ben tersa e per natura alquanto untuosa. magalotti,
anche sustantivamente ed è quella naturale apparenza tersa, ma non lucente, del metallo
di un testo. espressione fresca, tersa, limpida, trasparente in quei canti e
-cielo limpido e sereno; aria tersa e trasparente, luce limpida e fredda
compiacendosi di rompere a lente vogate la tersa verginità della superficie. -guizzo di