, e significa la tavoletta nella quale termina il capitello della colonna; mentre per
. è un'abetaia senza fine, solo termina confondendosi entro un altro declivio similmente annegato
cosa o per natura o per accidente termina e finisce. cuoco, 1-191:
molti concetti. pananti, i-m: termina un tafcco e accomoda un'arietta.
: l'acquapendente verso il mare termina nella pianura di livorno. tommaseo [s
(superi, acutissimo). che termina a punta; aguzzo, pungente;
a la gioventute; e così si termina la senettute nel settantesimo anno. ma
, dalle due punte in cui termina. dirò dunque: infilare l'aghetto,
: la più alta parte delle torri termina alcuna volta in loggia, aguglie, merlature
), ne segue un altro che termina con le cellule sessuali { ciclo gametofito
scienze ne le quali più ferventemente la filosofia termina la sua vista, sono chiamate per
piana e membranosa, l'addome che termina in due setole e i piedi che
idem [tommaseo]: la sua protesi termina in e-la-mi, e l'apotesi (
, aguzzo, a punta; che termina a punta, che si restringe a
diritto, salvo all'estremità superiore che termina in punta adunca; le ali spiegate
argento o di altri metalli) che termina in una sferetta bucherellata, per aspergere
radiale, che dalla sommità della piramide termina nel centro della base. baldinucci,
arma composta da un lungo bastone che termina in una punta metallica: lancia, picca
raggione, che ivi finisca e si termina l'universo, dove l'attatto del nostro
ii-141: ignoto è ciò che termina, / ciò che comincia è ignoto
mondo trapassa, e finalmente in dio termina. 0. rucellai, 2-4-10-122: per
maestro che la propone, medesimamente la termina e conchiude ancora, e non il baci-
scale balaustrate. baldinucci, 6-40: termina finalmente tutto questo primo ornato del reggimento
un l'opera sua male avviata / termina peggio, quei che la riceve / dice
cioè luogo che da una grande altezza termina immediatamente in una gran profondità, per
: tre navate con un nicchione che termina quella di mezzo e forma la cappella
, chiamano quel foro quadro in che termina superiormente il battaglio, per legarlo con
porta- battitoio nella sua grossezza, e termina a fior di esso, dove il
3. ant. oggetto che termina a punta. salvini, v-389:
, allontanandosi ognora più da essa, e termina assottigliato e ripiegato quasi orizzontalmente per inserirvi
un dialo- guzzo assai puerile, che termina con un regalo fatto da lui a
amori fittizi. gozzano, 186: termina oggi il viaggio... a bordo
riduco in quel braccio di strada che termina in via delle ruote e guardo la finestra
breve contro il consueto degli altri, termina abbandonando i lettori a mezzo un racconto
punta obliqua e ben salda, nella quale termina quella verghetta d'acciaio che bolino si
.]. pananti, i-m: termina un tacco, e accomoda un'arietta,
e dal sommo del candido alabastro / termina in spazio angusto i duo confini,
incastro ed a maschio, e che termina abbasso obbliqua- mente o ad angolo acuto
del fondo, sorge verticale, e termina in occhio; in questo secondo caso il
5-143: dico che il bianco che termina con l'oscuro fa che in essi termini
de'quali incomincia nelle acque e dipoi termina in aria o in terra...
facendo contrapunto col movimento del corpo, termina la sua giuliva canzone pur come gli altri
cuticagna, dove la cape- gliaia si termina, fa di tutta la lunghezza la quinta
capo. 2. bot. che termina in un rigonfiamento a forma di capocchia
prati, 11-141: ignoto è ciò che termina, / ciò che incomincia è ignoto
, e reggono l'architrave, il quale termina al di sopra il vano delle porte
delirio seguito talvolta da convulsione, e che termina con un grande assopimento, che è
forma di sbarra tonda o piatta, che termina alle due estremità con due occhielli in
dei due occhi o maglie, con che termina ciascuna estremità della catena. le catene
originale che ha da comporre; il cavalletto termina inferiormente in punta di ferro e piantasi
'dicesi il punto nelle volute, dove termina la linea composta eccentrica, spirale o
; con un forellino nell'estremo dove termina, schiacciata, a paletta.
è pieno, e per lo più termina in pallino. tommaseo [s. v
. carena, 1-130: la chiave termina in fusto d'acciaio con foro quadro
chim. sostanza coagulante, sinonimo di termina. = voce dotta, comp
si assottiglia gradatamente al- l'indietro e termina con un lungo filamento, colore argenteo
quando more / che la sua vita termina in cantando. dante, purg.,
i moderni chiamano cimasa ogni membro che termina una cornice, derivandola da cima.
cuticagna, dove la cape- gliaia si termina, fa di tutta la lunghezza la quinta
clarone è lungo palmi due e mezzo, termina con bocca di tromba larga oncie 3
appiattito e di forma triangolare, che termina in basso la colonna vertebrale (ed
l. bellini, 5-160: si termina tutta questa lunghezza con una serie di
. l. bellini, 5-161: si termina tutta questa lunghezza con una serie di
', pesce che ha la testa che termina in punta; il tronco che ha
trasverso, che continua il precedente e termina alla flessura splenica del colon, al di
la cui cima penzola in basso e termina con un anello al quale si possono
cui il principio è una lunga, e termina in tre brievi;...
e bene, mai non conchiude o termina quel che ha in animo di fare,
vista, e la base che si termina al sole. pavese, 4-145: l'
laterale della porta; l'altro capo termina in gancio, che entra liberamente in altr'
num. 1 un soggetto, il quale termina al num. 2, ove ne
tortora, coda lunga, che termina a punta, piumaggio verde mac
radici della cuticagna, dove la capegliaia si termina, fa di tutta la lunghezza la
di ferro, prolungato nei due versi, termina in vite da ambe le parti
il rostro d'un corvo, che termina il margine superiore ed anteriore della scapula
fino al giro del cornicione, ma termina sopra il capitello del pilastro del tamburo
due o tre larghi giri del tubo che termina, da un lato in un
tu porti. 2. che termina con due punte acuminate. dante,
, sf.): sporgenza che termina anteriormente la porzione verticale della mandibola,
passa sul dorso sotto il malleolo, termina in punta di freccia.
. b. croce, iii-23-51: qui termina la storia della decadenza italiana e comincia
agg. che sostiene una croce, che termina nella parte superiore con una croce (
avvocatura, che comincia dagli antichi egizi e termina co'moderni napoletani. b. croce
che è proprio di cuspide; che termina a forma di cuspide. borgese,
cuspide. cuspidato, agg. che termina con una cuspide 0 a forma di
organo (foglia, ecc.) che termina con una punta allungata e rigida.
. astron. ciascuna delle punte in cui termina l'immagine della luna o di un
cuticagna, dove la cape- gliaia si termina, fa di tutta la lunghezza la quinta
gemma a legno scarsamente nutrita e che termina con una gemma a frutto.
estrema è come dattilica e precipitosamente si termina: e dieci altri ne chiameremo versi
montecuccoli, 1-12: il dominio dell'elettore termina a lentzen, dov'egli ha un
mantenuto dalle declinate valli, ancora lui termina e more insieme co'l'ultima bassezza
/ e con diverso fine dal prevenuto / termina gli atti nostri e l'opre chiude
penetrando tra i rovi. -che termina a denti (un organo vegetale:
si dirà embolismale, e l'altra che termina in fine del mese susseguente si deputarà
esce / de tacque, il deretan termina in pesce. baretti, 1-2:
punto centrale della costa; l'addome termina con un paio di forti pinze mobili
). desinènte, agg. che termina con un suono 0 con un gruppo
di lettere aggiunto al tema, in cui termina una parola (nelle lingue non flessive
angiolini, xxiii-278: in italia si termina la prima età detestando l'applicazione ed
caffè], 244: questo libro si termina col dettaglio di tutte le stelle nuove
tommaseo]: sovente l'altura termina in una vera dibassatura. =
cranio. 5. disus. che termina a f orina di dito. targioni
quest'oratore per dileticar gli orecchi, termina le periodi. d. bartoli, 9-23-11
grande rete a forma d'imbuto che termina con una nassa, dentro la quale
e tagliente, ha delle suture e termina ad uncino che pare articolato; narici
fulvo chiaro, la coda assai lunga termina con un fiocco bianco e nero;
se è parte dell'universo, si termina ad altro corpo. -deviare, allontanarsi
o confusione, ecc., e termina per lo più con la morte).
doni, 51: se 'l mondo non termina tutto a un tratto non è per
verace altri raccoglia: / smoderato piacer termina in doglia. redi, 16-iv-46:
poco in soavi gioghi e colline, termina finalmente in montagne ed alpi. vasari,
ciba di piante acquatiche: il corpo termina con un'espansione codale piatta e biloba
dell'africa e dell'asia: il fusto termina con una pannocchia compatta, ovale;
galileo, 3-4-344: la region vaporosa termina in una superficie sferica, non
si dirà embolismale, e l'altra che termina in fine del mese susseguente si deputarà
e per lo più a volta che termina la chiesa dietro il maggior altare,
che si chiama orizzonte, la quale termina la nostra vista, che da indi
-esame emocromocitomètrico: che de termina il contenuto in emoglobina del sangue,
fisica, e perché ogni effetto si termina a qualche essere, la privazione,
dell'omero la superficie articolare con cui termina la sua estremità inferiore.
superficie artico lare con cui termina la sua estremità inferiore; condilo
celare la lordezza di quell'azione in cui termina la lusinghevole parte sinistra del bivio erculeo
generalizzazione induttiva che muove dal particolare e termina nel particolare omettendo la premessa universale;
]: colla terminazione della pompa esequiale termina altresì la memoria dell'empio. leggenda
ombra, e del disonore; e termina con una esortazione ai soldati, piena
cinque anni: il retorico lustro latino che termina nel sacrifizio espiatorio. loria, 1-55
australe, ha inizio il 21 dicembre e termina il 21 marzo: è la stagione
. 2. il punto dove termina una linea; la parte estrema di
altra estremità, che è più grossa, termina al fine del suo abituro nell'interno
13. arald. la parte con cui termina una figura (e, con riferimento
con brivido iniziale lieve o assente che termina con profusi sudori. sacchetti,
', nome dato alla falange che termina il dito e porta l'unghia. d'
/ nasce appena, che nato già termina, / e di lui non rimane
farnetica. bencivenni [tommaseo]: termina in flusso di sangue e in farnetichezza
, agg. archit. che termina con un fastigio, con un elemento
punta '(cfr. fastigdtus * che termina a punta, che ha forma aguzza
, ch'a mortali è divietato, / termina in cuma, e sopra aitar di
la recita del credo, col quale termina la cosiddetta messa dei catecumeni.
, 1-293: la saetta... termina lo suo corso ove ella ferisce.
poi dilatando ed in immenso / spazio termina al fine, / dove un immoto e
del muso si prolunga alle narici e termina davanti a ciascuno degli occhi con due
scienzie, nelle quali più ferventemente la filosofia termina la sua vista, sono chiamate per
presenta in forma di frangia, che termina in una frangia (un tessuto anatomico,
di effetto particolarmente prestigioso, con cui termina uno spettacolo pirotecnico. soderini,
trattenimento familiare; il pezzo con cui termina una composizione o esecuzione musicale; l'
nota intorno alla quale si sviluppa e termina la melodia. 8. acer.
desinenza (un vocabolo); che termina in un dato modo (uno scritto
finimento metallico, appuntato, con cui termina l'estremità superiore dell'asta, e
finitore, perché in lui si finisce e termina la veduta di chi si truova nel
guscio [dell'astura], che termina in una punta ottusa, esce una
si accendono. 3. che termina con un ciuffo di peli (la coda
adorno e fioccuto. 2. che termina con un ciuffo di peli (la coda
bracci è più lungo dell'altro e termina in un cappio nel quale si inserisce
fisciù: quello con una scollatura che termina a punta sul petto. alvaro,
chiusi. -fiume costiero: quello che termina in mare dopo aver percorso una ristretta
è connessa con la gabbia toracica ma termina libera fra i muscoli (sono normalmente
tempo per ricevere suoni: il loro udito termina nella foglia dell'orecchio.
-pertica o palo con un'estremità che termina con una biforcazione, usata soprattutto come
. forcelluto, agg. che termina a forcella, che si allarga biforcandosi
6. parte dello sperone che termina biforcandosi sulla rotella. carena,
a vela, asta di ferro che termina con un collare apribile in cui viene
a due punte; asta che termina a forca usata per attaccare o staccare
scher- maglio. -asta che termina a forca usata come sostegno. -
. forcuto, agg. che termina a forca (un'asta,
addome è al lungato e termina con due appendici a pinza,
. 3. arald. che termina con punte a forma di freccia (
: febbre continua... termina per flusso di sangue e in frenetichezza.
si assottiglia verso la cima e termina con un oc chiello di
idem, 7-i-175: dove il braccio termina con la palma della mano presso a
dell'uno de'fucili del braccio, e termina nel mezzo dell'altro fucile, ed
pendenti e peduncolati; calice tubolare che termina in quattro lobi acuti; corolla di
del papa, 5-2: colà dove termina l'aria collocarono la sfera del fuoco;
però che peccheresti gravemente; come di termina san giovanni crisostimo, approvato per lo
fusto è pieno e per lo più termina in pallino. -sbarra o spranga
cemento armato, l'uncino con cui termina ogni barra di armatura, in modo
. tess. uncino girevole con il quale termina la ruota a cui viene attaccata la
, specie d'ornato nel quale si termina l'estremità superiore del tagliamare, ne'bastimenti
, specie d'ornato nel quale si termina l'estremità superiore del tagliamare in alcuni
e della vena destra del colon e che termina nella vena mesenterica. =
gastroepiploiche ', la destra delle quali termina nella mesenterica superiore e la sinistra nella
/... in immenso / spazio termina al fine, / dove un immoto
orlo e gengiva del mare, dove termina il terreno, egli si deve fare
appoggia / e lietamente il suo viaggio termina, / ch'un minimo sospetto in lui
delle nevi perpetue); la lingua termina per lo più con una bocca dalla
. cannello o colonnina di ghiaccio che termina con la punta arrotondata e si forma
quale non s'assottiglia colla punta ma termina con diversi ghiribizzi di rami e di messe
in cui la base dei tre petali termina a livello della stanghetta. - giglio
, gamberuoli. -stivale a ginocchiello: termina con un lembo che copre il ginocchio
con i giuochetti, e poi si termina colla bassetta. alvaro, 9-33:
poco in soavi gioghi e colline, termina finalmente in montagne ed alpi. muzio,
, formato da una lunga asta che termina con un ferro piegato a uncino per
anche da donna o da ragazzo, che termina alla vita (ed è tipica dei
'giusta'... de termina più, indica meglio l'autorità, la
colpo giusto / ove il capo si termina col busto. delfino, 1-257: or
. appendice di alcuni organi vegetali che termina con denti uncinati (pelo pluricellulare o
parte più stretta della cannoniera, che termina nella bocca. lorini, 44:
. -manica a gomito: manica che termina all'altezza del gomito. marino
10. tipogr. disus. pertica che termina con una spatola trasversale, usata nelle
rispettivamente, quella che inizia o che termina il servizio. -ant. ronda di
elevate, la di cui cima, che termina in un cono troncato, presenta un
impiego (che alla fine della ragione termina), bisogna poi starsi. de
che sol colei che tutto rompe e termina, / con l'implacabil man potrà
— con riferimento alla desinenza con cui termina un vocabolo. p. f
i, o ', e veruno termina in consonante se non trasportato da altro
illuminato e benefico, si disgusta; tutto termina ad inarenare il corso delle cose.
, 164: perora, incalza, e termina con un gran si incalzano,
inciso la testa di giorgione, e lo termina in modo che sembrava un vecchio dipinto
incomincia con una sinagoga, / e termina ad un chiostro. -avere, trarre
possibilità di svilupparsi indefinitamente in quanto non termina con un fiore o con una produzione
indesinènte, agg. ant. che non termina mai; continuo, senza fine.
partic.: parte del corpo umano dove termina il tronco e donde si dipartono gli
: 'ingorbiatura', buca quadra, in che termina l'inferiore estremità del fusto del trapano
uom di se medesimo ride, tragicamente si termina. 8. ant. condensarsi (
avrà il secondo tocco, si osservi dove termina all'orecchio il mio fedelissimo lipsio
primo angolo dell'acquedotto di falloppio dove termina nel ganglio genicolato. 6.
, che fa seguito allo stomaco e termina con l'apertura anale; si divide
architettura. il punto nelle volute dove termina la linea composta eccentrica, spirale o
diversi centri raggirando, s'involge e termina in un punto, che si dice
una serie di dipodie catalettiche, che termina con un piede, anch'esso catalettico,
. -diritto, appuntito; che termina con una punta aguzza. caro
; e il lieto canto d'imeneo si termina con mortifere strida. patrizi, 1-i-29
verso l'estremità, di modo che termina in punta, rappresentando la figura di
. 2. zool. che termina a punta sottile (una piuma,
, fornita di un lungo manico che termina con una croce, usato per tagliare
australe; la boreale comincia dall'equinoziale e termina nel polo artico; l'australe si
, senza far quei lazzacci, sta'termina, e cicala. = etimo
appendici filamentose lungo il corpo, che termina con una laminetta caudale.
tempo una scena e una cotenna; / termina un tacco, e accomoda un'arietta
mio, / là 've ogne ben si termina e s'inizia, / per te
sassone: iniziale di antichi manoscritti che termina con teste e code di serpenti ed
conv., il-x-n: qui termina la sentenza litterale di tutto quello che in
in posizione libera: quella con cui termina una sillaba. pascoli, i-971:
suoi finimenti, o è rimato e si termina con parole del medesimo suono. martello
. ristoro, 1-24: qui si termina e finiscesi il primo libro dell'essere
3. punto o zona dove termina (o sembra terminare) un luogo
linea del fondo ': quella che termina il piano della sezione verticale condotta per
in fondo ad una riga quando questa termina con una parola troncata che continua nella
inizia la solidificazione con il raffreddamento o termina la fusione con il riscaldamento.
nella parte inferiore del fusto, che termina con una spiga di piccoli fiori verdicci
nelle quali l'acqua da ciascun capo termina in alcune come scatole larghe assai, ove
è come forma del locato / e termina lo corpo ch'ei contiene, / sì
sulla faccia posteriore della protuberanza anulare dove termina una parte delle fibre del trigemino.
comincia... da proprio e si termina in traslazione di saettamenti, intendendosi,
in verso l'altra parte dove non termina la prima luce: e chiamasi questa la
narbonese... or questa aquitania termina da occidente con l'oceano aquitanico.
è come forma del locato / e termina lo corpo ch'ei contiene, / sì
nera con macchie azzurre, che termina dalla parte interna in una macchia rossa
cotto e caramellato e alcool, e termina con un invecchiamento di circa quattro anni
albergati, 351: l'imperio del commissario termina con la morte del mandante e con
, 351: l'imperio del commissario termina con la morte del mandante e con
scheduna di queste due fessure termina in un forame. d'annunzio
della campana: foro quadrato con cui termina la parte superiore del battaglio. -maniglia
fisciù: quella con una scollatura che termina a punta sul petto. cicognani,
arald. rappresentato con il corpo che termina a coda di pesce (un leone,
è piantata verticalmente e impiombata e che termina in una maglia, o in un pallino
acciaio di m 1, 22, che termina con un'impugnatura rigida a maniglia doppia
-ciascuno dei due occhi con cui termina il bicorno di randa o di picco
, sm. ant. freccia che termina con una capocchia di ferro, anzi
lo quale si comincia con allegrezza e termina in pianto. de luca, 1-14-1-427
albicocco, ecc.), che termina con un gruppo di gemme da fiore
agg. bot. ant. che termina in pannocchia; pannocchiuto. mattioli
seghettate; l'ultimo articolo de'palpi termina in punta; si trovano nell'america
cuticagna, dove la ca- pegliaia si termina, fa di tutta la lunghezza la quinta
. carducci, iii-21-216: l'egregio archeologo termina il suo ragguaglio discorrendo di certa materia
: la più alta parte delle torri termina alcuna volta in loggia, aguglie, merlature
quale non s'assottiglie colla punta ma termina con diversi ghiribizzi di rami e di messe
, le saette, i venti, si termina in pittura divina e non in mestiche
tuberosità del calcagno, la quale progredendo termina in una specie di tendine corto
colpo giusto / ove il capo si termina col busto. -gettare i dadi o
, ch'io venga proponendovi un mezzo termina men rispettoso al decoro virginale. algarotti
. gonna di media lunghezza, che termina più o meno abbondantemente sotto al ginocchio
, se è parte dell'universo, si termina ad altro corpo. 6
così doppo parecchie bravate e minaccie si termina il giuoco. 17. medie.
si piega / ove in gran piazza termina un sentiero. tassoni, 273: starne
miùro1, sm. metr. esametro che termina con un giambo (w ~
tempo si dissolve tutta e si disfà e termina l'effetto suo. lana, 80
metà della sua matera, qual metà termina nella carena. c. a. manzini
: tre navate con un nicchione che termina quella di mezzo e forma la cappella maggiore
rime un tal discorso / che non termina già di sua natura. g. ferrari
momentaneo e infame e... termina in tristezza e in malinconia. mascardi,
quando more, / che la sua vita termina in cantando. cecco d'ascoli,
bot. disus. foglia morsicata: che termina con un contorno dentato. tramater
foglia morsicata ': quella che non termina in punta, ma che nella sua sommità
non è la troscia. nei mortai si termina la concia de'cuoi, collocandoveli
285: il lieto canto d'imeneo si termina con mortifere strida. botta, 4-582
chiamata in quanto nel maschio l'addome termina incurvato con un paio di pinze.
, è quel toppo di legno che termina la estremità anteriore del mantice ed in
morboso. mucronato, agg. che termina con una punta aguzza; fornito ai
], si truova un muro che termina e divide quel d'entro da quel di
saetta nel fine, fa conoscere che non termina mutamente col cacciarsi in terra, ma
naturai come 'l cecero divene, / che termina cantando lo spiacere. 15
più necessariamente in quella [filosofia] termina lo suo viso e con più fervore
monte fra le nenie degli accattoni e termina presso la cappella dell'arcangelo. de
e vilissimo, neroneggiando nel chiostro, termina il suo racconto con una poesia goffa
di queste esedre, in un parco, termina con due vuoti nicchioni, fatti per
: ed è parte ne la qual si termina alcune vene a la pele per le
e veggo al fine che poi si termina il tutto in uno stucchevolissimo schiamazzare.
carducci, iii-21-402: il cav. gaspari termina con ricordare un don sismondo da parma
giornaliera comincia coll'accendersi del gas e termina coll'apparir del sole...:
. -incontro, partita nulla: che termina con un risultato di parità. -anche
, 747: e1sei anni di età e termina non più col semplicequale obrigo sua eccellenza mi
dall'apofisi spinosa dell'epistro- feo e termina fissandosi al processo trasverso dell'atlante;
origine dall'aponsi trasversa dell'atlante e termina sulla squama occipitale; è innervato dal
e, formando una larga aponeurosi, termina sulla cresta iliaca, sul legamento inguinale
arcata inguinale e dalla cresta iliaca e termina sul margine inferiore delle ultime tre cartilagini
dal margine mediale del forame ottico e termina inserendosi sulla sclerotica nella parte superiore laterale
dell'orbita inserendosi sull'osso mascellare e termina sulla sclerotica nella parte temporale dell'emisfero
oncie, la vacuità interiore è piramidale e termina in bocca di tromba; nella parte
palo. -vite o chiodo che termina con un anello, per lo più
lastretta. -vite o chiodo che termina con un anello, per lo più
per lo più metallico o chiodo che termina con un anello che può essere usato
quivi nel punto si annodano, ove termina il cappio. -lasciare per occhio
nucale superiore, dal processo mastoideo e termina nella galea aponeurotica; è innervato dal
muscoli della regione posteriore del collo e termina nella cute della regione omonima. -
, 5-3-153: questa spinai midolla non termina all'ultima vertebra del collo su la
esterna della posizione mastoidea del temporale, termina anteriormente nelle sopracciglia, e contiene tra
ancora il regno di castiglia, che termina con navarra. g. f. morosini
oliva (con valore aggettivale): che termina in forma tondeggiante. biringuccio,
onfalo (una patera); che termina con una sporgenza.
negli scafi di legno, il tubo stesso termina in un'apertura della murata o del
e l'articolazione del gomito, e termina nei rami radiale e ulnare; arteria brachiale
-arteria omerale prende origine dalla branchiale e termina in due rami detti cubitale e radiale
'spina dell'omoplata ', che termina con una eminenza detta 'acromion '
. lomazzi, 4-ii-42: la mantella termina con le coste ondose over costato.
arteria mesenterica supe riore e termina nell'ombelico; arteria vitellina.
'operculo': parte che si eleva e termina l'urna de'muschi. 4
linea che stando al livello dell'occhio termina la vista nostra. e. zanotti,
la parte del diametro d c, cne termina nel toccamento c, sia perpendicolare o
parte estrema, laterale o inferiore che termina una stoffa, una veste, un
: è l'ultima incinta scorniciata, che termina per la parte superiore il bordo di
parterre per la chioma violetta o rossa che termina ciascun ramo. dizionario di sanità,
; nelle ortiche, è unicellulare e termina con un piccolo bottoncino che al minimo
leonardo, 7-i-139: il bianco che termina con l'oscuro fa che in essi
'ottusa'[foglia]... se termina in rotondo all'apice. tramater [
la porzione allargata a foggia d'imbuto che termina il condotto escretore della ovaia.
cie di cappello d'ottone, che termina con una punta, ed è guernito
omeri / larga si piega e nel ginocchio termina. bresciani, 6-iii-25: il più
alati, galli, pavoni ed altri. termina la pagode a dirittura della porta
e dall'altra ingros sando termina in un taglio chionso a sgancio, detto
è uella parte dietro dalle spalle che termina con parte el filo della schiena et
. 9. oref. cesello che termina con un incavo o un rilievo semisferico
infiammazione dell'intero bulbo oculare, che termina colla cecità e per lo più colla
scendendo dalla glabella, fra gli occhi e termina fra le nari; e le narici
essenzialità. carducci, iii-18-128: si termina colla 'prosopopea di pericle 'mirabile di
di cui il picciuolo comune non si termina con una fogliolina. =
muore, / che la sua vita termina in cantando. bonagiunta, lxiii-49:
, 1-1-154: nella superficie de'pianeti termina più presto e si finisce l'illuminazione
la scenica faccenda, la qual si termina col silenzio o con la partita di
ereditaria. de luca, 203: termina l'usofrutto con la vita naturale dell'
134: il patetico è quel punto che termina or la maggiore or la minor clausola
ho chiamato diminutivo indifferentemente ogni nome che termina in -ena o in -ina. molti
di cui il principio è una lunga e termina in tre brevi,...
di straglio e di fiocco, dove termina l'inferior lato ghindante delle medesime e
dalla banda che guarda lo scalo, termina in quel gancio girevole... a
angelica e sembiante, / poi si termina il piede in piedestallo; / visi di
stoie... produce un fusto che termina in una folta spiga o clava divisa
un canale che, penetrando nella testa, termina ad una membrana assai tesa.
cui mal saprebbe definirsi dove l'ombra termina e dove la luce comincia. 2
una parte della quale [linea] termina poco di sopra all'angolo 7, insù
al perire, /... termina cantando le sue pene.
coce, / l'altro costringe e termina al fin buono. = voce
, spegne la conscienzia, la memoria termina, perverte la volontà, non cognosce
ch'è così momentaneo e infame e che termina in tristezza e malinconia, mi devrà
metastasio, 1-ii-38: ogni tempesta / termina colla calma e il vostro duolo /
le cose più sublimi e spesso le termina con tratti di piacevolezza non mai ricercati
piagnucolosa, non fratina. -che termina con un uggiolio. navarro della miraglia
sillaba (una parola); che termina con una parola accentata sulla penultima sillaba
fondo la piazza, ma l'inferno termina quasi col suo profondo nel centro,
nella montagna che quasi tagliata a picco termina la valle si apre a portentosa altezza
larga chiusa da un tappo smerigliato che termina in un tubicino graduato).
si piega / ove in gran piazza termina un sentiero. dovila, 506: il
a 7 od 8 metri, e si termina in un grosso ciuffo di peli
pinaculato), agg. ant. che termina con un pinnacolo (una costruzione)
: 'pinzo': ferro a rostro che termina la prua o la poppa della 'caorlina'.
spanne, rotolato, che in basso termina in punta ottusa, in alto ha
pettora li: la testa termina in una proboscide aguzza, ed appare
base è dio. -montagna che termina a punta, presentando imponenti pareti pressoché
che l'operazione naturale del vedere si termina per una piramide, la cui punta
mano a mano verso la sommità, termina a punta; piramidale. -anche:
tronca segnavano l'ingresso. -che termina a punta (la foggia di una barba
mediane delle foglie carpellari; lo stilo termina, a sua volta, con uno o
articolo... è sì bello e termina con una pittura sì viva e vera
1-iii-217: l'ago inferiore di detto asse termina e riposa a distanza giusta in un
meglio il complesso degli organi sessuali) termina sopra un ramo di seconda o terza
, 14 o 21 giorni, e termina colla guarigione, colla gangrena, che
del porcellino] e quella parte dove termina l'intestino retto, cioè il podice.
propria ai nomi polacchi, in russia termina per lo più gli aggettivi maschili. piovene
di leone e simile o all'ornamento che termina la parte anteriore della nave ed anche
. piglia ima tavola e 1'abbellisce e termina delineando e disegnando in lei un uomo
divise in lobi, in ciascuno dei quali termina un ramo bronchiale; il tessuto polmonare
più alto delle parti del fronte che termina coi capelli. monti, 20-482:
e polverosi. 10. che termina nel disfacimento della morte. f.
della parte anteriore della sella, che termina in una guarnizione sferica o tondeggiante,
bocche di tutti, e con ciò termina pomposamente l'azione. alfieri, 1-1203:
un gran pondo in quella parte dove termina l'intestino retto. e per esprimer quel
'nave poppiera': l'ultima con cui termina una squadra, un convoglio. serrafila.
: 'poppino': sorta di limone che termina a foggia di capezzolo, e dicesi anche
inizia con febbre e sintomatologia pseudotifoidea e termina con una sindrome meningea, di prognosi
è quel tappo di legno che termina la estremità anteriore del mantice ed
dante, conv., iv-ii-18: così termina ciò che proemialmente per tre membri porta
nella montagna che quasi tagliata a picco termina la valle si apre a portentosa altezza una
gna che, quasi tagliata a picco, termina la valle si apre a portentosa
sopra diversi centri raggirando s'involge e termina in un punto, che si dice centro
il sito è in bellissima positura, dove termina l'asprezza del monte, quasi nella
determinati. carducci, iii-7-280: qui termina il mio racconto, senza pur osservazioni
. 2. arald. che termina con una o più croci commisse (
, le nari fumide. -che termina con una scarpata (un terreno pianeggiante)
nelle colonne viscerali dell'asse cerebrospinale e termina in un ganglio periferico. =
e con diverso fin dal prevenuto / termina gli atti nostri e l'opre chiude.
di autunno (23 settembre) e termina con il solstizio d'inverno (21 dicembre
navigazione che incomincia alle 8 pomeridiane e termina alle 12. -primo piatto:
, come corpo umido, non si termina da propri termini, ma da alieni;
leonardo, 3-281: essa pianura db termina in tal modo colla sfera dell'acqua
). galileo, 3 3-125: termina in una liscia e pulitissima superficie sferica
la mia pronunzia diventa più rapida e termina borbottando in cadenza. teresa s'affanna
di quest'arbitraggio;... domani termina il tempo fissato per la pronuncia del
. agostino volgar., 1-5-61: si termina ciascuno numero per le sue proprietadi,
dal figliuolo. giannone, 2-ii-195: termina infelicemente questo § non avendo l'autore
, distinti da una conchiglia che inferiormente termina in un canale allungato, il di
giri della spira; bocca oblunga, che termina anteriormente con un tubo respiratorio ricurvo all'
pungente sotto i piedi. -che termina a punta; appuntito. trattato de'
83: l'operazione naturale del vedere si termina per una piramide, la cui punta
fine del duecento: un largo rettangolo che termina a punta in un angolo ottuso.
fodero quando e di pelle, e termina nel bottoncino. a. monti, 136
finimento metallico, appuntato, con cui termina l'estremità superiore dell'asta e che
, per lo più di acciaio, che termina con una punta molto aguzza e può
pontino), agg. ant. che termina in punta, acuminato. pigafetta
chiamarsi fermo, perche egli è quello che termina e chiude tutta la clausola, si
ricevettero con molta umanità. -che termina con una cuspide (una forma architettonica)
ciuffetto sulla fronte puntuta. -che termina a punta; appuntito. -in partic.
linea mostra la direzione dell'ecclittica e termina all'arco esteriore, entro il quale
elp altra. 2. che termina con una linea diritta, con un
piccolomini, ii-5: la quantità che termina il coipo sia priva di profondezza e cotal
sino all'ottava mezz'ora, che termina il quarto, al fine del quale si
periodica milanese, i-22: il ministro termina la sua nota, raccomandando l'oggetto
menato, alle radice di caucaso si termina. bibbia volgar., i-181:
iniziale semplice quando precede una parola che termina in vocale accentata (non importa se
specie di palma, il cui frutto termina in una punta d'ago. cattaneo
dal principio al primo corpo dove si termina; di chiamare 'splendore ', in
diversi centri raggirando, s'involge e termina in un punto che si dice centro
dell'involta dicesi il punto nelle volute dove termina la linea composta eccentrica, spirale o
1-iii-217: l'ago inferiore di detto asse termina e riposa a distanza giusta in
1-iii-217: l'ago inferiore di detto asse termina e riposa a distanza giusta in un
, con un lungo manico che spesso termina con una curvatura a uncino, usato
acciaiato, dicesi 'rospo 'e termina in punta rotonda. la punta rotonda
e dal sommo del candido alabastro / termina in spazio angusto i duo confini. maia
che per lo più è rauncinata, termina in acutissimo. = comp.
84: se la sostanza in cui termina l'azione esterna è una forza,
lare sostituibile che contiene inchiostro speciale e termina con la punta scrivente. a
, quella ove noi respiriamo e che termina all'altezza ove si formano le meteore;
ed è una specie di rotonda che termina insensibilmente in punta: e dicesi
forma, che nella famiglia delle orchidee termina nella massa pollinica alla parte inferiore,
si muove una linea retta, e termina rettamente sotto all'orecchio. magi,
fiesole, cioè che da un ripiano termina in due opposti rialti o poggetti. algarotti
od y voluta con cui termina il manico del violino; orecchini
, esofagei, tracheali e faringei e termina in numerosi rami destinati a tutti i
quella che nell'apice o estremità superiore termina con un seno ottuso, in mezzo
in verso l'altra parte dove non termina la prima luce: e chiamasi questa
, ed alla spina dell'ischio e termina al coccige, alle parti laterali del
: la rimalmèzzo... finisce e termina la sentenzia od il verso co 'l
. intensità di magnetizzazione che rimane quando termina l'azione magnetizzante. = deriv.
in rima (una parola); che termina con parole in rima (una sene
grande assetto. 2. che termina in rima (un verso); che
suoi finimenti, o è rimato e si termina con parole del medesimo suono. muratori
un argomento. manfredi, 3-350: termina l'opera con rimettere in campo il
, / là 've ogni ben si termina e s'inizia, / per te si
non si perde né si conchiude e termina in certo tempo. e a sostener cotale
per avere l'estremità del capo che termina in un rostro, all'apice del quale
comincia da detta fascia o cornice e termina in quella che sta immediatamente dopo gli
. rapini, 34: il nostro burchiello termina il suo sonetto con isperanza di rendersi
disfare. leoni, 283: termina il detto proclama ingiungendo ai parroci ripetutamente
g. gozzi, i-16-40: intanto termina la commedia, e la maschera va
: si dice anche al luogo dove termina la corsa de'barberi. manuzzi [s
dante, conv., ii-ix-8: così termina le sue parole, a le quali
f col gel principia, e termina col foco. g. gozzi, i-16-184
, 522: pervenuti alla parte ove termina la città rivolta a tramontana, tornano tutt'
foglie pennate. romagnosi, 10-614: termina il signor scuderi il suo lavoro colf'
rondine: con il lembo posteriore che termina con due punte (una giacca).
grossi, infilati su una catenella, e termina con un'altra catenella che reca due
due grani grossi e tre piccoli e termina con una croce. rappresentazione di
ferro acciaiato, dicesi rospo, e termina in punta rotonda. 3.
sono i più coloriti: questa mota termina di dar ogni lustro possibile e conveniente
avvolta una sottile correggia di cuoio che termina con lo 'zeppolone', un corto
parte inferiore del nervo vestibolare che termina nella macula acustica. = deriv
cavità triangolare che traversa il sacro e termina il canale vertebrale; 'incavature sacre'
sacrosciatico anteriore nasce dallo stesso punto e termina alla spina sciatica. tramater [s
che ne dista duecento piedi circa e termina in una saetta di metallo, la [
al corpo di guardia dal momento in cui termina il servizio giornaliero sino alla sveglia del
. v.]: ogni salmo termina in gloria e del riuscire ogni discorso e
di padiglioni a piedi delle montagne dove termina la strada di canea; e dal saluto
delle nazioni cementata dal sangue dei martiri termina sempre col trionfo. beltramelli, iii-1225
-con valore aggett.: che termina solo con la morte di uno dei
santificati gli olivi. pacichelli, 5-311: termina la gran mole di quest'edificio nell'
. -punto nel quale una valle termina aprendosi verso la pianura o immettendosi in
, è alto circa 20 centimetri e termina con un racemo unilaterale da 6 a
tuparich, 5-452: il greculo non termina più. lo lascio parlare. si
), sm. verso giambico che termina con uno spondeo (il che conferisce al
l. bellini, 5-1-160: si termina tutta questa lunghezza con una serie di
intanto, / ed ogni scherzo suo termina in pianto. ciro di pers,
uretrale: tipo di grossa siringa che termina con una punta conica, usato un tempo
articolazioni dell'anca e del ginocchio; termina all'altezza del poplite, dividendosi nel
gluteo e di parte della coscia; termina all'altezza del cavo po- pliteo.
stanza, dove che nella superficie de'pianeti termina più presto e si finisce l'illuminazione
l'aria a uscirsene per la canna che termina nella bocca del dracone, onde esso
storia delle sconcezze politiche nostre, e la termina miseramente. nievo, 3-15: la
del serafino. 2. che termina con una parola accentata sulla terzultima sillaba
il movimento del mare sul continente e termina con il ritiro delle acque. 3
il castelletto è posato come un giocattolo dove termina il piano e si alzano le prime
ha l'accento sulla penultima sillaba e termina con un dittongo. cattaneo
rosmini, xxv-42: la parola umana termina con un appello al senso intimo,
particulari: e però la sensitiva si termina qui come gli rivi al fonte sì come
virilità, la quale... termina, secondo una opinione, nell'anno cinquantesimo
che precedegli altri? de e termina il primo improvviso di corinna, è brillan
dante, conv., iv-xxiv-5: si termina la senettute nel settantesimo anno. boccaccio
. papini, 133: così termina il nostro burchiello il suo sonetto, fatto
sferulato, agg. ant. che termina con una pallina (la punta di
. carrà, 401: nel 1577 paolo termina il soffitto del collegio in palazzo ducale
comincia nell'udito di colui che impara e termina nel concetto. ma bella cosa è
aria a uscirsene per la canna che termina nella bocca del dracone, onde esso si-
della vera sifilide; ma il male termina molto più presto. = voce
-sillaba aperta o libera: quella che termina in vocale. -sillaba chiusa o implicata:
-sillaba chiusa o implicata: quella che termina in consonante. -divisione, scansione in
quello piede che comincia dalla sillaba lunga e termina nella brieve o nelle brievi, che
dalla brieve o dalle brievi e trapassa o termina in lunga. piccolomini, 10-266:
ed è una specie di rotonda che termina insensibilmente in quale è regolato l'esistente fisico
da una proboscide in- troflessibile, che termina con l'apertura orale, e da un
hanno corpo tozzo e fusiforme, che termina con una pinna caudale orizzontale, testa
bombi: il loro addome va assottigliandosi e termina in punta; le larve sono
re. una delle branche delle smoccolatoie termina in punta, pel caso di dover
i sensi. galileo, 3-3-125: termina in una liscia e pulitissima superficie sferica
parte superiore e posteriore del peroneo e termina inferiormente con un tendine che concorre a
e che rappresenta la temperatura a cui termina la solidificazione con il raffreddamento o ha
ed è parte ne la qual si termina alcune vene a la pele. =
galileo, 3-3-125: termina in una liscia e pulitissima superficie sferica
stremazione o ristrignimento della colonna, che termina nel collatino. milizia, vi-68
o 'sonda'quel filo di ferro che termina in punta e serve per isturare la
becco, passa sopra l'occhio e termina sull'orecchio. bacchi della lega,
del nervo acustico che de termina una parziale sordità. piccola enciclopedia
bentivoglio, 4-1200: sulla punta, dove termina il banco, sorge un'antica torre
, di cui la parte inferiore più ristretta termina in due sottocoscia. i sospensori sono
dato / per sopraccarco lo stilo, che termina / in alta punta o pur conicamente
una scena o una cotenna, / termina un tacco e accomoda un'arietta.
del duecento: un largo rettangolo che termina a punta in un angolo ottuso.
83: l'operazione naturale del vedere si termina per una piramide, la cui punta
, spegne la conscjenzia, la memoria termina, perverte la volontà. g. gozzi
]: 'spermatogenesi': processo evolutivo che termina colla creazione degli spermatozoi. f
naturai come 'l cecero divene, / che termina cantando lo spiacere. c. fiaschi
4-ii-582: quindi v'è un sentiero che termina nell'estremità d'una altissima ripa tutta
cinque mediocri ar chi che termina ad un fortino sopra uno scoglio in mezzo
sopra diversi centri raggirando s'involge e termina in un punto, che si dice
contrattili; tutti hanno ventose. il corpo termina inferiormente con due lobi che nascondono quasi
-per simil. nella metrica italiana, che termina con una parola piana (un verso
estrema è come dattilica e precipitosamente si termina; e dieci altri ne chiameremo versi tronchi
stabbiatura comincia alla fine d'aprile e termina coll'ottobre. 2. stabbio.
deta, lungo un palmo, che termina piramidalmente in punta, con due stanghette
colonna vertebrale e da una coda che termina con quattro lunghe punte ossee.
, a mo'di stella, che termina lo stelo di certi muschi. =
che ha forma di filamento allungato e termina con lo stimma e che, attraversato
tratto in tratto qualche salto, che termina subito con una buona stirata di briglie.
è costituito da sette segmenti mobili e termina con un telson a margine dentato;
di un luogo, dove esso finisce o termina; estremità, confine, limite,
novitadi. 2. punto dove termina una linea. -in partic.: ciascuno
dentizione; si riproduce in modo intermittente e termina con una desquamazione forforacea.
nel fine, fa conoscere che non termina mutamente col cacciarsi in terra, ma
2. per estens. che non termina a punta. butti, 287:
periti si chiama tabe e ne'vecchi termina con la morte dentro gli ottanta giorni.
tempo una scena e una cotenna; / termina un tacco, e accomoda un'arietta
gran parte regredita, una fessura che termina posteriormente con una fossetta (borsa faringea
: baglio a te-, quello che termina a traversa. guglielmotti, 905:
forma panciuta. gozzano, i-396: termina oggi il viaggio intrapreso a matitasull'atlante di
matitasull'atlante di vent'anni or sono, termina a bordo di questa teiera sobbalzante,
, agg. metr. ant. che termina con un giambo. salvini,
. ciascuno dei sottili rami in cui termina ogni dendrite dei neuroni. = voce
, 10-i-364: tutto s'appunta e termina in lui [dio] e il finito
iii-21-402: il cav. ga- spari termina con ricordare... un fra'lodovico
tergiversazioni... con termina, sf. sostanza ricavata dai residui della
, 8-1-445: quello [infinito] che termina alcuna cosa è diverso da quello che
cosa è diverso da quello che egli termina, altramente il terminante ed il terminato
tomo 30 delle antichità, che si termina totalmente di stampare nella settimana ventura.
non ha terminato di scrivere. non termina mai di chiacchierare. non aveva mai
dante, conv., ii-ix-8: così termina le sue parole. rocco, 1-41:
g. gozzi, 1-39: finalmente termina il suo ragionamento e si parte. da
more, / che la sua vita termina in cantando. dante, conv.,
24: il savio signoreggia le stelle e termina che i corpi celesti abbino dominio
morte], che tutto rompe e termina, / con fimplacabil man potrà disciogliere.
ricchezza] la conscienza, la memoria termina, perverte la volontà. 5
che [il diamante] dispone e termina la morte certa. fausto da longiano,
vale a dire terminatore, perocché egli termina la vista nostra, cioè sega il cielo
. paolo dell abbaco, 2-25: termina 4 / 5 quanto terzi sono, cioè
cosa o per natura o per accidente termina e finisce qualche volta. c. campana
[s. v.]: qui termina la commedia. -terminare la
grossezza della parete del legno, la quale termina tra l'acqua e l'uomo.
vii-14: fanno un angolo, egli termina in un punto e da una delle diritte
colà dove a le radici estreme / si termina il vallon d'una montagna. f
affacciarsi almeno nell'atrio con cui probabilmente termina la scala. -avere
: nella parte orientale,... termina la provincia di fiandra. -stabilirsi
da una corona che dalla parte centrale termina con una piastra sulla quale è impressa
del duecento: un largo rettangolo che termina a punta in un angolo ottuso.
piede che comincia dalla sillaba lunga e termina nella brieve o nelle brie- vi,
brieve o dalle brievi e trapassa o termina in lunga. de'sommi, 21:
buon conto che pari al tuo / termina in 'e'. -confinare con altri
ancora il regno di castiglia, che termina con navarra. ruscelli, 3-123: termina
termina con navarra. ruscelli, 3-123: termina la pannonia inferiore verso occidente con la
arrivato a que'luoghi dove l'egitto termina con l'etiopia,... egli
qui si comincia per caparra, e termina senza termini in eterno in quella beata
: la dolcezza de'diletti mondani non termina in altro che in un amaro pentimento.
vera e che esaminata più da vicino termina con persuadere. -venire ad assumere
, 7-219: or vedi in che si termina la bellezza e la mondizia corporale!
mio, / là 've ogne ben si termina e s'inizia / per te si
, 8-1-445: quello [infinito] che termina alcuna cosa è diverso da quello che
cosa è diverso da quello che egli termina, altramente il terminante ed il terminato
. ant. e letter. che termina, che conclude un'attività, che pone
vale a dire terminatóre, perocché egli termina la vista nostra, cioè sega il cielo
niuno nome maschile può essere riconsociuto per la termina zione sua essere maschile.
terzetti son buoni; e questo sonetto termina più bizzarro e più vivo del primo.
. paolo dell'abbaco, 2-25: termina 4 / 5 quanto terzi sono, cioè
, tira-ro lungo a vite tagliente, che termina in un occhio, del quale si
un ferro lungo a vite tagliente che termina in un occhio, del quale si servono
de pisci. gemelli careri, i-iii-m: termina la pagode a dirittura della porta in
, che si eleva su tre piani e termina in basso con un'esedra o emiciclo
di legno, metallo o cemento, che termina in un breve tratto piano dal quale
. paolo dell'abbaco, 2-26: termina 7 / 8 quanti 2 / 7 sono
). de luca, 1-4-1-56: termina l'usufrutto con la vita dell'usufruttuario,
marsili, 1-i-188: la terrestre strada termina al lido dell'adriatico a ragusi, traversando
treppunte, agg. invar. che termina con tre punte. -in partic
. 3. bot. che termina con tre punte (un organo).
si usa in parlando d'una croce che termina da ciascun capo in tre nodi o
. che ha tre punte, che termina con tre punte; tricuspide.
... il cui angolo anteriore termina all'orifizio interno dell'uretra.
presenta tre facce piane, e che termina in punta. 3. figur
alternanza. -trillo calato: quello che termina con una cadenza discendente. - trillo
da una corona che nella parte centrale termina con una piastra sulla quale è impressa
e pistoni, che a un'estremità termina con un bocchino e all'altra si allarga
diffuso nel mediterraneo dalla testa allungata che termina in un muso tubulare (anche nell'
orizzontale. 10. bot. che termina con una linea retta, trasversale (
sfoggi di tronche inusitate. -che termina con una parola tronca (un verso,
che ha la virtù visiva, si termina. romoli, 280: nocciono [gli
, anche, estremità di esso che termina con un taglio obliquo o con un gancio
solo ramo. -cima unipara: che termina con un fiore e dalla cui brattea
che si diparte dalla vescica urinaria e termina nell'ombelico; con lo sviluppo si
idro- con uso sostant. termina la colonna vertebrale degli anfibi dell'ordine
. ant. che de termina il superamento di un limite temporale (un
di galleria nell'interno della montagna, e termina in un vasto ricetto. verga,
o dal regno minerale o vegetabile o animale termina nell'awelenato e non passa più avanti
ad un piccolo terrazzo coperto nel quale termina la scala di fuori e per il
contemporanea. - verso piano: che termina con una parola piana. - verso
scende a perpendicolo sull'orizzonte, e termina al zenit e nadir. non è lo
solamente quello che ha perfetto intelletto si termina, è vincente del parlare, non
coppa cilindrica col fondo conico, che termina in basso in un ugello calibrato; si
chiude il fondo della canna, e ne termina la culatta. c. e. gadda
si fende circa due tanti, e si termina il taglio orizzontale nell'altra metà della
viene avvolta una sottile correggia di cuoio che termina con lo 'zeppolone', un corto
: arrivato al fine del canale spermatico, termina come in una zucchetta piena di certa
, sm. nelle piscine, scivolo che termina in acqua. = comp. da
corriere della sera [8-x-1995]: oggi termina a morbegno la quinta fiera regionale dei
, cioè effettuate non appena l'oratore termina il proprio discorso. business [
sm. invar. inform. processo che termina una sessione con un computer a cui
salto indietro dalla conoscenza all'etica surde- termina la passività. = comp. dalla
. la repubblica [28-xii-1982]: termina in questi giorni l'operazione 'top rate'
che parte dalla costruzione, non sempre termina nel ricordo dell'analizzando. = deriv
un popolo settentrionale, detto dei cauci, termina dicendo 'et hae gentes, si vincantur
faldeggiante, agg. ant. che termina a falde, che si raccoglie in
che si diparte dalla vescica urinaria e termina nell'ombelico; con lo sviluppo si