cioè mascare, che si met- teno alla faccia quelli che si volliono camuffare,
e tumultuari. marino, 17-148: teno / costeggia e di micon tocca la riva
stringe. guicciardini, i-346: stet- teno [i pisani] in dubitazione grande molti
xxxv-1-285: li mai parlieri che met- teno scordansa, / in mar di seccelia /
di tre soldi, subito si met- teno l'orecchie dell'asino, e insuperbiti fanno
perché l'uova nascano, si met- teno nel letame. castiglione, 613: entrò
saporiti e più laudati quando gli met- teno al fumo della mortella. bartolucci, 2-1-54
pareiare la gioi ch'io da voi teno. petrarca, 71-20: contrastar non posso
mio parere, / quant'eo in privanza teno spessamente. latini, rettor.,
loco che ordina, in quello met- teno li pavioni del re. = deriv
/ quant'e', im privanza, teno spessamente. ritmo di s. alessio
. biringuccio, i-45: il me- teno [l'oro] in uno vaso di
evangelista lo tosego, se- gundo che teno e che rendeno quilli de la provincia
fine. collenuccio, 52: stet- teno una notte in arme ambidui li eserciti e
, i-113: gli giovani non sen- teno altro che le fatiche: ma i vecchi
per tutto -excepto ca in trivixana -introme- teno 'etiam'parte di le sentenzie 'de maiori'.