vanno incontra, / ed abbrac- cioni tengonsi attaccate [le seppie] / colle spire
317: l'altre città che sparse / tengonsi e speran nell'indugio ancora, /
non hanno aperture nel corpo; così tengonsi in piedi, né si fanno posare sulla
con colui, e così so'bozati e tengonsi per modo, che per forza fanno
'dispensa', propriamente, la stanza ove tengonsi robe da mangiare, e poi l'armadio
illuminati ingegni, /... tengonsi astri e non son pur lucerne. barilli
non fussi familiare di casa, e tengonsi legati. ariosto, 46-138: come
omaggio onorifico. boccaccio, vii-231: tengonsi ad onoranza, / se veggon che
suppellettili e le altre robe più preziose tengonsi in casa, non già per desiderio
suppellettili e le altre robe più preziose tengonsi in casa, non già per desiderio che
/ e simile cogli altri terrazzani: tengonsi ad onoranza, / se veggon che
'dicesi di quel vaso in cui tengonsi profumi. = deriv. da
rulli stessi che esse premono o sotto tengonsi. carena, 1-227: 'rulli': cilindri
trasmettono altrove. cantù, 3-224: tengonsi [le stalle] pulite, aerate
tema, sottili secondo gli argomenti, tengonsi in un giusto mezzolungi dal servile e dall'
si spruzzano le acque lavorate, e questa tengonsi in vasettini d'oro, d'argento
e la lirica poco si pregiano e tengonsi quasi per nulla. g. giudici,
fondono e scuopron la fronte, e tengonsi d'aver soddisfatto all'obbligo dell'esser nati