. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
l'acca dalle zete. suo socio lo tengo fra le pochissime fortune della mia vita.
, / quanto più fiso gli occhi tengo in esso, / tutta mi dono a
sono accomodato, / il baule lo tengo a piè del letto. 7
quei versi. monti, iii-391: tengo in serbo il tuo articolo...
lorenzo de'medici, 5-4 t.: tengo per far acqua grana / un finissimo
dire galantuomini. idem iii-153: io tengo per fermo che i più schietti tra
; un filo s'addipana. / ne tengo ancora un capo. = comp
per me, molto più degli adulati, tengo per birbe gli adulatori; perché essi
in piccolo. cavour, vii-139: io tengo per fermo che i merciaiuoli che corrono
più dica fame o sete / ch'io tengo della vostra salvazione. 4
e a scomporre quella po'di stoichezza che tengo appiccata alla mente. parini, giorno
non è mai stato fatto memoria; e tengo per certo che alla voce cedrato si
. leopardi, ii-9: io tengo per certissimo che l'invenzione dell'alfabeto
consonanti. idem, ii-9: io tengo per certissimo che l'invenzione dell'alfabeto
giù in camera buia / vi tengo fino al dì dell'alleluia.
: non è così? ma io che tengo per fermo ch'ella possa e sappia
trattato d'amore, 6-9: non tengo amor già quel che fina male, /
: e quanto alla pensione, io la tengo tanto bene assicurata, in sì buon
a scomporre quella po'di stoichezza che tengo appiccata alla mente. d'annunzio,
appresso di ciò la openione, ch'io tengo in vostra reverendissima eccellenza, si promette
che... da voi la vita tengo. masuccio, 93: abbattendose un
, i... i orbo esser tengo, e ho di balzar costume.
samminiato [petrarca], ii-328: io tengo per lo primo e migliore argomento d'
e tesser l'aria men colata, / tengo che giovi molto. -filo
trattato delle virtù, 96: tengo lui mio dio, non sola
, vii-1033: la cassa ch'io tengo è così ristretta che non arrivo mai
milizia ascritto. galileo, 1-1-302: tengo lettera dal sig. giovanni fabri, insieme
da vero. giusti, i-293: lo tengo per sacrosanto quest'assioma soldatesco: la
regola è seguito. io non tengo conto di quel che in ciò succeda,
astio o d'amore; ond'io li tengo per equi. manzoni, pr.
credere che sia lo spinace; io tengo che sia quell'erba chiamata bietone.
dite che è tanto da fuggire, tengo che da seguire sia da chi glorioso fine
a paro. firenzuola, 476: ben tengo ancor io assai leggier cosa il mettere
stati picchiati tutti e due, ed io tengo per fermo che siano state quelle nebbie
: se invece i quindici soldi me li tengo che da due anni non assaggio un
. idem, 20-19: ché più vi tengo a bada? assai distinto / ne
/ rispose l'oste: « io là tengo appiattata / una sua bardelletta, ch'
amo il popolo vero e che mi tengo a onore di battezzare nell'inchiostro i modi
infelice. lancellotti, 225: io tengo ch'il più degli uomini che s'inviano
a me, forse ch'i'non mi tengo astuta! varchi, 24-35: credo
crapula. latini, i-1478: e tengo grande schema, / chi dispende in
primo ad secundum annum '... tengo per fermo che i toscani abbiano preso
) [j, i 'dispongo, tengo fermo '. blènda, sf.
serrare quel poco della bottegùccia che io tengo. grazzini, 2-17: passando per
altro bramo che te, e tutto tengo e posseggo, quando ho te.
ormai non so mutar verso, ma mi tengo in briglia per quanto è possibile per
pantalone. monti, ii-151: io tengo per certo che moriremo senza conoscere vera
f. d'ambra, xxi-25: io tengo buono in mano, e vi do
*? burlerò io una che io tengo in luogo di figlia? non pensare,
se avessi il fucile, in che conto tengo i cartelli, -ribattè germano.
ho sempre latte fresco: parte / lo tengo per bere, parte lo faccio indurire
. targioni pozzetti, 12-8-45: io tengo dal ghini, che sia il vero
camaleonti si dipingono del lor colore, tengo per fermo, che ancora voi [
, giù in camera buia / vi tengo fino al dì dell'alleluia.
che io intendo, io! io tengo che questi italiani so'camara di tradimenti
lume, che continuamente uno sempre ne tengo la notte, subito mi missi addosso
per sollievo della mia vita, me la tengo custodita sotto una campana di cristallo e
osteria. piovano arlotto, 210: tengo uno cherico, cappellano e fattore,
, 64-9: li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so l'angeli
capitale. gelli, i-32: perché io tengo che la medicina facci in voi molto
ti basti sapere che, mentr'io ti tengo così cara, essi tengono così poco
, 1-1-484: io sodo / la botte tengo, al del mi raccomando, /
publilia. parini, 553: io tengo per fermo che, qualunq'uom discreto
. bencivenni [crusca]: non tengo addosso se non una leggier carpitèlla.
avessi il fucile, in che conto tengo i cartelli, - ribattè germano.
all'osteria? mi maraviglio di voi. tengo casa aperta a firenze. giusti,
fo boto... che io mi tengo a poco che io non ti
chiave falsa ad una cassetta dove io tengo le mie scritture. pananti, i-295:
io inclino assai a credere, anzi tengo per fermo, che [queste macchie]
da xdcxoxog, deriv. da xaxéxco 4 tengo interamente '. catòdico,
consigliere. giusti, i-293: io tengo per sacrosanto quest'assioma soldatesco: la disciplina
e cavarne profitto. leopardi, 983: tengo pure per fermo che il ridere dei
mia, non so come io mi tengo che io non ti cavi gli occhi.
inspiritati. galileo, 419: io tengo la sua materia [della lima] densissima
non è mai stato fatto memoria; e tengo per certo che alla voce cedrato si
aurato. c. dati, i-398: tengo per certo che alla voce cedrato si
: io non so a ch'io mi tengo che io non ti dia una gran
, / sovr'onne gioi'la mia tengo doblata. pulci, 3-24: bastò quel
questa opinione per più vera, e tengo per certo che... nel
poco cervello! gran cosa ch'io non tengo troppo bene a mente! e sono
liberale. galileo, 419: io tengo la sua materia [della luna] densissima
. galileo, 419: io tengo la sua materia [della luna] densissima
chiave falsa ad una cassetta dove io tengo le mie scritture. nieri, 142:
questa chiavicina e guarda nel forzieretto ch'io tengo a pie'del letto, che c'
vi giuro per questo battesimo che io tengo in capo (e ponendosi la mano
: ecoti questa mia cioppa quale io tengo in fosso: qui già sotto ò io
suo organo. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
autori cronologici. parini, 882: tengo il catalogo de'membri componenti il corpo
v-103-1: donna, audite corno / mi tengo vostro omo / e non d'altro
castiglione, 120: se ben tengo a memoria, panni, signor conte,
: io inclino assai a credere, anzi tengo per fermo, che le siano [
condizioni, per le quali io lo tengo caro, e però non ti maravigliare
quel poco della botte- guccia che io tengo. 9. muovere, trarre
di buona ora. straparola, 1-1: tengo certo, che la cara e dolce
lui. galileo, 459: io tengo per fermo che nella luna non siano
legnaggio io sono: gran tesori / tengo d'argento sotterrati e d'oro / in
né contra a te quel cor che cridi tengo. bembo, 1-243: rimedio alcun
5-111: vi dico, che 10 tengo cosa certissima ch'e'non fussero consorti di
suo consorte. scapatola, 1-1: tengo certo che la cara e dolce mia consorte
oltre. giusti, iii-186: dico e tengo per fermo che l'imputare a tutto
io, che ne la presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule
antiche forme contengo e contegno (come tengo e tegno): dal lat. continère
. collodi, 470: io ti tengo conto del bene che dimostri di volere
convolubilissima circa al proprio centro, io tengo per fermo che alla conversione del cilindro
, 64-10: li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so l'angeli
io, che ne la presente scrittura tengo luogo di quelli, da alberto, 173
gridando, o madre! e già la tengo (ahi corta / immensa gioia!
. pallavicino, 10-3-15: io mi tengo assai corto in dare speranze. giusti
dia per moglie quella giovene / che tengo in casa, che forse debb'esseme
/ d'uno scolar chiusin, ch'io tengo a cottimo. 4. stor.
iii-138: s'ella è femmina, lo tengo per chiaro; se maschio, per
buone parti in sé, che i'tengo certo ch'ella istarà bene quanto io.
le continenze,... io gli tengo per dappochi e grossissimi. l.
altro mio amico, con chi io tengo conto di dare e di avere. varchi
perché, richiesto di notizie, mi tengo in debito di porgerle quali io le ho
bar etti, 1-40: se non tengo da lui, non ardisco né tampoco assolutamente
trascurare. marino, vii-84: io tengo il primo luogo (dice la scultura
raccolgo la paglia scavezza, / la tengo fra le due dita delicatamente. landolfi,
e l'amore. carducci, ii-5-141: tengo inchiostro e penne pur troppo, ma
, grazie a dio, me lo tengo a lato; vedi qui, -e traendosi
valori culturali (e, in venuto. tengo tuttavia le balle depositate in dogana e e
toccherò; che li ripongo, e li tengo in deposito, per la dote della
i-194: desio di desiar tue grazie tengo: / certa, evidente vita, /
soffocato il petto, / orbo esser tengo, e ho di balzar costume, /
19: aggiungo olio alla lucerna, / tengo desta la stanza in cui mi trovo
quanto a la pensione io la tengo tanto bene assicurata in sì buon loco
; che li ripongo, e li tengo in deposito, per la dote della
ribatto questo pettegolezzo per assicurarvi ch'io tengo per me e con gli altri miei
quella stessa forma. castiglione, 166: tengo che a niun più si convenga tesser
cento. giov. cavalcanti, 33: tengo che di già possa essersi accordato.
g. b. doni, iv-322: tengo per fermo, che assolutamente parlando,
acclusa stampa... io non tengo conto di non intenderla, io che sono
. foscolo, 1-143: il varco il tengo io primo; e dietro guardo sempre
da voi. sarpi, ii-4: tengo per fermo che questa opera sarà da
maravigliavano assai. carducci, ii-5-141: tengo inchiostro e penne pur troppo, ma
c. croce, 190: non ti tengo per donna ruvida, sebbene i panni
: li sparsi mia capei dinanti io tengo; / con essi mi ricuopro il
né tiziano, perché questi duo li tengo come dèi e come capi de'pittori
ho dipinta al vero? io ci tengo a conoscitore di stili. -dipingere
, 2-3-212: per queste ragioni io tengo certissimo che pagolo andassi dirittamente colla città
non ho desinato; e so ch'io tengo a disagio molte persone. panciatichi,
i convenevoli confini dell'oscurità lodevole, tengo per fermo che giudici dilicati e disappassionati noi
ne dispiace fino all'anima; e tengo per fermo che maggior disavventura di questa
al corruttibile. redi, 16-viii-218: tengo per fermo che i divini geni di
sempre latte fresco: parte / lo tengo per bere, parte lo faccio indurire
, vii-27: io senza tanti discorsi, tengo, che 'l pan biscotto,
, perdonatemi, / ch'i'vi tengo da fratello: la furia / vostra di
, promotore. sarpi, i-1-45: tengo per verissimo, come vostra signoria dice
, per modo ch'io non lo tengo per molto difficile. -ant. indizio
manzoni, 70: certo io mi tengo / che tutti andrete in operar d'
. ncellotti, 395: io tengo che per lo più sieno buonissimi e
in alcuni versi latini, io mi tengo obbligato a darvi prova del mio dire.
. giov. cavalcanti, 335: io tengo che dai cieli procedano le disposizioni negli
. cavalcanti, 335: io tengo che dai cieli procedano le disposizioni negli
ribaldone, gagliofone non so come mi tengo che non vi cavo gli occhi,.
ite... / che più vi tengo a bada? assai distinto / negli
prodigare. latini, i-1470: tengo grande schema, / chi dispende in
la moderazione. sarpi, ii-4: tengo per fermo che questa opera sarà da pochi
, 64-12: li cantatori iubilatori / che tengo lo coro, / so tangeli santi
. manzoni, 70: certo io mi tengo / che tutti andrete in operar d'
. -è possibil questo? io la tengo per una cosa molto intricata. -orsù,
dilicato, / sovr'onne gioi'la mia tengo dobiata. doblétto (dobrétto
petrosi. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
non si muta di costume, / tengo scorciare a sì vecchia fenice / con tali
, ec. non lo credo, anzi tengo che il <] > fosse sempre
fritto. panciatichi, 41: io tengo per indubitato che fra'granelli si metta
dottrina del qual voca- bulo molto mi tengo obligato e rendone infine grazie a v
negozio de'miei libri era venuto. tengo tuttavia le balle depositate in dogana e
comp. dal tema di £xo> 'io tengo 'e dal tema di vauc '
il giudizio ', da èrcéxco 'tengo sopra, sospendo ').
iv-770: -il denaro di mia nipote lo tengo io. s'ella è contenta dei
oltre mia voglia / nel mio ancora tengo effigiato / il tuo bel viso con noiosa
emendi, che infino a ora io mi tengo alla loro correzione e lasso lo mio
accennato. galileo, 3-1-72: io tengo la sua materia [della luna]
* redini 'e dal tema di * tengo per lo sprone simile a una frusta
virtù. mattioli, 1-2-892: tengo per certo, che quella pianta,
i-1-39: intorno li paesi bassi, tengo per ferma l'esclusione della pace e
, rimuovere. einaudi, 1-320: tengo pronta la valigia per andarmene non appena
verso di me, ch'io mi tengo obbligato a rendervi conto di tutto quell'
, iii-2-1115: d'ogni male mi tengo colpevole, pronta a espiare in ogni modo
maggiore espression de l'obbligo che io tengo, e de l'amor ch'io porto
intieramente le mie qualità, cioè che famiglia tengo, quanti anni mi trovo avere,
digiuno. alfieri, 7-41: mi tengo sano coll'estrema regola nel vivere. pecchio
c. croce, 2-46: grammatica non tengo né aritmetica / e non m'intendo
fatta tal fallènza / ch'i'ti tengo per folle e per musarda ». firenzuola
sbriga presto / ammassa, toppa, tengo, vada il resto. biscioni [
emendi; che infino a ora io mi tengo alla loro correzione e lasso lo mio
volgar., x-255: tutte le cose tengo come fango puzzolente, acciò che possa
e cenere. aretino, ii-245: tengo fango e feccia i tuoi anelli ed i
mie sentenze. galileo, 3-4-162: tengo per fermo che il detto p. [
un trattatello, la lodo molto, e tengo sarà bella cosa. -letter
, 64-13: li cantatori iubilatori / che tengo 10 coro, / so l'angeli
avuto una lezione una volta e da allora tengo gli occhi bene aperti. pavese,
e molto più il sinistro ch'io tengo fasciato. a. boito, 23:
le nozze. sarpi, i-1-99: tengo grand'obbligo a vostra signoria nella fatica
tte (perché al destro / mi tengo in faticarti, e so che vuoli /
saccenti, 1-1-52: anzi nell'arte mia tengo a buon patto / che in tant'
nostro, madonna raffaella, ch'io tengo certo che vi ci abbi mandata oggi dio
(heu me) ch'io tengo in viscere albergato, / ch'ai vampo
maggior espression de l'obbligo che io tengo e dell'amor ch'io porto a quest'
ogni bruttura. aretino, ii-245: tengo fango e feccia i tuoi anelli ed i
. redi, 16-ix- 150: tengo per fermo che la femmina in quest'uovo
peccato commesso. savinio, 292: tengo la calma, la solitudine, il
dio io non so a che io mi tengo, che io non ti ficco le
o mente infame. romei, 1-41: tengo che amore sia cosa ottima, anzi
nuova distillazione. redi, 16-iv-89: io tengo che... ci voglia ancora
caterina da siena, iii-225: spero e tengo di fermo, per la grazia dello
darem merito. varchi, xxvi-1-160: io tengo fermo che la quinta essenza / sian
poi sott'altre chiavi, ch'io tengo io / 'n un casson ben ferrato
fare fessi '. pavese, 4-31: tengo d'occhio mio padre, ché i
/ ch'io son in festa, e tengo il viso basso, / e porto
i-194: desio il desiar tue grazie tengo; / certa, evidente vita, /
non so a che io mi tengo, che io non ti ficco le mani
, perdonatemi, / ch'i'vi tengo da fratello. l. salviaii, 20-107
, vi-1-309 (13-8): i'mi tengo in una gran ventura / quand'i'
ha'fatta tal fallenza / ch'i'ti tengo per folle e per musarda ».
pallavicino, 1-102: io che mi tengo dentro l'umile sfera della moral filosofia
trattato d'amore, 6-9: non tengo amor già quel che fina male, /
, ma la credo ferita mortalmente; tengo per fermo che giove, marte e
a tutti. muratori, 7-ii-205: tengo io per finto affatto un tal decreto.
favilluto / (heu me) ch'io tengo in viscere albergato, / ch'ai
n. agostini, 4-2-41: non mi tengo in tutto al fondo, / se
, contadino. muratori, 9-156: tengo per fermo che non v'abbia città
vostra stampa aspetto le bozze. e tengo per fermo ci sia la figura fotografica della
, profumato. baruffaldi, iii-58: tengo aperto sol per te / questo fragranzosissimo
lo spagnuolo,... io tengo per fermo ch'ella si trovasse nel
16-v-385: rappresentandole il desiderio, che tengo seco, di una fraterna comunicazione di
/ io che del cuor di lui tengo la chiave. -distinguere, segnalare (
il mal caduco. groto, 102: tengo ben per vero che asclepiade sanasse le
: gran copia / di latte fresco tengo sì di state / come d'inverno.
l'onore. le altre cose le tengo tutte per frivole. p. verri,
potrebbe dire alcuna:... io tengo alcuna cosellina con licenzia. rispondo questi
fatta tal fallenza / ch'i'ti tengo per folle e per musarda ».
, sì come di galantuomo che la tengo. lippi, 7-28: essi avevan tutt'
francesco da barberino, iii-135: bello / tengo se portar vuoi / una gondola,
uomo). redi, 16-ix-150: tengo per fermo, che la femmina in
de lo rege, imperzò ca esso tengo in presone. idem, xxviii-436: incon-
una bevanda. laiini, i-1467: tengo grande schema, / chi dispende
biglietto turchino, ultima salvezza. lo tengo forte, lo stringo, lo gualcisco,
, i-294: son la commedia che tengo il giornale / dell'opre vostre, e
v-2-745: sto ancora sulla corda, tengo i bauli fatti, vivo alla giornata
. guerrazzi, i-91: io mi tengo al sodo, e le girandole sono
iv-770: il denaro di mia nipote lo tengo io. s'ella è contenta dei
li cantatori, / iubilatori, / che tengo lo coro, / son l'angeli
filosofia dal numero dei seguaci, lo tengo poco sicuro. baretti, 2-188: non
io tei credo. campofregoso, 4-4: tengo per certo: e ogniuno il giuraria
anche sostant. betussi, 246: tengo essere opra molto prudente fermarsi sopra la
/ intanto, di que'due ch'io tengo presi. castiglione, 269: uno
pea, 7-642: l'ombrello lo tengo piegato verso la strada, onde,
e dal tema di xoctéxw 'trattengo, tengo giù '); cfr. dalla
/ e barca aver ma bello / tengo se portar vuoi / una gondola.
, il quale per fede conosco e tengo lui non solamente per fattore e nutricatore e
. giordani, v-92: credo e tengo che l'arte, sì nelle cose
/ e 'n parole vaneggia. tengo grado; vo ben vestito; sono /
per non averla degnata: perché io non tengo mai grado con persona.
più a grado il vostro affetto 10 tengo. prati, 1-198: ada mia buona
. de sanctis, ii-15-194: io tengo per fermo che più i partiti estremi
. lorenzo de'medici, 5-4: tengo per fare acqua grana / un finissimo
. dati, v-i-1-16: per me tengo per fermo che i più eruditi ed
io non arei tenuto el modo ch'io tengo; io arei atteso a grattare chi
: figliuol mio, io ti tengo morto nel mio grembio e ne le mie
la grossezza del sangue, io per me tengo che nascano principalmente da gagliardi liquori fermentati
., x-255: tutte le cose tengo come fango puzzolente, acciò che possa
coltello de i mia giusti che tengo serrati nelle mia mane fuori della
il biglietto turchino, ultima salvezza. lo tengo forte, lo stringo, lo gualcisco
voluto così lento a credermi qualcosa, mi tengo in guardia per non lasciarmi persuadere o
l'idea guelfa... io la tengo come l'unica soluzione ragionevole dell'intricato
nulla me se move guerra, sì la tengo en mia badìa. luca pulci,
[petrarca], ii-5: io tengo per fermo che in guisa affatto diversa
solo iattano loro, ma io mi tengo per indubitato. guerrazzi, 16-127:
1-201: illustrissimo signore, io mi tengo fortemente onorato di essere am- messo per
. cacherano di bricherasio, 1-68: tengo per certa cosa... che
spesa. panciatichi, 21: tengo casa aperta a firenze: il mio
facean quelli. guicciardini, 11-4: tengo per certo... che nel luogo
se non fusse l'obbligo che io tengo con la persona ingiuriata e l'amor
ircani. marino, ii-49: del continuo tengo impacciato l'intelletto e la memoria per
nemici. goldoni, x-92: anch'io tengo una borsa di denari; / l'
de umanità facti imprimere, che me tengo per certo, fin che lo seculo durerà
, i-1-18: la quale opinione io non tengo per contro alla propria inclinazione rapite tutte le
andrò nutrendo il giudizio, che io tengo nel disegno, con la maraviglia di
4-215: vedete già in che brighe tengo incapestrato questo amaro cervello, per aver voluto
: io non posso palesare / quanto tengo occulto in core, / poiché voglio abandonare
non far incarco al nome ch'io tengo, non rifiutar intendo tanto utile e onorevol
cure. foscolo, iv-376: io tengo gli occhi inchiodati sui precipizi di qualche
a molti la buona inclinazione ch'io tengo verso la religione. sarpi, vi-1-213:
ancora non mi attacco / e se ti tengo così incomodato. 2.
b. croce, iii-10-75: anch'io tengo per fermissimo, e ho elaborato nella
sanudo, xxxviii-385: il nome mio tengo in grandissima stima essendo da la cesarea
1-63: per la qual cosa io tengo beate le fasce de li egizi e li
particella pronom. sarpi, i-2-9: tengo per fermo che tra le cose di questo
.. che quelli che si coronavano tengo / a capo il letto incorniciata e cara
. c. dati, 11-87: tengo per certo che alla voce cedrato si
guidiccioni, 1-165: l'animo che io tengo e terrò sempre indefessamente di procurare e
la loro dovizia. leonardo, tengo per fermo che l'avesse per indimostrabile.
. s. maffei, 5-3-34: tengo presso di me un'elegante versione in
l'impresa. casti, 51: tengo certa, indubitata fè / che non altrove
. sannazaro, iv-344: io mi tengo per indubitato che in roma si tentano
io lo credo delle lettere, lo tengo per indubitatissimo di quella mia oda toscana
contemplando. leopardi, iii-100: io tengo per certissimo e infallibile che voi conoscerete
nazion sua. carducci, iii-25-84: tengo moltissimo a non passare né per ubriaco
.). cornaro, 120: tengo che questo nostro morire non sia morire
v-1-520: infiniti gli oblighi che io vi tengo nel processo di più di trenta anni
, che infino a ora io mi tengo alla loro correzione, e lasso 10
, che infino a ora io mi tengo alla loro correzione. petrarca, i-1-81:
me se move guerra, sì la tengo en mia bailìa. testi fiorentini,
arruolamento. ch'ogni altra cosa a schifo tengo e a vile. amari, 1-2-
chiari, 1-ii-42: posso ingannarmi, ma tengo per fermo che siate sincero. tommaseo
significhi farsi letto di fiondi. io tengo che significhi adornare e coprir di verdura.
. stampa, 4: perché senza bisogno tengo v. s. troppo lungamente a
g. gozzi, i-25-33: io tengo l'uno per meno inonesto, l'
a lor signori, ché ornai la tengo per cosa fatta e sicura la loro
disse, questa nuova dea / che tengo in corte e vive alle mie borse?
se non venisse trattenuta dal conoscimento che tengo del mio poco merito. 4
,... io non vi tengo che non liberiate vostro marito dalla morte
negli strumenti... io la tengo un'arte giudiziosissima, oltre alla quale
... ma quella cui soprattutto tengo è di guida delle strade e delle
: è un gran tempo che non tengo novità di voi, il che mi
più vari uccellini,... e tengo un terreno vóto a posta loro,
antiche,... tutto ciò io tengo essenzialmente vero. intercalato re, sm
antiche,... tutto ciò io tengo essenzialmente vero. 4. agric.
interrogativo. cesari, iii-452: io tengo qui l'appuntar vostro,...
so cosa alcuna di garibaldi. e tengo un presentimento nel core. forse una vostra
mei, 273: ed io per me tengo che questa malattia sia la più caparbia
. -è possibil questo? io la tengo per una cosa molto intricata. gemelli
voluttà, davvero ch'io allora mi tengo più beato in questo di te.
grandi e sì inveterati gli obblighi ch'io tengo al- l'e. v.,
stanco di far guerra all'invincibile, tengo il riposo in luogo della felicità.
invesca. firenzuola, 61: io tengo per fermo che niuna cosa possa più
, tutto mi si rinforza il zelo che tengo inviscerato nel cuore per la gloria e
gente a sudare. io per me tengo di certo che impropriamente fosse stato da
, 408: vi rimando il cestello e tengo 11 fazzoletto appresso di me, perché
lagna. bocchelli, 2-xi-295: -me lo tengo per detto. però; la filanda
fiume. fogazzaro, 12-x-359: io tengo a oria, sulle rive del lago di
: quanto all'aflitto, io lo tengo apparecchiato qui da più giorni, unitamente
? -s'ella è femina, lo tengo per chiaro; se maschio, per chiarissimo
assoluta. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
doppio e se non posso, me la tengo a mente, e venuta l'opportunità
mirar se mia voluntà accesa / occulta tengo e non palleso o pando. boiardo,
le vendo, né le spezzo; le tengo, le faccio legare in oro perché
i panni vi gettai, ch'indosso tengo, / per esser più leggiera al corso
tagliar le legne addosso, io gli tengo per padroni. i. neri, 2-79
. casalicchio, 23: già 10 tengo lesto un modesto et onestissimo giovene, che
goldoni, vi-532: io tengo come un lepore / le orecchie tese
compagnia, osai scrivere questo biglietto che tengo per una delle più male azioni di vita
ben io con una striglia / ch'io tengo in questa tasca. -digerire,
legge ha fissato la lista civile, io tengo per fermo che non si possa più
glebae '... all'incontro tengo io per fermo non doversi annoverar gli
vie sue. giannone, 2-i-372: tengo ora per veri tutti i miracoli, che
g. capponi, 1-i-138: io tengo la scienza dei greci e le istituzioni
l'avea familiare. gioberti, 1-ii-594: tengo esser debito di ogni buon italiano il
). redi, 16-ix-197: tengo per cosa certa che nel corpo di
10 sento dir, nel resto io tengo il lume. -coprire con la
castiglione, 673: questa vostra ragione tengo io per conforme alle altre ed alla
. 7. andreini, 1-221: tengo (misera) appresso di me le
io le conosca mentitrici, tuttavia le tengo care. -profanato; violato, violentato
dotta, gr. jjtaxesov ^ w 4 tengo per i macedoni '. macedònia
io, che ne la presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule mondare
boccaccio, vi-119: a voi, cui tengo, donna mia, / e cui
, 7-iii-280: vocabolo... lombardo tengo io che sia 'magnano '.
a vincere con lo sforzo di quel che tengo. 10. che ha un carattere
pratica. castiglione, 649: io tengo per certo che vostra signoria è stata
e, per quella riverenza che le tengo, la esorto che per salvare altri
carta de l'affezion mia, come io tengo tanti amici mallevadori de la vostra.
: viste io ci ho, ch'io tengo assai malsane, / moltissime finestre soprattetto
lascivo. carducci, iii- 25-187: tengo le 'forche caudine 'per opera malsana
chiavecina e guarda nel forzieretto ch'io tengo a piè del letto, che c'è
della salute e stato vostro: ma tengo ancora in manica le prolisse e poco
. g. capponi, 1-i-312: tengo pure che alle volte un po'd'
, 38-38 (iii-258): io tengo un monte poverello appena: /..
del grimaldi non mi occorre, poiché lo tengo per mano. algarotti, 1-viii-105:
tranquillo. da un anno che lo tengo d'occhio e quando posso ci scappo da
= * comp. da mano e tengo, i° persona sing. dell'indic.
se forlì e l'altre terre ch'io tengo non mi rimangono, e quelle intendo
lor pista. liburnio, 3-35: tengo per certo che qualche tua bella mancia ti
di meno che mezzano ingegno, quale tengo il mio, a me pare che non
quella terra ladra. carletti, 225: tengo per fermo che poche donne d'europa
trovatola comandata da dio, così la tengo e credo, e per lei morrò »
in foglie. domenichi, lxi-212: io tengo una gran casa, dove / d'
e di molto oro ancora / parte coniato tengo e parte in massa. gemelli careri
sei partite. -io non la tengo. / - io sì: date carte
una cronica inedita, che, io tengo, scritta da un cittadino veneziano, nipote
un semestre della casa, che di loro tengo a pigione, posta in via de'
apicoltore. groto, 102: tengo ben per vero... che i
de sopre celi se sto quelli che tengo la mea melodia. dante, purg.
, v-6: alla persona ch'io tengo è imposto debito di fare memorevole commendazione
ire. i. andreini, 1-221: tengo (misera) appresso di me le
io le conosca mentitrici, tuttavia le tengo care. battista, iv-265: la
amorosi sensi. guittone, 9-14: tengo eo -tanto ch'eo merzé trovasse /
g. capponi, i-i- 312j. tengo pure che... le stesse manifestazioni
molti meschini che per conto ch'io tengo di cotal somma. baldi, 7-59:
naturali. c. dati, 11-87: tengo per certe che alla voce cedrato si
mescolare il meno possibile le cose, le tengo con me finché posso, finché non
prol. x io, come colui che tengo sempre abbracciata questa pazzia, la soglio
il carro, 55: -ti tengo per uomo segnalato, come dimostra il con
, dorligo, che il mestolo lo tengo in mano io e non tu.
gastrico. redi, 16-iv-89: io tengo che... ci voglia ancora un
.). campofregoso, 4-4: tengo per certo, e ogniuno il giurarla,
rimossa. alamanni, 7-ii-406: voi tengo in mezzo l'alma e non porla /
quelle [stelle], / esser mi tengo molto di meglióre, / sentend'in
in sì fatta bruttura, / onde mel tengo in gran disavventura, / che dir
808: io per ubidir vostra excellenzia li tengo repressi, or con ammonizioni or con
incertezza. tasso, iv-19: io tengo maggior memoria de le cortesie che de
quelle lunghe e ardentissime e stupendissime lettere, tengo per affatto impossibile che volesse minutarle e
de'preti giustiziati e carcerati... tengo registro minuto. i. andreini,
acquisto. malvezzi, 4-178: io tengo per fermo che i principi (e parlo
è un ubriacone e un fallito che io tengo qui per pura misericordia.
passioni debolezze. gozzano, i-1046: tengo al mio giovane amico entusiasta un lungo
i suoi sforzi. redi, 16-viii-m: tengo per fermo che tale invenzione [degli
se non venisse trattenuta dal conoscimento che tengo del mio poco merito. bellori,
. reverendissima e al desiderio ch'io tengo d'onoraria di maggior cose, mi
amico di dante, xxxv-11-757: nessuna cosa tengo sia sì grave, / in verità
, glielo procuro io, e glielo tengo prima apposta tre giorni in molle, perché
. caviceo, 1-128: io non tengo questo pensiero di volerme monacare. gelli,
l'una e l'altra considero e tengo tra le cose più preziose della mia
iii-7: in un di presso latte / tengo gran copia e morbide castagne. misasi
odore. pontano, 1-28: io ve tengo per valente omo e di sano stomaco
vergogna si tacquero. sarpi, 1-i-7: tengo che l'opera sua sarà di molto
3-483: la velocità del moto non tengo io che sia dell'essenza del fiume
cheta: io sono sesto tarquinio e tengo in mano la spada; se tu fai
, i-1-45: ritornando alli gesuiti, tengo per verissimo, come vostra signoria dice,
. g. capponi, 1-i-106: tengo per fermo che ogni ulteriore disquisizione si
tagli. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
, / bacia la rosa ch'io tengo meco, / ve'che i tuoi baci
serra, / e agli sguardi d'altrui tengo nascosa. -sostant. moscoli
bestiame. bacchelli, 1-i-281: adesso vi tengo io, e vi meno come il
mosca e marengo; / e me ne tengo. di giacomo, ii-627: parecchi
un filo s'addipana. / ne tengo ancora un capo; ma s'allontana /
baleni. cristoforo armeno, 1-279: io tengo per certo che sendo tu spirito di
, glielo procuro io, e glielo tengo prima apposta tre giorni in molle, perché
terrei linguaggio diverso da quel ch'io tengo; non andrei, per amore al futuro
e con tutta la premura che ne tengo non mi è ancora riuscito di trovar
altri animali. moniglia, 1-iii-534: tengo amor preso e legato / per un
il dico da vero e si che niente tengo per più fermo: io ne son
. gelsi, 114: in casa tengo una serva da niente, / come chi
: mi piacerebbe, da che non tengo figliuol né figlia, di ringrandire la prole
. stampa, 4: perché senza bisogno tengo v. s. troppo lungamente a
-perché no? - perché io non tengo amicizia con niun musico. -tu hai
, / e d'un nome che tengo in me la nomo. -rifl
campo di porre in opera il desiderio che tengo di servirla. -in contrapposizione
fu in loro, procacciarono, io tengo per ottima, perché benevola e giusta.
visitassero. fogazzaro, 1-267: non tengo diligente nota e raccolta né delle cose mie
, 9-186: i disegni / qui tengo, com'awien, poco finiti, /
con tanta diligenza e rilievo che io tengo certo niun altro poterlo agguagliare fuor che
io, il quale per fede conosco e tengo lui [gesù cristo] non solamente
. latini, i-1728: io gentil tengo quegli / che par che modo pigli
intanto andrò nutrendo il giudizio che io tengo nel disegno, con la maraviglia di cui
, 299: grand'obbligazione al cielo tengo / eh'un vostro pari in protez-
menzini, iii- 346: io tengo e professo obbligo ben distinto...
alla compassione. torricelli, ii-4-199: tengo per superfluo rispondere alle sue tre obiezzioni
. castiglione, 336: io mi tengo obligato, per quanto posso, di
sempre mi travagli, / è perch'io tengo un >iè sopra una rota. ariosto
e di quelle 'macchie 'mi tengo come altri d'un nastro all'occhiello.
ogni materia ch'io prendo a scrivere tengo l'occhio sempre alla chiarezza sopra tutte
... da un anno che lo tengo d'occhio e quando posso ci scappo
castiglione, 673: questa vostra ragione tengo io per conforme alle altre ed alla
porte chiuse. fogazzaro, 1-709: tengo, senza averne obbligo, un mansionario
e dal tema di fcxaj 'ho, tengo '. ottura, sf.
e dal tema di tonali 'tengo fermo '. oftalmostatomctrìa, sf
inusitata. pino, l-1-120: io tengo che lo dipignere a oglio sia la
sì gran prelati in roma, io tengo per fermo che il piombo eli questa
concetti. conti, 115: io mi tengo all'idea del perfetto, che recine
l'opera, cancellerò dall'esemplare che ne tengo ciascun esempio che, dopo un maturo
. martelli, 134: quanto io tengo darei per una oncia di sanità, la
che m'è dato, onor mi tengo. -tornare in onore: essere
siena, 5: credo e tengo che tutto 'l male che ho avuto sia
grandi e sì inveterati gli obblighi ch'io tengo all'e. v. che né
. b. fioretti, 2-5-348: tengo infallibile questa mia opinione, che nessuno
del tuo raro intelletto, e non ti tengo per donna ruvida, sebbene i panni
io di tal compagno, quale io ti tengo, rimanga orbato. b. pulci
e vili. magalotti, 23-266: tengo per indubitato che, se gli verrà in
230: se e'non fussi ch'io tengo ch'e'sia / seguito per divina
. caro, 12-iii-130: di voi tengo io quella memoria che mi detta il
. monosini, 102: 'io tengo il lupo per gli orecchi ': de
, ma procacciagliene del legnaggio di cui tengo l'origine. p. del rosso,
affumicata gira senza pietà. / ne tengo un capo; ma tu resti sola
ii-202: no davvero io non tengo il signor professore per sì ossequioso alle
uso linguistico. muratori, 7-iii-4: tengo che s'inganni chiunque voglia credere che
vertù, de l'obligo ch'io tengo a la sua libertà e de la divozione
, perche veniste voi; e me ne tengo molto onorato. 4.
castello. idem, iii- 26-334: tengo inchiostro e penne pur troppo, ma solamente
che leggo qui in rodi filosofia, mi tengo già paesano. 11.
al bel paese / e sotto libertà tengo covile. -letter. vumile paese
a palesarvi la credenza ch'io ne tengo, lo fo con animo peritoso,
: io non posso palesare / quanto tengo occulto in core, / poiché voglio
sbarbaro, 1-236: che proprio ci tengo all'arancia? è palliduccia, non
soldati romagnoli a casarsa: « io tengo la pistola caricata con le palline d'
vanto. baruffaldi, iii-53: io tengo gran pensiero / che la palma sarà del
affettuoso). caviceo, 1-79: tengo nelle mani la mia palombella e la
). dossi, iii-317: io tengo un fortissimo debole per ogni gracchione o
colore politico di molti miei conoscenti. tengo pronti due spilli argentei da sciarpa, l'
può essere; e appunto per questo io tengo anche il mio bilancio morale in perfetto
qualcuno. sarti, i-1-99: tengo grand'obbligo a vostra signoria della fatica
tra quelle tenebre istesse in cui sepolto tengo il mio nome. c. gozzi,
. savonarola, i-77: io non tengo parzialità come persona, e sono e
intanto andrò nutrendo il giudizio che io tengo nel disegno con la maraviglia di cui è
mia, il vostro regalo pasquale: lo tengo, e non vi ringrazio, perché
in là, mi passa subito; non tengo rancori con nessuno. pavese, 10-88
caviceo, 1-79: o love, tengo nelle mani la mia palombella e la
parte de le done, io mi tengo certo che non solo a le sue parole
-proprietà nutritiva. zucchelli, 109: tengo di certo che quello frutto porti 'l
essendo stanco di far guerra all'invincidile, tengo il riposo in luogo della felicità,
diffuse. gelli, ii-81: anzi tengo ora per verissimo quel proverbio che io
le radici de le speranze ch'io tengo ne le carità di sua eccellenza,
eo non agio figli né fittigli / e tengo dui famigli a pane in ventre:
non sono avventato e... non tengo poco pensiero de lo sdegno e de
secondo che mostra le lettera f e tengo che sia di molta resistenzia. d'
. c. croce, 173: io tengo in questa pentoletta quattro erbe selvatiche senza
tanti benefici, che io me ne tengo per sodisfatto. belo, xxv-1-116: diremo
a palesarvi la credenza ch'io ne tengo, lo fo con animo peritoso e con
ne la permuta del beneficio io mi tengo medesimamente soddisfatto del vostro procedere liberamente con
4-ii-89: questa forma [in croce] tengo io che tanto più averà proporzione
: « io, signora zia, non tengo in capo pensieri punto pregiudiciali all'onor
lo scarico de le obbigazioni che le tengo, ecco la cortesia di quella che
non mi sgravassi all'obbligo ch'io tengo alla infinita cortesia di v. s.
è parso robuccia, mentre io lo tengo fra le men pessime delle cose mie
compiacenza. guittone, xi-1-177: io tengo saggio e conoscente / colui che fa
. latini, i-1726: io gentil tengo quegli / che par che modo pigli
dicono. sermini, xv-760: ora ben tengo per certo quel che già buon tempo
non vedete (ahi quanta compassione vi tengo!) come si va cacciando nelle tenebre
vedrete... il modo ch'io tengo a far l'amore con i pistolotti
, 1-292: frate ginepro, io tengo teco, però che il nimico della carne
piccolomini, 8-183: io non mi tengo così deboi d'animo ch'io non sappia
/ -l'orecchie, ve', le tengo! -e fu bel motto. montano,
tratto di mio pensiero? per poco mi tengo, che io non vi faccia un
l'amore ch'io ti porto, io tengo in poco la perdita del ferro,
voi siete ornai tanto poderoso ch'io tengo per folle colui che con voi prenda
.., ma più tosto mi tengo e sono uno stentato rimessiticcio di poeta
di là su 'l detto polesene, che tengo era due grossi tratti d'arco.
7-29: quanto obbligo, ancora, tengo a la brunetta mia saporita, che m'
perché, richiesto di notizie, mi tengo in debito di porgerle quali io le ho
epidemia. muratori, iii-3: io tengo che la peste nasca talvolta da se
prendo un cioccolatino da una scatola che tengo sempre a portata di mano. piovene
dante, xxxv-ii-758: i'sì mi tengo, lasso, a mala posta: /
è? leopardi, 841: io tengo per fermo che anche le lucertole e i
e naturali, ma più tosto mi tengo e sono uno stentato rimessiticcio di poeta
g. b. martini, 2-3-240: tengo appresso di me una coppia di quella
trovatola comandata da dio, così la tengo e credo, e per lei morrò »
che di reo. galileo, 3-1-145: tengo per fermo e son sicuro che per
fronte. boiardo, 2-9-35: io tengo, poverello! un monte apena, /
povere cene. scalvini, 1-27: mi tengo raccolto le intere giornate in questa mia
orribili precipizi. foscolo, iv-376: tengo gli occhi inchiodati sui precipizi di qualche
per conto del predicamento in cui tuttavia tengo le insolenti abominazioni con che infettano il
ora, se non ch'io mi tengo in pregio per esser amato da voi
cuore. carducci, ii-9-222: io tengo che i giornali letterari in italia sieno
giornali letterari in italia sieno troppi, tengo che questo sfarfallarsi dell'ingegno iovenile
opera, cancellerò dall'esemplare che ne tengo ciascun esempio che, dopo un maturo
buone, ma son rare: io le tengo tutte e quattro, onde, per
: torniamo al signor alberti, che tengo preso gentilmente per un orecchio, e
gigli, 2-225: per voi tengo un ordine pressante, / sotto la
feminile che verile. vasari, i-323: tengo ir fermo che fusse più presto figliuolo
, come farebbe? sarpi, i-1-6: tengo che l'opera sua sarà di molto
; ella rispose dicendo: io mi tengo prete nissuno; ma se 'l mi tenessi
umano, ed essendo così, 10 mi tengo vittorioso ne la perdita. tansillo,
d'affari. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
. pulci, 18-166: io là tengo appiattata / una sua bardelletta, ch'io
in tutti e -primissimamente -m chi io tengo per altissime creature. 2
io, che ne la presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule
, la più tremenda e prima / tengo colei che fu nudrita in deio.
altre. gioberti, 1-8: io tengo per fermo che nei doni della mente
. documenti visconti-sforza, ii-418: io tengo ormai in tuto esser questa terra reducta
ritratta da un dipinto bellissimo ch'io tengo. manzoni, v-2-643: spero che
ne la permuta del beneficio io mi tengo medesimamente soddisfatto del vostro procedere liberamente con
che sono infiniti gli oblighi che io vi tengo nel processo di più di trenta anni
ma'auta in prodizione, / e tengo di te conto e vo'ti bene.
o preambulo è questo: ch'io tengo che catuno vivente abbia alcuno singuiar dono
m. cecchi, 18-36: io mi tengo astuto, e quasi quasi / fo
lo furmento, / io me tengo per contento, / profettare zo che dè
: alla partizion ragionata del mio ragguaglio tengo ora profittevole favellarvi prima succintamente delle poche
è la bellissima sofia / ch'io tengo per figliuola, poi ch'ai cielo /
che tali non son da stimarsi, né tengo io per g: ne che tra
farlo. a. chiappini, cxiv-14-25: tengo in pronto il verga- ra, '
ria facilissima. marino, vti-84: io tengo il primo luogo (dice la scultura
. gioberti, n-i-353: 1° tengo la mia proposizione per indubitata in
da un poco di grossezza in fuora, tengo in me le medesime prosperità che mi
volgar. [tommaseo]: non mi tengo ch'io ti sia il più
bibbia volgar., ii-655: non mi tengo ch'io ti sia il più prossimano
, 299: grand'obligazione al cielo tengo / ch'un vostro pari in protezzion m'
nuda parte. redi, 16-ex-131: io tengo e credo per fermo che l'ardore
canteruti. giovio, i-293: perché tengo per certo che tfrutto di tanti studi
, i-1-18: la quale opinione io non tengo per molto improbabile, vedendo già qualche
uno spillo. giusti, i-425: tengo di sistema di tacere piuttosto cne pungere,
trovatola comandata da dio, così la tengo e credo, e per lei morrò »
rie tue colpe. carducci, iii-26-334: tengo inchiostro e penne pur troppo, ma
il crivello: / l'opposito poi tengo, se 'l quadrello / nel cor mi
baciarla, p>oi mi svanisce ed io tengo gli occhi inchiodati sui precipizi di qualche
quando che sia al fine, io tengo di certo alla breve ma asprissima tua lettera
s. bernardino da siena, 395: tengo che sia una grandissima ventura, quando
1-72: io, dipoi che venni, tengo dua quartane e spero in dio presto
parlandoti come uomo; ma quassuso io tengo el luogo di cristo, benché indegnamente,
grande. sermini, 112: or tengo che 'l servir sia buono e bello /
non so a quello che io mi tengo che io non le sego le veni.
volgar., 5: io non vi tengo mica a sì buon cavaliere che io
amor vago. scalvini, 1-27: mi tengo raccolto le intere giornate in questa mia
il tutto, di sorte ch'io tengo per certo che con questi racconciamenti vostra signoria
con tal rasiera ferrea, che in man tengo, / accioché il mio padron ciclope
sui raggi vivi. sansovino, 188: tengo per fermo che le parole cerimoniali sien
villano): / questo ch'ora io tengo in mano / egli è un cristo
cieco, 41-20: quanto te mi tengo buon nell'armi, / e forse
ti affacci a ragguardarlo la sera, io tengo per fermo che l'adige ti crede
, ma poi... non tengo rancori con nessuno. pirandello, 8-
lo rappezzo, lo ricuscio, il tengo la notte caldo. 2.
tal rasiera ferrea, che in man tengo, / accioché il mio pa- dron
una nuova confessione degli obblighi che li tengo e una ratificazione della mia devotissima servitù.
campane doppie la suona, che non tengo ravviata la casa. periodici popolari,
buccio di ranallo, 1-380: or tengo altra scienzia / de maiure excellenzia,
ti dovrebbe pur bastare ch'i'ti tengo come una regina: tu famigli, tu
pessimo, se, nel modo che tengo il registro dei vizi d'altn, non
virtudi altrui. parabo$co, 7-20: non tengo né registro né catalogo delle prove che
e carcerati, perché di tali cose tengo registro minuto. marino, 1-10-156: qui
ricordare. aretino, 22-236: non tengo in registro ingiuria che mi si faccia
g. b. martini, 2-3-240: tengo appresso di me una copia di questa
dietro della lista: la quale io tengo presso di me, dopo avere reintegrato
dalla testa affaticata. muratori, 7-ih-327: tengo io... nato 'tematico
via di mantenermi il luogo che io tengo appresso al signor mettere la vita a
ho si l'alma repleta / ch'io tengo dolce l'amoroso morso / pur che
per ultimo atto della giurisdizione, che tengo in questo luogo vi proibisco di replicarmi
.. /... / ne tengo un capo; ma tu resti sola
iroduzioni marine e piante petrose, che tutte tengo nelle foro serie distribuite, sono quell'
galleria de'miei pensieri, dove io tengo li scarabattoli delle bazzecole pittagoriche.
galleria de'miei pensieri, dove io tengo li scarabattoli delle bazzecole pi ttago riche
natura. tommaseo, 15-241: io tengo per fermo essere lo studio delle lingue
mirando verisimilmente, e come anche ne tengo qualche riscontro, infin d'allora a
tutto quanto armato; / e di te tengo così poca cura / come de un
: ho figli, ho servi e tengo / ogni luogo occupato. forteguerri, iv-577
di ri- conoscenza di ciò ch'io tengo da lui, donare questa bellissima cosa
ricordanza. giuliani, ii-331: lo tengo a capo del letto [un palmizio]
dallo specchio divino che in mano io tengo. -risanare, guarire (animali
lo rappezzo, lo ricuscio, il tengo la notte caldo. -applicare toppe in
.. io non lodo, anzi tengo per cosa difforme e contraria al decoro che
carducci, ii-i 1-298: spero anzi tengo certo che voi abbiate ricevuto i ritratti;
in tutti e -primissimamente -in chi io tengo per altissime creature. = comp
, e se non posso, me la tengo a mente, e venuta l'oportunità
venite apposta, / ma per voi tengo un ordine pressante, / sotto la pena
permisi di rigettare il primo tuo memoriale, tengo ed approvo sinceramente il secondo. leopardi
. brusoni, 7-114: signore, tengo di là da quest'acqua certo rigiro
organo. redi, 16-ix-131: io tengo e credo per fermo che l'ardore
perdere la staffa. jahier, 2-135: tengo da mia madre quel po'di libertà
dua ragne, che non le tengo se non tutta l'uccellatura, poi subito
rimessa, in fondo allo spiazzo, dove tengo una piccola utilitaria e una grossa motocicletta
e naturali, ma più tosto mi tengo e sono uno stentato rimessiticcio di poeta vettaiuolo
levi, 5-161: queste tasche? ci tengo le biro, le matite, il
se remosse. de'mori, 1-67: tengo questo mio saldo proponimento così impresso nel
[in muratori, cxiv-46-312]: tengo m pronto i danari di vostra ragione per
quanto grande sia il desiderio ch'io tengo di farlo e quanto io ambisco di
: mi piacerebbe, da che non tengo figliuol né figlia, di nngrandire la
, per amore del mio cristo, vi tengo e vi reputo et in questo ogni
. cacherano di bricherasio, 1-68: tengo per certa cosa... che
son messo volentieri per desiderio ch'io tengo di riordinare la chiesa e di restaurarla di
possa sborsare ripartita- mente il danaro che tengo. -in più rate o porzioni.
vostra madre de la inimicizia ch'io tengo con voi, ma io ve la serbo
questa sera. jahier, 2-135: tengo da mia madre quel po'di libertà,
io son becero, e me ne tengo: e chi ha da ripetere, si
stanco di far guerra all'invincibile, tengo il riposo in luogo della felicità, mi
mi par risco / e lo contraro tengo abhominele. ovidio volpar., 6-79
. tavola ritonda, 1-217: io mi tengo bene a poco, che io non
e trovatola comandata da dio, cosi la tengo e credo, e per lei morrò
, è un gran tempo che non tengo novità di voi, il che mi
affidate de'segreti, perché tanto non tengo neanche i pinelli aperti. 5
. paolo contarmi, lii-14-232: io tengo per cosa certissima che la causa che
de'comandamenti suoi. sarpi, i-2-9: tengo per fermo che tra le cose di
gradito ostello. scalvini, 1-129: quando tengo gli occhi fissi in questi colli di
da chi confesso questa vita e quanto tengo; ma se nulla rilevano, non piangete
xlv-8: io, per me, tengo che voi ve n'andarete in paradiso
/ buonper quel fatto mio, ch'io tengo sotto. monosini, 338: ogni
non abbia da riuscire. io lo tengo per riuscibilissimo senza dubbio alcuno e da
una donna esplicita. al papa ci tengo. non m'è riuscito vedere quello vecchio
che non sono avventato e che non tengo poco pensiero de lo sdegno e de la
, è parso robùccia; mentre io lo tengo fra le men pessime delle cose mie
scrivo per l'ordinario quasi ogni dì e tengo una vita da romiti. monti,
classe) / per questo si dirà che tengo a sdegno / tutti i prodotti dell'
empie braccia; / né tuo nemico tengo occulto in grembo, / pregno via più
.., ma quella cui soprattutto tengo è di guida delle strade e delle vie
che hai scaricato la fogna. non tengo in alcun conto gli insulti, le
stima / in cui del vostro bel tengo il tesoro, / vi faccio il sagrificio
: per più saggionate e più saporite tengo io le carni salate delle montagne che quelle
non serve, gianbarba: io non ci tengo ai salamelecche. nievo, 1-vi-228:
g. rucellai il vecchio, 121: tengo tre fattori salariati alle mie possessioni e
da mangiare?... -io tengo in questa pentoletta quattro erbe selvatiche senza
so legato, / scendendo salgo, tengo e so tenuto. mocati 0 monaco da
il tutto, di sorte ch'io tengo per certo che con questi racconciamenti v.
. fontano, 1-28: io ve tengo per valente omo e di sano stomaco
» « adesso glieli faccio vedere. li tengo qui. cavalli saltatori, da steeple-chase
. forteguerri, 12-14: la notte tengo spalancati gli occhi, / né si
tanta gloria. giannone, 2-i-372: tengo ora per veri tutti i miracoli che si
r. b. martini, 2-3-240: tengo appresso di me una copia di questa
1-72: io, dipoi che venni, tengo dua quartane e spero in dio presto
/ e però sappi ch'io lo tengo a mente. -in espressioni come
quando l'avrà ben bene assaporata, tengo fermissima opinione che gli sia per parere
che forse ti farà maravegliare, / qual tengo qui sotto il mantel ascosa? /
ma per saziar un desiderio ch'io tengo del vostro bene e della gloria di dio
, 2-xxv-362: il pregio in cui tengo il gusto e il talento di baldini
queneau], 89: guarda che non tengo mica in modo speciale a sbattermela,
modo speciale a sbattermela, anzi non ci tengo affatto, macché, si tratta solo
ch'io son sboccato / e non mi tengo grave né pesato. c. gozzi
arrighi, 318: un secondo romanzo che tengo già bello e sbozzato per voi.
spacconata. lanceuotti, 3-302: tengo non per opinione, ma per certo
1-392: metto in ordine i fogli che tengo per memoria delle cose passate e molti
« io fo boto che io mi tengo a poco ch'io ti dò tale in
appassionato giocatore di scacchi, e mi tengo un po'di conoscer bene il giuoco
2-146: sappia ognuno ch'io non lo tengo e meno in vicaria per mio bel
: le carte più personali e riservate le tengo in un portafoglio scamosciato, della misura
segno del tuo raro intelletto e non ti tengo per donna ruvida, sebbene i panni
di condurvi... dove io tengo li scarabattoli delle bazzecole pitagoriche. 2
grazia lo scarico de le obbligazioni che le tengo, ecco la cortesia di quella che
). bartolucci, 2-1-52: -io tengo ancora l'imbasciata a mente. -
vocabolo). muratori, 7-iii-177: tengo io per certo o almeno per molto
. / raccolgo la paglia scavezza / la tengo fra due dita delicatamente.
lo scheletro d'una lucertola. lo tengo come scongiuro. cassola, 1-59: era
benefizio. parini, 444: spero e tengo fermo, / che voi non mi
irriderlo. latini, i-1465: e tengo grande schema, / chi dispende in
non so cosa alcuna di garibaldi. e tengo un presentimento nel core. forse una
alla italiana e alla toscana, io tengo che sia caro esso, e che siate
par donna, / schifevolmente ogn'altra tengo a vile. -con litote:
uomini che mi schifarono anche oggi li tengo lontani da me. = denom.
5-14: in fretta in fretta, ché tengo il camion coi freni uno schifo.
tutta la scienza del mondo, la tengo nel portafoglio e nella schioppetta a due
. pulci, 2-50: inverso barberia tengo la strada: / andrò dove mi
li quali agio parati; / or tengo altra scienzia / de maiure excellen- zia
a scior un di quegli obblighi che vi tengo, ed ogni affanno che patissi sarebbe
. f. lana, 69: tengo appresso di me una piccola bilanci- na
1-145: non ve maravigliate che io tengo in presone lo profietto, ca esso era
lo scheiatro d'una lucertola. lo tengo come scongiuro. -fare gli scongiuri
pregar / qui termin ponge e spero e tengo fermo / che voi non mi vorrete
i-259: cogli artisti che mi hanno servito tengo ancora vivo il debito di circa trecento
ramusio [oviedo], cii-v-290: io tengo questi animali più presto per bestie marine
questo coltello e quel velo ch'io tengo nel mio scrignétto. d. bartoli,
io, che ne la presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule
guisa la sua gloriosa anima, che tengo per certo che sia gloriosissima. per
del grano, / e io mi tengo il fior della farina, / e tu
scudo veneziano, / e io mi tengo moneta fiorentina. ghislanzoni, 18-75:
dalle celle, 4-2-36: s'io il tengo [il che- rico] poco tempo
mediante quella poca notizia che io ne tengo, una certa sospezione. -ant
: dimmi, e scusa se ancor ti tengo a bada, / fra gli milordi
fatta e tanto accomodata ch'io mi tengo per benissimo sodisfatto da voi. tapini,
oltra per compiacervi, sappiate che io tengo impossibile che uno, il quale non sia
, che per il debito ch'io tengo di farlo, essendo suo rettore,
altri segnalati e grandissimi oblighi che le tengo. boccalini, i-112: il menante,
per suore, né per collega io 'l tengo. guadagnoli, 1-ii-364: o giovinetti,
sbarbaro, 1-236: che proprio ci tengo all'arancia? è palliduccia, non vedo
divulgazione. carducci, iii-20-207: tengo a significare in questo altoconsesso il vóto di
zini cavour, v-341: io tengo per fermo che la nostra industria serica
serrare quel poco della botteguccia che io tengo. buonarroti il giovane, 9-653:
segretario agostino dolce, persona col quale tengo grande amicizia: se allora vostra signoria
gravida di perle. goldoni, x-589: tengo gli occhi svolto di falconeri che carolina
agrarie'. spallanzani, iv-240: tengo il metodo del werner...,
alla vanga, lo presi io e lo tengo volentierissimo, dacché, oltre all'essere
a iacopone, 1-ii-28: nulla vèr me tengo seve- ritade. albertano volgar.,
sostant. carducci, ii-9-222: io tengo che i giornali letterari in italia sieno
giornali letterari in italia sieno troppi, tengo che questo sfarfallarsi dell'ingegno giovenile nella
, 20-75: da tale mio maestro tengo / come fugge e si strugge il tempo
290: fatemi lecito, ascoltanti, mentre tengo in mano non ancora sgomitolato il filo
: io, senza tanti discorsi, tengo che 'l pan biscotto sia più duro caldo
. a. chiappini, cxiv-14-406: tengo già il corsini, 'de si- glis
, autoritario. paese / e sotto libertà tengo covile, / benché suggetto di seneca
peccato del primo parente, il qual tengo or in silenzio perché esso mi vorrebbe troppo
di vanti scarco: / odio non tengo, di spregiar contento. gozzano, i-283
v. galilei, 1-38: non tengo io che guido aretino aggiungesse alcuna corda
alcuna corda al sistema... tengo per fermo che le traesse...
. carducci, ii-25-203: io per me tengo che la lingua latina, per le
. carducci, iii-25-203: io per me tengo che la analitica, che ora tra
quello che a me pare e certissimamente tengo ». aretino, 20-330: tome
può credere ch'io so il sito dove tengo la scrittura sacra. costantino da loro
ripiglio per mano, e per essa lo tengo fino a tanto che incontro una frotta
uno smoderato disiderio... io tengo di sapere. tasso, n-iii-963: troppo
. cieco, 41-20: quanto te mi tengo buon nell'armi, / e forse
son tamburo; io non combatto, tengo da chi vince. -ah, vorresti che
per gli persone che tenevo e tengo molte obligazioni. sperai / per te di
alcun poco... io mi tengo sicuro, trovomi talora esser quasi del tutto
mi pare un privato soldatèllo, el quale tengo qui gramsci, 11-59: tutto
sente colmo de la benivolenzia ch'io vi tengo, che a pena ci è stato
malattia). redi, 16-ix-197: tengo per cosa certa che nel corpo di questa
miglior opra. biondi, idi: tengo l'orecchie turate da così tenace cera d'
assiduo moto. sarpi, i-1-7: tengo che l'opera sua sarà di molto profitto
le compagnie. giuliani, ii-300: tengo una vaccina da latte per mugnerla ogni
per verisimile; come assai più lo tengo ora, dopo le maggiori notizie a me
grazia lo scarico de le obligazioni che le tengo, ecco la cortesia di quella che
: viste io ci ho, ch'io tengo assai malsane, / moltissime finestre soprattétto
soqquadri e ben mille paure / mi tengo esser felice, anzi beato; / così
sempre passione della patria, e me ne tengo) nell'arte. de amicis,
da pochi,... sicché li tengo piuttosto adoprati ad inanimire il popolo,
. f. argelati, cxiv-3-624: tengo anch'io l'avviso dell'involto sospirato
: scuopro io il fatto o 'l tengo sotterra? -decaduto, non più in
i-280: io... non ci tengo al sovrumano. d'annunzio, iv-1-149
l'orecchie attente. / -le tengo, di'pur su spacciatamente. tommaseo,
quel poverino sarà morto, che io lo tengo spac- ciatissimo..., la
spaccato. temanza, 452: io tengo sul mio tavolino li disegni autografi delineati
. fagiuoli, i-171: il baule lo tengo a giè del letto, / e
. forteguerri, 12-14: la notte tengo spalancati gli occhi. spalancatóre, agg
di spazzatolo. cesari, 6-401: io tengo da buon tempo un certo macco,
disordinata. lancellotti, 48: io tengo che oggidì e da che mi ricordo
più. boiardo, 2-9-35: io tengo, poverello! un monte apena, /
tativa che la certezza ch'io tengo de l'amor che mi portate, non
persuadetevi, se voi siete quale io vi tengo, che la spiga di voi forestieri
colore politico di molti miei conoscenti. tengo pronti due spilli argentei da sciarpa,
cristoforo armeno, 28: io tengo per certo che, sendo tu spirito d'
dimeno in cambio di dormire, / e tengo per lo più gli occhi a sportello
lodato. arisi, cxiv-4-219: io tengo la descrizione assai difusa del funerale di giovanni
i-iio: le squarciate più forti che io tengo nel cuore mi sono state fatte da
govoni, 285: con una mano tengo la stagnata sollevata, con l'altra netto
interi capitoli. cesari, iii-452: io tengo qui l'appuntar vostro...
stanco di far guerra all'invincibile, tengo il riposo in luogo della felicità, mi
de sopr'a ciel sì ston quelle -che tengo la mia melodia. -stare
, / che l'ho tenuto e 'l tengo tanto ad agro ». a.
marine e piante petrose, che tutte tengo nelle loro serie distribuite, sono quell'
la memoria. tassoni, xvi-406: io tengo che la febore,...
libero. leopardi, iii-100: io tengo per certissimo e infallibile che voi conoscerete di
. borghini, 4-ii-645: la regola che10 tengo della sepoltura è che io metto insieme tutte
della stima / in cui del vostro bel tengo il tesoro, / vi faccio il
tavole. «... li tengo negli stivali tutti quei cavalieri e commendatori,
la testa / e freddo stomachigli© ancora tengo, / di quella parte dogliomi e di
ghiberti e da domenico del grillandaio, tengo per fermo che fusse più presto figliuolo
stesso, e medesimamente omne cosa sua tengo per mia, parendomi che la strecte-
prepotente oppure ti sembra che non ti tengo bene, allora sono delle altre stronzaggmi
mariano da siena, 5: credo e tengo che tutto 'l male che ho avuto
strapazzare. colombini, 50: non tengo che sia carità perfetta fra voi, se
sì sassi. testi, 1-354: io tengo una carrozza per me a sei cavalli
, consegno a lui i libri che tengo per vostra signoria illustrissima apparecchiati. milizia,
dalla predestinazion, ch'io tengo, / che aprir no 'l può nessun
stesso da me medesimo che a pena tengo il possesso di me proprio.
xiii-291: in uno [scaffale] ci tengo i libri di medicina. nell'altro
questo taglio in paragone delle canzoni, tengo per fermo che 'l petrarca all'improvviso
zanzare e altri tali animalucci tediosi, tengo per fermo ch'egli avrebbe risposto che
tignire), tr. (pres. tengo, tieni; pass. rem.
questo numa pompilio (il cui capo tengo con mano) sia re nelle città di
mi dica che è quello che io tengo ora chiuso ne la mano. gozzano,
volgar., 323: a che vi tengo io in tempo. 9. distogliere
lagrime. bembo, 10-viii-269: io non tengo ora le lagrime, non tenete voi
. boine, i-94: se entro, tengo il respiro, cammino da non svegliare
5-156: sgorbia, se nel parlarti io tengo in zucca, / di tirannico sdegno
brancati, 4-65: muoio se me lo tengo nello stomaco: mi somigli a un
, / e però sappi ch'io lo tengo a mente. misasi, 4-44:
capitasse una situazione simile, me la tengo bene stretta, io, non me la
un pacco. guidiccioni, 5-128: tengo una vostra molto amorevole da borgo san
dati, 4-14: per ancora non ne tengo risposta di pisa, che doveva venire
g. poppa, cxxxiii-170: tengo una lettera / del figlio vostro colla
lire 20. da io giorni circa io tengo l'unita lettera che va a filippi
: / io non ho roba e non tengo danari. f. f. frugoni
. savonarola, 10-89: 10 non tengo parzialità con persona e sono e voglio esser
altri. pulci, 2-50: inverso barberia tengo la strada: / andrò dove mi
signoria reverendissima e al desiderio ch'io tengo d'onoraria di maggior cose, mi paiono
», fece il riccetto, « tengo fame ». -assol. perseverare
di atteggiarsi. jahier, 2-135: tengo da mia madre quel po'di libertà,
, è un gran tempo che non tengo novità di voi. nardi, i-491:
mediante quella poca notizia che io ne tengo, una certa sospezione. tortora, ii-197
savoia armassero gagliardamente. mazzini, 10-44: tengo avviso che il governo romano e quindi
: spessissimo mi succede che quello che tengo la mattina per lo più la sera muto
, 49: « frate ginepro, io tengo teco, però il nimico della carne
bene e male. cornaro, 120: tengo che questo nostro morire non sia morire
celeste. a. cattaneo, 111-134: tengo fermamente sotto quelle specie esservi un corpo
. giov. cavalcanti, 57: tengo che di già possasi essere accordato.
accordato. de'mori, 1-107: tengo... di recarvi anzi spiacere che
fuori il contrario. sarpi, i-2-136: tengo che vostra signoria averà ricevuto al suo
latini, i-1725: ch'io gentil tengo quegli / che par che modo pigli /
xlv-64: burlerò io una che io tengo in luogo di figlia? g. bentivoglio
ci sia differenza d'anni, lo tengo come un fratello; come a un
annunzio, iii-2-1115: d'ogni male mi tengo colpevole, pronta a espiare in ogni
, 4-57: soddisfattissimo / da voi mi tengo. arici, iv-359: mi tengo
tengo. arici, iv-359: mi tengo obbligato senza fine. tarchetti, 6-ii-70:
. sermini, xv-760: ora ben tengo per certo quel che già buon tempo
precede prima, / corno per fermo tengo nel concetto. cellini, 2-95 (464
battaglia. sannazaro, iv-344: io mi tengo per indubitato che in roma si tentano
e se aita mi presta, io certo tengo / che resterei dell'opra mia contenta
amor alzar ti vole / dandoti me che tengo a schifo il sole! forteguerri,
fruga. ungaretti, i-54: mi tengo a quest'albero mutilato / abbandonato in
] dico la cagione per che non mi tengo di gire presso di questa donna.
da qualcosa: evimia, come io tengo tanti amici mallevadori de la vostra. a
secondo. cesari, i-541: io tengo con voi. dante amava molto di trasportar
quali presenti fossero, dicessero: « io tengo e voglio tenere a questa compra »
ghislanzoni, 18-123: da oltre quarantanni io tengo dietro ad una serie di fenomeni che
borghini, 4-ii-645: le regola che io tengo della sepoltura, è che io metto
l'una e l'altra considero e tengo tra le cose più preziose della mia vita
v-1-424: io, ottimo amico, mi tengo beato per non essere infelice, ridendomi
bocca in su col dado a toppa e tengo. buonarroti il giovane, 9-457:
? -massa. -massa. / topp'e tengo. -è anche ai dadi? moneti
si sbriga presto / ammassa, toppa, tengo, vada il resto. = deverb
(per lo più nelle espressioni toppa e tengo, massa e top tura
alla italiana e alla toscana, io tengo che sia caro esso e che siate castelvetro
sia favola... ii medesimo tengo della tragopanade, la quale molti dicono che
mi sono ricordato di voi e ci tengo ogni tanto a darvi mie notizie.
. cristoforo armeno, 1-279: io tengo per certo che sendo tu spirito di
dio io non so a che io mi tengo, che io non ti ficco le
, 451: oltre a ciò io tengo per un tratto della provvidenza divina,
esopo volgar., 3-129: appena mi tengo ch'io non ti dia la mala
, persuadetevi se voi siete quale io vi tengo, che la spiga di voi forestieri
animali. redi, 16-iv-88: io tengo che la digestione ne'ventrigli degli uccelli
olive: alle quali in vero io la tengo più acconcia, perché ha sapor triviale
forma [di tempio in croce] tengo io che tanto più averà proporzione e bellezza
non da goethe o voltaire ma dal 'ci tengo tanto'delle disgraziate. =
128: più che altri mi tengo ubrigato / espor l'alma per te,
presti dua ragne, che non le tengo, se non tutta l'uccellatura, poi
pubblico ufizio. fogazzaro, 1-210: tengo parecchi uffici pubblici, ma solo tre o
/ ch'io son in festa e tengo il viso basso, / e porto odio
malnata. forteguerri, vii-16-46: io tengo certo che il gelato monte / noi saliremo
con risparmio. pavese, n-i-426: tengo un registro quotidiano delle uscite.
, 212: l'obbligo ch'io vi tengo, m. gmilio, oltre che il
del cuore e della lingua, me ne tengo come d'un all'orecchio.
v-1-825: la volontà ch'io ne tengo corre per laudarvi, o signor gian jacopo
il giusto segno varco, / e tengo ogni or nel mal la voglia ardente.
delle parole di marco, sì come io tengo pochissimo o nessun conto, come di
i-449: io sto alla vedetta, e tengo pronto un centinaio di zecchini per salvar
pazzi de'medici, 70: l'tengo più che certo / or mai quel che
, stalla. giuliani, ii-416: tengo sempre a mente il giorno che l'acchiappai
vergata con mano tremante; e la tengo come sacro ricordo. 7.
naturali; ma più tosto mi tengo, e sono uno stentato rimessiticcio di poeta
, perdersi in chiacchiere, braccio, tengo per fermo che ne siano stati autori gli
piovene, 6-375: « lei sa quanto tengo allo stile, mi piacciono gli innesti
opera. tasso, iv-19: io tengo maggior memoria de le cortesie che de
: bociandomi su pe'canti, / chi tengo baratteria. -stor. anticamente
labanca ». pavese, 11-i-462: tengo uno zibaldone, rileggo la corrispondenza.
per rapire lo furmento, / io me tengo per contento, / profettare zo che
p. levi, 11-3: ma tengo a confessarti che il mio ebraico è certamente
e amara. arbasino, 1-337: tengo molto... a rivendicare il possesso
vino. idem, 4-71: per me tengo migliore
, 23-156: porschista! la cosa che tengo di più in mano è il volante
l'arciconfraternita degli asini alla quale mi tengo onorato appartenere, non sosterrà...
. labriola, 1-ii-301: ci tengo alla faccenda dell'indirizzo, anche come
pascoli, 1-159: il dantino lo tengo unito con un elastico al bel taccuino.
a. ghisleri, 88: tengo, per esempio, una lettera del marcora
ho il nastro per fartela ascoltare, lo tengo a casa: sai, me l'
faccio scivolare nel per-terra dell'udito, laddove tengo anche i rumori. = comp
). savinio, 28-62: tengo per fermo che siete nato in libia e
[9-xi-1991], 41: per ora tengo tutto dentro, lo stress non è
calunnii settimanalmente, stampando... che tengo 'sessioni', e che fo 'gride'
g. salvemini, i-485: io tengo per fermo che una buona scazzottatura in
a. de carlo, 1-29: tengo le mani nelle tasche della giacca imbottita,