uovo. la quale quella non potendo tenere secreto, sì lo disse alla comare
monta, / vilipende gli altri a sé tenere. 8. estremità calda o
: è meglio dare e pentire, che tenere e patire. settembrini, iv-29:
. machiavelli, in: cominciarono a tenere con violenza lo stato, e farsi
accorti a dar di piglio, e fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave
giovinetti studiosi, io non vi voglio tenere davvantaggio a bada con più lunghe annotazioni
insolenza de'dazieri che era costretta a tenere in guarnigione, si sollevò con isperanza
6: chi le acquista, volendole tenere, debbe avere dua respetti: l'uno
2-1-152: ogni casa è in debito di tenere a un lato della porta in veduta
locuz. -accendere, fare, porre, tenere qualcuno debitore: segnare sul libro mastro
vita che debba ciascuna di voi tenere secondo el suo stato. = voce
. guittone, i-25-58: corpo forte tenere, e debele alma, unde anima
cattaneo, ii-2-97: avreste dovuto imparare a tenere in pregio una classe che nella decananza
esternai con chicchesia, e mi contentai di tenere frattanto una condotta regolare e decente per
se i sanniti o i romani devono tenere l'imperio d'italia. buti,
vilipensione: però che fa l'uomo tenere vile; deformità, cioè sozzezza:
giudizio per impedirne la terminazione e per tenere adietro l'attore. idem, 1-15-
fossero isole, le quali colombo per tenere la rotta diritta per ponente s'ostinava
avuto sedici anni -che non mi potei più tenere e, con qualche diecina di lire
34: femmina d'omo non si può tenere: / guardati, bella, pui
studiavano ogni rimedio di difendere e di tenere la città ad onta del duca.
giubba, gli occhi non si potevano tenere aperti, le mani nonostante i guanti
, / ch'i diacciuoli mi fea tenere al mento. fagiuoli, 3-3-223:
376: vuole dioscoride che si debba tenere la gomma composta con mele in lettovario sotto
e non la gomma pura: come fanno tenere gli sperimentati medici le pilule bechiche,
fil. ugolini, 127: 4 tenere un registro diario delle spese'non è
: avevo cominciato da qualche anno a tenere un mio quaderno di appunti. non
usato dai greci e dai romani per tenere col legate le parti di
a'negromanti, i quali spacciavano di tenere, rinchiuso in un'ampolla, un
disistima e l'antipatia generale. -non tenere né per cristo né per il diavolo:
[s. v.]: 'non tenere né da cristo né dal diavolo '
carne d'uomini. -pigliare, tenere il diavolo per la coda: dominare
ambiguo fra il bene e il male, tenere il piede in due staffe.
accorti a dar di piglio e fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave,
dicitore la sua diceria a mente possi tenere. a. pucci, cent.,
della vita sobria, non si possa tenere in vita essendo sano? firenzuola, 954
s. v.]: 'dietare'. tenere a dieta; far vivere regolatamente come
tutti li altri, col trattato è da tenere dietro a quello che bene comincia.
possen- dosi [il castello] più tenere, feciono consiglio quelli dentro di patteggiarsi
perché le republiche bene ordinate hanno a tenere ricco il publico, e gli loro cittadini
tre differenze: altre dure, altre tenere ed altre fluide. 7.
uno alloggiamento, è lo avere a tenere disunite tutte le forze che tu hai in
la vecchia questione se non era da pazzi tenere in un posto così lontano e difficile
in triturare le materie digestibili e più tenere che le riduca come quasi a un primo
sono i molti vescovi, nullo dee tenere in capo corona di gemme, ma
confusione, e non può l'uomo tenere a mente le cose dette, e capire
firenze, che modo tu avessi a tenere a dilatare lo imperio tuo. bandello
, non voglio mi si possa sospettare di tenere in qualche stima certe opinioni e credenze
, i-70: dilettavasi... di tenere in casa in alcuni vasi bellissimi certe
costume de sua prosapia, se delectava tenere al suo servizio omini d'ogni etate
antica: « lactare est dulcedine aliqua tenere, ad persuasionem inducere, unde et
norme tecniche e di correttezza sociale nel tenere un dato comportamento giuridicamente rilevante, e
, non interessarsi, trascurare; non tenere in considerazione, non onorare debitamente;
a benevolenza. 7. non tenere presente, non fare caso a qualcosa,
dimenticatoio. -mettere in dimentico: non tenere conto, non considerare, dimenticare.
confidenza che ne deriva. -avere, tenere dimestichezza: frequentare abitualmente, essere in
proprio volere. -tenere in dimino: tenere soggetto, signoreggiare. -al figur.
a quel che può mancargli, da tenere a scuola dimoiti in italia e fuori
2-1-152: ogni casa è in debito di tenere a un lato della porta in veduta
. albergali, 579: si dee tenere più certa e più vera la fede e
di franco cuore e d'ardire, senza tenere altro consiglio promise la battaglia. capellano
conosce come la virtù si possa trovare e tenere, ma negli esempi si dimostra come
dimostrare, ai giovani, quanto sia difficile tenere la linea pura. voglio avvertirli,
condurlo a fine tanto facile quanto dimostra tenere. baldinucci, 141: sonvene ancora delle
così noi biasimiamo principalmente lo abuso di tenere queste cose [le immagini degli imperatori
disnerba. ottimo, iii-444: si lascia tenere in quella isola che dinerba li forti
, 152: allora ordinò di tenere nella sua migliore cittade una grande corte
contadini diseredati,... dovrebbe tenere presente che il fatto fondamentale è la
caso. guerrazzi, 6-60: dal tenere questa fortezza forse dipende la salute della
diplomatico, cioè di uomo abituato a tenere i segreti. levi, 1-230: don
diplomazia, non badare ai suoi scatti, tenere una tattica elastica. =
piogge di novembre. 7. tenere sotto la propria guida (una persona)
-possibilità giuridicamente garantita per un soggetto di tenere un dato comportamento, in quanto il
. -liceità, possibilità giuridica di tenere un dato comportamento, in quanto a
zelo alle faccende della casa; a tenere in ordine le cose della chiesa.
). disus. arrecare disagio, tenere in disagio, mettere a disagio; privare
mi riceveva in quella forma per non mi tenere a disagio. baretti, 2-405:
nazioni siano condannate a enormi dispendi per tenere sotto le armi gli eserciti stanziali.
e dal carattere della lingua latina quelle tenere menti. 2. intr.
, per reggere il canto: o per tenere il discanto, come si dice
di cielo, e voleva... tenere le mane al signore che non mandasse
diverso da altri, fare distinzioni (tenere conto delle particolari qualità o condizioni o
prenderannosi / discinti e scalzi sovra l'erbe tenere. ariosto, 3-8: un picciol
la regola della giustizia così è da tenere, che la riverenza della sua disciplina non
ben favellare, e sotto sua disciplina tenere. valerio massimo volgar., i-206
costanzo, 1-176: gli parea necessario tenere sotto severa disciplina i soldati suoi per
, ii-289: agevolando loro il poter tenere i sudditi in disciplina. casti, ii-1-10
carnale si dispone, non vi sa tenere né misura, né modo, né li
, iii-410: il cavai discoverto nel tenere, feci sboccato e senza ferri e freno
rendere noto) ciò che si intendeva tenere segreto. baruffaldi, xxx-1-104: io
giacieno morti, che appena si potea tenere in piedi. discorare, tr
, i dardani per macedonia discorsi già tenere orestide ed essere discesi nel campo argesteo
confinato? -destare discorso, tenere in discorso: provocare commenti animati,
. allontanare, rimuovere; scostare; tenere separato. -anche al figur.
credergli; e lui non aveva modo a tenere fermi quelli che avevano creduto, né
qualunque atto diventa pino. -capacità di tenere un segreto; discrezione. zeno,
(assol. a disdegno): non tenere in nessun conto, non curare,
suta consuetudine de'principi, per potere tenere più sicuramente lo stato loro, edificare fortezze
1-47: egli è troppo fuori di ragione tenere per più anni gli stessi modi con
e che se convene mellio desegnata per tenere tutta la figura retonda, si è lo
. -far conto, sperare; tenere certo. cammelli, 211: tien
l'irregolare. vuoi man tenere i tuoi impegni con la vita.
, non sarà più costretta a tenere in armi seicentomila soldati, né
, dolcissimo gesù, come si può tenere la creatura che non si disfaccia e
già prima disfatto di quanti uomini soleva tenere. f. corsini, 2-51: gli
va * vedere, / e par tenere, / lo suo segnore: / trovalo
della pura luce, fiori montani / tenere essenze vegetali, cari mi siete, /
l'italia d'altronde si propone di tenere firenze come un albergo, la toscana come
, fuori di sé, costringendolo a tenere quelli come un passato e a farsi altro
disistimare, tr. stimare poco, tenere in scarsa considerazione. - anche:
può costringere il mio polso dislocato a tenere il timone o la spada. govoni
gioventù,... incendendo nelle tenere menti amore di laude et onore,
mondo non ci era forza bastante per tenere assoggettata la gran nazione. -e bene
punito; perocché l'avarizia è in tenere la pecunia, e la prodigalità è in
; ma non credevo che le volessino tenere le mani alle loro disonestà. carletti,
bocchelli, 10-84: le descrizioni delle tenere carezze carnali, delle folleggianti feste dell'
o mirate un po'che mi bisognerà tenere in giorno i signori carcerati di quanto i
disordinatamente non si faccia alcuna cosa, e tenere modi che in ogni accidente ciascuno sappia
sentenza. 10. incapace di tenere in ordine le proprie cose, di
dispaia ', cioè gli divide, facendogli tenere contrario cammino, sì come nelle colpe
esempio certi lati del tavolo dove si può tenere unicamente pel numero nero o pel rosso
tempo. - mettere, tenere in disparte: in serbo. bibbia
lagnò. -mettere, porre, tenere in disparte persone o cose (ant
consoli. 5. figur. tenere lontano, sviare (da dio,
trovava. tozzi, iv-6: faceva tenere bene in ordine tutto: i piatti
temporali che tu hai, non gli tenere come se fossono d'altrui, ma dispensagli
obbligo particolare; liberare dall'obbligo di tenere un determinato comportamento (che il costume
) o, anche, autorizzare a tenere un comportamento che sarebbe vietato; stabilire
a noia; non curare, non tenere in alcun conto; trasgredire (la legge
femina, la quale nascostamente si credeva tenere. giusto de'conti, ii-46: quale
ebbi dispetto. -avere, tenere in dispetto: disprezzare, non tenere
tenere in dispetto: disprezzare, non tenere in alcun conto, non stimare nulla.
adversari in dispetto degli uditori, cioè farli tenere a vile e a neente, se
e dispiagere / né mai contento appetito tenere. boccaccio, i-318: avanti m'ucciderei
, • né in mia vecchiezza farmi tenere più matto io mi sia. nardi
quei tempi pericolosi non sarebbe stato prudente tenere disponibile, di notte, la grande
da lei informato della maniera che a tenere avesse se più dappresso le volesse parlar
straparla, 13-12: l'uomo dee tenere i piedi caldi acciò l'umidità e
, con ogni riguardo, di volersi tenere a disposizione della polizia, per ulteriori
f. rondinelli, 28: per tenere poi il corpo disposto si suppliva con
ed esser vile. -mettere, tenere in dispregianza: considerare indegno o inutile
indegno o inutile o vano; spregiare, tenere a vile. mazzeo di ricco,
, mettere a dispregio; avere, tenere in dispregio: trascurare, non tener
in dispregio: far dispregiare, far tenere in poco conto, far trascurare.
-mettere, porre, possedere, tenere in disprezzo: non curare, disprezzare
molto grave disputazione. -fare, tenere disputazione: discutere animatamente, contendere con
costume de'greci, noi ancora ardiremo tenere disputazioni. straparola, 13- 12
foglie del gnafalio, le quali sono tenere e minute, in cambio di tomento.
e dissipate, le quali non possono tenere acqua. berni, 21-44 (ii-176)
discorrendo... stanno, mostrando sé tenere riguardatrici di quelli, dove esse discipatrici
puniti i prodighi e col mal tenere è il mal dare; e che quel
dare non è dissipazione e che quel mal tenere non è usura o peggio: che
, dolcissimo gesù, come si può tenere la creatura che non si disfaccia e
essi, chiamandola cielo, non può tenere che 'l fuoco sia umido: essendoché vi
ebrietà e da'disonesti balli e dal tenere più mogli. segneri, iii3- 142
. lastri, 1-3-255: avvertendo di tenere i tralci perpendicolari ed egualmente distanti. carducci
carducci, iii-8-354: volendo nelle alterazioni tenere un certo riserbo, posero i personaggi a
, avendo rinunciato a raggiungerli e a tenere la loro andatura. vittorini, 4-341
oggetto o pezzo meccanico che serve a tenere a giusta distanza altri pezzi o a impedirne
. (per la coniugazione: cfr. tenere). ant. trattenere (anche
brumali. 2. figur. tenere occupato (tattenzione, la mente)
= voce dotta, lat. distinère 'tenere occupato '(comp. di tenére
'(comp. di tenére 'tenere '). disteniménto, sm.
vuol bene e chi vuol male; tenere ondate rotolano sul cuore disteso, lo
. sbarbaro, 5-130: le membra tenere e, per così dire, virginee si
ii-7-5: spesse volte questi guardatori / soglion tenere in parole chi viene, / sanza
le sue forze in altri luoghi, tenere napoli e gaeta. serdonali, 9-158:
ordine di principiare l'assalto, e per tenere occupati i nimici in più luoghi,
: per mio consiglio, sarebbe il meglio tenere costoro in distretta e non gli giudicare
; e m'aviserà s'io lo debbio tenere in distretto, o se pur dando
-ùs, da distringère 'costringere, tenere insieme * (part. pass, districtus
serrare con forza, impugnare saldamente; tenere legato, unire insieme strettamente.
averno! ». -figur. tenere avvinto, legare a sé, conquistare
dal fare o dal dire qualcosa; tenere a freno, moderare (sentimenti o persone
impedire, trattenere, far desistere; tenere lontano, evitare a qualcuno un pericolo
: era tornato verso casa disturbato. tenere un uomo di tali precedenti, troppi rispetti
sia per sé solo bastante a tenere unite le parti disunibili dei corpi con
amor chere, / con mal molto tenere, / disvalora e ontisce onne valore.
rime hai ricondutte, / di mie tenere frondi altro lavoro / credea mostrarte. alamanni
con le cotiche. -mettere, tenere il dito in qualche cosa: occuparsene,
4. locuz. -essere in ditta, tenere ditta con qualcuno: essere in società
i-39: uso antichissimo del cristianesimo fu tenere sopra gli altari nel sacrificio della messa
armi contra cartaginesi nella spagna e al tenere divertite le loro forze, concorreva ancora
. 9. per estens. tenere lontano, separato, distinto una persona
sotto comminatoria di sanzioni penali) di tenere un determinato comportamento: divieto di transito
vostra fa ch'io non mi possa tenere dal violare il divieto medico per ringraziarvi
sopradetto tempo del divieto non si possino tenere nel detto lago... rete di
paese augusto perugino. -mettere, tenere in divieto un luogo o una persona
, 3-4-512: è forza che diciate di tenere veramente, sinceramente e interamente, che
, che con mille torti / sembra tenere il nuovo regno oppresso, / di qua
coloro che hanno per opinione di non tenere nella stalla una carrozza e due cavalli
e non faceva che dirgli delle cosette tenere ed amorose, ed egli mangiava,
è il 'giornale nautico ', a tenere il quale sono obbligati dall'art. 321
: se non vedete corno / se po tenere l'orno -de non sguardare / là
. e non l'alzate che ha tossa tenere. -tenero, caro, gentile
; ammansire; piegare, umiliare; tenere a freno, moderare, temperare (
e simili atti, acciò imparino non tenere nascosti i vizi loro, e domestichino di
quando sarà possibile ai governanti austriaci di tenere nei limiti della « domesticità » la
. a. r.] che possano tenere due servitori o domestici;..
all'alfiere o cornetta inclusivamente, possano tenere un servitore o domestico. foscolo,
re, ma anco affa republica aristocratica tenere guardia armata non solo per difesa del
noi. 5. tr. tenere soggetto alla propria potestà; avere sotto
modo determinante su qualcuno o qualcosa, tenere sotto il proprio influsso (per lo
; soggiogare con la propria personalità; tenere in pugno; avere pieno controllo,
dominarlo. 10. figur. tenere a freno, contenere, reprimere (
(una questione, un affare); tenere sospeso, tenere a bada (una
un affare); tenere sospeso, tenere a bada (una persona). -anche
-volere il dondolo dei fatti di altri, tenere a dondolo: farsi gioco, farsi
donna, ed è necessario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla. -creatura
in una guerra, finge di tenere le parti di en trambi
[alcuni creduti errori] agevolmente far tenere me per molto dormiglioso e trascurato.
si facesse tumultuoso concorso, procurarono di tenere segreta la dormizione del servo di cristo.
consisteva per il marito nel diritto di tenere per sé una determinata quota della dote
. locuz. fare dotta: temere, tenere in gran conto, considerare, guardare
condizione si è ched elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo
4. rispettare, riverire, tenere in grande considerazione. g. villani
cavalcanti, 2-80: 11 non si tenere così a punto dentro a i termini dell'
che con puro e fratellevole animo a tenere loro compagnia si dovessero disporre. rinaldo
cosa opda tutte parte tu non puoi tenere / questa città, ché la portuna,
pulci, 22-187: io non ti vo'tenere una causa che s'abbraccia per entusiasmo
-fare stare qualcuno al dovere, tenere a dovere: costringere all'osservanza del
gli ebanisti, che lavorano materie più tenere, fanno esse guide di legno. beccaria
volte le biade, quando sono più tenere, ma non dà fiori che nel mese
: sono tocco e rapito delle tue tenere sollecitudini; ma tu devi credere che
il partito cognobbe, / per non tenere in disagio più il sole, / il
particolare di eccesso colposo, consistente nel tenere un comportamento generalmente illecito superando i limiti
; eccetto che gli è lecito di tenere tutto quello che gua dagna
prìncipi, i quali solo avrebbero dovuto tenere le città col loro fascino.
bene considerare quello di che si debbe tenere conto e quello che sicuramente si può sprezzare
e cadete in somma miseria; volendo tenere lo stato, voi il perdete: fatti
s'era dischiuso; sapevo quale strada tenere. bcrnari, 5-26: -nanni
, cui duro fato escluse / delle tenere membra. 2. con riferimento ad
stampa: agenzia che s'incarica di tenere informati i propri clienti su quanto i
grande spirito di economia avevano aiutato a tenere insieme la barca. panzini, iv-213:
-avere, mettere in educazione: tenere, mettere in collegio. -essere in
diplomazia, non badare ai suoi scatti, tenere una tattica elastica. =
due piatti una differenza di potenziale col tenere a terra il piatto superiore, allontanando
/ i giovani e le vergini più tenere, / e gemina ne l'anima
e pedagoghi politici non ci possono più tenere come bambini del tutto. manzoni,
, alcune di consistenza marmorea, altre assai tenere, e fra queste vari schisti ed
3-4-512: è forza che diciate di tenere veramente, sinceramente e interamente, che
della croce, raccomandando al signore di tenere ben saldo sopra il suo seggio il
affida soltanto all'esperienza pratica (senza tenere in alcun conto la teoria).
guerrazzi, 2-635: difficilissima cosa era tenere con le ammonizioni e con gli esempi
uscita: io non m'intendo di tenere questi libri. -per simil.
per scontato; ritenere per certo, tenere per fermo. sacchetti, 88-38:
, con tanto d'occhi attenta / a tenere i suoi polli a capo basso /
de'sogni si debbia... tenere. savonarola, iv-556: io vi
dolore della epu- lide è molto buono tenere in bocca il latte di capra.
equilibrare, tr. reggere, mettere, tenere in equilibrio. pascoli, 536
certa stabilità. -mettere, porre, tenere in equilibrio: porre in posizione stabile
il mare dava colpi forti, e bisognava tenere l'equilibrio stando sull'asse di tutto
intorno, / sempre l'erbe vi fan tenere e nuove. tasso, 13-55:
ariosto, 1-38: dentro letto vi fan tenere erbette, / ch'invitano a posar
, 5-13: trovato un angolo di tenere erbette per giaciglio vi si lascia cedere
voi e le vostre erede vi potrete tenere vituperati con vergogna di perpetuo disinore
e punture acerbe nella espulsione di materie anco tenere e anco di soli flati, onde
di erba, le cui foglie mentre son tenere si condiscono con aceto. guerrazzi,
, 20-58: e voi, pupille tenere, / sguardi furtivi, erranti, i
accompagnava le frasi con occhiate tra profonde e tenere e con quel suo sorriso errante a
sia la donna nostra, / non le tenere il tuo mestier coverto: / tu
maggior vigor d'animo a chi vuole tenere e additare la retta via. - tommaseo
« per questo loco / si vuol tenere alli occhi stretto il freno, /
si può pecare. adunque, si die tenere come erronio; e do per consiglio
stato in una cittade, non saprebbe tenere le vie sanza insegnamento di colui che
erronea di questa vita, non saprebbe tenere lo buono cammino, se da li
cui duro fato escluse / delle tenere membra. carducci, 1000: lo aspettava
, sarebbe stramazzato. -non saper tenere un cocomero all'erta: v. cocomero
come argento brunito. -milit. tenere all1 erta: mettere in stato d'
è pieno, che non può più tenere, el butta fuori. sergardi,
essi [i cavatori] non possano tenere acceso il lume, ovvero in loro
, recare a esame: esaminare, tenere presente, passare in rassegna, valutare
èe d'esaminare lo consiglio che dee tenere, che per troppo tosto credere non
nel piallare? -assol. fare, tenere esami (scolastici). carducci,
bizantini nelle terre di cui continuarono a tenere il dominio (e in partic.
nota, che aveva invece in animo di tenere fino a esaurimento del fiato.
amor, cui duro fato escluse / delle tenere membra.
ant. vuoto. -tenere a escosso: tenere uno nell'indigenza. angiolieri
1-11: gli indoratori... sogliono tenere, mentre lavorano, un pezzo d'
condizione si è ched elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo
una località all'altra allo scopo di tenere in allenamento fisico e di addestrare le
quanto è da esso richiesto; il tenere un dato comportamento, in quanto prescritto
curare della infamia di crudele, per tenere li sudditi suoi uniti e in fede;
personali. -prendere, pigliare, tenere per esempio o in esempio: scegliere
debbino per li nostri superiori e correttori tenere questi infrascritti modi. s. caterina
. e letter. sottrarre, togliere, tenere lontano. testi, ii-28:
degli austriaci. -ant. addestrare, tenere in esercizio. iacopone, 41-21:
= voce dotta, lat. exercère * tenere in continuo movimento, far lavorare senza
movimento, far lavorare senza posa, tenere in esercizio, esercitare, praticare,
* trattenere, rinchiudere, impedire, tenere lontano '. esercismare, v
.); addestrare, allenare, tenere in continua funzione (una parte del
me, che quei diritti esercitavo per tenere alti gli spiriti del mio popolo a
ad assumere un determinato atteggiamento, a tenere un certo comportamento, ecc.
sf. l'adoperare continuamente, il tenere in esercizio un organo fisico o una
eloquenza (e consiste nell'addestramento a tenere pubbliche declamazioni ed orazioni).
plur. ant. esercìzio). il tenere in efficienza, l'esercitare (
le piramide d'egitto fossero fatte per tenere i populi in esercizio, perché ad
, e... per evaporare e tenere in esercizio talvolta l'aere, perché
fuori 'e hàbère * avere, tenere, possedere '): quindi * mostrare
. per estens. allontanare, escludere, tenere lontano da un luogo, da una
del tuo bel ciglio. -avere, tenere qualcuno in esilio: escluderlo, tenerlo
3. apprezzare, avere in considerazione, tenere in gran conto, stimare.
alter ego 'nel congresso che si deve tenere in ferrara. manzoni, pr.
conservatore generale, il quale sia obbligato tenere diligente cura di tutte le possessioni,
e giova assai a far nascere e tenere il terreno fermo. sarpi, vi-3-249
potrà fame da se stesso, e col tenere esortati e sollecitati gli altri principi.
faccende, anzi al tutto sta nel tenere ragione. nella qual cosa quello che
come la virtù si possa trovare e tenere, ma negli esempi si dimostra come
ritirò all'albero di mezzo, dove potea tenere le spalle meno esposte a'colpi dei
, le più espressive, le più tenere, le più maestose che possano convenire
pucci, cent., 48-11: per tenere in pié la sua promessa, /
, le più espressive, le più tenere, le più maestose che possano convenire
: all'ancisa stette il fanciullo fra le tenere cure della madre sei anni, ed
ridotto, rendeva impossibile agli alleati il tenere più lungamente tolone. bocchelli, 10-17
è d'uopo... il tenere i canali degli alimenti espurgati dagli escrementi
tal denunzia,... con tenere esatta nota di tutte le case o sospette
il faccione bolso entro quelle cicce tenere e odorose ancora di latte e sbaciucchiarsele fin
g. bassani, 1-89: per tenere la gente a distanza, intendiamoci, non
alimentare non si può essic tenere in vita (persone); lasciar sussistere
con essolei dirottamente, e non poteva tenere le lagrime. r. borghini,
con chicchesia, e mi contentai di tenere frattanto una condotta regolare e decente per
che si può stimare, da tenere nel dovuto conto. d.
. stimare, reputare, giudicare; tenere nel conto dovuto, valutare, apprezzare
6. locuz. -avere in estimazione, tenere in estimazione persone o cose; fare
. in bachicoltura, procedimento consistente nel tenere le uova del baco da seta appena
le misure e pesi, e a tenere netta la città; e aveano cura
si è che d'elli non lassa tenere escuole e non lassa estudiare nel suo
eternamente con l'olio, per conservarle tenere. = comp. di eterno
era idropico, e faceavi la idropesi tenere le labbra aperte, come fa l'etico
per la sua proprietà di impermeabilizzare e tenere uniti materiali da costruzione.
con ogni riguardo, di volersi tenere a disposizione della polizia, per
bligo gravante sul venditore di tenere indenne 11 compratore nel caso che
iii-26-311: ferdinando borbone diceva che a tenere un popolo tre f bastano, farina
da sopportare: un marchio di fabbrica da tenere fabbricante a chius'occhi?
, / sopra 'l fulmineo fuoco / scoprì tenere il mio non dubbia palma, /
letto. -avere, prendere, tenere una data faccia: parere, sembrare
-possibilità di comportarsi, di agire senza tenere in eccessivo conto i princìpi morali.
futuri periculi, conclusene tra loro di tenere ascoso la cosa e sepelirlo secretamente.
4. dir. possibilità di tenere un dato comportamento che la legge né
parlasse con gravità e ornamento od osasse tenere pubblico discorso, ma né meno chi
: vi acchiudo la lettera facoltativa per tenere a battesimo il figlio della bettina. fate
riconcio: non stimare nulla; non tenere in alcun pregio. allegri, 4-214
e fallimento di vittuaglia non possendosi più tenere, fe- ciono quegli dentro consiglio di
loco di valere, / pensando ch'è tenere / a beltà, com eo soglio
a vicenda (che si dice 'tenere il banco '), il quale,
somma posta su; e dura a tenere il banco sinché non perde con tutti i
. segneri, ii-118: potrei tenere anch'io di mano a cambi mal
èe d'esaminare lo consiglio che dee tenere, che per troppo tosto credere non
1-195: non vogliate créderlo, anzi tenere ogni scrittura per falsa, o cacciata per
fogazzaro, 7-81: appunto stasera si doveva tenere in casa di questo falso cattolico signor
... cominciò... a tenere il principato e quasi regnare nella
-segretario, cassiere (che aiutava a tenere il libro dei conti); donzello
con le sue eccessive bellezze le mie tenere medolle accendeva. bandello, 2-28 (i-956
boccaccio, 9-307: io non mi posso tenere che io non abbia compassione allo 'ngannatore
all'ancisa stette il fanciullo fra le tenere cure della madre sei anni, ed ivi
15 o 16 anni] da potello tenere in in vi anni a fare ogni cosa
i fanciulletti intenti ai giuochi / da tenere in sollazzo le brigate, / saltavan destramente
6-11: io vorrei qualche uccello per tenere in gabbia, che cantasse bene,
avere, / di ricordarti non posso tenere / quanta in tuo capo regna fantasia.
si poteva rivolgere la fantasia, per tenere isvegliato ed in furore lo esercito, ad
, stare nella fantasia di qualcuno: tenere in pensiero, in ansia; stare
fare. gli vo'dar, non mi tenere. grazzini, 4-42: -dagli
un ufficio, prestare un servizio, tenere le veci. testi fiorentini, 69
peccati. -recitare una predica; tenere un corso di predicazione, di istruzione
. 44. impartire l'insegnamento; tenere un corso di lezioni scolastiche o accademiche
: faceva lezione la mattina presto per tenere lontano dalle proprie aule il bel mondo.
-seguire un determinato tenore di vita; tenere una certa condotta. cronica fiorentina
, 46-128: ruggier cerca il pagan tenere a bada / lungi da sé,
nulla, o se non giacere e tenere cani e sparavieri. a. pucci,
si posò su un albero scheletrito a tenere il suo balbettare. manzini, 10-31
carta o di altro materiale) per tenere insieme più cose. -in par tic.
5. striscia di carta per avvolgere e tenere insieme documenti, banconote, libri,
di salutare alla romana, consistente nel tenere il braccio destro teso in avanti all'
gradire; avere a nausea; non tenere in alcun conto. giamboni, 4-2
; non badare, non curare, non tenere in conto, sottovalutare. livio
per premio della sostenuta fatica, le tenere cervella concesse. tasso, 1-50:
tanto fatto, e poi / in tenere parole prorompessi. bar etti, 2-146
de fatto guardiamo, filozofi amaro a tenere povertà. piovano arlotto, 190: di
, 1-22-287: debbano i fattori delle porte tenere un libro. idem, 22-301:
: rifiutarsi di rivolgergli la parola, tenere il broncio. boccaccio, dee.
ben favellare, e sotto sua disciplina tenere. livio volgar., 4-332:
che importano, ed abbia avertenza di tenere non solamente segreto quel che importa,
non son quelli che per favorirlo e per tenere la parte sua ne divenivan ricchi.
garzoni, 1-899: dovendo l'uomo tenere il capo suo rivolto verso il cielo,
59: pensate dunque quanto se ne dovesse tenere un giovanottino fuggito appena dal materno capézzolo
il rispetto che è tanto importante di tenere impresso nell'animo altrui. m. leopardi
, e tirati su alto fino a tenere i piè fecciosi sopra le venerande teste
breve arrivavo a farmi largo, a tenere a bada quella fecciosa canaglia, in
-anche: condizione di chi ignora di tenere un comportamento obiettivamente illecito, lesivo degli
fede, che è la consapevolezza di tenere un tale comportamento). cfr.
, impresero li uomini ad avere fede e tenere giustizia. -domandare la fede
29-18: ma pensa più di non tenere il patto, / perché non ha timor
curare della infamia di crudele, per tenere li sudditi suoi uniti e in fede
. / femmina d'omo nom si può tenere: / guardati, bella, pui
troppa varietà di colori, non la tenere bella, se diligentemente non la guardi
negri, 2-343: ella cercava di tenere indietro la testa: un'espressiva testa
. soderini, iii-160: è da tenere per certo che tutti gli innesti che si
malvagità. 4. locuz. tenere in feo: aver ricompensa. chiaro
zefiro soavemente spira, si sogliono le tenere sommità degli arbori muovere per li campi
grande / rischio mortale andranno / le tenere bambine, in cui non trovi /
ima sicura intonazione e renderla capace di tenere la nota per tutto il suo valore
qualunque sentenza, non lasciano mai di tenere ostinatamente il partito una volta abbracciato.
sacco dove il diavolo dee per fermo tenere le gemme dei peccati. -avere,
le gemme dei peccati. -avere, tenere, tenersi per fermo; stimare per
per fermo; stimare per fermo', tenere al fermo, di fermo: credere fermamente
giacomino pugliese, 189: vostro amor pensai tenere / fermo, senza sospecione, /
e però diliberai, e così voglio tenere fermo, di volere anzi sostenere qui
, costanza. -specie nella locuz. tenere il fermo: non cambiare, non
sonare la trombetta, non lo puoi tenere con la briglia. salta qua e salta
d'ira in falsetto, colle carni tenere sotto i brindelli delle vesti.
la sua grazia non gli avesse fatto tenere a mente gli avvertimenti dei 4 tre
, iii-410: il cavai discoverto nel tenere, feci sboccato e senza ferri e freno
ferri suoi. -mettere ai ferri, tenere in ferri: porre in ceppi,
a la fortuna? -mettere, tenere il ferro nella ferita: acuire una
piedi nudi su sbarre infocate o nel tenere con le mani un ferro rovente.
: le parole che egli le diceva tenere e ferventi le accarezzavano dolcemente l'orecchio.
, 5: trovarono uno praticello de tenere erbe e de vari fiori che dolce e
i-169: setta è detta da seguitare in tenere: scisma è detta dalla fessura e
b. croce, ii-2-181: per tenere contenti in qualche modo i famoli all'
chi ha le fiamme nel volto, deve tenere il fuoco nel seno; e chi
quanto era in me... per tenere in piedi un'arte, a cui
otta / da'placidi papaveri e da tenere / lattughe per i fianchi circondata /
. bibbiena, io7: si vanta tenere che costoro non lo offenderanno niente quando
istruiscono alcuni ragazzi e gli usano a tenere il fiato e sbadelar gli occhi e
passati in buchi predisposti, servono a tenere chiuse cinture, mantelli, parti dell'armatura
-non dare un fico: non tenere in nessuna considerazione. berni,
cura, non preoccuparsi affatto, non tenere in nessun conto. fra giordano,
: non stimare affatto, disprezzare, tenere in poco conto. cantari cavallereschi,
-non dare un fico secco: non tenere in nessuna considerazione. svevo
-non stimare un fico secco: tenere in poco conto, disprezzare qualcuno o
dimestichi e familiari. -avere, tenere fidanza: confidare. - in partic.
buoni studi. -prendere, tenere fidanza: farsi animo, osare;
che contr'a ciò non pò fianza tenere. bartolomeo da s. c.,
più note e più eleganti ne possono tenere le veci ». fiébole e
, / ove soleano il loro club tenere / l'elefante col cane ed altre
con atti belli ed onesti sembianti, / tenere 'n dolce vita su'servente; /
sydrac, 335: tu ti dei tenere vigorosamente e fieramente contra lo tuo nimico,
di più ragion v'arrivano uccellini sì da tenere in gabbia per cantare, / fruson
voi sentito dire... tenere in macero a macerare il cenciame per ridurlo
guittone, i-14-82: non ardite ora di tenere leone, ché voi già non pertene
n'erano evidente argomento, e dice tenere a dimostrare 11 poco frutto sin qui
di messer cane della scala mostrando di tenere a sollazo quel signore, gli racconta
di queste battaglie da per sé imparare a tenere l'ordine delle file in ogni qualità
, 5-2-294: non avete voi sentito dire tenere in macero a macerare la canapa per
ordinato che neuna filatrice possa... tenere lana più che di due maestri o
villa, in un campo di lattughe tenere, i susini rossi, coi rami completamente
]. -tenere in filo: tenere a corto di denaro. nievo
questo invito mi fa sperare, anzi tenere per fermo, che ella vuol concedere alla
. monti, x-3-269: dentro membra tenere / ne'casi avversi e crudi / tu
donne hanno anch'esse questa smania di tenere al loro soldo uomini istruiti che le accompagnino
loro strepitoso mangime. -covare, tenere in cova il filugello: facilitarne lo
che ogni notaio, oltra il dover tenere i suoi protocolli non in filze, ma
e lenti, che si fa solo per tenere al loro posto i pezzi di un
non mi creda già potere / finalmente tenere / che a ciò per soverchianza non mi
il blocco, non riesca più a tenere con pugno fermo il potere di stato.
, mirare, pensare al fine: tenere presenti le conseguenze delle proprie azioni,
e aperti, acciò che non potessero tenere sì occulti i loro pensieri, e sentimenti
o come non sia lor lecito di tenere bei finimenti di casa, né di aver
storia, alcuni decenni, quanti bastavano a tenere il finimondo in una distanza sufficiente a
o con iscandolo, non si debbe tenere. come addiviene quando la persona promettesse
memoria lo finire tuo e lascia di tenere nimistade. cino, iv-227 (106-n)
mattioli, 2-1181: nascono le fogli tenere simili a quelle dell'edera, con
. salvini, 39-vi-227: per tenere i giovani in esercizio, e con
insalate, nelle quali le sue foglie tenere delle insalate accrescono piacevol gusto. buonarroti
tempo di leggere le ultime frasi assai tenere del bigliettino, scritto con quel carattere
fermamente lo sguardo su un punto; tenere gli occhi fissamente rivolti in una direzione.
viene spruzzato mediante nebulizzatore, impiegato per tenere composta la capigliatura e, in partic
tecn. strumento usato in oreficeria per tenere strettamente uniti i pezzi di argento che
può avere altro refrigerio che ricordarsi e tenere gli occhi della mente fissi a quello che
5. locuz. -avere, togliere, tenere, prendere a fitto, in fitto
sognando. tanaglia, 2-1218: se ricercherai tenere uccegli / acquatici, per lor provedi
fabbricato non d'altro che di sottili e tenere membranette e di muscoli, cioè di
salita e quella scesa è quasi lo tenere de l'arco, nel quale poco di
sempre quella la mia vita / tenere in guerra e in un amaro fleto.
una fu vostra madre che non doveva tenere terra... la terza è
tacrimonia dell'urina e del sangue, tenere in freno il medesimo sangue, acciocché
: per ciò io... ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'una
: nelle maremme toscane, usano di tenere una palla da cannone nel fuocolare,
marino animato vien foderata da gentili, tenere espansioni membranose, che servono a lui
il fodero. -rimettere, riporre, tenere la spada nel fodero: cessare le
. -anche: il pascolo fornito da tenere frasche.
r. foglie di bettonica fresche e tenere lib. 1. zucchero lib. ni
erano fiorite e peschi mettevano le prime tenere foglie. -muoversi, volgersi come
, ii-139: non potrei mai risolvermi a tenere per un castello in aria, per
: quel ch'io ti dico non tenere a fola. s. bernardino da siena
[il detrattore] non si può tenere che egli non faccia qualche male.
letter. sostenere, sorreggere; appoggiare, tenere appoggiato. poliziano, st
spera, / per forza il vo'tenere, / non compia suo viagio, /
: presero probabilmente questo nome per tenere in freno i folli, che non
-tenere a gran follia: stimare folle, tenere in conto di pazzo; reputare un'
curare, nutrire; invigorire; tenere caldo, riscaldare. -in partic.
maggior soldo. -fare fondamento che: tenere per certo che. machiavelli, 1-iii-22
e su la francia odierna, è da tenere per il fondatore del dramma moderno,
pesto e stacciato, e quello masticare e tenere in bocca insino a tanto che per
parere d'intorno al modo che dovesse tenere. buonarroti il giovane, 9-274: egli
4-17: il banco aveva sempre cura di tenere qualche fondo di sostanza, come dicevano
tosto a la fonte laonde nasce, che tenere le bocche de'malparlanti. giusto de'
alla signora marchesa. -levare o tenere al fonte, dal fonte, ai fonti
, alle fonti, di fonti: tenere a battesimo. g. villani,
: recatasi con lo ignudo delle ginocchia tenere, nel forbito del pavimento duro,.
, sottile e lunga, usata per tenere leggermente scostate le persiane dalla finestra o
un de'capi, a fine di poter tenere alquanto sollevata e aperta la parte inferiore
due sole punte, che serve per tenere ferma la carne sul tagliere, per
detta dal prendere e la tanaglia dal tenere. = voce dotta, lat.
per mostrare in poche parole che via debbi tenere se per disaventura tu l'amassi.
in ogni modo. -avere, tenere forma o la forma di qualcuno (
crematogaster, che hanno l'abitudine di tenere l'addome rialzato. -formica rossa
e vittuaglia, che poco tempo si potea tenere. cavalca, i-200: o come
dì fornivano alle femmine occasioni di non tenere mai i piedi in casa le pratiche
. -tenere in forno: nascondere, tenere occulta una cosa. dotti,
del campanellino. -lasciare, mettere, tenere, ridurre in forse: in dubbio
guittone, i-25-57: corpo forte tenere e debele alma, onde anima serva
, 5-18: la dimoranza cuocie le tenere uve, e quello che fu erba fa
né capestro sì forte che basti a tenere in freno le indomite loro voglie.
già dante; e, per contrario, tenere quelle che più facilmente si lavorano collo
sì forte, che niuno non la poteva tenere. ché gli era scritto: chiunque
: chi vuol di quanta turba cada / tenere il conto, ha impresa dura e
attaccare, abbracciare); saldamente (tenere, conficcare). dante, inf
donna, ed è necessario, volendola tenere sotto, batterla e urtarla. ariosto
l'altra de la via che de'tenere e se à trovato de la biada pure
pulci, 22-187: io non ti vo'tenere / a forza, con dispetto e
era nodrito. il fante non potendolo tenere, sì si drizzò verso il padiglione
: provò a fare forza, a tenere duro, a scherzare con il pensiero
rende- glielo che non sta bene a tenere la robba d'altri in forza.
volgar., v-790: dice elli tenere un modo così fatto. pataffio, 6
mai se non forzate da non poterla più tenere. comisso, 1-109: un'altra
, che si scava nel terreno per tenere in cattività gli animali feroci.
tanto di mano quanto n'occorre per tenere il romanzo. 3. ant
fosso: fare il doppio gioco, tenere il piede in due staffe. caro
fotografici. piovene, 5-335: bisogna tenere gran conto di questi archivi fotografici,
passo regale verso il fotografo, inverosimilmente tenere con le belle braccia attorno ai pilastri.
il mondo e le cose di quello così tenere e abbracciare con tanta speranza e con
, che volevano dimorare in roma a tenere scuola, fussero franchi d'ogni gravezza
arrivate a questo segno, di molli e tenere che erano, diventarono di guscio duro
un piccolo appiglio che è capace di tenere tutto il tuo corpo, un piccolo appiglio
mi ci volevate mi ci avevate a tenere, quando era tempo. -far
con tras-, lat. trans) e tenere (v.). frastenuto (
benissimo. — in senso generico: tenere lontano, sfuggire (un pericolo,
frate: cicoria con foglie bianche e tenere. ricettario fiorentino, 59: il
tutte che con puro e fratellevole animo a tenere loro compagnia si dovessero disporre. bembo
indicare la direzione da prendere o da tenere. de marchi, i-250: dovetti
139: domo gli affetti miei, cerco tenere / soggetto alla ragion senso che freme
fremere di passi umani, / fra le tenere canne delle rive. -fervere (
stringi e frena. -figur. tenere avvinto (l'amore). tasso
. 5. assoggettare, sottomettere; tenere a freno, a bada, sorvegliare
di catena che serve a muovere e a tenere la barra del timone, perché non
suta consuetudine de'principi, per potere tenere più sicuramente lo stato loro, edificare
. -governare, guidare il freno: tenere in mano le briglie conducendo la cavalcatura
freno. -imboccare i freni, tenere il freno in bocca: essere
25-119: per questo loco / si vuol tenere alli occhi stretto il freno, /
, nel mio dire / intendo a ciò tenere stretto il freno. segneri, 5-133
governo de'popoli si provvede eminentemente con tenere in essi forte quel freno che più
, 813: in questo papa iulio più tenere / non possendo il feroce animo in
mantenere calmo, disciplinare; fronteggiare, tenere a bada. g. villani
cui la giustizia divina ha dato di tenere a freno le genti superbe. di
, sotto i pretesti che con essa voleva tenere a freno il popolo già divenuto troppo
, a invigilare sulla distribuzione e a tenere a freno gl'inquieti. nievo, 1-205
l'acrimonia dell'urina e del sangue, tenere in freno il medesimo sangue.
dì fornivano alle femmine occasioni di non tenere mai i piedi in casa le pratiche
al fresco, mettere al fresco, tenere al fresco: in prigione (o
al fresco; essere, mettere, tenere in fresco: in luogo riparato dal caldo
adopera, al tempo della state, a tenere il vino o la cervogia in fresco
mantenere. capuana, 2-142: per tenere in fresco quel povero giovane, che
5-153: tu, betta, costumi tenere per lo meno tre giorni i granchi
manto. panciatichi, 263: mi voleva tenere a tutti i patti la mattina a
a caro prezzo. - tenere a frodo: ingannare. angiolieri,
cellate, compiuta per renderle più tenere e saporite; dura da uno
farà [le civaie] frolle e tenere come pasta. -friabile. serao
per alcuni intervalli spinose, ma di tenere spine. fogazzaro, 7-63: si
. d'annunzio, iii-1-1107: ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'una statua
apparecchiavano i reggimenti... per tenere prima fronte. montecuccoli, i-453: la
ragion v'arrivano uccellini / sì da tenere in gabbia da cantare, / e pe'
-stimare o non stimare una frulla: tenere in pochissimo conto; ritenere inutile.
frullini! e poi non c'è da tenere nulla ammodo. palazzeschi, 4-138:
piante ortensi... si sogliono tenere dentro ad un limitato spazio della possessione di
animali da tiro, o per tenere a bada le belve nei circhi. -in
. moravia, i-321: si ostinava a tenere gli occhi spalancati come chi cerchi di
che hanno danari occulti non era necessario tenere conto, perché quelli danari che non
tra'vizi, e non si sa arditamente tenere all'ottima parte delle virtudi, confortala
folleggiano come farfalle innamorate, di farmi tenere gli occhi aperti. pascoli, 651:
le mie'compera, e nolla può tenere sanza mia licenza; e a me non
fetente di sangue rappreso, / (tenere gorge d'agnelli, imprecazioni di beccai,
, e senza mai sedere, purché potesse tenere aperte le narici al fumo delle cazzeruole
. soderini, i-192: è da tenere che le pietre si venghino a generare
sulle spine. -tenere sulla fune: tenere nel dubbio, nell'incertezza. grazzini
, perché ser viva a tenere soggetto il popolo, e facilitava il dominio
, 20-143: anzi d'altrui le tenere / cure suol porre in gioco,
, che aveva invece in animo di tenere fino a esaurimento del fiato.
giovani. parini, v-57: fra le tenere membra orribil siede / tacito seme:
leopardi, 20-58: e voi, pupille tenere, / sguardi furtivi, erranti,
di indirizzi. -essere, mettere, tenere in fusione una sostanza: in cattaneo
nel futur se tu vorrai / sola umiltà tenere in tuo governo, / sarai exaldito
. -ant. disprezzare, non tenere in nessun conto; maltrattare, mortificare
ragion v'arrivano uccellini / sì da tenere in gabbia per cantare. sannazaro,
-cassetta munita di inferriata o recinto per tenere rinchiusi gli animali da cortile (polli,
. 6. armatura atta a tenere uniti i singoli pezzi di un utensile
di stoffa rigida usata dalle modiste per tenere in forma i cappelli. -incastellatura
gabbie, perché essi non rodano le tenere messe. legge generale del sale,
le bestie da soma... debbano tenere le gabbie per tutto 'l tempo che
in gabbia: mettere in prigione, tenere prigioniero; privare della libertà.
conviene. -pigliare, prendere, tenere, menare a gabbo: considerare o
stratto della gabella delle porte, 129: tenere diligente cura, così di giorno come
cantini, 1-12-184: né ardischino aver o tenere nel gabellùccio, o intorno alla porta
dai ministri e segnatamente nell'imprigionare e tenere in prigione indefinitamente qualunque persona, con
di reggersi all'altrui spese, modi sapeva tenere che 'l più dei dì da
, altr'uomo. -mantenere o tenere sulle gale: mantenere un tenore di
aretino, 20-16: non si potea tenere dalle risa niuno mirando le altre due
si ragiona de'modi che si debbono o tenere o schifare nella comune conversazione, cognominato
stabulato, or non ti incresca / tenere esso cavai sera e mattina / co'
, 2-338: or non ti incresca / tenere esso cavai sera e mattina / co'
e..., non si potè tenere..., di non fare
-ragionare di gatte e di galline: tenere discorsi frivoli. celli, iii-31
galoppate..., servivano essenzialmente a tenere in esercizio le cavalcature. bocchelli,
c d, che si apriva con tenere la gamba inferiore c d parallela,
, accavalciare le gambe; mettere, tenere una gamba sull'altra: porle a cavalcioni
non vita / giacer o gamba sor gamba tenere. verga, 2-13: -lo sapete
per gamba ». -avere, tenere, mettere, portare in gamba o
i signori sospendevano la legge del doversi tenere in sala. crusca [s. v
ad attività differenti o contrastanti; tenere il piede in due staffe, destreggiarsi abil
e,... consiglierei tutti a tenere una gamba di qua e una
adattino loro le gambe, quando son tenere, e le avvezzino ad andar sul
che serve come di manico, per tenere in mano l'oriuolo, e ad appenderlo
della fibbia che ha la funzione di tenere fermo ciò che è fatto passare in essa
'far ganghire, stare a ganghire, tenere a ganghire '. d'un fan-
che ricuoprono gli orli delle gabbie, per tenere unite e rinforzate le tavole ed altri
i-io: può il cavallo portare o tenere la sua testa... con il
maestro della dieta arte lo possa tenere e ricevere in anni septe almeno, da
una quantità superiore a quella che potrebbero tenere disciolto sotto la pressione atmosferica comune.
chirurg. pinza usata nella gastrocnterostomia per tenere affrontate le pareti dello stomaco e dell'
né can né gatta. -non saper tenere gatta in sacco: parlare confranchezza; non
spada. -fingersi distratto, indifferente; tenere un contegno ambiguo. bellincioni,
19-345: certamente è da credere e da tenere che, come fine non ha lo
cecchi, 1-i-130: io non son per tenere / in su del mio le geldre
ahimè. -essere in gelo: tenere un atteggiamento distaccato, scostante, quasi
sono coltivati principalmente per ot tenere le foglie necessarie all'allevamento del
ad uno ad uno / fra le tenere gemme i più bei fregi, / se
. 9. locuz. essere, tenere qualcuno come gemma in anello: con
ubliare / ciò che folle ha in tenere. 3. completo, perfetto
la imagine de la nostra donna si debba tenere coperta con velo o vero con veli
, impensate, nuove, gentili, tenere, nobili. giordani, ii-72: molto
. -fieno gentile: composto di erbe tenere e fresche. soderini, iii-203
9-i-71: taluni tanto non si poterono tenere, che, mirando le gentilesche forme
geografie stampate in tovagliuole o pezzuole da tenere in tasca. -
georgofili... insegna a tutti a tenere in mano l'aratro e la zappa
delle predette cose ricevute, incominciarono a tenere parole d'una città chiamata sole, la
che per te germina / erbette tenere e fior novelli. pascoli, 583:
subito vanno alla volta di quelle germogline tenere. = deverb. da germogliare.
. 11. -pascere di geti: tenere qualcuno in ristrettezze o in difficoltà.
giannotti, 2-1-250: saria anco necessario tenere del continuo stipendiati molti bombardieri e maestri
-gettare in beffe: disprezzare, non tenere in alcun conto. giamboni,
, si convengono elegger quelli che vorrai per tenere, e tutti gli altri gitterai via
più per quello / fermo in poter tenere / quel che secreto chere, / che
-stimare meno che una ghianda: non tenere in alcun conto. sacchetti,
ghiottomia del predare, che non può tenere que'vostri fanti alle poste. nardi
etiam non ardisca o vero presuma, tenere giaccio o capanna appresso il fosso della
punture acerbe nella espulsione di materie anco tenere e anco di soli flati, onde
nulla, o se non giacere e tenere cani e sparavieri. cicerone volgar.
lungo il corpo. -lasciare, tenere qualcosa a giacere: non tenerne conto
il legno aloè] le vermene tenere, flessibile e scanalate come la ginestràggine.
o padron buono, i'non posso tenere / per l'allegrezza le lagrime,
ormai a memoria, sulla prudenza da tenere nelle prime fasi del gioco, salvo a
-mettere, prendere, porre, togliere, tenere, volgere, recare, avere a
, 20-142: anzi d'altrui le tenere / cure suol porre in giuoco.
si dice, a vedere il giuoco o tenere il lume. crusca [s. v
in giuoco volto? -vedere, tenere il gioco vinto o per vinto:
considerarsi sicuro di un pieno successo; tenere la vittoria in pugno. della
figure grottesche della lanterna magica, per tenere allegra la brigata. pascarella, 2-20
. -tenere sotto il giogo, tenere il giogo al collo di qualcuno:
il giogo al collo di qualcuno: tenere assoggettato, dominare. seneca volgar.
novellino, 64-107: non si potè tenere che non si vantasse ch'avea così
e squittini... e a tenere i registri e i giornaletti di tali atti
costì. -tenere in giorno: tenere aggiornata la contabilità. g. r
l'eseguire i trasporti d'intestazione per tenere in giorno la scrittura dell'estimo ed
, 247: è da osservare che 4 tenere in giorno 'non è lo stesso
giorno ': ché quella vale 4 tenere in pari ', cioè 4 notare ogni
giostrare, si era apparecchiato a giostra tenere uno saracino a due cristiani.
torelli giostrando provano fra loro le coma ancor tenere. 3. figur. rivaleggiare
del bene, 37: fra le tenere fronde /... canta e s'
figur. regolare, dirigere; governare, tenere in balia (una persona, anche
la girata sui libri di trasporto, tenere un giornale delle risultanze, sia per
parini, 333: chi cercherebbe di tenere a segno / un cervel ch'abbia in
parso fin qui, consiglierei tutti a tenere una gamba di qua e una gamba di
alcuni pezzi in poi, è impossibile tenere a memoria delle mosse di altri più.
farà giudicare se è da vendere o da tenere. pulci, 16-16: io non
-rifl. ammalarsi; essere costretto a tenere il letto. ciaperelli, 1-10
esecutore... seco menare e tenere sia tenuto e debbia...
essi [i conti] l'esercitavano col tenere di tanto in tanto i 'malli
, mal giudizio: giudicare sfavorevolmente; tenere in poca considerazione. - anche:
diritto giudicio delle cose. -fare, tenere, dare, esercitare, usare il giudizio
.. mi soccorse per trovare le frasi tenere, sentimentali, mielate, giulebbate,
2-3-23: quando a primavera l'erbe tenere / seran fiorite nel tempo giolivo,
3. locuz. -avere, tenere la giumenta legata: dormire profondamente.
-menare la giumenta al torneo: tenere a bada qualcuno per un secondo fine
belle, / che parean fresche e tenere giuncate, / allora tratte fuor dalle fiscelle
fere il cor, che non si può tenere / che de'colpi non gridi.
sempre mia! - se mi saprai tenere, giurare è inutile. -con
avemo trattato assai della vita che dee tenere la giovane che è promessa e giurata
. voi sapete essare di ciascuno usanza tenere le spose giurate per lo manco uno
di congregarlo. -avere, tenere giurisdizione su qualcuno o qualcosa: tenerne
me i gendarmi? -avere, tenere qualcuno o qualcosa sotto la propria o
a cui la giustizia divina ha dato di tenere a freno le genti superbe, noi
tentare ciò non ostante di fissare o di tenere fermo il prezzo delle once 15;
mondo ». -amministrare, fare, tenere, rendere giustizia o la giustizia:
.. quando femina disleale ha terra a tenere e genti a giustiziare: che non
di quella vita industriale che si vorrebbe tenere a giusta distanza da assisi.
[tommaseo]: cuoci le foglie tenere del glastro nell'acqua piovana. mattioli [
che io gli facessi un modello per tenere la reliquia del sangue di cristo,
parerne più glorioso che questo che vói tenere. testi fiorentini 112: conpuose dicreti
che abbia le facoltà di congiungere e tenere uniti corpi, materiali, oggetti.
bere e mangiare, in firenze, devino tenere e dare alle persone che vanno a
. pulci, 27-196: per non tenere in disagio più il sole, /
6. locuz. -avere nel gobbo, tenere sul gobbo qualcuno o qualcosa: non
per questi aguzzini e l'onta di doverceli tenere sul gobbo? -spazzare il
, non si possa da persona alcuna tenere o usare, ancorché avesse facultà di portare
, 2-75: con mani esperte e tenere essa [una fanciulla che cuce]
funi che segavano... le tenere carni. bacchetti, 13-114: per eretici
circolare di ferro usata dai fonditori per tenere sospeso il mastio nella forma e produrre
. -avere o avere racchiuso, tenere in gola un discorso, una parola
. -mettere, porre, avere, tenere il coltello, il laccio, il
demonio. -ungere la gola, tenere unta la gola: mangiare ingordamente;
gli piovevano ora inviti... per tenere a battesimo bandiere e gonfaloni di società
volevi che don garzia ti comprasse dovevi tenere la mercanzia in migliore credito. fiacchi,
, 18-2-440: gli uomini non ardivano di tenere in casa non che gorbie, o
sfacciati. speranza, lx-2-41: con le tenere mollizie d'una gorga tutta di mele
questo punto... non riuscì a tenere più in freno la risata che gli
de la fresca brina riseccate ne le tenere erbe, cacciammo dal chiuso vallone li
-avere a governo o in governo, tenere in governo: governare (un territorio
: se tu vorrai / sola umiltà tenere in tuo governo, / sarai exaldito a
le riuscì dolcissima. 3. tenere nella giusta considerazione, apprezzare, approvare
8. locuz. -rendere (o tenere) qualcuno o qualcosa gradito: farlo
a milano. -non tenere in grado alcuno: non tenere in
-non tenere in grado alcuno: non tenere in alcuna considerazione, stimare poco o
spiegare il mistero dell'universo. -non tenere grado di se stesso: perdere dignità.
animo di volerlo più a'suoi stipendi tenere, facendosene grado co'fiorentini, onoratissimamente
grado rende. -sapere, sentire, tenere grado o buon grado o grado e
piano, stecchi di canna che servono a tenere sospese, da terra, all'altezza
, 5-153: tu, betta, costumi tenere per lo meno tre giorni i granchi
mano: con riferimento al modo di tenere la mano proprio dei vescovi quando benedicono
, verso le alte mura, voci tenere che cantavano. alvaro, 7-297:
. sbarbaro, 4-26: incapace di tenere per me la grande notizia: «
ch'ella era vita che si poteva tenere, ed anche conosciuto che giovava grandemente
e solecita formica... le tenere cervella concesse. = voce dotta,
il frumento, ma tutto quello che suol tenere luogo di frumento presso molti, siccome
. afferrare, acciuffare, prendere; tenere stretto; strappare. guittone,
regolari, allo scopo di spaventare e tenere lontani gli animali dannosi. 7
, e al gesso che ha a tenere ora, vuole rispondere grassetta.
. bernardino da siena, ii-374: non tenere el corpo nella troppa grassezza. leonardo
usanza tutti i duchi... di tenere gratificati i sudditi in ogni cosa possibile
latino 'gratis '. -avere, tenere grato o a o in grato: aver
, 2-3-23: quando a primavera l'erbe tenere / seran fiorite nel tempo giolivo,
: io, che non seppi quella via tenere, / là, dove non
d'aiuto per loro lignaggio da poterla tenere, di venderla all'arcivescovo di milano
particolare abilità di un artista nell'ot- tenere simili risultati. leone ebreo, 324
caucaso. -avere, ricevere, tenere, reputare, recarsi qualcosa a grazia
hanno occupato il cuor tuo, più tenere, più giuste, più degne,
23-4: lo -mettere, porre, tenere, mantenere una personasproni al ben oprare /
x-3-52: quelle dolci parolette, / quelle tenere graziette, / come dardi le passaro
bere e mangiare in firenze, devino tenere e dare alle persone che vanno a
malvagie a vendere, che non possino tenere vini bianchi nostrali. 2.
317: quelle parole trall'altre, tenere e devote, fu udito tra sé
piccolo cane da compagnia che si può tenere in grembo (come il pechinese)
pieno e io non ne posso più tenere in griembo? diodati [bibbia],
figliuoli, che -tenere in grembo: tenere assoggettato, avere tuttavia spiravano: ritenete gli
canna che servono vegetazione). a tenere aperte le costole della rocca. -anche
giostrare, si era apparecchiato a giostra tenere uno saracino a due cristiani. g
[amore], che non si può tenere / che de'colpi non gridi.
165: chi meglio sa gridar si fa tenere / per più dotto degli altri.
autocentrante dei torni, che serve a tenere centrato il pezzo da tornire. -attrezzo
le corde. 9. locuz. tenere sulla griglia: in una condizione di
grassi, e danneggia gli orti rodendo le tenere radici delle piante, e specialmente
2. locuz. — avere, tenere tra le grinfie: stringere in pugno
vedova... erano serviti per tenere a bada tanti maschi desiderosi.
: non riuscire a smerciarla, doversela tenere. — anche: non costargli nulla,
o di groppa o in groppa; tenere groppa: sopportare le ingiurie. pataffio
: sai tu qual donna è da tenere donna? quella che fila pensando del fuso
quando i freddi son grandi, per essere tenere e gentili, coprire con un poco
antiquissima, e per quello i cittadini tenere ancora de quella grossa rugine degli antiqui
possano i consoli dare licenze, né tenere consiglio di comperare da forestieri..
due comportamenti contraddittori; non si può tenere il piede in due staffe. moneti
non per la sozzezza del corpo dovemo tenere sozzo l'animo, anzi per bellezza dell'
galera piveroni? -mettere, porre, tenere qualcuno in un guaio 0 in guai
neri e vividi, scintillanti sopra due tenere guancine accaldate. -guancétta.
12. locuz. -avere, tenere, usare qualcosa per guanciale: posarvi
fortuna ha amica, può le tempie / tenere in agio ognor fra due guanciali,
di pelo o cassetta di legno per tenere caldi i piedi. carena,
de fatto guardiamo, filosofi amaro a tenere povertà, e cristo anche in sé e
complemento che ne precisa il significato: tenere in conto o in considerazione, reputare,
freddo, dagli agenti atmosferici); tenere lontano o al riparo o al sicuro
9. ant. conservare, tenere con cura; mettere in serbo,
: ingegnati d'avere de'contanti e sappigli tenere e guardare cautamente, e que'sono
par tic.: avere in custodia, tenere in deposito. dante, par.
fa per loro [gli svizzeri] tenere, perché sarieno in discordia del governarli,
. -ant. con significato attenuato: tenere o trattenere in un determinato luogo o
35: femmina d'omo nom si può tenere: / guardati, bella, pui
i-42: la roba di bottega la deve tenere di conto! è d'una terraglia
: vorremo se fussi possibile questa vernata tenere guardata la strada di livorno. tasso
spesse volte questi guardatori / so- glion tenere in parole chi viene, / senza distinguere
-mandare, lasciare, porre, tenere qualcuno, alla guardia di qualcuno o
scorta dei suoi someggi. -mettere, tenere qualcuno a guardia, nella guardia:
inferno. -porre, ordinare, tenere la guardia o le guardie a qualcuno
bene distribuire i sussidii, opportuna a tenere gli esuli in guardia per rispetto della
6. stimare, onorare; tenere in considerazione. s. bernardino da
. ant. immergere in un liquido; tenere a mollo. biringuccio, i-137
], ii-207: non avrai a tenere il freno al cavallo, non a dargli
, / ch'i diacciuoli mi fea tenere al mento. bembo, 1-87:
rimini in quell'occasione non si potè tenere e dovette scrivere al guerrafondaio giovannino parole
indica alle truppe il cammino che debbono tenere ed i siti che debbono occupare.
dinnanzi a dio della vita che dovesse tenere. angela da foligno volgar.,
manovre che servono a guidare e a tenere sotto controllo un veicolo, un'imbarcazione
gli ebanisti, che lavorano materie più tenere, fanno esse guide di legno.
profetato. -avere, prendere, tenere, scegliere, usare per guida qualcuno
spalla a chi sia quanto gli aggrada fa tenere. idem, 75: il guidagiuoco
tal le lunghe e sparte / e tenere ramette di quell'erba, / che
sentire in armonia la volontà e per tenere vicino e lontano quel corpo. -con
senso generico: correggia che serve per tenere collegate parti separate; laccio, briglia,
a due anelli snodati che serviva per tenere i cani uniti in coppia (e si
vanno in guinzaglio. -avere, tenere, prendere qualcuno al guinzaglio'. sottometterlo
e nuova / dolcezza in braccio mi parea tenere / cintia mia cara, ardendo
bel fiorito quadro, / addio lattughe tenere e gustose. e. cecchi,
coll'affettare l'erre gutturale e col tenere la lingua attaccata al palato. ungaretti
in forma d'un riccio, ma tenere e molli, e dentro vi sono certe
da ottobre ad aprile). tenere questo stato (messo in atto per la
subbietto; la terza dei logici e tenere il mezzo tra le due. tommaseo [
3. ammirare con fanatico trasporto, tenere in straordinaria considerazione; fare oggetto di
, 8-100: sodaro la cittadinanza di tenere il passaggio del- l'alpi sicuro,
quale vedere lieve freno ti poteva tenere, acciocché gli onesti ieiunii t'
avessero passato l'inverno. specialmente, tenere il frumento da semina per quindici giorni
marsilio ficino, 4-28: si suole tenere in bocca il giacinto che rasserena e
lecito di scoprirvi ora le ignude e tenere e inferme parti del suo stato,
cosa ben molesta e imbarazzante quel doversi tenere continuamente in attento. cesarotti, 1-xxx-278
oscurano lo stile. -figur. tenere occupato, prendere totalmente (la mente
come si mette quii che si vuole tenere a mente, mette nell'animo.
.. alla qual custodia si suol tenere un pastore detto vaccaio, con tre o
e avvisatolo nel modo che abbia a tenere, facchino non stè a dormire e
, azzannare, ingoiare; cacciare, tenere in bocca. — al figur.:
4. marin. ant. stringere, tenere insieme con cerchi metallici (con riferimento
radicandoli, 184: e'texetori possano tenere senza pena e bando più d'una
. pratica di arboricoltura che consiste nel tenere immerso per un certo tempo in un
. correr, 2-100: come posso tenere imbrigliata la mia immaginazione, a cui bastano
furbi, io vi conosco! voi vorreste tenere il popolo sepolto ancora nelle tenebre e
. intr. con la particella pronom. tenere in poco conto, infischiarsi.
(m'imbùggero). famil. tenere in poco conto, pulci, 22-101
(m'imbuschero). famil. tenere in poco conto, capitoli della
/ vivo color di note imitatrici, / tenere ne l'amor, fiere nel fiero
potendo le vie d'altri al tutto tenere, né alla virtù di quelli che
e col corso non avrebbe maculate le tenere reste. masuccio, 53: o per
: andava pure imaginandosi che modo doveva tenere a fine che si facesse cinzia domestica
a parlar forte, a gestire, a tenere discorsi a un immaginario interlocutore o alla
, a significare che noi dobbiamo sempre tenere largo di sopra, cioè per santi pensieri
piccolo luciano mi davi quasi sempre immagini tenere e festose. -chiara manifestazione, efficace
restava oscuro. se si limitasse a tenere scuola con i suoi amici o se
mite e miti aure bramate / alle tenere piante, agricoltori; / e guardatele
: fra le dolci e care / tenere vostre figlie, internamente / qual sareste
stagionati, maturi. che ne fu delle tenere nidiate? possibile che le generazioni inesperte
-immergere, affondare; mettere o tenere a bagno; far andare nell'acqua
. 2. per estens. tenere avvinto saldamente; serrare fortemente.
m'immòtrio). raro. imbronciarsi, tenere il broncio. dossi,
vizi lo impacciano e però li conviene tenere altra via. leggenda aurea volgar.
1-50: mi piace nel caffeuccio vederla tenere a bada l'ufficialetto davanti a cui il
impaniando molti, che, non potendosi tenere, verranno con piacevol spettacolo a terra.
una teoria, un insegnamento); tenere (una lezione o un ciclo di
. corte, 50: se deveno tenere i cavalli impastorati ed imbalzati de i
diocesi loro. 3. locuz. tenere le mani impastricciate in qualcosa: essere
pace invocaste su le patrie arene, / tenere madri, ardenti spose, uscite:
sopra. 3. distogliere, tenere lontano, stornare (costruito con un
non gli parve cosa alcuna migliore che tenere nelle selve ristretti i nemici, finché i
d'un'enfiatura mi conviene giacere e tenere la persona impedita, se bene spero
... un tanto numero di tenere, di sublimi, di filosofiche, d'
per la biblioteca. 10. tenere occupato, intento (in un'attività)
per difendersi o reagire. -ant. tenere fermo in un determinato luogo, trattenere
assunto; obbligarsi, vincolarsi formalmente a tenere fede a una promessa o alla parola data
, senza obbligarsi 'ed altresì 4 senza tenere altri obbligato, di far checchessia '
non begolo. 2. figur. tenere avvinto, attrarre a sé. a
. capponi, 6-107: ma dèssi però tenere a mente come le parole dell'editto
senza occasione... mi possa far tenere, e da voi e dagli altri
coprire con una piantagione di alberi; tenere a bosco (un terreno).
se qui ci fossero gli svizzeri a tenere gli alberghi! io ringrazio che que'vili
divengono sconciature. -tenere impiccato, tenere impiccato per la gola: far stare
: nella valle di zeri, per tenere i campi impinguati, roncando di marzo la
né paura, né ferro bastano a tenere ritta sul piedistallo la statua se non ce
di sua serenità. -occupare, tenere impegnato (un luogo). bembo
del giudizio: era mia intenzione di tenere un contegno severo, di impormi,
all'impossibile: nessuno è obbligato a tenere un comportamento non possibile (ed è
neri, 1-vi-295: si è seguitato a tenere la scrittura sopra l'istesso numero di
col ponte deltarche..., per tenere impoverito roano di vettovaglie. ciro di
reggersi all'altrui spese, modi sapeva tenere che 'l più de'dì da mane e
chi vuol di quanta turba cada / tenere il conto, ha impresa dura e
novello clizia non può avere maggior refrigerio che tenere la mente e il pensiero vólto alle
— per simil. rinchiudere; segregare; tenere recluso. tavola ritonda, 1-161
carestia imprigionare i grani! 5. tenere fermo, fisso; immobilizzare, bloccare;
tant'altri disordini che reca seco il tenere violentemente imprigionata l'acqua dentro il padule
donne... qual cosa sia da tenere in pregio e qual no, mi è
al tutto perduto... cominciò a tenere un = denom. da procuste, predone
anche a noi di preventivo studio per tenere tutti i generi di monete nell'istesso
, / et in sua propietà ferma tenere. francesco da barberino, ii-377: tu
la soscrizione malibran io son fermo a tenere per verissimo sia impossibile che fosse pur
dovessero custodire con diligenza e cura le tenere pian- terelle, e avvincerle sì che
alla impudenza mia senza misura, vorrai tenere in quel conto che le si meritano
maniere di dire 'portare in spalla, tenere in collo'e simili. alfieri,
valore negativo e habllis 1 che sa tenere bene ', da habère 4 avere '
in senso generico: innalzare, sollevare, tenere in vista. corani, 1-99
le orecchie: un animale); tenere ritto, ergere (il capo, il
li ladri... inanimiti a tenere l'istesso stile all'avvenire.
ossi... devono nel muovere o tenere fermamente sospesi gli ossi a qualche altezza
, i-461: voi che le mani tenere ed aulenti / posaste ne le mie
incalzava col controcanto. 4. tenere occupato intensamente, impegnare, assillare;
incambrare, tr. ant. tenere prigioniero, av vinto.
perenne. 7. venat. tenere sotto mira un animale. crusca [
incannata, che noi non ci possiamo tenere mente a'piedi. 2.
soave incantesimo, non cessava mai di tenere gli occhi fisi nelle buone grazie e nella
della pura luce, fiori montani / tenere essenze vegetali cari mi siete. g
compra, et avessero detto di volere tenere la detta mercanzia, abbiano quella parte
guadagno della mercanzia, al quale volesse tenere ad incanto, sì come gli toccherà per
col capestro, mettere la cavezza, tenere al laccio (un cavallo o un
'di papa pio ix hassi a tenere protervia di femmina incaponita, non già
, ne fece una cosa sua, da tenere sul pugno all'obbedienza come uno sparvieretto
, inciampare. 6. ipp. tenere l'apice della testa troppo vicino al
vite] non 4-6: non può tutto tenere / lo pomo lo suo frutto ch'à
. 2. per estens. tenere rinchiuso in un luogo; segregare,
elli ci è mal'usanza di non tenere ragione alla vedova ed al pupillo;.
sabbia circondato di palafitte, affin di tenere l'acqua incassata. targioni pozzetti,
tecnica mineraria, macchina tagliatrice per rocce tenere usata per praticare tagli verticali nelle rocce
l'uscio. -per estens. tenere rinchiuso, non fare uscire di casa
. 6. marin. ant. tenere unito per mezzo di catene o di
vi godei dentro, tanto che le fila tenere sono diventate dure, e incavicchiate con
pulci, 16-35: veggendo nude queste membra tenere / che m'han sì il cor
parlare d'amore, la quale del tutto tenere non potea. idem, inf.
, accendere e spegnere, incensare, tenere pulito. ramusio, i-212: quello
(o comunque materiale, egoistica) a tenere un determinato comportamento considerato socialmente utile
avrebbe potuto essere d'incentivo a quelle tenere creature, ed una riforma totale si
trovassero il compratore, proibirei il potere tenere mulo ad alcuno che non tenere cavallo
potere tenere mulo ad alcuno che non tenere cavallo. incettare1, tr.
onorare con sentimento umile e devoto; tenere come oggetto di venerazione
. spallanzani, ii-10: ho fatto tenere rinchiusa a tonino scalabrini, il quale
. [è] necessario svegliare e tenere ben disposto l'auditore. p. verri
burghe, con chiuse e incili, ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'una
b. davanzali, i-81: insuperbiscono a tenere un anno l'onore, che farieno
nel comportamento di chi incita qualcuno a tenere una condotta vietata dalla legge penale o
de quei due amanti ancor le membra tenere / oppresse di fortuna la incle- menzia
dissi inclinanti al malfare, dovendo noi tenere per certo che non può mai la
di dio l'anima custodisce e s'ingegna tenere nel suo cuore operando con quelle,
da sopportare: un marchio di fabbrica da tenere sempre in mostra con certo contegno.
generalmente il volgo, non si può tenere che in simili circostanze, con gridi al
nella salute e neh'incolumità pubblica fissi tenere i pensieri nostri. botta, 5-79:
ant. colpire con azioni di disturbo, tenere impegnato, porre in difficoltà, intralciare
pratico. tommaseo, 15-264: il tenere i libri nello scaffale a doppio ordine
(incònio). archit. ant. tenere strettamente unito per mezzo di un
, venendo il nemico, disegnano di tenere i luoghi difficili e guardare i passi.
treno per colle. -assol. tenere un contegno, assumere un atteggiamento rassicurante
parrucca e bene incresparsi allo specchio che tenere ragione. -intr. per lo
2. intrecciare le dita; tenere le braccia conincrocicchiaménto, sm. disus
dimonio è indebilito, che non può tenere più la signoria dell'uomo, perduta l'
giudice indeclinabile e di un gastigo eterno a tenere a segno il peccatore.
è una vera indegnità... tenere segregata una così bella ragazza. 3
; concertare in precedenza il comportamento da tenere, le decisioni da prendere.
il dovuto omaggio, che non vuole tenere nella giusta considerazione qualcuno o qualcosa.
: perdere terreno; non riuscire a tenere un certo ritmo di marcia. manzoni
quali per molti rispetti m'abbiano a tenere indietro. g. b. adriani,
] bisogna col potare ricorreggerli spesso e tenere indietro. -tirare o tirarsi indietro
più, fuori delle scuole regie, alcuno tenere scuola pubblica o privata, nella quale
delizioso e fruttifero, con abondanza di tenere e bianchissime indivie e cicorie.
ch'io dicea ogni amante impressa indivisibilmente tenere, dalla quale ha origine ogni amoroso
un reato. -per estens.: tenere in sospetto qualcuno per presunte colpe o
di questa terra e'quali avevo indizio tenere pratica con quelli faziosi de'bebii.
cioè in tempo non segnalato da poterlo tenere a mente, come se fosse 4
disus. assumere un atteggiamento fratesco, tenere un comportamento bigotto. bresciani
4. assoggettare, sottomettere; tenere a freno, a bada, sorvegliare
/ vilipende gli altri a sé tenere. = deverb. da infrontare
, 1-5-1-29: oggidì niuno si presume di tenere il suo denaro ozioso ed infruttifero.
... [può] pensare a tenere... duecentosettanta milioni stupidamente infruttiferi
carducci, ii-4-334: io non vo tenere il mio lavoro inutile e infruttifero. panzini
liquido entro un altro liquido o nel tenere una sostanza solida a macerare in una
locuz. -mettere, porre, gettare, tenere, lasciare qualcosa in infusione: immergerla
cucumeres'... per averli dolci bisognava tenere i semi infusi nel latte e miele
m'ingagliòffo). comportarsi da gaglioffo; tenere un contegno sconveniente. machiavelli
inganevile ch'ella dice, si può tenere morto sì corno collui cui la serena
xlvii-253: s'io quello specchio potessi tenere / al cui consiglio fansi le saette /
gettar fuori la sustanzia e 'l sugo tenere, e ingegnarsi come la loro durezza,
dell'altra innamorato, e'modi seppe tenere che con ciascuna fece buon tempo lui
da imposta: dispositivo che serve a tenere chiuse le imposte di una finestra.
di mecenate; ma non fu possibil tenere che non inghiottisse il palazo e la
con giunchi (in partic. per tenere chiuse le vele latine).
suo arrivo costà, ingiugnendomi di continuare a tenere 11 segreto. desideri, lxii-2-v-55:
: non cercare vendetta, e non tenere a mente le ingiurie che hai ricevute
iii-53: la superbia in cercare e tenere e possedere le cose del mondo e gli
gran male e gran ingiustizia fai di tenere in prigione e uccidere li religiosi e santi
quale era ingoluppata, due brevicini da tenere al collo. = denom.
mondo ingombra. -invadere militarmente, tenere con le armi (una regione,
per seramento di non lassare mectere né tenere ne la botiga e ne la corte de
accettare supinamente e senza di- scernimento; tenere un atteggiamento passivo nei confronti di una
quella usanza / che 'ngrassa per tenere in sé rancura. cavalca, 20-164:
poi mettono titoli spampanoni e credonsi di farsi tenere per magni, di farsi temere per
— mettere, porre all'ingrasso: tenere un animale nella stalla a ingrassare (
vale essere tenuto, stare, ovvero tenere fermo nella stalla a ingrassale; e
una cavalcatura. -ant. anche: tenere, custodire sulla groppa. dovila,
ha da posare li conconi che hanno a tenere il vetro. trinci, 1-131:
palamento inguaia': comando ai vogatori di tenere il remo in mano, e pronti col