, 27-21: istra [= ora] ten va'; più non t'adizzo.
): védemi venir meno, e tu ten ride: / amor dentro per te
'che nell'animo umano sono due contrarie ten denze, l'una verso
doi porta; / ché tal dolor ten sotto suo carnato / tutti altri, e
/ nel corpo ancora inver lo ciel ten vai. petrarca, 30-33: dentro pur
terra, che fuor d'ogni errore / ten vai secura degli affetti nostri. aretino
segui l'apollineo coro, / ch'io ten conforto. c. i. frugoni,
a te affitta: / si non ten belanza ritta, a deo ne va appellazione
una doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso
. alamanni, 4-2-68: a che dunque ten vai la notte e 'l giorno,
necessario un altro volume e lo scrittore è ten tato d'arrisicarsi. tozzi
il demonio... quando venne a ten tare cristo...
donna tener lo dea, sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte
da lentini, ii-65: com'om che ten lo foco, / a lo suo
a quel che pare, assoggettati a terribili ten tazioni. assoggettire
abbi a mente, s'a parlar ten prende. idem, purg., 33-56
, / né venirle ad accrescere: ten prego; / non aspreggiarle d'avvantaggio.
, agg. di colore azzurro chiaro, ten dente all'azzurro.
babilonismo, sm. neol. confusionismo; ten denza al disordine, alla
guido delle colonne, ii-165: tanto mi ten distritto / ch'eo non ho baillia
/ che sia, madonna, chi ten lo tuo viso / in sua bailia?
55: rapidissimo volo, / che ten portasti il viver mio beato, / so
/ bramosi e lieti, or li ten tristi e molli. boccaccio, iii-7-4:
tua spada è sola, / non ten caglia, signor, e ti consola /
maggior dol porta; / ché tal dolor ten sotto suo carnato / tutti altri
/ nel corpo ancora inver lo ciel ten vai, / per carità ne consola e
38-6): [l'amore] ten ragion nel casser de la mente.
6-ii-56: forse, o dea, ten vai del pregio altera / di castità,
d'ogni losinga, che l'om ten di fore, / né han li amanti
, ii-207: amar troppo celato / ten l'om de gioi d'amor sempre mendico
(cinerógnolo), agg. di colore ten dente a quello della cenere
, proba moglie d'adelfo e laura ten ina. galileo, 3-1-122: questo
/ [la donna] più feramente el ten, poi l'ha formato; /
che più duro è tagliato, / e ten la taglia poi meglio che cera.
: ben l'ha en podere e la ten conoscenza, / com'eo già dissi
56: alma citade, ove amor ten suo seggio / e te sopra volando
, che fuor d'ogni errore / ten vai secura degli affetti nostri. ariosto,
: sul vecchio stabilimento balneare, i cui ten daggi cigolavano al vento e
, / da queste mense al vincitor ten vola, / e il fervido gli porta
le gioie. d'aragona, ix-336: ten vieni a me, che tutta fiamma
oblio sicuro, / e dal tempo ten vai, se rode, e lima,
è l'omo quante tomo / ten so vita con comita / che poco varria
idem, 44-20: e1 primo pan ten con deo ne la gran sua delettanza
d'onor contenda e giostri, / ten vai tu sciolto a le spedite cime.
ordenate, / la scola se ce ten de cari tate: / tutte le gente
vicina / forte schernisce te ma non ten corgi. idem, 31: questa
/ alma beata luna, ch'or ten vai / per l'ampio ciel superba
per la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto, / piacciati di
, ch'ai nostro fiume armato / ten vai sì baldanzoso. gli ingannati, xxv1-
zelo, / di gelata paura il ten constretto. boccaccio, dee., 5-3
). guittone, v-223-12: natura ten pur di mulin da vento. malispini
degna di te: tu nobil vanto / ten desti già dinanzi al signor nostro.
saramento è san peccato, / poi ten ciascun, secondo dicretale, / che,
moristi, / quando feroce a depredar ten gisti / de la nimica morte il vasto
perché così soletta / lungo il prato ten vai? manzoni, 38:
sol che tu vogli, ed io ten priego molto. cieco, 16-62: s'
virtù costretto rispose e disse che andava a ten tare gli frati che stavano
voce non attestata altrove, appare come un ten tativo di ricostruzione etimol.
tu, di giustizia suora, or ten disgiungi? / religion, già base tua
d'onor contenda e giostri, / ten vai tu sciolto a le spedite cime
lo sembiante, / che l'om disciolto ten legato a laccio. francesco da barberino
per oggi anco attendi, e sol ten vivi / tra le dolci ombre e
tu, di giustizia suora, or ten disgiungi? d'annunzio, iv- 2-715
il peggio che puoi, ch'io ten disgrazio. piovano arlotto, 43: io
in te, sì che tu già ten piagni. buti, 1-435: e'subiti
, i... i tanti ten reco, onde per lor si innesti /
andranno [i francesi] dissolvendo, senza ten tare, per questo verno
casa, 675: a me ten vola, o sonno, e l'ali
tanto amore / sotto sua signoria mi ten distretto. -che avvince, che
ciò nel cor pònti, né oblio / ten prenda punto, allor ch'il dolce
, / qualunque ha più saver ti ten reina! / formata fue di roma tua
ima doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso
io feci partenza / da chi mi ten prigione. chiaro davanzali, xvii-564-9:
nostro né sangue umano e dimestico ten voi, tegniavi al meno
/ tu voi la berta, ma ten pentirai. beccaria, i-600: se questo
264-41: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine sua
: / poi che la povertà mi ten a scola, / madonna m'ha più
zelo, / di gelata paura il ten costretto, / e qual sia più,
tu, di giustizia suora, or ten disgiungi? manzoni, pr. sp.
alcuna / de le tue ninfe tu ten venghi, dove / mi troverò per questo
uno disio d'amore sovente / mi ten la mente, / temer mi face e
ir non si vuol, che tu ten pentiresti. valerio massimo volgar., i-474
un di circe alle spiagge, onde ten duoli, / adda, e la fronte
accattando; e ama sopra tutto quelle che ten gono dell'imbroglio. nievo
264-44: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine sua
ch'io feci partenza / da chi mi ten prigione. a. pucci, ix-371
saramento è san peccato, / poi ten ciascuno, secondo dicretale, / che,
per lignaggio, ovver qual è maggiore / ten loco di pastore, / tal ch'
», diss'io « maestro, assai ten priego / e ripriego, che il
e lesengrino, xxxv-1-815: e1 no ten né fe né sagramento / ni lealtà
/ (sì come ognun di noi ten fermo o crede) / del tuo servire
la donna], / più feramente el ten, poi l'ha formato; /
che più duro è tagliato, / e ten la taglia poi meglio che cera.
: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine sua,
suon del tristo pianto in questo loco / ten vieni a me, che tutta fiamma
tè! - / fallile tosto s'el ten cal di me. novellino, 58
[la donna] / più feramente el ten, poi l'ha formato; /
che più duro è tagliato, / e ten la taglia poi meglio che cera.
sorelle ho in casa mia: / ten darò la più fiorita. d'annunzio,
: a che cammino vanno questi, che ten gono la commenda sua,
/ nel corpo ancora inver lo ciel ten vai. savonarola, 7-i-25: così sono
, m'acusaro / nel fero loco ove ten corte amore. -ant. inconsistente.
fu la luna tonda: / ben ten de'ricordar, che non ti nocque /
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina! fra giordano, 1-47:
, 186: quindi è che tu ten vai / co 'l libero pensier per varie
: ben ti ricordi (e ricordar ten dei) / de l'imagine sua,
senza alcuna / de le tue ninfe tu ten venghi, dove / mi troverò per
sei posti nera e gialla, con le ten - aggiungere, attaccare
31-123: mettine giù, e non ten venga schifo, / dove cocito la freddura
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina. valerio massimo volgar.,
guittone, 212-14: ciascun biasmi e reo ten, si te bono; / onde
bolognesi, v-335-5: a lato se ne ten sette gal- lete / pur del meglior
i-632: e nel turcasio [amore] ten la gioì ascosa / di darla sì
zelo, / di gelata paura il ten constretto. varchi, v-844 (84-5
, in te, sì che tu già ten piagni. paolo da certaldo, 344
in te, sì che tu già ten piagni. landino, 113: qui risponde
, i-4-50: si sono veduti di recente ten tativi di storie universali con
b. tasso, i-287: tu ten tornasti al cielo a noi lasciando /
agg. letter. che ha colore violetto ten dente al blu o azzurro
d'onor contenda e giostri, / ten vai tu sciolto alle spedite cime. anguillara
c'è la gola, temperanza ce ten scola; / la necessetate sola, quella
le granfe e con li denti / se ten rainaldo lizeramente. 2.
in te, sì che tu già ten piagni. -denaro che si vince
ha conforto / ed a chi 'l ten sor tutto in guai corrotto. chiaro
. mostacci, 6-10: membrandome che ten vai, / lo cor mi mena gran
omè, amor, ch'i'non ten serviria? / ché non fia nessun che
fu la luna tonda: / ben ten de'ricordar, ché non ti nocque /
e 'l credi scoppio d'amore, e ten fai bello, e tutto di gioia
... al pallido acheronte / lunge ten fuggi, né '1 mio pianto ascolti
: / poi che la povertà mi ten a scola, / madonna m'ha più
ancor dimostri, /... / ten vai tu sciolto a le spedite cime
ardente zelo, / di gelata paura il ten constretto. pulci, 16-35: veggendo
una doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso
e valli e poggi, / vago ten corri ov'il voler t'infonde: /
'nformar fera, / più feramente el ten, poi l'ha formato. dante,
/ d'iniziarti? sieguimi ove conte / ten fo le vie tra la più scelta
. g. gradenigo, lxxviii-n-544: ten pluto in quarta lacca / gli prodigi
, xxxv-1-768: a lato se ne ten sette gallette / pur del meglior per
l'abbi a mente, s'a parlar ten prende. petrarca, 270-24: ho
. finale interzone: nella competizione annuale ten nistica per la coppa davis
. una bella torta di 'sel- ten ', ch'è formata d'un morsellato
una doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso
parlavi mo lombardo, / dicendo « issa ten va, più non t'adizzo »
parlavi mo lombardo, / dicendo 'istra ten va più non t'adizzo ',
. g. gradenigo, lxxviii-ii-544: ten pluto in quarta lacca / gli prodigi
10 sembiante, / che l'om disciolto ten legato a laccio. petrarca, 366-49
chiostri. mascheroni, 8-296: perché ten fuggi al chiostro? oh! perché
sembiante, / che l'om disciolto ten legato a laccio. -popol.
in te, sì che tu già ten piagni. / così gridai con la faccia
abbi a mente, s'a parlar ten prende. idem, par., 5-22
soggettiva. guittone, xliii-160: non ten d'amar gran mena / corpo,
parlavi mo lombardo, / dicendo « istra ten va, più non t'adizzo »
paisi. federico, ii-423: membrandome che ten vai, / lo cor mi mena
la città del foco, / vivo ten vai così parlando onesto, / piacciati di
la città del foco, / vivo ten vai così parlando onesto, / piacciati di
una doglia, / com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso
donna tener lo dea, sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte
108: un'altra volta / ten fuggisti, malvagia; ma se 'l
: a troia / tu, ettore, ten vola, ed alla madre / di'
federico ii, 423: membrandome che ten vai, / lo cor mi mena
dirà che gliene pesa / et ogni giorno ten farà memora. testi fiorentini, 91
condotta. latini, i-1533: così ten questa mena; / e chi lo 'nvita
attratto. guittone, xlviii-159: non ten d'amar gran mena / corpo,
e in mezzo ai vani tuoi pensier ten siedi, / menando orgoglio ovunque passi
eo ve dico / d'amore che me ten de zoi'mendico. dante, vita
gran casa e ricca: e tu ten vai perché / stesti in una mendica
un disio d'amore sovente / mi ten la mente, / temer mi face e
vile, / beato quel coraio che ten ritto tuo stile. giustino volgar.,
cada, e spiri / su noi; ten priego. mazzini, 23-195: credo
, 1-ii-132: alma folle, a che ten vai / a raccor messe di guai
contare. / a lato se ne ten sette gallete / pur del meglior per
e valli e poggi, / vago ten corri ov'il voler t'infonde; /
solo / a far che tu di qua ten fugga a volo? lancellotti, 1-276
c'è la gola, temperanza ce ten scola; / la necessetate sola, quella
mo lombardo, / dicendo « istra ten va, più non t'adizzo » /
piacque / bramosi e lieti, or li ten tristi e molli. poesie musicali del
nota e poi sopra uno spazio determinato, ten eva quella consonanza che si
a pensar tutto dolente / di noi voler ten tar, s'egli potea
questo mercato, / cusì contenato c'om ten, questo muro! /..
per lo fructo l'amistansa / non ten d'amico vera simigliansa, / ché
di taupino. pallamidesse, v-293-69: ten va al mio tristano, / mia canzon
inf., 26-67: maestro, assai ten priego / e ri- priego, che
un disio d'amore sovente / mi ten la mente /... / non
vi raccomando, / che qui non mi ten ghiate un pezzo a bada
eh'a volo / in un balen ten vai / dal borea a l'austro,
lei, ch'a non peccare / la ten sì conoscenza, / com'augel non
fu la luna tonda: / ben ten de'ricordar, ché non ti nocque /
zelo, / di gelata paura il ten constretto, / e qual sia più,
c'abia 'l dolor, la man ge ten apresso. anonimo, i-471: per
: un sì fatto pazzarone / e'ten sé savio, '1 garzone; / ed
possanza / per l'erto giogo del goder ten vai, / che dietro in ismarrita
la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto, / piacciati di
: o libricciuol che al mio signor ten vai, / dolce signor, quanto t'
orfici '(die tragèdie des letz- ten germanen in italien). sbarbaro, 1-145
in te, sì che tu già ten piagni. bencivenni, 4-6: orgoglio mette
= deriv. da pantd [ten] ico. pantoiltaunna, sf
.. /... ogn'om ten con paraggio 'n sua balia. fiorio
che per la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto. cavalca,
gentil plagensa / e la valensa -che ten vostro core, / a mio dolore -fece
62: di lei sovenmi, ca ten lo meo core, / e non me
, 62: di lei sovenmi, ca ten lo meo core, / e non
e in mezzo ai vani tuoi pensier ten siedi, / menando orgoglio / ovunque
lignaggio, ovver qual è maggiore / ten loco di pastore. 3.
un sì fatto pazza- rone / e'ten sé savio, 'l garzone; / ed
ambidu noi l'amor, chi mi ten pegno, / mi fa consorte a ogni
ché già non entra 'n cui mi ten servente / e grave, senza colpa,
138): anima mia, che non ten vai? / ché li tormenti che
loro direttamente collegati (e in soluzione ten dono a liberare ossigeno agendo
saramento è san peccato, / poi ten ciascun, secondo dicretale, / che,
l'un se ge fa denanpo sì lo ten. ritmo di s. alessio,
pettoruti. boterò, 11-98: perché ten vai sì pettoruto e fiero / del fior
per la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto, / piacciati di
, come ti struggi, / che correndo ten vai senza ritorna! / deh,
in te, sì che tu già ten piagni. idem, purg., 6-112
, 1-iii-107: bacco soggiungea: dove ten vai? / ninfa, dove ten vai
dove ten vai? / ninfa, dove ten vai? ferma le piante / e
perché tutte le tue voglie piene / ten porti che son nate in questa spera,
sua signoria. pallamidesse, v-293-70: ten va al mio tristano, / mia
: i so dodes fradeyi s'ol ten a desenore, / ay piène la citad
se tu sapesti / la via, che ten queste pizocarete, / per dio,
uno disio d'amore sovente / mi ten la mente, /... /
i-1-96: grecia, lo so, chiara ten vai pel suono / del pindarico plettro
ch'a volo / in un balen ten vai / dal borea a l'austro,
om che va per riamino / e ten verso levante / per giungere al ponente,
gentil plagensa / e la valensa -che ten vostro core, / a mio dolore fece
/ riposa ne la mente e là ten corte, / come vuol, de la
: o libricciuol che al mio signor ten vai, / dolce signor, quanto t'
perché tutte le tue voglie piene / ten porti che son nate in questa spera,
om che va per riamino / e ten verso levante / per giungere al ponente,
dei liberi, xii-fl-134: zascadun de lor ten la sua spa in posta. idem
gentil plagensa / e la valensa -che ten vostro core, / a mio dolore -fece
, ix-48: a non peccare / la ten sì conoscenza, / com'angel non
inf, 26-66: maestro, assai ten priego / e ripriego, che 'l
abbi a mente, s'a parlar ten prende. ponzela gaia, 30: per
l'un se ge fa denango si lo ten. garzo, xxxv-ii-308: prete talor
proclività, sf. inclinazione, propensione; ten denza innata a un certo
che sì tosto manca! / e più ten colpa, c'hai posto le mane
pioppi] veste la gonnella / che noi ten diamo al ciel con flond'
conseguente diffusione nello spazio, in quanto ten denza propria di ogni specie
serva la legge, ché poi non ten penti. dante, xviii-8: de'
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina. novellino, vi-122: messere
: « anima mia, ché non ten vai? » laudario urbinate, lxxxiii-590:
, 186: quindi è che tu ten vai / co 'l libero pensier per varie
tuo sposo eterno i fiori scelse / e ten formò ghirlanda / intessuta di rai,
fol è se lo requiere / ni lo ten en gardino ni a l'ombra va
tristeza; / l'infirmità del corpo me ten in tal dureza / ked eo curar
amor meco parla / sol mi ri- ten ch'io non recida il nodo. l
. anonimo genovese, 1-2-128: ten lo cor pin de nechezea, /
iacopone, 44-22: el primo pan ten con deo / ne la gran sua delettanza
lo quale katerina possedè e sì ten. fra giordano, 156: anche gli
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina. serventese dei lambertazzi e geremei
, sm. ogni pensiero, teoria o ten denza che non presuppone 1'
è piacere è cortesia, / non ten già mai che faccia villania: / chi
che per la città del foco / vivo ten vai così parlando onesto, / piacciati
che per essere marginale ha conservato carat- ten di estrema, attonita arcaicità di lingua.
mare), che costituisce un processo naturale ten dente a mantenere la capacità
verso, / poiché leon de roma ten lo stato. i. andreini, 1-157
om che va per riamino / e ten verso levante / per giungere al ponente,
qual prò se d'onde altera allor ten vai / che scende ogni torrente a
nel sonoro ripercotimento del taucismo 'tim. ten. ta. ton'? -dare,
parlar » diss'io, « maestro assai ten priego / e ripriego, che '
, / perch'a un tratto / ten fuggisti come strale? -non contagiare (
ben del ritenere, / se troppo ten, tenuto n'è selvaggio.
, come ti struggi, / che correndo ten vai senza ritorna! / deh,
molto fi soperchia oscuritate, / quel che ten le doi teste entossicate / e la
a te affitta: / si non ten belanza ritta, a deo ne va appellazione
iacopone, 70-17: beato quel coraio che ten ritto suo stile. fra giordano,
alfin rotto ogni mortai ritegno, / ten passerai con bel trionfo altero / il
lett. che presenta una colorazione rossa, ten trasparve sulla faccia dell'oste
parnaso alto rumore / fra 1 guet- ten toscani e fu per questo / che ognuno
giaxe su la terra e per soe vestimente ten in cerco lo ruo e 'l leame
sigle composte di sotto { s. ten., sottotenente) e di suo
morrone] affitta: / si non ten belanza ritta, / a deo ne va
uomo salutava l'angelo, egli non gli ten eva il suo saluto,
speme / costei ti lascia, e ten disdice il duolo. foscolo, xii-628:
gentil plagensa / e la valensa -che ten vostro core, / a mio dolore
/ ali inimbd saraxim / chi guera ten con so vexin. novellino, 9 (
sbiancheggiatura, sf. sfumatura di colore ten dente al bianco.
3-16: una dona fera e cnidel ten e posseghe gli cor duglie gente e ha
l'aven mandegao, / zascaun se ten per inganao, / e killi se videno
. / mettine giù, e non ten vegna schifo, / dove cocito la freddura
urbino; / e quinci glorioso al ciel ten vai. 2. intr.
, / che tra le più pudiche oggi ten vai, / del nome indegno d'
enfrenata c'è la gola, temperanza ce ten dee. scola. campanella, 1013
. l. bellini, 6-150: ten dolga o tei soffra, nulla vale,
pier da morrone]: / si non ten belanza ritta, a deo ne va
atto zentile e bene- gno: / ten l'arco in le sue mani / e
/ e chi no sa, e chi ten cheto: / ogni arbore che voi
ben del ritenere, / se troppo ten, tenuto n'è selvaggio. lapo gianni
fiorenza, / qualunque ha più saver ti ten reina. / formatafue di roma tua semenza
, xxxvii-79: da picol can spesso se ten cingla- ro; / po'tu che
doglia, / co- m'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso
seco d'onor contenda e giostri, / ten vai tu sciolto a le spedite cime
certo / di retro al mio parlar ten vien col viso / girando su per
: / poi che la povertà mi ten a scola, / madonna m'ha più
è per questo che un tale stato di ten del giuoco del pallone.
l'astore, 71: quant un ausel ten un huolg claus, et fa un
i-632: nel turcascio [amore] ten la gioì ascosa / di darla sì dopo
diverse cagioni fuorusciti di genova, deliberò di ten tare con armata potente di
pasco avrem qui d'ogni benre, e ten fai bello, e tutto di gioia ti
stanche e frali / solleva: a men ten vola o sonno, e l'ali
soprannotante, sopranuotante, sovranuotanté). che ten danza degli uomini, soprannuoterà
boccaccio, 1-ii-220: ti giuro, tosto ten farò dolente / con la mia spada
. anonimo genovese, 1-2-128: ten lo cor pin de necheza, / de
: schiassi lo aggredì con una chiave inglese ten = nome d'azione da spalare1.
spese del dal tuo mortale ammanto, / ten voli, anima bella, in paradiso.
e lesengrino, xxxv-i-815: e1 no ten né fé né sagramento, / ni
xxxvii-79: da picol can spesso se ten cinglaro; / po'tu che se'grande
marino, 2-i-130: tratto da spirti rei ten voli in alto, / simon,
imbrattavano accomunate dalla caratteristica disposizione dei ten la faccia. bresciani,
, ivi son io, / e ten vada ove il giorno si sprigiona, /
strepitosa campana della parrocchia e il bren ten ten di un tamburo... sviarono
campana della parrocchia e il bren ten ten di un tamburo... sviarono l'
. guittone, xx-82: sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte
che più duro è tagliato, / e ten la taglia poi meglio che cera.
nel sonoro ripercotimento del taucismo tim. ten. ta. ton? = deriv
guarini, 106: un'altra volta / ten fuggisti, malvagia; ma se '
: or tu, valeriano, / tosto ten vola dove / tra fidi suoi si
cada, e spiri / su noi; ten pnego. -in posizione enclitica atona
tuti te porta odio e desidrano che ten debia tornare. buonarroti il giovane,
i film dei telefoni bianchi: elegan- ten und interessanten anche loro, no? a
campana della parrocchia, e il bren ten ten d'un tamburo che annunziava..
della parrocchia, e il bren ten ten d'un tamburo che annunziava...
indeur. e riconducibile alla radice * ten. tenderéccio, agg. letter
esortazione. latini, i-1535: così ten questa mena; / e chi lo 'nvita
, m'acusaro / nel fero loco ove ten corte amore. s. bernardino da
petru da medicina, 9: cera ten dell'orso encatenato. latini, i-29
: « no, grazie, non ci ten go » - -essere
desolazioni. albertazzi, 852: a quello ten ... non terrà
rilevomi infiammato, / ch'ai sonno fui ten tato / d'amor che
: il grano lo che si abbreviano in ten.: parola che s'incontra talora scritta
tenuto dai troiani e saper i consigli che ten continente fusse morto.
è levata, / qe l'om la ten per bela - quand la vé 'parecfata
turi te porta odio e desidrano che ten debia tornare. dante, inf.,
a pie'del gran monte quirinale / ten vai di premi e ricompense in traccia
). ant. e letter. ingannare ten dendo tranelli; raggirare,
i-632: nel turcàscio [amor] ten la gioi ascosa / di darla sì dopo
l'aven mandegao, / zascaun se ten per inganao, / e killi se videno
il giovane, 9-249: o le sciabiche ten ere, o le ragne
lascerai quelle superbe piume, / onde ten vai sì follemente adorno. goldoni, v-47
unica speme / costei ti lascia, e ten disdice il duolo. bacchetti, 2-xxiii-744
, / dinanzi agli occhi di costui ten vola, / a'guardi suoi non contrastare
è levata, / qe l'om la ten per bela - quand la vé 'pareclata
riposo in nullo lato; / tanto mi ten distritto, / ch'eo non agio
: om che va per ciamino / e ten verso levante / per giungere al ponente
fiumi e valli e poggi, / vago ten corri ov'il voler t'infonde.
salgan, 26-13: s'ergeva un'alta ten da, un vero 'wigwam'
illi l'aven mandegao, / zascaun se ten per inganao. egola dei servi della
/ da pic- col can spesso si ten zinglare, / e lo terremo, poi
... a una seconda generazione che ten tava... una
, superiore'e secret 'segreto'. top ten [top tèn] (top-ten),
soli diciott'anni ha conquistato la top ten. motociclismo [novembre 1993],
tanto che risiede permanentemente tra le top ten nelle classifiche di vendita. 2.
. da top 'più alto, superiore'e ten 'dieci'. toque [tók]
. brand extension / brend eks'ten. on /, correttamente / brænd
on /, correttamente / brænd iks'ten. n /, sf. invar.
son traboccanti. creˆpe-satin / krep sa'ten /, correttamente / krep sa sa'te˜
vostri poemi. extension / eks'ten. on /, correttamente / iks'ten
ten. on /, correttamente / iks'ten. n /, sf. invar.
sera [30-xii-2003]: nella top ten finiscono i wrestler della wwe (7o)