che a combattere. soffici, vi-129: temo che non si saprà però sfruttar il
tempesta ondosa / mi scoto, e temo anch'io. rezzonico, xxiii-240: pezzi
ultimo dirò cosa, la quale io temo che faccia troppo mal suono alle orecchie schizzinose
: rinfrescò le superfetazioni barocche dell'in- temo; e vi aggiunse altri accessori. a
via. sarpi, i-1-126: io temo che la naturale superstizione e l'arte de'
il flagello delle sventure, io la temo e la supplico [la divinità].
giusto de'conti, i-46: io temo non ne avesse / di sì supreme
falugi, i-21: s'io suspìco, temo e gelosa ardo. m. adriani
bibbia volgar., x-192: io temo... che per la ventura non
iii-229: non vorrei essere importuno, ma temo di parere incivile coll'aver taciuto fino
: pur gli darò nell'ale; / temo di tamburin sian le sue reni.
dante, conv., i-ii-16: temo la infamia di tanta passione avere seguita
il suo. foscolo, xiv-287: io temo che fra due giorni al più tardi
io, tremar torride foglie: / sì temo, ch'ogni ammenda ornai sia tarda
dei vari settori disciplinari, all'in- temo di un dato sistema politico. -anche:
. ghislanzoni, 4-31: io certamente non temo che si abbiano tedeschizzante (part. pres
andava. l. giustiniani, xxxix-i-203: temo meschinello / che 'l mio troppo parlar
gran sospetto il loro silenzio, e temo che ordiscano qualche mala tela contro questa
, timiri), tr. (temo, pass. rem. temei o temetti
mai la fronte, / che più non temo un uom coperto d'armi! tasso
la morte. pasolini, 22-i-2191: temo solo la morte, il puro fatto della
24: e s'eo lo dico, temo molto piui / non spiaccia a vui
tutto il flagello delle sventure, io la temo e la supplico. montano, 145
, e piacere solo di bono, temo di convenire a vostra contanza, perché
credo quel che più mi arride. e temo di fare scandali, per rispetto del
a dietro, e la quinta era al temo, / drizzando pur in su l'
che non si ruppe al carro il temo / o se azoppasser i destrieri al sole
solo. daniello, 467: volto al temo del carro, ch'egli avea tirato
frondi. monti, 8-693: ognun dal temo / sciolga i cavalli e liberal sia
31-124: come quivi ova s'aspetta il temo / che mal guidò fetonte, più
senza remo / né si torce senza temo. alfieri, 5-55: vele rinnuova all'
preda lascia ai venti e prora e temo. = dal nomin. lat
= dal nomin. lat. temo -ònis (v. timone).
temperare la penna, mia cara amica; temo che voi ficcherete gli occhi in questi
vostra; ma a tanta e tale autorità temo di contradire. 3. temperatura
, ii-19-71: col tempo che fa temo di non poter uscire più tardi. prego
. ferd. martini, 1-i-239: temo che la politica temporeggiatrice non ci sia
, ci vuole circuito e all'in- temo del circuito, un altro punto conseguenziale al
de'paesi bassi], il qual temo non tiri seco qualche cattiva conseguenza. gualdo
disse. foscolo, ix-1-379: ben temo, non gli autori gravissimi, più cattolici
dispari. 2. bibliogr. temo. = dal lat. tardo ternìo
causa del lotto, vi vuole un temo, ed un terno grosso. g.
si busca con tre numeri un bel temo. ghislanzoni, 17-148: le comari
dei dati positivi per assicurarsi un buon temo alla prossima estrazione del lotto. piovene
nei vicoli di napoli quando esce un temo popolare. -terno secco: giocata
d'invocar dell'impicato, / che il temo secco a lei fé guadagnare. ghislanzoni
fé guadagnare. ghislanzoni, 16-208: un temo!., oh! un buon
!., oh! un buon temo secco! rebora, 3-i-7: questa volta
du una panca di piazza municipio aspettando il temo al lotto. -essere un
ne saranno, ma è come un temo al lotto. montale, 12-338: trovare
... sarebbe per me un vero temo al lotto. moravia [in v
, è molto difficile, è quasi un temo al lotto. -risultare difficile
i-60: quanto alpesito commerciale, è un temo al lotto: ma per me,
abissinia è lo stesso che giocare un temo al lotto. -guadagnare, vincere
i-128: risposi, ho vinto forse un temo al lotto? / sono usciti 3
1-45: altri sogna di vincere un temo, altri d'esser fatto gonfaloniere, altri
,... ha vinto un temo da quando il marito si è fatta l'
f. giambullari, 2-167: dicesi ancora temo e quaderno, quando vengono due tre
quaderni, eccetto m, quale è temo e n duerno. oddi, 2-70:
dati li fogli del tomo, mancandovi un temo che non è asciutto e che manderò
/ distinte tre per tre: talch'ogni temo / isolato riman fra strada e strada
auditore abbiano a formare il più bel temo di questo mondo. 5.
cicognani, 6-62: un magnifico scialle di temo che essa por tava in
terrino, v. terreno. temo, sm. ant. terrapieno.
anziani, impiegato nella difesa dell'in- temo del paese e in servizi nelle retrovie.
., 8-7 (i-iv-722): io temo che costui non m'abbia voluta dare
la fronte, / che più non temo un uom coperto d'armi!
ora sì calmo... che non temo di tesservi con inesattezza il racconto della
. pellico, 2-419: io per me temo di espormi a questa tonda negativa se
tipografico. scoli, 1-338: temo sempre di qualche tradimento; che, per
difficoltà stessa toma in vantaggio, temo ch'ora se permuteranno / di tal natura
principe ruspoli ebbe solennemente il tosone, e temo che ci lascera ben presto. p
esercito). trissino, xx-1-107: temo sì che '1 campo non trabocchi / ne
con questo mezzo a onore, / e temo, oime, con quant'affanno il
vedo troppo involto in esso, e temo di non potere attendere il fine del carnovale
imprudente. pirandello, 8-1038: « temo che tuo marito sospetti di noi.
che mille aguati il traditor [poli- temo] ne tende. manzoni, pr.
vi-225: le gloriose imprese tue trapassando non temo io di laudarti per quelle cose che
credendo acquistare in voi, e. ssi temo non faccia corno l'arcieri ch'una
e disse: « figliuol mio, io temo che volontà non ti faccia trascorrere a
le parti sue, / tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. zena
, xviii- 280: per me temo oramai che le lettere abbiano, per forza
questi punti di fisica, io non temo già che alcun di voi se n'offenda
città. bottari, 5-79: io temo forte che tra qualche tempo non ci
figliola », pareva avesse vinto un temo o un tredici, o una serie di
caratterizzano. redi, ió-ii-io: già temo, che del cuor la rocca assaglia;
di sotto col di sopra; / ma temo ormai che il mio cantar v'incresca
tronca ogni angoscia: io non la temo. -far venire meno, anche
salvo la ricchezza mobile. al terzo temo, domandò trucemente: « quanto è
di grave disordine e confusione all'in- temo di un'istituzione. rebora, 3-i-104
: non ho mai temuto e non temo di guardare nel più profondo di me per
, / e non scio la cagione e temo assai / che altrui furtivo l'ubera
tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo che queste leggende non fossero che bollettini
uhm! non ci spero nulla, e temo che voglia diventare il disonore della famiglia
niccolò del rosso, 1-247-9: non vi temo ormai ulla paura, / angi mia
dica che vole / perch'io non temo onghion di un palpapistro. ariosto, 7-57
giusto de'conti, ii-81: e temo forte ch'amor non te pigli / e
peggio. tornasi di lampedusa, 321: temo di aver in qualche modo urtato vostra
2-190: l'affare della monaca borghesi temo che non abbia migliore uscita di altri
tra loro un angolo convesso all'in- temo rispetto alla linea mediana del corpo (ed
purg., 32-50: e vólto al temo ch'elli avea tirato, / trasselo
ancora vegliante o pur del tutto svanito siccome temo. g. r. carli
senza fallire. lomazzi, 4-ii-594: temo che s'io volessi entrar nel mar delle
vene che trasportano il danaro nell'in- temo delle provincie unite sono così brevi che la
giorno, / sì ch'ai volger del temo non vien meno. petrarca, 108-5
foscolo [in migliorini, 51]: temo bensì che la vera non sia troppo
verga. petrarca, 39-3: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /
creatura, / termine fisso d'et- temo consiglio. petrarca, 366-1: vergine bella
. v.]: aveva giocato un temo, ma ha avuto un numero e
, vii-198: quel che d'altri più temo, è il came- rier malnato,
prop. complementare o con te che corretto'temo di aver violentato oltre le mie consuetudini.
suoi beni. boccaccio, 1-ii-128: poi temo di turbar con violenta / rapina il
alfieri, 5-182: ond'io non temo / pugnar senza visiera apertamente.
papini, 27-1170: non eri te, temo, il divino visitante che in quella
ni moti / o cospirar di volontadi - temo; / abbia a compirti.
io al vero son timido amico, / temo di perder viver tra coloro / che
che hanno voce in consultar questa temo di non mi contradire e poi vogliate darmi
sarebbe ricaduto fra il volgo dele teste temo siano le più molto piccine. ma tu
mila cavalier usi in battaglia: / ma temo che meonte, inteso il volo,
, 354: la sua gran beltade / temo di riguardare / per non voler mostrare
61-12): sovra de ciò, temo zappare in amo; / ma fin che
non stimo barba d'uomo, né temo un fico settanta zoili. progresso dello
balzachiano dell'utile. cameroni, 2-72: temo che la 'commedia umana'sarà balzachiana soltanto
2-i-410: se in italia si formasse -come temo sia probabile -un ministero più o meno
antiscienza. avvenire [6-ix-2000]: « temo il diffondersi dell'antiscienza e della superstizione
mi rallegri come un fatto di auto-ostruzionismo, temo assai... che sia
c. e. gadda, 25-74: temo che la mia bisabosa non ti sia piaciuta
fu una cosa spontanea, in russia temo che non io sia del tutto. lo
i 'cuccorini'non sono troppo avanti. temo che tardi troppo, il mio bel pesco
imitazione. turati, xixix-i-176: temo, che, col suo imitazionismo ad oltranza
il foglio [22-viii-2001], 3: temo una loro regressione verso il circuito perverso
. pantofolaio. cameroni, 2-153: temo che tu prenda un granchio a secco,
un tavolino di ferro nel giardino. ma temo che quest'ultimo sia uno 'pseudo-ricordo'.