del venire io m'abbandono, / temo che la venuta non sia folle. magalotti
d'animo. giordani, ii-73: temo di far cosa superflua mandandole due novelle
garbo nella galanteria, e di più temo che, se volessi usarla con voi
son cieche né sorde; / e temo che la mia non s'accapricci / vedendo
. giusti, ii-198: a volte temo o che mi piglino per un fanatico,
cino, iv-245 (126-12): non temo lingua ch'adastando fiede. ugurgieri,
e 'n faggi. idem, 727: temo i celesti amanti: / e se
o dolce, o irato, / temo a vicenda o spero, agghiaccio od
., 5-9 (82): io temo che egli non aggravi tanto nella infermità
mi sappia d'aglio. / io temo non entrar 'n una maciulla. baretti,
accompagna. idem, 39-2: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /
, con sì gioioso segno, / che temo di morir sol d'ahegraggio. cino
/ con tatto sol del suo et- temo amore. vellutello [par., 7-32
giallastra, rugosa e, all'in- temo, biancastra e carnosa) contiene molta mucillaggine
sofficiente cavaliere d'amore, ma perché temo l'altezza della sapienzia tua. ariosto
lontana mi dispiacque, / la qual temo che 'n pianto si resolve / se pietate
questo viaggio. petrarca, 36-6: io temo che sarrebbe un varco / di pianto
avanzi / l'empia fortuna; e temo no chiuda anzi / morte i begli occhi
voi. idem, 264-65: e temo ch'un sepolcro ambeduo chiuda. idem,
gnà venera. anzi ci avrebbe preso il temo se ci metteva anche il sangue che
dita stesse che si tradivano e accennavano il temo, senza sua voglia, soltanto al
! chi sapeva intendere poi e cavarne il temo ci pigliava l'ambo almeno. serao
. -temo secco? -no, ambo e temo... baldini, i-706:
, i-706: l'ultima settimana predisse un temo, che non lo soddisfaceva interamente.
di un ambo a napoli e di un temo a venezia. 2. locuz
. idem, 1-140: ambo lavorar, temo seguitar, / quaderna e cinquina /
aspri combattitori. pulci, 5-48: io temo sol rinaldo non si stracchi, /
vedete tenor di fera stella, / temo non morte le mie luci chiuda.
de 'ntrare: / nui lo po- temo narrare, ca molti el ci onno albergato
io al vero son timido amico, / temo di perder viver tra coloro / che
l'usanza ria, / ch'i'temo forte di mancar tra via, / e
avanzi / l'empia fortuna; e temo no chiuda anzi / morte i begli occhi
ogni impresa; / tal te non temo e l'umili non sdegno: / voglimi
ha nel governo. pellico, 181: temo però che questa apparente mansuetudine movesse piuttosto
hai lassato! cavalca, 16-2-305: temo d'essere disobbediente a mio padre;
la mia vita tanto, / che temo morte. dante, vita nuova, 23
del falso. salvini, 6-165: temo che non sia per avere i periti della
d'arco. guittone, 3-8: temo non faccia corno l'arcieri ch'una
a dietro, e la quinta era al temo, / drizzando pur in su l'
o dolce, o irato, / temo a vicenda o spero, agghiaccio od ardo
gridando a dio: ornai più non ti temo. boccaccio, i-302: chi ama
biancheggia portato dalla corrente... temo che arreni: ma va sempre diritto
se grand'arte non lo scansa, io temo / che in lui spezzar si possa
/ degli varchi, iii-1-6-2: temo di non riuscire al desiderio ed
faccia la donna. redi, 16-ii-258: temo ora che ella... agramente
grande assalto. petrarca, 39-1: io temo sì de'begli occhi l'assalto
e stragi. tasso, 10-42: e temo che s'a noi più fia ristretto
i-175: assuefatto a mostrarmi qual sono, temo un inganno dovunque osservo un fare circospetto
automatico, e, direi, fatale; temo di vivere fuori di domani. di
perseverare. guittone, ii-210: ma temo che l'aunore / vostro no 'nde
automatico, e, direi, fatale; temo di vivere fuori di me, sonnambulo
ma a tanta e tale autorità temo di contradire. piovano arlotto, 209:
egli avanzi / l'empia fortuna; e temo no chiuda anzi / morte i begli
mio desir non varia; / ben temo il viver breve che n'avanza.
avvelenita, confesso il vero, che io temo in essi non poco di qualche occulta
essere bugiardo. pulci, 13-62: io temo il danno e 'l pen- tersi da
de'santi invocati a intercessione; ma io temo che molti, e non tutti ignoranti
, / quand'è sul ballatoio, / temo che spicchi il volo e piombi giù
son bandito di casa mia, ché temo che mio fratello sia dentro. galileo,
eccellente figura venesse ricuoperto) dica: temo il suo sdegno più ch'il mio tormento
, 12-198: e se non che io temo che forse troppo spavento prenderesti, io
, ii-259: non ti crucciar, se temo / qualche volta il tuo remo,
molto d'accordo colla politica, e temo di rovinarmi. romagnosi, conc.,
batticuore; sono così stravolta; e temo d'essere sorpresa. morante, 2-262:
conosco di marfisa il cervellino, / e temo esporre a troppo rischio / le monachette
, 22-587: ma ben forte io temo / che il divo achille all'animoso ettorre
a dio: « ornai più non ti temo! », / come fe'il
xxvi-2-320: ed io mentre passeggio or temo or spero, / or mi spavento,
la prega. pananti, i-85: ma temo ch'egli adopri questo inganno, /
mi rispose, / * perch'io non temo di venir qua entro '. cavalca
se andassi sul lago con te, temo che mi verrebbe la voglia di buttarviti dentro
- « ma non le nascondo / che temo, temo qualche brutta ciarla..
non le nascondo / che temo, temo qualche brutta ciarla... ».
nell'acqua. nievo, 425: temo che faremo un bel buco nell'acqua.
. se andassi sul lago con te, temo che mi verrebbe la voglia di buttarviti
altri, anche quelli che non sperano nel temo, uno stimolo, un estro ne
intorno a giovanni delle bande nere-, temo che nel secondo volume non mi cadrà in
calde, come tu vedi ch'io temo di non andarci io. guarini, 415
sant'agata, se vi sognate un temo buono, ditelo a me, che ci
, altri leucantemo, e altri eran- temo, perché fiorisce nella primavera: altri camemelo
grado. dominici, 1-6: troppo temo i fiori della ginestra, e di
: un giorno o l'altro, io temo che questo vecchio gentiluomo, che questo
purg., 32-144: tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. boccaccio
l'om che la pò oldir giamai no temo morto. iacopone,, 21-69:
fuorché la carità del mondo, la quale temo non abbia assai capitale che basti a
abbiamo bisogno. giusti, i-454: temo questa santimonia; temo questa fede grulla
giusti, i-454: temo questa santimonia; temo questa fede grulla, questa speranza poltrona
fuorché la carità del mondo, la quale temo non abbia assai capitale che basti a
giorno, / sì ch'ai volger del temo non vien meno. intelligenza, 101
calde, come tu vedi ch'io temo di non andarci io. tassoni, 313
, e se non fosse che io temo le censure ecclesiastiche per aver
voglia tanto m'abonda, / che temo lungiamente, / no la posso covrir
ingannare. giusti, i-73: temo che mi si dia la taccia o di
povero ragazzo mi fa pietà; e temo che militare o cittadino, giovine o vecchio
trassi. petrarca, 107-3: ch'i'temo, lasso, no 'l soverchio affanno
chiacchierone, come se l'avesse guadagnato un temo allora allora. fogazzaro, 5-175:
io al vero son timido amico, / temo di perder viver tra coloro / che
. monti, 7-241: ché nessuno io temo, / né guerriero v'avrà,
di corto non ho medicina, / temo che di tal male io non moia,
libero dalla febbre. foscolo, xiv-24: temo che la debolezza sopravvenutagli superi la forza
maledette, / e che voleano il temo in tutti i modi. collodi, 662
al giogo (« cohum lorum, quo temo buris cum jugo conligatur, a cohibendo
, né so ben dove; / anzi temo, ch'il veggio, e 'l
- « ma non le nascondo / che temo, temo qualche brutta ciarla..
non le nascondo / che temo, temo qualche brutta ciarla... ».
pochissimo dormire. cuoco, 1-265: temo che l'effetto [di quelle idee troppo
xuvó <; e < popéco 'temo '. cinòfobo, sm. che
edizione mirabilmente nitida, e desterà, temo, assai clamori di corvi. tommaseo
due che nessuno ci senta, codest'aria temo che a lungo andare non debba confarsi
figliuolo, ed esso consustanziale e eoe temo ad amendue. s. antonino,
dando retta a quello che dici; temo però che tu sia un gran politico nel
colmata la misura; e non vi temo più. [ediz. 1827 (89
mie carte aspergo / caduco, e temo estinto in breve fia. tasso,
e dell'usanza ria, / ch'i'temo forte di -per colpa,
ne vo legiero, / e non temo de'colpi de fortuna, / come tu
ma non viene a capo di nulla. temo che lo scandalo di napoli sia stato
: un giorno o l'altro, io temo che questo vecchio gentiluomo, che questo
il fatto è questo: che io temo di rimaner sola con lui, d'aver
descritti ed intesi; e per me temo che trascendano la comprensione finita. borsieri,
di tempo; per la qual cosa temo che mi si dia la taccia o
dante, conv., i-11-16: temo la infamia di tanta passione avere seguita
, come colui che li ho sperimentati, temo che tu, camminando per essa,
vita e per la mia libertà, temo che non voglia farlo per l'avvenire;
peggiori e diverse malattie, talché io temo che questo inverno sarò confinato a letto.
/ di quel giardino sovrano, / temo che non mi confonda / poi tanto
da barberino, 26: ma perch'io temo d'essere conosciuta, / com'io
, x-2-65: voi ch'alia mano il temo vi mettete / di conquassata nave (
l'oda, dalla sola miseria che temo, la miseria che umilia.
mai la fronte, / che più non temo un uom coperto d'armi! ariosto
in ciascun sacro bosco; / ma temo che da pan non siano uditi. ariosto
natura. terino, xxxv-1-393: eo temo di laudare / lo mio inco- minciamento
minciamento / di gioia, e più lo temo di tacere. /... /
/... / perciò lo temo dire, / ed altresì covrire lo temo
temo dire, / ed altresì covrire lo temo maggiormente, / a ciò ch'io
dietro, e la quinta era al temo, / drizzando pur in su l'ardente
6-5-96: la dio mercé non ne temo, anzi ne bramo i morsi: né
si compra. cuoco, 1-265: temo che l'effetto sarebbe stato quello di
di corto non ho medicina, / temo che di tal male io non muoia.
edizione mirabilmente nitida, e desterà, temo, assai clamori di corvi. pascoli
poco nata. foscolo, iv-328: temo che la natura abbia costituito la nostra
castigo delle anime grette; e io temo che la mia cuticagna dovesse i suoi cotidiani
, e piacere solo di buono, temo di convenire a vostra contanza, perché
avendo fatto giornalmente debito sopra debito, temo ora che ella cominci con rigidezza di
/ l'uscio di ronchio, io temo che 'l patrigno / suo mi vedesse
vii-218: scaldimi del sol ch'et- temo regna, / lo qual risplende in ciaschedun
di corto non ho medicina, / temo che di tal male io non moia,
tir mi crollo, / anzi ognor temo non venga meno. -figur.
è a letto per malattia cronica; e temo molto di lui. manzoni, pr
così lo rimproccia. redi, 16-ii-258: temo ora che ella,...
rispose, / « perch'io non temo di venir qua entro ». frezzi,
alla mia vita, quanto m'averà, temo forte, danneggiato lo inaspettato e non
non mi cita / né per lo dazio temo di piccone. fazio, ii-23-76:
, o una declive schiena, / temo, non procellosa onda m'avvolga, /
'pagabili dal pagatore francese. temo un tale / tanfo di sentimento decomposto /
interessi percepiti] sono pochi, come temo, bisognerà rilasciare anche i frutti di quest'
francesco di vannozzo, 66: [temo] donna, che la tuo sintilla
de l'usanza ria / ch'i'temo forte di mancar tra via, / e
del censo. de sanctis, ii-15-239: temo che i due miliardi sui quali
. b. croce, iv-12-202: temo che qui il parri stia sotto l'
. della casa, 639: io temo non gli spirti in ogni vena / mi
del venire io m'abbandono, / temo che la venuta non sia folle. cino
pelo. epicuro, 9: io temo il cielo, il mar, l'aria
perch'io sono un diavoletto, che non temo essor- cismi: fate conto che quel
/ un mio soffio, e il cader temo ti spiaccia. -impedire, evitare
ed al bene contrari o difficili, temo non perda infra un anno la fatica di
le parti sue, / tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. andrea
ti aspetterai una lunga lettera perch'io temo che sarà * giorno di digiuno '.
, i-271: vero amore nelle dette cose temo ch'io non sia un poco duretto,
sai tu, mia cara, che io temo il diluvio in questa 4 vera valle
modo di vivere; e pur troppo temo che non potrò mai più stare lungamente
una ad una fuor sian spinte, / temo che tutto non ci basti un giorno
sai tu, mia cara, che io temo il diluvio in questa 'vera
francesco da barberino, iii-408: non temo tuo ferir né bon ti chero,
. boccaccio, v-240: io non temo punto che tutte le sue virtù,
della mia donna il bel diaspro, / temo cangiarmi in scoglio; / ché discorde
lavoro, / sono appena mutato, temo, fumo... / come si
sto forte più che muro / e non temo le toi imprese, / e che
maggiore. idem, i-157: po- temo dire, che megera occupa la memoria,
figur. leone ebreo, 202: temo che non m'intervenga quel che già
ed al bene contrari o difficili, temo non perda infra un anno la fatica di
giraldi cinzia, 3-7 (1935): temo molto di non essere io quella che
i vostri sospiri. foscolo, xviii-19: temo d'offenderti palesandoti la mia passione;
uhm! non ci spero nulla, e temo che voglia diventare il disonore della famiglia
corso di tale epurazione dei decorati, temo che sarebbe giocoforza * sdecorare 'e '
giorni passati intervenuto negli offici postali, temo, dissi, che quelle lettere sieno
a dio: 4 ornai più non ti temo! '. 3. inferiore
1-69: grand'è così, ch'io temo ancor nel dirlo, / e dispensa
speranza. guidiccioni, 5-28: né temo io già che 'l fior della speranza /
lontana mi dispiacque; / la qual temo che 'n pianto si resolve, / se
fin che 'l donator dispose, / temo ce 'n privi, e favola a le
l'algenti brume. goldoni, iii-357: temo che il parlar tanto v'abbia disseccata
dissimulatore s'io non ti dicessi ch'io temo..., il tuo amore
e dissoluti vestimenti; sevi sono; ché temo non ve ne abbia. ser giovanni
solenne. gianni, xviii-3-1078: io temo che si rompano i legami di fiducia e
deriva. panciatichi, 126: temo a ragione non venga a nascere soverchia
mia tanto destretta, / che morir temo. boccaccio, dee., 7 -
, 150: doimè, mamma dolcie, temo che per li miei peccati cristo non
m'adiro, e mi doglio, e temo, e tremo / qualor vi penso
4-519: ma tutte cose fra tutte io temo in terra, / sparviero e
. boccaccio, vii-65: se 10 temo di baia e il cielo e il mare
, 7-iii-400: quanto a me, temo che qui dante dormisse.
buon prò! verga, 4-65: temo d'imbarcarmi in un affare troppo grosso,
sociali e civili: ma io la temo scritta in odio specialmente alla consorteria dottrinaria
. giambullari, 167: dicesi ancora temo e quaderno, quando vengono due tre
e una malattia, per la quale temo che poco voglia durare. -attecchire
volgar., 1-525: nelle dette cose temo ch'io non sia un poco duretto
di pazzo; a volte temo d'esserlo infatti. bocchelli, 9-127:
panzini, iii-233: ah, lulù! temo proprio che il tuo leggiadro corpo di
dottori, 153: ah, che temo pur troppo / che si ribelli amor,
» / ragionava il poeta « io temo forse / che troppo avrà d'indugio nostra
: tra questi pensieri ed affetti non temo ripetere spesso per una quasi onesta elevazione
vino 'e dal tema di cpopéto * temo, odio, fuggo '.
di vostra eccellenza: / le temo, senza errar, più che un ladrone
... / perch'io non temo di venir qua entro. albertano volgar.
giammai nominarla mi è sospetto, e temo che non equivaglia all'escludere. manzoni
sicure a l'aria porgo; / né temo intoppo di cristallo o vetro, /
... il comparatico; ma temo di non essere forse in tempo a esercitarlo
io sono un diavoletto, che non temo essorcismi: fate conto che quel folletto
modo di vivere; e pur troppo temo che non potrò mai più stare lungamente
il mio desir non varia: / ben temo il viver breve che si avanza.
alle mie carte aspergo / caduco, e temo estinto in breve sia. d'annunzio
zena, 77: veniva gente col temo, coll'ambo, coll'estratto, e
par dica: -in picciol corpo io nulla temo. d. bartoli, 25-243:
sopraggiunto rinaldo / e ricciardetto, tuttavolta io temo, / né posso ancor giudicio dar
estremo: / e dirai di che temo? davila, 502: parigi ridotto all'
tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo che queste leggende non fossero che bollettini
somiglialo nella eternità, percioché fu creato evi temo ed immortale come l'anima.
de'medici, i-188: ond'io non temo esto tuo nuovo insulto, / né
alcuni fac-simile, e l'altra perché temo che, durante la stampa, occorra di
sistemi. de sanctis, ii-15-239: temo che i due miliardi sui quali facciamo
. guittone, i-2-10: e sì temo non faccia corno l'arcieri ch'una
, negligenza. redi, 16-ii-258: temo ora che ella... mi rimproveri
alle aspettative. guittone, i-19-79: temo me non fallir contra di voi,
dolcissimi concenti. panciatichi, 126: temo a ragione non venga a nascere soverchia
: quando aveva creduto di sognare un temo sicuro, e tornava a rigiocare i numeri
poteo toccare. petrarca, 39-3: io temo sì de'begli occhi l'assalto,
... /... ché temo sempre l'occhio del ramarro, /
carnai del nostro fango, / e temo che un piè dentro vi rimanga. d'
tossire e sputare farfalloni, io non temo punto che tutte le sue virtù,
de l'usanza ria, / ch'i'temo forte di mancar tra via. poliziano
? gianni, xviii-3- 1078: io temo che si rompano i legami di fiducia e
ed erto / d'onor poggiate, temo non offenda / questa macchia il candor
. nannini, ix- 353: temo che 'l mio tristo ultimo fato / non
punto di buono tempo dice: non ti temo, « domine » che uscito son
/ né cosa più del mondo unquanco temo, / vivendo el suo consiglio. rosa
. groto, 304: io temo di metter fazzione tra la terra e
persona cara. saba, 124: temo non sia solo il viver mio / che
inaridì mia vena. foscolo, xviii-5: temo e mi vergogno pensando al mio stato
, / per secula infinita mai non temo ferita. caro, 5-112: come
. nievo, 1-282: « allora temo che quel poveretto abbia vuoto il granaio
la penna, mia cara amica; temo che voi ficcherete gli occhi in questi
187: non io son ovidio, non temo io il pargolo armato, i non
, ché son sì cortese / ch'io temo del nascoso e del palese. petrarca
ariosto, 150: morte, io temo più le tue fere arme. marino,
vedendo madonna in figura, / cotanto temo di lei innoiare. -l'aspetto
11 signore mi ha tanto colmato, che temo non abbia a privarmi del merito e
. petrarca, 18-7: i', che temo del cor che mi si parte /
sì di scovrir l'amato nome io temo. l. a dimari, io:
le mie carte aspergo / caduco, e temo estinto in breve fia, / e
di cose. giusti, iv-67: temo che siate tutti adirati meco. se
irresoluzione la quale è stata, e temo che non debba essere, la rovina
spazio e m'ergo, / ché temo il ciel turbato e i tuoni e i
al figur. fogazzaro, 1-481: temo sempre di uscire da quelle mani,
tutto umana. de roberto, 4-81: temo... di dover spezzare '
l'usanza ria, / ch'i'temo forte di mancar tra via. savonarola,
... / com'io temo l'orgoglio d'un bel ciglio. baldovini
apparisci troppo commossa, troppo agitata; e temo forte, nelle condizioni della tua salute
dell'ernia. foscolo, xiv-24: temo che la debolezza sopravvenutagli superi la forza
li accompagnai con lettera, perché sempre temo di frastornarvi. manzoni, pr. sp
1-i-264: -qualcosa sì, c'è: temo che siano doglie fredde. -sarebbero?
v-992 (93_9): non però temo più suo 'nganno e frodo. g.
la fronte, / che più non temo un uom coperto d'armi! spolverini,
dio: 'ornai più non ti temo! '. frezzi, iii-6-81: spesso
troia, e all'onde, / temo, ed ai venti tornerem raminghi, /
mi riempia d'una speranza che io temo non se ne vadia in fumo. nardi
, canz., 58: governa il temo amor, che è la mia scorta
per me, se non ch'io temo un poco / di costor, che ragionano
le parti sue, / tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. cavalca
per cu'i'ploro, / perché temo che noi venga a furare / alcun cristian
-sostant. foscolo, xv-393: io temo, mia dolcissima amica, che questo
. l. martelli, 1-139: temo no 'l troppo affanno / a furiar
con sommo piacere il comparatico; ma temo di non essere forse in tempo a esercitarlo
asse e 'l quadrante / che poco temo il ladro e 'l gabbadeo; / io
mi cita / né per lo dazio temo di piccone. g. villani, 12-92
giovene gagliardo / costui si vede, e temo che noi faccia / un dì come
ma se freddamente vi ci portate, temo forte ch'elle non vadano (
costui troppo è garzone / e che pur temo biasmo, io l'aria / già
gagliardo / costui si vede, e temo che noi faccia / un dì come suol
'l sommo ben di quel signore et temo ». beccuti, 157: ite dove
al suo ufficio di riproduttore diplomato. temo, però, che la sua disperazione
al suo dolce discreto, / non temo d'uom ch'a amar vada col geto
ginepraio / entrar mi fate, e temo non mel becchi. siri, v-i-
; ond'io né desidero, né temo, né spero. panzini, iv-296:
, / al capo accomodar del liscio temo / acconciamente il giogo. 2
tributario. bembo, 1-33: il che temo io forte, o donne, non
son io, / che d'icaro non temo il caso rio. -con la specificazione
ad infinite somiglianti. tansillo, 13: temo, qualor giù guardo, il voi
arrivando. salvini, 16-358: io temo fortemente / enea giugnente. pascoli,
verso a questo canto giungo, / temo vi offenda il suo troppo esser lungo.
gran sete. goldoni, iii-357: temo che il parlar tanto v'abbia disseccata
, / al capo accomodar del liscio temo / acconciamente il giogo.
foscolo, xvii-239: progressi... temo che ne farai pochissimi finché starai attaccato
... essere governati dallo stesso temo amor, che è la mia scorta.
burchiello, 91: sì ch'io ci temo di non far gozzaia.
pelle. simintendi, 1-30: io temo... che le spine non graffino
fia contato / per me, sì temo no 'nde fosse grama [la mia donna
senno. nievo, 1-282: - temo che quel poveretto abbia vuoto il granaio
agri esser dicevi, non solamente non temo, ma, desideroso d'udire,
dura tempesta? foscolo, xvi-168: temo che l'impazienza, e le passion-
22-93: i'direi anche, ma i'temo ch'elio / non s'apparecchi a
posso gliene gravo. carducci, iii-25-149: temo di aver troppo gravato su quel buon
. alfieri, 1-348: l'arti temo di seneca e sue grida. giusti,
come quivi, ove s'aspetta il temo / che mal guidò fetonte, più s'
). petrarca, 30-27: i'temo di cangiar pria volto e chiome /
esprime ignavia. bembo, 10-v-35: temo non sia il mio silenzio più tosto
dal tema di cpo ^ éto 'temo '; cfr. fr. hygrophobie (
mondo, non vi è forse, e temo che il forse sia di troppo,
infagottarsi. redi, 16-i-26: non temo il gelo, / né mai nel più
io so misaro e vorrei pace, puoi temo e spesso invilisco e spesso inbaldanzisco.
. f. frugoni, 3-i-308: temo assai di dover mangiar in un boccone
/ 'ncendo ed ardo, / tanto temo no le spiaccia; / sì n'mbardo
). forteguerri, iv-453: ah temo che il mezzan non imbastisca / a
preda lascia ai venti e prora e temo. foscolo, vii-223: una grande
il sangue. cesarotti, 1-xvii-3: temo assai forte che frattanto nel prode figlio
salvini, 4-519: ma molto temo quella brava gatta, / che me
pur, del lunato argenteo carro / al temo aggiunte le parrasie cerve, / con
. dominici, 1-48: né non temo che diventi genovese, lo studio delle
b. croce, iii26- 319: temo che non mi capaciterò mai di una concezione
cuore). goldoni, x-227: temo che il vostro cor sia già impegnato.
c. i. mazzini, 57-305: temo non poter venire alla cena; ho
da sì gran tenzone. / io non temo di voi: vostro potere / e
, in quelle teste immaginose, io temo, dopo cessato il primo impeto, gli
è vero, mia cara, ch'io temo del tuo amore perché ne'suoi principi
cicerone volgar., 2-2-138: io temo... che la natura..
che soffre l'eclissi; ed io temo che non sia nato ancor l'albero
nel mondo. saba, 290: temo dei casi la guerra, / dell'uomo
consecrazione. guerrazzi, 2-27: temo che dio mi doman derebbe
giovanni crisostomo volgar., 2-90: temo che, venendo a voi, mi con-
la sorte tua, ché nulla io temo, / né lascierò la tua follia impunita
. petrarca, 36-6: ma perch'io temo che sarebbe un varco / di pianto
. spallanzani, iii-385: io non temo punto che queste casse si sieno smarrite
or piango or canto, / e temo, e spero; et in sospiri e
fanno? / ah renzo, io temo assai ch'ogni filosofo / sia mosso
. simintendi, 1-30: io temo che tu inchinevole non caggi. bibbia
manchevolezza. buonafede, i-19: io temo che l'animo prevenuto e lo spirito
torturare. petrarca, 83-7: non temo già che più mi strazi o scempie
cefa parlò: se costì siedi, / temo per l'inconsutile tua veste. cicognani
si cagionasse. foscolo, xviii-42: temo assai che la vittoria non alletti alla
secolari. metastasio, 1-2-38: altro non temo / che'l volto del mio ben
e voi siete giovane e vago; io temo di qualche grande inconveniente. bisticci,
, che incorressimo nello spasimo, e temo col dolor di quell'arsura non affrettiamo
idiotismi gentili il mio gracile testo, temo di essere incorso nell'affettazione cruschevole.
entrar anch'io, / ma commettere temo un'increanza / che sia contro l'usanza
loro. c. gozzi, i-368: temo di non potere attendere il fine del
cinque: uno de'quali incurabile, temo. fucini, 201: dichiarò incurabile il
la salute, o per aventura met- temo alcuna altra parola che significa indegnamento.
consecutiva. simintendi, 1-30: io temo che tu inchinevole non caggi, e
betto da pisa, xii-1-324: però 'nde temo forte / e paur'ho di morte
risolvere. slataper, 2-91: io temo che tu cerchi di risparmiarmi. che
son senza 'l mio sole, / talché temo tornare al volto antico / del caos
c. i. frugoni, i-14-30: temo che molesto / qualche mal v'abbia
buone speranze. montale, 4-229: temo che... un filo d'ingegno
ch'io sia fallace indovino, ma temo che il compimento ci stia già presso.
de la tempesta ondosa / mi scoto e temo anch'io; / già cedo a
, / ragionava il poeta, « io temo forse / che troppo avrà d'indugio
alla battaglia. castiglione, 2-i-51: io temo assai che non si induri a camminare
disonori è soggetto. groto, 1-127: temo d'incorrere in infamia d'una notabil
penso sia molto buona e perciò non temo di infarcirmi la memoria di spropositi
sopportano. loredano, 1-102: io temo infelicità ne i miei amori. cesarotti
, 2-34: se non ch'i'temo per lo 'nquisitore / ben direi che non
bibbia volgar. [tommaseo]: temo di non mandare la vecchiezza del mio
verisimilmente vero. piovene, 6-394: temo i proprietari ansiosi di un'anima illusoria
31-125: come quivi ove s'aspetta il temo / che mal guidò fetonte, più
ond'io tutta m'infiamo, / temo morire. sacchetti, 154-13: passossi
, / e non la guerra io temo. luzi, 2-13: s'alzano dalla
. f. casini, i-252: io temo che i peccatori, o sbigottiti o
d'amar lei sì mi distringe / che temo el tempo in ciò sol non m'
roberti, iii-305: per voi temo i pericoli degl'infreddori. pecchio,
giusti, i-476: ingolfanandomi negli studi temo d'affogarci quel poco che ho di mio
misura). burchiello, 116: temo che la mia non s'accapricci, /
repubblica vanno ingrossando sempre più, e temo che in fine si venirà a rottura.
, vivere. goldoni, xi-1068: temo / che poco ancora possa andare innanti
ho vedendo madonna in figura, / cotanto temo di lei innoiare. amico di dante
inonorata lasse. bettinelli, 2-102: temo ch'ai tardi secoli non vada / per
. menzini, i-317: più non temo... gli aspri inquieti /
. censura. foscolo, xvi-513: temo che non la lascino recitare [la
pelle d'un drago, ma io temo che 'l mare non le abbia insalate in
. cicerone volgar., 2-138: io temo... che la natura a
foscolo, vii-167: se, come io temo, mi conoscete insanabile, esaudite almeno
. giov. soranzo, 80: né temo io di perire, / ch'in
mira, il garro, / anzi temo da noi si fugga e 'nsiepe
chiesero da bevere. muratori, 14-135: temo che in avvenire tutte le nostre nuove
di voi tanto vituperio, che io temo che solo per questo voi non facciate
favor de'tuoi raggi io più non temo / l'ira de'venti, e pien
lorenzo de'medici, i-188: io non temo esto tuo nuovo insulto, / né
. f. casini, iii-22: temo... che le passioni dell'odio
a tarvis. ghislanzoni, 80: temo altresì che la giustizia di dio mi
che ti rallegri, io stesso / temo d'interrogarlo. tommaseo [s
renderebbesi insuperabile. il perché io lo temo; esse falsano l'alleanza francese, esse
vivo. beccaria, ii-832: io temo che, se voi o i vostri parenti
il sostenne. bruno, 3-365: né temo intoppo di cristallo o vetro, /
e fuggir vo quest'intrico, / perché temo di dar l'ultimo crollo / e
far posto. cattaneo, iv-2-60; temo forte che senza un grave sconcio si
furono ragunati. da porto, 1-26: temo di qualche influsso di stelle, invidiose
, se io non gliele porto, io temo che egli non aggravi tanto nella infermità
il mio desir non varia: / ben temo il viver breve che n'avanza.
.. or è venticinque anni -e non temo che la data m'invecchi -,
f. casini, i-252: io temo che i peccatori o sbigottiti o infastiditi
tempo invola. tansillo, 1-351: io temo, duca mio di buon sussidio,
brami ormai / altrui legarsi in nodo temo e dolce. marinella, 175: lo
ed al bene contrari o difficili, temo non perda infra un anno la fatica
la fronte, / ché più non temo un om coperto d'arme; / e
sofferente. bembo, 1-187: assai temo di lasciar tra via / questa ancor
tu, mia cara, che 10 temo il diluvio in questa 'vera valle di lagrime'
, 789: se non fosse che io temo le censure ecclesiastiche per aver beneficio,
legata strettamente. foscolo, xvii-238: temo bensì che la vera non sia troppo stretta
mazzate. p. foglietta, 245: temo ancora ch'egli lasci di tor moglie
e gli amori il mio tormento / e temo un rio lascivo, amante un prato
d'augusto. lanzi, 1-2-1: temo che ad alcuni non paia inutile il mio
, ché son sì cortese / ch'io temo del nascoso e del palese. pulci
credi instabile, / da te non temo io froda. d'annunzio, iv-1-112:
ti lega, / ti rivedrò; né temo d'altro inciampo. leopardi, iii-215
, purg., 32-51: vólto al temo ch'elli avea tirato, / trasselo
cimitero. ed io / (non quello temo, ai vinti unico pio) /
perché de sua leggiadra alma figura / temo non sia così l'effetto acerbo; /
da tutti. ojetti, ii-77: temo che per troppo ammirarlo non ci si
plinio], 21-10: il leucan- temo è simile di odore all'abrotino, e
. idem, inf., 2-65: temo che non sia già sì smarrito /
nastro. monti, 8-694: ognun dal temo / sciolga i cavalli e liberal sia
segrete. nievo, 1083: io non temo di affermare che quella crociata del liberalismo
. v. colonna, 1-348: temo che sian lacciuoli intorno tesi / da colui
ogni servitore / di questa casa, temo di queste due signore. -ant.
il buon odore. idem, 9-23-249: temo... che queste nostre lisciarde
da'suoi dolori nel letto, e temo che la sua lombaggine debba andar per
'mpacciati. petrarca, 39-3: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /
cielo? petrarca, 18-6: i'che temo del core che mi si parte,
. petrarca, 18-7: i'che temo del cor che mi si sparte, /
lugubrissimo; l'altra squillante (e temo anche stridente) come un grido di
e alle volte anche stupido; e temo che, vedendomi alla lunga, tu mi
per l'amore che portava a fili- temo, di persuaderlo a lasciarsi spogliare, sì
; / che di pecca'mortali i'temo tanto / che no'm'anieghi cum le
nero nuovo tutti i giorni, e temo di macchiarlo innanzi tempo. di giacomo,
: disse [cesare]: non temo i politi e grassi, ma i pallidi
scusso e tanto macinato / ch'io temo non mangiar pan disperato. 7
iv-113: uh me tapina! io temo che il mio fedria, / perché ieri
me nel girone dei fratricidi ma io temo ch'egli troverà posto in quello dei maledici
la patria. fogazzaro, 1-714: temo di malignità oscure che già vi hanno fatta
né però resterò di dirvi ch'io temo che m'abbiate fatto qualche malizia,
verri, 2-i-2-64: malvagità aperta non la temo, malonestà aperta nemmeno. =
1-ii-263: una cosa sola mi spiace: temo che, se non ha dato preciso
iv-315: non lo vo'dire; pur temo assai non tu m'abbia pigliato in
di far qualche buon'opera. / -i'temo che non sia un gittar il manico
dalle persone che da me furon sedotte, temo fuor di maniera d'andar dannato,
152: voglia tanto m'abonda / che temo lungiamente / no la possa coprir nulla
disegnato di profilo, si manifesterebbe, temo, l'altr'occhio guercio.
. b. croce, iii-10-59: temo... che, per brama smodata
sta in man d'altri, e temo che a resistere / non sia bastante
se lui vi esce delle mani, temo che voi non ne caverete nulla. fogazzaro
, attive efficaci porche, purtroppo lo temo. soffici, v-2-577: non c'
errore; / che di pecca'mortali i'temo tanto. sanudo, xxiii-515: poi
ma dimmi della tua salute: io temo, temo: tu non la curi punto
della tua salute: io temo, temo: tu non la curi punto, e
frivoli e matti. carducci, ii-10-184: temo che una lettera tua, se v'
e guazze: / sì ch'io non temo parole né mazze, / che da
me felice almeno che né spero né temo. manzoni, pr. sp.,
viveria. domenichi, 2-459: ancor io temo che in medicar quell'occhio cotesto giovanaccio
e dal tema di cpo (3éco * temo '. melofòglia, sf. bot
questo regno? mauro, xxvi-1-279: temo di non esser già caduto / dalla memoria
., i-lntr. (60): temo che infamia e riprensione, senza nostra
cavalca, iii-3: poiché tacendo e parlando temo di peccare, parmi meglio, ovvero
r. degli albizzi, iii-406: temo che quello si può fare ora,
e tanto macinato, / ch'io temo non mangiar pan disperato. reina, i-119
mi fanno mille piccoli piaceri; ma temo che se io do loro codesta noia
de me stesso aggio mercide, / che temo di morir. dante, xxxviii-13:
dio: 0 ornai più non ti temo! » / come fé 'l merlo per
non m'arresto già qui, né temo, andando innanzi, che venga a mancarmi
]: noi visdomini alla messetarìa comet- temo a voi... che dobbiate metter
c. bini, 101: io temo che l'amor tuo... sia
bersaglio: / ciò che è reale temo, è la loro paura, della metastoria
da tutti coloro che amo e che temo a che mi giova quel- l'umil
palla. petrarca, 36-8: perch'io temo che sarebbe un varco / di pianto
un sentimento. tasso, 6-ii-170: temo talvolta, e poi mi pento / d'
bellissime signore. ahi, ahi! temo forte che ci saranno invidiuzze e rabbiette
migliore. cariteo, 252: non temo ornai che 'l pelago d'oblio / sommerga
mi confonda, / c'assai più temo la vostra minaccia. chiaro davanzali,
davanzali, 39-2: madonna, io temo tanto a voi venire / pensando,
di vite, 31: imperò ch'io temo dio, ò paura di mischiarmi ne
in via di frate, liberalissimo, temo, a parole più che a fatti,
colmata la misura; e non vi temo più ». -completare l'opera
craveri la sentenza è di grande mitezza. temo che in italia si dica, o
credo d'averla mai provata, ma assolutamente temo che la sia in verità poco di
g. capponi, 1-i-310: io non temo d'affermare che l'educazione divenne ai
giustinian, 1-329: tacer non posso e temo, oi me meschino, / che
male ed al bene contrari e difficili, temo non perda infra un anno la fatica
vostri non ce ne illuminate, po- temo serrare il banco doppo disnare, come falliti
. d'annunzio, v-2-163: non temo di guardare nel più profondo di me
. b. croce, iii-10-59: temo... che, per brama smodata
paesana. de marchi, iii-2-496: temo certi librettucciacci dalla copertina provocante e ambrosiaca
. attribuito a petrarca, xlvii-216: temo non faccia chiar chi ne stà 'n
molti affanni. machiavelli, 1-vi-304: non temo la povertà, non mi sbigottisce la
duol forte. petrarca, 39-2: io temo sì de'begli occhi l'assalto,
lxv-5-52: cosa vivente nel mondo non temo, / cusl corno fa lei per
intorno a 'giovanni delle bande nere'; temo che nel secondo volume non mi cadrà
sventuratamente sono cessate, o almeno lo temo. ora, il soggiorno per sé è
/ amor mi fa cantare / che temo di fallare, / tanta abondanza d'allegreza
e non scio la cagione, e temo assai / che altrui furtivo l'ubera
non mi fate parlare!... temo di aver già detto troppo..
/ è la cagion ch'io ardisco, temo e spero, / ch'allor divento
da furor divino / più di nulla non temo. monti, vi-22: la morte
già tradito. sarpi, i-1-126: io temo che la naturale superstizione e l'arte
prerogative politiche. delfico, iv-114: temo anch'io per qualche importante mutilazione della
e non gli togliete la francia, temo che non ne perdiate tanto di reputazione
ché son sì cortese / ch'io temo del nascoso e del palese. p.
e non gli togliete la francia, temo che non ne perdiate tanto di reputazione
in via di frate, liberalissimo, temo, a parole più che a fatti,
che più vado cercando? e che più temo? / luogo, tempo, ferita
iv-153: o pannunzio, mi accusi che temo molto la morte. il temerla molto
è segno. bembo, 10-v-35: temo non sia il mio silenzio più tosto
. b. croce, ii-1-276: io temo gravi danni ai neonati studi di storia
sempre temei, ed or più che mai temo / ch'ella alle nevi mie non
a far legna in questa boscaglia, e temo vi si sia smarrito. foscolo,
il giovane, 9-371: fulmini io non temo, / e né frecce o saette
continuamente noioso a me stesso, così temo di esser grave altrui. -insistente nelle
disse: usciam pur di qua, perché temo che vedrete anche di peggio.
parte mia non nomino nessuno, perché temo di accusare qualche innocente.
dante, cono., i-n-16: temo la infamia di tanta passione avere seguita
furor divino / più di nulla non temo. a. verri, 2-i-2-369:
amoroso noi curo, / che noi temo sdegnato. casti, i-2-279: non trovo
troppo commossa, troppo agitata; e temo forte, nelle condizioni della tua salute
... / tanto ch'io temo per questa novella / ch'un dì non
scienza. balbo, i-9: io temo che duri pur troppo lungamente opportuno l'
piangendo in mezzo al sangue; / e temo di trovarlo e al par mi nuoce
io, come poco esperto notatore, temo, se non sono aiutato, di rimanervi
giungemmo a lei. pellico, 2-124: temo che [giuseppina] non possa uniformarsi
non ti procuri nuove somme, io temo che noi saremo ridotti a morire di
: l'olive, al mio occhio, temo saranno scarse. vittorini, 2-211:
parte vólto. petrarca, 30-26: l'temo di cangiar pria volto e chiome /
abati, 1-449: io nulla temo, e '1 mio parlar non noce.
offende. alfieri, 1-16: altro non temo / che di offendere il giusto.
comandanti francesi. carducci, ii-3-158: temo non che [il cavalierato] offenda
ortodossa; ben è gesuitica, e perciò temo non torni a diventare italiana. carducci
in bando. mazzini, 20-92: temo sia tardi, e non vorrei differire un
. cavalca, 20-19: oggimai non ti temo né di te curo. fatti di
è l'amorosa mia ferita / e temo sol d'ogni umbra, per ch'io
avuto sempre contrarie le cose, e temo dubito ed ombro di tutto. pea,
ché parlar ti vole / falisco; e temo, omèi, / non rechi
delle onoranze sociali. jahier, 3-160: temo soprattutto che la massa degli indecorati,
dell'esercito. pratolini, 10-30: temo, adattandomi all'esercizio per me nuovo
sì forte abracciata, / ch'io temo avanti che pace si scopra / che
/ oppressato m'han sì ch'i'temo forte / e per men pena chieggo
orazione. speroni, 1-2-301: io temo non da sì fatto proemio si vegna
: più che tutte le altre cose temo la soma delle ordinazioni. ariosto, viii-39
31-127: come quivi ove s'aspetta il temo / che mal guidò fetonte, più
sua cose sì orribili che per me temo di scriverlo e mi spavento. tesauro,
ortodossa; ben è gesuitica, e perciò temo non torni a diventare italiana. pellico
politica [il cantù] oscilla e temo che oscillerà ancor più, poiché di
ch'io pur voglio, / e spesso temo per superchio ardire. bandello, 1-2
quella oscura solitudine. fogazzaro, 1-714: temo di malignità oscure che già vi hanno
anni e i mesi e i tempi, temo che indarno mi sono affaticato in voi
sono è già di troppo sospetta e, temo, da qualche giorno osservata. faldella
di roma. cavalca, 21-197: non temo se le demonia mi fanno oste.
, fu a me troppo onore. e temo di non aver forze eguali..
che ti trasporta, / ch'io temo ornai che l'ostinata voglia / non
c. è un ottimo galantuomo, ma temo che non sappia far bene i suoi
degni perdonarmi i molti errori che io temo d'aver commessi. -per manifestare
tornate a dietro ch'io non vi temo una paglia. gilio, l-11-41:
ché son sì cortese / ch'io temo del nascoso e del palese.
pucci, cent., 22-10: l'temo, il re disse tutto palese,
gli spacca ogni volta il polmone, temo che quel giovinetto non ripasserà più gli
, dica che vole / perch'io non temo onghion di palpalpistro. = var
. fr. zappata, 29: io temo, io tremo, io palpito,
b. croce, iii-10-59: temo che il concetto stesso dello spirito,
una caduta. guadagnoli, 1-ii-324: temo qualche spinta, qualche urtone. /
originale. foscolo, xvi-531: io temo per lui [il bertolotti], per
pare9? o, / und'eo temo di mal cader en pe90, / e
i-187: non io son ovidio, non temo il pargolo armato, / non a
voi siete giovane e vago; io temo di qualche grande inconveniente. buonarroti il
dice bene 'io amo te ed io temo te, ma non tremo te '
colmata la misura; e non vi temo più ». « come parli, frate
le parti sue, / tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. crescenzi
1-547: ora se gli scrivo, temo che egli mi creda spinto da tut-
e civili? bacchelli, 2-xxiii-454: temo... quello ch'io stesso
ond'io tutta m'infìamo, / temo morire, e già non saccio l'ora
'l cielo e le passanti saette, temo te. colombini, 51: carissime,
dante, conv., i-n-16: temo la infamia di tanta passione avere seguita
i corridor sostenne, / e dal temo gli sciolse, e ristorati / d'ambrosio
assedianti. muratori, 1 ^ -105: temo solo d'un gran furore di malattie
/ mi faccia forte, perché alquanto temo; /... / ma prima
i biasimi altrui, ne patisce; temo che lei ne patisca per me '
bene; non ama ma vorrebbe. temo patirà di me quando mi sapesse con te
de 'l mio innamorare, / e temo di perire, / sì mi sovvien di
studi pubblici; se non ch'io temo che la patria greco-russa gli nuocerà:
spesso spesso dànno de'bottoni; / ma temo che strappando la cavezza, / non
. g. gozzi, i-12-215: temo di diventar peggio, / se v'ostinate
ricoperte alquanto le faville, / e temo no 'l secondo er- ror sia peggio
io, experto de alcune cose, temo la longa morte e la indignazione de
le porte. cesarotti, 1-xvi-3: temo assai forte che frattanto nel prode figlio
gioia (i'lo confesso) e temo / che la lingua o la fronte mi
ognor più ardo: / per che temo che mai alle mia ali / non verran
l'eterno addio alle cose di cui temo / perdere solo un'ora, è
, / e spaventami sì ch'io temo forte / del viso d'una donna che
vasari [zibaldone], 5-279: temo bene che la cosa non sia per
lo padre mio e sentirà, io temo che non pensi ch'io l'abbia voluto
degni perdonarmi i molti errori che io temo d'aver commessi. fausto da longiano,
occhio l'attestato del ceci... temo perciò che si mettano a perfidiare per
goldoni, xi 658: temo ancor di passar qualche periglio. delfico,
sempre periodici. foscolo, xv-184: temo che questa stagione non sia clemente alle febbri
e più serena fanno. / ma temo ch'ora se permuteranno / di tal natura
domenico da prato, lxxxvtii-1-494: forte temo spesse volte che il cibo edendo in
più, in questi fogli, ma temo sempre mi vengano perquisiti, da che so
giovanni crisostomo volgar., 1-1-218: temo che questa pertinacia e perseveranza ria non
io vivo più, magior dolor non temo. giuliano de'medici, 64:
d'allora. bartolini, 20-196: temo i mesi di maggio e di giugno e
, cent., 22-10: i'temo, il re disse tutto palese, /
innanzi. ser giovanni, 3-527: io temo forte che questa sommozione non sia fatta
camino della gioventù solo e senza scorta, temo resterà imboscato nella densità de'vizi.
talvolta mi credo sofocle e tal altra temo di avere suonate le tibie piangenti su
/ tanto suave e piano, / temo pur che 'l to core / dentro sia
sui peli spaventati. tommaseo, 1-163: temo d'aver preso de'piattoni un mese
pratolini, 10-263: pareva avesse vinto un temo o un tredici, o una serie
caporale ci volse le spalle. fu un temo al lotto. l'ufficiale di picchetto
sono veramente belli; ma le teste temo siano le più molto piccine. pratesi,
non mi cita / né per lo dazio temo di piccone. sacchetti, vi-105:
purg., 32-50: volto al temo ch'elli avea tirato, / trasselo al
in pace / raggira, ma assai temo co'suoi detti / non ti travolga del
bel piacer devoto tanto / ch'io temo mostrar, parlando, quanto / è
: fortunatissimi che furono gli ultimi; ma temo che abbiano dormito un bel pezzo ritti
. i e s'eo lo dico, temo molto piui / non spiaccia a vui
ho avuto sempre contrarie le cose e temo dubito ed ombro di tutto: e
inventare niente di più plausibile. il temo al lotto! il temo al lotto!
plausibile. il temo al lotto! il temo al lotto! c. e
per cu'i'ploro, / perché temo che noi venga a furare / alcun cristian
-piovoso. sannazaro, iv-89: io temo gli dii non si riscotano / dal
. d'annunzio, i-77: io non temo queste rabbie orrende / e coll'ombrello
mi sono alquanto acchmatato, ma essi, temo, morirebbero di gelo. boine,
saldarlo un gran piastrello: / io temo assai che tutto non si scoli. magalotti
dispregi le leggi, et io le temo. leggenda aurea volgar., 1256:
nei vicoli di napoli quando esce un temo popolare. -architettura popolare: quella
pericolose attive efficaci porche, purtroppo lo temo. bocchelli, 1-i-572: ci rimise
desio, ardirei lieto, / ma sol temo del tempo e falsi inganni.
dei dati positivi per assicurarsi un buon temo alla prossima estrazione del lotto, uno strepito
giorni passati intervenuto negli offici postali, temo, dissi, che quelle lettere siano
che ciascuno potrebbe proporre e niuno, temo, scioglierle tutte. carducci, iii-28-70
boccaccio, 1-ii-829: più del mondo non temo i poteri. seneca volgar.,
alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottiscie la
sognavano o un gran matrimonio o un temo al lotto o più praticamente un amante dovizioso
precarietà ': non è comune; ma temo che la lingua scritta ne avrà di
sempre. ghislanzoni, 252: ora non temo più nulla.. fra dieci minuti
/ per li messaggi de l'et- temo regno; / e la parola tua sopra
: non vi vo'più tenere, ché temo non diciate i'vi predichi. la
bontà, la quale 'ab ae- temo ', sì come presente ogni cosa futura
stampa periodica milanese, i-204: non temo la morte..., ma poiché
la collocazione di un elemento all'in- temo di un insieme. bellori, 2-283
e'sia d'armati pregno / e temo un tradimento deretano. -sazio, satollato
beati. velluti, 208: temo la anima mia non ne porti ancora di
lampi che sono la mia passione: e temo che il freddo prematuro ce la porti
la cera di chi ha preso un temo al lotto! pirandello, 8-1123: che
torre! come se avesse preso un temo al lotto. -ereditare da un
mazzini, 52-207: nel 'diritto 'temo l'influenza prepotente di correnti. giuliani
di lui dico 'vuole ', temo dire che l'ha già avuto; tanto
prima / volta ch'io di lui temo e di me stesso. / ah che
operazione attuale: 'amo ', 'temo '... nello 'mperativo si
165: di sola una cosa io temo: che i peccatori, mal presumendo,
fonte di acqua detto disopra, nelrin- temo deltanima, vi sorgano nove vene di grazie
consegnare la lettera a una pulcella, temo ch'ella non si senta spirare nelle
fu per me il riconoscere che, dove temo un poco d'incomodità, i nostri
fastidio. ghislanzoni, 17-163: -io temo assai che la poveretta non vegga il
speri che t'ami / in et- temo, ché tutti èn una buccia. /
io li stimo poco e non li temo... chi è sì sfrontato da
l'intervento del re mi lascia freddo e temo che non darà valore e forza al
tosto non ti procuri nuove somme, io temo che noi saremo ridotti a morire di
professore. foscolo, xv-393: io temo, mia dolcissima amica, che questo
disegnato di profilo, si manifesterebbe, temo, l'altr'occhio guercio. pratesi,
. buonarroti il giovane, 9-737: temo che più ognor si rinnovelli / più
d'opporsi. amari, 2-8: temo di questo moisè che non vi faccia mutar
tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo che queste leggende non fossero che bollettini
mi dia volta. mazzini, 33-203: temo che gl'italiani non abbiano per anco
, ma ti dico veramente che io temo che tu sia, senza volerlo, un
per cento sull'ambo e dell'80 sul temo; però tavolta pure la proscrisse,
in terra... adepol ch'io temo del rapace augello ganimedifero, che non
sotto la vigilanza del ministro dell'in- temo, un ente morale denominato: « ente
. v.]: questa provvidenza del temo. a taluni il lotto tien voce
molti secoli si riteneva che l'a- temo e il pescara fossero due fiumi diversi,
. fu a me troppo onore. e temo di non aver forze eguali..
non dah'estemo, ma dall'in- temo, che cosa fu la rivoluzione di luglio
consegnare la lettera a una pulcella, temo ch'ella non si senta spirare nelle mani
rampogna. cesari, 7-148: io temo che questo forestiero non sia per reggere
parlare con uno..., e temo di potermi nel farlo pregiudicare in sei
questi punti di fisica, io non temo già che alcun di voi se n'offenda
fanno una spia tanto grande che io temo della loro ribalderia purassai, onde ne
tanto sconvolto in tutte le viscere che temo di non uscirmene in tutta la giornata
ghislanzoni, 4-31: io certamente non temo che si abbiano a rinnovare per noi
, 139: ahi, lasso, temo / la fragranza infettar d'angeli tanti,
rio. petrarca, 36-7: perch'io temo che sarebbe un varco / di
. giambullari, 9-120: dicesi ancora temo e quaderno, quando vengono duoi tre o
.. / perch'i non temo di venir qua entro. boccaccio, i-403
g. visconti, 2-121: temo d'esser pigliato a copertore / quale
nicodemo volgar., 28: ora temo che qualche volta non venga l'ira di
tratto il ternario: 'pur non temo il cimento.. '. p.
., 8-7 (i-iv-722): io temo che costui non m'abbia voluta dare
a una impresa di qualità che io temo di poterla condurre a fine. rovani,
per quanto ora il cor presume, / temo di no. getti, iii-66:
. dante, inf, 2-66: temo che non sia già sì smarrito, /
l'alte creature torma / dell'et- temo calore. s. bernardino da siena,
. monti, x-4-81: io la temo, né il perché so dirlo: /
rambo, è di gran lunga maggiore nel temo, nel quatemo e nella quintina.
alla borsa. faldella, ii-2-198: temo che voi altri uominacci quotiate alla borsa
, né però resterò di dirvi clrio temo che m'abbiate fatto qualche malizia,
d'annunzio, i-77: io non temo queste rabbie orrende / e coll'ombrello in
, / pure del solleon la rabbia temo. d'annunzio, iv-2-3: la strada
, 5-48: ahi, ahi! temo forte che ci saranno invidiuzze e rab-
cortine di un letto o all'in- temo di un veicolo. tarchetti, 6-i-266
ricevuta. ma l'avevo raccomandato e non temo. -assol. pascoli,
esempi o antichi o nostrali racconfirmarci, temo che sarei con voi più soverchio..
effetti. buonafede, 2-ii-16: io temo poi che più volumi non basterebbono a raccontare
su la fine della settimana entrante. e temo sarà unghetto... e vedrò
su andamo guastando; / e reba- temo le punte fora de strada / e redopiando
. pasolini, 10-41: non solo non temo il 'referendum ', ma sono
cui troviamo, dall'esterno verso fin- temo, come nel fusto, epidermide, strato
, -indovinare i mali è mio ministero. temo che le nostre buone intenzioni non abbiano
intellettuale). montale, 7-332: temo che rimarrà sempre uno scompenso tra l'
fa partire: / di ciò pensando temo e mi rancura. dante, in
che ciascuno potrebbe proporre e niuno, temo, scioglierle tutte. 9.
gli altri le vestali. / tuttavia temo, e forse non m'inganno, /
, / sarà per tela breve, temo, cenere. 8. ant
de'concetti. simeoni, 1-125: temo che tanta rarezza, quanta oggi veggo
caso porte. foscolo, xvii-238: temo bensì che la vera non sia troppo stretta
fa partire: / di ciò pensando temo e mi rancuro / ed ho pensieri ch'
s petrarca, 39-10: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /
molti anni, perché più della servitù temo la libertà recata in dono.
quale ben so essere infinito, ma perché temo che il non potere non recida la
veggiam di giorno in giorno, / temo di recidiva al fin non more /
credere d'impadronirsene lentamente, dall'in- temo, per mezzo dell'iniziativa, mentre è
rimproverato. santi, iii-404: io temo ormai che di soverchia lunghezza sia redarguibile
corrispondenza. nievo, i-vi-622: io temo di non esser fatto per 'incaser-
, i corridor sostenne / e dal temo gli sciolse e, ristorati / d'ambrosio
pasolini, 10-40: non solo non temo il referendum, ma sono per la
argomento. thovez, 1-139: io temo che se i vostri esteti nazionalisti facessero
l'impostura. volponi, 2-363: temo che la storia del libro da scrivere con
comparendo né esso né la risposta, temo che la mia lettera sia smarrita.
l'anima in quel gioir ch'io temo ch'esca / di me. =
sarà più savio che gli altri e temo non sia dey segnati di dio in retà
remica / volendo andare all'et- temo disio. -insinuarsi nella mente,
ammaestrarmi; ma se, come io temo, mi conoscete insanabile, esaudite almeno
quale battaglia, quando pure si cornetta, temo che non solo in mare, ma
/ ma sta in man d'altri e temo che a resistere / non sia bastante
, / di uno ha preso e temo anco di peggio: / tanto s'è
/ questa è la volta che io temo / d'ogni ben esser privata. agostini
televisiva). cassieri, n-21: temo che ora dovrò lasciarla, il direttore
l'efficienza dei processi biochimici all'in- temo dell'organismo. 3. fotogr.
m'alzo, e spero; ed or temo, e ricaggio. pananti, 1-253:
domenico mayer giuocava audacemente due lire per temo, per prendere diecimila lire, salvo
, salvo la ricchezza mobile. al terzo temo, domandò tfucemente: -quanto è la
corso di tale epurazione dei decorati, temo che sarebbe giocoforza 'sdecorare'e 'ridecorare'non
delle regole del gioco, all'in- temo delle quali collocare la contrattazione aziendale.
che dio non voglia e pure lo temo, le guerre, i musici forse d'
del gran parnaso in cima, / temo di farvi una ridevole scena / e
, ripetizione di una parola all'in- temo di una frase, di un periodo.
de'vizi. foscolo, ix-1-379: ben temo non gli autori gravissimi, più cattolici
ad ora mutato il cuore? qui non temo di strepito nella risposta: so che
non ti procuri nuove somme, io temo che noi saremo ridotti a morire di
sergardi, 1-345: io più ne temo allor che maneggiare / le veggo il bussolotto
castiglion fiorentino, laxxviii-ii-256: io non temo del crudel nimico / e non l'aprezzo
c. bini, 101: io temo che l'amor tuo... sia
e che si dovrebbe rifondere, quanto temo di somigliarti! -rifoggiare il carattere
solo nel pareggo, / und'eo temo di mal cader en pego, / e
avendo fatto giornalmente debito sopra debito, temo ora che ella cominci con rigidezza di
354: la sua gran beltaae / temo di riguardare / per non voler mostrare
a dietro, e la quinta era al temo, / drizzando pur in su l'
padre a causa del lotto vi vuole un temo, ed un temo grosso. dazeglio
vi vuole un temo, ed un temo grosso. dazeglio, 7-i-146: già non
, / udirà quel ch'in et- temo rimbomba. buti, 1-192: 'udirà quel
un tessuto che viene rivoltata all'in- temo di un capo di vestiario per fare l'
debilitate. tansillo, 1-67: perché temo / che 'l rimar troppo lungo non
arrestati in via livorno 3, alrin- temo di un alloggio di ringhiera al secondo piano
in preda lascia ai venti e prora e temo. codice dei podestà e sindaci del
preda lascia ai venti e prora e temo. / ora i fianchi rintoppa,
l'anima in quel gioir ch'io temo ch'esca / di me, qual prigio-
son quest'opre / degne d'e- temo onor, d'eterni carmi? 3
tra grecia e turchia. sarà guerra? temo e tremo, poiché russia vi soffia
nostra soffitta?... io temo che non ripareremo più a quel nido.
-distinguersi in unità o raggruppamenti all'in- temo di una compagine militare. m.
gli spacca ogni volta il polmone, temo che quel giovinetto non ripasserà più gli
sono in corso ancor; ma, perché temo / che 'l rimar troppo lungo non
vita materiale. tarchetti, 6-i-556: temo che questo stadio di quiete nella mia
., salvo il fatale telegramma che temo ci ripiomberà nel nostro dolore. fratelli
quale battaglia quando pure si cornetta, temo che non solo in mare, ma in
); son sudati fradici, che temo non gli dia dolore. 15
per ubbidirti. / -e pure io temo / le ripugnanze tue. memoriale al
bande son caduti a basso, / e temo che 'l rastei piu si rischiari.
festa finita: ma di questo provvedimento temo che l'economia della colonia abbia a risentirsi
volle iddio riserbarla. tarchetti, 6-i-556: temo che questo stadio di quiete nella mia
. assumere una particolare evidenza all'in- temo di un testo scritto. c.
lontana mi dispiacque, / la qual temo che 'n pianto si resolve. aretino
le milizie cesaree vivono ancora nelle piazze, temo che il danno o il colpo nella
beve, / sarà per tela breve, temo, cenere, / emula immaginandola del
sostiamo, quasi senza ragione, ch'io temo di colpo egli possa, prima ancora
ancora all'estero più che all'in- temo, il vedere uomini eccellenti, per ristrettezza
frigidità scultorea: alla de herédia; temo d'un successo molto ristretto.
sventuratamente sono cessate, o almeno lo temo. soffici, v-2-100: -hai insomma un
mi confonda, / c'assai più temo la vostra minaccia. -sostant.
pagato mezz'fi viaggio a venire, temo doverglielo pagar tutto a ritornare.
quello che segretamente desideravo: perché io temo che il parlamento com'è ora fiacchi ogni
reggerlo il nostro automedonte, / ed io temo la fine di fetonte. -a
essempi, enigmi e segni, è perché temo grandemente che questo libro delle presenti cose
quelle preziose imagini. foscolo, iv-297: temo che spogliandoli della magnificenza storica e della
). d annunzio, iii-2-1021: temo che a un tratto mi manchi la
tra grecia e turchia. sarà guerra? temo e tremo, poiché russia vi soffia
u cielo. martello, 6-ii-219: temo, se più l'istigo, / che
scomporli. da ponte, 1-619: temo un po'per despina; quella furba /
della mano. agostini, 12: temo che 'l rovescio della tua mano non
tuttavia, poiché non so riderne e temo di rovinare, io stimo migliore partito
udire la strega. giusti, ii-75: temo di rubarvi il tempo. bernari,
cinque e seicento, 50: non temo andar al fondo, / o padre santo
fame. p. foglietta, 245: temo ancora ch'gli lasci di tor moglie
8-45: io, così, nulla temo, amati lumi, / perché alquanto ri
gl'infermi tocco, / però ch'io temo di maggior mina. -indebolimento
contendente impersona una parte stabilita all'in- temo di un'ambientazione fantastica. g.
ci abbandona mai: persiste all'in- temo di qualunque tensione e ci induce a investire
acquistare in voi, e. ssì temo non faccia corno l'arcieri ch'una
queste febbri putride che corrono qualche volta temo che non mi facciano qualche scherzo e
... a quanto mi disse, temo che abbia dei catarri salsi.
fuggire. petrarca, 39-4: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /
, / che fé maravigliar l'et- temo sire, / sì che dolce disire /
la sentenza è di grande mitezza. temo che in italia si dica o, per
: non ho mai temuto e non temo di guardare nel più profondo di me per
! parmi il terren sanguinolento. / temo che morto qualche animai l'abbia. bandello
d'una volta. giusti, i-454: temo questa santimonia; temo questa fede grulla
, i-454: temo questa santimonia; temo questa fede grulla, questa speranza poltrona,
i. nelli, ii-324: temo che la mia opera non abbia da far
un'arte / vana che adoro e che temo. 4. vincolo, dominio
del venire io m'abbandono, / temo che la venuta non sia folle:
e sbadiglianti. giusti, 1-454: temo questa fede grulla, questa speranza poltrona
. roncaglia, 1-14: aimè ch'io temo non averlo morto! / vedi com'
. alberi, xxxiv356: ancor io temo al timor vostro, e tanto / che
in un luogo difeso o all'in- temo di una fortificazione per mezzo di trincee o
i-262: « al primo biglietto settanta sul temo, venti sulla quaterna? » «
come sono i luoghi santi; / e temo assai che in conto vi si metta
s'agita e muove / ch'io temo che qualcun non si scalmani. a.
una lettera con un'altra all'in- temo di una parola o di una parola con
luoghi e rimessa in modo ch'io / temo di non l'aver copiata bene.
di rifiuto prodotti dalla combustione ah'in- temo del cilindro. -gas di scarico: quelli
cor di pietà scarco, / ma temo ch'el sia vivo chi fa vano /
, sia nelle rime relegate nell'in- temo del verso. montale, 12-68: come
scatenò nell'anima. bartolini, 20-196: temo i mesi di maggio e di giugno
31-126: come quivi ove s'aspetta il temo, / che mal guidò fetonte,
i miei mali, così ancor non li temo: / amo il morir da forte,
; rimbambito. speroni, 1-2-183: temo che... nello empiermi la lingua
tormentare. petrarca, 83-5: non temo già che [amore] più mi strazi
schematicità delle situazioni. pasolini, 13-112: temo molto che lei rischi una certa freddezza
febbri putride che corrono, qualche volta temo che non mi facciano qualche scherzo e
, lo schieramento delle idee. ma temo ormai d'essere troppo vecchio per scrivere
in un bosco solitario arrivo, / temo che per averme odito tanto / arbori,
io non m'arresto già qui, né temo, anuna da destinato a
ma il libro è già lungo e temo che non paia per questa cotale cagione vogliamo
per la durata d'un lampo lo temo. oriani, x-13-372: di grado in
bramo questo e quel non voglio, / temo or di spiaggia, or di nascosto
scolare. piastrello: / io temo assai che tutto non si scoli. c
illustri. petrarca, 30-27: p temo di cangiar pria volto e chiome / che
[s. v.]: temo le faccia scomodo il prestarmeli adesso. moretti
veder talvolta s'egli è quello / e temo che 'n sul bello / dell'
i-13: la pace... io temo niccolaio propio non abbi isconcia, per
tanto sconvolto in tutte le viscere che temo di non uscirmene in tutta la giornata.
per me il riconoscere che, dove temo un poco d'incomoaità, i nostri primitivi
della gioventù solo e senza scorta, temo resterà imboscato nelladensità de'vizi. guazzo,
testo. gosellino, i-ded.: temo io ch'ella questo mio dono sdegni
che avevano cavalli più fiacchi si divisero e temo per un cavalli e gli servitori lo
io sarò sempre misero o giulivo, / temo a ragion della fatai partita /
tollo, / per secula infinita -mai non temo ferita. / 'l primo scudo sinistro
/ più che 'n tela dipinto o sculto temo. dotti, 1-205: in questi
defendin di pateri di loca- delli di temo, teritorio di questa città, essendo in
corso di tale epurazione dei decorati, temo che sarebbe giocoforza sdecorare e ridecorare non
un dio sdegnato. mascheroni, 8-352: temo a ragion, poiché sdegnate, o
noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte
undici., ventotto.. dieciotto, temo secco! serao, i-119: tutti
/ parlar con seco, di'che forte temo. -nella forma intens. seco insieme
sede in una legge apposita, ma temo che non vi sia più tempo per presentarla
il sedimento de l'orina, perché temo di peggio. dalla croce, v-28:
bibbia volgar., x-192: io temo che forse, quando io venerò,
, 126: giu non temo il gielo; / né mai nel più
labbra in segno di dubbio: « temo che non possiate continuare il vostro viaggio
buti, 2-123: cioè temo et asso, cinque et ambassi, di
. giambullari, 9-120: dicesi ancora temo e quaderno, quando vengono duoi tre
dello scrivere. pratolini, 10-30: temo, adattandomi all'esercizio per me nuovo della
biasmo prezza. tansillo, 1-23: temo che un giorno io diverrò selvaggio: /
c. gozzi, ii-190: temo che i miei lettori sieno annoiati di
ogni cossa insiema. garzoni, 1-102: temo di non intorbidare tanto la mostarda che
dietro affrettolle. foscolo, xvi-322: temo che questo statod'ozio, quest'abito senile
me; esono già vecchio, ond'io temo che finirò con l'anima consunta e
e di episodi. foscolo, vi-196: temo nulladimeno ch'io, spogliando gli uomini
del capace seno / di vostra mente temo d'impedire. -qualità tecniche di
2-466: passo in tanto stupor che temo molto / non mi rimanga un dì
non saprete generosamente e altamente finirlo, temo non vi sia ascritto a troppa tenerezza
la puerizia. gozzano, i-1269: temo anche di perdere il senso dell'autocritica
, 2-113: ti dico veramente che io temo che tu sia, senza volerlo,
della vita. alfieri, 1-1063: temo pure che egli [bruto] non sia
ferd. martini, 1-i-428: questi informatori temo che ne diano ad intendere di tutti
. organizzazione separata di cittadini all'in- temo di una comunità. giannone, 1-iii-378
dì in dì crescendo meco, / e temo ch'un sesta e terribile. carducci
l'abbia in gloria poiché gli uomini, temo, se ladimenticheranno ben presto: starà seppellita
tuoi e su'casi di lei, / temo che quando sarà giunta a riva,
li richiede. mazzini, 33-203: temo che gl'italiani non abbiano per anco
laborerò alle riviste serie, tu, temo, ti accaserai. -parte seria
cammin conosco, / né delle serpi ilfischio temo o il tosco, / né di cader
loro sensi. marchetti, 5-19: io temo pria non la vecchiezza inferma / per
forza da sezzo. pasqualigo, 2-3: temo, conoscendo io tutdi tutte l'altre
e si ristora. carrer, 2-147: temo che il cor di gioianon si sfaccia.
una palla. gadda conti, 1-146: temo, anzi, che più d'uno
i-14-148: sublime pastorella, / troppo io temo di morire: / questa tema solo
152: voglia tanto m'abonda / che temo lun- giamente / no la posso covrir
un accidente, dio liberi: e temo di avere la gamba sfracellata. pirandello,
faldella, 9-475: oh! non temo più che mi avvolga lo spirito delle
, 'impunemente per te', farmi presentare. temo de''cento occhi di argo'e delle
, e d'aspettar mercede, / temo ch'empia fortuna avare prede / di
gran sospetto il loro silenzio, e temo che ordiscano qualche mala tela contro questa
forteguerri, 25-54: di me non temo: ché mi fa sicuro / di laccioe
bibbia volgar. [tommaseo]: io temo che a loro rimangaquello che meglio e più
vita signorile. rebora, 3-i-382: temo di avvezzarmi troppo a questo tenore di
, e piacere solo di bono, temo di convenire a vostra contanza, perché
contenda? alfieri, 6-77: noi temo io, no, / mediante voi,
a destra o da sinistra, e temo / come servo non giusto il suo signore
tollo, / per secula infinita -mai non temo ferita. / 'l primo scudo sinistro
potendo persuadere che siano andate in sinistro, temo favorevoli per la distensione intemazionale e
/ chinossi. morone, 257: temo poi che il cor tenero e molle /
né smarginati. metastasio, 1-iv-61: temo che il numero degliesemplari in grande sarà ristrettissimo
mio piccolo ingegno si smarrisce, e temo non potere soddisfare a tanto peso,
dolenti e smarrite non avevano alcuna temo che la mia lettera sia smarrita. mazzini
volt'è per paura; / e temo che non sia già sì smarrito / ch'
/ tanto suave e piano, / temo pur che 'l to core / dentro sia
vòlt'e per paura; / e temo che non sia già sì smarrito, /
goldoni, x-739: il genitore io temo / non vorrà soddisfarci. giordani, vii-31
in corso ancor, ma, perché temo / che 'l rimar troppo lungo non ne
, / di mio ha preso e temo anco di peggio. i. da sanseverino
pur cresce e sì m'invita, / temo di non andar fra i so- mersi
massima cura. tommaseo, 3-i-211: temo sia oramai troppo tardi, e temo che
: temo sia oramai troppo tardi, e temo che taluni ricerchino a sommo studio siffatte
. ser giovanni, 3-527: 10 temo forte che questa sommozione non sia fatta a
organismo. altissimo, 62: l'temo che non sieno / nunzio infelice del mio
sono collaboratore, dice sonore verità, ma temo che... verrà soppresso.
collaboratore, dice sonore verità, ma temo che... verrà soppresso.
della fortuna. tasso, i-194: temo sopratutto ai non aver saputo ben drizzar
intorno al cor sì dolcemente / ch'io temo per mia sorte non repente / m'
/ in questi all'annunzio di un grosso temo vinto dal fomari, che era stragiorni
raggiucchio e tiro avanti; / ma temo qualche spinta, qualche -trattamento riservato
ogni sabato quando vedo che il mio temo non è ancora uscito, come oggi per
mare). salvini, 22-112: temo non me di nuovo la procella / involando
letteraria. balbo, i-q: io temo che duri pur troppo lungamente opportuno l'
muniti d un semplice passaporto all'in- temo, non sottomesso al visto diplomatico.
: per esser di soverchio amata, temo di perdermi un così dolce amatore,
contrappeso dall'un lato, io non temo sopraccaricar la bilancia, sì che pericolosamente trabocchi
, / e spaventami sì ch'io temo forte / del viso d'una donna che
dove sto col cuore tutto solo, temo non tanto i pericoli, quanto lo spavento
avere uno spavento d'associati, e temo ne avremo meno di prima.
foscolo, iv-328: per me, temo che la natura abbia costituito la nostra specie
questa cessione, guardarci ben dentro. temo speculazioni di borsa. e.
mondo della galanteria teatrale, dove, temo, si farà spennare fino all'osso.
gran colombo alle future genti, / che temo no 'l vigor così s'allenti
, 2-466: passo in tanto stupor che temo molto / non mi rimanga un dì
dell'ondosa vita, / da cui temo ornai i giorni ultimi spenti. borgese,
isperanzito di qui vederla, ma troppo, temo io, ci resterà luogo ancora a
perché l'ora era scorsa; e temo che vada spersa: son così sicure le
intesi. v. colonna, 2-174: temo che sian lacciuoli intorno tesi / da
verificherà. aretino, v-1-60: temo di non riuscire a la spettazióne, perché
, 24: s'eo lo dico, temo molto più / non spiaccia a vui
/ 'ncendo ed ardo, / tanto temo no le spiaccia. latini, i-1619:
intenti. guarini, 1-400: or temo di peccar doppiamente, e per la materia
suol giusto pianto, / ancor non temo di perir fra tonde, / ma còr
legge ed ode. beni, 131: temo che i sali e i risi, e
: ho gran dubio, anzi formido e temo / che vener, qual sprezata esser
11 sedimento de l'orina, perché temo il peggio. dalla croce, v-38
lugubrissimo; l'altra squillante (e temo anche stridente) come un grido di
la madonna di un marito o di un temo. = comp. dal pref
amor non ragguaglia il grave peso, / temo rompa 'l mio legno infra gli
aspettato fermo, al centro del suo temo brusìo, gli ha sferrato un pugno mentre
stende, i cresce sovriessa l'et- temo valore. f. m. zanotti,
. targioni tozzetti, 7-77: io temo che le proposte minute osservazioni sembreranno seccature
si contentano. pascoli, 1-475: io temo molto per i 'canti'. gl'italiani
questo matrimonio, se non fosse ch'io temo che er esso si scopra il fatto
g. c. croce, 226: temo sempre ch'esso non dica qualche gran
l'oda, dalla sola miseria che temo, la miseria che umilia.
e sconsolata vedovetta, / ch'io temo assai ch'e'ti darà la stretta.
della civiltà bacchelli, 2-46: non temo di dirle quanto sia stringente la nostra
primavera / per lei mi struggo e temo di morire, / chiedo soccorso a te
li vedesse. tommaseo, 3-i-211: temo sia oramai troppo tardi, e temo che
: temo sia oramai troppo tardi, e temo che taluni ricerchino a sommo studio siffatte
. b. croce, ln-10-316: temo che l'imbriani, nonostante la santità
che il prussiano vomiterà la slesia. temo solamente che la regina, la quale nelle
è tardissima; e la lettera, temo, non giungerà in tempo al corriere:
al ver son timido amico, / temo di perder viver tra coloro / che questo
. timonagium, deriv. dal class, temo -ònis (v. timone).
tardo timo ònis, per il class, temo -ònis, propr. 'timone del carro'
pazzi de'medici, 63: quanto temo or sorella, che grave caso / non