, seduta su una poltrona in cui temeva quasi di accomodarsi. pioverle, 2-115:
24-148: il vischio / d'orlando non temeva l'acquazzone. grazzini, 3-2-64:
: per queste qualità il popolo ne temeva, all'adottante piaceva. codice civile
, il quale era sì geloso che temeva dello aere stesso, se esso fu
: non solo di alterazione presente non si temeva ma né si poteva facilmente congetturare da
sp., 22 (374): temeva le dignità, e cercava di scansarle
il contento anticipato. moravia, ii-46: temeva che questo ripiego, svelando la sua
, 57: virtuoso appellavano colui che non temeva morte. passavanti, 1: questo
sempre s'appuntava a'colui di cui più temeva, e a lui tutto si riserbava
del corpo i quali essa prima tanto temeva. savonarola, iii-25: io solevo già
aveva la forza di confessarsi, e temeva che il sacerdote assolvètti o assòlsi
astrolago. c. gozzi, i-110: temeva di cagionare delle scosse tali nella macchina
, che non si attenterebbe; pure temeva. foscolo, v-141: vidi che
di fatto. settembrini, 1-183: si temeva degli attruppa menti del popolo
di spiegarsi qui in sua presenza; temeva ch'ella non avesse la forza d'
la tromba aggottava, / e non temeva né tuon né baleno, / e non
. dossi, 27: io ne temeva i baci, biasciosi, tabaccati,
palazzeschi, 238: infine cherubina temeva il marito, veggendolo che non era buono
5-126: il provveditore veneto, che temeva che se due nemici tanto sdegnati l'uno
dovei stare al buio, perché si temeva non poco per l'occhio, stante
orazione santissima. nievo, 184: temeva qualche grave pericolo pei suoi e le doleva
è impedita una gamba; e si temeva la cancrena. dopo più giorni di febbre
uomo, il quale era buono, e temeva iddio, et era carbonaio, e
, il quale era buono, e che temeva iddio, et era carbonaio, e
, ii-201: il ministro tanucci che temeva l'ingegno, l'alterigia e 'l
navi esser nel mare somerse, temeva sommamente che alcuno sinistro caso non
la sua roba al sole, e non temeva che gliela rubassero, andava gridando per
ima signorina esperta in amore, che non temeva di visitare gli uomini nelle loro case
una corazza, / questa armadura non temeva ruggine. buonarroti il giovane, 9-113
è impedita una gamba; e si temeva la cancrena. dopo più giorni di
colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro.
. marino, vii-294: che cosa temeva tanto il gran platone alla cittadinanza da
e gettarlo in quella condizione che tanto temeva. bocchelli, 1-iii-149: maestro, il
sui colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro
gelosia di frega- neschi, che sempre temeva che si volessero cercare i vantaggi di
del re d'inghilterra, del qual temeva molto. boccalini, i-74: e non
b. davanzali, i-401: ei temeva della ferocità dell'amico, che spesso
non solo di alterazione presente non si temeva ma né si poteva facilmente congetturare da
, il quale era buono, e che temeva iddio, ed era carbonaio, e
non solo di alterazione presente non si temeva ma né si poteva facilmente congetturare da
desiderio ma il ministro tanucci, che temeva l'ingegno, tramonto. bocchelli, ii-156
68: la contessa... temeva di prender una sciatica fra tutte quelle correnti
bello sposo. baldinucci, 7-43: temeva di esporre la propria vita in un
sui colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento all'altro
: usura su usura. ma lei non temeva le dannazioni dell'inferno. 2
alle mercatanzie e non agli esercizi militari temeva grandemente. berni, 66-2 (v-223)
la tolleranza. verga, 2-178: temeva che gli spiriti irrequieti del marito si
* debordamento 'del tevere. -si temeva che il tevere volesse 'debordare '
vita: s'era messo a discendere: temeva di precipitare; sentiva il bisogno d'
, erano considerati quasi deficienti e si temeva per il loro avvenire. levi,
-hai fatto buon viaggio? si temeva che tu avessi perduto la corsa.
tu avessi perduto la corsa. -si temeva anzi di un deragliamento, o di
e l'altro arme cambiate: / temeva orlando assai dela sua spada, /.
, i-470: la dilettante di confessioni temeva quelle del suo viso, e procedeva
disamorarmi subito. bocchelli, 1-iii-643: anche temeva quel che di lui e della sua
d'annunzio, v-3-216: da prima egli temeva che la sua rusticità e la sua
. g. capponi, i-183: temeva [firenze] il papa più che
loro e'raccoglieva con sollecitudine lieta; e temeva di non corrispondere assai cordialmente: troppo
1-54: tutto il paese mormorava e temeva gli effetti della loro eccessiva disinvoltura nel
poter scrivere con mente tranquilla; e temeva che la disordinata dicitura di quell'ultime parole
uomini erano più animosi, perché si temeva più el non satisfare a lui che
, tale sollevazione di animi, che si temeva il fine agli anticati dominii, tanto
mancava di rimescolare gli animi: si temeva queu'orrido fracasso, quella ventata disumana
all'imperatore per statici, perciocché sì temeva e dottava molto del detto uberto,
non tanto in firenze dell'acqua si temeva, quanto della città di pisa si dubitava
, il quale, ancorché fosse prete, temeva molto di se stesso per il detto
ella adesso credeva ai funesti presentimenti, temeva e sospettava di tutto.
presta averla se quello di che ella temeva avvenisse. frezzi, iv-5-92: avventurate
poter scrivere con mente tranquilla; e temeva che la disordinata dicitura di quel- l'
bimba nell'animo della madre, ed egli temeva la moglie anche per le vendette che
alle mercatanzie e non agli esercizi militari, temeva grandemente, avendo intra le proprie mura
ritien confitto? fogazzaro, 5-437: ester temeva che diventasse ridicolo e non gli permetteva
solo, dietro il fondale, giovanni temeva la propria ebbrezza: esorbitante, quasi
sua vita; ma più ancora temeva che estraordinariamente i particulari nemici lo
arte. aretino, iv-1-51: roma tremando temeva la faccia del suo dominatore; ma
manuale. jovine, 5-236: laura temeva che quel suo primo impeto di fattività,
, / l'ha fatto, ché temeva le duo stelle / non superassin la fiamma
. de marchi, i-1002: si temeva anzi di un deragliamento, o di uno
, / l'ha fatto, ché temeva le duo stelle / non superassi la
gli si era di molto annuvolata, e temeva anche un poco d'aveme a prendere
fare a fidanza con se stesso. non temeva più rivali. bocchelli, 5-30:
segreto era stato lui a dirmelo non temeva più di me. bozzati, 6-100:
, ma de li volanti ucelli fieramente temeva. bandello, 2-35 (i-1019)
arte squisita. fogazzaro, 2-308: temeva di non sapervi corrispondere, di non
fissa apprensione della morte, la quale temeva dovergli succeder in breve. morando,
. trattati antichi [crusca]: temeva gli occhi suoi folgo- reggianti. alfieri
cotte. galileo, 5-294: non si temeva allor del mal franzese, / però
di paura addosso che... temeva di essere invaso dal demonio. baretti
). paleotti, l-n-434: talmente temeva i tuoni, i lampi e le
nate di fresco. machiavelli, 539: temeva de'veneziani per essere in su le
senza lo strepito del tuono foriero altri temeva il fulmine a ciel sereno. salvini,
forcute! pensò lui, che le temeva e le odiava più che la scabbia
. d'azeglio, 1-235: egli temeva sempre che que'miei furori artistici fossero
, li pareva meritare il capestro, temeva che il peccato vecchio non fusse degnio
dalla immaginativa. faldella, 3-476: temeva gagliardamente che gli portassero via finola.
nodo del piede che mi prudeva, e temeva dei geloni. di giacomo, i-398
... era sì geloso che temeva dello aere stesso. s. bernardino da
, in gran maniera. * lo temeva che gesù! aveva una paura che
nella zona ghiacciata, dove il filosofo temeva di perdere il naso. dossi, 463
perché ella era giovana e bella, temeva, dicendo con seco: - io
come dire la notizia della sua nomina, temeva di riuscir goffo annunziandola alla giovane come
banco. moravia, ii-113: temeva... che con un pugno le
mercatanzie e non agli esercizi militari, temeva grandemente. firenzuola, 212: dubitando
di dormire; perocché dopo i tuoni temeva la grandine, e ringraziai il cielo quando
abrocone, e dall'altra banda assai temeva dell'ira della barbara femmina. imbriani,
imbertescare, / sì che di guerra non temeva sorte. 2. figur. irretire
imboscate. birago, 451: temeva... che l'inimico con qualche
e ritirata. bisaccioni, 1-40: temeva egli che l'inimico fosse in qualche luogo
, v-413: chi dovea portarvi quel libro temeva di impacciarsi con le dogane e i
pria non impalma. nievo, 4-231: temeva fondatamente, ch'ella lo abbandonasse per
è impedita una gamba; e si temeva la cancrena. carducci, ii-21-32: scrivo
ancor più che la lontananza, / temeva il ritrovar la via impedita.
siri, ii-181: [si temeva] universalmente la sovversione della casa
ancora, la speranza di risposarsi. ma temeva sempre di incapricciarsi di una donna troppo
vecchi, come a pisone inchinati, temeva. brusoni, 2-108: donzella infino
: il popolo di firenze... temeva grandemente, avendo intra le propri mura
sopraffatta dal ritmo indiavolato degli avvenimenti, temeva che la mano di filippo colpisse troppo forte
[rosmini] pativa di fegato pel quale temeva già degl'induramenti il dottore ramondini.
è inespugnabile. pallavicino, 6-1-102: temeva che il nunzio acquistasse l'animo non
che de i-22: si temeva non poco per l'occhio, stante la
desidera. siri, i-174: egli non temeva d'infringere quelle prerogative. 2
gli scopriva nimico e, permettendolo, temeva che non per onorarlo ma per interrompere
collenuccio, 210: carlo oggimai ingrossato poco temeva li inimici. guicciardini, i-188:
il povero. levi, 6-207: temeva, pigliando partito, di inimicarsi le autorità
sebbene non osasse interrogare un medico, temeva che la lesione al polmone gli si
l'italia? borgese, 1-49: temeva d'interrogarsi e di scoprire che amava
, benché intinto di ideali mazziniani, temeva in cuor suo ogni moto progressivo.
intoppo ingiurioso. tortora, i-41: temeva che coll'intoppo di queste discordie non
strana violenza. bontempelli, 7-22: non temeva che i loro abbracci le sgualcissero i
avergli detto un giorno nel ragionare che temeva fortemente '. p. del
intruso e eletto un nuovo arcidiacono, temeva quegli che, riducendoli, dovesse restar privo
irrita giustamente torino. calandra, 1-129: temeva d'irritarlo parlandogli. borgese, 1-23
il quale... nel dominio non temeva altro ch'esser temuto. g.
vedendosi tra le braccia un figliuolo che quasi temeva di perdere. manzoni, fermo e
pavese, i-342: esitò a parlare. temeva di avere ancora nella voce quel rauco
la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare nella chiesa all'officio.
volta lascivissimo in lussuria, alcuna volta non temeva né fame né sete. beicari,
lungo posseduto dal genio malinconico, ch'egli temeva la sua dannazione in eterno se non
già saputa per lettera, altre ne temeva. pirandello, 8-409: per lettera,
recondito, sotterraneo, limaccioso, che temeva il sole. piovene, 10-64:
, più che la lontananza, / temeva il ritrovar la via impedita, / e
se proprio avesse la lue, come temeva. 2. in senso generico.
le lunghe. nievo, 569: carafa temeva che i generali francesi volessero stancheggiarlo menarlo
in lungo, il servo, che temeva di perderla, fece instanza che si chiamasse
-opera pittorica che ha per soggetto scene temeva di cagionare delle scosse tali nella macchina giàparticolarmente
salvarsi più facilmente dalle macchinazioni ch'egli temeva,... raccontò ad annetta delle
riuscir a nascondere i suoi veri sentimenti; temeva di farsi prendere esageratamente la mano dal
male assicurato. fogazzaro, 2-216: ora temeva essere in colpa egli stesso di queste
palesar nulla, e di starsene quieta, temeva ora che il consiglio potesse aver prodotto
ed in elio-amba,... temeva fortemente che vi si frammischiassero donne di
bocchelli, 15-83: anche quel duro vecchio temeva la maledicità locale, e non
tecchi, 13-106: [la madre] temeva soprattutto l'odio tra i fratelli.
loro. straparola, 3-5: perché temeva di mancare dell'onor suo, prese
fa? ». buzzi, lxxv-148: temeva di quel seno: / non la
. brignetti, 3-137: l'insieme non temeva incertezze: bastava a dimostrarlo la proporzione
. bandello, 1-34 (i-426): temeva sempre gandino che zanina non si morisse
50: avevano una massima, che chi temeva moriva. f. f. frugoni
il marito. bocchelli, 1-iii-218: temeva per quel materialóne, come diceva lei
bibbia volgar., i-131: egli temeva di confessare ch'ella fosse accompagnata a
tanto cresciuto in superbia, che non temeva asserire apertamente sentirsi uomo da maneggiar mazzuola
. donato degli albanzani, ii-601: temeva che l'accortezza de'suoi cavalieri,
mercatanzie e non agli esercizi militari, temeva grandemente, avendo intra le proprie mura
sagù e lo salva, mentre malato temeva di perderlo. carducci, iii-1-36: in
novembre e dicembre, onde a ragion temeva,... che il seguente anno
si mise in mezzo lo speziale, che temeva pei cristalli delle vetrine; e presolo
che prima tanto gustava, poi altrettanto temeva, esaminandole onde venissero, a che
palesar nulla, e di starsene quieta, temeva ora che il consiglio potesse aver prodotto
: lo storico meritissimo giuseppe maria galanti temeva dir cosa non credibile che nel feudo
sp., 21 (367): temeva il giorno, che doveva farlo vedere
gran borsa. landolfi, 2-149: temeva che i suoi compagni avrebbero persino sorpreso
per andar predicando il verbo divino non temeva caldo né freddo, né alcun molesto
;... un'altra allorché si temeva la ruggine o mollume.
di essere uscito dalla fossa e aspettava e temeva che di momento in momento entrassero i
repentina. buzzi, lxxv-127: io temeva di piombar cadavere della paura / dinnanzi
catilina fioegli [il minozzi] non temeva che le idee del pellegrinirentino non fosse propriamente
il cielo..., né temeva la musica famiglia dell'alma venere il
h popolo di firenze... temeva grandemente, avendo intra le proprie mura
proprio nel modo che si prevedeva o si temeva (e può avere una connotazione ironica
soffrendo di gentilezza, si odiava piuttosto e temeva che si amasse e stimasse. d'
sembrava cosa da lesina; per ultimo temeva che l'offerta non adontasse codesta gente
invidioso,... quanto perché e'temeva che per memoria del padre e'non
novità del santo preco, / essa temeva più che far non suole. fioretti,
principio ebbe come uno schianto, perché temeva non la obbligasse a seguirla. svevo
2-202: il capitan generale... temeva che, impiegandosi troppo e non essendo
. g. averani, i-84: temeva egli [epicuro] di non isturbare l'
dell'uscita di èva (dunque la temeva) per offrirmi teneramente un suo broncio
210: carlo oggimai ingrossato poco temeva li inimici. grazzini, 4-145:
., perché amava il barbiero, temeva che la compagna, che era di lei
ombroso sospetto. verga, 2-173: adele temeva di stancare l'ombrosa e mobilissima fantasia
guerra. duodo, lii-15-77: si temeva che dovesse restar sommerso tra le tempestosissime
come uomo leve, sperava, poi temeva, ed ora si ormeggiava in su questo
i nostri a combattere, e ciascun temeva. foscolo, xv-6: se vedete pino
maestro alberto, 130: la lievre non temeva il cane, usato / di divorarla
tradimento [giu- gurta] da tutti temeva e pareagli sfuggirlo col ratto trascorrere:
: lo storico meritissimo giuseppe maria galanti temeva dir cosa non credibile che nel feudo
palesar nulla, e di starsene quieta, temeva ora che il consiglio potesse aver prodotto
è per l'appunto la cosa ch'io temeva di più per lei, ed è
parmentier offrì a uigi xvi, che temeva le carestie, di tentarne la coltivazione
lodava in istampa, i giornalisti ch'ei temeva moltissimo e regalava, i letterati stranieri
dimenticarmi così. botta, 4-134: temeva che per le parzialità di lucca contro
il petto! alfieri, i-17: io temeva di esser visto così dagli amati novizi
mentier offrì a luigi xvi, che temeva le carestie, di tentarne la coltivazione
261: perché onestissimo egli era, temeva molto che non avesse avuto a patire
lungo posseduto dal genio malinconico ch'egli temeva la sua dannazione in eterno se non
ammanto / girsi pavoneggiando, e non temeva / se il mondo andasse in volta
. pascoli, 674: ei temeva i cani / del pecoraio. d'annunzio
corpo, diligente quasi pedante, perché temeva di dimenticarne qualcuna. -che rivela
tempo? baldelli, 3-223: egli temeva di offendere quegli amici che gli aveva
... che fosse prima obbligato chi temeva il danno ad intimare al proprietario di
da un lato e se ne temeva la rovina. -sostant.
, la quale... poco temeva le percosse dell'artiglieria. capriata,
voltarsi indietro partì a passi veloci. temeva di perdere il treno. borgese,
. bandello, 1-34 (i-426): temeva sempre gandino che zanina non si morisse
non la finale perdizione che di lei si temeva..., ma l'esperienza
: prostituta. massaia, x-163: temeva fortemente che vi si frammischiassero donne di
donato degli albanzani, ii-201: elio temeva che, come elio fosse partito,
lo aver detto? -mi peritava, e temeva di voi. g. m.
tutta la pelle. nievo, 503: temeva un rifiuto, perché non ti aveva
napoli. siri, 1-iv-36: quello che temeva principalmente bérulle era che quei prìncipi,
smacco patito, ma dall'altro canto temeva gli accadesse come ai pifferi di montagna
non precipitassero verso il luogo che lui temeva. -in modo di pillola, come
: la plebe, abbandonata da suoi, temeva la violenza dei padri. guicciardini,
. bandello, 1-34 (i-426): temeva sempre gandino che zanina non si morisse
scibili', vorrebbe dire che alessandro temeva la grafomania? 7. animare
la morte e sì castamente che non temeva la morte. nannini [olao magno]
fende e smaglia. loredano, 318: temeva che questi aiuti non servissero che ad
giorno del male, quando più si temeva dai medici che non ne ritornerei, mi
uno scroscio come di mille rovine, temeva ogni città che la città vicina fosse
novità del santo preco, / essa temeva più che far non sòie. =
giuseppe flavio volgar., i-152: perché temeva di sottentrare maliziosamente al padre che incrudeliva
e gettarlo in quella condizione che tanto temeva. piovene, 15-m: è sempre lui
achille potentissimo dovea sposare ifigenia e si temeva non la parentela de'due prepossenti regi
presta averla se quello di che ella temeva avvenisse. leonardo, 2-72: se
la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare nella chiesa all'officio,
per l'ideale, e a momenti uno temeva d'es- ser restato senza.
principio ebbe come uno schianto, perché temeva non la obbligasse a seguirla.
, benché intinto di ideali mazziniani, temeva in cuor suo ogni moto progressivo.
suoi individui. botta, 5-89: temeva la propagazione dei princìpi loro [dei
roma. guicciardini, iv-45: si temeva pensasse [selim] di assaltare,
i manichei. botta, 5-486: si temeva che alla prima occasione...
il re di raona... temeva ch'e'ciciliani non si volgessono per paura
si sceglieva per le occasioni in cui temeva d'avermi urtato. 2. suggerito
, i-246: margarita, come quella che temeva ed anco perché prudore si sentiva altro
la finale perdizione che di lei si temeva..., ma l'esperienza
puro folle della lirica, egli non temeva il ridicolo e gli aleggiava intorno all'arruffio
notte per non incontrarsi con sua moglie. temeva di tradirsi, quantunque dicesse ancora a
la filomena, per cui tanto ella temeva, avea più curiosità che paura, contenta
medesmo loco. manzoni, iv-456: si temeva un'incursione di quei tanti o quanti
: in atene... la legge temeva le seduzioni dell'eloquenza...
politica). manzini, 18-77: temeva le lacrime come la grandine sul raccolto
: il dottorello si raccapricciava / perché temeva che, facendo un fallo, / non
la donna, che de l'amante temeva, come udì questo, mezza rassicurata,
viso. moretti, iii-567: l'andreana temeva che, dopo quei razzi di generosità
recondito, sotterraneo, limaccioso, che temeva il sole. 11. che
temesse la morte e sì castamente che non temeva la morte. boiardo, 1-29:
tiranno con pubbliche e private predicazioni non temeva di riprendere. = voce dotta,
seguito assai. ghislanzoni, 16-117: si temeva una dimostrazione in senso repubblicano socialista al
di loro e biascicavano mezze parole. uno temeva la responsabilità; un altro osservò che
re e senza notevoli contrasti, tuttavia temeva sempre di essere costretto per qualsiasi motivo
la revisione di torino, di cui temeva piu, non ha fatto nessunissima difficoltà.
recava spesso a visitarlo, sia perché temeva che si rinnovassero
non precipitassero verso il luogo che lui temeva. 3. assumere di nuovo
. cantù, 459: lo temeva come uno di quegli uomini dritti, che
. d. bartoli, 1-1-141: temeva che le contradizioni de'mori gli ribellassero
con la regina. pratesi, 1-300: temeva le vendette che i violenti cognati gli
per presta averla se quello di che ella temeva avvenisse. donato degli albanzani, 65
data alle cose celesti, in guisa che temeva forte che non ella malvolentieri si riducesse
casa della contessa ai fratta. costei temeva già da un mese quella visita e
piano). bellori, 2-159: temeva il papa l'obelisco rimanesse spezzato;
poeta, nella sua sovrana delicatezza, temeva forse ch'ella potesse leggergli fra le
l'ideale, e a momenti uno temeva d'esser restato senza. o sentiva
, 5-25: la vally si aspettava e temeva una delle solite scene e il rincrudirsi
b. davanzati, ii-172: molto temeva muoiano d'antonio primo e d'arno
che malvagio. moretti, ii-22: non temeva gli alunni difficili, il ripetente,
. moretti, ii-22: non temeva gli alunni difficili, il ripetente,
uscito dalla fossa, e aspettava e temeva che di momento in momento entrassero 1
ed anche aspro talvolta riprenditore, non temeva egli l'egualità perché sicuro in se medesimo
borghesi, coi quali ognuno di noi temeva di essere confuso; e, per distinguerci
aragonesi rimasti superiori. firenzuola, 316: temeva la musica famiglia dell'alma venere il
duodo, lii-15-77: quando più si temeva che dovesse restar sommerso tra le tempestosissime
la città in termine che la non temeva più lo imperio né i suoi fuori usciti
sopraffatta dal ritmo indiavolato degli avvenimenti, temeva che la mano di filippo colpisse troppo
. brusoni, 16: già si temeva che i soldati stranieri, oppressi dalla
che allontanarci dalla capitale, ove si temeva il contatto di gente tenuta per essenzialmente
degli aliani... tanto più temeva, vedendo il popolo... già
sviare con una spavalderia i sospetti, che temeva rovinosi, sulla sua sanità e sulla
;... un'altra allorché si temeva la ruggine o mollume. bacchelli,
annunzio, v-3-216: da prima egli temeva che la sua rusticità e la sua
non aveva desideri né rimpianti e non temeva la solitudine. -sostant.
. vi salterebbono dentro, come grandemente si temeva se amiens non si fosse ricuperato.
varca questo abisso. massaia, iii-145: temeva... che i novelli sacerdoti
di shultz, che l'ammirava ma la temeva, 'la sirena ammaliatrice di una rivoluzione
crudele. foscolo, vti-104: augusto temeva ancora la memoria di bruto e la
: conoscendoli desiderosi di andar predando, temeva egli che l'inimico fosse in qualche
mettere innanzi un monte di difficoltà: temeva esporsi a qualche fiero sbaraglio. bontempelli
pratolini, 1-86: lottavano, ed egli temeva che un passante, o qualcuno
sp., 30 (520): temeva, se si tornasse subito a casa
balzo si scansò col suo bene: temeva glielo togliessi. -sostant. jahier
irrequieto, i pianti della mamma che temeva la mia bocciatura, gli scapaccioni del babbo
strigliata. gelli, 15-ii-366: ei temeva ch'ei non si apparecchiassi a
dell'uscita di èva (dunque la temeva) per offrirmi teneramente un suo broncio
altrimenti potrebbono derlo della persona, temeva perché lo vedeva sciolto e in pronunziarsi col
, i-35: egli [cristo] non temeva e'giudei, né loro persecuzione,
, 2-202: il capitan generale, che temeva che, impiegandosi troppo e non essendo
1-ii-272: con ragione... iacopo temeva il loro accomodamento e provido del futuro
mezzo il sole. sergardi, 46: temeva a gran ragion la vista atroce /
di gelosia. bernari, 3-311: temeva, notando ogni giorno di più una sconcordanza
nome di consigliare il bene, e temeva il druso, nimico già scoperto e
, 10-49: non lo disse perché temeva di scoprirsi troppp. -con uso
dello smacco patito, ma dall'altro canto temeva gli accadesse come ai pifferi di montagna
: scrisse l'elettore a chamassé che temeva grandemente che, frattanto spendevasi il tempo
erano rimasti nella sua anima e li temeva. gadda conti, 1-22: appena
caterina da siena, i-35: non temeva [cristo] e'giudei, néloro persecuzione
non aveva denari seco, egli non temeva. -preceduto dalla prep. con
dalle vie strette degli artigiani che egli temeva. tornasi di lampedusa, 189:
popolo cominciò a bollire, e che temeva, per la baldanza che aveadel senato,
ma non osava dirglielo perché / troppo temeva d'essere sfacciata. -con
avendo voglia d'offenaerlo della persona, temeva perché lo vedeva isciolto e in tanta libertà
tornava inesperto come a vent'anni: temeva di venirne respinto; non sapeva condurre
il sagù e lo salva, mentre malato temeva di perderlo. è un potente specifico
, come nel giusto giobbe, che il temeva, si conobbe;...
stato con una ragazza così giovane, e temeva le conseguenze. lo preoccupava anche il
e sebbene non osasse interrogare un medico temeva che la lesione al polmone gli si
del regno. cuoco, 1-31: temeva [il popolo] i sollevatori, temeva
temeva [il popolo] i sollevatori, temeva gli ordini del governo, temeva tutto
, temeva gli ordini del governo, temeva tutto. = nome d'agente da
-sostant. moretti, i-960: temeva che egli le morisse in casa e toccasse
a un tratto si verificò quello che egli temeva. -che attende con ansia un
vizio recondito, sotterraneo, limaccioso, che temeva il sole. b. croce,
a palermo, lasciando intendere chiaramente che temeva fosse un tumore interno. -muscolo
il l'echc'è non ondeggiava e non temeva. il suo vetro era nitido,
italia per sovrabbondanza di mecenati, come talfieri temeva. leoni, 692: città.
i-383: quegli soprastando, perché ciascuno temeva quello che poteva avvenire, pensando provvedere
miracolosa isola. savinio, 27-83: marco temeva che nel ponte di luce che univa
l'appetito. romoli, 339: platone temeva che per l'immo- i più antichi
delle altre. muratori, cxiv-14-380: io temeva che mi burlasse, ma senza immaginarmi
: la paura era spartita; e ciascuno temeva l'altro. -estraneo o
debiti con le banche locali, e già temeva i tradizionali spauracchi delle ipoteche, delle
con una spavalderia i sospetti, che temeva rovinosi, sulla sua sanità e sulla sua
, i-33: lo spaventacchio! io ne temeva i baci, biasciosi, tabaccati,
preco, / essa [maria] temeva più che far non sole; / dubbio
il sagù e lo salva, mentre malato temeva di perderlo. è un potente specifico
e della bellezza. bernari, 3-131: temeva il manicomio, tra le cui mura
fatti: agire di più e prima egli temeva che la sua rusticità e la sua parsimonia
avea farnese. bellori, i-156: temeva il papa non l'obelisco rimanesse spezzato
novità del santo preco, / essa temeva più che far non suole.
lingua). fanfani, 3-212: temeva per avventura non le susine vere si
era ardita e baldanzosa molto e poco temeva il marito, veggendolo che non era buono
questa senza spendere. sarpi, ii-485: temeva che, trattandosi riforma nel modo incominciato
grado superiore, ch'egli detestava e temeva, gli disse, guardandolo al di sopra
altro strappo per la povera mamma che temeva di non doverla più rivedere. pascoli,
sua fantesca mi mandò a dire che temeva che il parentado non si concludessi. gheri
, fermo e lucia, 182: temeva di averle fatta un'offesa e studiava
i-547: eccone una [suocera] che temeva di lamentarsi d'aver proprio tutti dalla
popolo superstiziosamente la cansava e perché ella temeva di nuocere senza volere. borgese, 1-40
i-209): averebbe volentieri gridato, ma temeva svergognarsi con la vecchia. a.
ricerca e sviluppo, il quale evidentemente temeva la potenza del direttore delle produzioni.
, o dare (ciò che si temeva più di tutto il resto) agio agli
. dossi, 3-49: io ne temeva i baci, biasciosi, tabaccati, come
moretti, ii- 22: non temeva gli alunni difficili, il ripetente, il
vita di s. francesco, 2-273: temeva che alcuna volta non fossero attediati per
. loredano, 2-i-152: seneca non temeva i fulmini della morte e dell'invidia,
due villani. alfieri, 7-54: temeva di averle dispiaciuto in qualche cosa, e
i-iv-742): se non fosse che egli temeva del zeppa, egli avrebbe detta alla
giudice, il quale era sì geloso che temeva dell'aere stesso, di costui [calvino
francia filippo il bello, che ne temeva la potenza e la crescente autonomia della
sere soprastante si temeva, come passalimento d'una procella scansano
di una catena di case di tolleranza temeva la legge merlin, che progrediva nella
. della casa, ii-204: io temeva ben forte che il signor duca di fiorenza
la mano gli tremava: desiderava e temeva che fosse lei: desiderava e temeva che
temeva che fosse lei: desiderava e temeva che la si volgesse presto per torlo
simo pensava alla natura de'galli, e temeva che [saturnino] non vedesse quella
. ginzburg, i-953: mio padre temeva sempre che noi ci mettessimo in qualche 'pasticcio'
: la filomena, per cui tanto ella temeva 2. situazione di grande disordine
volponi, 8-32: li sentiva e temeva quali lettori degli ammirati quaderni rossi e piacentini
cesare, 31: non curava, non temeva nullo per ricchezza contra tricciadore per tricciare
cesare, 31: non curava, non temeva nullo per ricchezza contro tricciadore per tricciare
t'ha scritto sul serio, o perché temeva la lettera si smarrisse? se sul
parmentier offrì a luigi xvi, che temeva le carestie, di tentarne la coltivazione nella
a palermo, lasciando intendere chiaramente che temeva fosse un tumore interno, forse irrimediabile
era in grande guerra per quel tempo e temeva la potenza di quelli di macedonia per
maestro alberto, 130: la lievre non temeva il cane, usato / di divorarla
. bacchelli, 2-v-102: s'inquietava, temeva la guerra, e diceva: «
pensava alla natura de'galli, e temeva che non vedesse quella torbida gente;
signorina esperta in amore, che non temeva di visitare gli uomini nelle loro case
questa città s. cavalli, lii-4-327: temeva che un giorno... lui
alessandro verso di sé e molto ne temeva. frachetta, 84: nemici s'
ammanto / girsi pavoneggiando, e non temeva / se il mondo andasse in volta
rea, 3-35: il marito, che temeva gli scivolasse l'asciugamano, a un
impastrocchiato francese che, no, spiacente, temeva di non essere un membro del gruppo
ii-1-29: costantini, invece, come internista temeva sempre di qualche nuova complicazione ch'egli
[7-iv-1991], 10: « si temeva », ricorda martelli, « che
statua. imbriani, 8-89: temeva di vederli impietrire, lapidificare, statuificare