men gravi propositi che par che debbano temere di farsi innante alle superciliose censure di
dell'ulcera alquanto sinuosa e coperta fan temere di qualche alterazione che si possa fare
, 5-501: quasi si cominciava a temere che i tipografi fossero pionieri di civiltà
vergognosi scipatori, che voi vedete arrossare e temere, anch'io non vegga e quasi
superchievolmente... andrea di lionar- allora temere di gran puzzo. do-ghiori. botta
riuscita. davila, 47: era da temere non meno la soverchia grandezza de'signori
tutte quelle scelleratezze che si possono giustamente temere in exclamare che volleno farina e
: tu, figliuolo d'uomo, non temere loro e non avere paura di loro
. giuliani, i-39: mi mostrava di temere che anco si farebbe di poca uva
vii-169: vidilo in forma che mi fé temere, / armato come un saracino,
di farsi tenere per magni, di farsi temere per formidabili. = deriv. da
loro dispregiare la morte, minaccie non temere, ispandere ricchezze, ispesse volte in
per uno sparso di sangue che fa temere per lui. = sostant. di
pervenuto se fusse. 7. temere fortemente (in relazione con una prop.
iii-15: non dovete essere spaurosi né temere né vietare la guardia della ciptà l.
a stare di buona voglia e non temere spaventachi. machiavelli, 1-vi-456: lo
spaventa sì lo 'ngegno mio e fa temere la mente che io divento dimentico di
tr. { spavento). paventare, temere. fanfani [s. v.
parti esteriori dentro al cuore, sentendolo temere, il sangue: e per questo coloro
(spavésco, spavéscì). ant. temere fortemente qualcuno. guido delle
specchi: v. arrampidallo specchio, temere lo specchio). - libro dello specchio
far lo bene comune / non si deve temere / né fatica né di morte,
, 60-32: de lo 'nfemo non temere e del ciel spem non avere, /
attesa spenta / di chi non sa temere / su questa proda che ha sorpresa l'
speranzarmi, / ma il cuor mi fa temere, né il cuor suol ingannarmi.
173: non vi fosse inferno da temere, né paradiso da sperare, non porta
son dardo, / ché tal volere -per temere -è sperto: / consiegue merto -
son dardo, / ché tal volere -per temere -è sperto: / consiegue merto -
spicchiolino l'uscio dell'ufficio; ed temere di perdere l'onore in occupazioni ritenute in
relazione con una prop. subord.: temere ansiosamente di incorrere in un fatto negativo
pino, 2-13: già comincio a temere che, se per disgrazia sarete stata da
ii-ix-7: se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo
diffidenza del mio spirito 'pratico'per temere ch'io non possa tenere tremila franchi
. aretino, 9-183: « non temere » disse giesù « non mancare di
amari, 1-iii-327: né era da temere maggior odio per lo spogliamento degli ingiusti
la mente fon turbare: / lo temere e lo sperare, -el dolere e 'l
capacitate: / de lo 'nfemo non temere -e del ciel spem non avere, /
sì gran disinvoltura, / e non temere una schiaffeggiatura? verga, ii-394: lui
cose sue che ora non ha da temere di cosa alcuna. brusoni, 1061:
la tua euforia... mi fa temere alcun poco della tua 'salute': non
: gli assediati... incominciarono a temere che, se [i francesi]
perfetto / so'nel combatter da farmi temere. 2. per estens.
catone volgar., xxviii-192: non temere la paura de la morte, ché
sorriso storto che io avevo imparato a temere. calvino, 1-141: fuma,
machiavelli, 1-vi-277: non arebbe da temere spagna d'un re vecchio, stracco
soffrir bisogna. monti, v-415: non temere che lo strapazzo del viaggio mi abbatta
giacosa, 1-1003: che vi resta a temere di me? voi forte, io
nolli mettono loro allo strectoio procede dal temere che poi non fussino liberati e loro
tutta la immensa turba degl'impiegati cominciò a temere ed a stridere. papini, 28-194
testa alta con l'animo sereno, senza temere gli architetti incolti non sapeste strombettare
avreste stroncati e non avreste avuto a temere di noi. 7. uccidere
, non si debba mai... temere la strumentalizzazione da parte del potere e
. manni, ii-109: ho da temere ancor io, se in queste minuzie
tramortiti. il che non è da temere svegliandoli e non lasciandoli dormire, accioché non
, 2-223: lo suo spirito incomenzò ad temere e sentire le subiectioni diaboliche.
11-ii-44: in fine [scrissi] doversi temere il subbisso che ne verrebbe dalla cresciuta
volete dire gonfiotti, che non debbo temere di dovere andare a fondo.
superar i riguardi umani, a non temere le leggi. -travalicare il tempo
propositi... par che debbano temere di farsi innante alla superciliosa censura di catone
bertolucci può far molto sperare e molto temere. ingegno v'è senza dubbio; ma
modicità del suo prezzo non ha da temere la concorrenza degli zuccheri superiori. soldati
adriani, 3-2-70: è male il temere iddio superstiziosamente. f. corsini, 2-158
la sua sensibilità al caldo lo fé temere di non poter supplire nei mesi estivi
un temperamento suscettibile, risoluto e da temere in alcuni momenti. tommaseo [s
. ant. e letter. temere un pericolo incombente, un inganno,
, l'ingegnere... debbon sempre temere che la loro ignoranza, ammazzando o
squarciati, sbranati, e isvenati udire temere sopra le ardenti, e infiammate bragie.
che da te debba giron di morte temere, se grande sventura noi facesse. castelvetro
, ridendo gli rispose non essere da temere che prospero fusse entrato in luogo pericoloso.
lui era stato tale, da far temere della sua vita. mazzini, 11-124:
fece dante in non rispondere, parve temere che il figlio suo fosse morto. guicciardini
450: anche qui però sono a temere degli annullamenti a causa dell'aumento del
i metodi di clasletto fugge quasi col temere / se già ne fu cercata d'altra
- anche sostant. cia a temere che abbia ragione quella linguaccia di omar si-
tema grande. = deverb. da temere. tèma1, sm. argomento
adulto. = deriv. da temere, sul modello di tremebondo (v.
temènte (part. pres. di temere), agg. (tem'enti,
fatto così temeraria promessa'. non adeo temere promisi. g. b. casaregi,
per temeraria; ma che non era da temere che alcuno fosse mai per dimostrarla necessariamente
lai temerarìus, deriv. dall'avv. temere 'in modo avventato, sconsiderato', forse
ii-ix-7: se la cura avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo
messer equi- lio / avev'io da temere essermi odioso / ma non è per tardar
era quasi protetta si svolse gigante senza temere la concorrenza di tutto il mondo.
vidilo in forma, che mi fé temere, / armato come un saracino, e
attesa spenta / di chi non sa temere / su questa proda che ha sorpresa l'
non appare. landolfi, 2-158: mai temere [bisogna] quando si sta bene
dinanzi, e disse: « non temere, ch'io lo risusciterò ». dante
molte cose, quando lo da far temere della sua vita. pecchi, viii-80:
vi-44: ben si può dir costei senza temere / che suo b. tasso
b. scappi, 129: il pesce temere non e molto grosso, e in tutto
, comp. dall'avv. lat. temere (v. temerario), e -protervia
dico el proverbio volgare, voi non temere grattaticci e essere
temuto (pari. pass, di temere), agg. (superi, temutissimo
15-45: se di lor non volete temere, / di questo vino e'vi bisogna
-presumere, supporre, sperare, confidare, temere (ed esprime valutazione fortemente soggettiva in
tenuti fino allora per invincibili, fece temere ch'ei finirebbe per soggiogare i suoi
talvolta interminabili, di quelli che fan temere il fiato, anche se giunganosempre onorevolmente al
fino giostratore, che bene, dovrei molto temere che, appena tocco, non mi
degli uomini, non gli bisognava di temere che, predicando di sé il vero
692: chi ha fondato motivo di temere che siano per mancare uno o più testimoni
dicendo che pompeio aveva tardi cominciato a temere cesare. 8. tipogr.
, gerund. di timère (v. temere). timèlidi, v.
, deriv. da timère (v. temere). linea di difesa tumorale, i
: vìddono che solo iddio era da temere, e non null'altro creatura;
governano le loro republiche, più li convien temere gli uomini buoni che i cattivi.
prossima quaresima, mi chiarirò se debbo temere o no. intanto tiriam avanti.
te: « no no: non temere ». pavese, n-i-405: concluderò pregandoti
prendere una decisione; essere in ansia, temere, avere paura; indugiare, tergiversare
non gli apprezzare un torso. -non temere un torso: non avere il benché minimo
rai, / né d'altra cosa non temere un torso. -piluccare il torso
orlando: « e che si può temere / da gano? forse insidie, o
, 1-51: or non ho da temere che amasio mi trafigga se gli ammazzo la
iddio vi feci conoscere che il non temere, anzi amar la morte propria, il
, ha cagione d'essere umile e di temere: e con tutte queste cose non
cantar qualmente l'innamorato leandro, senza temere il pericolo della infedeltà dell'onde,
trave. -vedere (o talora temere) il brusco, il bruscolo, la
non deve né tutto credere né tutto temere. la troppa fede inganna, il timore
.. v'è gran motivo a temere che sia opinione traviata. quella de'malvagi
di questo regno, e si potrebbe temere di tanti mali, ch'è miseria solamente
-tr. ant. e letter. temere qualcuno o qualcosa; considerarlo con timore
più che i nemici: or come / temere ornai d'altro oppressor può roma?
2. provare un forte timore, temere. iacopone, lxxxiii-507: par ke
essar condotto i prigione, cominciò a temere da la vita, et intratoli adosso un
trepidando. 6. tr. temere fortemente. boccaccio, 1-i-531: col
paura della triaca che del veleno: temere maggiormente il rimedio a una situazione problematica
se arete in ogni vita saputo poco temere la malignità e vincere l'ingiuria della
13-266: io ho il dovere di non temere nessuno di quegli aggettivi che i moralisti
dunque punico nemico che i fenicotteri devono temere veramente. una pioggia troppo violenta potrebbe
muri poteo questo avvenire, cioè non temere con alcuno tumulto, bussando la mano di
ogni turbamento, sicché non vi è da temere nulla. settembrini, iv-105: mi
: questa diversità ai pensare mi faceva temere che dovess'essere poco durevole la nostra unione
fortuna. gherardi, ii-119: ornai temere non dovete, anzi usiamo quella lieta fortuna
usi giornalieri di quel luogo, per temere un inciampo. casti, ii-2-33: vidi
alcuno: per la qual cosa non deve temere che altri gli usurpi né la moglie
non v'è pericolo ch'egli abbia a temere vacanze. gioberti, 6-ii- 186
cecchi, 5-301: quasi si cominciava a temere che i tipografi = forma frequent di vendere
vinti, era certamente non poco da temere che non s'avriano contenuti nei loro
, alle prepotenze di nessuno, non temere nulla.
de numanzia. boccaccio, viii-1-222: temere quelle che nuocere non possono, come
niuno contrario sogno a ciò si dèe temere né per quello lasciare i buoni proponimenti.
visto, pareva che non avesse causa di temere. garopoli, 8-59: ma sempre
fia vettòria da fare tutti gli altri temere. dante, infi, 2-27: per
conquistatore a non sperare e a non temere più nulla. pascoli, i-165: sogni
di certi uccelli. boccaccio, viii-1-222: temere quelle che nuocere non possono, come
possono assicurarvisi, in guisa da non temere le scosse, i movimenti rapidi, vorticosi
: al paragone di ciò che poteva temere in certi momenti, la condizione di
, fosse pure una eresia, senza temere l'altrui anatema, dichiariamo essere antisociale,
delle esperienze chimiche. poi cominciai a temere si misurassero lo zucchero delle orine.
, ottobre 1968]: tanto da far temere che l'adozione di un sistema 'neocomunista'
in cui la grande artista non poteva temere neppure il confronto con se stessa. maurensig
. bruno, 3-359: non doviam temere che cosa alcuna diffluisca, che particolar
5-i-71: gli americani... debbon temere dell'avidità britanna, da'principii anti-democratici
clava né cogli omeri, è a temere che un alcide o un atlante non possa
, 7: se arafat ha motivo di temere che nel proseguimentodell'intifadapossaprenderpiedefraipalestinesilatendenza islamico-integralista,
flaiano, 7-141: c'è da temere, dopo questo film, che nessuno ci
, non credo che ci sia da temere che i neopuristi abusino dell'autorità concessa
fioritura novellistica ha per un po'fatto temere che il maupassant sciupasse le belle doti del
scivolosità. dossi, 5-148: temere scivolìo per immondizie. na scìvolo
spegnorare per qualche giorno, non dovrei temere che mi rendessero le cartelle.