si portò valentemente in... farsi temere e ubbidire alla gente che gli era
. masuccio, 193: cominciò a temere forte...; e cossi abbagliato
, / passando per la via, poco temere / l'importuno abbaiar di picciol cani
allora senza più pensare, senza più temere, abbandonandosi tutto alla tentazione, il
verga, i-121: vi stimo abbastanza per temere che voi, nobile e fiera,
, e al paragone di ciò che poteva temere in certi momenti, la condizione di
, 7-44: ora noi cominciamo a temere anche dei nostri pensieri più segreti, ci
, aderirsi agli uomini privati, non temere il senato. idem, 744:
uomini che si fanno molto amare o molto temere. idem, pr. sp.
parlarti ti farei vedere che non devi temere affatto affatto. arila, 15: per
spalle... che non debbo temere di dover andare a fondo. dotti,
]: affrontare la questione: non ne temere la difficoltà, venirla a trattare con
(457): la donna cominciò a temere non fosse morto, ma pure ancora
lo confortò e disse: « non temere, bucciolo, che l'albero non cade
a credere, o almeno almeno a temere, che questa fosse una ragna tesa da
in altrui, di quelle da altrui sempre temere; per questo sogliono i ladroni sapere
siciliane, le rifiutò, dicendo di temere che, di esse ammantate, non apparissero
.. pretender di farsi stimare e temere, col discorrer sempre di risse, quistioni
più calorosa, poiché non posso colpirti senza temere che il mio proprio sangue si versi
. [i viniziani] non aveano da temere molto de'loro capitani, ma,
papa, 1-2-141: mi sentirei inclinato a temere specialmente di un'anasarca,..
e di', che non hai cagion di temere il divin giudizio. cagna, iii-186
, né teme già, ove non dee temere. colletta, i-121: antivedeva lietamente
sete. idem, 51: sperare, temere, rimembrar, dolersi; / sempre
sue azioni, benché perfette, a temere il giudizio degli altri, e ignorante e
. bibbia volgar., ix-289: non temere, maria, imperò che tu hai
, e appoteratose in manera che d'alcun temere non gli bisognava, una notte fé
nel quale hai più che mai da temere il vizio, è quando tu lo apprendi
16. disus. dare apprensione; temere. [sostituito da] manzoni,
, scoperta che sarà, non è da temere che non riceva l'universale approvaménto.
baldinucci, 8-63: incominciarono tutti a temere... per la difficoltà che
vedere i suoi lavori, si potrà temere che le lodi, le quali gli si
le assicuranze dell'ercolesi ho sempre cagione di temere. = deriv. da assicurare.
al giugner dell'età decrepita non dee temere di alcuno scemamento di vivacità. segneri
sepulcri, per asue- fargli a non temere. machiavelli, 29: [uno principe
pericolo: che buona medicina a non temere così di leggiere era ricordarsi di queste
mai, ma che gli assuefaccia a non temere sempre. vasari, i-149: chi
guittone, xxiv-55: eo non deggio temere, / tanto sono avallato, /
a non avere paure vane, e temere d'andare allo scuro, di annegarsi
/ a prodigar la vita, a non temere / il periglio. idem, pr
padri, acciocché s'avvezzassero a non temere dolori e morte. fogazzaro, 5-140:
i bacchettoni ipocriti sono i men da temere. giusti, 2-196: bacchettoni e libertini
, vii-189: i tiranni vorranno farsi temere, e si faranno, come avvenne a
., 1-53: incontanente comincia a temere e recarsi lo bambolino fra le braccia
carte in mano, non aveva niente a temere. 4. neol. deposito
seno, / esortandolo tutti a non temere / e a dir divotamente il 'miserere'
permise loro d'entrar nell'inganno di temere la falsa divinità di giove, perché poteva
, quando fu abbastanza lontano da non temere che l'udisse don silvestro il segretario
, 40-ii-167: egli avea ragion di temere, che alcun dei tanti eunuchi che quivi
civile conversazione e buone dottrine non si de'temere. sarpi, viii-26: gli uomini
bacchetti, ii-257: capitan maspero cominciava a temere, colla privazione di viveri freschi,
de confortarlo e dirli: « non temere ». pulci, iv-103: tu non
assai [i padri] ebbero di che temere, e finiron d'intendere, la
dell'altro sesso mi hanno ridotto a temere anco di me stesso. verga,
ove con assai bizzarra paura dice di temere ad ogni tratto che * il duomo di
buonacciona non gli permetteva né meno di temere che giulio avesse fatto qualche imbroglio.
per lo freddo, e da non temere, allora si riscaldò, e per li
. d'annunzio, ii-721: non temere, o uomo dagli occhi / glauchi!
al sicuro, non avere nulla da temere. goldoni, v-35: avete tutte
i pochi ricchi godono dell'opulenza senza temere la fame di molti poveri, e i
coda. segneri, iii-2-8: non temere, disse l'angelo che serviva a
mentre ch'egli piglia la via da temere, per gli oscuri bruzzoli, disse:
dossi, 243: « non temere! » iterò con un buffo, tosto
è potente in modo che non ha da temere di quello di loro che resterà superiore
se non in dolce, xxv-2-233: non temere, ché il cardinale farà burla.
al luogo dell'appuntamento, cominciavo a temere che la caccia l'avrebbero rimandata. era
cessato di perseguitarmi, non doveva egli farmi temere di essere caduto dalla sua antica benevolenza
sono tutte riflessioni che ragionevolmente possono far temere della caduta di questa che chiamerò bastarda
nei primi anni e linfatico, dié a temere per la sua vita; che solo
, i-252: poco ho io a temere sotto lo scudo di campioni sì fatti le
perdere; stavano in cagnesco e facevano temere d'un colpo di mano sopra palazzo
mi ronza tuttavia, e mi fa temere che ella per via di qualche incanto non
in grado di offendere o di farsi temere; e per ciò solo è atto vile
venti. soderini, ii-265: per temere il pisello grandemente il freddo, è
permesso niuno ardire, anzi hanno da temere del continuo di non mettere piede in fallo
non persone che non avessino avuto da temere di darli calunnie false; ma lo
ad un cammino, che non è per temere mai nulla. -andare al
i-331: per il tuo campamento non temere; temi per il cuor tuo, povera
è dovuto, pur nondimeno egli è da temere non all'avidità de'più sieno rapiti
, ii-257: capitan maspero cominciava a temere, colla privazione di viveri freschi,
pelle!... -non temere, ne ho molta cura e ho anche
considerare, prima, quale sia più da temere, o d'uno buono esercito male
ii-257: capitan ma- spero cominciava a temere, colla privazione di viveri freschi,
tanto di persuasivo, che io comincio a temere del successo della battaglia, se gli
sono tutte riflessioni che ragionevolmente possono far temere della caduta di questa che chiamerò bastarda
v'è più libertà; poiché si può temere che lo stesso monarca o senato non
picciolo, castigalo tuttavia; e fallo temere e per insegnamento e per batterlo colla vergella
gravi propositi, che par che debbano temere di farsi innante alla superciliosa censura di
, 1-456: molto è più forte da temere il biasimo di non seguire virtude
: ebbe lodovico sforza causa giusta di temere che qualunque volta gli aragonesi volessino nuocergli
il sangue, come si può sempre temere dai volgari medicamenti di questo nome che
conversazione e buone dottrine non si de'temere. boccalini, i-368: sorrise allora apollo
.. deve mantener l'ordine e temere i rimproveri di un ufficio centrale a qualche
se stesso non aveva finalmente di che temere. panciatichi, 47: giovanni sermattei,
bernardino da siena, 36: non temere, maria; tu hai trovata grazia appresso
/ con sì gran grida che facean temere / ciascun di nostri franchi paladini.
prima accordati a far le viste di temere di quel cavallo, per farlo spiccare
io sto così così: non è a temere, dicono i medici, per il
né teme già, ove non dee temere. leopardi, 22-109: poscia, per
della mia, è troppo credulo quando deve temere il pericolo di un figlio. brancoli
-avere la coda di paglia: temere e sospettare sempre accuse, danni,
il sangue, come si può sempre temere dai volgari medicamenti di questo nome che
è buon giudice di questo mestiere posso temere d'essere forse in alcun luogo colpevole
.; stavano in cagnesco e facevano temere d'un colpo di mano sopra palazzo vecchio
bene e mal sentire, e vergogna temere. dante, conv., iv-xi-i
lui come lui, non ha niente da temere. -come dio vuole, dio
, li-m: né io certamente ho da temere che a veruno di voi, o
lume de'popoli slavi ch'hanno tanto a temere della russia e ne sperano tanto.
il vecchietto malizioso. « non avete a temere che vi faccia la concorrenza, io
certo non pur colle parole è da temere di trattare di sue condizioni, ma eziandio
gli occhi coloro dei quali poteva ragionevolmente temere. bruno, 3-45: la dottrina
cangiando per me? confessalo: non temere da me né rimproveri, né trasporti
e la sua vita troppo pura per temere... dio. pavese, 5-69
è da far confronti. -non temere nessun confronto o il confronto con nessuno
o il confronto con nessuno, non temere confronti: eccellere sopra
, i cui versi do- veano soltanto temere il confronto di virgilio, era stata
1-8: ebbe lodovico sforza causa giusta di temere che qualunque volta gli aragonesi volessino nuocergli
mi consentirai, che gran vergogna è il temere, e 'l tornare addietro del ben
gli effetti dell'energia del governo senza temere per la sua sicurezza. pascoli,
crederlo tale a tutti, e farlo temere per quel mostro divoratore ch'egli è,
se per me un ruggier sol vi fa temere. castiglione, 207: non è
e le loro leggi non hanno da temere infrazione. 9. recipr.
finalmente di che temere in questa parte. monti, x-2-
, e le loro leggi non hanno da temere infrazione. ma se invece fossero un
abbiano con reverenza ad amare o temere, quando finita la guerra non hanno più
e le loro leggi non hanno da temere infrazione. ma se invece fossero un
. segneri, i-260: non puoi temere di tedio nel suo [di dio
473): cominciamo a... temere di non aver già buscato il titolo
tutto il ricettario di sèneca per non temere la morte, e di tomaso a kempis
uomini che si fanno molto amare o molto temere. pellico, ii-99: siffatto iracondo
/ lascia pensier ri sciocchi, e non temere / che fra tenebre nere ognor sepolta
e malfattori 1 quali si raunavano senza temere le leggi. dante, purg.,
volgar., ix-59: non vogliate temere coloro che uccidono li corpi, imperò che
cose terribili, quelle sono più da temere, dove gli errori che si fanno non
a. cocchi, 4-1-200: potendosi temere che tali detrazioni di sangue..
, ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata via
di se stesso non aveva finalmente di che temere in questa parte, se non in
iii- 254: non abbia a temere che io, pubblicando un componimento,
possa più citare un vocabolo greco senza temere che il compositore, il correttore e il
le cose terribili, quelle sono più da temere, dove gli errori che si fanno
. carducci, i-1009: c'è da temere che un giorno o l'altro
. d'annunzio, ii-721: non temere, o uomo dagli occhi / glauchi!
, e le loro leggi non hanno da temere infrazione. -cosa in sé
vile, operare giustamente, amare e temere sopra i peccatori. pulci, 1-13:
deh discarica la coscienza tua, e non temere lo dire degli uomini, ma più
bello, costringe gli amanti a maravigliarsi, temere e venerare detta persona, come una
: oltre tutti i danni che si potevan temere da un tal passaggio, eran venuti
giovanni dalle celle, 4-1-34: può temere che 'l peccatore sopra a questo abbia
, iii-2-31: quando non bastasse a farvi temere tutto il creato, che è tanto
vasto, non dovrà bastare a farvi temere tutto il creabile, che è infinitamente mag
di quelle creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno. verga,
, reputare; sperare, confidare, temere (e indica incerta attesa quanto al
16-v-107: noi di tal cosa dobbiamo temere nella signora marchesa,... perché
avere a morire, non sono per temere cosa alcuna, ma per pigliare qualche partito
dovuto, pur nondimeno egli è da temere non all'avidità de'più sieno rapiti tutti
e che molto si faceva amare e temere da'sudditi sua, cupidissima di gloria
: se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo
; ma li aveva scelti troppo bene per temere d'esser tradito. de roberto,
chiaro davanzati, 255: e 'l mio temere non è che da vo vegna
cattaneo, ii-1-30: ma l'esperienza faceva temere che, per ottener questo bene
altra base. così non avremo più da temere altri danni dall'aver occultata la perdita
alto fui, giammai non mancai di temere. dante, par., 9-1:
oramai io non sia più in età da temere che il profumo della lode mi dia
, 1-168: dovrebbe l'uomo sempre temere la superbia, che non gli dia di
ha la coscienza pulita non ha da temere di nulla. g. m.
quarta cosa si è, che dobbiamo temere che l'uomo per gli molti veniali non
che comunemente declinano al peggio, è da temere che quello che sarà in questo principio
cosa buona è declinata, comincia a temere del giudicio di dio. guicciardini,
tanti che e'non avessero di che temere,... e levato il romore
temperamento suscettibile, risoluto, e da temere in alcuni momenti. foscolo, xiv-241:
mi mettete in vista, mi fanno temere che mi deludiate per divertirvi. arici
ripetè con chiara voce: « non temere! accogli l'ignoto e l'impre-
vita sua, acciò che appari di temere iddio suo signore, e guardare le parole
ha già bastantemente spaventati, per non temere le loro ingenue 'deposizioni'. manzoni,
sprezare, ora non d'ogni cosa temere gli dettavano vergogna e paura. ammirato,
seno, / esortandolo tutti a non temere / e a dir devotamente il miserere.
: se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo raggio
tutti a far buon animo e non temere questa apparizione diabolica. nannini [olao
ed ha del diabolico, se si fa temere perché egli vuole operar male. de
pulci, 26-35: la morte è da temere, o la partita, / quando
, xxi-981 (44): non temere, carissimo frate, imperò che noi siamo
difetto, che v'è qualche cosa a temere, e sono venuto espressamente per parlare
nella vita), che nasce dal temere o dal sospettare l'inganno o la
verri, ii-241: vile cosa è temere la morte, vilissima il dilettarsi della
pericoli, non posso, non sommamente temere della commune salute, e dubbioso del
così esatti e riscontrabili, da far temere che fosse vero anche il peggio.
! - protestò l'altro. -non temere né dio né il diavolo: esprime
tu t'abocchi più con lui, non temere di dargli per quello che porta per
fede al petrarca, ci sarebbe da temere dimolto. -come dire? che dice
discarica la coscienza tua, e non temere lo dire degli uomini. andrea da barberino
false calunnie mortalmente lo disamassero, non temere e non reverire la sua maestà.
egli, opponendosi, può più tosto temere di discapitare. goldoni, iv-241:
morti; bene è dunque questo vizio da temere dalli discendenti d'adamo. passavanti,
moltitudine, e poco allora si può temere che gli ambiziosi o muovano le occulte
pure averti molte volte nelle tue prosperità udito temere di tanta fortuna, e discorrere quanto
numero de'servi, che si poteva temere o che armati prorompessero in qualche sedizione
volgar., 3-271: gran pazzia è temere d'essere disfamato da'disfamati.
volgar., 3-271: gran pazzia è temere d'essere disfamato da'disfamati.
. (se tu mostri cedere o temere, l'altro rincara la posta).
, 12-ii-122: non debbo a modo alcuno temere che debbiano impiegare l'auctorità loro in
delle cose sue, dà pur anche a temere non tomi a insinuarsi l'antico vizio
de'figliuoli eletti da dio. non temere dunque d'essere flagellato, ma temi
in tumulto in quell'angoscia, sì da temere la fuoruscita dei seni dalla tirannide del
luoghi, che i mori cominciarono a temere assai, ed a dismettere per la
in qualcuno, in qualcosa); temere o dubitare di non raggiungere un fine
bottini, 12: è molto più da temere l'uomo disperato, che 'l disperato
in essa aveva, fargli dubitare, temere di essa. iacopone, 16-4:
; ma non pareva vi fosse da temere. -di aspetto sgradevole; brutto
6-262: me ne vado, ma non temere; non mi allontano di troppo.
, senza sperare servigio alcuno, non temere alcun disservigio. b. croce,
superar i riguardi umani, a non temere le leggi, a dissetarsi alle fonti de'
non tener conto delle difficoltà; non temere confronti. boriili, 1-35: entro
distemére, tr. letter. non temere. -anche assol. alfieri
= comp. da dis-con valore privativo e temere (v.). distemperaménto
carica. giordani, iii-24: è da temere la vergogna che seguita gli sforzi temerari
le cose disvolute è di deboli; ma temere la taccia di debolezza è forse peggior
impuniti, che tutto poteva pensare e temere, fuor che l'autorità vi venisse a
. marino, vii-254: senza punto temere arsura di sole o lunghezza e difficoltà
ferdinando e i viniziani, fusse vano il temere che tra loro si facesse fondata congiunzione
: ma si... dee molto temere la forza dell'opinione dei sudditi,
: noi cominciamo... a temere di non aver già buscato il titolo
cielo erano di quanto più maligno potesse temere l'uomo. -ant. tegola
, xxiii-167: vi è tutto da temere, e non si falla mai se si
in familiarità con l'uomo, senza temere la sua presenza; nel modo proprio
stessa città. slataper, 2-208: non temere né essere inquieta se non ti scrivo
pur [questo bel pomo] senza temere offesa, / a chi 'l merita più
dappoco, contro nemici e pericoli da temere poco, lo fa con più vanto
o precauzione, non aver niente da temere, star sicuro, viver tranquillo.
2. locuz. fare dotta: temere, tenere in gran conto, considerare
tr. [dótto). ant. temere, paventare. -anche assol.
alcun non dotta? -preoccuparsi, temere per la sorte. bartolomeo da s
seconda dio amare, la terza dio temere e dottare. = deriv. dal
= deriv. dal provenz. doptar 'temere ': dal lat. dubitare 1
pauroso, che ispira timore, da temere. giacomo da lentini, 5-41:
il riposo. 2. sospettare, temere, aver paura. -in partic.
aver paura. -in partic.: temere per dubbio angoscioso. latini, i-2034
3. tr. raro. temere. ugurgieri, 293: in verità
* malpelo 'c'era anche a temere che ne sottraesse un paio, di
di qualcosa: dubitarne o sospettarne; temere il verificarsi di un fatto; non
o convinto, dubitare; esitare, temere, diffidare.
dubbio: incominciare a dubitare, a temere. varchi, 18-1-44: venni in
. -ant. che induce a temere, che tiene in sospetto; che
: ella è natura di buona mente il temere gli errori suoi e l'impeto degli
6. trepidare, essere in ansia; temere; provare paura, spavento, terrore
-non dubitare: abbi fiducia, non temere, sta'certo, sta'tranquillo.
gravi propositi, che par che debbano temere di farsi innante alla superciliosa censura di catone
dubitare ch'ella non sia per farsi temere. e volendo intendere dove fondano questa
sacro rito con qualche dubitazione, puoi temere che il nume nemico degli animi increduli
providenzia e durezza di lucrezia mi fa temere. sarpi, ii-76: mandò a
indole della lingua nostra, da non mai temere in lei la durezza, bensì molto
eccetto dal numero delli figliuoli. or non temere dunque d'esser flagellato, ma temi
non può senza sospetto; / che di temere amando ha degno effetto.
, 8-ii-219: la scomunica allora è da temere, quando in quella non v'è
nemico che egli ormai non avea più che temere da lui. 6.
alcuno emulo, del quale avesse a temere contra il suo imperio. b. cavalcanti
un religioso, e che si possa temere d'averlo a sentire in pergamo. compagnoni
e gloriarsi di quello che è da temere. manzoni, pr. sp.,
cocchi, 4-2-206: ogni medico deve temere oltre la disposizione alle croniche incurabili infermità
, che nullo assalimento de'nemici potesse temere, ed in offensione de'suoi nemici
/ son quelle, e densi ben temere assai. / ma que * che per
tua stessa: tutto ciò mi dà a temere. de marchi, 1-811: non
liguria, lv-303: è anzi da temere che il soggiorno prolungato de'suoi oppressori.
insegnare loro a lamentarsi anzi tempo, e temere di una vita di cui vedono appena
assol. cavalca, ii-26: non temere dunque del flagello, né d'essere
di animo. cesarotti, ii-293: oso temere che questa asserzione sia un po'gratuita
, 4-782: come non s'avrebbe a temere che nell'escrescenze più impetuose il flusso
ordinario, dove uno coniurante ha a temere innanzi alla esecuzione del male, in
del male, in questo caso debbe temere ancora poi (avendo per inimico el
. verri, i-207: si può temere che lo stesso monarca o senato non
sacro rito con qualche dubitazione, puoi temere che il nume nemico degli animi increduli e
. frezzi, ii-2-134: non temere e l'animo rinfranca; / reduci i
segneri, iv-525: almeno si può temere che le persone innocenti apprendano qualche malizia
base. così non avremo più da temere altri danni dall'aver occultata la perdita del
attimo di esitanza: non dubitare, non temere; dimostrare volontà energica, ferma decisione
, 5-141: i seminaristi mostravano di temere i superiori, ma alla loro severità
per indirizzarli: non esser tanto a temere che intervenisse il magistrato, a reprimere
le sue serve circostanze sia costretto a temere altro che la vergogna del male scrivere
rimasto alcuno emulo, del quale avesse a temere contra il suo imperio. tasso,
): noi cominciamo... a temere di non aver già buscato il titolo
nella grandezza della tua misericordia, che temere della severità della tua giustizia. sarpi,
estre- mitadi, non sono così da temere. libro della cura delle febbri,
napoletani, avevano la consuetudine di non temere molto il vesuvio, o di non temerlo
etade degli uomini, non gli bisognava di temere, che, predicando di sé il
evangelizzi ierusalem; allegrati, e non temere. bianco da siena, 91: l'
da'grandi, inimici, non solo debbe temere di essere abbandonato, ma etiam che
non di manco cominciarono a dubitare e temere, e cominciarono a fare sgombrare loro
mostrar coraggio e dignità civile, non temere di parlare francamente e dire la verità
buonacciona non gli permetteva né meno di temere che giulio avesse fatto qualche imbroglio.
volgar., 1-2-233: non si vuole temere quella necessitade, la quale temendo li
donna tanto brutta o vecchia da non temere ad andar sola in giro di notte
mai disgiunte, c'è sempre da temere che, esaurita la bisaccia delle
e sepulcri, per asuefargli a non temere né credere le maschere e favole delle
conosco me stesso; ed ho ragion di temere. cesarotti, ii-313: aggiungerò al
. guicciardini, iv-288: è da temere più da chi ha avuto sì lunga
invecchiate nella fedeltà, poco hanno da temere d'un capo o sia offeso o sia
, nondimeno io dava ad intendere di temere di ogni poca feritùccia. alfieri,
per monstrarti che tu non debbi tanto temere, ma confidarti in dio e fermarti
triunfo se arete in ogni vita saputo poco temere la malignità e vincere l'ingiuria della
casi della fortuna, che mi fanno temere. boccaccio, iv-20: egli commuove le
ne'bargigli... mi facea temere un accidente a secco o a campana o
, in condizione così buona da non temere di danni o pericoli. michelstaedter,
desiderare l'una cosa, l'altra meno temere. de sanctis, lett. it
. seneca volgar., 3-53: non temere le minacce del nimico tuo, e
sdegnarsi); con ansiosa inquietudine (temere); con grave turbamento (commuovere
e'cavalieri cristiani lo cominciorono fortemente a temere. pulci, 10-110: un mezzo
e lodare e ringraziare ed onorare, temere e dottare, per li grandi perigli,
siamo vecchie, oh così vecchie da temere la fine improvvisa. levi, 1-200:
, 26-35: la morte è da temere o la partita, / quando l'anima
. -ridersi del fiotto: non temere il mare, comunque esso sia.
ha già bastantemente spaventati, per non temere le loro ingenue deposizioni. i testimoni
e perché lo stomaco flatuoso avrà a temere gli orecchi? 3. medie
della lingua nostra, da non mai temere in lei la durezza, bensì molto
per aver gioia intera / del valor non temere: / ad onta del follàgio,
tali, che non ci sia da temere che con la rovina loro si possano
cristianità, così anche ci danno a temere fondatamente che né meno abbino un giorno
e i viniziani, fosse vano il temere che tra loro si facesse fondata congiunzione,
cristianità, così anche ci danno a temere fondamentalmente che né meno abbino un giorno
, gerund. di formiddre * temere '. formidare, tr. (
tr. (formido). letter. temere, paventare. gioberti, ì-126:
= voce dotta, lat. formiddre 4 temere. formidato (part. pass
(commuoversi, turbarsi, preoccuparsi, temere). g. villani, 12-18
1042: sempre è fortezza col giusto temere, / ma chiunque vuol la vita
animo sopra periculi operare, nulla cosa temere altra che laida, e prospera e aversa
averti molte volte nelle tue prosperità udito temere di tanta fortuna, e discorrere quanto
, xxxviii-28: ben dea fanciul temere / intrare in campo con campion
fraintendetemi! non dico che ci sia da temere! dico che non dobbiamo perdere l'
di questa critica, non si dovrebbe temere il prodursi d'un eccessivo frammentarismo.
per monstrarti che tu non debbi tanto temere, ma confidarti in dio e fermarti in
la navigazione di quei mari, era da temere che non occupassero gidda, che era
gelosia, di modo che cominciò a temere di non esser per altri da la donna
germinazione, né più oltre esser da temere delle sequenti fruttificazioni. f. f.
gregorio vii, v'ha sempre luogo a temere che gl'interessi del cielo cedano a
potè mai giove fulminare, che da temere fossero come la nostra ira? vasari
vii, v'ha sempre luogo a temere che gl'interessi del cielo cedano a
tumulto in quell'angoscia, sì da temere la fuoruscita dei seni dalla tirannide del
con cui si tende l'arco, temere; parte della cassa del fucile che
simintendi, 1-74: debbo io tanto temere lo suo garrire? giraldi cinzio,
la mente fon turbare: / lo temere e lo sperare, el dolere e
ogni cristiano questo giu- dicio dee forte temere, perocché sarà giudicio sottilissimo, generalissimo
germinazione, né più oltre esser da temere delle sequenti fruttificazioni. vallisneri, iii-
/ son quelle, e densi ben temere assai. s. degli arienti, 249
viventi e di gioviali peccatori che si deve temere, ma dei santi quando sbagliano e
buona spada, non c'è a temere altro che la mia collera. linati,
sono in malo stato debbono dottare e temere la vendetta de'giudicii terreni e il
giudice, ancorché ingiusta, si debbe temere ». siri, i-310: si
promesse non godere, di minaccie non temere: non bisogna fidarsi troppo delle promesse,
promesse non godere, di minaccie non temere. -tra i due litiganti,
botta, 4-274: infelicità maggiore potersi temere, se tutto il cristianesimo s'immergesse
0 volete dire gonfiotti, che non debbo temere di dovere andare a fondo. domenichi
morsi [di cani] molto più temere le piaghe picciole, simili alle graffiature,
. rispuose il maestro: « non temere, che quello iddio che t'ha
15. con grande angoscia, affannosamente (temere, spaventarsi); seriamente (dubitare
. davila, 50: era grandemente da temere, se si rimettesse la causa all'
atterrano le case? dunque è da temere lo male quando è in moltitudine
rovinata. 3. locuz. non temere grattaticci o grattaticcio: non curarsi delle
. /... densi ben temere assai. campanella, i-76: guerre,
in guardia, non ha nulla da temere. proverbi toscani, 257: chi
l'occupazione delle fabbriche si sarebbe potuto temere che uscisse pazzo, a vedersi inibir
zeno, xxx-6-125: dulcinèa, non temere. ho il cor guernito / di scoglio
guastatrici della milizia facea guadagno, senza temere di muciano che s'appressava. a.
di quelle creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno. pirandello,
foscolo, xiv-39: voi non avrete da temere dalla mia gratitudine eterna, ch'è
egli [il mio poema] a temere i giudici de'più severi critici,
grimaldi, xviii-5-500: non sarà mai da temere che l'ingegniere idraulico non trovi sì
mali,... dobbiamo sempre temere e orare. guido da pisa, 1-96
gli animi, che hanno a non temere la morte. della porta, 2-81:
. tommaseo, lxxix-m-134: comincio a temere che la mia memoria m'abbia fatto
segno, che puoi tu ancora giustamente temere di essere in questo numero?
] tanta cura l'inverno, né dobbiamo temere che moiano di fame, dando loro
, 10-i-618: non par egli da doversi temere che pochi vogliano imbecillire così, e
d'una cosa, sarebbe nondimeno da temere che ciò non discoprisse più tosto imbecillità
, 20-32: le donne, indi a temere incominciaro / che tanti nascerian del viril
uno spettacolo o le limitate prenotazioni fanno temere un vuoto controproducente. 4.
pronosticare. - anche: sperare, temere. cavalca, vii-54: fa bisogno
: fu a pensare, indi a temere indutto, / che quella gente angelica
nella grandezza della tua misericordia, che temere della severità della tua giustizia. muratori
[185 testimoni] che non possono temere pregiudizio alcuno dall'escava- mento fatto con
2. intr. spaventarsi, temere. buccio di ranallo, v-578-243:
non t'impaura. -ant. temere, paventare. zenone da pistoia,
, ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata via
estinguere un fuoco esterno, mentre si può temere di vederne acceso uno domestico. p
onda debba secondar come amica, qual temere come avversaria. f. casini,
severo, di impormi, di farmi temere. g. bassani, 5-79: non
ieronimo, 21: molto più è da temere iddio, quando per lungo tempo sostiene
l'acque... ogni medico deve temere... l'introduzione epidemica di
ladri o da gl'impuri avesse che temere affronto. f. f. frugoni
. bartolini, 18-282: essendo da temere che il vino inacidisse, ho cercato di
, 1-3-312: è quanto si può temere più per le citate cause della cultura
la raggione, per cui non doviam temere che cosa alcuna diffluisca, che par-
per incalorire la pugna e per non temere dell'aspro combattimento valesse meglio una franca
si sforzò far ch'ei non potesse temere del mal animo che aveva di rovinarlo.
targioni tozzetti, 10-23: si doveva temere altresì che le braccia incise potessero notabilmente
. boccaccio, v-192: cominciai a temere non... le fiere del
onde chiunque sovvenga noi meschini non può temere le scomuniche della bolla 'in coena
sicura, che non s'abbia da temere di potere incontrare qualche difficoltà, che ci
muratori, iii-104: si dee anche temere d'un inconveniente nel verno che non suol
rettori, 35: non ho ragione di temere che una donna nobile e virtuosa.
2-i-2-113: poco o nulla si ha a temere da qualsivoglia incostanza della fiamma, tostoché
felici. carducci, iii-28-324: posso temere che il morbo dell'arte a tesi
cavalca, 18-126: anche è molto da temere, che l'uomo per li molti
indicativo, gli inconvenienti che si potrebbero temere... riescono assai minori.
difetti altrui] che sempre è da temere e farla con grande umiltà, sempre
manfredi, 4-6-187: si potrà veramente temere che spa rando la medesima
-sostant. monti, v-154: non temere neppure che, rispetto alle altre notizie
manifesto segnale costei essere buona, e temere iddio, e amare lui, ché non
w'indótto). ant. dubitare, temere. anonimo senese, 40: cosie
pisa, 1-372: enea, vedendo temere turno, incominciò a gridare: che indugio
attesa spenta / di chi non sa temere / su questa proda che ha sorpresa
memoria [le regole], non dovrà temere d'invilupparsi negl'inesplicabili e oscurissimi laberinti
cavalca, vii-152: noi non vogliamo temere la giustizia di dio, doveremmoci almeno
gli orologi... hanno motivo di temere, il più delle volte una sorte
... che operando se ne dovea temere un'infelice riuscita. alfieri, 6-293
raccorda gente da ben guardarsene e da temere. goldoni, ix-131: la memoria infausta
, ii-xxxii: l'innamorato leandro, senza temere il pericolo della infedeltà dell'onde,
machiavelli, 1-vi-277: non arebbe da temere spagna d'un re vecchio, stracco
264: io, io piuttosto dovrei temere di te, mia unica amica:
173: non vi fosse inferno da temere, né paradiso da sperare, non
, 88: se non ha di che temere, [la mente] tosto s'
e vile / va inanzi, e non temere, infingardóne. ruscelli, xxvi-2-188:
, o su la penultima, come * temere, volere ', e finalmente in
e continentissima, insegnali farsi riverire, temere, amare et ubidire? caro,
. gioberti, iii-68: è da temere che l'italia, dopo essersi laidamente
,... nulla avevano a temere. molineri, 1-5: l'acqua s'
, xviii-5-500: non sarà mai da temere che l'in- gegniere idraulico non trovi
alterazione tale che potesse ingelosire o far temere di rotte. giannone, 1-v-423:
mediante le lettere, potrebbe ragionevolmente far temere che non venissero a mancare ben presto
io mi storco, e faccio vista di temere, ingozzando la risposta. cellini,
farsi tenere per magni, di farsi temere per formidabili. moneti, 160:
è tempo al nostro amore / e non temere per cosa che sia; / non
a lui era stato tale, da far temere della sua vita. leopardi, iii-368
appresso / le donne, indi a temere incominciaro / che tanti nascerian del viril
, iv-2-88: qui non avete a temere cosa alcuna; né pericoli, né tradimenti
vi-2-182: la iniquità tirannica si può temere, ma non si debbe osservare, anzi
la famiglia che non vi era nulla da temere. 2. figur. insinuato
parti esteriori dentro al cuore, sentendolo temere, il sangue: e per questo
al presente dalla maremma, ogni medico deve temere... l'introduzione epidemica di
. lanzi, v-425: deggio piuttosto temere che qualche nome da me inserito nell'
mio padrone, non arremo più a temere ch'in tempo alcuno la mano del mare
, senza sperare servigio alcuno, non temere alcun disservigio. cicognani, vi-11:
insospètto). ant. diffidare, temere, dubitare, stare all'erta.
, discute gravemente se si ha da temere e come s'ha da combattere la
avendo... tali intercessori, non temere d'essere cacciato. b. giambullari
questo governo, non devo... temere cosa alcuna. basta non interessarsi d'
con quel viso interrito mi dà molto a temere ». in due stornelli si dice
hanno fatto già sperare il male e temere il bene. carducci, iii-12-318: così
la persona non teme quelle cose che dovrebbe temere. anonimo fiorentino, iii-486: dispone
v. borghini, 6-iv-339: mi fa temere che sia finalmente altro che errore di
però essendo venute come cosa inusitata ti fanno temere anche troppo. tebaldeo, egl.
quel suo livore cresceva sino a fargli temere che non fosse più possibile contenerlo.
in grazia, in perfezione; non temere confronti. petrarca, 156-6: vidi
pienamente contento della propria sorte; non temere il confronto con altri. tommaseo
6-i-65: quando ancora non si voglia temere del vero idrope, cioè dell'interno versamento
[i danari], io avea da temere, non per tua modestia non gli
non per tollerare il presente, e temere o desiderare il futuro. gobetti,
si era talmente propagata e irrobustita da temere avrebbe arso l'intero casolare. bacchelli
hanno da temer molto, più hanno da temere anche i promotori, siccome quelli che
non so vedere quali opposizioni abbia a temere la solidità delle sue prove ed il numero
guisa / morir dovendo, a che temere indarno? galileo, 3-3-131: la terra
ii-50: dai parrocchiani avrebbe voluto farsi temere, ma quei duri lagunari e fiumaroli erano
a coloro che navicano sono spezialmente da temere, non solamente la ragione del savere
popolo tanto lamentevole, tanto povero da temere una tentazione disperata, vedetelo alla domenica
larghezza di vettovaglie, non si doveva temere di patirne alcun mancamento. pallavicino,
in aver la coscienza larga e non temere di prevaricare tutti gli ordini di santa
tuo animo, lasciai di temere. novellino, 34 (62):
navigando per questo mare infido avete a temere non meno l'allettatrici voci delle sirene
li-3-497: non è fatica che si debba temere, né diligenza per grande che sia
che ci sono delle cagioni da far temere che ci sia del guaio nascosto e
e legazioni di pietre, faceva tremare e temere a pensare che un solo ingegno fusse
mi conviene. gherardi, 1-ii-434: non temere quello che 11 mondo produce, imperò
ilare, accanto a voi, senza temere, / io respirava l'aure innovatrici:
, 44-76: i fiorentin cominciando a temere / di lor città, partirsi incontanente,
con le varie leggiadrie m'inducesti a temere. segneri, i-15: guai a te
gettasse sangue dalle nari, non ne temere, ma sappi che l'animale è
per sé stessa, c'è da temere qualche altra complicazione. 2.
attesa spenta / di chi non sa temere / su questa proda che ha sorpresa
tramortiti. il che non è da temere, svegliandoli e non lasciandoli dormire,
a cui si conviene; e lasciate temere a noi altri (porrò me in questo
, figliuola mia benedetta, e non temere », e subito sparì, ed ella
. brancati, 4-271: tu devi temere la levata del buono! 9.
levati per vedere se di nulla gli bisognasse temere o provedersi, udite le parole di
dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere, diciamo alcuna cosa di nostra ragione
della linfa sta dié a temere per la sua vita; che solo forse
è così bella ch'io abbia da temere che sempre in capo di lista sia chiamata
firenze, 12-62: non solamente sarebbe da temere di quelle potenzie sono in italia,
-aver paura della lumaca, temere le corna di una lumaca: spaventarsi
cioè lumaca. boccaccio, viii-1-222: temere quelle che nuocere non possono, come
persone di valore non hanno nulla da temere delle parole o dalle azioni delle persone
ed istato: / ch'eo non deggio temere / (tanto sono avallato) /
vita di lui l'occasione ancor di temere. casalicchio, 350: i figliuoli
pubertà, quel tanto che occorreva per temere le vergini buzzurre. -cacciarsi nel
; la sua macilenza troppo mi dà a temere di male da lei voluto. roberti
. guicciardini, i-134: né arebbe a temere della mutazione della fortuna, della quale
. bonaventura volgar., 1-127: non temere quello che minaccia la scrittura a coloro
, occorrendo, con la forza si fa temere da tutti e per tutto,
che si scoprisse la magagna, non debbo temere di travaglio. monti, iv-355:
è maggior di te più il dèi temere, / che della pari ingiuria fa
per indirizzarli: non esser tanto a temere che intervenisse il magistrato, a reprimere un
farsi tenere per magni, di farsi temere per formidabili. rezzonico, xxii-527:
un corpo che altre volte ha fatto temere di febre abituale, renderebbe il mal
albergati, 527: siila dicea di temere del fanciullo mal- cinto, intendendo di
restano malcontenti, si può ogni giorno temere di qualche cattivo accidente. gualdo priorato
d'iddio vi feci conoscere che il non temere, anzi amar la morte propria,
fra giordano, 223: non debba temere nullo santo uomo il dimonio, né queste
. pinamonti, 218: né dovete temere che una tale attenta meditazione delle vostre
xii-5-92: sia... permesso il temere che anche questa volta la crusca abbia
del lione quando grida, così deve temere l'uomo il maltalento del principe e
iii-1-309: ma che hai tu a temere? forse di morire per manco di
: el manco che noi abbiamo da temere è che tolga alla sedia apostolica le terre
tutto l'animo suo, confessandomi di temere pisone, ormai suo manifesto nemico.
per non avere da indi innanzi a temere che danimarca vulnerasse il capitolato della
desiderio; e non ci bisogna poi più temere. s. caterina de'ricci,
traiano, il quale c'è da temere forte non si sfasci in una marchigiana
alghisi, 1-100: non v'è da temere che la piaga si possa infistolire,
gran precipizi sotto i piedi che facevan temere della sicurezza di quei marroni che veramente
ti piace martellar mia lealtade, non temere: ella fia diamante. nievo,
sopra e'sepulcri per asuefarli a non temere né credere le maschere e favole delle vecchie
questa mascherata di mio marito mi fa temere qualcuna delle sue stravaganze. goldoni,
opposizione, nessuna sorpiesa saranno più da temere. e. cecchi, 3-177: a
un bisante o medaglia. -non temere una medaglia qualcuno: non temerlo affatto
la mente umana] non ha di chi temere, tosto s'infingardisce, né cerca
che l'interessato abbia fondato motivo di temere che stiano per mancare (per morte
692: chi ha fondato motivo di temere che siano per mancare uno o più testimoni
/ e soffia un vento che ci fa temere; / disse ricciardo:...
, lo feciono a firenze da'cittadini temere e amare e dai prìncipi, non solo
hanno da risparmiare e poco hanno da temere? massaia, iv-125: tutta la discendenza
assetata, prudente mercatantessa, e non temere, perocché non puoi se non guadagnare
. (se tu mostri cedere o temere, l'altro rincara la posta).
: ch'ei [l'amante] possa temere allor che, scorto / da stella
. bibbia volgar., i-78: non temere, abram, io defensore tuo sono
dardo, / ché tal volere -per temere -è sperto. / consiegue merto -spirito
si mescola: volere, ubbidire, temere. cattaneo, i-2-444: se v'è
seno, / esortandolo tutti a non temere / e a dir devotamente il miserere
schiavitù, se non posso farmi amare e temere da tutti coloro che amo e che
. metuendus, gerundio di metuère 1 temere '. metule, sm.
o tali, addirittura, da far temere per la vita). -anche:
che si scoprisse la magagna, non debbo temere di travaglio, perché saprò sì ben
banti, 8-53: c'è sempre da temere che, esaurita la bisaccia delle effusioni
). anonimo, i-592: lo temere par che mi confonda, / c'
promesse non godere, di minacce non temere: v. godere, n. 25
non solamente di quelli mali che potessono temere dagli uomini, ma di quelli che
morte a chi la merita, devono temere i tuoi corteggiani; se a chi non
chi non la merita, la debbo temere io ». -con riferimento ai castighi
. bonaventura volgar., 1-127: non temere quello che minaccia la scrittura a coloro
gastigare. -minacciare di dio: farne temere la giustizia, annunziarne i castighi.
è stato promesso, fatto attendere o temere; lasciato incombere (un danno, un
uno e dell'altro e nulla avendo a temere né dal presente, né dall'avvenire
questi, ogni minimo suo pericolo più temere, che sollicitudine aver di tor
pignolo. cesarotti, i-xli-ii: non temere di esser minuzioso su questo articolo:
2-228: il pover ladro cominciò a temere / che in forca la galea saria cangiata
a firenze, ciascuno cominciò a temere. 4. che ha una
di lagnarsi d'esser debole, di temere qualche malattia, e i suoi discorsi
mite e mansueto che non abbiamo da temere che in lui cada così strano e
debito e gloriarsi di quello che è da temere. 9. dimin. mobilétto
palazzeschi, ii-695: s'incomincia a temere che il re ne abbia combinata una
: la moltiplicità de'conventi gli fa temere [al folengo] che un bel
sì alto segno che puoi tu ancora giustamente temere di esser in questo numero? pratesi
: awegna che... crolli da temere molti 1'abbiano donati, sempre è
questa scala al monarchismo dovea naturalmente far temere delle sommosse minaccianti la sicurezza dello stato
se fallano che non prendano, non temere, che se montasse, tornano dove
3-2: il popolo grasso cominciò a temere, gli amici di messer corso montarono
di jonhson due monumenti ch'è a temere non saranno mai agguagliati. serra, i-162
credito, che non ebbe più a temere l'emulazione di alcuno. algarotti, 1-iii-44
ruggienti: quinci prendea coraggio per non temere le morditure delle sensuali appetenze. 4
sia naturale, sia violenta: non la temere, affrontarla. * sostenere l'aspetto
'di johnson due monumenti ch'è a temere non saranno mai agguagliati. serra,
a molte persone insieme adunate. -non temere il mormorio delle mosche: non curarsi
: quello che mi fa... temere che il papa, con l'avviso
movimento degli ugonotti, che si può temere qua per occasione di questa loro assemblea
videro questo... e cominciarono a temere per loro stessi. =
in loro questa opinione, mostrando di temere non lasciando uscire alcuno delle munizioni del
. cavalca, 20-450: non vogliate temere né mutare abitazione, imperocché quel rio
e dell'adolescenza senza abolirsi naturalmente fa temere di qualche causa pertinace e della difficoltà
: [carlo] né arebbe a temere della mutazione della fortuna, della quale
estremamente apprensivi per la propria salute, temere di ammalarsi. crusca [s.
al naturale de'pontefici, che è di temere e di odiare gli imperatori, non
umana. giamboni, 8-i-59: non temere niente ché la nazione del tuo figliuolo
temeraria, ma che non era da temere che alcuno fosse mai per dimostrarla necessariamente
assegnar eziandio questa pena... di temere e tribolarsi per la venuta del serpente
a comprendere come mai il venturi possa temere che io mi sia fatto o stia
di prato, da 'ndarvi iscalzo sanza temere di niente che offendesse il piè. ca'
: la mamma mia, donna a temere usata, / quand'i'le stetti in
è potente in modo che non ha da temere di quello di loro che resterà superiore
fia vettoria da fare tutti gli altri temere. dante, purg., 20-131:
dar addietro, e troppo spensierato per temere che il canale si profondasse più che non
, ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata via
tramutare l'ordine usitato delle parole è da temere che non pervegniamo in isconvenevolezza. c
legno duro, che, posta nel temere, serviva a trattenere la corda tesa.
sermini, 195: sismondo, non temere ch'io ti sarò lealissima, e
a. martini, i-3-288: non temere, ma ricordati di quello che fece a
amicizia dell'inghilterra, non ebbe a temere le potenze del nord cui sapeva avverse.
dio notturno che ti aspetta. non temere. -con riferimento a fantasmi,
venute a firenze, ciascuno cominciò a temere e grandissimi sconfortamenti mostravano i cittadini.
altre siepi niuna tale frode si poteva temere. crescenzi volgar., 7-1: i
quella nudità, ove poco si può temere di attacchi e di repressione. de roberto
, 5-462: noi non abbiamo a temere la guerra del partito interno: via il
in forza di queste diffamazioni può egli temere da un momento all'altro d'essere
cagioni delle cose, vi ha molto a temere che rimangano nell'inattività e nell'oblio
vita eli lui l'occasione ancor di temere e che prima del fatto gli difenda
ogni preoccupazione, non avere niente da temere, vivere tranquillamente. berni,
..) perché la ho io a temere in campagna dove io la posso tosto
dinanzi a coloro che dobbiamo rivivere e temere diciamo alcuna cosa di nostra ragione che
borgese, 6-112: giunsi perfino a temere che l'esile vento, ravvigorendosi in
che ci vive, / oltre il temere dio, / impari a tollerar quanto di
, spaventarsi o preoccuparsi per nulla; temere ogni piccola difficoltà o contrarietà.
cupola]. monti, ii-62: non temere per ombra che io sia colpevole di
s'ombrava di vermiglio. 17. temere l'ombra o pericoli inesistenti; spaventarsi
una minerva verace, che anche si fa temere nell'ombreggiamento delle favole dei nostri poeti
13. figur. ant. turbarsi o temere per un pericolo; insospettirsi.
ove importano veracemente, s'hanno da temere con religione; sono ostinate, imperterrite,
semplice amicizia... non farmi temere che la tua anima sia più corrotta
, ii-121: tu non hai da temere che invidia t'impedisca nell'onorata via
. bronzino, 1-14: amar, temere dio, dare a'suoi santi / debito
aver gioia intera / del valor non temere: / ad onta del follagio, /
fra giordano, 223: non debba temere nullo santo uomo il dimonio né queste
pel resto, credi di avere a temere alcuna cosa, fai quel che credi
fossero ingiuste, si debbono osservare e temere ». delfico, i-452: per più
, non c'è più nulla da temere. sacchetti, 191-175: se fosse
iv-3-398: voi non avete più a temere né le bombe del despota né le furie
in aver la conscienza larga e non temere di prevaricare tutti gli ordini di santa
vedere se d'alcuna cosa gli bisognasse temere o provedersi. sercambi, 1-i-37:
...; ma tu non temere, che finalmente sarai vincitore. salmi
regole] bene a memoria non dovrà temere d'invilupparsi negl'inesplicabili e oscurissimi laberinti
spiriti faziosi che non c'è da temere oscuramento alcuno alla verità storica per ispirito
sembiante e fiero aspetto, senza punto temere, egli così rispose. lomazzi,
: al paragone di ciò che poteva temere in certi momenti, la condizione di monaca
, che quegli che si facevano istraordinariamente temere. tagliazucchi, 1-i-373: questo solo
.. non solo non si deve temere né osservare [una sentenza] ma conviene
disse a lei la ostetrice: non temere, imperciò che tu averai questo figliuolo
ove importano veracemente, s'hanno da temere con religione: sono ostinate, imperterrite
). cavalca, 20-335: non temere. maria, d'andare a gesù
semplicissimo. gozzano, 1-868: non temere cose sacrileghe. è per ottimo fine
i-13: non hai... da temere la mole tronfa degli elefanti paffuti.
da non stimare, ma sono anzi da temere. papini, 1-995: avevan bisogno
han tempo che a pensare ed a temere per sé, fan la via dritti
a. cappello, lxxx-4-851: ognuno poteva temere con eguali princìpi ed eguali misure di
tutti', misurarsi con chiunque, non temere alcuno. giuliani, ii-393: non
ascetico ella non aveva tentazioni altre a temere che quella di prendere tre pandoli nel
occorre poter disporre dei mezzi per farsi temere o amare. proverbi toscani, 60
, 173: non vi fosse inferno da temere né paradiso da sperare, non porta
: al paragone di ciò che poteva temere in certi momenti, la condizione di
parallelo', potersi misurare o confrontare senza temere di apparire inferiore. leti, 5-i-495
della defonta mottivi di sospettare e di temere. cattaneo, v-3-375: indi trassero lontano
ramo dell'alimentazione nel quale è da temere un'azione partigiana. -che
. bernardino da siena, 36: non temere, maria; tu hai trovata grazia
qual che fosse per essere di doverlo temere. -breve relazione amorosa.
galanti, 23: i deputati debbono temere l'opinione pubblica: se errano,
, 14-47: cominciò fino dall'infanzia a temere, si direbbe a sentire, la
di evitarne il contatto, rincontro; temere. chiaro davanzati, xvii-11: voi
leandreide, lxxviii-n-376: sì puoco non temere il tuo adversario: / paventa il
pres.: pavé). poet. temere, paventare, aver paura (anche
, 6-53: cominciò con lagrime a temere se medesimo e dirsi misero per quelle cose
dar addietro, e troppo spensierato per temere che il canale si profondasse più che
grossa la pelle. -avere paura, temere della pelle: temere per la propria
-avere paura, temere della pelle: temere per la propria incolumità. oddi
, e soffrirci, farsene pena, temere di offenderli. -pericolo. brasca
negri, 1-66: non averebbero però a temere, senza di questi instromenti, di
stare per, ritenersi sul punto di; temere, paventare una reazione spiacevole, dolorosa
-avere pensiero: pensare, ritenere, temere. ugo di massa, 371:
, acciocché se noi vogliamo nella tranquillità temere iddio, almeno afflitti di percosse e
di salvarsi, così stando separata doveva temere sicuramente di perdersi. loredano, 286
giamboni, 8-ii-230: l'uomo dee molto temere che, per isperanza che dio promette
e dell'adolescenza senza abolirsi naturalmente fa temere di qualche causa pertinace e della difficoltà
, si avrebbe la più forte ragione di temere che fosse stata fatta la più aspra
: io mi storco e faccio vista di temere, ingozzando la risposta, alla fine
pisa, 1-62: lo populo cominciò a temere, ed ogni uomo credette che moise
4-163: niuna cosa è più da temere che la piangevole magione dii tiranno, nella
. zorzi, lxxx-4-154: è da temere che la radice delli disordini si lasci
, 3-2: il popolo grasso cominciò a temere, gli amici di messer corso montarono
vi-2-182: la iniquità tirannica si può temere, ma non si debbe osservare, anzi
giamboni, 8-ii-230: l'uomo dee molto temere che per isperanza che dio promette di
, 1-208: che cosa aveva da temere da quella timidezza personificata? soffici,
a compiacersi, a sperare, a temere, quivi c'è posto per un sentimento
consiste in aver la conscienza larga e non temere di prevaricare tutti gli ordini di santa
carducci, iii-24-423: c'è da temere che un giorno o l'altro un
targioni tozzetti, 10-23: si doveva temere altresì... che l'enfiagione
perciò che niuna cosa è più da temere che la piangevole magione dii tiranno,
: amor mi confortava: « non temere! / guarda com'ella viene umile e
/ passando per la via, poco temere / l'importuno abbaiar di picciol cani.
fa. pratesi, 5-254: come non temere una perquisizione della polizia, e se
faceva le giornate piccole, con farsi molto temere agli uomini d'arme. sanudo,
piegarli e colle minacce per far loro temere il gastìco, operò co'l'esempio percioché
: non mi posso piegar, non so temere. fortis, xxiii-450: il morlacco
: se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo
15-45: se di lor non volete temere, / di questo vino e'vi bisogna
aver gioia intera / del valor non temere: / ad onta del follagio, /
238: molto dovrebbe l'uomo sempre temere la superbia, che non gli dia di
: abbi la coscienza netta e non temere. monosini, 319: 'nihil timendos
luigi napoleone] ch'ei non aveva da temere d'incontar nei governi politica ferma né
. giustinian, li-2-139: può don luigi temere (introducendo nella camera del re soggetti
della luna bassa a ponente gli fece temere di non riconoscere la villa.
sì presso che non ci era più da temere. a. f. doni,
a lui era stato tale da far temere della sua vita. 4.
principe portarsi intorno al farsi amare e temere. a. cattaneo, 1-68: o
. boterò, 9-104: né si deve temere che, tirando il teverone sotto s
sì presso che non ci era più da temere. -immobile, stagnante (l'
sien posate, non v'è da temere gran fatto che altri voglia uscir fuori
più possente. piccolomini, 1-298: temere... conviene i tiranni, perché
mali di quelli che si sarebbero dovuti temere dal comunicar con i vicini le interminabili
disiderare, caccia da te il soperchio temere. e da te al pustutto caccia queste
. locuz. avere paura della pozzanghera: temere un pericolo minimo. machiavelli,
iddio d'abraam padre tuo; non temere, per ciò ch'io sono teco e
. michiel, lxxx-3-242: è molto da temere che questa aspettazione... come
la congiunzione sua co'vimziani, cominciava a temere non poco che egli non facesse qualche
: non abbiamo... causa di temere che il re di francia per desiderio
capitalistica... avrebbe avuto motivo di temere una vittoria delle classi lavoratrici nelle prefascistiche
quando la luna contornata di vapori ci fa temere la pioggia. 5.
magistrati di corto tempo ci è da temere che non facciano violenti estorsioni e, mal
nella podestà del diavolo, dèe molto temere che non gli prenda privilegio di prescrizione
confuso, come 'amare ', 'temere ', 'sentire '.
fortificati d'un gagliardo presidio, senza temere di cosa veruna, cominciarono arditamente a pre
del gr. q>o [j£iv 'temere '. pretòide, sm. prete
in aver la conscienza larga e non temere di prevaricare tutti gli ordini di santa
, qualora vi siano giustificati motivi per temere che le prove stesse non possano più
dopo avere dimostrato l'hogià di nulla temere né prezzare la sudetta lega, incagionò
o della vista. 4. temere una minaccia o un pericolo o un danno
e dell'adolescenza senza abolirsi naturalmente fa temere qualche causa pertinace e delle difficoltà della
i-13: non hai... da temere la mole tronfa degli elefanti paffuti e
del vostro cordoglio, né avete a temere che un tal caso resti ignorato
9- 104: né si deve temere che, tirando il teverone sotto s.
giustizia; timida perché un governo non deve temere di punire solennemente se ne ha ragione
, 173: non vi fosse inferno da temere né paradiso da sperare, non porta
2-44: non è esagerato certo il temere che tu abbia a disonorare il nome della
del demonio] sperare, né sue minaccie temere dobbiamo, perocché, sempre mentendo,
., 8: incominciai forte a temere che la sorte non venga sopra di me
tanto dall'alto da non aver da temere l'orgoglio che ne potrà nascere,
/... / non te temere, ca en te so compiute / onne
con progressione così rapida che non è da temere che la terra si spopoli. d'
indicativo, gli inconvenienti che si potrebbero temere... riescono assai minori.
n'ha conceputi, né che dovesse temere il prolungamento della mia assenza, quando,
promesse non godere, di minacce non temere. p. petrocchi [s. v
grandezza non più vista. -far temere un pericolo, indurre a prevedere una
signoria divisa) doveva dar molto da temere ai due prìncipi minori. * -collettivo
è per tanto fuor di proposito di temere ch'un giorno la spagna per le ragioni
gritti... fortemente cominciò a temere che fossero veri i prognostici della vicina morte
2-1-323: che tua santità abbia da temere ci sono le ragioni pronte, perché s'
si era talmente propagata e irrobustita da temere avrebbe arso l'intero casolare. cintili,
targioni tozzetti, 10-23: si doveva temere altresì che le braccia incise potessero notabilmente
'essere del tutto conforme al verbo 'temere '; né forse male avvisano coloro
un cenno delle cagioni che vi fanno temere, onde parlare in favor vostro più di
cielo. lampi e tuoni ci facean temere prossimo un diluvio di pioggia, onde
così perfettamente., deh! non temere. piuttosto spezzare la penna che ripetere
; per un momento si ebbe a temere che in seguito ai tanti reclami, alle
mondo avere in odio e nessuna avversità temere. jjgurgieri, 52: corebo,
amico. guerrazzi, 7-182: nessuno deve temere tanto avversa la sorte quanto coloro che
le miserie de'buoni, prima solea temere non 1 fiori del mio 'ntelletto per
protettore della mia congregazione, ci fa temere di sua vita... faressimo
2-1-323: che sua santità abbia da temere ci sono le ragioni pronte, perché s'
, allora, in chi aveva da temere sempre, e tanto più a roma,
providenzia e durezza di lucrezia mi fa temere. siri, vii-196: la..
per altezza delle acque molto meno parea da temere,... non guadagnò la
in altre gravidanze tanto hanno dato da temere. dizionario universale delle arti e delle
caso, di quei disordini che debbono temere sì giustamente dalla loro grave imprudenza ed
761: che aveva egli da temere? perché aveva egli così puerilmente accresciuta
e dell'adolescenza senza abolirsi naturalmente fa temere di qualche causa pertinace e della difficoltà
francese, che diceva degli italiani non temere né meno le pugnalate alle spalle. bemari
mescola: 'volere, ubbidire, temere '; e come che pugnasse sotto
giustizia; timida perché un governo non deve temere di punire solennemente se ne ha ragione
è punitiva, gli serve a farsi temere. g. averani, i-217: non
. landò, li-8-226: perché poteva allora temere il re che anco gli inglesi mirassero
abbietta. pinamonti, 218: né dovete temere che una tale attenta meditazione delle vostre
: mosso da pusillanimità, mostra di temere di mettersi nel cammino. ottimo, iii-15
, 92: non sarebbe se non da temere che tale umidità, riscaldata e non
farsi tenere per magni, di farsi temere per formidabili. -farsi putridume: perdere
peso del ventre, perche potreste allora temere di gran puzzo. fortis, xxiii-465:
-credersi scritto nel quaderno di satana: temere di essere destinato alla dannazione eterna.
volo prese. boccaccio, vili-1-222: temere quelle che nuocere non possono, come
so. ma ricordati: non bisogna temere nulla, e soprattutto non bisogna temere quelle
temere nulla, e soprattutto non bisogna temere quelle qualificazioni negative che possono essere ritorte
di questi, ogni menomo suo pericolo più temere che sollecitudine aver. = lat
modo di prato, da 'ndarvi iscalzo senza temere di niente che offendesse il piè.
non credo che quindinnanzi ci fosse molto da temere, perocché io mi lusingo che apprenderete
un tempo rabbruscare l'aere, è da temere di pioggia. adr. politi,
spaventa sì lo 'ngegno mio e fa temere la mente che io divento dimentico di molte
aurea volgar., 510: non temere, figliuola, ma dimmi quello che
e giorno al capezzale di lei, fece temere per la sua ragione. -sensatezza
ne'casi ove cessasse la ragion di temere. gnoli, 1-76: né avrai tu
di quel numero che si poteva ragionevolmente temere, e ciò per la non grande
i-xxix-277: io non so per ora temere in alcuno rallentamento o freddezza. veggo
, nulla a piangere, nulla a temere per l'avvenire. ferd. martini,
con gran precipizi sotto i piedi che facevan temere della sicureza di quei marroni che veramente
pure rannugolare il tempo, e'comincia a temere che le ricolte vadino male. bronzino
resta sospesa sia scossa in modo da far temere sinistri accidenti. -frequenza superiore
rapire un assenso ch * ella incomincia a temere di aver conceduto troppo tardi.
sono e cui adoro, dicendomi: non temere, o paolo, perocché tu dèi
tali colori da far rabbrividire chiunque possa temere d'aver un tal principe per sovrano
una sua parola mi facevano ad un tratto temere di nuovo di perderla. -con
lui in questa rassegna, anzi a temere di non aver già buscato il titolo di
... rassembrano non solo di non temere alcuna offesa da'turchi in quel regno
tenere et osservare e la loro autorità temere et obbedire. simone da cascina,
poeti] che la sublimità del lor temere e adulare colla sublimità del loro immaginare
borgese, 6-112: giunsi perfino a temere che l'esile vento, ravvigorendosi in
, 1-1-315: nemmeno può dar luogo di temere alcun danno la raccolta che se ne
regolari e senza che abbiate cosa alcuna a temere. landolfi, 14-216: senza ulteriori
, intanto che ragionevolmente se ne poteva temere...; e perciò la prudenza
protettore della mia congregazione, ci fa temere di sua vita... faressimo una
volgar., 391: eran meno da temere quelli fieri animi per li macedonici che
disgrazia sotto vento, dava grandemente a temere di non andare a ferir di colpo
per indirizzarli; non esser tanto a temere che intervenisse il magistrato, a reprimere
armeggiare si mescola: volere, ubbidire, temere. instruzione a'cancellieri, 85:
xiv-329: in quanto a lui, non temere di nulla; egli è vile ed
non senza caggione nell'ottima disposizione sogliono temere i medici. 14. acust
duro calle / ponno affidarsi e non temere introppo / che i periodi lor distomi
sarebbe lo 'nganno; tu non arai a temere d'avere a fare ristituizióne o ch'
guicciardini, 13-vii-12: né è da temere [il duca] si ristringa con
370: ne solo erano da temere gli eccessi dei puritani e l'inesperienza
. reverendus, gerund. di reveréri 'temere '. reverènter, aw
fatto così buono ed uguale da farmi temere qualche grosso guaio. verga, 8-269
, 5- 254: come non temere una perquisizione della polizia, e se
vene che omo langue / per lo temere del piacere tratto, / se en abstratto
147: cominciando non dopo molto a temere i rtti, i romani richiamarono gli scoti
che i compagni in questo erano da temere, e questo richiamo non tocca fi
, levinsi con sollecitudine a servire e temere il dolce e buono gesù, ragguardando
arditamente / in la fossa e non temere niente / che la non si pò
raccorda gente da ben guardarsene e da temere. cesarotti, i-xxxiv-35: meritamente i cristiani
. cesari, 6-148: non si vuol temere che il ricovero debba dalla città levar
sprovisti e disordinati, gli costrinse a non temere di saltar mora e ricuperare le robbe
giorno in giorno sino a dar molto da temere di sua salute, mi si è
de'riditori non t'è mestier di temere, ché viavia che tu vedi rider coloro
), tr. (ridótto). temere. fiore [dante], i-20-14
detto!... si fé temere e ridottare. sacchetti, 4-3: questo
ridotte le cose a mal termine e da temere ancora di peggiore, ricerco da lei
fossero ingiuste, si debbono osservare e temere ». muratori, 7-iv-
consolarla. giuglaris, 378: vorrai temere dalla divina bontà rigidezze che tu stesso
j: 'aver riguardo di taluno': temere o vergognarsi o contenersi dinanzi a lui
fermarsi di fronte a nulla, senza temere nulla; ignorando divieti, proibizioni.
davanzati, liii-8: fino amor nonn-è sanza temere: / da poi ch'è nato
ch'amate siave remem- branza / temere contra a tutte questa proffia, / ché
banditore muto. boccaccio, viii-1-222: temere quelle che nuocere non possono, come
piè venia. gelli, 17-208: né temere di sorte alcuna d'animali che tu
perché di niuna cosa si poteva manco temere che sì debil genti avessero ad avere
da arrossire delle mie parole né da temere i rimproveri e le rinfacciate dei malevoli.
rumore che levarono fu sì grande da temere che ne andasse a soqquadro l'intera
le chiome: tu non hai a temere della morte. d'annunzio, iv-1-136:
ha cagione d'essere umile e di temere: e con tutte queste cose non si
maria, i-198: si cominciò pure a temere mancamento d'acqua in una calma sì
, / sebben de'primi poco ha da temere, / ché tutti han ripiegate le
gemito... non gli facesse temere un ripiglio del male. =
segneri, iii-3-212: dànno ragionevolmente a temere [i peccatori] di non esser
ancor fresche radici repullulandovi, ben poteva temere ch'ella a raccoglierne i già vietati frutti
risurge: pur conoscendo che non ha da temere che per sé possa risalir fuor con
per non vederla,... u temere ogni riscaldamentùcolo come tosto causar dovesse infiammazione
come questa o simile, abbiamo a temere de'medesimi mali che sono stati per
una audacia e confidenza di poter sanza temere pena fare qualche opera non buona,
nsorse da morte, ed ora non può temere se non una lunga convalescenza. leopardi
per avere egli [l'edificio] a temere i venti, tacque e l'altre
tace / e quando se revellia assai temere se face. g. b. adriani
(per la coniug.: cfr. temere). ant. temere fortemente qualcuno
cfr. temere). ant. temere fortemente qualcuno. bartolomeo da s.
facci ubidiente? 2. temere un provvedimento avverso, un giudizio negativo
, con valore intens., e da temere (v.).
e non dico neiente / e lo temere par che mi confonda, / c'
ad attestare che non era più da temere del radicalismo né di rivoluzioni, ritrasferiva la
all'antico esarcato di ravenna, potendo temere che, allontanandosi da sua maestà,
si credettero forti a segno di non temere non solo l'austria, ma neppure
4. locuz. -non avere, non temere rivali: apparire nettamente superiore in una
universale, e tali che non la lasciano temere di veruna rivalità. -con riferimento
.. troppo conscia di sé per temere di una rivalità così poco durevole,
291: non che la morte si debba temere, ma è desiderabile, considerando che
pagamento del prezzo, quando ha ragione di temere che la cosa o una parte di
, se è o ha ragione di temere di essere molestato con un'azione ipotecaria
, 3-227: riverenzia non è altro che temere di mancare l'onore che si dè
.. doverà... farsi temere di timore riverenziale non solo da'cattivi
dinanzi a coloro che dobbiamo riverire e temere, diciamo alcuna cosa di nostra ragione
o per fraude, farsi amare e temere da'populi, seguire e reverire da'
! slataper, 2-500: non temere: non sto male più, anche se
avere paura e non ti sbigottire e non temere, imperciò che iddio tuo signore si
gagliarda, come, dico, potei non temere i flutti della vostra adunanza ed il
di veruno d ^ ssi, né temere che m'abbiano per morto e sepolto.
che fossero seguite o che si potessero temere per colpa d'arno. manfredi,
fatto così buono ed uguale da farmi temere qualche grosso guaio. verga, 7-325
gagliardo, dimostrandoti che tu lo debbi temere e che tu prima lui saluti che lui
, ove importano veracemente, s'hanno da temere con religione; sono ostinate, imperterrite
neppur per sogno vi ha luogo di temere un rovescio simile. cesari, 1-2-177:
ab- andonar pemon e forse si può temere che vorrà prima vedere rovinato luines
contorni suburbani. -che fa temere la morte. pellico, 4-113:
far viaggio per tal reame, senza temere cu veruna insolenza o ruberia. g.
lucini, 3-159: carmagnola, non temere, / la tua fortuna trionferà:
10-ii-53: senza cui tutte lvaltre è da temere che non riescano come l'orpello,
, uomo venerabile molto e da temere, il quale aveva in mano un coltello
, quando pure i santi abbiano a temere, abbiano tra essi a temer piu
in aver la conscienza larga e non temere di prevaricare tutti gli ordini di santa
, 424: 'de rebus sacris non esse temere agen- dum':... non
dietro catenata la carne, più non temere che questa schiava sì schiva alla vostra
volgar., 380: non ha da temere che per né possa risalire fuor con
sprovisti e disordinati, gli costrinse a non temere di saltar fuora e ricuperare le robbe
non per salti, non avrebbono a temere che non fossero per riuscire in un
dolgo. foscolo, xlv-263: non temere per la mia salute: io guarirò.
solevano esser con quello, comincio a temere grandemente di se medesimo; e non
fossi e mura e torri da non temere per via di forza da tutto il mondo
del bisognevole per operar sanamente, dovevo temere che mi mancasse tutto ad un tratto senza
, 26-102: gli stati romani non devono temere dell'intervento, perché non devono mettersi
. palazzeschi, 1-451: si incomincia a temere che il re ne abbia fatta una
, ma in ciascheuno luogo da temere. machiavelli, 1-i-61: la poca
pochi coloro di chi s'ha da temere, e quegli dispersi e sbaldanziti. siri
'malfattori, i quali si raunavano sanza temere le
. botta, 6-i-256: si doveva temere che, ove fosse sbollito quel primo
che ci sono delle cagioni da far temere che ci sia del guaio nascosto.
li avessi ropti, non arebbe più ad temere di loro. f. valori,
quando la scabrosità dell'azione avrebbe fatto temere di doverlo offendere. = deriv.
notturni... sono forse più da temere. l'oca adunque moltiplicata salverebbe per
la possanza di antioco sommamente era da temere. boiardo, 1-5-43: ben prese il
modo di prato, da 'ndarvi iscalzo sanza temere di niente che offendesse il piè.
deza della chiesa e più aremo da temere di uno nuovo re al tucto oltramontano
ii- 94: lei non deve temere che il libro non si faccia o abbia
. e. gadda, 26-83: non temere nemmeno telegrammi. so che non gradisci
corda con la troncafila sua e 'l temere, con la noce, la mira,
: la scarsità dell'acqua dà molto a temere. giuliani, i1-140: c'è
riputati, i quali erano più da temere, mostrando di fargli accetti nel governo della
e avaro e sospettoso che facilmente potrebbe temere non gli fusse stato scemato il zucchero
ai poveri e che elio dovea più temere a casa. redi [manuzzij: i
molto più liscia di come mi avevano fatto temere ieri e in poco più di un'
che ci vive, / oltre il temere dio. / impari a tollerar quanto di
corno uria sciarmato a la batto a temere però che era tanto el gracidare [dei
. goldoni, vii-450: posso anche temere ch'ella abbia perduta quella soggezione che
. paleario, 81: non è da temere che noia ci possino recare questi scioccarelli
speranza, l'altro quando c'era da temere... h quante volte
vergognosi scipatori, che voi vedete arrossare e temere, anch'io non vegga e quasi
, cix-i-43: in ogni caso posso temere la sospensione diquel giornale o pure il suo
servare i comandamenti di dio, non temere i suoi giudici? ovidio volgar.,
. iacopone, 43-152: non te temere, ca en te so compiute /
venute a firenze, ciascuno cominciò a temere, e grandissimi sconforta- menti mostravano i
pino, 2-13: già comincio a temere che, se per disgrazia sarete stata
258: della qual cosa è forte da temere, considerati gli scontentamenti e divisioni ci
ordine usitato delle parole, è da temere che non pervegniamo in isconvenevolezza, perciocché
. varchi, 18-3-37: faceva ancor temere il papa assai la gran quantità dei nemici
, una scorza. -non temere una scorza di qualcuno: non averne
7 ché lui non m'ebbe a temere una scorza. -non valere una
bene che da loro non ho a temere che pubblicamente neppure si fiati de'versi
baiatri, 53: ponno quattro persone non temere / di farsene una scuffia et affogare
a superar i riguardi umani, a non temere le leggi, a dissetarsi alle fonti
dole della lingua nostra da non mai temere in lei la dualla fine.
. cicognani, 1-146: di temere. bibbia volgar., vii-200: tutte
giuocato un grosso terno secco cominciavano a temere fortemente la delusione. comisso, 7-173
,... non vi sada temere, quando in questo modo nolli riesca,
, maggiormente cominciai fra me medesimo a temere non nella prosperità sua alcuna adversità si
son dardo, / -ché tal volere -per temere -è sperto: / consiegue merto -
spina). più da temere dai negri che dalla propria semisterilità. f
croce, i-4-324: non è da temere che la critica, la quale non abbatte
, né separata- mente s'avrìa da temere d'alcuno di questi che confinano.
degli affari del marito dà luogo a temere, che i di lui beni non siano
della fuga del suo debitore, di temere sottrazioni, o sta in pericolo di perdere
, cxiv-14-177: purtroppo v'è da temere che non si fermi sì presto il corso
servare i comandamenti di dio, non temere i suoi giudici? boiardo, 1-7:
lui in questa rassegna, anzi a temere di non aver già buscato il titolo di
e quelle medesime desiderare e quelle medesime temere, tra 'buoni è amistà, tra
confidare nella grandezza della tua misericordia che temere della severità della tua giustizia.
severo, di impormi, di farmi temere. pascoli, 1-66: col tempo,
: ogni cristiano questo giudicio dèe forte temere, perocché sarà giudicio suttilissimo, generalissimo
voce non era, come emilio avrebbe potuto temere, iroso; era, al contrario
. loredano, 9-52: ha ragione di temere: lo sfregiare una ad alunni suoi
con che egli protesta al lettore di non temere condanna per la certezza di non meritarla
in sicuro, non aver di che temere, ridersela. fanfani, uso tose.
, che temendo chi la può far temere, sgoluppava ciò che ella aveva avolto
di giungere a conseguire analoghi risultati; temere di essere impari a un certo compito
fossero le sue genti, perché dover temere di attaccar forze superiori con un esercito
sinceramente, a cuore aperto, senza temere le reazioni altrui, senza aver paura
avvenire al presente quel male che dicono temere. goldoni, ii-71: - e morto
o di una sanzione) e non deve temere minacce, essendo in grado di opporre
: un dey sarebbe sicuro senon avesse da temere che il malcontento e la sollevazione dei
quante peripezie! -che non ha da temere per la propria libertà o indipendenza o
egli dovea castamente, cioè debitamente, temere il suo creatore, dico di timor sobrio
: non correre rischi, non doverli temere. seneca volgar., 3-347:
da qualcuno: non aver nulla da temere da parte sua. romanzo di tristano
-in sicuro: sicuramente, senza dover temere sgradite sorprese. g. prati
difficile e pericolosa e più ansiosa, da temere di dover 'errar sempre'in quel mare
per avere egli [l'edificio] a temere i venti, tacque e l'ajtre
riesce trovarla tra i fogli miei: non temere smarrimenti, non perdo mai nulla.
smascherano quando non hanno più nulla a temere, quando sono armate dalla testa ai piedi
de pelo nera frangola, e dèla temere de qui a iii anni, e dène
403: la sete dello spionaggio ci fa temere di tutto e di tutti, anco
aurea volgar., 119: non temere, figliuolo mio, ché per te renderò
. michiel, lxxx-3-356: è molto da temere che questa aspettazione... non
sofferente e sì triste che si poteva temere a ragione della mia vita. d'annunzio
vento contrario del * 49, è a temere assai che... ritornino quelle
delh loro soggetti, non ebbero ragioni di temere che spontaneamente si movessero a ricorrere fuori
, 319: un governo non deve temere di punire solennemente... chi lo
parti esteriori dentro al cuore, sentendolo temere, il sangue. poliziano, 1-606
a ogni costo un accordo, senza temere di scendere a compromessi.
. chiaro davanzali, 40-3: lo temere / sì come cortesia è simigliante,
27: la somma della sapienza si è temere idio. l. martelli, 3-199:
(263): veramente sono da temere gli scandali di quantunque debile ragione sieno sumis-
schiavo ed oppresso dal continuo ed eccessivo temere nasce vie più sempre maggiore ed estrema la
questa scala al monarchismo dovea naturalmente far temere delle 'sommosse minaccianti la sicurezza dello stato'
perché raccorda gente da ben guardarsene e da temere. panzini, i-292: le parole
prima crociata'] levarono fu così grande da temere che ne andasse a soqquadro l'intera
, che da soldati sì fatti dovevan temere molto cattiva vicinanza e star sempre in
ora venuto quaggiù, non ho punto da temere s'io debbo comparire dinnanzi a questi
a voi, qual sorte / e temere e voler quel vi disface? / chi
affetto. segneri, ii-8: dovreste nondimeno temere senza intermissione di non essere a sorte
miglio arma d'un capitano è il farsi temere dal soldato, perché due capitani grandi
congetturare da indizi. -in partic.: temere un perico lo, pinganno
. vieusseux, cix- 43: posso temere la sospensione di quel giornale; o pure
che d'ogni cosa non si doveva temere; ora giudicava che di niuna cosa
disonesta, ecc. -per estens.: temere che accada un evento o che si
aveva imparato a guerreggiare, e a temere ad acquistarsi regno da sé.
vento era contrario, e incominciò a temere e a impaurire, e incominciò andare sotto
conoscere il non bisognevole. -non temere affatto, non paventare per nulla un
la morte. -affrontare o non temere un pericolo, dando prova di particolare