a signore. boccaccio, 7-1-49: temendo che griseida... / ricever noi
per lettera ardiva di fargliele sentire, temendo de'pericoli possibili ad avvenire.
e senza cagione coloro che, non temendo i loro morsi, non gli stimano
tornò palido. idem, i-89: e temendo forte che la misera anima non avesse
2-937: comunemente / e de'greci temendo e de'troiani, / e de l'
adunque costui questa con segretissimo stile, temendo non si palesasse, in niuna maniera a
con la mano il battente e come temendo. 10. intr. con
bene aspetta. cavalca, 16-1-131: temendo che il popolo, che ci stava a
capitale, /... / temendo di parer poco sapiente / se il povero
cfr. frezzi, ii-12-95: « troppo temendo in me caso sinestro, /
né a sinistra né a destra, temendo non la compassione o l'amore l'adescassero
enormi immediati. d'annunzio, iv-1-297: temendo forse ch'egli le sfuggisse, ella
., 4-10 (457): temendo la donna di non aggiùgnere al suo danno
ad accrescer le mie prime tristezze, temendo di mettermi in agitazione per tutto il
brame / di fieri lupi, igualmente temendo. poliziano, st., 1-109
m. villani, 4-7: i fiorentini temendo di perdere i frutti della terra ricorsono
guittone, 3-19: aletti, temendo non la vendetta de'loro misfatti
; ora si scorti e si ristringa temendo. manzoni, pr. sp.,
, iii-177: i leoni... temendo la verga di coloro che gli
raccor l'alito. varchi, v-56: temendo di non esser presi per debito.
inf., 17-77: e io, temendo no 'l più star crucciasse / lui
. b. davanzali, i-288: temendo adunque farasmane, grave d'anni,
, né punto né poco i loro aculei temendo. g. gozzi, iii-94:
s'appressò, a poco a poco, temendo di svegliare la sorella col suo palpito
piè. m. villani, 7-67: temendo che l'avvenimento della compagnia e d'
o recitare un'orazione, e poi temendo o non si ricordando si ferma,
. ugurgieri, 422: i pastori temendo si so tratti arretro. giovanni da
il meschin drizzar la vista, / temendo di veder cosa sì trista. della casa
orsi, e de i leoni che temendo la verga di coloro che gli ammaestrano,
magno volgar.], 8-6: temendo di ricadere nella colpa di prima,
de'francesi] si levò a romore temendo che il campo non fosse assalito. tesoro
l'assentirono. velluti, 146: temendo di suo pericolo e disinore di lui e
ebbi ai cor- ridor riguardo, / temendo che, assueti a largo pasto, /
11-78: la donna e 'l cavaliere, temendo che il marchese non attenesse loro la
quale attenerci; viviamo ridendo e moriamo temendo di tutte. leopardi, 872:
], lecito. 7-35: non temendo il re, e niente atterrito per paura
autunnale, non si assicurando del mare e temendo la notte di tempesta, tiravano il
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che 'nver lor s'avventa,
villani, 9-83: [i normandi] temendo i subiti movimenti e avvisi degli inghilesi
ove il mio cor più bada, / temendo ch'altro sia, prendo paura.
: la più parte de'barcaioli, temendo d'esser forzati a tragittar soldati o
): la più parte de'barcaiuoli, temendo d'esser forzati a condurre soldati o
): la più parte de'barcaioli, temendo d'esser forzati a tragittar soldati o
mi si attaccò ai panni stretta stretta, temendo che dicessi per baia; né mi
pisa, si pelava la barba, temendo che non fusse dalla fazione franzese d'italia
del barbarico popolo con la nuova arma, temendo i colpi suoi, prese un arco
328: lo signore di bologna, temendo molto del loro passare, perché erano da
ebbero molta difficultà a fuggire el palo, temendo quel bassà che non andassero in etiopia
padre e alla madre per moglie, ma temendo non fosse ripreso che bassamente si
li occhi vergognosi e bassi, / temendo no 'l mio dir li fusse grave,
bembo, 5-1-258: nel qual tempo temendo il re, a'luoghi presi da
fare con un politicone raffinato... temendo rimetterci anche le spese del viaggio,
bene? straparla, 1-5: non temendo né pioggia né vento, aspettò l'
condotti in mano di que'ubriachi, e temendo non andare a bere nel fiume più
[di fare ammazzare agrippa postumo], temendo d'esamina pericolosa, non meno a
volevo dir, ma con paura, / temendo di non dir qualcosa sciocca. belo
[pluto] dal trono, / temendo non gli scuarci la terrena / volta sul
un lato spuntare il male e temendo che si facesse grande...
brame / di fieri lupi, igualmente temendo. cecco d'a scoli, 1683:
bruscolo, a poco a poco, quasi temendo di fargli male. linati, 8-120
. ariosto, sai., 1-255: temendo poi che gli sien péste l'ossa
1-180: già cadente il die, e temendo volare di notte, stette fermo ne'
e per molti dissoluti peccati, non temendo iddio. boccaccio, dee.,
, caduta per mal consiglio, non temendo vergogna? boccaccio, dee.,
. m. villani, 1-41: temendo dei suoi baroni, trovò modo di fare
in pria le fusse amico, / ritrassesi temendo della madre / la cagnolesca bile.
le imbrogliammo e calammo in coperta, temendo di morte, / ed alla spiaggia
calamita, che lo tira a sé, temendo gli scandoli, sta un pocolin sospetto
e gioioso. boccaccio, i-89: e temendo forte che la misera anima non avesse
esita bene spesso a porvi mano, temendo di far guasti, perché la mente
poi, assicurata, quasi di peggio temendo, mi pareva mettere nel mio seno la
, sentendo il cammino dubbioso, e temendo d'aguato per lo contado d'arezzo
. tasso, 20-90: altri, temendo, di campar s'awisa. marino,
. b. segni, 186: egli temendo della virtù di piero strozzi, facilmente
questa volta, crederei d'essere bella, temendo, / voi laudo in mio cantare.
albanzani, 2-144: quelli di partia, temendo ch'elio facesse vendetta di crasso,
più volte quelle scale a conto tuo, temendo una delle solite furfanterie; ma questa
di poi fuggis- sene a napoli, temendo i primi impeti di quell'iracondo principe
: desiderando la capra pascersi, e temendo eh 'l lupo non venisse al caprile,
in que'modi che giudicassero migliori; temendo che creandosi ufiziali d'abbondanza, a'
, caduta per mal consiglio, non temendo vergogna? g. villani, 8-56
: due successivi duchi di savoia, temendo forse quelle stolte controversie non facessero lor
: per ora ho sospesa ogni cura, temendo di far peggio; ma non vorrei
la mente in esso rimirando, / temendo e disiando, / prego sovente che di
e sasso da murlo, gran castellani, temendo di loro deboli castella, dierono per
ch'aggio udito. compagni, 1-9: temendo di loro deboli castella, dierono per
4-21: la contessa adunque tacendo, temendo lo 'nganno, e gli altri incarichi
sp., 35 (607): temendo d'essere anche lui messo fuori in
andai catellon, passo passo, / temendo di non dare anch'io ne'rei.
in giudizio. ariosto, 17-149: temendo forse il vii martan, ch'ai
ladronesche oltre il confine della campagna, temendo quando scalavo cauto i muri sconnessi che
priore, vedendo la insolenzia sua e temendo de pegio, comandò che fusseno chiuse le
esita bene spesso a porvi mano, temendo di far guasti. pavese, 8-171:
scritto a manzoni né a grossi, temendo che la posta non sia sicura.
né punto né poco i loro aculei temendo. che1 (si pronuncia con
occhi vergognosi e bassi, / temendo no 'l mio dir li fosse grave,
un'ora mill'anni levarselo da canto, temendo quasi che non ammazzasse lei ancora come
gioiosi a la sentenza, / non temendo neun, checché si dica, / però
/ qual séte or voi, che qui temendo chiusi / vi state, e non
umide acque per guardarsi dal foco, temendo del caso di fetonte, se in mezzo
di trovare in qualunque libro. ma temendo poi di metter troppo a cimento la sua
i frutti spontanei della natura, e temendo per averne copia d'uscire da'confini
orecchi. monti, 5-828: e temendo l'eroe noi circuisse / de'troiani
landino [inf., 6-4]: temendo la natura che la negligenzia o la
e si gittò dal trono. / temendo non gli squarci la terrena / vòlta
, che lo tira a sé, temendo gli scandoli, sta un pocolin sospetto:
passerà està fortuna / e smaltirà il disnor temendo 'l danno. = deriv.
loro i frutti spontanei della natura, e temendo per averne copia d'uscire da'confini
diversa. boccaccio, vii-52: poi, temendo non aggiunger pene / alle mia noie
/ nodriala dello cor, di ciò temendo. / quando t'apparve che se 'n
: molti deputati di questo partito, temendo di non potere ottener la maggioranza,
', dottrina secondo 2-46: temendo il comune di firenze la gran potenza del
gli ultimi suoi anni in angustie continue, temendo sempre d'essere schernito, e non
noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra ventura possa, partecipandosi
). malispini, 115; temendo che federigo di quella malattia non campasse
: molti deputati di questo partito, temendo di non potere ottener la maggioranza,
, confondevasi la meschina nelle risposte, temendo troppo di pregiudicarsi se le dava sinceramente.
. m. villani, 1-9: temendo il giovane d'entrare nella camera alla reina
.. o per forma che, temendo egli di contristare le sue feste, sia
mitri e cresci, / e più temendo maggior forza acquisti, / e mentre
: io era vissuto... temendo ogni giorno che un qualche di quei tanti
dilungata la tavola; per che, temendo non potere ad essa pervenire, s'
noi le imbrogliammo e calammo in coperta, temendo di morte, / ed alla spiaggia
possedere voleano? cavalca, 19-176: temendo di ciò fare per sé medesimo, corruppe
in grande fortuna e tempesta, e temendo di morire, si botarono, che
: e se n'andava già, quando temendo / che non costi * de corpore
che, per qualche credula pazzia, temendo che per vedere non se guastino,
ti nutrì e cresci, / e più temendo, maggior forza acquisti, / e
a cesare comparse / sul rubicon, temendo a sé rovina / dall'introdotta gente
ora miu'anni levarselo da canto, temendo quasi che non ammazzasse lei ancora come
seconde urtin le prime, / e temendo via fuggano gli obbietti / al cruccio
per forza. sassetti, 100: temendo que crudelàccio non io ad altro men
, e la gente ritenne / più dì temendo, né sappiendo cui. boccaccio,
nutrì e cresci, / e più temendo maggior forza acquisti, / e mentre con
le imbrogliammo e calammo in coperta, temendo di morte, / ed alla spiaggia,
brame / di fieri lupi, igualmente temendo; / sì si starebbe un cane
guida e ordina suo danza, / temendo di non fare e di non dire /
busini, 1-55: pandolfo, o temendo, o pure volendo seguitare in quella
franzesi in italia, e però più temendo delle forze di cesare, già collegate.
gli sfumamenti. bicchierai, 33: temendo che l'incandescenza sofferta dal sale dedicato a
e tutte delicatezze, e dottando e temendo di se medesime e di lor città.
in una posizione delicatissima, dubitando e temendo ciascuno di parere all'altro quello che veramente
., 3-10 (364): temendo non il demonio, se egli la ritenesse
: esse dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme
siena che allora reggevano, che, temendo il danno e la depopolazione della città,
dell'altare. viani, 4-10: temendo il ritorno della reazione, la guardia nazionale
. alvaro, 14-56: i liberali, temendo il peggio, cioè il sopravvento dei
aborrita vecchia. tassoni, 4-32: temendo restar quivi diserto, / ché cinto
89: ripigliavamo a discorrere sottovoce, temendo udir salire per la scaletta il passo,
: / l'adultera il destin, temendo, aspetta. montecuccoli, 2-265: la
di quella terra stiamo in continua gelosia, temendo che quivi non si commetta cosa che
cuoco, 1-157: 11 popolo, temendo, era tranquillo; ma, diffidando,
campicel, dal rozzo letto, / temendo digiunar nel dì futuro, / scosso
infelicità mia o al suo valore, temendo che la lode d'un misero potesse
non avendo da pagar l'esercito e temendo che si ammutinasse o almeno dileguasse
col re giovanni per istatichi, / temendo forte del cuoio e del buccio,
, 4-115: dall'altra [parte] temendo per la maligna disposizione di quei calunniatori
pompeo, macchiata di sangue, spaventata temendo che pompeo fosse stato morto, cadde
, 5-i-325: alcuni altri, non temendo più dio, caggiono in desperazione perché dicono
poteva dissolvere altro che in pianto, temendo del grande male che pareva che fusse per
con l'occhio la si guardava, quasi temendo che tolta non gli fusse. b
e portavasi oltremare,... temendo non calasse troppo il fiorino a moneta
, xxxiv-39: piacemi cavalier che, dio temendo, / porta lo nobel suo ordine
: fra tanto i frati di arcella, temendo che al sacro corpo non si facesse
, 5-308: la vedova pescatore, temendo che io e mia madre fra poco
vanità e tutte delicatezze, e dottando e temendo di se medesime e di lor città
di vento. casti, ii-6-47: ciascun temendo l'ultima ruina, / crede che
. l. adimari, i-42: temendo, che l'inimico non traesse vantaggio
fiorentini la durezza del capitano di forlì e temendo che l'avvenimento della compagnia e d'
. tassoni, 4-9: questi temendo un generai eccidio, / subito co'potteschi
cominciate rivolte. baldinucci, 8-102: temendo cosimo l'invidia de'suoi concittadini, non
del verde lauro al gran cultore; / temendo non piroo stanco ed egroto / lunghe
e voltandosi paurosamente a ogni strepito come temendo che gli fussino contro il cielo e
. donato degli albanzani, i-659: temendo io, romani, nella somma elevazione
lettera encomiastica. leopardi, 948: temendo non si dimenticare al tutto, per
la lodata. tasso, 13-i-886: temendo un tuo gentil sdegno, / esalto
contrista dell'esaltazione del nemico suo, temendo che egli nollo offenda. boccaccio,
esaltazione spirituale. pirandello, 7-256: temendo fra sé che la figliuola, nell'esaltazione
del tuppo, 516: ad usura temendo non le soccedesse alcuna cosa più aera
avea partorito di nascosto, e, temendo l'ira de'suoi, l'avea esposto
, il suo cuore per grave dolore temendo di morire, chiamate a sé tutte l'
errori e per molti dissoluti peccati, non temendo dio; e san dominico per sua
nel bene... in voi temendo esultiamo: in voi, lieti od afflitti
ripartire e tornare, cercando distrazioni e temendo di trovarle -e sperando sempre la calma
i-300: oggi, le umane / orme temendo, e de'poeti il vulgo,
unico che raro, quasi timidamente, temendo di interrompere l'excursus wagneriano dei professori
, ma fa poi male anco chi anticipa temendo che il sole troppo repente, gli
con l'occhio la si guardava, quasi temendo che tolta non gli fusse. machiavelli
. n. degli albizzi, 134: temendo che la crusca noi cercasse, /
nausea che diletto e piacere, sempre temendo della vita, e pascon mille volte una
eterne; io mi sparpaglierei le cervella temendo che non mi si cacciasse per capo
gozzano, 263: avanziamo quasi increduli, temendo dell'incantesimo creato da un negromante,
vuole temere quella necessitade, la quale temendo li stoici si faticarono di distinguere così
, non trovandosi concordia tra loro, temendo essi di non venire a peggio e per
adesso, vedendo la lampada accendersi e temendo di venir scoperta, si asserragliava in
o già vinti si sottoposero, o temendo di non esser vinti si accordarono,
di lorenzo: un amico gliela succhia, temendo che fosse il ferro avvelenato.
diletto continuamente i dardi di cupido fuggendo, temendo non forse ferito per quelli in detrimento
dal bacio lenta, lenta, quasi temendo guastar qualche delicato filo tra le congiunte
, non le dava il core, temendo che la deboi e tremante mano non fosse
chimici. bicchierai, 33: temendo che l'incandescenza sofferta dal sale
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che inver lor s'avventa,
alcuno a torto essere stato morto, temendo che il somigliante possa a sé avvenire
, ma tutti universalmente coloro i quali temendo filialmente iddio con l'ubbidirlo ne daranno
ne fossero in colpa, e, quasi temendo dir troppo, la mandò a meditare
, 140-14: che poss'io far, temendo il mio signore / se non star
: ella moriva nobile vergine, non temendo che alcuno meno nobile di lei corrompesse
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che 'nver or s'avventa,
paura di lui gli s'appressava, temendo non quella cassa forse il percotesse per
, ii-189: i re, non più temendo il ritorno delle fortune francesi, allargavano
d'acciaio », pensò giovanni, temendo d'aver sorpassato la propria umana fragilità
annunzio, iii-1-135: non oso interrogarlo, temendo di strappargli a forza una parola che
nutrì e cresci, / e più temendo, maggior forza acquisti; / e
andare alla fossa, restarono stupiti, temendo di qualche caso strano. lippi,
e pia / toma ov'io son, temendo non fra via / mi stanchi,
ripigliavamo a discorrere..., temendo... veder apparire alla porticina
donna). velluti, 311: temendo non fosse cagione della balia per sua
. botta, 4-15: alessandro, temendo dei cittadini freschi di repubblica,..
l'indugiare, siccome colui che non temendo per sé, godeva in abbassare quei
arco e la crudel faretra, / temendo della petra / armata già nella veloce fromba
stansi quivi insieme accoccolate, / sempre temendo esser laggiù frugate, / e guaste
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che inver or s'avventa,
bestia via se l'è fumata / temendo d'esser essa divorata. grossi, 24
. esopo volgar., 3-148: temendo del furaménto del ladrone, ri
il porco /..., / temendo la sua furia, ché già fiero /
i-116: tutte le genti della contrada, temendo la furia di costui,..
breve campicel, dal rozzo letto, / temendo digiunar nel dì futuro, / scosso
-per leggerezza. caro, i-272: temendo non per gabbo cadere in un male
bambino] a garrire, per ciò temendo io, che risvegliasse la madre già
i-169: forse, ciascuno di noi, temendo che l'altro vi si annoiasse e
, 243: cominciò a piagnere fortemente temendo e gittossi in terra, e tutta
gliavo il mazzamurello dal muso di furetto, temendo ch'egli fosse per trascinarmi in
ariosto, 8-34: angelica di ciò nulla temendo, / cavalcava a giornate, or
: tutto di pallore si coprì eunomo temendo / non mancasse la giusta nota a
gente vedendo questo, lodarono iddio tutti temendo con grande riverenza. castiglione,
voleva né men sentir parlare, / non temendo bravata o grattaticcio, / di legge
di così ad or radi, / sempre temendo più gravoso foco. -che
poter migliorare nessuna tua condizione dura, temendo che con ciò anche si calmasse grigiamente
le sue gran coma una guaina, / temendo del troiano e del marito, /
e tutta la notte guardaro francamente, temendo di tradimento dentro ordinato per gli detti
sano e salvo. viani, 4-10: temendo il ritorno della reazione, la guardia
., xxi-760: spaventata molto, temendo che non ardesse la tavola, e'monta
che, per qualche credula pazzia, temendo che per vedere non se guastino, vogliono
dal bacio lenta, lenta, quasi temendo guastar qualche delicato filo tra le congiunte
e corrotte. serdonati, 10-58: temendo il riso ed i salumi guasti.
: ignaro del vostro indirizzo, e temendo che la mia lettera andasse smarrita ho
guarda a una a una, / temendo che il dottor non l'infinocchi.
di strada per proveder dell'acqua, temendo 'gli assalti de'ladroni che stavano imboscati
le imbrogliammo e calammo in coperta, temendo di morte, / ed alla spiaggia,
miglia; ma la gente fella, / temendo peggio, si furo imbucati. stefani
lo vuole immatricolare come ufficiale effettivo, temendo complicazioni diplomatiche con l'italia.
e immollata di pioggia, filippo strozzi temendo la peggio corse in cerca di francesco
un contegno imparziale. piovene, 1-184: temendo di essere condotta a parlare di lei
giuseppe flavio volgar., ii-130: temendo che claudio cesare non ripigliassi in cattiva
altra parte. d'azeglio, 1-282: temendo... trovarsi impicciati per mettersi
, 3: ma il padre omnipotente, temendo questo, ascoseli [i venti]
, 246: messosi in paura, e temendo di peggio, si fuggì. b
xlvii-229: talvolta, forse di bagnarsi / temendo, 1 vestimenti in su tirava,
. caporali, i-95: avean, temendo il peggio, / lasciato in preda al
pene più dure. tecchi, 13-156: temendo la madre un inasprimento nelle relazione tra
la selva dritto pervenire, / nulla temendo che più il piede inciampi. montale
una magnifica e corretta edizione, nulla temendo la spesa di far incidere in rame tante
mirò quasi di furto, pure / temendo ch'io nel suo guatar guatassi: /
quel bellissimo volto..., temendo di leggervi la smorfia beffarda, la
anche più estranei. leopardi, iii-156: temendo lei, e temendo io parimenti che
, iii-156: temendo lei, e temendo io parimenti che la stampa non incontri
suoi talenti a tutto il mondo, temendo forte d'incontrare alcun grave impedimento nell'
, inf., 17-78: io, temendo no 'l più star crucciasse / lui
lauro, come gli indovini, pur temendo gl'indovinamenti del mio cuore. -supposizione
aspettando che tu vi sia addormentato, temendo che tu le possa infliggere la pena di
non osando intraprendere una conversazione proibita e temendo di sembrare ineducata al corrispondente, se
forte tiratore. tarchetti, 6-ii-107: temendo della notte e dell'inesperienza del luogo
richiesto a certo sinodo e concilio, temendo egli del suo fallo essere accusato e
. donato degli albanzani, i-403: temendo la infamia di essere tenuto negligente,
, acerbità di tempo o visibile pericolo temendo, per potere, mercatando, acrescere
1-i-307: s'egli è meglio, temendo di essere assaltato, inferire o
condotta di filippo,... temendo d'incaponirlo vieppiù nel suo assunto e d'
. boterò, i-149: scipione nasica, temendo che il popolo romano non s'infettasse
gridi / que'rapaci fierissimi uccellacci, / temendo i rostri e i loro artigli infidi
avvenimento ch'io sono infraddue di narrare, temendo di dar della noia a'lettori.
, veggendola giovane e assai bella, temendo non il demonio, se egli la ritenesse
, 4-3 (416): della morte temendo, con grande ingegno coloro che gli
ingegno della chiave il topo della città, temendo di mu- rire, abbandonò quello
di chiunque la mira paura, / temendo sé a sé non esser tolta. tasso
e la ingiusta sentenza che dar dovevano, temendo e mossi a pietà, s'ingegnarono
fretta, correndo come potea, tornava, temendo quello che gli avvenne, cioè che
cavalca, 18-112: saul re, temendo che per certa sua innobbedienzia samuel pontefice
doglia / che per amor patisco / temendo, eo veo sonde pauroso / che 'nver
le guarda a una a una, / temendo, che il dottor non l'infinocchi
s'oppose e non volle formarsene processo temendo che gaio non si scoprisse colpevole di
losenga, stringe e basa, / pur temendo essere scornate, / e te dan
alle tue porti... non temendo la morte che nelle mani degli insidianti uomini
molta sodisfazione. tasso, n-ii-138: temendo l'amante di perder la grazia de la
la tomba. pirandello, 7-402: temendo che l'autorità giudiziaria désse intempestivamente l'
[l'arboscello], / quasi temendo che uom non le deprede. tasso,
si fosse mosso chiamato, e però temendo della tornata sua, non si vollero
, i-330: ebbe risoluto di ritornarsene temendo qualche interrompimento a quella felicità. muratori
d'uscir con l'armata in mare, temendo io che s'intorbidasse di modo che
: i francesi che v'erano, temendo d'essere da quelli di drento e da'
disconfitti e morti. bembo, 10-iv-153: temendo d'essere
dal confessore, ovvero tenuti meno buoni, temendo più l'umana vergogna che l'offesa
ch'a cesare comparse / sul rubicon, temendo a sé rovina / dall'introdotta gente
i serpenti, / anco l'ombra temendo, in fuga vanno, / cade
della sua fama,... temendo che da un momento all'altro la grottesca
dante, conv., i-x-10: temendo che 'l volgare non fosse stato posto
condurlo in contumacie consumatissime e irreconciliabili, temendo ch'egli con qualche larga condizione per
con curiosità e un po'd'ansietà temendo che la mia irrequietezza non prendesse un'altra
della sua fama,... temendo che da un momento all'altro la grottesca
di valersi, odiando più presto che temendo le cose che si dicano contro di loro
pieni di licenza. siri, 1-vi-805: temendo di essere ammazzati deposero l'armi secondo
parte di guerre lagrimose vaga, / temendo parte ancor l'indegna fama. cesarotti
. pucci, cent., 83-48: temendo forte del cuoio e del buccio,
padrona e dello stato, / temendo ancor de'tristi e de'malvagi, /
dante, conv., i-x-10: temendo che 'l volgare non fosse stato posto
luci / torcono indietro, del re lor temendo / l'angol dell'occhio lampeggiante in
noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra ventura possa, partecipandosi
più spesso che fosse possibile, quasi temendo che cecilia ne uscisse con la rapidità del
lanciare un pugno. landolfì, i-72: temendo [il cane] per l'umida
lemene, i-326: pur or, temendo anch'ei morte rubella, / languia
7-38: veggendosi a così mal punto e temendo di perdere la città e 'l paese
/ de i perugin, che avean, temendo il peggio, / lasciato in preda
e senza cagione coloro che, non temendo dei loro morsi, non gli stimano,
sermini, 308: perché era bellissimo temendo, come la donna ebbe menata,
carducci, iii-17-288: chi è che temendo dar nel leccato aggiunse al resto facilità e
: in questo mezo io pur, temendo in vero / il minacciato mal, con
era sìe ardito che su vi sedesse temendo la loro leggiadria. seneca volgar.,
struggevano intendere come passassero le cose, temendo che la lepre non desse a dietro
letticello del monaco salitosene,... temendo forse di non offenderla per troppa gravezza
si curano di comandare; ma, temendo l'insolenzia de'grandi, non vorriano
che 'l vidi [il fanciullino], temendo non con quella sua licenza mi guastasse
consumo interno morale; struggimento aspettando e temendo; senso di dolore non grave,
ammassate trame d'acciaio, ma poscia, temendo d'irru- ginir le sue carni,
due brame / di fieri lupi, igualmente temendo. cenne da la chitarra, xxxv-n-431
losenga, stringe e basa, / pur temendo esser scornate, / e te dan
41: [iulia] prese tanto dolore temendo che [pompeo] non fussi stato
voglion sua madama aver diffesa, / temendo di trovarla o morta o presa. baiar
un ufficio. nardi, 19: temendo il consolo che, non molto tempo
chi in atti vili, / quasi temendo, par che regga il pondo / cessandosi
desiderio di sapere novelle di mariano, temendo che malatasca no l'abbia atterrato e
. boterò, 7-3-41: oranges, temendo d'esser abbandonato da loro, mandò
fa fare incantazioni, accioché egli, temendo di non venire frigido o maleficiato per
ché di colui conobbero i sospetti, / temendo che 'l fellon con falso iudizio /
re, n'ebbe grande sbigottimento, temendo non fallisse loro la vettovaglia che venia
venuti, parendoci di ciò assai malinconioso, temendo che non si potesse variare la
egli a cotal repulsa, tutto maninconioso, temendo che quella poca bona disposizione che allora
volpe, non subito se gli avvicinò, temendo di qualche inganno. 4.
. straparola, ii-97: ehi, temendo di non essere scoperti e malmenati,
spaventati a un tratto il lassano andare, temendo che dentro non vi fussero mali spiriti
lo guardava ansiosa con grandi occhi azzurri temendo di vedersi capitare addosso il grosso uomo
di udirsi da lui trasforar la testa, temendo una goccia d'acqua limpida, come
cercando di seguirlo, d'indovinarlo, temendo sempre di... prendere un accordo
sp., 27 (461): temendo... che quel carlo emanuele
sp., 27 (461): temendo... che quel carlo emanuele
marcello] con dolore e paura; temendo la nuova e disusata maniera degli uomini
lui due manigoldi, i quali, non temendo egli d'alcuna cosa, tale gli
a un tratto il lassano andare, temendo che dentro non vi fussero mali spiriti.
inchinò dalla sua maestà per placarlo, temendo ch'egli non tornasse nuovo mantice di
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che 'nver'ipr s'avventa,
. salvini, 39-ii-146: quindi molti temendo, né senza ragione, e sospettando
accetto. g. villani, 10-29: temendo castruccio che l'oste non andasse a
. l. carbone, 7: temendo che la massara non pigliasse il miglior
: è costume di certi medicastronzoli che, temendo col sangue del braccio di arrestare innanzi
li signori medici la volevano medicinare, temendo lor forse che non fusse gravida. roberti
graziosa virtù, per la quale, temendo l'amante di perder la grazia de
mancato di svignarsela. massaia, x-198: temendo alcuni le ire e le vendette di
noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra ventura possa, partecipandosi
trovandolasi meno, rimase in gran tristizia, temendo che con altr'uomo non ne fosse
paura ch'io porto ne l'animo, temendo ch'el celato amor ve porto non
di dio, parlando, onorando e temendo e laudando quel signore nostro, che
chiaro davanzati, vi-46: mi moro temendo, / cherendo a voi merzede.
meritrice, chiamata una fiata in giudizio e temendo di rea ventura, alzò le vestimenta
purità e simplicità di cuore, temendo il signore. boccaccio, dee.
. g. capponi, i-50: temendo a quei rumori che si levasse la
e stare a pericolo di annegare, temendo le minaccie d'africo, del quale
fiero ed astuto; perciò rebecca, temendo che l'ira sua non procedesse inverso
su e giù per sentieri e viottole, temendo d'imbattersi in qualche micheletto.
non ardiva di ricominciare il ragionamento, temendo pure ch'egli dalle mie importune di-
minacciato dal pontefice e dal figliuolo, temendo per se medesimo, [il cardinale
chiare, compresi ch'ella, quasi temendo i miei minacci, si fusse avacciata nel
, come umile sug- getto, e temendo li comandamenti di lei, faceva le minime
nuova, 14-4 (61): temendo non altri si fosse accorto del mio tremare
fuggire con quante avea gambe, temendo avere a diventare più miserabile e più pazzo
se soave e piano / umile dio temendo alcun se trova / che non baratto mova
che a noi stàvate suggetti, / temendo 'l furor nostro miti e quieti,
con occhi mobili e attenti, come temendo che le sfuggisse qualche cosa. pirandello
il passo del varchi; ma forse temendo che la parola * arbitrio 'non ricevesse
guerra in oriente lo stato maggiore, temendo che la mobilitazione non si compiesse con
servo per offensione che li avea fatta, temendo de non passare il modo de la
. genovesi, 1-ii-15: mosé, temendo che la tribù de'leviti non venisse per
al mollame tra le cosce di dietro e temendo per lo fuoco del castello del legname
siena, lxvi: i parenti suoi, temendo la vergogna mondana, missero el corpo
. ottimo, i-79: cleopatras, temendo d'esserne menata serva cattiva alla moglie
, 4-34: il topo della città, temendo di murire, abbandonò quello della villa
, le mortali insidie / d'adamo oggi temendo. 23. che commina la pena
.. molti vili fanno maggiori, temendo che ogni mosca non gli offenda.
perplessità delle mosse, spigner la lena, temendo d'incontrar il tracollo dell'incauto pensiero
vita nuova, 35-3 (142): temendo di non mostrare la mia vile vita
1-iv-66): senza più motteggiarla, temendo delle sue risposte, fuori d'ogni
potere campare. cavalca, 20-48: temendo che non si partisse secondoché egli mostrava
sedile di pietra,... temendo che quella mummia messicana di zia flaminia
di preghiera facoltativa. foscolo, xv-498: temendo che tu non sia fuor di brescia
distesso su '1 pavimento suo marito, temendo di qualche sinistro accidente, subito corre
se soave e piano / umile dio temendo alcun se trova / che non baratto mova
brusoni, 180: il prencipe, temendo tuttavia che gli eventi non corrispondessero a
infino a qui. boccaccio, i-89: temendo forte che la misera anima non avesse
, 5-253: serru- rier, non temendo di maculare lo splendore de'suoi fatti
bastasse a cavargliele dalle mani; molti temendo la violenza gli nascondevano, né a tutti
la qual confessione costoro meritamente della morte temendo, con grande ingegno coloro che gli
errore fece egli, se spaventato e temendo il nato tumulto, si fuggi al suo
, che non lo conoscea; e temendo la morte negò colui che è vita,
. bibbiena, xxv-1-11: esso, temendo che tal fiamma non si scoprisse,
, 13-ii-319: non vorrei... temendo poco questo caso negligerlo e inducere le
io, tosto che * ì vidi, temendo non con quella sua licenza mi guastasse
li occhi vergognosi e bassi, / temendo no '1 mio dir li fosse grave,
, inf., 17-76: io, temendo no 'l più star crucciasse / lui
il che è proprio di coloro che, temendo di non esser presi per debito o
corpo. boterò, 182: alcuni, temendo che quella [l'acqua] non
cenno nel progetto delle imperiali dimande, temendo che l'e- spressioni più forti potessero
non potessi ardito schermo; / né temendo aa lei più dura guerra, /
paura di lui gli s'appressava, temendo non quella cassa forse il per- cotesse
non degnò salutare la tua persona, temendo non fosse noiosa. boccaccio, dee
li scellerati diventavano più audaci, non temendo di essere nominati dalli clerici complici.
dante, vita nuova, 35-3: temendo di non mostrare la mia vile vita,
idem, inf., 3-80: temendo no 'l mio dir li fosse grave /
com'face'io? boccaccio, iv-55: temendo non le cose vedute, se non
iesù, ciascuno stava occulto, / temendo de'prìncip'e sacerdoti, / c'ordinato
di borgogna, sentendo questa novità e temendo di ribellione, mandò là di sua
nutri e cresci, / e più temendo, maggior forza acquisti. tasso,
i ricchi di quanto era seguito e temendo l'accrescimento di tiberio, lo schernivano
vita nuova, 35-3 (142): temendo di non mostrare la mia vile vita
vuole, coll'occhio alla >enna, temendo di una grande e generale riforma, onde
a cavargliele dalle mani; molti, temendo la violenza, gli nascondevano, né a
iesù, ciascuno stava occulto, / temendo de'princip'e sacerdoti. landino, 165
letticello del monaco salitosene,... temendo forse di non offenderla per troppa
per offensione che li avea fatta, temendo di non passare il modo de la
. giustino volgar., 331: temendo la prima offesa del non pagato soldo
andai innanzi sull'orlo della strada, temendo di sentire da un momento all'altro l'
riscalda oltrame sura, / temendo ognor che sue grazie sien tarde. p
che diffida di tutto e di tutti, temendo insidie e pericoli reali o anche immaginari
altri nobili udendo que'tuoni, / temendo di non dir per piova omei, /
forte piangendo e ogni percossa dell'onda temendo. leonardo, 2-548: l'onda
ondeggiare e stare a pericolo di annegare temendo le minaccie d'africo. b.
pallavicino, i-519: fuggissene a napoli temendo i primi impeti di quell'iracondo principe
, vedendo il consiglio del duca e temendo di non essere seguito nella battaglia da lui
lorenzo, il quale..., temendo cosimo l'invidia de'suoi concittadini,
moscoli, vii-575 (30-3): temendo, donna mia, che la dimanda
piazza e messesi in guardia, piuttosto temendo di qualche insulto popolare che confidando di
pontificato innocenzio iv, il quale, temendo di federigo, se ne andò a
grandi. i. pitti, 2-13: temendo quei savi cittadini e l'uno e
, xxxiv-38: piacemi cavalier che, dio temendo, / porta lo nobel suo ordine
, immobil guata, orecchia, / temendo. palazzeschi, 5-89: andai alla
leggenda aurea volgar., 609: non temendo persona le dette bestie,..
. chiamano il nome di dio, temendo che 'l nimico non fosse palliato e avesse
di pallido timor tingesse il volto, / temendo che d'altrui non le sii tolto
beicari, 6-71: costui, non temendo iddio né la parata retribuzione impaurendo e
i nimici non essendo di animo pari, temendo, mandarono in ogni parte a richiamare
. m. adriani, v-39: temendo [acato] che cleomene non ottenesse quanto
festa grande senza dire alcuna parola, temendo, se parlasse, non fosse da
ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra ventura possa, partecipandosi,
vita nuova, 35-3 (142): temendo di non mostrare la mia vile vita
per offensione che li avea fatta, temendo di non passare il modo de la
de questo seggio; / ma, temendo saltar del mal in peggio, /
. dopo molta crapula sentendosi ripieni e temendo di non poter smaltire a tempo per la
la doglia / che per amor patisco / temendo. cavalca, 21-204: gran violenza
di patrocinarlo. foscolo, viii-292: temendo di presentarmi a lei, signor mio
della madre. foscolo, x-331: temendo che in quella tante edizioni, quantunque
, 6-122: corsi a rialzarla, temendo che si fosse fatta male, ma insieme
e voltandosi paurosamente a ogni strepito come temendo che gli fussino congiurati contro il cielo
: desiderando la capra di pascersi e temendo che il lupo non venisse al pecorile a
e immollata di pioggia, filippo strozzi temendo la peggio corse in cerca di francesco
: non trovandosi concordia fra loro, temendo essi di non venire a peggio, e
perché intese cicerone essergli forte contrario, temendo di quell'aureo pelago d'eloquenza o pur
di lui e della sua pellegrinazione sempre temendo, vivuto. cassiano volgar.,
. botta, 6-ii-40: gl'inglesi, temendo che il nemico, rompendo le file
che sperar non ha; / e pur temendo va, / pur va sperando.
: esse dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono fa- morose fiamme
a prendere il nuovo stato e tuttavia temendo i nuovi pentimenti di lui, volea quasi
talvolta... gli s'appressava, temendo non quella cassa forse il percotesse per
; incasso. sarpi, i-188: temendo che potesse causar molte irregolarità, nullità
fare alcuna cosa illecita, e nientedimeno temendo di perdere la grazia d'al- cun
entro i presonieri. nardi, 19: temendo il consolo che, non molto tempo
e ne ammalò anche il minore: però temendo di rimanersi deserto nella sua casa,
, dimandava l'aiuto del servo, temendo di pericolare in quello. dannunzio, v-i1029
bassani, 3-246: stava continuamente all'erta temendo che lui... non gli
esfrenata affezione i loro figliuoli, non temendo la morte, anzi infierire verso chi
. de pisis, 1-531: non temendo il rigore della stagione e la perniciosa brina
. donato degli albanzani, i-403: temendo la infamia di essere tenuto negligente,
in fretta, parlava, anelante, quasi temendo gli mancasse l'improvvisa luce per cui
volgar., i-141: alessandro, non temendo niente, s'arrischiò a dirgli ogni
3-37: del fragile sonno in lui temendo / aspro perturbator de'suoi contenti /
e ostinati... i quali, temendo di commetter sacrilegio contro la deità del
invita? dante, xv-14: allor, temendo non che senta amore, / prendo
, appena sorte e ancora bambine, temendo esser tagliati a pezzi dalle popolazioni.
di dio, parlando, onorando e temendo e laudando quel signore nostro. laude cortonesi
ma con purità e simplicità di cuore, temendo il signore. lamenti storici, iv-75
'gnude piante a sé ristrette accoglie / quasi temendo il mar che lei non bagne.
parola oltre ai limiti del consueto, temendo il pruno, che in difesa di questi
. bartoli, 1-2-131: i marinai, temendo d'essere sospinti a dare a traverso
legno. brancati, 4-320: antonio, temendo sempre di essere abbandonato da quel calore
dey fece allontanare alcune centinaia di schiavi, temendo che potessero sollevarsi, e gli fece
vista la piega delle cose della guerra e temendo d'essere astretto a restituire quelli infelici
boterò, 6-96: l'ammiraglio, temendo di una total rovina, si sforzò di
, ix-125: il povero tekla ghiorghis, temendo che il pigmeo divenisse gigante, fu
diffenderanno da noi assai più pigramente, temendo di esser trattate come questa tal città
fidanza e quasi nulla battaglia di tentazione temendo, di leggieri cade in pigrizia di virtù
lippi, 1-80: ella ubbidì, temendo ancor di peggio: / e benché
20-118: noi stavamo nascosti abbracciati / temendo, anche noi il piombo del padre
verga, 7-76: uno dei postiglioni, temendo d'essere inseguito dai briganti, gli
ha per sé. alfieri, 5-49: temendo per altri più assai che per sé
: disse; e quei del padron, temendo il grido, / correan quel più
per placarlo. baldi, 4-2-137: temendo l'ira degli orsini, sì gravemente
che tu schierar bramasti / l'ira temendo di rabbiosa fera, / sorga, sorga
, non degnate d'ascoltarme, / temendo enver pietà non duren l'arme, /
. bonaventura volgar. [tommaseo]: temendo che per la ponderositade del corpo non
chi in atti vili, / quasi temendo, par che regga pondo, / cessandosi
g. capponi, i-104: i neri temendo per quelle pratiche una qualche mutazione,
lo comento latino transmutare in volgare e temendo che 'l volgare non fosse stato posto
quando s'intese che i tartari, temendo di così grand'apparecchio, s'erano sbandati
campo. cavalca, 21-212: sospirando e temendo, [il romito] la mise
prima sconfitti e poi perseguitati, / temendo di ricever maggior torto, / si
loro nemici tutto il loro contado, temendo delle loro vendemmie e per avere alcuna
, non degnate d'ascoltarme, / temendo enver pietà non duren l'arme, /
amando li uomini a posta loro e temendo a posta del principe, debbe uno principe
, 2: i parenti suoi, temendo la vergogna mondana, missero el corpo
di carlo d'angiò], / temendo ch'entro non v'entrasse il tarlo,
la lavandaia rifiutavasi di portare al fiume, temendo di perdere le altre pratiche, disse
altro pubblico pensiero ha che del pane, temendo che il lito d'affrica non si
: l'oligarchia,... temendo in parte in lui un dittatore e in
ed egli anche prima de'romani riscontri temendo non gli mancassero le prede, fece
/ dei perugin, che avean, temendo il peggio, / lasciato in preda al
d'orléans col sig. godard, temendo che la sua suscettibilità non si trovasse
di miromana andare per la lunga e temendo de'nimici, avelano, senza alcun
della doppia vedovanza. sassetti, 100: temendo quel crudelaccio non io ad altro men
. straparola, i-107: la madre, temendo ch'egli non facesse qualche maggior pazzia
/ che dir non si poria, talor temendo / non criseida fosse d'altro amore
cielo nero. gli faceva la turba, temendo che a lui non fosse tedio, sì
serve alla lussuria. tansillo, 97: temendo il peggio / sarei lunge dal mal
. lorenzo de'medici, i-150: temendo la sorella del tonante, / che
pensato caso: / e di perder temendo ancora il resto / che vacillando seco
412: bucicaldo,... temendo, per l'unione con la ghibellina
persecuzione deriva da che 1 governi, temendo la guerra e le conseguenze, vogliono preventivamente
padre, sì gli andò incontro, non temendo né prigionia né battiture. tasso,
di dio, parlando, onorando e temendo e laudando quel signore nostro che n'amò
. marchetti, 5-292: altri, temendo / gravemente la morte, il viril
. villani, 4-7: i fiorentini, temendo di » erdere i frutti della terra
piati, e avendo processi contro e temendo esser punito, fu tanto scalterito con
., 27 (461): temendo... che quel carlo emanuele,
in prigione e in guardia, quasi temendo che, se forse tossono in roma,
ammonisce al non essere sobriamente dotti, temendo che, se troppo nelle dottrine ci
, 1-iii-325: la repubblica, prevedendo e temendo viè più gl'inconvenienti e i pericoli
perché, avendovi osservato alcune sfenditure e temendo che nel trasportarlo a roma non risentisse
perché lasciavano lei dopo la morte loro, temendo che aureliano non venisse al proposito di
il piovano in decrepita età ammalato, temendo i figliuoli d'arrigo e il roba da
lisiada] d'imitare arato prosperante e temendo in parte degli inganni che ordiva,
protraeva il regalo con tutti pretesti, temendo di quel demonietto cosi piccolo e così
[donne] dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme
regno [d'egitto], e temendo di ridurre quello in forma di provincia.
però non ardivano di manifestargli cosa alcuna, temendo che, in luogo di far prowedere
. dante, conv., i-x-10: temendo che 'l volgare non fosse stato posto
pelias: li quali,... temendo l'ira del padre e la vergogna
una parola oltre ai limiti del consueto, temendo il pruno che in difesa di questi
nelle midolle e nelle vene, / temendo alcun pensier non la distoglia / come
: s'osserva insin nelle ortiche, non temendo [i bruchi] né punto né
le punte. tassoni, 4-32: temendo restar quivi diserto, / ché cinto si
soccorso..., come quelli che temendo sempre stava in punto, fu messer
che sperar non ha; / e pur temendo va, / pur va sperando.
si risolse di mettersi in purga, temendo non ricever qualche affronto per opera delli
genere). cavalca, 6-1-268: temendo... abraam di non trovare
tanto che a noi stavate suggenti, / temendo 'l furor nostro miti e quieti.
: desiderando la capra di pascersi e temendo che il lupo non venisse al pecorile a
insospettiti, spaurito, impauriva; e temendo del pericolo de'senatori,..
negli animi de'popoli è proceduta perché, temendo essi... che la casa
neri di donato, 226: incontanente corsero temendo di non essare scuperti e si raffrettaro
gli occhi al tiranno / che muor temendo il tuo veggente raggio, / oggi
nell'interno rammarica- vasi fuor di modo temendo che per ciò riuscissero fallaci li suoi
caccia di nimici né altra preda, temendo che la gente di cur- radino non
privato presso amici dei religiosi: ma temendo tutti le minacciate rappresaglie da parte degli
un luogo. compagni, iv-18: temendo i guelfi tra loro, isde- gnando
invidia e paura..., temendo cne. sse elli vivesse che. nnol
buonafede, 3-24: i celti settentrionali, temendo, siccome diceano, di morire vergognosamente
regnante trovossi allora a durissime strette, temendo... il risorgimento delle antiche
/ « sta'franca, no temendo, / ché amata sci'da dio,
le parole. boccaccio, i-89: temendo forte che la misera anima non avesse
storie pistoiesi, 1-75: li taviam, temendo delle persone per la gente ch'aveano
. varchi [manuzzi]: temendo di non restare al di sotto e
vista la piega delle cose della guerra e temendo d'essere astretto a restituire quelli infelici
giovani romani s'inchinavano alla terra, temendo d'essere trasportati dal vento, e
tali pompa conformi alla sua professione e temendo ragionevolmente di qualche abuso,
. beicari, 6-71: costui, non temendo iddio né per la parata retribuzione impaurendo
. guiniforto, 30: egli, temendo nel principio e rivocando in dubbio la
fiore. a. casotti, 1-1-46: temendo l'aver qualche sberleffe / da quella
un concetto. ottimo, i-179: temendo che 'l figliuolo non fosse morto,
riportasse, e brutto commiato datole, temendo che essa per sé non la tenesse
: li quali,... temendo l'ira del padre e la vergogna del
carducci, iii-15-362: la società, temendo non dicesse da vero, nel qual caso
che 'l re arture perdea la battallia, temendo che dire non se potesse che 'l
perché i mercanti ricchi che quivi dimorano, temendo delle loro ricchezze, ricomperano i pericoli
fosse salita quasi di sotterfugio, notturna, temendo di destar le oche del campidoglio,
il triulzi, a sé e ai suoi temendo, nella ultima parte del monte si
ducato di milano. guerrazzi, 1-346: temendo di esito incerto cacciare per forza federigo
mandato da maestro cornelio, il quale, temendo che io non mi vada a querelare
di tìmone] rifiutasse, sempre di lui temendo, mai da sé partir noi potè
ultimi suoi anni in angustie continue, temendo sempre d'esser schernito e non riflettendo
i raggiratori, veduto il tempo propizio e temendo che la riforma si arrestasse a mezza
casa, xxvii-1-18: voi, della terra temendo, il brutta notizia colla stessa tranquillità
montecchiello, 61: siccome il fanciullo che temendo d'essere offeso d'alcuno fuggirebbe tosto
rifugge indietro. caro, 12-1225: temendo e degli strali e degli agguati / fugge
egli avviene che alcuna trista, forse temendo non pur l'affanno del partorire con ciò
. m. villani, 7-67: temendo che l'avvenimento della compagnia e d'
singolare odio che portavano a'perugini, temendo di venire alla loro suggezione, rassicurarono
341: quinziano, da una parte temendo il tremuoto e da paltra parte il
tosto si rimettea al primo stato, temendo non forse macco in questo mezzo svegliandosi
, / immediate tutto spauroso, / temendo da costei esser rimosso, / via la
. brusoni, 77: il contestabile, temendo di essere rinchiuso fra le strettezze de'
che fece molti anni prima, quasi temendo di confessare se stesso che dal quel
essendo già la stagione divenuta tarda e temendo i confederati che l'howe, il quale
lor ne fu grande rammarco, / temendo che gravezze non rinfreschi. -dare nuovo
, 551: li appostoli fugiero, / temendo de la morte, / quando cristo
. / di velen... temendo, / mi pregò ch'a pigliar venissi
de'popoli padrona e dello stato, / temendo ancor de'trista e de'malvagi,
sconvolti non mancarono de'nobili i quali, temendo di soccombere sotto la potenza e rapacità
flavio volgar., ii-130: di poi temendo che claudio cesare non ripigliassi in cattiva
nuovo. grazzini, 9-19: temendo poi che salvestro, adiratosi,
più presto e rivestito nel buio, temendo, se indugiava, di puzzare.
ella fu per mettere un grande strido temendo d'essere fedita; ma ricordandosi là dove
., 5-54: e'pistoiesi allor, temendo peggio, / de'fiorentin fero 1
indicare distintamente nel loro imi contadini, temendo la carestia, hanno costituito riserve porto complessivo
/ bramava, e di velen perciò temendo, / mi pregò ch'a pigliar venissi
regnante trovossi allora a durissime strette, temendo... il risorgimento delle antiche
lasciai da canto, / qualche nuova temendo rispostaccia. pananti, i-214: l'o-
di traverso. banti, 11-351: temendo di aver trasceso, mi aspettavo una
/ ond'io per tenerezza lacrimai, / temendo morte t'avessi a su'ostello,
piante a sé ristrette accoglie / quasi temendo il mar che lei non bagne: /
donne] dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme
vita. cavalca, 19-213: temendo di essere onorato e ricogno- sciuto per
que ^ rapaci fierissimi uccellacci, / temendo i rostri e i loro artigli infidi.
, ma come la toc- cavan, temendo (a guisa ai ladri), si
intorno a dugento fanti o meno, temendo di non vi esser sorpreso, cominciò
/ retrage gli animali turi a lei, temendo sempre per eia perire.
cherasco in se stesso poco difendevole, temendo colli di essere assaltato alle spalle,
tale la natura dei turchi nel negoziare, temendo sempre di risolvere cosa che tomi in
qual né dal compagno né d'altrui / temendo inganno, adaormentato s'era, /
gli] ambasciadori curradino, la madre temendo di manfredi, si mostrò loro uno
ch'il paggio avesse franteso, or temendo che il cocchio si fosse scassinato per
293: il borgomastro... già temendo de'fatti suoi, nascosto in un
simulacro] di terra nuda, quasi temendo che il lucido smalto robbiano sembrasse vanità
della madre la frastornava. ma questa, temendo fra sé che la figliuola, nell'
al fiume, ruppero 1 ponti, temendo d'esser seguitati. gemelli careri,
c. malespini, ii-54-184: non temendo più di nulla, egli se n'
si forzava di superare gli nemici, temendo della venuta del furiano; e non
muriccia; ma l'altro, forse temendo che voglia impadronirsi della bestiola, rotea
negano veder ciò che tutti veggono, temendo troppo la conseguenza d'una ingenua confessione
si rovescia. gaaaa conti, 1-194: temendo che, da un momento all'altro
poco ad annuvolarsi; cosicché gl'invitati temendo qualche improvviso rovescio d'acqua, si
scaricassero da'tetti per il soverchio peso, temendo che le case non rovinassero. buonarroti
volta in grande fortuna e tempesta e temendo di morire, si botarono che,
: allora quinziano, da una parte temendo il tremuoto e da l'altra parte il
vedendo gli altri accrescere la zuffa, temendo di qualche novità nella città, cominciomo
della tavola bevande calde e non ghiacciate. temendo che un simigliante rimprovero di rustichezza non
boterò, 8-41: il re, temendo non i suoi per cupidigia di predare si
di forte, o fosse per sacciutéza, temendo il male futuro e non il presente
e ostinati... i quali, temendo di commetter sacrilegio contro la deità del
, s'or che il saettar del sol temendo / riparan l'aure qui, meco
. si raccolse tutta nell'ombra, quasi temendo che l'acuto sguardo del bizzarro saettatore
volpe, non subito se gli avvicinò, temendo di qualche inganno. muratori, 7-ii-58
, o fosse per sac- ciuteza, temendo il male futuro e non il presente)
egli rompesse il detto grande passaggio (temendo forte de'cristiani), che a
. antonio da ferrara, 43: temendo saltar de mal in peggio, /
le persone. ghirardacci, 3-12: temendo non esser saccheggiati, si accordarono con
: esse dentro a'dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme
quei stringicori, che sopracolgono spesso chi temendo ama. rapini, 39-190: dopo la
te losenga, stringe e basa / pur temendo essere scornate, / e te dàn
paura ch'io porto ne l'animo, temendo che 'l celato amore ve porto non
accompagnava al pianoforte,... temendo sempre di rompere il tempo, di sbagliare
di persecuzione deriva da che i governi, temendo la guerra e le conseguenze, vogliono
burchiello, 3: l'uccel grifon, temendo d'un tafano, / andò gran
nel sacco. landò, i-49: temendo di non partorir femina (come poi avenne
né d'uomini né di bestie, temendo, raccomandarsi a san girolamo. ovidio
potendo pigliar la via del porto e temendo rompere in qualche scoglio, deliberarono per
serve scappavano ad una ad una, temendo il contagio della tisi. faldella, i-4-204
capo marino, il quale dappoi, temendo qualche nuova secca da prora...
da'tetti per il soverchio peso, temendo che le case non rovinassero.
dubitando ch'il paggio avesse franteso, or temendo che il cocchio si fosse scassinato per
da smisurato foco!, / ond'io temendo spesso ne spavento, / col volto
, cosicché incancheriscano. bresciani, 1-ii-430: temendo che la si fosse scavezzo o infranto
essere di qui a due ore, temendo che non nasca qualche cosa che interrompa
i-168: i pisani..., temendo i fiorentini per antichi odi e castruccio
. bartoli, 1-2-131: i marinai, temendo d'esser sospinti a dare a traverso
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo 'l fiotto che 'nvèr lor s'avventa,
fu quasi per ammazzarla. pur, temendo de la giustizia, non le fece altro
corsaresca schiavitùdine! ricci, 2-19: temendo eglino [i fratelli di giuseppe] che
se talvolta, forse di bagnarsi / temendo, i vestimenti in su tirava, /
sì grande baronepresso amici dei religiosi: ma temendo tutti le minacciate che passasse per queste bestie
a'denti, / e mor di sete temendo noafranga: / ma no rimanga -io ne
francesi, combatterono debolmente e scompigliataménte, temendo di essere traditi. r. sacchetti,
il re, acciocché non la morisse, temendo che no 'l fosse ».
lanaiuoli e a più altri artefici, temendo non calasse troppo il fiorino a moneta.
tosto si rimettea al primo stato, temendo non forse macco in questo mezzo svegliandosi
[il mercante], ma elli, temendo di non essere scoperti e malmenati,
/ tremar gli achivi e si scorar, temendo / che, inclinata di marte la
nelle scorrerie ladresche oltre il confinedella campagna, temendo quando scalavo cauto i muri sconnessi che
messi alla guardia per quel paese e temendo delle notturne insidie, in sul far
. cappello, lxxx-4-850: gl'inglesi, temendo che volessero addossarglielo, si scossero e
madre, stette in perpetuo terrore, temendo d'ogni scuoter di foglia.
in disaccordo. compagni, iv-18: temendo i guelfi tra loro isdegnandonelle loro raunate e
amici e i favoriti del morto guido temendo che il re berengario non vendicasse troppo
pezzo tra il sì e il no, temendo d'essere chiamato secentista. b.
qual séte or voi, che qui temendo chiusi / vi state e non vi move
, culturali. compagni, 1-3: temendo i guelfi tra loro e sdegnandonelle loro raunate
uno delle parole dell'altro, e temendo i più savi ciò che ne potea avvenire
dee., 4-9 (1-iv-422): temendo egli de'paesani edel conte di proenza,
landi, 35: cleopatra, temendo non meno la collera e il furioso
pro6- 217: sostegno questo caldo, temendo il supplicio del sempiternale, agg.
del re con bertoldino suo figliuolo, temendo che per esser egli così semplice e
ere di quello che era avvenuto temendo,... se ne fuggì a
fatte siam per sempremai / più non temendo la vecchiarda gesta, / che morte tutte
un sensale di matrimoni. numento, temendo di soffocare le sensazioni che avevo provate
ed inno volta, / temendo abbraccia me no gli sie tolta. malagoli
dei propri alleati. d'austria, temendo che in agitazione sì grave il re fosse
stansi quivi insieme accoccolate, / sempre temendo esser laggiù frugate. b. corsini
, non lo poteva assediare per mare; temendo quello che ogni uomo desidera, cioè
boterò, 8-269: allora fernando, temendo non i suoi, pervaghezza di combattere,
iii-204: gli ornine da lugo, temendo [il fiume] non ronpesse dal canto
/ che dir non si porìa, talor temendo / non criseida fosse d'altro amore
. ottimo, i-79: cleopatras, temendo d'esserne menata serva cattiva alla moglie
mati. marchetti, 4-321: altri, temendo / gravemente la -terzo sesso:
doglia / che per amor patisco / temendo, eo veo sonde pauroso / che
rocca et intenta alla sorella, che temendo chi la può far temere, sgoluppava ciò
compagni, 3-8: molti cittadini, temendo il fuoco, isgom- bravano i loro
, udendo la voce della dama e temendo incontrarla nell'anticamera, si bagna il
il quale se lo sgranava in fretta temendo naturalmente il compagno alla mangiatoia. angioletti,
egli avviene che alcuna trista, forse temendo non pur l'affanno del partorire con ciò
, -opinione, giudizio. temendo di non esser presi per debito o per
i barbari... e però temendo che non occupassero la città sguernita di
brame / di fieri lupi, igualmente temendo. 2. per indicare quantità
dentro dell'amore fermamente, niuna cosa temendo di fuori. boccaccio, dee.
. m. adriani, v-39: temendo [arato] che cleomene non ottenesse
sendo tutti gelosi de'loro stati, temendo la servitù..., tutti si
ix-1-247: la teoria nelle scuole, temendo pericolo dalle versioni della scrittura ebraica,
cupa ombra d'un gigantesco simaruba, temendo che nei dintorni si trovasse qualche banda
esposti alle calunnie, imperoché simili, temendo il giudizio, o essi non cercano,
la quale circundava questa magione; e temendo non altri si fosse accorto del mio tremare
. risposta. tiziano, 265: temendo che dette tappezzerie non fos
chiesto a certo sinodo e concilio, temendo egli del suo fallo èssere accusato e
sospecto di procella alcuna, / non temendo fortuna / di mare o scogli o pengliose
'n duro scoglio »; / così temendo mi rivolgo indietro / d'ardir privo e
/ cum una lucemeta sitibonda, / temendo de ogni cosa che si mova.
està fortuna / e smaltirà 'l disnor temendo il danno. m. villani, 9-7
venire l'abate, tutta smarrì, e temendo di vergogna cominciò a piagnere. ovidio
. i. pitti, 2-13: temendo quei savi cittadini e l'uno e l'
soffrii di guardare il suo monumento, temendo di soffocare le sensazioni che avevo provate
nostra e di colui a chi raccomandiamo possiamo temendo d'essere soggetto della mia penna. moretti
anxia e solicita, / de fortuna temendo varia e acerima. tasso, 11-iii-766:
, e turbato il mare et egli temendo, cominciò ad andare sotto e sommergere.
era quasi che assiderato dal freddo, temendo dyessere sopraggiunto dalla sbirraglia, non potè
... quanto a ginevra, temendo qualche improvviso soprammano, mandovvi per premunirla
. bandello, 3-46 (ii-481): temendo poi la greca che il marito non
. lorenzo de'medici, i-150: temendo la sorella del tonante / che a nuovo
: per la qual cosa i nemici, temendo la stanza d'essere sorpresi perché non
d'ogni mosca che per l'aria volava temendo, egli oltra ogni credenza geloso di
nazionali, appena sorte e ancora bambine, temendo esser tagliati a pezzi dalle popolazioni.
, 3-246: stava continuamente all'erta temendo che lui, nel quale dichiarava di
si hanno dato di ciò via, temendo d'essere ingannati, e cotali sospicciando trovano
dee., 9-2 (1-iv-793): temendo non forse le monache per troppa fretta
di mandar soccorso e vettovaglie a modone, temendo non eglino, desperando di potere alcun
cavalca, 20-47: vennero a lui temendo... che 'l castello non si
. villani, 8-4: il signore, temendo il furore del popolo ubbidì e spacciò
ai parer di colui / che disiando o temendo l'aspetta. ottimo, iii-489:
il che è proprio di coloro che, temendo di non esser presi per debito o
, / immediate tutto spauroso, / temendo da costei esser rimosso, / via
in fretta, parlava, anelante, quasi temendo gli mancasse l'improvvisa luce per cui
, per non cadere; / mentre, temendo ch'io non mi ci stanzi,
uomini che in bando si metteano, non temendo di ciò, a casa sua fu
compagni, iv-70: avendo processi contro e temendo di non essere punito, fu tanto
confusa di tal nome, lo guardò temendo d'essergli spiaciuta. -con riferimento
guardingo, prima d'entrare nel vicoletto, temendo che ciolla stesse a spiarlo. c
, e però si ritragono a dietro, temendo la spina. guicciardini, 2-1-297:
non rimase loro punto di spirito, temendo e avendo paura nella loro entrata de'
. girolamo volgar. [tommaseo]: temendo che non stessero in agguato,.
): ardeva e tempestava... temendo che giasone non 10 spogliasse della signoria
sono alcuni sporcati e riboldiuomini quali, non temendo dio né sancti né il suo iudicio,
ch'elli avea con una tossa, temendo la madre ch'elli non venisse in-
so, or caldo or freddo, temendo, sperando, niuna stabilità non avendo
o importuna. molza, 2-125: temendo la giovane che per troppa dimestichezza non
pia / toma ov'io son, temendo non fra via / mi stanchi, o
grave gli paresse il partire, pur temendo non la troppo stanza gli fosse cagione
figli. lippi, 7-95: mentre temendo ch'io non mi ci stanzi, «
caccia de'nimici né altra preda, temendo che. lla gente di curradino non
quel giorno e la notte sanza entrarvi, temendo di fraude. pontormo, 1-66:
brame / di fieri lupi, igualmente temendo; / sì si starebbe un cane intra
annegarono. pirandello, 7-289: quasi temendo che si straccasse e affiochisse dal troppo
stremo di rigore. amari, 1-1-204: temendo pei difficoltati sussidi qualche stremo di penuria
e cascasti e fusti tanto strascinato, temendo che tu non fussi morto; dio sa
, 77: il contestabile, temendo di essere rinchiuso fra le strettezze de'
: fu per mettere un grande strido, temendo d'esser fedita. sercambi, 97
s'or che, il saettar del sol temendo, / riparan l'aure, qui meco
, quei stringicori che sopracòlgono spesso chi temendo ama. linati, 16-90: « ma
, che era piu morto che vivo, temendo che la fune non lo stroppiasse,
ricordatosi all'improwiso delle zampe di capra, temendo d'averla ferita, confuso e sudante
il suo dolore intenso e acro / temendo restar senza successione. granucci, 1-15
, -217: sostegno questo caldo, temendo il supplicio del sempi terno
, non osano fame di vantaggio, temendo di non potere sussistere. 9
a cotal repulsa, tutto maninconioso, temendo che quella poca bona disposizione che allora aveva
. patrizi, 1-27: tacqui, temendo non forse egli fuor di quivi co'
altrui. giustino volgar., 311: temendo 10 assedio [della rocca],
.. apiccò la stanno al buco temendo ogni cosa, / le forche, el
e la gumigione. botta, 6-i-248: temendo che i nemici penetrassero tra il borgo
ai parer ai colui / che disiando o temendo l'aspetta. rinaldeschi, 1-154:
già la stagione divenuta tarda; e temendo i confederati che l'howe, il quale
parer di colui / che disiando o temendo l'aspetta. tebaldeo, cap.,
: veggendosi cotal forza e podere, / temendo ch'entro non v'entrasse il tarlo
fiamminghi tra guizzante e bruggia, / temendo il fiotto che inver lor s'avventa
vostro... scipione... temendo a voi la miseria, non volea
avesse commosso l'animo de la donna, temendo d'essere infamata fra la gente,
con gli occhi vergognosi e bassi, / temendo no 'l mio dir li fosse
'gnude a sé ristrette accoglie / quasi temendo il mar che lei non bagne: /
piacere di dio, parlando, onorando e temendo e laudando quel signore nostro che n'
documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco, ciii-93: temendo del giudicio dell'onnipotente e per remissione
brame / di fieri lupi, igualmente temendo. petrarca, 207-36: come augel in
di qualche scena. tarchetti, 6-ii-107: temendo della notte e dell'inesperienza del luogo
prose. il grido della giovane e temendo della vita sua, in una formica
, 1-i-86: vedendoli sì tempestosamente venire, temendo come la timida cerva davanti al leone
lo accompagnava al pianoforte... temendo sempre di rompere il tempo, di
. f. marsili, i-ii-465: temendo che il suddetto sargente maggiore, per la
: tenemmo conciliabolo, parlando sommesso, temendo gli echi di quelle violate solitudini.
volle dire neppure in che via fosse, temendo che di nascosto e con la madre
, 1-0-206: amor si va le lagrime temendo, e con occhio volpin ride piangendo
guerrazzi, n-ii-260: i terrazzani non temendo assalti dalla parte di terra voltansi al
. boterò, 6-96: l'ammiraglio temendo di una total rovina, si sforzò di
nulla curando il comandamento lor fatto, né temendo delle minacce, con gran sicurtà forza
pallido timor tingesse il volto, / temendo che d'altrui non le sii tolto,
dersi dell'autunno,... temendo le tempestose notti, tiravano la sera
, 13-20: massimo tentava di resistere temendo essere ancora tirato a discorrere. pavese
quegli masnadieri lo presono e portavanlo, temendo che la turba non lo togliessono loro
. verso sera divenne impaziente, e, temendo di non incontrare più il colonnello,
, 150: io non vi venni domenica temendo il vostro orgoglio, percioché una sola
: non trovandosi concordia tra loro, temendo essi di non venire a peggio.
traballando alla furia del trabocchevole vento, temendo di es sere stiaccati dai
ix-1-247: la teoria nelle scuole, temendo pericolo dalle versioni della scrittura ebraica,
costituirsi democraticamente, respingono la forza francese temendo di essere trafficati. mazzini, ii-277:
suoi figlioli poco traficavano con lui, temendo la sua ira. alberti, i-196:
non sentendosi forti né provveduti, e temendo che facendosi il detto parlamento non fosse
passasse. l. salviati, 23-i-49: temendo iacopo, non egli passar volesse ad
. foscolo, vi-455: il capitano temendo gli trasse lo stocco, e lo ferì
stato pretore, di queste cose non temendo, per trascorrimento de'cavalieri a casa
dee., 1-4 (1-iv-61): temendo forse di non offentrastullante (pari.
spaventati a un tratto il lassano andare, temendo che dentro non vi fussero mali spiriti
intorno a ciò, sempre del marito temendo, non ne lasciava a far tratto
li peccati de li uomini, e non temendo persona... non solamente per
coprivano i travagliatori. pisacane, viii-261: temendo che i soldati distanti dalla città venissero
: danain conoscendo l'ora tardissima e temendo di più per mala ventura traviar, che
turbine e tempesta, / di cui temendo di tremar non resta / tifeo là
a tremargli convulsamente così forte che, temendo di non più reggere al peso,
ci ha spinti ai ripetuti tradimenti, temendo la sua caduta nel trionfo d'italia una
b. possevini, 279: i fiorentini temendo che pistoia per ledette parti [de'bianchi
villani, ii-3-55: e il comune, temendo che in questa vagillazione peggio non ne
di me, -raccontava torrismondo, -e temendo le ire dei genitori... fuggì
me, -raccontava torrismon- do, -e temendo le ire dei genitori... fuggì
di valersi, odiando più presto che temendo le cose che si dicono contro a loro
e le fummose vampe / d'affrontar non temendo onda sopr'onda / versano a fiumi
mi vergogno io di dirvene il vero, temendo di non peccare in vanagloria. s
mutabile, pentito de terrore o forse temendo che 'l figliuolo non vendicasse la ingiuria del
loro nemici tutto il loro contado, temendo delle loro vendemmie, e per avere
giustino volgar., io: costui temendo che dopo la morte del re il
la qual sostegno per lui disiando, / temendo e vergognando. panfilo volgar.,
): dentro a ^ dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme
li occhi vergognosi e bassi, / temendo no 'l mio dir li fosse grave,
un'ingiuria. pirandello, 8-136: temendo che il marito volesse portarsi via il
: le fumose vampe / d'affrontar non temendo onda so- prionda / versano i fiumi
guerrazzi, n-ii-260: 1 terrazzani non temendo assalti dalla parte di terra voltansi al
del signor giovanni e stettero quivi vigilanti, temendo di qualche novità. l.
occhi a volere piangere; e però, temendo di non mostrare la mia vile vita
che dir non si poria, talor temendo / non criseida fosse d'altro amore /
giudico quel governatore timidissimo, che, temendo la tempesta, sommerge la nave innanzi
modo parlare? boccaccio, viii-2-54: temendo la superbia di asca- nio figliuolo di
dei 5 termidoro contro i perturbamesso, temendo gli echi di quelle violate solitudini. tori
dopo molta crapula sentendosi ripieni, e temendo di non poter smaltire a tempo per la
senato si rallegra della mia prigionia, temendo la violenza della mia ambizione. mascheroni,
dire neppure in che via fosse, temendo che di nascosto o con la madre
s. caterina da siena, 458: temendo di maggior insulto, poco dopo partimmo
guardingo, prima d'entrare nel vicoletto, temendo che golia stesse a spiarlo. pirandello
del panigrà, vicino alla banchetta, temendo d'essere prevenuto, l'incendiò.
. m. villani, 9-19: temendo ch'e'baroni che gli erano rimasi non
altri cristiani, li quali tutti, temendo di esserdivorati dal turco, sono astretti
francesismo. casanova, 1-83: temendo l'epidemia de'gallicismi i quali avrebber