tremenda e bella, / ond'ei teme e spera. idem, iv-1-77: l'
d'accordo e de'nemici / troppo teme irritar l'arme vittrici. idem, 10-51
ed è in luogo caldo, e si teme dell'acetire, prendasi un pezzo
ogni gente che in lui crede e teme e adopera giustizia, gli è graziosa
la età puerile,... teme et sente molto l'aere et le cose
sereno, e non ricorda e non teme più l'assalto dei mostri aeriformi.
; / ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si ritrae, cadere
quelli che si sono affermati, e si teme che poco tempo resteranno in affermazione.
il corpo], che niente al mondo teme più del suo danno, o desidera
... ogni cristian ne teme, ogni affricante. = deriv
va stridendo lieto l'aghirone, / né teme il colpo o l'unghia del falcone
st., 1-57: or teme di seguirla, or pure agogna, /
uccelli quella temono, ma ella niuno teme. 2. insegna romana con
, 220: chi non sale, non teme di cadere; e chi cade nel
l'uomo che vuole offendere, o che teme, ogni momento, d'esser offeso
onde 'l cor lasso ancor s'allegra e teme. boccaccio, dee., 4-6
al viver suo propose, / né teme di parlar tra fiera gente / contrario a
, giunti, l'un l'altro non teme. maestro alberto, 114:
ii-26: però ch'£iltronde la città non teme / de l'assalto nemico offesa alcuna
idem, 2-126: la lepre sempre teme; e le foghe che caggiano delle piante
nari e quel che verno / unqua non teme, l'amaranto eterno. foscolo,
53-29: l'antiche mura ch'ancor teme et ama / e trema 1'mondo
e accarezza. -chi ama teme, chi vuole amare gli conviene tremare
-dov'è amóre è timore: chi ama teme. grazzini, 4-274: dove è
gli asini. - chi ama teme. -a condanna degli amori senili
, che per l'amore della verità non teme di scre ditar se medesimo
, / e quinci l'uom desia, teme e s'adira: / e speranza
, 53-31: l'antiche mura ch'ancor teme, et ama / e trema 'l
acuta, tormentosa, per cui l'uomo teme di soccombere; preoccupazione assillante che
cui la dura nutrice, ov'ei men teme, / con lieve moto in un
cui la dura nutrice, ov'ei men teme, / con lieve moto in un
* 29: l'antiche mura ch'ancor teme et ama / e trema 'l mondo
sue cieche inquietudini si riposa, né teme già, ove non dee temere. colletta
umori s'ingrossano; né però si teme, come si doverebbe, che possino produr
come a un cristallo lucidissimo che si teme appannare col fiato. imbriani, 2-229
, di chi è in difetto, o teme, che appello irresistibile; come lo
al commercio non conosce limiti, non teme confronti. vittorini, 4-219: abbiamo
quando il demonio invisibile s'appressa, teme il corpo; ma quando s'appressa
, e 'l re medesimo deu'anime teme ch'ella non perisca, e che la
have / che senza indugio si palesi, teme. castiglione, 457: così potrà
che mille e mille / spade non teme, e che di sé fa scudo /
che non lo somigliano, perché li teme superbi della loro virtù: aprirà egli il
e il capo, le fedite non teme. m. villani, 4-32: [
quello che, nel porla giù, teme di scriver di voi. cellini,
cane arrabbiato non solamente egli arrabbia e teme l'acqua, ma se morde un
a lui il frate, sì 'l teme e non vuole, ma schifalo, e
fiume. forteguerri, 6-62: e teme, ch'alia fin non l'arrandeili /
a scoli, 4484: perché l'uom teme tanto il corpo morto, /
! loredano, 1-1: chi arrossisce teme, così vuole aristotele. redi, 16-viii-20
petto senza cor, che l'aria teme, / non l'armerian cento arsenali insieme
la bocca nell'atto involontario di chi teme sia turbata la sua ascoltazione. gentile,
allegri, 241: vadi assentito chi teme di morte / per lo cadere in terra
lioni in assenzia, / vedrai che teme d'un topo in presenzia. lorenzo
piacere: / e chi d'amor si teme, l'assicura / vostro bel viso
or ride, or piange, or teme, or s'assecura. boccaccio, dee
ben s'assecura, / sì che non teme le nemiche posse. leopardi, 37-20
/ ma consentevi in tanto, in quanto teme, / se si ritrae, cadere
: co'ruvidi panni della gente villesca, teme tra la baronia di corte e tra
le sagace nare / del picciol bracco pur teme il meschino. ariosto, 4-22:
livello consueto, e ad ogni passo teme di cadere a gambe all'ària.
ch'attende ciascun uom che dio non teme. idem, inf., 8-106:
/ di domandar, sì del troppo si teme. m. villani, 2-37:
. lorenzo de'medici, i-161: teme, spera, rallegrasi e contrista / ben
, grazia, onore e fama / teme di perder perch'altri sormonti, / onde
timore, per lo quale l'uomo teme pena, o di non perdere premio.
stuol ch'inanzi osava tanto, or teme; / audacia passa ov'era pria spavento
d'oro. savonarola, iii-189: teme sempre di non essere avvelenato, e quando
come la paura è di male che si teme avvenire. della cas, 602:
la religione rivelata sospetta a ragione e teme la preparazione e l'avvento della religione
bravo e colto giovane, che non teme d'avvicinarsi alla famiglia d'un ergastolano
con turbazione rovescia; la fortuna similmente teme li forti, e avvilisce li timidi.
. latini, i-2766: e non teme peccato / d'avistar suo mercato,
: spericolato, arrischiato, cioè che non teme il pericolo a cui si pone.
essi hanno arme cambiate. / orlando teme assai della sua spada, / però non
3-150: quando muore il marito, non teme il biasimo della gente, e piglia
. f. d'ambra, xxi-25: teme non averla a rendere senza cavarne un
ormai / in chi s'affanna e teme / muor l'opportuna speme, /
, ché ciascuno ha doglia / che teme di perder ciò c'ha 'n balìa.
. lippi, 10-5: rorch'ella teme d'esserne inquisita, / benché si
di sé / ma l'altro sbigottisce e teme che / la larva di memoria in
: dalla banda di mezzo dì non teme punto il reame di francia, per esservi
a'latini. tasso, 4-65: teme i barbari inganni, e ben comprende
co'ruvidi panni della gente villesca, teme tra la baronia di corte e tra
e none bastardo, egli ama e teme e onora e ubbidisce il suo padre
per assecondare uno sregolato appetito, non teme le minacce della religione, par che
418: chi non spera il bene non teme il male. michelangelo, 25-3:
bestia nera: persona o cosa che si teme o si odia, che arreca turbamento
la paura / si ritien dentro e teme apparir fore: / però son io così
quello che gli conosce, ma non gli teme più che si bisogni. sassetti,
medici, i-96: securo già non teme, anzi s'accosta / con cento code
/ che... / non teme il carrettiere con la frusta / alzata
l'empia man, ch'ardor non teme, / nudi rendea fra i gorgoglianti
astuzia, che tutto spera e tutto teme dal giuoco, quest'uomo (in
a quelli del corpo. l'una teme de'danni e delle pene eterne, l'
] in un cuore incauto, non teme punto di non doverlo poi vincere a'
l'altro [il muto] sbigottisce e teme che / la larva di memoria in
cani. lorenzo de'medici, 485: teme alla vita il cor nel tristo petto
leonardo, 1-221: la lepre sempre teme, e le foglie che cagiano delle piante
/ ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si ritrae, e denso
: ove si dice: sed e'non teme angoscia di sospiri, qui si vuole
si vuole intendere « se elli non teme labore di studio e lite di dubitazioni »
cieco, / indugia, trema e teme. aretino, ii-279: la mia carità
la conscienzia lo confonde: / teme che cristo ora vendetta faccia; / che
2. figur. che non teme i rigori del freddo; di carattere
una roba bisogna, / ma sì vi teme che noi v'osa dire ».
tanta fortezza, / verun baron non teme una castagna. machiavelli, i-477:
e le incertezze, e il governo non teme di gente invasata e sparpagliata.
sì terribile animale [leone] niente teme più che lo strepito delle vote carrette
e simile il canto de'galli, e teme assai nel vederli, e con pauroso
mutato / per tutto quel ch'il vulgo teme o ama. varchi, 18-2-91:
sospettoso per natura e per abitudine, teme che fra la madre e il figliolo
carcere della sua pena. / nulla più teme / altera va / vestita del suo
passato, che assicura l'avvenire, che teme e confida, piange e si rallegra
sì terribile animale [leone] niente teme più che lo strepito delle volo carrette e
simile il canto de'galli, e teme assai nel vederli, e con pauroso
lei tanta fortezza, / verun baron non teme una castagna. 7. sport
il piede. campanella, i-238: non teme / d'anni- bale la gente cruda
e casto, col quale non si teme la pena, ma sì l'offesa di
paura d'essere un cujum pecus, e teme di favellare nel cospetto vostro, ditelo
da te; ma a lor non teme, / qual'è, mostrarsi l'oppressor
valenza: / ch'amor, cui teme onne vivente cosa, / tèmevi si,
ci ha forze, il papa non si teme, e che l'italia tutta e
, / ché amor né caldo né fatica teme. lorenzo de'medici, 223:
91-174: tu cibi veritate e nulla teme morte, / dirize cose torte, oscuro
chiostro / d'amore, e che si teme, e che si spera. bindo
colui, con cu'tu ti cianci, teme. alberti, 348: o stolti
, 91-173: tu cibi veritate e nulla teme morte, / dirize cose torte,
sue cieche inquietudini si riposa, né teme già, ove non dee temere.
solo a vedere. fagiuoli, 3-5-236: teme ciascun di fare il bravo meco,
. pancrazi, 1-46: la mano teme, volgendo ora il quaderno delle lettere
madre, or d'amante, or teme, or arde / d'onesto foco.
cadere, e stetti come l'uom che teme. idem, purg., 28-14
povero ragazzo mi fa pietà; e teme che militare o cittadino, giovine o vecchio
cadenti ella disprezzi, / qualor ne teme. marino, 8-149: già cede
, felicemente superata l'età climaterica, teme di non essere più creduta tanto adorabile come
grandi, campaniformi, violacei. ma teme il freddo, e all'inverno vuol essere
de'medici, 534: securo già non teme, anzi s'accosta / con
come augello in ramo, / ove men teme, ivi più tosto è colto.
, 213-5: l'alma, che teme e cola / quel che l'occhio non
. boccaccio, i-533: con ragione teme, non sopra di lui la morte
uccello, il quale, ove men teme, ivi più spesso è colto:
di notte perché il dottor lanza / teme i colpi di sole. bocchelli,
di chi non era bene imbacuccato; / teme ciascun, sentendosi diacciare, / che
purg., 10-57: per che si teme officio non commesso. cavalca, 6-2-214
/ e novero fallente, / e non teme peccato / d'avistar suo mercato,
per noi a quello di che ciascuna meritamente teme alcun compenso. bandello, 1-12 (
esulta su la sventura del padrone che teme. srevo, 2-407: se faceva a
per modestia... o perché si teme di concitarsi de'nimici. monti,
ne vado a tal loica, che non teme la conclusione della morte, cioè alla
dirittamente concitato dalle genti, quando egli teme la persona, e però offende.
concupiscenza tien carnosa faccia / e forte teme piccolini affari. m. villani, 1-52
suo disigno. machiavelli, i-476: teme assai la francia degli inghilesi per le grandi
certo modo, vigliacco il povero bambino che teme del buio? che utile c'è
(una qualsiasi trasgressione per cui si teme di essere biasimati e puniti);
ancor dubbia e pensosa ed ama e teme, / or confida, or diffida,
/ ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si ritrae, cadere in
consolidata nella scienza e negli instituti non teme più reazioni mistiche e romantiche. alvaro
e strugge. marino, 4-216: teme, spera, ama, brama e si
. giusti, v-193: se non teme d'esser contaminata di repubblicaneria, mi
abate isaac volgar., i-76: non teme le tentazioni delli demoni, anzi l'
. lorenzo de'medici, 485: teme alla vita il cor nel tristo petto,
per questo, che 'l contraddicente non teme di contristare il dicente.
, 91-176: tu cibi veritate e nulla teme morte, / dirize cose torte,
la quale uomo ama coralmente, sempre teme che d'alcuno avvenimento contradio turbata non
filiale, per lo qualé l'uomo teme l'offesa di dio per sincera e pura
pura carità, come il buon figliuolo teme di non conturbare il padre,
industria e coraggio, e chi non teme il male d'altri, neanche ne fa
la quale uomo ama coralmente, sempre teme che d'alcuno avvenimento contradio turbata non
perché e'sa che sono cattivi e teme che non sieno corrotti; e però bisogna
perché rinaldo non v'era, non teme. ariosto, 37-m: or venuto è
contra la concupiscibile, e la concupiscibile teme l'irascibile, e l'una e
, il quale scottato dall'acqua calda teme la fredda. 2. sm.
? lorenzo de'medici, 247: teme, spera, rallegrasi e contrista / ben
non duolsi e non fa motto; / teme alla vita il cor nel tristo petto
penna uno scelerato, il qual non teme il rimordimento della sua coscienza. segneri,
altri. tasso, 7-40: e teme, e gli rimorde insieme il core /
più efficace di essa, teme di ogni cittadino! alfieri, i-104:
1 monti erbosi. anguillara, 8-181: teme i troppo elevati arbori, e l'
esitazione col tono del credente che non teme i dubbi altrui. barilli, 1-128
, 255 d: ché qual più ama teme per usato / dunqu'è temenza de
sì terribile animale [leone] niente teme più che lo strepito delle vote carrette
e simile il canto de'galli, e teme assai nel vederli, e con pauroso
ne vado a tal loica, che non teme la conchiusione della morte, cioè alla
fiorenza lieta in pace si riposa / né teme i venti o 'l minacciar del cielo
[tommaseo]: s'egli istà teme non possa / cubarsi in quella fossa
cubesso, / lu eerta teme; ed ha uno a mulino, /
che non lo somigliano, perché li teme superbi della loro virtù: aprirà egli
mondane? lorenzo de'medici, 247: teme, spera, rallegrasi e contrista /
non duolsi e non fa motto; / teme alla vita il cor nel tristo petto
natura, / ch'audivi dir che teme / ogn'om ch'ai mondo vene,
, i-3-89: io, come chi teme / futuro male, e trema anzi la
tanto ch'ognun di lor forza pur teme. tanaglia, 1-1358: or si muove
non ancora verificatosi, ma che si teme possa derivare da un'azione futura,
-in particolare: quello che l'interessato teme possa derivare a un suo bene da
; in senso tecnico: quello che si teme possa derivare a un proprio bene dalle
soderini, ii-235: il nasturzio non teme il freddo, e dà fuori così
locuz. -chi non ha dazio, non teme i dazini: chi ha la coscienza
per nove giorni in quarantena; si teme che la morte sia rimasta negli occhi
loco ove sta'lo dichino / e teme i colpi i quagli ha già sentiti
mandata la decorazione della corona, e teme di morire senz'essa, come torquato
michelstaedter, 707: lo scrittore debole teme vedersi sfuggire l'impressione e la getta sulla
o nutrice, e il mio cor teme che un male / ti cresca in queste
chi ha la coscienza pulita, non teme di nulla. proverbi toscani, 83
/... che giuste pene / teme... tenacissime funi, aspre
forteguerri, 17-54: d'un qualche demonietto teme. foscolo, xviii-270: sto per
simintendi, 3-29: temono tutti; come teme la cit- tade quando una parte cava
provvedimenti per evitare i danni che egli teme possano derivare a un suo bene rispettivamente
anonimo fiorentino, ii-274: si teme che per la bontà del prossimo non
, iii-24-280: ciò che il volgo teme odia e deride sotto nome di poesia
utilissimo, una derrata privativa, che non teme concorrenza, la porpora. settembrini,
timor di perdere: come non si teme se non perché si desidera, così
., v-477: beato l'uomo che teme il signore; molto desidera nelli suoi
prime / andate cose e spergiurar non teme. carducci, ii-18-82: ma,
. roberti, v-298: la religione non teme la luce; non teme che i
religione non teme la luce; non teme che i deviamenti della ragione, e non
chi è colui ch'ognuno onora e teme, / in sedia coronato e giusto e
per questo, che 'l contraddiente non teme di contristare il dicente. g
poco dicevolmente rappresentato achille, il qual teme che le mosche non guastino il cadavero
le verdi fronde / dal foco che non teme ombra di poggi. p. f
ond'ei l'adora, / ma teme poi non resti alfin scoperta / la lor
: del vostro stato ornai alcun non teme, / perché mezzane genti / reggon,
insieme, / qualche dilatazion di parti teme. carducci, iii-25-212: dio vi guardi
ma lo sposo fedel, che di lei teme, / corre in soccorso a la
preso per loro tutte futili e necessarie teme, farò come colui il quale per
l'uomo crede a sé superiore egli la teme e la crede dio: sia questa
e dolor paventa e langue, / teme accostarsi e dipartir non vole, /
: sotto il tuo volto dipinto / teme ella trovar cor fallace e finto.
3-66: rialza il capo, non teme più lo sguardo di mia madre stessa.
leggeva foscolo. sbarbaro, 4-49: teme dopo tanto d'aver disappreso a nuotare
leggierezza del fatto, o non molto teme, o ben poco cura. p.
nel discepolato di cristo, e non teme di cosa alcuna. borgese, 6-17:
che tutto 'l mondo sforza, / teme di lei, ond'io son fuor di
d'alba per capitano? oppure non teme più la severità de * suoi ordini,
fraude, e le man ladre / teme di licaon l'ospite afflitto.
si vuole replicata la notizia: si teme di frantendere, si discrede all'orecchio
, vietato. tanaglia, 2-712: teme assai la potenza del sole / questo
e l'occaso, che si crolla e teme, / e quai vapori o
, / e 10 vii mio saver teme e dispare. iacopone, 61-34: en
, per non dire avarizia, che teme di fame il più picciolo dispendio. giordani
or rimasa nel carro era soletta: / teme di servitude, odia la vita,
; deciso a tutto, che non teme nulla (sapendo di non aver più nulla
de'giusti, colassù dove non si teme né le prepotenze de'grandi, né il
volgar., 1-87: colui che ognora teme che la morte gli sopraggiunga, non
sotto al pennon stretto, / zascun teme ch'èl si arrappi sul tetto, /
si distempra in pianto, / e teme il morir no, ma 'l lungo scempio
, non di metallo; / sì teme da ogni colpo essere offeso. / fuggesi
giova a chi regna dividendo, e teme / popoli avversi affratellati insieme. -rifl
mitezza. guicciardini, 2-3-11: quando teme [il popolo fiorentino] potere essere
non ci si sente impegnati e non si teme di ricevere danno. berni,
di notte. pananti, ii-310: teme ogni giorno visite domiciliane. 2
, / di qual sia cavalier non teme intoppo. b. davanzali, i-207:
e doppia / il semplicetto pollo inganno teme. -falso, ingannevole, ambiguo
dotte? landino, 182: lui teme la morte più che mai: e non
o amore. 2. che teme, timoroso, pauroso; pieno di
la favolarsi deve fingere solo dove si teme dir il vero per conto de'tiranni
volte per attenuare un'ammissione che si teme possa stupire, sconcertare, offendere)
chiaramente aperto, / quel che si teme è dubbiamente oscuro. manzoni, storia della
sente amore, / che cerca e teme di saper il vero, / soavemente
ove si dice: 'sed e'non teme angoscia di sospiri ', qui,
si vuole intendere 1 se elli non teme labore di studio e lite di dubitazioni '
splendor non dura. tasso, 19-27: teme egli assai che del viaggio al moto
sopporta ogni malanno..., non teme la vita travagliata né il pericolo,
sarebbe raccordar * preme 'con 'teme '. varano, 1-538: tre grani
/ tanto eccesso di luce il miser teme / non la vista e la vita in
e per voltar di cielo / non teme ecclisse e non paventa occaso. lemene
salverà dal diluvio morale / chi non teme se muore / l'egoismo fatale.
/ né, chi morte toccò, più teme affanni. -essere il quinto elemento
pianta di vera libertà, che non teme l'orgoglio de'venti de'prencipi stranieri
scellerato, di coscienza larga, che non teme né la divina, né la terrena
l'uno e l'altra come colui che teme d'essere sorpreso da uno sgomento improvviso
: securo punge il suo cammei né teme / dall'arabo ladrone onta e rapina /
: del vostro stato ornai alcun non teme, / perché mezzane genti / reggon
furori. goldoni, viii- 1120: teme imparentarsi con un uomo disordinato; egli
arbore crescere ed enalta: / non teme freddo e nulla seccetate; / estannoce
il fratei su l'esca morto, / teme la fraude e sta su l'ali
offerte, ci si insospettisce e si teme di essere escluso. -rimuovere da
dalle passioni talmente che non solo non teme li pericoli, ma pur non li cura
esperto non sa e che l'esperto teme. crescenzi volgar., 2-15:
. visdomini, 62: chi è dottore teme d'umori, i preti si lambicano
/ perché l'ira del ciel paventa e teme, / che spesso ai maggior re
ch'esser dee, si fugge e teme. fagiuoli, 1-5-129: vuol essere averne
l'uomo comincia a intepidire, allora teme la piccola fatica e volentieri riceve la
estinguere morte, / né mala fama teme, e vittorioso vola. bariti,
. detti, ii-353: si teme di trovare tornando all'albergo la
, / che li invoca e li teme. de sanctis, iii-31: ugolino è
mio cor arde e l'alma spera e teme. soderini, iii-585: ancora la
e suol vita aborrir, morte non teme. delfino, 1-484: al fatai guado
fra straniere procelle e novi mostri / e teme e rischi ed inumane fami / superasse
2-138: in qualunque nazione chi lo teme, ed opera giustamente, gli è accettevole
santo evangelio che la verità non teme la luce, anzi l'ama,
annunzio, iv-2- 1227: egli non teme se non la fuga, lo scampo,
/ lucca dietro le sue torri / teme l'ultima giornata. / i pisani oltre
. mostacci, 152: chi non teme, non ama san faglia. beroardi,
84: chi non falla, non teme. ibidem, 85: guarda alla pena
/ e novero fallente, / e non teme peccato / d'avistar suo mercato,
anche assol. iacopone, 16-46: teme, serve e non falsare, e combatte
diavolo, del quale comunemente troviamo che teme lo nome di dio e fugge per lo
estinguere morte, / né mala fama teme, e vittorioso vola. muratori,
. targioni tozzetti, 11-1-90: niuno teme l'esalazioni di questa fanghiglia sommossa in
/ che fra tonde del ciel notar non teme; / nudo, algoso e fangoso
tanto superbo e fiero, che non teme scongiurazione de dio. -ant.
esta donna miri, / sed e'non teme angoscia di sospiri. idem, inf
la religione del nostro pastore; nulla egli teme che il mal tempo ed il mese
questa si deve fingere solo dove si teme dir il vero per conto de'tiranni
lo sposo fedel, che di lei teme, / corre in soccorso a la
denti crudi / de le belve non teme ingorde e felle; / poiché dal
, in queste mani, / e non teme? e m'oltraggia? nievo,
di chi è in difetto, o teme, che appello irresistibile. -colpito da
che ha la sa- pienzia, non teme per la grande fermezza ch'ella gli dà
ama d'amore proprio sensitivo, subito teme: e questa è la cagione perché
: e questa è la cagione perché teme; perché ha posto l'amore e la
1-75: costei [la costanza] non teme percosse di vento, / né colpi
petto / ferma virtù, prodigio alcun non teme. denina, i-124: l'ardente
o cosa che possa offendere, e teme di offendersi, è in perie faticosissimi
, quando si sarà individuata, si teme di vedere sparire per sempre una lettera
fra giordano, 2-35: il paziente non teme nemici, è contento, sostiene le
forte disprezza fuoco e fiamma: non teme avversità, difficoltà, pericoli. baldi
fiamme uom forte, e solo / teme il disnor che macchia alma incostante.
landolfi, 3-150: temuto come si teme la rogna, la putredine o una
uno sì grande cuore, ch'elli non teme prosperitade, né avversità che sia al
marco non si fida, e 'l bisson teme; / la volpe è trista,
: lo sposo fedel, che di lei teme, / corre in soccorso a la
al figur. tasso, 19-27: teme egli assai che del viaggio al moto /
utilmente di sua libertà, ma perché teme maggiore tirannia, ed altri mali, che
bisogna che aduli la moltitudine da cui teme di essere subbissato dall'uno all'altro
vinta di molto / il paraggio ne teme e n'arrossisce. dottori, 66:
seco in solitario loco / dove non teme d'esser sopraggiunta, / con atti e
si tace nel suo mistero e non teme né fluttua. -barcamenarsi in una
queste mondane fole / lasciate, onde si teme indarno e spera. caro, i-168
anello] aa angelica ora, perché teme / che del suo scudo il fulgurar
: però chi di suo stato cura o teme, / proveggia ben, mentr'è
/ mirto e rosaio che poco freddo teme. / questi in formelle o in
fera, /... / teme sì forte travagliata nave, /..
408: io stavami qual uom che teme forte / no 'l compagno gli ficchi una
deze sotto al pennon stretto, / zascun teme ch'èl si arrappi sul tetto,
chi possiede forza spirituale e fermezza non teme turbamenti. proverbi toscani, 88
in fuori, di niente ci si teme per noi. marino, 2-83: ma
coraggio / e nova forza l'anima che teme. cicognani, 6-180: strada facendo
con le sue proprie mani. egli teme che l'urto del ferro spezzi le cose
fra tei su l'esca morto, / teme la fraude e sta su l'ali
il fratei su l'esca morto, / teme la fraude e sta su l'ali
sì lo affranca, / che nulla teme il fredo aspro e noglioso. savonarola
miei guai meno lunghi, né le mie teme meno agghiacciate. marino, vii-232:
d'aria sì nera / indarno si teme, / e in vano ora freme /
. latini, i-2767: non teme peccato / d'avistar suo mercato,
proverbi toscani, 66: il forte non teme il male, ed anzi gli può
. d'annunzio, iv-2-1227: egli non teme se non la fuga, lo scampo
perduta gente, / e fugge e teme e si contrista e duole; / se
pauroso e fuggitivo le cose non paurose teme? al cervio simile sia avuto. s
vii-530 (74-13): poi non si teme che faziamo liga / cum padova,
marco non si fida e 'l bisson teme; / la volpe è trista e 'l
di chi... ad ogni passo teme di cadere a gambe all'aria.
non s'accosta la gatta: ognuno teme le situazioni pericolose, le persone incollerite
al pianto. savinio, 2-50: si teme che questo prelato sia arrivato ai gaudi
sicura pianta di vera libertà, che non teme l'orgoglio de'venti de'prencipi stranieri
gel già lapidata / [la schiera] teme esser prima uccisa, e poi sepolta
di intimo rovello, che affligge chi teme che l'affetto della persona amata gli
tene / vivende in pene, / ché teme no la perda per ventura. compagnetto
ii-171: il vero geloso sempre teme che'suoi servigi non siano soficienti a
geloso con qualcuno: agire come chi teme di perdere l'affetto della persona amata
/ di celeste virtù, che nulla teme / i perigli, e non geme /
mangia e bee sicuro, e non teme di veleno; questa è una gemma
, / che li invoca e li teme. -natura generante: nel linguaggio della
che per l'amore della verità non teme di screditar se medesimo in faccia di
con- dottier, la fama sua si teme, / de'soldati l'amor! mamiani
tebro e '1 peneo s'onora e teme. parini, 305: per molte
idolatria. tassoni, xiii-573: teme [il petrarca] di cadere nel
michelstaedter, 707: lo scrittore debole teme vedersi sfuggire l'impressione e la getta
giamboni, 76: per l'acqua teme l'uomo tempeste e nevi e ghiacci
e singhiozza il tuo gianduia / che teme gli orizzonti troppo vasti. alvaro,
screditato il suo nome: egli dunque teme d'indebitarsi, perché a lungo giuoco
affezioni. michelstaedter, 377: ei ti teme, dolce frate / marzo, terrore
in lui quell'effetto medesimo ch'egli teme? giordani, vii-34: giustissimamente contendono
m. cecchi, ii-331: -la torsa teme / che non t'imbriacassi / e
dove di morte sol si pensa e teme. -venire recapitato (una lettera
e inaspettata giunge / ove manco si teme. 18. figur. venire
, v-176: iddio glorifica colui che il teme. abate isaac volgar., i-56
. landolfi, 3-150: temuto come si teme la rogna, la putredine o una
auspicio). bruno, 3-578: teme che il fato disponga che l'ereditaria
chi è ridotto in grado che non la teme. a. lamberti, 20
geloso; se 'l manifesta, o teme che tu l'abbii risaputo altronde, o
luglio, di agosto e di settembre si teme grandemente de'mentovati turbini.
gel già lapidata / [la schiera] teme esser prima uccisa, e poi sepolta
non si risveglia, dichiamo; non teme grattaticci. passeroni, iii-6-81: non
, grazia, onore e fama / teme di perder perch'altri sormonti. s.
grifo assai è forte, ma pur teme; /... sempre nel nido
a far frittelle in villa, / or teme e non le vuol cavar del nido
possanza o da valore umano / non teme taglio o ponta, né percossa. ariosto
a pisa di gran conoscenza, / che teme 'ntenza -d'orgogliosa genti. dante,
guarda intorno con circospezione; che teme di essere spiato (e prende tutte
buone opere e di buone virtù, non teme neuna persecuzione. crescenzi volgar.,
/ tonde stigie. muratori, 5-ii-262: teme che le mosche non guastino il cadavere
capellano volgar., i-7: ogni cosa teme che può guastare amore, imperciò che
prov. non è buon guerriero chi non teme la morte: chi teme per la
chi non teme la morte: chi teme per la propria vita combatte con migliori
e non è buon guerriero chi non teme la morte. = deriv. da
capitano, il qual su la guerra teme di non esser tradito, dee costumare
l'amor tuo, mugile innocente, non teme l'iberno orrore, che pare renda
futura veramente miseria, ovvero infelicissimamente sempre teme nella beatitudine? bandello, 2-35 (i-1018
richiami in vita. mazzini, 62-4: teme che vi sia esagerazione nei racconti di
le verdi fronde / dal fuoco che non teme ombra di poggi. rappresentazione di rosana
, 4-140: tantalo infelice / non teme il grave ed imminente sasso, / come
san tròpi to, e la moglie teme che cada in nevrosi. = denom
armoniche parole / serbo, quando altri teme, animo immoto. parini, ii-409:
. foscolo, 1-284: il professor che teme, / dalla cattedra plaude, e
cieco. metastasto, i-i- 196: teme, dispera, / fugge il tiranno e
non mostra paura; che non teme minacce o ostacoli; intrepido, coraggioso
ii-259: 11 giusto impavido / non teme i frali / vani giudizi / delli
romane. -raro. che non teme, che non paventa qualcosa o qualcuno
non mi piega. ariosto, 7-25: teme di qualche impedimento spesso, / che
lascia spaventare da nulla; che non teme alcun pericolo; impavido, spavaldo (
: l'empio, che i popolari impeti teme, / così le sue menzogne adorna
la 'mportuna voracità de'lavoratori niuna cosa teme, se non la presenza del signore
lippi, 10-27: martinazza, che teme del suo male, / vedendo che
da vario improntante, sdrucciola, e teme non prenda nulla. improntare *
vescovo. melosio, 1-338: quando si teme un assedio,... si
. imperiali, 4-307: né timon teme di solcante barca, / che squarci
civile fu finita. tasso, 19-27: teme egli assai che del viaggio al moto
de roberto, 6-186: chi più lo teme [il ridicolo] più c'incappa
l'antique mura, / che 'l mondo teme suo mal grado, e prezza?
, vi-626: chi dubita, chi teme la mia parola incerta, / di
né 'l cor, che per amor teme e s'arresta, / novellar di sua
potenza de'grandi s'inchina perché si teme, non perché s'ami. goldoni
espressioni. carducci, iii-27- 170: teme... non l'andamento della sua
un gelo incorruttibile e le mani. teme l'umore. soderini, iii-353: il
alcuni severi et increscevoli / vecchi si teme, che sempre disprezzano / tutte le foggie
v.]: buona incudine non teme martello. proverbio che vale: un animo
feno gran danni. machiavelli, 6-ii-93: teme assai la francia delli inghilesi per
screditato il suo nome: egli dunque teme indebitarsi perché a lungo giuoco sarebbe mandato
], come colui che 'l colpo teme / di giove irato, si ri tragge
chiabrera, 1-iii-379: quivi non si teme insidia, / e per industria di malvagio
, / sta scoperto, e non teme. caro, 12-iii-72: un tristo
inesorabili e crudeli sono odiosi a chi teme, a'discendenti di coloro che hanno offeso
levò. giovio, i-255: tanto più teme, vedendo questa notoria erugine inespiabile
congregazione. sacchetti, 177: chi ama teme di non dispiacere / per nessun modo
futura veramente miseria, ovvero infelicissimamente sempre teme nella beatitudine? gelli, i-46:
deliberazioni fatte per timore paiono a chi teme inferiori al pericolo. aretino, v-1-588:
qualità avvertite: che cosa e teme, altra cosa è quella che la ragione
speme / ogni alma isventurata che non teme / l'imperator de la superna corte
tutto sensuale? pirandello, 5-645: teme in realtà che il padre...
e inaspettata giunge / ove manco si teme, e fère e punge. chiabrera,
chi si sente solleticar l'orecchio, teme sempre d'essere ingannato. gualdo priorato
, 1-164: né [il cervo] teme di saetta, o d'altro inganno
udite un bell'ingegno, / che non teme il vostro sdegno, / perché ornai
lor donne) per la tua cotante teme hai sufferte, quante stimi a punto le
altri è meno ingiurioso, forte più teme ingiuria. petrarca, 207-21: or,
sasso il mar sonante e fiero / teme, benché di spume egli il cosperga;
chi ingiustamente tiene, di ogni cosa teme. b. segni, 4-171: torranno
di faccia ingrognata coll'aria di chi teme un avvenire peggiore del presente distruttore del
vero per sempre 'e però non teme i destini né il mondo inintelligibile ».
tal modo ha a durare, / teme sì l'ale inaffi all'ippogrifo, /
preso per loro tutte lutili e necessarie teme. tasso, 2-75: ogni campo
fosse. loredano, 2-183: egli non teme il numero innumerabile de'nemici. gemelli
sangue). tesauro, 4-101: teme [il forte] i naufragi del mare
tempo trascorsa. fedeli, lii-7-365: teme poi sempre d'una innondazione di gente
che non giogne al vero amore, teme. s. bernardino da siena, 666
il frequentar di strepitosi colpi, / teme fugace e timorosa fugge. f
arditi. tasso, 7-40: e teme, e gli rimorde insieme il core /
ridiamone insieme. giusti, 4-ii-363: teme / popoli avversi affratellati insieme. -con
il capo degli insinuatori. momo dice che teme più un insinuatore che una vipera '
e contro ogni suo lido / giunto non teme al gran bizanzio egitto. bresciani,
l'arca santa, / per che si teme officio non commesso. g.
blu, e nel buio brancica e teme sempre di scegliere i rossi, e poi
di torla, e non s'arrischia e teme; / sta in dubbio e ruota
: intimidità è quando la persona non teme quelle cose che dovrebbe temere. anonimo
ad irreverenzia et a intimiditate, che non teme a proferire lo nome di dio invano
di sua ruota in cima, / non teme oltraggio alcuno: onde riparo / non
straniere procelle e novi mostri / e teme e rischi ed inumane fami / superasse
non gir s'arrischia / chi morte teme) l'arbonense laco / quando cum
frachetta, 1-233: se il prencipe teme che non gli levi lo stato,
dell'aureo vello! ma non perciò teme diogene il tuo investire insolente, assuefatto
base che i segreti strali / non teme dell'invidia, e non del tempo
animo che ama e odia, spera e teme, invidia e si sdegna è da
se non vede lui pari a sé, teme di vederselo. 3. in
tenta l'argine oppor, però che teme / veder notar su l'invidioso flutto
straniere procelle e novi mostri / e teme e rischi ed inumane fami / superasse i
geme, / ed allor che meno il teme, / va le piume ad invescar
/ or ride, or piange, or teme, or s'assecura. boccaccio,
, / quel nome invocando, non teme la terra. d'annunzio, iv-i-
favellare, come sono: l'aria ne teme, il grido ne va sino al
tu temi, o verginella, / qual teme rosa a l'iperboreo fiato.
al ciel, qual chi più nulla teme. marini, ii-92: di tanti
assolutamente degno di fede; che non teme smentite (una persona, un testimone)
rinnovazione che mai non si attua perché teme di essere minore di se stesso.
: o nutrice, e il mio cor teme che un male / ti cresca in
scontento, l'intimo sconforto di chi teme sfugga agli italiani l'occasione unica,
, possedendola a suo piacere, non teme di perderla, così voi senza questi
3: nulla d'ispido gelo / teme il grave rigore. arici, i-260:
ove si dice: 'sed e'non teme angoscia di sospiri', qui si vuole
si vuole intendere 'se elli non teme labore di studio e lite di dubitazioni
che ama il lavoro, che non teme la fatica; attivo, operoso,
. guittone, xix-85: de ripafratta teme ora 'l pisano; / e 'l
lorenzo de'medici, i-295: teme vicina al tuon alta e robusta /
senza amor nel buio inciampa / chi teme il duol delle moleste some. -spirito
, ché chi el nascer non teme, / saranno le sue [del filugello
gel già lapidata / [la schiera] teme esser prima uccisa e poi sepolta.
è più eccellente et è incorruttibile né teme l'umore. leonardo, 2-678:
montale, 5-96: l'altro sbigottisce e teme che / la larva di memoria in
l'alma, che vanamente or spera or teme / vidi, oimé lasso, a
vedendo persona, è in dubbio e teme. tasso, 19-46: da due lati
severi et increscevoli, / vecchi si teme, che sempre disprezzano / tutte le foggie
niuno fa matrimonio laudevolmente se non chi teme della sua fragilità. salvini, 40-21
divertimento o di evasione; che non teme la fatica (detto soprattutto di chi
freme, / la tua nave non teme, / poiché provvido fondi il reggimento
piccola cara è una bambina. / teme, se tardi rincasa, legnate, /
vita en tuto tempo, domentre que tu teme la mort. m. da carrara
seminar lente, che lo star più teme. daniello, lxi-7: se véccia
-tal piglia leoni in assenza che teme un topo in presenza: con riferimento
tal piglia leoni in assenza, che teme un topo in presenza. 16
di senno / fugge da lui, teme toccarlo come / di lepra immondo,
leonardo, 2-126: la lepre sempre teme; e le foglie che caggiano delle
l'uccello, il quale, ove men teme, ivi più spesso è colto.
. loredano, 5-14: chi non teme i giudici liberi del mondo mostra in
e serva, / sin dal profondo teme esser destrutta, / mostra ch'aurelio
fine per la ragione naturale che il lupo teme la luce del giorno, ed è
459: il limone... teme più di tutti gli altri il freddo,
] minaccioso e comico di cui si teme di essere lo zimbello. 7
ne vado a tal loica che non teme la conclusione della morte, cioè alla santa
doni / o riposa o se vigila non teme / questo vento di mutazione: /
non cerca, / ma non la teme; e per lasciare il nome / sopra
morde o riceve cubesso, / lueerta teme. sanudo, lviii-635: spagna è come
augurio che non accada ciò che si teme, deprecazione di castighi, sventure;
fra straniere procelle e novi mostri / e teme e rischi ed inumane fami / superasse
compiersi; lieta promessa (che si teme, però, inattuabile). poliziano
fiacchi, 131: or bene / teme, fugge il leone? / oimè!
commendo, / un certo uccel che non teme di gotte: / ché ciò che
, 4-102: or non t'inodia e teme tutta la patria tua, che è
, 94: spera mai sempre e teme / innamorato core. b. corsini,
abusa. lo stesso autore di questo dizionario teme dare qui cattivo esempio. anche tipograficamente
da lentini, 24: chi ciò non teme, male amar porria; / e
portarci dolore: perché e'non si teme qualunque male, come l'avere ad essere
, xvi-391: egli [il ministro] teme che molti malevoli, o per malignità
restituirlo è cosa da uomo che non teme dio, e per consequenza maligno e iniquo
fuor spuntò, / perché cauto scemar teme / quel che sa mettere insieme, /
lui, e iddio glorifica colui che il teme. passavanti, 195: avete vinto
e non turba lo core suo né teme perigli de maliosi tempi advenienti.
giamboni, 76: per l'aria teme l'uomo venti e tuoni e corruzione
ch'attende ciascun uom che dio non teme. 2. feroce, selvaggio
, / di qual sia cavalier non teme intoppo. tansillo, 143: o neve
e inaspettata giunge / ove manco si teme, e fere e punge. carletti,
amante è sempre in convulsione: / teme, non dorme, struggesi, non mangia
. cattaneo, vi-2-141: il manifattore teme per le sue mal trascelte e male adatte
par feroce: chi non è coraggioso teme chi si dimostra aggressivo. proverbi
volevo che [la cagna] venisse perché teme l'acqua limacciosa e, quando non
l'arca santa, / per che si teme officio non commesso. -maestro
più duro ch'acciar, ch'ora non teme. -per metonimia. graf
/ molza, del mal ch'ei teme e che sosterre, / consolar voi,
, al quale spettava il fare le teme, fu di parere che il mio nome
perché considera di vincer il nemico e teme d'esser vinto da lui. siri,
province o città conquistate, delle quali si teme la rivolta, e nelle rivoltate:
, ii-323: il pingue bue non teme la mazza imminente, né il placido
da siena, iv-83: l'asino non teme le mazzate ch'egli arà avere di
sei mesi o uno anno, ma teme solo quelle ch'egli à al presente.
fatti di spagna, 749: io non teme più machidante una medaglia, poi che
, egli non corregge mai, perché teme di non perdere la prelazione e di non
vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate. iacopone, 1-2: o
c'è qualche meglio, ma ancora si teme molto: l'hanno sacramentato,
d'ammazzarsi). birago, 568: teme che quegli omacci... la
. pascoli, ii-10: l'architettura non teme di dar solenne mentita alla pittura,
e chi vede le cause de'futuri travagli teme di anticiparli se tenta farsegli incontro.
/ e novero fallente, / e non teme peccato / d'avistar suo mercato,
e parentado spezza / né de dio teme né de vertù el merchio.
barbe, di che assai la terra teme; / ma ancor si spegne le messe
.. balbo nega, ma in fondo teme questa gentile messa a riposo.
meticoloso. 4. disus. che teme di commettere errori; du- bitoso,
guittone, vii-108: amor, cui teme onne vivente cosa, / temevi si
ornai alcun non più che mezzana. teme, / perché mezzane genti / reggon,
teco non sopporta / de'dolori e di teme le migliara / per una luce in
giogo soffrir l'ignobil soma / e teme le minaccie e 'l duro impero. tornasi
fiorenza lieta in pace si riposa / né teme i venti o 'l minacciar del celo
o con) paura; chi più teme minaccia, la paura lo fa cantare:
vive con paura'e 'chi più teme, minaccia '. di chi fa il
lieta né dogliosa, / come chi teme, et altro mal non sente.
papini, v-348: per disperazione, teme di dover ricadere nelle minutaglie del contrabbando
vegno, / e lo vii mio saver teme e dispare. dante, vita nuova
, 1-355: il potente che non teme, ma sprezza gli uomini, sarà tiranno
troppo: è bene folle chi non teme lo male che gli può te
di non gir s'arrischia / chi morte teme) l'arbonense laco / quando cum
le miserie della vita ', più non teme le nostre miserie. -andare
che vie più de la morte il viver teme. muratori, 10-ii-102: l'imperator
franco, 7-115: erano tante le teme con che mi sopraprendeva amore ch'io
miei guai meno lunghi né le mie teme meno agghiacciate. datila, 150:
di uomini, né di bestie: teme le sabbie mobili, i trabocchetti naturali
, 1-iii-117: auguri funesti / non teme, no, no / chi sempre
. gatto, 1-68: il silenzio teme / di muover foglie, in alito
sapor dolcissima,... ma teme alquanto il mollume. -per metonimia
moltiplici batterie de'turchi, egli non teme il numero innumerabile de'nemici. fr.
, conv., ii-xv-5: elli non teme labore di studio e lite di dubitazioni
è veramente savio? rispondasi, chi teme iddio:... e chi savissimo
. e chi savissimo? chi il teme moltissimo. cesari, ii-133: questa
soltanto il povero figliuolo di monaldo che teme e insieme spera la morte.
passati i confini di queste ville, teme che gli caschi il mondo addosso in
scontento, l'intimo sconforto di chi teme sfugga agli italiani l'occasione unica, irripetibile
monomane credesi perseguitato da nemici imaginari, teme che i suoi alimenti siano avvelenati.
, xvii-778-10: già del'angnello nom si teme morso, / ché suo morder neiente
udia de le parole / di cui teme cocito e flegetonte. c. i.
. - chi è morsicato dalla serpe, teme la lucertola: chi ha subito un
xvii-778-9: già dell'agnello non si teme morso, / ché suo morder neiente già
onesto da bologna, lxv-5-21: deo, teme questi cusì mortalmente / solo una dona
iura- mento con poloni, se ne teme per la amistà ha col moscovita.
salva al suo signore: / solo si teme che la prima mossa / occulta a
lippi, 10-27: martinazza, che teme del suo male, / vedendo che
di madre, or d'amante, or teme, or arde / d'onesto foco
straniere procelle e novi mostri / e teme e rischi ed inumane fami / superasse
si risolve. tasso, 19-27: teme egli assai che del viaggio al moto
l'amor tuo, mugile innocente, non teme l'iberno orrore, ché pare
munge. murtola, 12-77: né già teme del perfido e mortale / cupo velen
muove / che fin nel ciel marte ne teme e giove. tasso, 6-27:
m. cecchi, 282: chi ama teme. cacasangue! scacchia, / sentir
53-29: l'antiche mura eh'ancor teme et ama / e trema 'l mondo quando
doni / o riposa o se vigila non teme / questo vento di mutazione: /
divenuto mutolo. betussi, xliv-66: teme l'amante: giunto al cospetto della
le sagaci nare / del picciol bracco pur teme il meschino. ariosto, 45-71:
giogo soffrir l'ignobil soma / e teme le minaccie e 'l duro impero.
vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate. boccaccio, dee.,
rotondi e freschi; sopporta il freddo e teme la siccità, e serve all'alimentazione
/ in sì schietta concordia che non teme / d'oblio tenebre o nebbia di sospetto
conv., ii-xv-5: elli non teme labore di studio e lite di dubitazioni,
alcuna fiducia. simintendi, 2-112: teme (tessere ingannata, e niega fede
per le scritture nuovamente prodotte dall'avversario teme di perder la lite. 3
che ama il lavoro, che non teme la fatica; laborioso, industrioso, alacre
guastano l'imaginativa: mentre lo spirito teme da quella negrezza per veder cose mon-
, i-18: ei di nimica man non teme offesa. -che è proprio, che
quello di che ciascuna di voi meritamente teme alcun compenso. trattato del ben vivere
'l maestro ne conta / che om teme sovente / tal cosa che neente / li
pudica donna. birago, 568: teme che quegli omacci... la prendano
non vi scorge il volto amato, / teme non contro lui sia forse irato.
barberino, i-264: noia mi fa che teme / sì mal accorta tagliando manera /
/ da lui percossa e nessun altro teme. -che si erge fra le
fiamma, 496: il povero non teme la morte: anzi, essendo nudo
/ tenta l'argine oppor, però che teme / veder notar su l'invidioso flutto
da siena, ii-141: il figliuolo non teme mai piante della gioventù si hanno continuamente a
, c'ha l'ali, non teme di tentar anche i più sublimi voli,
una cosa sì spossata e sì piccola non teme di porsi a fronte della saldezza più
sa amare senza gelosia e che non teme che gli altri con gli ossequi s'
'l volessero robbare, non cura né teme di cavelle. pontano, 318: avendo
con l'ala io solco che non teme verno. marradi, 34: ride la
la mia anima]... sì teme e quasi despera della conver
il nome tuo, che più non teme occaso, parnaso / fia pur nume
piccola cara è una bambina. / teme, se tardi rincasa, legnate, /
, il dolore, l'ire, le teme, le speranze et i disideri.
. cassola, 230: ora non si teme colle notizie e scoperte astronomiche, non
gli permettono di vedere al buio. non teme il caldo, il freddo, l'
chiamata dagli antichi, la quale non teme l'uggia e cresce presto. fr
antichi chiamano pabulo, la quale non teme l'uggia e prestissimo cresce.
uomo che vuole offendere, o che teme ogni momento d'essere offeso, cerca
un elmo tanto fino / che non teme di brando offensione. g. b.
incapace di starsi avanti o indietro, / teme la realtà calda, l'offerto bene
filiale, per lo quale l'uomo teme l'offesa di dio per sincera e pura
petizione, se è passata, come si teme, in quella dei comuni, non
enfan. / quant li oidi, noi teme a nien. leggenda di s.
non si perseguita se non chi si teme: essi rendono dunque omaggio alla potenza dell'
la vista tanrorrenda / che il nome teme ognun sol che l'intenda. l.
perfetta quale è in dio, non teme ombra o conta- minamento da veruna cosa
quale... ad ogni picciolo inciampo teme e ombreggia. i. neri,
, 9-212: fugge 'l sol, teme 'l molle, odia la brezza; /
ombròfobo, agg. bot. che teme la pioggia o ne riceve danno (
in violaceo. 7. che teme l'ombra o pericoli inesistenti; che
; si duole della vita, e teme di perderla, e anela di perpetuarla morendo
, grazia, onore e fama / teme di perder perch'altri sormonti, / onde
nemici ontosi guai. tesauro, 4-102: teme anco il forte gli ontosi accidenti della
sdegna, si addolora, spera e teme; anzi perché quella vita esteriore di
soranzo, 194: o da quai lunghe teme / sento l'anima oppressa? campiglio
guisa, / mentre più non si teme, all'improvviso / venirci addosso e spensierati
di gran ca- noscenza, / che teme 'ntenza -d'orgogliosa genti. ugieri apugliese
voci / d'oricalco guerrier punto non teme. parini, giorno, iv-374:
ride e singhiozza il tuo gianduia / che teme gli orizzonti troppo vasti. gobetti,
la vista tant'orrenda / che il nome teme ognun sol che l'intenda. ariosto
..., alla quale sempre si teme orribilissimamente che non caschi e spezzisi.
amor tuo, mugile innocente, non teme l'iberno orrore, che pare renda più
73-11: -già de l'angnello non si teme morso, / ché suo morder neiente
, osa, chier'pace e gela e teme, / e tante ella ha varietati
è chiaramente aperto, / quel che si teme è dubbiamente oscuro. pallavicino, 581
xxxviii-127: periculo o fatica lui non teme, / anzi ozio e reposo par gl'
antichi chiamano pabulo, la quale non teme l'uggia e prestissimo cresce.
. salvini, 3-136: della messe teme / che a lui vana e pagliosa
, fermo e lucia, 336: teme che al menomo atto quel [cane
sarpi, vii-64: perché a chi teme palpita il cuore e la voce trema,
si dice di chi ha eccessiva paura o teme d'esser vicino ad un estremo
siccome con pantiere d'argento, poco teme lo impeto del fiume di tullio,
. gr. 7ravtocpópo <; 'che teme tutto ', passato al lat.
dove / cosa le accada di cui teme il freddo / questa fanciulla povera, signore
vinta di molto, / il paraggio ne teme e n'arrossisce. f. pallavicino
: in modo eccezionale, che non teme confronti. canti carnascialeschi, 1-180:
quel che avea molto ardimento / non teme impaccio e la forza radop- pia,
sia perché si è bramini e allora si teme di sporcarsi, sia perché si è
sia perché si è paria e allora si teme di sporcare. 2. per
è nativo delle indie occidentali, e perciò teme i rigori invernali. lessona, 1082
abbino il parietico, / quando un teme il solletico / menan più che arrigobello.
di spirito. betussi, xliv-66: teme ramante: giunto al cospetto della sua
mettermi nelli pericoli da'quali vostra signoria teme di me, quanto il fare qualsivoglia
e a dissimulare, fisicamente, poiché teme di affliggere l'amato mostrandosi di non
è la marcia nascosa e non si teme già più di errarvi, poni attamente nella
pilota inante / il nochier che gli scogli teme e vento. castiglione, 189:
. fiamma, 496: il povero non teme la morte: anzi, essendo nudo
passati i confini di queste ville, teme che gli caschi il mondo addosso in
si vendono ', e che egli teme non gli rappresentino un passivo grave nella
chi fa professione di bellezza e che teme di sciupare il patrimonio del suo corpo
e di sospetto. romoli, 208: teme [l'agnello] il tonitruo,
d'amure. / chi ciò non teme, male amar porria; / e
comportamenti o atteggiamenti con i quali si teme di alterare la coerenza del proprio pensiero
seguito dalla determinazione di che cosa si teme). -anche so- stant.
superbo, egli è temerario; egli teme e non teme; cioè, che
egli è temerario; egli teme e non teme; cioè, che ciò che fa
incerto pende / che or spera, or teme, or s'allegra, or s'
di pennatate (dice la ragazza che teme rimanere in casa, morti i genitori)
per assicurare di provvedimento in generale chi teme o dubita: 'ci penso io '
dio] via sicura, che non teme de'nemici e non teme dimonia né uomini
che non teme de'nemici e non teme dimonia né uomini, ma quelli che
isa di gran canoscenza, / che teme 'ntenza -d'orgo gliosa genti
chiedere a una persona della quale si teme di offendere col proprio linguaggio o comportamento
che fosse posto una grande angoscia e teme vasi molto di pericolare. manmlli,
consiglio, / che di far mormorar teme il periglio. -per estens. minaccia
si fugge da tale rovina e sola non teme la morte, s'inciampa nella stessa
sei vizi. 2. che teme un pericolo reale o immaginario; impaurito
. perseveranza. lacopone, 16-47: teme, serve e non falsare, e combatte
ha incertezze, stanchezze, se non teme mai il dolore, ma ne ha preso
prelato, non corregge mai, perocché teme di non perdere la prelazione e di non
amico, parente non ama, non teme dio e dell'uomo non si vergogna
gente non ci rende cauti, non si teme l'insidia e allora siamo enormemente traditi
divina giustizia contro a chi meno ne teme! -che dà molto fastidio,
le leggi e agli imperadori stessi non teme di contraddire. muratori, 16-44:
.]: misero a quel pescatore che teme dell'acqua fredda. tommaseo [s
alle piscose 7 paludi, del po teme ambe le foci. bandello, 2-10
pesto. saba, 288: chi andando teme quanto me che un'erba / il
, / e ghiotto temulento mai non teme, / c'ha la cotenna grossa e
vedrà arrivare persona tutta affannata; se teme di esser nunzio di poco buona novella,
vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate. attribuito a petrarca, xlvii-283
ch'attende ciascun uom che dio non teme. idem, inf., 8-36:
piastre de oro. ariosto, 9-55: teme ognun quell'armi: / teme quell'
: teme ognun quell'armi: / teme quell'armi, a cui par che non
bibbia volgar., v-641: chi iddio teme viverà sicuramente; e chi non lo
viverà sicuramente; e chi non lo teme, sua vita sarà piccola e male
siena, i-34: l'anima che teme il timore servile, neuna sua operazione è
si mette sotto i piedi, non le teme, non ha paura né di nulla
/ rivende in pene, / ché teme no la perda per ventura. chiaro davanzati
. michelstaedter, 157: platone teme... la verità che sommuove l'
/ il nochier che gli scogli teme e 'l vento. castiglione, 603:
fiero serpente veda pinto, non lo teme né lo stima, perché sa ch'è
quasi pia per illudere il cuore che teme una mano rude e si raccomanda.
. / non sa che farsi e sbigottita teme / l'eccelso albergo e la tartarea
anche: chi si comporta rettamente non teme la giustizia. comazano, 1-75
sono raccolte, in coppie o in teme, all'estremità di brindilli di un anno
foscolo, 1-284: il professor che teme / dalla cattedra plaude, e il
delfino, 1-520: tetto plebeo non teme fieri sdegni / d'empia fortuna.
giobbo secondo, / chi ama e teme iddio tanto mal plora / quanto ti porge
qualsiasi capriccio del suo signore, che lo teme un pochino e la cui felicità è
della beffa del padre, e tuttavia teme di quel da mileto non forse se
lì altri lo scacci, / non teme il carrettiere con la frusta / alzata
de'medici, i-277: securo già non teme, anzi s'accosta / con cento
si scuote per subito spavento, perché teme o quando esce dalla stalla dove stava in
po'stare preso né secreto / e non teme pasare estremo ponte. boiardo, 2-20-7
l'empio, che i popolari impeti teme, / così le sue menzogne adorna e
: lo pi <; ol puovolo sì teme a fir soperclado per lo engegno de
, / un certo uccel che non teme di gotte: / ché ciò che piglia
, una derrata privativa, che non teme concorrenza, la porpora. essi la traggono
e non turba lo core suo né teme perigli de maliosi tenpi advenienti. novellino,
accorgimenti come la donna che porta e teme di cadere, di urtare uno spigolo
, che d'iniqua sorte / punto non teme e va di sé sicura / al
ma lieto e sicuro a chi non teme per la propria sicurezza. 11 porto
a quanti più comanda, tanti più ne teme. brusoni, 451: tornato.
: ma sopra tutti è grandissimo chi teme dio. segneri, 5-65: non ho
69: lo pi? ol puovolo sì teme a fir soper- clado per lo en
gozzi, i-8-203: s'arresta e teme dell'aspro viaggio: / chiede a virgilio
che modo regge se medesimo colui che teme dio? e con che giustizia?
non si perseguita se non chi si teme: essi rendono dunque omaggio alla potenza dell'
la qual a ti, madona venus, teme e serve l'alta potencia de li
, grazia, onore e fama / teme di perder perch'altri sormonti, / onde
, / di sanguigna vittoria i danni teme; / e va pensando con qual arte
colpo molto il pregia e per conseguente ne teme; né per molto saggio terrebbe chi
, / poco disceme, ea'ire errando teme. / il villan non avea de la
irrazionale quanto esser si voglia, tuttavia teme... d'intrare in qualche
qualche profondo pelago per non annegarsi e teme anco di caminar per qualche passo che
vero per sempre 'e però non teme i destini né il mondo inintelligibile ».
/ de la preda gentile, / teme che 'l re nel privi. goldoni,
dove è la marcia nascosa e non si teme già più di erravi, poni attamente
: or morte, che nissun riguarda o teme, / a te l'ha tolto
petrarca, i-3-87: io, come chi teme / futuro male e trema anzi la
mi minaccia il mondo e m'odia e teme, / quando prender lo stil mi
; non vuole essere contraddetta; forse teme che la si inganni. -di
o prescindenza non suol praticarsi perché si teme con ciò di incorrere nella taccia d'
esclusi 'si aggiunge in conversazione quando si teme che qualcuno dei presenti possa sentirsi offeso
se vede lo potente e signore, teme che non si tolga il suo per forza
.; se vede l'amico, teme che non gli chieda in presto. g
l'antique mura / che 'l mondo teme suo mal grado e prezza? lamenti
pesello el gorgoglio / ch'el iventro non teme un pricolìo. 2. tose.
, invece di primogenito ': non teme questa voce grido e cipiglio di lessicografi
. benedetto sia chi t'ama e teme! lomazzi, 4-ii-467: i principati,
è utilissimo, una derrata privativa che non teme concorrenza, la porpora.
, il cui frondoso crine / non teme ira di ghiaccio o di pruine? b
della cosa mostrò che la vera virtù non teme ogni minimo accidente. p. cattaneo
straniere procelle e novi mostri / e teme e rischi ed inumane fami / superasse i
si perda e si dia animo a chi teme. dalla croce, iii-17: lasciò
prode. -intrepido, che non teme nulla (un fanciullo). saba
., vi-268: da tre cose teme il cuore mio e nella quarta la faccia
per le scritture nuovamente prodotte dall'avversario teme di perder la lite. chiari,
per loro tutte l'utili e necessarie teme, farò come colui il quale per povertà
fa nella vita spirituale, tanto più sempre teme i non fare cosa che offenda il
cui la dura nutrice, ov'ei men teme, / con lieve moto in un
piccola cara è una bambina. / teme, se tardi rincasa, legnate,
i-310: ciascuna è alla tortura, teme col silenzio di passare per insipida, teme
teme col silenzio di passare per insipida, teme di far ridere col discorso, ora
diventata è grande e vasta, / teme ogni cosa, non che gente grossa.
in assenza di lei solo di parlartene teme? e se pure la prontitudine pur
varietà di piante, della quale si teme di perdere certe buone qualità, quasi
dell'uomo che tenta di opprimerla, teme che la costanza dell'animo suo venga
lor proprietà prendono il nome. questo teme, queltama. v franco, 328:
/ e sol vive pensier, che sempre teme / il fin vicino. granucci,
/ ragunati si son, perch'ognun teme / ad esser prosequenti a questo seme,
uno palo di ferro molto gaiardamente, teme dio, è devoto, pietoso,
il cielo è tetto, / non teme prostituta de'leoni, / stringer l'amato
non intende esporsi. -anche: che teme il pericolo; timido, pauroso,
.. non si stracca giamai, non teme gli ardenti raggi del sole,
l'uno spera già / e già teme un'intervista / « poiché io sono
: ascoltante 'così fan tutte 'si teme che i molti discorsi che si sono
queu'alma è valorosa / che non teme la morte, / ma ne la sanguinosa
leonardo, 2-126: il lione mai teme, anzi con forte animo pugna con fiera
è tanto superbo e fiero che non teme scongiurazione de dio. e perciò me pare
dopo aver perso parte del suo traffico teme di esser finalmente rovesciata nel mare da
ma quadrato e ben formato; e perché teme d'ingrassare (sì come si conosce
). sagredo, li-8-373: egli teme più la francia come più vicina ed
: la ragione, all'opposto, che teme in tutto il fiele, / senza
il grifo assai è forte, ma pur teme / per molti animali che son ne
un sguardo, ad un sorriso / teme giove punitor; / che il suo cuore
: porre a un inconveniente che si teme un inefficace riparo, ossia cercar d'imiedire
; chi si sente solleticar l'orecchio teme sempre d'essere ingannato. d'annunzio,
gelosi amanti il ridice: pur troppo teme ciascuno che quello che a lui piace ad
di mente, per la quale si teme l'uomo di cominciare le grandi cose
gioco ben pietosa guarda, / troppo puoi teme e de animo è pusilla. savonarola
puttana comparire / vede grifon, ne teme oltraggi e scorni: / sa che l'
lordura e per bruttura di colpa che teme che da lei tu non volte la
quaderno, / né signorìa né robba morte teme, / però che de un seme
quadrato e ben formato; e perché teme d'ingrassare (sì come si conosce
orenzo de'medici, 8-39: non teme la pernice che 'l ter- zuolo /
elo lo sciva princi- palmenti perzoch'elo teme de desparise tde de. documenti diplomatici
altri è meno ingiurioso, forte più teme ingiuria, e quanto delecatissimo e puro meglio
/ ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si ritrae, cadere in
la quartana ': il forte non teme il male ed anzi gli può giovane
montecuccoli, i-169: s'egli si teme che l'inimico dia sul quartiere,
i ricolti del colsat, questa pianta teme ancora un altro nemico sovente tanto nocivo
scritto giudici, e gli riscriverò. teme ch'io dica a ciani di quella tal
autore che in cotale modo tema quiunche teme, né per troppa paura gli venga
paura per un fatto accaduto o che si teme possa verificarsi; sentire raccapriccio, orrore
per un fatto accaduto o che si teme possa verificarsi; sentire raccapriccio, orrore
. michelstaedter, 157: platone teme ora la verità che sommuove l'individuo
volgar., vt-268: da tre cose teme il cuore mio e nella quarta la
a far più ardito / chi più mi teme? nievo, 441: l'amore
. ibidem, 150: chi ha ragione teme; chi ha torto, spera.
giordano, 5-133: ancora la talpa teme che non le venga meno la terra,
colpa, e, destato, del verace teme / agitato suo cuor l'agra rampogna
capo innoltra rannicchiato e basso, / che teme urtar la soprapposta volta / dell'incavato
/ né 'l timid'agno i marin mostri teme. chiari, 1- ii-60: l'
di (riolitti, dal quale si teme una accentuazione della rapacità fiscale a danno
. passeroni, iv-254: qui non teme il mio cor rapina o furto: /
e frettoloso, inquieto, come di chi teme d'esser sorpreso dada morte, rapiva
questo rapsodico articolo, leggo che si teme che lo scoppio della super- bomba sovietica
] suol rasciugar la testa, / teme che non disecchi o che non muti /
se dà tempo... né teme che la soa figura o insegna penchia fia
più sicura altezza possa ridurmi che contro le teme usate mi rassicuri. buonarroti il giovane
ovidio volgar., 6-160: quelli che teme puteal e giano e le ratte calende
di starsi avanti o indietro, / teme la realtà calda, sofferto bene.
ché chi confida in lui di nulla teme. b. davanzati, i-226: la
m. cecchi, 282: chi ama teme. cacasangue! scacchia, / sentir
[la gelosia]: / si teme in cielo e temesi sotterra. algarotti,
la religione rivelata sospetta a ragione e teme la preparazione e l'avvento della religione
. alberti, 1-58: chi non teme dio, chi nell'animo suo have spenta
la bieca invidia, che mentir non teme. -sostant. chiaro davanzati,
assalto cosa repentina. sansovino, 2-22: teme assai la francia gli svizzeri per la
: ne il buon ligurgo dì correr si teme / inver d'ulisse, fi qual
di domandar, sì del troppo si teme. cavalca, 21-187: gli occhi sono
giusti, v-193: se non teme d'essere contaminata di re- pubblicaneria,
mala voglia, dicendo ben chiaro che teme di perdervi la reputazione, stimando i
come mai resister può, s'ei teme / dopo la morte aspri tormenti eterni,
ristringe per soccorso di quella parte che teme la offensione. -calare, scendere
scagnasse l'interdetto, e lo si teme, e molto più da che la
, / tra nodi rientrar paventa e teme, / e nel petto squarciato un'
posto a sedere per studente che non teme anzi ribatte le gomitate.
ciò che è (o che si teme o si suppone che sia) contrario ai
, 1: il psi... teme un ricasco elettorale a solo vantaggio del
perciò che la loro essima mente non teme di dimenticare i ricievuti beni- ci.
che è ricorso dentro al cuore che teme. bemvieni, xxa-10-102: a piè
incapace di starsi avanti o indietro, / teme la realtà calda, l'offerto bene
i-14-99: l'umil mia musa oscura / teme d'uomo sì prode / la rigida
tengon serrate: prima, quando si teme di rigurgito ne'condotti per causa dell'
tolone e per il rigurgito che si teme in italia delle armate francesi.
produce ogni ben di dio e che teme soltanto il rigurgito dei mercati internazionali.
, i-39: giudichi poco savio chiunque teme quello a che non si può rimediare.
1- 181-7: la vita, che teme de sì via pego, / vèr pietate
: come lo infermo son che morir teme, / che, rimembrando el mal dentro
sta in terra l'alma e rimembrando teme / del cielo il minacciar, del mar
creditore se li raccomanda, perché tuttavia teme che questo tale non li domandi il
il nemico anco non scese; / e teme, e gli rimorde insieme il core
le miserie e i rimpicciolimenti ch'egli teme per un uomo amato. 4
volontà di dio, non cura né teme di dispiacere agli uomini. questo non
vittima, per indicare che non si teme il proprio nemico). lippi
nella città superiore, altri nell'in- teme parti del tempio, altri nella rocca di
altrui sguardi nel suo col pianto ei teme. 6. tr. rivolgere
dappoiché ella v'ha fatto il nido, teme sì poco a qualunque rintronaménto che non
, usurpa il titolo d'imperadore, teme l'armi di germania e le scomuniche
osa, chier pace e gela e teme, / e tante ella ha varietati insieme
gloria tua per tutto volando risuona / né teme del gran colpo di morte ria.
ben s'assecura, / sì che non teme le nemiche posse. / già riparate
i tenta l'argine oppor, però che teme / veder notar su l'invidioso flutto
rosta. giuliani, ii-362: si teme la pioggia, che non si rompano
gesto). calvino, 14-113: teme che, a parlarne troppo, anche le
affetto il cor ripieno, / non teme di mostrare al suo marito / rugoso il
volendo seguir amore senza viverci fra tante teme, io non segua più donna riguardevole
umile, e quieto, e che teme le parole mie? ».
buono si riposa la sapienza, e chi teme dio troverà la scienza colla giustizia.
ché chi confida in lui di nulla teme. / pregol dunque che 'l ciel rischiari
scosse, / né labefatta sua natura teme. /... / a sì
, / che util non spera e teme un magior danno. varchi, 3-74:
da male che si patisce o si teme. 2 ^. dimin.
m. adriani, 3-2-424: teme iddio come lento punitore, ma giusto
. arrischiare, compiere un'azione che si teme sgradita o è ritenuta sconveniente o riprovevole
più un legno assai che un altro teme el foco, / qual dura assai,
tua per tutto volando risuona 7 né teme del grave colpo di morte ria.
, e perciò vorrebbe sempre e sempre teme. -moderato ideologicamente. botta
a ricogliere le castagne... si teme la pioggia, che non si rompano
ch'attende ciascun uom che dio non teme. idem, purg., 2-83:
/ ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si ritrae, cadere in
ira] / e sì audace che non teme morte: / le cose ritte fa
guicciardini, 2-1- 327: chi teme ai uno male gravissimo e vede che vi
ch'attende ciascun uom che dio non teme. benivieni, 113: e così
/ vede il trionfo d'isidoro, e teme / che atroce morte il suo rivai
. v.]: dante non teme rivali. l'illustrazione italiana [15-xn-
sia buono e riverente, ché pure teme quando tu gli scrivi. caro,
. trissino, 2-2-70: ei nulla teme et or tira una punta, / or
ricordo, perche, nel suo segreto, teme la delusione. 2. rivedere
, 53-31: d'antiche mura ch'ancor teme et ama, / e trema 'l
altezza possa ridurmi, che contro le teme usate mi rassicuri. ciro di pers
/ né chi morte toccò, più teme affanni. -sminuire, svilire,
il seme, / sì che nessun più teme, / accompagnato o sol, gir
a tanti marosi e a tante tempeste che teme di rompere e al porto sospira?
]: anche di un discorso che si teme possa riuscire spiacevole, in parte,
parlar soave arca animata, / non teme de l'età l'unghie rapaci. leopardi
è più eccellente et è incorruttibile né teme tumore, rosseggia e ha più possente
lupino non nasce. la terra creta teme e la sottile terra e rossa ama.
come un gran soldato, e si teme. monti, ii-167: altre lettere annunziano
: non perisce troppo per rovina chi teme la rovina. boccaccio, viii-1-222: sì
4-187: le balze o i dirupi o teme o schiva / e con piè zoppo
] non ci rende cauti, non si teme l'insidia, e allora siamo enormemente
che 'l volessero robbare, non cura né teme di ca- velle. segneri, iii-3-321
discorrendo come un fiume, e tuttavia teme di non fare qualche difetto e teme de'
tuttavia teme di non fare qualche difetto e teme de''udiri d'iddio. lauro
d'affetto il cor ripieno / non teme di mostrare al suo marito / rugoso il
cianciano stesso quatto quatto scappa / e teme il mal di cui cagione è stato,
c'è qualche meglio, ma ancora si teme molto: l'hanno sacramentato, due
. vico, 4-i-970: l'e- teme proprietà sono:... che elleno
. / io sto in via uccelli non teme, ma ardimente e fiere e si gitta
da siena, 152: el dimonio teme il bastone della carità loro, e però
gradita / de l'arbor verde che non teme sita. sercambi, 2-i-57: non
suo peneo legno, / el qual non teme la sita de giove. castelvetro,
1-73-10: già de l'angnello non si teme morso, / ché suo morder neiente
, d'un giocoliere, d'un giocator teme rario e simili. jahier
donna miri, / sed e'non teme angoscia di sospiri. bambagiuoli, xxxvii-12:
: ben è folle il nocchier che non teme / di salvo porto mettersi in tempesta
cadere, e stetti come l'uom che teme. idem, purg., 5-74
: or morte, che nissun riguarda o teme, / a te l'ha tolto
rosseggiare su l'urbe saturnia e non teme. -appellativo attribuito presso i romani
, i-39: giudichi poco savio chiunque teme quello a che non si può rimediare.
stanca e non saziata, / che teme e chiede la soave offesa.
piange il passato, sbadiglia del presente e teme l'a venire. 3.
eolo quassù vola sì franco / che non teme a sbarbar cammini e tetti.
a. parazzoli, 1-ii-113: due teme di sbarre collettrici raccolgono rispettivamente la corrente
/ caduca e frale, ei sbigottisce e teme; / ma se di dio la
lippi, 10-27: martinazza, che teme del suo male, / vedendo che il
pezzo co'lango- bardi e quando li teme, dentro li scalza con la ribellione,
barbe, di che assai la terra teme. 4. figur. che
mani dell'uomo che tenta di opprimerla, teme che la costanza dell'animo suo venga
acerbe si vuole fare quando non si teme di scanicare o di rompere l'acino.
atto del solléttico da chi non poco lo teme. gigli, 4-11: in siena
scarmigliate (poiché è nervosissimo) che teme dell'avvenire mio. -disordinato, sciatto
timore, per lo quale l'uomo teme pena o di non perdere premio. petrarca
, e non turba lo core suo né teme perigli de maliosi tenpi advenienti; et
crudel matregna. loredano, 5-287: non teme egli l'onor, per quel chao
il paese con noi e l'europa teme e desidera la nostra scesa in campo.
tuo piè ride fortuna / e ti teme l'italia assiso in soglio. nievo
tu temer nel mondo, quanto / teme il lion del cervo ch'egli ha
e però lui sta molto allegro e non teme niente. aretino, 10-31: partisi
/ che tant'è sodo che non teme guer'mo. attributo a petrarca, xlvii-
nientemen elo lo sciva principalmenti perzoch'elo teme de desparise tde de. bandello, 2-46
tocca. bembo, iii-509: né teme di saetta o d'altro inganno, /
in fuori, di niente ci si teme per noi, e dove le scomunicazioni e
spera il cor, per l'altra teme. varchi, 8-i-428: aveva di sopra
non è stupor se ognun d'ettorre / teme e fugge lo scontro. manzoni,
dell'altre bestie lo bone però non teme, perocch'egli sa che tutte le
, che si affanna, si sbigottisce e teme pericoli in ogni occasione. giusti
1985], 66: il lampone teme i suoli troppo umidi o che sgrondano
teme freddo e nulla seccetate; / estannoce l'
). 3. che non teme pericoli o insidie; che non è in
opera alegramente / parla siguro e non teme temore. -che risuona forte,
del fatto suo. -che non teme difficoltà o problemi per l'attuazione degli
dio] via sicura, ché non teme de'nemici e non teme dimonia né uomini
ché non teme de'nemici e non teme dimonia né uomini. delvuva, 199
la sicura fortessa sta ferma e non teme in sé. sacchetti, 132: