: abbiano e figliuoli tuoi chi e'temano, el maestro da chi e'siano
, e schivano i popolani, quasi temano di macchiarsi e di avvilirsi conversando con
, 1-224: [gli elefanti] temano vergognia, non usano il coito se
quelli che sono divisi e dispersi, e temano gli seminatori di discordie. machiavelli,
6-75: lo esecrino, purché lo temano; diventi polvere, purché coronato. de
], che per acquistar ricchezze non temano le fortunevole e profondissime acque del mare
], che per acquistar ricchezze non temano le fortunevole e profondissime acque del mare
i-256: nello strepito del loro zelo temano i furti e le frodi, anzi pur
. periodici popolari, i-711: non temano i principi italiani che il papa voglia rinnovare
: i sudditi, quando bene non temano la giustizia divina, sono da l'
incorrigibilità la giustizia e la religione, temano ranni di s. pietro.
tremano, / che già d'intoppo indiavolato temano. 3. pervaso da furore bellicoso
. a. cattaneo, ii-149: temano i mezzanamente peccatori, massimamente se sono
ai liberti] un morso che lo temano. tasso, 4-53: confortando mi
, 1-17: bisogno fa che i prìncipi temano di muovere discordia nel reame. leggenda
vergognino pur di mirarti o almeno ti temano questi nummulari e mercanti rei, vedendoti più
che sieno orgogliosi e mansueti e che temano l'ammunimento della boce. soderini,
che sopra ogn'altra cosa sfuggano e temano il solleticare e il palpeggiare quelle parti
savonarola, 10-218: le città circunstante temano più della città ben regolata e unita
che sappiamo sì predichiamo la gente perché temano dio. leggenda aurea volgar.,
, cioè essere potenti da loro, che temano dio, che amino la verità,
che contradicono al re don giovanni e temano il poter divino ricordevole di quanto bene
non vogliono essere convinti col vero e temano che non li sia risposto alle rime
miei. chiabrera, 1-ii-252: né temano per l'alpi aspri furori / scorgere unqua
che, cercando sollicitamente il peccato, temano di non usare tardi il saziamento della
: non v'è cosa della quale temano maggiormente i vecchi che della morte. conoscono
avanzi che si fan con l'eresie: temano e tremino quei poveri prencipi e
gran caldi e de'grandi freddi se temano le medicine che hano acuità, però che
non si credano, o non si temano, e voi dovrete rispondere. amenta
i figli, le non si temano pericoli di mare, di terra?
che più d'altra cosa oramai non temano. ciro di pers, 200: ristora
, 3: sembra quasi che i filosofi temano di vedere strappare o lacerare come tele
verme; ma se pure un poco mi temano, 10 fanno perché io non gli
guerra nasce, che essi incontanente non temano delle merca-impedisce che ti butti giù / di
= dimin. di terra. temano, agg. letter. che vive sulla
converte, trasportato nell'ordine umano e temano, in veleno. = deriv.
, benché curvate s'infrondano; né temano la tetrichezza rabbiosa de'venti torbidi,
. f. frugoni, 1-187: né temano [le piante] la tetri- chezza
di francesco datini, ii-275: non temano che le limo- sine si trabaldino e
la transverberazióne indicibile che fa dell'umil temano un cittadino in anticipo del cielo.