della luce. -annunciatore radiofonico 0 televisivo: chi annunzia al microfono le trasmissioni
spettacolo teatrale, cinematografico, radiofonico, televisivo. montano, 122: sono ricordate
sm. invar. parte di un apparecchio televisivo destinata a ricevere e a trasmettere il
collegamento telefonico, telegrafico o radiofonico, televisivo. -per estens. primo o secondo
per lo più cinematografico (ma anche televisivo e radiofonico). e.
-controllo di luminosità: in un apparecchio televisivo, varia la luminosità media di un'immagine
all'ascolto (un programma radiofonico o televisivo, una trasmissione); intermittente con
4. attore teatrale, cinematografico, televisivo molto popolare; campione sportivo idolatrato
io cinematografico (o radiofonico o televisivo). documentativo, agg. letter
sgomento e immobile innanzi a uno schermo televisivo, i riti e le cerimonie che
di un film o per un servizio televisivo, prima del lavoro di montaggio.
» pensò « qualche apparecchio fotoelettrico o televisivo, o diavoleria del genere ».
luce. -nel linguaggio radiofonico e televisivo, ascolto o visione in bassa frequenza
-giornale cinematografico: cinegiornale. -giornale televisivo: telegiornale. 6. dimin.
corso di un'analisi completa del soggetto televisivo da riprendere e trasmettere. 23.
della popolarità di un programma radio o televisivo rilevata statisticamente. -farmac. indice
: brano cinematografico inserito in un programma televisivo prodotto in studio. 7.
da stampa, utilizzata per l'uso televisivo delle fotografie, caratterizzata dal colore
. 6. nel linguaggio televisivo e radiofonico, annunciatore che legge comunicati
. pasolini, 8-20: il linguaggio televisivo pare aver accantonato la sua funzione didascalica
ampiezza delle oscillazioni a radiofrequenza del segnale televisivo in corrispondenza di un elemento di immagine
di un lavoro cinematografico, teatrale o televisivo, non ancora sviluppato in forma dialogata,
in ciascun gruppo sullo schermo del tubo televisivo a colori. 24. fotogr
'punizione'; spettacolo teatrale, cinematografico o televisivo, sicari, trovandosi il cadavere tra le
telecom. trasmissione simultanea di un programma televisivo in diversi continenti, per mezzo di
di sorvegliare, su un ricevitore video televisivo di formato ridotto, l'andamento di
e momenti (un programma radiofonico o televisivo, un racconto a fumetti, ecc.
7. elettron. dispositivo dell'iconoscopio televisivo, costituito da un foglio di mica recante
essen zialmente da un sistema televisivo con analisi meccanica e da una
gare di canottaggio. nico o televisivo. -per estens.: copia, fascicolo
cinematograficamente. -apparecchio, schermo televisivo. parronchi, 121: era lontano
non sono domande di un nuovo quiz televisivo, ma questioni pratiche che un giorno
. 15. originale radiofonico, televisivo: opera o spettacolo concepito, scritto
teatrale, cinematografico, radiofonico o televisivo, in un concerto, ecc.
dei diversi ambienti ricreati in uno studio televisivo o cinematografico. = voce dotta
picco: potenza massima di un trasmettitore televisivo. r. pierantoni [« la
. -captare un programma radiofonico o televisivo, sintonizzando opportunamente l'apparecchio.
-introdotto da un presentatore radiofonico o televisivo. -anche sostant.: il personaggio,
sequenze salienti di uno spettacolo cinematografico o televisivo, proiettato o trasmesso a scopo pubblicitario
f. invar. doppiatore cinematografico o televisivo (e ne è sinon. meno diffuso
privatistica. garelli, 13: l'ente televisivo... era allora un monopolio
-produttore esecutivo: funzionario di un ente televisivo incaricato dell'organizzazione e della direzione
o anche di un programma radiofonico o televisivo); la parte più strettamente tecnica
in onda di un programma radiofonico o televisivo. -in senso collettivo: l'insieme degli
o commenta) un programma radiofonico o televisivo. programmìstico, agg. (plur
padre. -per simil. schermo televisivo. soldati, xi-12: là in
dividendosi (finora abiettamente) il potere televisivo. -in privato. fanfani,
conduce o prende parte a un programma televisivo basato su una serie di quiz.
assurdo un 'messaggio ^ radiofonico o televisivo che non sia capito nell'attimo stesso
.. così perfezionato il radioteatro aereo televisivo ha per caratteri tipici: la straordinaria
, musicale, telegrafico, telefonico, televisivo, ecc.). =
(o in uno studio cinematografico o televisivo); interpretazione di un personaggio teatrale
cinematografica, di uno spettacolo radiofonico o televisivo (e comporta il rigoroso controllo di
cinematografica, di uno spettacolo teatrale o televisivo; autore e curatore della regia.
ripetizione di un annuncio radiofonico o televisivo. l'illustrazione italiana [17-xi-1946
indicazione, fatta dall'annunciatore radiofonico o televisivo, del programma appena terminato. cassieri
11. radiotecn. radioricevitore. -ricevitore televisivo: televisore. l'illustrazione italiana
in programmazione (un film o programma televisivo). arbasino, 1-326: c'
-mandare nuovamente in onda un programma televisivo o radiofonico (o anche una parte di
e fon- dants. -nel linguaggio televisivo, ritrasmettere programmi degli anni precedenti.
prodotti. 8. spettacolo teatrale e televisivo di genere leggero, composto di quadri
periodica o di un programma radiofonico 0 televisivo. periodici popolari, ii-348: queste
di una rivista, di un programma televisivo, ecc. t. celli
i titoli di coda di un programma televisivo e che viene ripreso dalla telecamera mentre
e teatrale e dello spettacolo cinematografico e televisivo) in cui l'autore si propone
la scaletta di un programma radiofonico o televisivo. g. ceronetti [«
scena: nell'allestimento di uno spettacolo televisivo, chi è responsabile della preparazione dello
indica più che altro un lavoro specialmente televisivo nato dall'adattamento di un'opera letteraria
indica più che altro un lavoro specialmente televisivo nato dall'adattamento di un'opera letteraria
di uno spettacolo teatrale, cinematografico o televisivo (e concerne in partic. le operazioni
per estens., l'intero apparecchio televisivo). -anche nell'espressione piccolo schermo
sgomento e immobile innanzi a uno schermo televisivo, 1 riti e le cerimonie che
mero di spettatori di seguire un programma televisivo. -sullo schermo: in una trasmissione
2. spettacolo, in partic. varietà televisivo frivolo, insulso. 0.
di tosse. y nel linguaggio televisivo, breve interruzione del segnale video accompagnato
destinato agli annunci pubblicitari su un canale televisivo. la stampa [1-ii-1986],
di un film o di un programma televisivo. f. m. pasinetti [
. 16. nel linguaggio cinematografico e televisivo, attenuare gradualmente l'intensità sonora di
11-49: in passato scrostava [il teologo televisivo] la polvere dell'ignoranza..
accordare un apparecchio ricevente, radiofonico o televisivo, con la frequenza d'onda di una
il proprio apparecchio ricevente, radiofonico o televisivo, sulla frequenza di una determinata stazione
2. nel linguaggio teatrale e televisivo, breve numero di intermezzo, eseguito
nella ricezione delle scenette pubblicitarie del 'carosello'televisivo... si segue distrattamente lo
-sm. l'audio di un apparecchio televisivo. balestrini, 2-26: ha preso
di una automobile o di un apparecchio televisivo. -acquietare il tumulto delle passioni
6. nel gergo televisivo, scritta in sovraimpressione che riporta il
pellicola cinematografica (o anche un programma televisivo) di sottotitoli. = denom.
di sottotitoli (un film, un programma televisivo, ecc.). sottotitolazióne
di un film o a un programma televisivo. -in senso concreto: sottotitolo;
di un film o di un programma televisivo). v. mariani,
: 'sparare': nel gergo cinematografico e televisivo, si usa questa metafora per indicare
primo sistema spagnolo di previsioni dell'ascolto televisivo è stato istituito dalla media planning e
da sovrapporre alle immagini di un documentario televisivo, per lo più di carattere pubblicitario
della sola parte sonora di un programma televisivo registrata su nastro videomagnetico. = deriv
bontade. 31. sm. programma televisivo dedicato alla trattazione di un singolo e
nel tentativo di discriminare uno 'specifico'televisivo di fronte alpormai canonico problema dello specifico
è stavolta l'aggiunta di uno spiritaccio televisivo, non sorprendente se si pensa al lontano
è proprio di un breve messaggio pubblicitario televisivo; che ha le caratteristiche e la finalità
superficiali e spregiudicati propri del messaggio pubblicitario televisivo. r. duiz [«
, 12-23: essi vengono eletti con sondaggio televisivo ogni tre anni, e hanno il
e che interrompe un programma radiofonico o televisivo. cassieri, 11-51: jessie.
propri stracci: nella propria condizione e televisivo, montato con materiale di scarto, con
rarissima. 17. nel linguaggio televisivo, programma per lo più di breve
un film, di uno spettacolo teatrale o televisivo, ecc. 2.
, chi controlla il segnale radioelettrico o televisivo che collega gli studi di produzione con
essere prigioniero in quelle per televisivo... che svariava dallo show all'
recentemente, anche come programma di intrattenimento televisivo. -teatro d'ombre: v.
di un programma cinematografico, teatrale, televisivo, radiofonico. f. perii [
dei suoni in partenza da uno studio televisivo. -tecnico delle luci: addetto
. (teleabbòno). rendere abbonato televisivo, fornire di apparecchio televisivo (e ha
rendere abbonato televisivo, fornire di apparecchio televisivo (e ha valore iron.)
. teleallòro, sm. programma televisivo di grande successo. m
. (femm. -trice). attore televisivo. - per estens.: personaggio
. - per estens.: personaggio televisivo. la stampa [19-v-1995]
apparizione televisiva; comparsa in un programma televisivo. m. gramellini [«
. -anche: vailetta di un programma televisivo. migliorini, 6-133: felice
le offerte collegandosi telefonicamente con lo studio televisivo. = comp. da televisione]
più, al plur.): programma televisivo; il sistema televisivo di comunicazione di
): programma televisivo; il sistema televisivo di comunicazione di massa, atto a
plur. m. -i). autore televisivo che esercita una satira caricaturale nei confronti
costantemente il campo operatorio attraverso lo schermo televisivo, esegue le diverse manovre dell'intervento
. (femm. -trice). operatore televisivo e cinematografico. c.
. telecollegaménto, sm. collegamento televisivo. = comp. da televisione]
trasmessi dalla televisione; l'attività di comico televisivo. p. brogi [
telecomìzio, sm. comizio elettorale televisivo (anche con connotazione spreg.)
telecomunicare. telecomunicatóre2, sm. personaggio televisivo dotato di grande capacità comunicativa.
mondo. = comp. da televisivo] e comunicatore (v.).
. controllare per mezzo di un sistema televisivo a circuito chiuso. = comp.
. sistema di controllo attraverso un impianto televisivo a circuito chiuso, utilizzato per
sf. spreg. balletto di un varietà televisivo. l. bentivoglio [
. (femm. -a). personaggio televisivo che gode di grande popolarità.
malese. teleduèllo, sm. confronto televisivo particolarmente acceso fra due contendenti, in
. telegiornale, sm. notiziario televisivo in cui la let
. telegiomalismo, sm. giornalismo televisivo. l. tornabuoni [«
. m. - »). giornalista televisivo. b. placido [
. imbonitore che si avvale del mezzo televisivo per indurre il pubblico all'acquisto di
). telenotiziàrio, sm. notiziario televisivo, telegior nale.
plur. anche telenovelas). sceneggiato televisivo suddiviso in una lunga serie di puntate,
politica commentata o trattata attraverso il mezzo televisivo; promozione televisiva dell'attività o della
agg. che promuove attraverso il mezzo televisivo l'attività e la figura politica di qualcuno
. predicatore che si serve del mezzo televisivo (in partic. con riferimento ai
: personaggio pubblico che usa lo schermo televisivo per lasciare messaggi morali o sociali.
(femm. -trice). presentatore televisivo. buzzati, i-603: interrogato
. telequiz, sm. quiz televisivo. s. bertoldi [«
teleprogramma, sm. programma televisivo. m. ciriello [«
, agg. pubblicizzato attraverso il mezzo televisivo, per lo più con brevi inserti all'
una campagna politica effettuata mediante il mezzo televisivo. l. tornabuoni [«
e la messa in scena di uno spettacolo televisivo. c. tagliavini [«
. teleripetitóre, sm. ripetitore televisivo. = comp. da televisione
telerivista, sf. disus. spettacolo televisivo di carattere leggero, composto di quadri
). teleromanzo, sm. sceneggiato televisivo a puntate per lo più tratto e
). telesàtira, sf. programma televisivo di carattere satirico. a
. telesceneggiato, sm. sceneggiato televisivo per lo più tratto e adattato da
levisore. -anche: l'apparecchio televisivo stesso e, in senso generico,
9: telescuola consiste in un corso televisivo ai avviamento professionale, a tipo industriale,
mandato in onda settimanalmente (un programma televisivo). - anche sostant.
teleèou], sm. invar. spettacolo televisivo. corriere della sera [4-xii-1971]
. che è protagonista di uno spettacolo televisivo. p portoghesi [« la repubblica
telespettàcolo, sm. trasmissione, programma televisivo. g. furlani,
che trasmette sullo schermo di un apparecchio televisivo, parallela- mente ai programmi di un'
tèlethon, sm. invar. programma televisivo molto lungo, in cui si alternano
. (plur. -ci). tecnico televisivo. = comp. da televisione]
televariante, sm. o f. spettatore televisivo che cambia in continuazione canale alla ricerca
. televarietà, sm. spettacolo televisivo di varietà. l. tomabuoni
. vendere svariati prodotti proponendoli al pubblico televisivo nel corso di apposite trasmissioni.
3. disus. dotare di un collegamento televisivo. sapere [31-x-1949], 335
radio televisione-, quella a un intervistatore televisivo... che di colpo impallidisce e
le trasmissioni. 5. apparecchio televisivo, televisore (ed è di uso fa-
potenzia- ità comunicative insite nel mezzo televisivo. l'uomo vogue [vii-1985
di vista dell'efficacia comunicativa del mezzo televisivo. cassieri, 14-108: era occupata
rancia. = comp. di televisivo. televisivo, agg.
comp. di televisivo. televisivo, agg. che è proprio, che
della realtà materiale, fornitagli dal mezzo televisivo, eretto a passatempo di una umanità automatizzata
: è assurdo un 'messaggio'radiofonico o televisivo che non sia capito nell'attimo stesso
stesso in cui è percepito. -apparecchio televisivo: televisore. r. ranieri [
prof. baird ed il suo apparecchio televisivo ricevente. moravia, 16-210: ho
occhio cieco e grigio di un apparecchio televisivo: « le piace la televisione? »
i-76: ho l'impressione che l'apparecchio televisivo sia una persona che, argutamente travestita
], 5: apriamo un apparecchio televisivo ricevente. 2. disus. spettatore
persone. televólto, sm. personaggio televisivo. il tempo [6-viii-1991]:
canore, ecc., che il pubblico televisivo può esprimere telefonando direttamente alle trasmissioni che
di un film, di un programma televisivo, ecc. 15. insieme di
eventi. -denominazione di un programma televisivo o radiofonico a carattere giornalistico o d'
una pellicola cinematografica o di un programma televisivo. p. gonnelli, 1-195:
iniziali di un film o di un programma televisivo o che ne precede la proiezione o
, di un film o di un programma televisivo. -titoli di coda: didascalia che
di un film o di un programma televisivo o che ne segue la proiezione o programmazione
fine di un film o di un programma televisivo. 15. dir. fondamento
tivvù), sf. invar. apparecchio televisivo, televisore (e in tale accezione
da un giornale, da un programma televisivo o radiofonico, ecc. arbasino,
moglie. 5. nel linguaggio televisivo, tentativo di assicurare a una trasmissione
telecomunicazione, a un ente radiofonico o televisivo, a un apparecchio o dispositivo trasmittente
di tali collegamenti. -programma radiofonico o televisivo.
3. spazio giornalistico, radiofonico o televisivo destinato a dibattiti e discussioni, per
voluttuosi. benni, 12-306: nello studio televisivo rangio danzava tripudiante. 2
e rappresentare uno spettacolo teatrale o televisivo. a. zucca, xvii:
sporgenza, di convessità (uno schermo televisivo). = comp. dal
assiste chi conduce o presenta uno spettacolo televisivo. b. placido [«
di chi conduce o presenta uno spettacolo televisivo (anche con uso scherz.).
volta. -per estens.: programma televisivo di intrattenimento che si rifà a tale
e ricezione di immagini per televisione; televisivo. -miscelatore video. v. miscelatore
: il film o il programma televisivo registrato su tale cassetta.
più mizza un prodotto. su schermo televisivo o elaboratore elettronico, vari g
sf. locale da ballo con impianto televisivo a circuito chiuso per la trasmissione di videoclip
. videogiornalismo, sm. giornalismo televisivo realizzato da un videoreporter. la
videodisco, consultabile elettronicamente utilizzando lo schermo televisivo. g. marchetti tricamo [
e per ampliare i confini del mezzo televisivo. = comp. da video1 e
videoproiettóre, sm. tecn. apparecchio televisivo fornito eli un dispositivo per la proiezione
gigante, esterno e lontano dall'apparecchio televisivo. a. grasso, 4
sm. e f. invar. giornalista televisivo, per lo più inviato
. videoschérmo, sm. schermo televisivo. = comp. da video1
videosimulazióne, sf. riproduzione su schermo televisivo di scene realistiche, utilizzate per addestrare
sm. telefono collegato a un impianto televisivo a circuito chiuso che consente di vedere
proiezione di un film, di uno spettacolo televisivo e simili, prima che venga proposto
pubblico (un film, uno spettacolo televisivo). 2. letter.
rapido e continuo passaggio da un canale televisivo a un altro, effettuato col telecomando
sm. invar. telefilm o spettacolo televisivo che riscuote un grande successo di pubblico
anti- concentrazionistiche della mammì, il sistema televisivo potrebbe essere alterato in modo irreversibile dall'
e l'occhio magico di un circuito televisivo interno, che ti riprende se passi
. dal gr. àvxi 'contro'e da televisivo. antiteòrico, agg. (plur
chiuso, proietta l'immagine su uno schermo televisivo. = voce dotta,
emesso da un apparecchio, per lo più televisivo o radiofonico. 3. agg
comp. da audi [ence] e televisivo]. auditing [òditin],
. autooscuraménto, sm. nel linguaggio televisivo, interruzione volontaria di una trasmissione da
rimarrà l'unica vittima di un buio televisivo: il suo polemico auto-oscuramento di ieri sera
anche cameramen). in uno studio televisivo, operatore addetto alla manovra di una
. capicàmeraman). in uno studio televisivo, chi organizza e coordina il lavoro
e organizzazione di un cast cinematografico o televisivo. -anche: procedimento di selezione dei
un quiz o dei partecipanti a uno show televisivo. panorama [31-v-1992],
capacità che può essere visualizzato su uno schermo televisivo. la stampa [24-v-1989
invar. elettron. componente del segnale televisivo che contiene l'informazione del colore e del
. in un teatro o in uno studio televisivo, gruppo di spettatori che applaudono a
plur. commercials). comunicato pubblicitario televisivo. corriere della sera [2-xi-1983]
1987, che la attesta in un programma televisivo rai del 29-ix-1969. computerizzato [
di uno spettacolo cinematografico, teatrale, televisivo diretto da più registi. = comp
opera teatrale o cinematografica o uno spettacolo televisivo insieme a un altro 0 ad altri
realizzazione di un film o di un programma televisivo. = voce ingl.
telecom. rendere un canale o un programma televisivo captabile solo dagli apparecchi dotati dell'apposito
decodificatore (un canale o un programma televisivo). gulliver [novembre 1992]
] sm. invar. stacco cinematografico o televisivo. = voce ingl.,
sia al linguaggio elettronico sia a quello televisivo). gulliver [novembre 1992
3. strumento che rende leggibile un segnale televisivo preventivamente criptato, usato in partic.
stessa nel mettere in scena lo spettatore televisivo con una demenzialità che non le appartiene
plur. -i). film o programma televisivo che sceneggia fatti storici o di cronaca
telecom. linea luminosa che appare sullo schermo televisivo a causa di un disturbo magnetico.
. opera letteraria, film o programma televisivo, per lo più a episodi o a
filmdossjé], sm. invar. programma televisivo che comprende la proiezione di un film
agenzie di stampa e ripresa da un notiziario televisivo (anche con valore aggett.)
3 strati. 2. programma televisivo curato nella forma e nella presentazione,
, sm. invar. schema di programma televisivo già sperimentato e riproducibile presso altre emittenti
sm. invar. dibattito pubblico (anche televisivo) o, anche convegno internazionale in
operatore addetto ai gobbi in uno studio televisivo o cinematografico. = deriv. da
, che riguarda il regista cinematografico e televisivo francese jean-luc godard, la sua opera
[20-i-1991]: oltreoceano, il mistero televisivo più 'hot'della stagione è stato svelato
intervìdeo, sm. invar. impianto televisivo a circuito chiuso. -
lisa, la ripresa diretta di un avvenimento televisivo,
settore che sembrava dover soccombere al sistema televisivo. -magazine tv: rubrica,
mammozzóne, sm. nel gergo televisivo, sorta di poltrona a rotelle su
sanzione. maxischérmo, sm. schermo televisivo di grandi dimensioni usato in partic.
megaschérmo, sm. schermo cinematografico, televisivo, ecc., di dimensioni superiori
megasòw], sm. invar. spettacolo televisivo o teatrale realizzato con notevole impiego di
lavoro teatrale, cinematografico, radiofonico, televisivo. gioia [29-viii-1994], 21:
, sf. invar. telev. sceneggiato televisivo costituito da un numero limitato di puntate
dell'ultima ora, trasmesse da un notiziario televisivo, radiofonico o cinematografico). -
. opera letteraria, film o programma televisivo basati su storie vere, su fatti
sf. invar. nel linguaggio giornalistico e televisivo, insieme di criteri in base ai
ospitata, sf. nel gergo televisivo, partecipazione a una trasmissione di un
proprio 0 si riferisce a un palinsesto televisivo o radiofonico. gulliver [gennaio
massimo ascolto rispetto a un determinato programma televisivo o a una specifica fascia oraria.
variabile. 2. nel linguaggio televisivo, suddivisione del video in più immagini
un film o di un programma televisivo registrato, che permettono la completa realizzazione
di un film o di un programma televisivo, comprendente la scelta del cast, la
alle vicende di un film o sceneggiato televisivo di particolare successo. =
presigla, sf. in un varietà televisivo, parte iniziale che precede la sigla
stampata. 2. nel linguaggio televisivo, monitor usato in partic. in sala
, sm. invar. nel linguaggio televisivo, fascia oraria della programmazione compresa fra
intr. scherz. partecipare a un quiz televisivo o radiofonico. l'unità [
m. -i). giornalista radio- televisivo. l. tornabuoni [«
. invar. nel linguaggio cinematografico e televisivo, effetto di rallentamento. 2
2. nel linguaggio cinematografico e televisivo, rallentatore. - nell'espressione avverb
standardizzate. 4. nel linguaggio televisivo, rapporto percentuale fra l'ascolto medio
], sm. invar. nel linguaggio televisivo, ripetizione delle immagini della fase saliente
ritrasmissióne, sf. ripetizione di un programma televisivo o radiofonico o della trasmissione di
impiegato per alterare un segnale radiofonico o televisivo, impedendone la ricezione se non tramite
. invar. schermo, in partic. televisivo o cinematografico. = voce ingl
, sm. invar. film o sceneggiato televisivo la cui trama si riallaccia a quella
altro. 3. prodotto radiofonico o televisivo di fiction a episodi trasmesso in partic
mondo) una omologazione artificiosa del tempo televisivo con quello reale e un'identificazione più
di persone sintonizzate su un determinato canale televisivo in rapporto al numero totale di spettatori
. i fìnti collegamenti con lo studio televisivo mediante immagini e commenti preregistrati.
lisa o la ripresa diretta di un avvenimento televisivo... ma, sempre sul
lisa, la ripresa diretta di un avvenimento televisivo, un cartello stradale); '
abbrev. sit-com). -anche: genere televisivo in cui rientrano tali opere.
chi è costretto ad inventarsi un genere televisivo tutto nuovo, né americano come la
sf. invar. sceneggiato radiofonico o televisivo caratterizzato da un intreccio falsamente realistico e
informativo lungo il bordo inferiore dello schermo televisivo. = locuz. ingl.
. 2. doppiatore cinematografico o televisivo. 3. chi durante una manifestazione
spèòal], sm. invar. programma televisivo in cui si esibisce un unico protagonista
televisione. 2. programma televisivo dedicato a un evento di particolare richiamo
di un film, di uno spettacolo televisivo o di uno spot pubblicitario.
sm. invar. spettacolo radiofonico o televisivo, basato su interviste o dibattiti con personaggi
. è la storia di un programma televisivo in cui i finalisti... devono
17-i-1988], 136: l'umanoide televisivo max hendraam (un misto fra immagini del
esclusivamente informazione (un canale radio, televisivo, satellitare o via cavo). –
na audiovisivo, sm. programma televisivo, filmato, ecc. usato come
immagine, una notizia in un blob televisivo. r. chiaberge [«
], 7: una grandiosità di tipo televisivo pervade ogni fase della celebrazione: e
comp. da cine [matografico] e televisivo. r cingano, sm.
. in un teatro o in uno studio televisivo, gruppo di spettatori che applaudono a
stampa-tuttolibri [26-vii-1986]: il 'grande comunicatore'televisivo dei nostri giorni, ronald reagan.
. na contenitore, sm. programma televisivo d'intrattenimento di lunga durata, costituito
(per lo più nelle espressioni contenitore televisivo, programma contenitore). – anche
digitale terrestre: sistema di diffusione del segnale televisivo che impiega tale tipo di elaborazione delle
inflazionata, dal fracasso mediatico e specialmente televisivo. dike, sf. invar.
14-i-1983]: saràun faccia a faccia televisivo. facciàrio, sm. album
linguaggio dello spettacolo, in partic. televisivo, fare fiasco, subire un pesante insuccesso
, sm. invar. programma di intrattenimento televisivo basato principalmente su giochi a premi.
a nizza ed ha rifiutato il dibattito televisivo con il suo avversario, si è limitato
na impallare, tr. nel gergo televisivo e teatrale, ostruire la visione del
var. nel linguaggio cinematografico e televisivo, brusco passaggio da una scena all'
, sm. invar. nel gergo televisivo, prima puntata di un programma.
di un filmato, di un programma televisivo, ecc. l. tornabuoni
megastùdio, sm. grande studio cinematografico, televisivo o professionale. corriere della
collega che accoglie fraternamentegiulietta e marcellonel megastudio televisivo. la repubblica [22-iv-1999], 6
tr. (micròfono). nel gergo televisivo, fornire di un microfono. –
dall'organizzatore di un casting cinematografico, televisivo o teatrale. f.
2. che ha un unico canale televisivo. b. placido [« la
montaggio discontinuo: nel linguaggio cinematografico e televisivo, brusco passaggio da una scena all'altra
che offre una programmazione generalista (un canale televisivo, il suo palinsesto).
– dice il neodirettoredeltgdi videomusicmarcogiudici –chequalunquespeciale televisivo finisce con un giro di poltrone?
senza passare prima attraverso il circuito cinematografico o televisivo. www. yamatovideo.
tipi di cartone giapponese: cinematografico, televisivo, oppure oav, cioè realizzato direttamente per
2. nel linguaggio cinematografico e televisivo, non inquadrato nella scena e quindi
[2-vi2004]: il popolare presentatore televisivo, candidato alle europee con forza italia
, che nel l'anticipo televisivo se l'è vista volar via per la
anche: messa in onda di un programma televisivo, la cui eventuale ripetizione con repliche
aggressiva pax americana e del pensiero unico televisivo. limes [febbraio 2005], 273
pre- (lat. prae 'prima') e televisivo. r preterintenzionalménte, avv.
cinematografica di un film o di uno spettacolo televisivo di imminente programmazione, che ne anticipa
conduce o prende parte a un programma televisivo basato su una serie di quiz.
volta in concomitanza con il reality show televisivo, che partirà non oggi ma il 20
sm. e f. invar. programma televisivo di intrattenimento, per lo più in
verità. 2. genere televisivo dei reality show. il sole-24 ore
sm. e f. invar. programma televisivo nel quale un personaggio chiave si pone
che sta prendendo piede un nuovo genere televisivo chiamato 'reality soap', ovvero una fiction
realsificazione'delconfrontopolitico, che ricostruisce nello studio televisivo i luoghi del confronto e della democrazia
una trasmissione, un programma radiofonico o televisivo). la repubblica [4-iv-1985]
na rotocalco, sm. programma televisivo periodico ditaglio giornalistico che si occupa di
, tv satellitare: quelli diffusi dal segnale televisivo in formato digitale che consente di ricevere
superficiali e spregiudicati propri del messaggio pubblicitario televisivo. r. d'agostino [
si metterebbe in discussione l'ingessato bipolarismo televisivo roma (rai) -milano (mediaset
.. assumono, in un discorso televisivo, valori nuovi specializzati. il sole-24
.. assumono, in un discorso televisivo, valori nuovi specializzati. =
sistemi telematici, in partic. del mezzo televisivo. l'unità [18-xi-1995]:
. michele santoro, capitano del popolo televisivo, resta a guardia della telepiazza: per
posizione politica populista diffusa attraverso il mezzo televisivo. n. tranfaglia [«
na telereferèndum, sm. invar. sondaggio televisivo. corriere della sera [4-x-1998]
trasmesso ripetutamente in televisione (un programma televisivo, un film, ecc.)
vantare successo d'ascolti presso il pubblico televisivo. t. kezich [«
appieno le potenzialità comunicative insite nel mezzo televisivo. t. buongiorno [«
pronosticosuivincitoridiunacompetizionesportiva, un festival, un programma televisivo, ecc. la repubblica [
'tronista'di sicuro non ama il pomeriggio televisivo. panorama [11-iii-2005]: per
anche plur. veejays). disc-jockey televisivo che presenta videoclip; video jockey.
). rendere adatto al video, rendere televisivo. f. casatello [
videocassetta (un film, un programma televisivo). t. kezich [
. e f. invar. disc jockey televisivo che presenta videoclip (sigla vj)
. videopersonàggio, sm. personaggio televisivo, televolto (con partic. riferimento
anche: servizio aggiuntivo di cui l'utente televisivo può usufruire a pagamento. corriere
sistema verso una concezione multimediale del prodotto televisivo. 2. inform. servizio