inverno / che s'at tedia nell'ombra della corte. = voce
guerrazzi, i-i7: se al re tedia la cura di governarci, noi lo
di marsiglia, perché ogni cosa presto tedia gli oziosi; ed incalzato ferocemente dalla
ch'ella è cattiva e ch'ella tedia. v. bellini, 173: se
. -trice). che infastidisce, tedia, provoca. salvini, 41-159:
rammento / la scolaresca muta che si tedia / al postillare lento, sonnolento.
piace, / porgi un riso che ci tedia. -impudico; libidinoso (una donna
passeroni, iii-217: perché un lungo dir tedia chi ascolta, / non volendo per
di che, se l'eternità non mai tedia, lo studio non mai vien a
. martini, 1-iii-211: mentre deggiac tedia abbaguben vorrebbe punire esemplarmente i paesi che
: passai con gran fatica e con gran tedia. = femm. di tedio
iii-217: e perchè un lungo dir tedia chi ascolta, / non volendo per
ch'ella è cattiva, e ch'ella tedia. -intr. guerrazzi,
guerrazzi, i-17: se al re tedia la cura di governarci, noi lo
: diana allor col pianto che la tedia / quella fé cassa e vana. cieco
uccider quel che l'ha tediato e tedia / già son molti anni, lui e
177: il dispetto, che vi tedia, / veder fate ne la sedia:
rammento / la scolaresca muta che si tedia / al comentare lento sonnolento.
minestra, / parimente m'uggisce e mi tedia / veder sempre la stessa commedia.