di legno. ariosto, 397: a te, dorotea, mandami / la lena
la salsiccia? dimmi quant'è e te la pago... -una sciocchezza signor
pulci, 22-225: non c'è per te chi rompa due finocchi, / e
mar, non una doccia, / non te gli lavereno. c. arrighi,
molto né poco / quell'amor che a te scopro e a tutti celo; /
filicaia, 2-1-118: a dir di te presuntuoso io vegno / con roca cetra
ungaretti, ix-31: temi perché di in te udire, / senza più illuderti,
. fantoni, i-84: cresce a te sacro nella nostra greggia / capro,
io: tien l'afflitte mie membra in te quiete, / fammi bere acqua torba
presto o tardi non resiste più e te lo lascia vedere. -assol.
, pure., 6-83: ora in te non stanno sanza guerra / li vivi
del lama. parini, xii-28: te sublime, te immune / cigno da
. parini, xii-28: te sublime, te immune / cigno da tempo che il
forsa fo 'l dente / che te n'ha fatta cotal rodetura? laude cortonesi
, tu cerchi rogna: / io te la grattarò, ché 'l ti bisogna »
modo: « se hai la rogna, te la gratterò io », che diciamo
qual vergogna, / quasi che in te la libertà natia / ugna non abbia da
alla battaglia con orlando: / tu te togliesti tal rogna a grattare ».
, lassa fare a me, ca te servo alla rognonata. -con uso
contenendo fuorché una lettera da consegnarsi a te 'subito grazie', il latore qualunque ci ha
ferruccio. bocchelli, 18-ii-604: a sentir te, gli davi tu la regola /
la regola / al sole! a sentir te / ei sorge per tuo merito!
compratore tra questi bravi romagnoli, io te ne sarei obbligatissimo. ojetti, i-40
tassoni, 11-60: per la gola te ne menti, romaneschetto, furbacciotto,
romana, / ci stan le ragazzine che te la dànno, / ci stan
, / ci stan le ragazzine che te le dànno / prima la buonasera e
vero? le tue solite romanticherie, te l'ho detto! deledda, v-356:
in versi come: 'volo con te, resto con te, morire..
'volo con te, resto con te, morire.. 'da 'nubi color
. ungaretti, 9-93: etna! fra te succede visitato / da venere poggiante 1
, se la vita romba / attorno a te: lo spinto sia prono / verso
: / qualche diletto almen porgi a te stesso. leopardi, iii-164: quel grido
. /... tal fame di te è salita / per tutta italia e
iv-352: quando tu erravi fuor di te stessa per le romite spiagge del mare,
, i-241: lungi... da te chi mi consola? / se non ti
lo pagheresti tu, po- maccio che te la rompe, tanto ne hai voglia.
2-218: futura età, mentr'oggi a te consegno / queste mie rime, ond'
a lei 'l suo dritto, a te la fé mantegno. / ma se le
caro, / e di lui e di te prendi vendetta. giuglaris, 378:
fra scogli la sua negra nave, / te, però, non frenò de l'
doloroso ludo. petrarca, 274-12: in te i segreti suoi messaggi amore, /
segreti suoi messaggi amore, / in te spiega fortuna ogni sua pompa, /
al collo. erizzo, 3-319: a te, crudo padre, porge queste parole
e 'l petto e 'l core a te rompa, durissima pietra. a. f
molinen, 1-223: che importa a te se romperai l'allegria del natale? bacchetti
tutti, alle volte abbi cura di te stesso: 'attende tibi, attende tibi'.
io non ti rompo i negozi, te gli interrompo; non ti volgo l'azzione
. l dengna, se vuole, te rompia, / ché più no spero valghe
che i soavi e bei costumi / in te rinnovi dell'età dell'oro / e
la promessa che dici aver fatto a te stesso. brancati, 3-124: al
che egli [il mercante] vorrà, te la romparà. -non mantenere un
pianto / liberi l'uom che a te ribello fue, / del padre la sentenzia
ti lasciasse; e in tanto / te la guarisse dio quella tua vena / che
resti senza / paura, e a te mi chiami. -risonare attutito (
con lui per le mariuolerie sue contro di te. boine [in rebora, 3-i-253
tuoi amici sono nel partito e romperebbero con te appena tu ne uscissi. moravia,
tutti quanti. / « tientegli pur per te questi furfanti », / ei gli
dottori, 3-118: s'apron per te d'un custodito seno / le nevi
: tutte coteste saranno ottime ragioni per te che non ti sei rotte mai le gambe
paraguanto. deledda, ii-611: proprio oggi te ne vai in ronda, cattiva cristiana
proprio oggi che si ha bisogno di te. baldini, 3-278: con qualche amico
della rondena. tassoni, 10-16: a te la figlia del superno giove / non
fugiva. carducci, iii-1-376: oh te felice, o rondine! / tu con
iomo affé i io vo'far sopra di te / un'asprissima vendetta. vo'pigliarti
tomografia. marinetti, 2-iii-238: guai a te se prendi in considera = comp.
! deledda, v-421: partiti non te ne sarebbero mancati, rosa mia. persino
mia. persino qui qualcuno pensava a te. -il sesso femminile ancora intatto,
poi viene il giorno che la rubano a te. -sottrarre una persona cara (
suonin mille tube, / chi move te, se v1 senso non ti porge?
. segneri, i-450: se a te non bastasse l'animo né di rubarti il
quali parole al falso giovane e a te rubatrice degli altrui beni direi con viso turbato
dare queste falsità che sono da pericolare e te e altrui e tornati dal marchese
niuna rea opera è stata se non per te, nessuno crudele fatto sanza te,
per te, nessuno crudele fatto sanza te, in te solo è stata non punita
nessuno crudele fatto sanza te, in te solo è stata non punita la morte di
. chiaves, 137: ma non te lo han detto, che alligna / nel
corso sì conpiesti; / poi con palma te ne gisti / di martirio rubicata.
... /... a te sogguardi / rubiconda la rosa / dal
rubinio, / così verranno, verso di te, in molti, per morderti.
di pers, 3-326: serbano per te solo intatti i baci / que'rubini
palazzo grassi »? se l'hai con te, fallo riprodurre nel giornale sotto la
1-366: forse all'ebro / di te fai dono, e i cavalier conforti /
ho voluto restare de tali frutti, che te deiettano, fartene alcuna parte. giovanni
in tutto e per tutto uguali a te, figliuolo caro, solo che tu set
diritto penale. con gli occhi / vitrei te veggan su l'immane ghiaccia, /
tu corri rischio ch'ei tolga da te la mano e che ti abbandoni nella tua
: amor, già per un sancto non te piglio, / ma in falsa opinion
e raffa come i molinari, / tal te accusa dii mal che teco ghigna.
. loredano, 7-51: lasciar fare a te! questa è non men bella del
m'hai domandato con- sillio e io te 'l darò tale quale io vorrei avere preso
, 23: sosa putana roffiana, io te feci dare de uno buderago 'seu ventre'
: questi belli costumi ha ella da te apparati, sgualdrinaccia, ruffiana. dessi
lamenti storici pisani, 85: se'te [o pisa] condotta al segno
fa contra colui che non si fida in te, le quali l'autore connumera quivi
risposto [al nostromo] con le seguenti te stuali parole: « non
se pur vói cianciar, di'di te stesso: / « guàrdati il petto,
alienata e ignorante, e contro di te, che rappresenti così bene l'uno
: quando troverò qualche incaglio scriverò a te o al rossari, e di raffi o
: va'mangia d'i rufiò / cancaro te bechi! idem, 1117: dàghe
, con un tantillo di contrizione, te la sgattaioleresti anche ora in paradiso.
scandolo, ogni ruggine, che quando di te fusse detratto alcuna cosa, non vi
; « so che è ». « te rhanno insegnato i sapienti? » chiede
balza fuori, fuggi! tva', per te l'ho pregato, - ora la
sperare un pezzo ch'io scriva per te di cose politiche. 20.
e rugginosi, e mentre maceri più te stessa, cercando la pena altrui, più
più bello appipito / di darti, te so dire, un ragiolone. g
sì come per la crudefìtade della ira, te fortemente bactrà. g. b.
valor gl'insubri petti, / quando su te, maligna, ingrata stirpe, /
d'offredo. manzoni, ii-22: a te [maria], tremante, /
nemici e la fortuna ragire verso di te. venuti, lxxxviiiii- 675: se
aspro e ruggirà d'intorno a te. tommaseo, 3-i-381: quando il peri-
suon rosso di folgori raggio / per te tetra profondo. fo gazzaro
se tu vuoi che s'apra per te el cielo e mandi giù la rugiada delle
cicala i... i felice te, ch'a scorno / del lusso ingrato
al sacro aitar, che 'n te formar le piacque / fra l'aer fresco
senza patria, a tutti aspro e a te stesso, / giovine d'anni e
, lxxxvtii-1-215: la sete naturale a te mi mìa, / nitido fonte, bel
bidone, il re de'mori / a te de'cenni suoi / me suo fedele
me suo fedele apportator destina. / io te l'offro qual vuoi, / tuo
qui [noi angeli] siam divotamente a te venuti / con umil core e con
possiam teco regnare, / colli santi te laudare / e veder glorificare / l'omo
insistenza nella menterello o spianatoio. te (un pensiero, un desiderio).
dal nascer a l'occaso / mise in te fra le marine schiume. =
le capre alle povente / e a te vicine, rumando, aspettavano / che
nelle sue basse cupidigie -fuori / di te tutto è rumor vano di folla! montale
dunque ch io sono in tanta allegressa e te avere lassato in tanti periculi, intendo
che s'è rumoreggiato di te. gare. 11
/ non superbir, perché rè chi te nota! serdini, xxxix-i-56: costei io
e de lo mio consiglio non to'te, / da'folli non sarei mostrato
cas... / rido con te sulla ruota / deforme dell'ombra. silone
ciel discesa /... / a te laudare un bel pensier mi mena i
che ha da esser di me, di te..., credendo che m
monti, 16-48: crudeli né padre a te peleo, né madre / tetide fu
, né madre / tetide fu; te il negro mare o il fianco / partorì
occhi facien mille rucelli, / da te saranno sempre aumentate. pulci, 19-16
, iv-122: perché ruschi pungenti in te diventano / quei mirti che fur già
bacchélli, 17-83: li vuoi tutti per te, bocca di fogna, ruera,
ma 'ruspante'. pasolini, 3-119: entri te che sei pratico a chiappà 1 ruspanti
/ ché la fortuna sé al gusto te agnspa; / e qual per forga contra
una borsa, una veste nuova, te ne vai da samarcanda. = deriv
la russa de giese, co''l te pigia on spin el te tira, e
co''l te pigia on spin el te tira, e chi no mena tosto,
. marinetti, 2-iii-238: guai a te se prendi in considerazione i versi di
? ». respose lui: « io te voglio trare un poco di sangue,
sereno. parini, 300: oh te felice, al quale il destro fato /
e tibullo... il latino a te non toglie grazia; tu ne aggiungeresti
e sia scortese ed aspra / quanto a te piace, e ti sembri io villana
che va intorno al padre crucciato e te fa vista non volere essere veduto,
saluti la vergine maria, subito ella saluta te. non pensare che ella sia di
, cvi-308: se vói, el te farà dii suo amor degna, / e
indigesto / tra le viscere tue, te allor farebbe /... / ruttar
, 8-157: a dir il vero a te, io mi coleo qualche voltarella con
rispondesti ruvido: « che c'è tra te e me, donna? la mia
bella, / quando a ruzzar tu te ne stai col cane, / e che
del poco cervello,... te ne darò tante tante che io ti caverò
terra nell'acqua. non accadesse in te ciò che ora accade, tu ti ridurresti
per lo mortai deserto / non venni a te, che queste nostre pene / vincer
tibullo in latino. già il latino a te non toglie grazia; tu ne aggiungeresti
, / cara sabina vergine. / te aspettano i fiorenti / zefiritidi talami, /
morte, / senz'aver mai goduto, te l'attacca. salvim, 39-vi-139:
domenica, qualche pellegrino / veniva a te con la sua sacca vuota: / tu
qual sorte hanno da esser le dame secondo te, ser saccente? lippi, 6-24
ronconi, 5-2-104: così vò dire a te: « vuomi pigliare? / io
secoli xiv e xv, 74: per te fu sachegiata / quella gente rabiata /
dominici, 1-65: se ancora in te penserai quel che se', concetta di peccato
aspirazioni. bruno, 3-677: a te (se strengerai il sacco della cupidità)
abbia soldi abbastanza da mettermi in saccoccia te e lui? » -portare in
a le mani alcun sempli- cello, te lo saccolano di modo che, se nessun
o dolce si trova fra noi, subito te la beccan su. = denom.
ragione, ante che per ciò saccomandarla e te serve- rando le victualglie et altre cose
politeza e poco ordine, che dovunca te volte vidi suzura e tucta sua politeza consiste
parte della oblazione del tabernacolo, a te e alla tua progenie; e sarà patto
tuoi amici, i quali abitano manzi a te, però che sono uomini posti in
: quella a cui di sacro / mirto te veggo cingere / devota u simolacro,
un'altra volta, come piace a te, sacramentalmente. = comp.
la ora neccessaria per la mia secretaria te farro clamare e la camera mia, e
dio indugia pur troppo a prendere di te vendetta, andando tu ischer- nendolo con
x-2-168: oh d'arcoli crudel notte! te splendi / nel mio pensiero eterna:
lxi-14: ecco qui quattro altari: a te buon dafni / ne sacro due e
ad alcide. pindemonte, ii-146: a te, ricca, gioconda e saggia pace
tuo, massima giuno, / a te l'uccise. gosellino, 1-93: sacran
delle parrasie selve / tutto mi sacro a te. -offrire la propria verginità.
or queste carte / prendi, che a te consacro, umìl ti dono: /
... / le sacro a te, che puoi l'ingegno e l'arte
toschi versi tragga quest'opra, e a te la porga e sacri. mameli,
l'amore che pur credeva d'aver da te meritato il tuo affezionatissimo padre ed amico
il viver mio veracemente / sacrar a te, fra 'pochi amico raro / silenzio
1-1: di questo anno mio breve a te taprile, / signor, sacrai;
ma il giovinetto core / non produsse di te mai de- o fiore, /
mio studio, e triste, senza di te!... metterei nel mio sacrario
soave, / ch'i'ò facto di te chiave / e porta sacratissima. filicaia
174: lo popolo cristiano, / da te ricomperato / non di preggo mondano,
, umile e bella, / di te è nato el padre e sposo e figlio
petto di catone, chi presummerà di te parlare? laude cortonesi, 1-i-443:
., 3-163: avendoti in dispetto te medesimo e desiderando essere avuto da tutti
povertà in tutte le cose che a te s'appartengono, abbi asprezza, viltà e
sia lieto sia beato / questo giorno a te sacrato, mia diletta.
accogli, / che quasi in voto a te sacrate i'porto. 11
242: perduta l'ultima speranza di rapir te che l'anima a me rapisti,
e feci il proposito ferreo di sagrificare a te, mia livia, questo vizio.
quale senza una buona ragione nuoceresti a te e a tutti noi. -derogare
moravia, xiii-329: non verrò con te., finora sono stata troppo buona,
io., sacrificarmi tutto tutto a te eternamente. mazzini, iv-2-120: prego dio
vero peccato che una bella bambina come te sia così sacrificata...: vieni
insino a tanto ch'io tomi a te, e porti il sacrifizio, e sì
il male che tu mi hai fatto, te lo dica il tremendo sacrifizio che io
li angeli tuoi / fan sacrificio a te, cantando 'osanna', / così facciano li
sacro sangue in prima, / in te candido or spiega il proprio vanto.
. sangue in prima, / in te candido or spiega il proprio vanto.
di noi, né per adulazione di te, ma le narriamo per confermazione della modestia
interprete dei dei, / io da te la lira prendo. -adottato da un
fatale incarco / lassù « pace a te, marco, evangelista mio! »
, tuo marito, che ho su te dritti sacrosanti innanzi a dio e innanzi gli
roberto, 797: lo sai anche da te che il turno è sacrosanto, se
moravia, 21-370: perché, secondo te, erostrato ha vo luto
tornò mai saeppolo o sparviere / a te come ritorna el bellincione, / ch'è
e non falcone, / che a te si botò già per non cadere.
a saitta, / tutto lo monno a te [pier da morrone] affitta:
de menalia,... né non te comando dar li to'petti a le
po'che nel cuore i'ho per te saetta, / ché di guatarti il mio
è sazio, / veg- gendo in te angelichi costume. renieri, xxxvi-57: più
l'universa terra / io donerò a te se tu m'adori ». s.
antonio da ferrara, 176: 10 te domando da che nasce el vento, /
... « l'applauso è per te, non per tuo padre. un
, i'dicerei / che meglio stesse a te che a lor la fretta.
cocenti. gnoli, 1-321: né te ringrazio, o divo sol, che i
questo passo: / « vedi per te... a che m'abbasso!
sei la maiestra, / e da te credo che lo togghia amore; / ma
bocca / per morder cuore e cervello su te. 27. echeggiare, rimbombare
. martello, 6-iii-141: o te, più che per fiegra, per me
sagacità e d'astuzia quello che è in te una viziosissima msizia. l. donato
mie'affari 'l governo, / ch'io te ravviso appena. -in senso concreto
ricevuto il provolone, e ne ringrazio te e maria. non l'ho ancora saggiato
refuserò guerra né pene: / per te farò cradel'cose saggiare. 6
19-8: si 'l prometemmo, no 'l te sapivi? / ben eri saio che
? / ben eri saio che 'l te credivi! -previdente. petrarca
desti / o dal fato o da te fatte immortali. -con uso awerb
e srace, / ché, da te fatto antiveduto e saggio, / dritto sen
amor mio non pò fallire / verso de te, cui servo, adoro e colo
od altri frutti di ricchezza saggia / te fecer chiaro, ma l'amor verace
fuoco che le vesciche sieno partite, ché te ne av- vederai a fame saggio a
forse dieci altri volumi futuri, a te ora offerisco. baretti, 1-150: la
ormai tu sei primero / né a te se retrova uno altro eguale. sagittare
porta di ferro, / questo nel cor te serro, / fa che tu sie
le perdonanze,... queste te ne mostreranno tante quante l'animo tuo di-
, che del verbo eterno / a te si può dar, sagrestìa santa, /
, 6-168: daunio bulbo, mandato a te dalle contrade di libia, avegna e
foco, / cusì par che gli scandali te sian solazo e gioco. chiaro
la mattina non lo distìnguere te da un granello di moscadello o d'uva
pecche, / e molte altre parole a te diritte: / ch'io vò tornare
venire non invocato paraninfo a rivelare a te, o popolo di giuseppe parini,
che il signor edmondo abbia fatto come te: che lo abbia salato [il
guardassero. 9. inter. te lo sali, se lo può salare:
. il men- dola disse: « te li sali, caro mio! »
tavola da una salariata, mentre toccava a te servirmi, di tutto punto, come
guadagnarla? ma e non m'importa, te lo metterò a conto del salario.
ran maestro titolato, / dandolo a te, che se'plebeo salato, ne
quel ch'una mina involve, / per te spera saldar ogni suo vizio. del
umano. tansillo, 89: per te sol tanti suoi danni / spera saldar non
esca, / quivi solo soletto / te sola con amor solo t'aspetto.
, 2-79: io so ben che per te gioia non senti, / che saldi
, / verso la fama che di te lasciasti, / son bronzi e marmi.
, e qualcuna saetta, / fa'di te, e di me, signor,
e saldi, / nei dubi passi a te son guida e scorta. p. cattaneo
/ comprender de l'amor ch'a te mi scalda, / quand'io dismento nostra
di male. baldi, 245: di te... l'esempio al mondo
tu, ché lei fa sperienza / di te, se la tua fede è poca o
ix-707: calmati ed obbedisci chi per te nutre in petto / salda, verace
o figlia, / dell'amor che per te saldo m'accende. tarchetti, 6-i-150
. guarda ch'el viene; non te lo diss'io, ch'io non terrei
tu m'amavi poco, ed io te punto. / e verremo al fin di
cristo e maometto, ognuno / di te, volter, più sale e ingegno
rebener lattò, / e che a te, giulio, impavido / fiacco novello,
m. riccio, lxiv-51: né te vai mettere sale / a lo pesce
acqua né sale / a chi non te ne chiede non gliene dare. idem,
saligoni, / farai così come io te dirò. bonavia, 246: la
volontà... oggi ammira in te una semplice grandezza che sa trarre un
fa'tu salimento, / esso sol te pò empire. buti, 2-30: appella
, e fa'tagliare subito una gonnella a te e una per uno a quegli altri
un piatto con salina bianca e fet te di limoni. donato, lii-6-445: il
misasi, 197: « salghiamo, te lo dirò poi; sono stanco;
rizzandosi in mezzo agli achei faccia a te, o re, giuramento di non esser
stelle. tommaseo, i-129: grazie ver te / unqua più calde non salsero,
, 283: gli animai tutti a te faccin battaglia, / l'aura ti nieghi
fatto malissimo a salire; e non te l'ho contradetto perché tu non mi contradici
. / de cantate adòmate, ch'ella te dà la vita, / e due ale
, iv-279: marco molto appassionato a te livia disamorevole... ben veggio io
67-70 (v-267): « quel che te la promise, te l'attenda »,
: « quel che te la promise, te l'attenda », / rispose il
: quand tu stranudhi / on k'el te prende la tosse, guarda com'tu
prende la tosse, guarda com'tu te lavori. / in l'oltra parte te
te lavori. / in l'oltra parte te volze, de cortesia impensa, /
a separar la saliva; e son te parotidi, le sottomascellari e le sublinguali
cicognani, 6-165: stanchi gli occhi con te palpebre dolorosamente stese fin a socchiuderli,
nel moto della bisbigliata preghiera, scarne te mani giunte sotto il mento.
molto salivare. col salivare si sgonfiano te gengive. dossi, iii-270: disegnerai.
. sono ben sveglie e si succian te dita e scialivano ai voluttà.
. tombari, 4-162: il prete te fece cenno di sedere. si salivo
. si salivo il dito e toccò te orecchie della creatura. -intridere con
: ma era tempo sprecato, poiché te glandule salivari non agivano più. tramater
a separar la saliva; e sono te parotidi, te sottomascellari e te sublinguali
la saliva; e sono te parotidi, te sottomascellari e te sublinguali. d'annunzio
sono te parotidi, te sottomascellari e te sublinguali. d'annunzio, 3-145: credo
da'latini si chiama salivare. produce te frondi e 'l fusto come il dauco e
, dalli latini chiamato salivare, produce te frondi e il fusto come il dauco
salvatico... è notissimo a tutte te speziarle d'italia, parlando però solamente
periodica milanese, i-483: in alcuni individui te ghiandole salivarie cessano di essere sensitive all'
molti salivatori che con uno secchio tra te gambe curvi sputavano affluentemente così che dei
. pirandello, 7-523: la salivazione te si attivava con tanta abbon
liscio è fatto col salivo / de te giudee che 'l vendon, né con tempre
far pasta in ballotte bianche per viso a te donne'. pigliate mezzo quarto d'argento
, io son la nave, / che te portando mai non mi stanco.
come passa l'alma, / i'te 'l dirò sanza nessun riguardo: / tu
e leggiera) / al mondo da te vinto; e la via vera / prendesti
salme / dal ceppo che radice in te aver dèe! b. tasso, ii-206
intende / con certe tue leggende / a te medesmo parti esser salmista. de marchi
alte voce udir [turpino] cantar te deo, / salve regina, virgo
fecero smarrire a noi la fede in te: quella lor fetida e tumida meschinità
se non avessi fatto l'amore con te la prima volta nelle lenzuola color salmone
: tu non faresti, e vedil per te stesso, / un scodellin di salsa
. pepe, i-213: spero però che te la passi bene e che il trattamento
mia, e macula non è in te. vieni del libano, sposa mia,
ira e per la indegniasione, contra te ferociemente con tanto podere che al primo
nella gabbia, subito / salto da te per un bacetto. (come / ti
3-96: o ti chi è peccaor te per questa via e in un passo tu
salti d'amno in bacchillione. non te ne maraviglia, perché questo mondo oggi
, / e si può dir di te davvero, infatti, / che se'saltata
/ de tal bontà che quel regno te dieno. -figur. persona che muta
, i-842: ho cazzà la spada in te la sfesa della porta. ho alzà
salterio di dieci corde e dirò salmi a te. m. membri, 4:
laude non dispregiare e questo psaltèrio a te dedicato degnati d'accettare. prose genovesi
quanto il signor giovani di valore / vinse te, pier luigi poltroncello.
salvia, infarinata e cotta col burro in te game. panzini
libera a tuo grado; il letto te lo acconcerò io in quattro salti »
ti ributta sul tuo essere, e te ne viene amarezza, ma d'altra parte
antonio da ferrara, 32: non te recorda quando festi 'l salto / a
, zò che me promettesti / ch'ancor te cresce de vergogna smalto?
tu [valigia] se'vota e non te posso empire / né de venesia posso
largo salto, / umilmente a lei te n'andarai, / mostrandole le mie sante
532: quando tu doverai interar tu te acosterai al borgo del castelo e sie infra
ira e per la indegniasione, contra te ferociemente con tanto podere che al primo
tua vita: la quale non solo a te è utile, ma ancora a quelli
io [celeo] prendo / solamente da te, mio piccìol orto? /.
.. i... se a te vicino / ei [il filologo
indigesto / tra le viscere tue, te allor farebbe i... i ruttar
, sì che alcuna cosa aprendiamo da te ». boccaccio, dee., 9-5
/ vaso d'ogne sanctitade: / en te venne deitade, / d'angel foste
vedi afflitta costei che sì meschina / te salutava allora / che di novo salisti
ttu sacci'alcun'arte / per governar e te e la tu'amica /..
monte gunpoli a ser pantaleo'. a te pantaleio monte gunpoli ti saluta. lettera
croce, / pregai ke del suo sangue te dia. / del veneno sirai deliberato
delle campane. manzoni, 39: te [o vergine], quando sorge e
getti, 7-430: io saluterò ben te io con una di queste pietre,
salute; / tucte grazie adempiute / in te, vergene salutata ». sacchetti [
, unica mia salute. / -e te salvi, patron, quel che più brami
[venezia] non se'ur di te sola salute, / anzi se'degli apresso
, 648: sperando, amor, da te salute in vano / molti anni tristi
gordo, / ad onne mia salute sempre te trovo sordo! fra giordano, 1-30
, par., 33-27: supplica a te, per grazia, di virtute /
: cristo pin de salute, / te prego per la tua santa bontade / che
ogni salute; e penso quando a te mi diede amore, / che frutto diventai
xxxv-ii-614: guido, quel gianni ch'a te fu l'altrieri / salute quanto piace
italia! ». graf 5-788: -a te salute, spirito lucente! / -a
cristo più accetto, niente più salutevole a te in questo mondo del patir volentieri per
, / ricorro, madre, a te con le man gionte. -che
d'annunzio, iii-1-1067: eravamo, te ne ricordi? presso quelle terme di
i mortali comi spesse volte si dovranno a te e saratti licito di rendere panime tolte
. laude cortonesi, xxxv-ii-20: dio te mandoe san gabriello, / che t'
mea nega de quel'altra vila sì te manda mile saludi, e mandà a ti
; basterebbe i creditori medesimi promettessino a te non mi dare noia. gir.
dalla fortuna nemica di molti, non te lo potendo dare la naturale madre de
io ti prometto e voto ch'io a te giove statore farò qui un tempio in
: signore, io mi confido / in te che ci dài porto e salvamento.
me crudele il temi? / clemente a te? dal dì, che me dal
con maggiore expettazione venire potevi. dio te salvi. giraldi cinzio, 8-24: -dio
, piu che mai bella, / a te più cara, sì selvaggia e pia
della grazia. scambrilla, lxxxvri-ii-469: priego te che m'aiuti salvare / l'anima
32-1: o anema fedele, che te vole salvare, / guàrdate dagli lupi
. iacopone, 26-2: omo, de te me lamento, / ché me fcristo
fcristo] vai pure fugenno, ed eo te voglio salvare. sequenza dugentesca tn
fo salvato. petrarca, 366-32: per te [maria] il tuo figlio e
giorni. beicari, xxxiv-97: io penso te, vero figliuol di dio, /
di non salvarsi ». « secondo te, dovrei allora specializzarmi. in che
e diseli: « deh, dime, te priego, per dio; / che
, onde salvarsi, / amor, da te. p. petrocchi [s. v
unica mia salute. / - e te salvi, patron, quel che più brami
i carmi e tossa, / e a te il pensier. leopardi, 16-74:
iii-4-182: salve, piemonte! a te con melodia / mesta da lungi risonante,
iasone, quanta angustie pa- tesco per te e quanti dolure sostengo, quando penso eh'
tanto caro, perché sto in pagora non te scordeno li mei doctrini, le quale
scordeno li mei doctrini, le quale te aio date per toa salveze. della
, 2-iii-179: acciò che tu togli a te la morte e a me la vergogna
deh! non t'incresca / ch'a te cassieri, 1-181: solo i santi
di nero, / negli atti soi tu te ne acorgerai / per fermo ch'essa
ecco, tu non mi credi che io te gli rechi; acciò che tu mi
dal cassier: ma vedi, io te gli do / in prestanza, e non
figliola, dacché l'ho rivista con te, mi ci sono un po'affezionato.
virtuosa constanzia del tuo forte animo, te farò un bel vestito de verde sambucato a
), a me più onore, a te più utile / seria, se chiaro
... tu hai mancato a te stessa ed a me,...
sventure mi saneranno o morirò lontano da te per non funestarti con la vista delle
a cristo: « traeme di po'te, e corriamo nell'odore delle tue sante
io scelgo / d'ogni mio mal te sanator pietoso. vittorelli, ii-277:
; indi rimedio pronto / cerco in te solo. = voce dotta, lat
simpatico -specialmente anni fa -ce ravevi anche te nel tuo corpiciattolo di grillo sanfrianino e nel
e moscadelli, / ch'appetto a te, con lor sopportazione, / paion
che il sangue di cristo fu sparso per te e sii grato ». manzoni,
molto sangue che noi avemo isparto per te in bataglie in francia, in ispagna
latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some; / non far
, iii-18-421: me ne appello anche a te, mio pacifico cavaliere vincenzo monti,
s. orsola, 200: io chiamo te capitana e duca -non avere sangue a
miniare. lasciallo pur star e non te ne curar troppo, ché non è di
1-199: l'accidente lo farò venire a te, ladro da forche, io ti
d'annunzio, iii-1-1067: eravamo, te ne ricordi? presso quelle terme di diocleziano
1-i-410: 0 lassa me, non te posso toccare / e le mie braccia
sanguinando. detto di passione, 405: te sanguina la fronte 7 per le
, che giù per gli ochi / te curre el sangue a rive. pulci,
/ invano sanguinava per ridare / a te la vita che s'era partita.
sanguinente, che io non volgio di te altro che carne. s.
cielo, e'viene el peso sopra di te. 3. che contiene sangue
il padre mio re agolante si fidi di te, avendo tu tradito la patria tua
seguendo l'orma / visibilmente sempre a te vicino: / sanguinolenta in quella propria
scioa le tue sanguinolenti piaghe, lascio di te un benevolo ricordo in queste memorie.
, avrei con sanguinolenta usura contro di te scagliata. 13. segnato dal
uno sacco così sanguinoso, e poi te n'anderai alli amici tuoi e dirai
della patria, spenti / in battaglia per te, venirti innanzi / squallidi e lacerati
355: chi dubita che, se tu te l'avessi cacciato [il fanciullo]
pascoli, i-202: quanta differenza fra te e il barbaro poeta del sangue che
(e son tremuli vegli al par di te) / scavi le fosse a i
tramater]: si procura di tor da te ogni medicina e ogni argomento, accioché
che lebbrosa era, / che toma a te col corpo bello e netto, /
sociale. carducci, iii-3-319: in te la vendemmiante sanità borgognona, / il
in sanità, / toscano re, di te. leti, 13-i-321: con poco intervallo
. castra fiorentino, xxxv-i-915: a te dare'rossi treccioli / e operata cinta
e sano / ed avevo da te tanti piaceri / da contentar ogni fedel cristiano
sforzi a farmi peggio, / tanto da te più mi trovo lontano. bellincioni,
, 648: sperando, amor, da te salute in vano / molti anni tristi
puro. iacopone, 42-25: ora te spoglia del monno / e d'onne
che fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. cavalca,
boccaccio, 1-ii-84: io son per te divenuto mezzano, / per te gittate ho
per te divenuto mezzano, / per te gittate ho 'n terra il mio onore
terra il mio onore, / per te io ho corrotto il petto sano / di
4-132: mi auguravo di trovare in te, il giorno che avresti avuto uso di
a suo senno: / per ch'io te sovra te corono e mitrio. idem,
senno: / per ch'io te sovra te corono e mitrio. idem, purg
dio, perché ritieni / li tuoi per te? questo è contra ragione. cardarelli
basta agli altri non doveva bastare a te? ottimamente di', anzi santìssimamente ed
iacopone, 2-6: la divina onzione sì te santificòne, / d'onne contazione remanisti
napoletane del quattrocento, lxiv-145: chi te vedesse e non te canoscesse / dirrìa ca
lxiv-145: chi te vedesse e non te canoscesse / dirrìa ca no sai l'
. / trista la vita mia, suo te credesse, / ipocrita nemica de ben
forza di chiederti solo che accettino da te il prescritto dolore con animo santificato di figliale
/ vaso d'ogne sanctitade: / en te venne dei- tade, / d'angel
caro, tu non fai torto a te medesimo negandoci la facoltà di riputarti per
avessi seguito, se avessi dato retta a te, non mi ritroverei ora così!
oppressi, avrò sempre un culto per te, santa carabina ». 27
di un avventore te ne portano via uno, non c'è
de roberto, 3-176: salvatore perdeva la te sta, non sapeva a
voglio, com'io son morto, tu te ne vada a vinegia a un tuo
/ ch'io muti vita? non te lo aspettare / che facci come te,
non te lo aspettare / che facci come te, ipocritona; / or va'alle
, / ché non voglio esser come te, santona. g. p. maffei
ii-20-183: il valgimeli, che credo a te noto, ha presentato a cotesto ministero
., 8-137: perché sappi che di te mi giova, / un corollario voglio
. pratesi, 5-277: « è te, come ti chiami? » « non
punirti, io voglio / che ogni uom te sappia. arici, v-324: pubblica
.., io saprei volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la verace
povere spalle. carducci, iii-4-80: a te volando la strofe alcaica 7 nata
i-23-183: io non ho avuto mai da te niente, / dico niente mai da
niente, / dico niente mai da te di buono, / e però sappi ch'
se io far lo potessi, volentieri te la donerei, poi così buono portatore
ingegno. cesarotti, 1-xxxii-224: sol per te, sallo il ciel, diletto figlio
, diletto figlio, / e per te sol, dolce compagna e sposa, /
quanto tu saie / ché io pur te seguirò. masuccio, 117: perché de
buona ira, né io per me te ne saprei penitenza imporre. laude dei
/ che all'arietta che fanno / a te accanto al passare / senti sulla tua
mangia de queste vidande quelle che meglio te sapeno. bandello, 1-30 (i-385)
-non sapere né di me né di te: v. me1, n. 14
perché è iudicato forzato, e non te n'è saputo grado alcuno. a
mal grado e la mala grazia a chi te l'ha donate. davila,
i comodi illustrando, / io seguo te, te della greca gente / onore
comodi illustrando, / io seguo te, te della greca gente / onore, e
tita, /... / in te riluce valore e savere. conto di cordano
'l debito ornata, dalla natura, te non sapevole offendendo. ovidio volgar.,
o se tu desiri govene, mille govene te piaserà, e firai costretto esser non
ventre che portò tanta prudenza, quanta in te regna ». trissino, i-47:
buon governo / che ciascheduna cosa in te riluce. betussi, xliv- 40:
. iacopone, 32-27: se non te voi fidare, sì fai gran sapienza,
dix': « è cristo ordinato / in te, donna, venir rinchiuso. »
sabenga? » / « spirito santo in te verrà ». d'annunzio, iv-1-1033
a penitenzia, / mi presta audacia a te con puro core / ricorrer, ché
], 3-21-7: lode e gloria a te dunque, o sapienza del padre:
dunque, o sapienza del padre: te benedica, te lodi la mia bocca
o sapienza del padre: te benedica, te lodi la mia bocca, l'anima
cavalla? quella è una vacca, te lo dico 10. e se sapessi come
mio sapone / e 'l ranno mio a te pelerà 'l capo. 3.
1-366: or ecco / chi cangia in te l'animo e il cor; costei
ecco toccarla [la vita] in te, così: luce dei tuoi occhi.
: il dolce sapore che avevano per te tutte le piccole cure. valeri, 3-112
teatrale. guittone, 237-3: a te, montuccio,... /
de sanctis, iii-217: la parola straniera te lo porge in un'altra immagine,
lo cibo gaudioso, 7ch'è in te, dolce savore. -impronta morale
menechini, cvt-96: -vo'ch'io te mostri una mia bella cosa / che
de persuadere, pregare o forzare altrui che te debbia leggere, a tale che le
detto a costui / l'oltraggio che da te ho ricevuto: / contato gli ho
(1-iv-55): io saprei volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la
gravecia di questo amoroso pondo per aventura te terrisse, la suavitate del fructo a
del fructo a qualunca trista fatica philopono te invita. ceresa, 1-231: non m'
anonimo genovese, 1-2-130: li xonchi te ben despazhai / e l'altra sartia
, se ti dicessero il contrario, te ne avresti a male. 4
nissun riguarda o teme, / a te l'ha tolto e 'n sul ferètro giace
de sasso, / or de mi non te dole, / che de la morte
sasso divenire amante, / non pur te, marte. a. piazza, 8
:... se gli altri somigliassin te, e'si potrebbe fare a'sassi
: tal è l'amor che per te m'arde in seno / che moverebbe a
che noi avevamo a dire di te ». maraviglia fue che con sì cor
michiele, ii-137: scorge il mondo in te sol nobile desio / d'etemarti ne'
la vista, di tutto il resto io te ne satollerò ». salvini, 33-116
8-ii-124: lo tuo nimico piange dinanzi a te, ma s'egli vede il tempo
. guittone, 224-10: ma che te mosse? almeno io abbo / per
. tesauro, 9-95: più felice di te, poich'il destino / propose agli
acqua quanta hai gittate lacrime, ben te abunderria in tale mainera adosso che li
mainera adosso che li cursi dell'acqua te scorreriano per lo piecto commo a.
. b. pulci, lxxxvui-ii-294: per te sol... il secol si
: questa causa ch'eu digo, eu te prego che tu la receve saviamente e
sapienzia / tornando ad ubidienzia / di te, mio creatore. scala del paradiso,
per queste due, che tu caccerai da te, sì ne riceverai altre due,
, io mi lusingo di tornarmi a te se non più savio almeno più rassegnato
divina. pascoli, 621: ora te né lontano ospite giova / né, già
cuore sarà felice, io lo spero e te lo auguro, se conservi, come
tal punto / che più savio di te fé già errante. fiori di filosafi,
figliuolo, tu t'inganni, / te lo dico da padre: / le rime
per tuo grazia, / sol d'amar te mi sazia, / te per te
sol d'amar te mi sazia, / te per te sempre laudando.
te mi sazia, / te per te sempre laudando. 22. intr
mai non si sazia / pregare dio per te. piccolomini, 1-318: sì come
semper solicito seressi, / ni sacià no te porressi; / l'en- gordixia e
i traiesti de la rete: / di te, amore, avien gran sete,
sì, ma non saziate, / te losenga, stringe e basa / pur temendo
pur temendo essere scornate, / e te dàn de ste insalate / per cavarte
, 15-87: ben supplico io a te, vivo topazio / che questa gioia preziosa
, ch'io m'incontrassi appunto in te. filicaia, 2-1-94: uso a soffrir
per il verso che ci vuole e te le sbacchia sulla tavola senza tanti complimenti
sufficienti. arpino, 16-73: « prima te ne vai, meglio è. se
gran villania, / che non distringe te, che vai gabando; / a me
l'essere scroccata / non sia sempre per te mala minestra? / tu sarai ben
sarà quello in cui riceverò lettere da te. beltramelli, iii-1002: udì la stessa
buonarroti il giovane, 9-175: a te, che se'ai guardia, fa
? palazzeschi, ii-758: davanti a te il figliolo anderà seco facendo conti su
. gadda, 15-186: la virilità tu te la senti a certi scrittori sballati,
quattro di loro, e agli altri te gli fo sbalzar sul pavimento. tassoni,
arlevò col pan de sorgo, / se te fazzo sbalzar zoso in quel gorgo?
ad è7tmxr) txecv il lettore e te lo strascinano e sbalzano qua e là
un luogo. pindemonte, 15-470: te dalla patria lungi e da'parenti /
capo, oh perché ti sbandeggiasti da te? = comp. dal pref.
presente poeta cura; ma l'hai da te cacciato, sbandito e privatolo, se
, 60-22: a far l'onore 'n te morire, le recheze fa sbanniré,
iddio; ogni altro amore sia da te sbandito. scala del paradiso, 329
la felicità non sarà ancora sbandita per te. 9. eliminare un dubbio
1-4- 21: non so perché da te mi vuoi sbandita: / sei pur l'
hai tolto / e la mia libertà per te sbandita. tasso, iv-207: pur
, 2-113: ornai sbandito / fia da te il vizio; e larga ampia mercede
e sospira / che fia 'l verno da te sempre sbandito. -tenuto fuori
abbiamo isbandonato ogni cosa ed abbiamo seguitato te. 3. lasciare incustodito un
: io vidi... meglio di te quello sbaratto, poich'io m'accosciava
salutati, lxxxviii-ii-462: io prometto a te, se già le sbarre / tosto
sfogo degli odi soldateschi e per terra te li sbatacchiano, sessanta addosso a uno
. mi conduce / un vortice con te. raggia vermiglia / una tenda, una
che il mesto suono, / che a te l'aria trasporta, / vuol dir
: « tu a me e io a te » parevano sbattolare le scarpe al ghiaino
spirito vivo e di ribecca pronta e te lo sbeffarono a lor modo in buona salsa
). guittone, xvii-159-65: ora te sbenda ormai, e mira o'sedi
ti volli, e vedi / dentro da te lo loco, ove sedesti.
della nota voce: si volta, e te lo vede passeggiare con atteggiamento napoleonico su
oltra le palle comprate unaberetta che a te comparisca meglio in testa di quella che tu
[manuzzi]: tutto ciò che a te in casa s'è sbevuto / e
sbiadato, simi gliai! te ad azzurro. piccolomini, 78: molto
9, eccomi qui a parlar con te, io solo con inchiostro sbiadito e annacquato
/ la man lor applica, se a te vicino / ei sbiechi il sbiavito
sia in bolletta. fa'giudizio, te ne scongiuro: questa bolletta non dovrebbe esistere
nio, / di fatto, ch'io te l'ebbi sbilerciata / tutta addobbata,
doni, 84: io lascierò fare a te le domande ancora. sarà il meglio
: / ogni etade, ogni sesso, te deridendo, applaude. -rivelarsi in
sboccataggini. faldella, ii-2-213: ora a te, bimbo mio, acqua in bocca
, vii-244: li tuoi dì vegnono in te, dice iddio, e farò udire
lor le cose chete chete, / poi te le stiappia con un albagìa / sì
una prostituta che non sapeva che farsene di te ed è stata ben contenta di sbolognarti
amico a non tenere le mani a te; riceverlo in casa e poi trafficar la
da vera troia che sei, e io te lo infilo all'inpiedi, ben dentro
a'me smaravegiava innn damò / che te no me daissi un po'di
. giuglaris, 4-390: prendi per te questi sconsigliati consigli, oscurato lucifero:
io ben seguire / l'abbandonato scherno a te prometto, / e sopra il suon
la non è a stampe: né te vi leggi vangelo crudo d'iddio, dico
il collo di momento in momento, te la stira lunga in un albero o
ariosto, 36-45: di cacciarmi da te veggo c'hai brama: / e
sbranato ippolito vivo con intera forma, così te nel pristino stato potrà, a'suoi
? ove ti trovo / sì diviso da te? come raccozzo / le tue così
di sangue, piagato, sbranato / te 'l vedrai tratto nella polve, allora
non sai che i tuoi muscoli te li invidierebbe un rinoceronte! son più
anima spersa e clandestina: / contro te contro me sbrecciare il muro / della mia
una veste. beolco, 213: te m'he sbregò la gonela, / mo
m'he sbregò la gonela, / mo te me la pagherà. idem, 265
assol. beolco, 61: sita te sbreghe, viso de persuto'/ a'si'
ti è vivo, ampò? pota! te catori invita gli altri a indovinare
numero degli è sì sbrenaoloso, te he sì mala giera. oggetti
sbricio ed io mi devo, / per te stranare, ridurmi agli stenti. carducci
.. si sbriciolò dalle fondamenta, te ne rammenterai. morirono più di dieci
fermo che se piove io verrò da te alle nove dalla parte dell'anticamera:.
rispose il fiovine. « più di te, più di te! » esclamò,
. « più di te, più di te! » esclamò, quasi ridendo,
berni, 20: dimmel, che dio te sbrachi! = comp. dal pref
guerrazzi, iv-69: lo insegneremo a te e con maniere sbuc- chiate da qualunque
s. fiorillo, cv-646: a te puro voglio sbodellare, smatricolare, scannare
: vedrai sbuffare chi è geloso di te come sbuffa un che trova la moglie
gonfia di collera: « auffa, te e le tue prediche ».
, di rogna e di brusore a te sia. crescenzi volgar., 3-16:
sottometterti a qualche botta iscacata: a te toccherà a smaltirla. = comp
al becco. oi, dico a te. che cristo vuoi fare? impari
hai? sciogliti, slacciati, da te scacciala, salva / l'anima tua.
: chiami, scacci; segui, te ne fuggi. -con riferimento a
scacciando i rei, / darà pietoso a te vittoria e pace. g.
comune, tu spegni il lume che te le scacciava in particulare, a tua
laude cortonesi, 1-i-230: fame solo te, iesu, perpensare / ed ogn'
boccaccio, 1-291: giovane, iscaccia da te ogni malinconia, ché il tempo si
malecarni, lxxxviiiii- 32: scaccia da te ogni pensier fallace. g. visconti,
visconti, 2-40: scazia, misero te, scazia del pecto / la furibonda insania
sola sulla terra, senza / te che faceva la povera mamma? -deposto
, xiv-220: eccoti la donna fatta per te: su dàlie braccio, siedile al
. panzini, iii-31: a te che tieni in ordine il libro del dare
del dare e dell'avere, a te che hai lo scadenzario, io non posso
di grazia. alfieri, 1-366: te fa minor d'ogni più vile ancella /
che la sigilla, / pari a te nell'amore a te nell'odio / quando
, / pari a te nell'amore a te nell'odio / quando la prendi e
xc-563: -pappalardo! beón! bada a te!... - scagnardo!
. anonimo genovese, 1-1-270: che te vai se con gran lagno / en
cresce amando, / mul- tiplicato in te tanto resplende / che ti conduce su per
i'tei dico, rifatto, / tu te ne pentirai per la mia sene.
volgar., 261: dura cosa a te scalcheggiare t'e contra 'l pulgilliato.
36: qual poder battaglia inver te spande / contra lui forza e tuo senno
con mostra, / sì ch'ogni villanel te non scalcheggi. s. caterina da
fiore (dante], i-219-7: l'te dico ben ch'i'lavorroe / col
/ comprender de l'amor ch'a te mi scalda, / quand'io dismento nostra
languire / e struggere lo cor di te infiammato, i... i oimè
.. i oimè lasso, fàmme te sentire, / iscalda lo mio cor.
e distrutti. leopardi, 19-120: a te conceda / tanta ventura il ciel;
della scuola. gadda conti, 1-258: te l'ha messa vicina per qualche trimestre
cirche che dica male, / né te vai mettere sale / a lo pesce
sext'è speranca, / la quale te canga / da lo increscemento, / e
afiecti e li sintimienti miei.., te plaza de non piu piangere nen suspirare
no fa marcì le fruite e temperan te fogo e te calor de 'l sol e
le fruite e temperan te fogo e te calor de 'l sol e refrenan la scalma
al tutto mi levi la scarma, / te impirio i miei sospiri intonar denno,
vo distrillando le cervella, / a te piace di farmi andar gattoni / perché fusti
scalone / ke 'nn. alto te pone / è la pazienta, / se
su, figliuola, levati sopra di te e sali in me. e acciocché tu
come tutti, rechi / chiusa in te stessa la tua forma vera, / ed
giammai, nocchiero scaltro / concederebbe a te solo il governo. nomi, 4-68:
, re e mazziniani, benedizioni, te deum e non possumus, sanculotti da
abito che io mi ritrovo; ma a te fa di mestiero di prendere per te
te fa di mestiero di prendere per te un abito più popolare, che tu non
tant'oltre ed internarsi nel vero, te lo scambiano in mano con la bugia.
; / ma il tuo fato immortale a te non dava / scampar dall'ira de'
morrò con pianto amaro, / se scampar te non veggio, signor caro. tommaso
bassani, 9-46: scampami [iddio] te ne supplico -tu che puoi! -
l'hai scampata, tu. buon per te! » « sto ancora un po'male
: l'ardor del nostro amore in te fu lampo / ch'arde improvviso e subito
. dissele...: « a te sta il trovar modo allo scampo della
con le mie parole, / venga per te la morte e te console. foscolo
/ venga per te la morte e te console. foscolo, vii-144: io non
che c'è: per ualche giorno te ne tomarai a casa tua. gozzano,
. papini, 27-726: mi stringevo a te, sia pur tremando, perché da
, sia pur tremando, perché da te solo potevo sperare, in quelle solitudini
cammelli, cvi-426: se pur te dà de'calci la fortuna,
le pubblicazioni], perché tu, te lo puoi togliere dalla mente di diventare mio
umana? papini, 27-200: se a te fu concesso di scandagliare le anime,
concesso di scandagliare le anime, a te dirò quel che suscitò la mia ira.
2-75: se viva è brama in te di cosa viva, / non v'è
scandalizati foro, / maledicenno tuo oro e te e tuo cavalire. storia di fra
, / cusì par che gli scandali te sian solazo e gioco. vita di frate
, ii-4-90: non fa mestier ch'io te lo arico- manda, / però ch'
/ a colmo di sapere, e per te langue. l. ghiberti, 4
prostrata incumbe, cusì né altramente sencia te, mia firmatissima columma et colume pila
gravemente. sermini, 432: chi te mostra d'amare, / colui è quel
mezzogiorno che già cascano dal sonno e te li trovi a dormire come scannati per tutte
del tuo parlare onesto, / ch'onora te e quei ch'udito l'hanno.
posto ha l'etereo sublime scanno / per te l'altissimo in abbandono; / e
potere. sacchetti, 54: a te dico, che grandi / pel mondo imprese
bacchelli, 13- 208: a te dico: se sei tanto vanitoso da non
si scansai de lo foco; / di te non mi guardava, pur fidando.
[dio] è colui 'l quale a te mi manda, / perch'io de
silvestri / e che la verità verso te spanda, / sì che ben ogni laccio
scapezzato, il ti lascian finire a te. -che ha subito l'aferesi
ti piglio, o dorinda, a te la straccio; / ecco, o lidia
scapigliandoli con la sicurtà che essi scapigliano te; e lo puoi fare perché non
iscapigliato, / a ogni dicitor tu te n'andrai, / e con grameza a
fieno procuratori per lo tuo lavoratore contro a te: e non saprai sì fare che
conosco abbastanza: quando una donna come te, con un uomo come me,
vedere... quanto convenga a te lagrimare per gli scapiti eterni, senza piangere
gran signor di napoli: / e senza te da quella non mi spicco, /
, / dal fallo d'èva per te l'uom fa scapolo'. 6
sai, amico! dovresti ammogliarti anche te, per imparare la diversità di linguaggio,
divertirti alle mie spalle. guai a te, se mi scappa la pazienza! fenoglio
. c. dati, xxvii-1-5: te ne saranno scappati pur troppi e degli
/ ch'a'fiè du scapuzzi / che te no vissi mè, / perché la
. cagna, 1-116: « ti te sarò semper un asent » e poi via
: « come stai? » « a te lo posso dire, la sai la
voltando poi la punta della forcina verso te, darai un taglio con la punta del
slovacco, dialetto baltico. importa a te? nemmeno m'hai chiesto da quale
. g. belli, 178: tu te la sei presa con quel povero anonimo
autocontrollo. stuparich, 5-133: beato te che ragioni con tale calma da far
. d annunzio, iii-2-1151: ahi te, la nera lana, / maligna agli
, della spezie più inma, e te ne vien a far meco lo scardasso,
scardatura, e chi lo diede a te e lo levò a me poteva scrociar le
, come tu a me e io a te. monosmi, 424: 'omnem
intendere / quel ch'io voglio da te. emanuelli, ii-70: non volle essere
scarchi questo pondo, / rendendo a te l'anima santa e diva. -rimuovere
. /... / e senza te, se ben mi sgravo e scingo
di feton, cvi-61: febo, che te ne vai superbo e altiero, /
cuor tosto s'attuta, / « beato te, che de le nostre marche »
in su 'l lato manco che inverso te guarda, e scarnala e assottigliala inverso la
... considera quella faccia per te svenuta, quegli occhi così morti,
scarpe ho consumate / di tutto ferro per te ritrovare: / sette verghe di ferro
lidio? / -fa'quel conto di te che delle scarpe vecchie. -fare
(in fatto d'ingegno) di leccargli te scarpe. -non essere qualcosa scarpe per
castra fiorentino, xxxv-i-915: a te dare'rossi treccioli / e operata cinta
, / che a volar dietro a te penne non ebbe. rosmini, 5-2-137
francoforte ho fatto quanto ho potuto per te: in una lettera da bagnoregio ti
zanichelli ti lascia 100 lire per laprefazione e te ne manda 300: cioè te le
e te ne manda 300: cioè te le mando io, perche ne'primi del
, / non che a prender di te giusta vendetta. alfieri, 12-93: mentre
temporariamente. carducci, iii-3-204: per te non fa ne'iorai grigi e scarsi
., 14-80: da che dio in te vuol che traluca / tanto sua grazia
iv- 181: se devo aspettare te, sei veramente un cavaliere a scartamento
saluti da provvederne un mercato: ma te li consegnerò dimani scartati. manzini, 13-175
intimar comando contro l'iliaca gente a te rubella / di scatenar procella. pascoli
mantenitore delle tue promesse, poi che te ne parti senza ricordarti della scatola armonica
che vuoi torturare, se me o te stessa, non ho ancora capito ».
, questo piatto / lo vedi? te lo tiro nella testa ». calandra,
tu, eterno e grande amante di te medesimo, che nella solinga eternità sei
, che nella solinga eternità sei a te stesso teatro degnissimo, spettatore insieme e
fleur voleva spuntarla, e il ronzino te lo scavalca. fucini, 596: finalmente
il cervello con una vanga a punta e te lo sconvolge tutto come un campo arato
il primo anello... il peccato te la fa perdere, adunque come sei
perdere, adunque come sei in peccato te ne vai a scavezzacollo, che tutto
grimaldello. guerrazzi, iii-38: quando te l'aspetti meno, ne incontri una
. carducci, ii-4-254: comprai per te un'agata antica con una bella incisione,
quelle trovate negli scavi di fiesole, e te la farò legare in un anello.
cosa. grazzini, 292: a te sempre vogl'io / scriver, ché se'
cose tante: / sì ch'io te ne verrò scegliendo alcuno, / secondo il
. tozzi, vii-8: avrebbe sposata te quando poteva scegliere come voleva?
: quanto mi duole che io di te non possa pubicamente negli occhi di tutta
, / la porta mai e'non te aprirone: / le tuo male opere se
malatesti, 1-140: io confesso a te, padre, i miei peccati: /
spada. buzzati, 6-310: a te la scelta: non più dormire fuori,
le tue dimore / scemano a te la gloria, a me il conforto.
di pers, 3-23: scema in te la bellezza. bùgnole sale, 7-113:
perché scemo cervello e molto vino / parlar te fa da parte de apollino. castiglione
/ che neghi un sistema / proposto da te. 8. privo di senso
è capitato a lui poteva capitare a te. con l'unica differenza che tu non
non può l'orrendo scempio / che a te riserbo, traditore. faldella, ii-2-332
c. gonzaga, i-124: a te, che di pietoso ardente zelo /
'1 suo impero farà crudelissimo sempio di te. g. b. casaregi, 58
sola son io / che patisco da te [amore] sì duro scempio. s
sol si tenne onore / il sole e te sì chiar fece e gentile.
, vi-70: immagino la scena: te, slataper e io scendiamo nella strada
, 6-330: non scene, giulia, te ne prego! cicognani, 3-170:
. cassola, 6-41: « proprio te cercavo », disse puntando il frustino
me, né in me, ma per te. -uscire di, dalla scena:
, / volto a febo, con te vengo in iscena, / acciocch'io possa
neente mai mi volglio allungare / di te sguardare, alta luce pura; / ma
quanto stai'sempre ad aspectare, / per te abracciare, di- lecta figura; /
. / marte, e'rassem- bra te qualor dal quinto / cielo di ferro scendi
sceso / a far del senno suo te più superba / d'ogn'altra terra in
'l ponto, / di nuova prole in te splendore aggiunge, / forse per farti
cielo. fontanella, i-243: in te vengono i regi / ed a stanzar ne
suo coragio, / tant'è accesa ver te mal volere / e seile ingrato.
bisogna che tu mi parli pure di te stesso: proprio di te, scendendo
parli pure di te stesso: proprio di te, scendendo dentro. 20
che quanto è a lui concesso, per te non mi si neghi. metastasio,
effetti / prima osserva in talun che da te scende. 29. gramm
di raso e di velluto, e te li sceneggiava in saloni, piazze e
come il tuo stesso / creder voglioso te medesmi inganna? pellico, 4-297: anco
casti, i-1-210: come mai tanta in te perfidia io scemo? leopardi, 3-36
i-159: non può scemer l'invidia in te difetto, / sì perfetta ti rende
. carducci, iii-2-194: io chieggo a te, de l'itale contrade / cavaliere
itale contrade / cavaliere scettrato, a te, buon figlio / del magnanimo alberto
. carducci, iii-2-194: pace a te, se nieghi a'tuoi scettrati, /
stirpe d'arminio, il braccio e te consigli / con libertà che i popoli
e per altrui vincesti; / che per te nuovi scettri iberia strinse. mazzini,
fatale, / acciò ch'alcuno amante per te sia / converso in pietra o in
obblio, / preservando sugli anni a te lo scettro. -predominio di un
io scorgo / lei che morte da te scevra e scompagna, / degli angelici spirti
del buono e del cattivo, tira a te con l'uncino quel che ti piace
fatti fortemente a gravezza e sceverebbersi da te e parti- rebberti da'buoni. libro
compagnia ed ora mi conviene partire da te e sottrarti la tristissima madre tua.
per 'scorciatoie', mi rivolgerò di nuovo a te. bonsanti, 4-42: poniamo che
veggi a / come nel mezzo di te, crude!, giace, / ché
peggio; / legge non è che per te si declini: / co'razzi, con
fa'le oltraggio / ed è per te venuta in povertade! / per te le
te venuta in povertade! / per te le si può ben dire sene- raggio
si mette in scherma: / con te non la vogl'io però ti ferma,
pronta la spada / sempre, e sempre te cicognani, iii-2-69: quando
ricordi e vedi lume, / vedrai te somigliante a quella inferma / che non può
pascoli, 1427: pure anche a te si doveva appressare la dea della morte
saverte ben scremir / entendi zo che te voio dir. fra giordano, 3-150:
, / che potrai dir, se te ne sai difendere, / che sei buon
/ han dolce nido, e che a te schermo fanno / contro a'fastidi onde
in un colore / è certezza per te, come l'insidia / del tuo sangue
tommaseo]: non passi appresso a te il procuratore calamistrato,... niente
calamistrato,... niente sia in te delle scherniche arti. = deriv
dormire quella che hai ferita: / tal te darà percossa che non ne sirai lita
non ne sirai lita; / d'alcun te darà 'nfamia che ne sirai schernita.
] i maniera tale che potè schernire te machinazioni de'nemici e lasciar ai posteri
lampo / di deità dal corpo per te scisso, / che le tenebre tue non
/ l'amante altifidora, / da te finor schernita, / o alcun di
come vanno; e cerca di vivere in te la vita interiore. veramente il vivere
diadema, o gran monarca eterno / a te l'umana ambizion compose / di spine
aspettai? per questo tanto / sperai da te la gioia, me la vidi /
ricacciarla onde toma in eterno / come te, come te che a volte a scherno
in eterno / come te, come te che a volte a scherno / mi prendi
marino, 1-14-108: so che per te miglior fora la sferza, / ma
/ dolce, e diletto mio, te qualor fea, / veltra gentil, mostrar
fiori; / domani un agno a te si donerà; / che, inerme ancor
signora carlotta, e poi sono da te. sta'buono! ». 11
agg. ant. che ha il guscio te nero, facilmente frangibile (
una spia dei consumi... te lo schiaffano in mano anche se sei un
città i giudici ti pigliavano un forastiero e te lo schiaffavano in fondo alla cella più
equivarrebbe a dare uno schiaffo morale a te stesso. -provocazione; espressione di rivolta
, s'imbiscia; / contro di te, compar, / stiammazza e sbuffa,
/ stiammazza e sbuffa, / contro di te già dirizza la striscia. foscolo,
il torto e la ragione è tutta per te. leonardi, v-260: egli descrisse
lorda; / parti e schianta da te ogni ria setta. f. casini,
, sì rileva tosto e schiantalo da te, mentre ch'egli è novello,
motteggia: / beato chi più bella te la schianta! fagfuoli, x-99:
, xcv-11: matre, lo cor se te scianti / s'tu me lo vói
virtù e dei vizi, xxxv-ii-329: or te adtura le recchie, / homo,
, in quattro colpi di mazza, te gli gettava là in dieci pezzi. g
le cose chete chete, / poi te le stiappia con un'albagìa / sì
] parrà meritare che tu il cappuccio te li cavi quando con rorecchie asinesche pas-
seyda bionda, tutto io dono a te. e. cecchi, 2-99: di
taglio. o scimitarra. in te mi tuffo, / o mare che sciabordi
sm. piccola sciabola. te e rumorosamente l'acqua. - anche sostant
tu cadi nel pelago, / non te ne levi sciutto. busca, 225:
. alvaro, 20-35: le mani della te, cui la stoffa aderiva strettamente, lasciò
: / « o figliuol mie, di te mi veggio sciusa, / toller mi
osservi 'fair play': lui è armato e te inerme, sicché ti scocca dove la
/ e nota e scrive ciò ch'ella te scocca. la spagna, 31-6:
che scocchi le sentenzie / credendo alcuno a te non possa opporre, / sappi che
. mariotto davanzati, ciii-207: se te rivedendo, o donna, ché sua bellestra
verde hai per insegna, / allora malper te se l'arco scocca. d'annunzio,
ciro di pers, 3-205: per te del ciel la giusta ira non scocca:
. mazzei, ii-266: il sere te n'avvisarà, come che sia tornato
giù due bombe a cinque metri da te,... il capitano medico,
nun mel rendi in queste feste / i te scoccioleròtutte l'enneste /... ma
barcollavi, allor ch'io diedi / a te di mano, e per voler divino
. besogna ch'ai direto / te. nce fazzia una scodata, / ma
dolce, 10-2-6: - adunque per te non sarà scodella. - adunque io piglierò
vinto oggimai dall'amore da dimenticarmi di te e della patria. praga, iv-18:
bocca piena di latte. eiti pare a te una favola avere a sgominare tutta la casa
per la corsia del mare ora rigonfian- te, ora sgonfiante. sgonfiare1,
arpino, 3-189: « non sgonfiare. te l'avevo detto di non venire »
dea, chi la parola / modulata da te gusta od imita, / onde ingenuo
! pascoli, i-502: la te / di sgorgar lagrimando un mar di pianto
albero della croce, 1-52: vedi sopra te aperte e sparte le fonti di
resta, / ed altro segno più di te non mostri / se non le paralitiche
iii-23-13: amor, s'altro sollazzo 'n te non trovo, / seguir non
. giustinian, 1-43: per dio, te sgrafarazo / ecridarò, se non me lassi
. di quelle varianti sono ascritte te!!!) un piccolo segno,
che il modo: 'io e te quando ci si lamenta'merita e deve soppiantare
pare, se poinon ti dài aiuto da te! moravia, 25-37: ha una moglie
; stai bene? ho una bella sorpresaper te. » ivana sospirò. 7
li altri modi finali d'amore a te lasciamo che ne cerchi, imperciò che non
, / uscir ben tento ed a te far tragitto, / ma chi mi
. [1765], 584: per te, sgravato d'odioso incarco, /
quella che t'ha partoritos'è sgravidata di te. -abortire. sacchetti,
, viii-161: tieni ogni uomo sgraziato e te nellasgraziataggine ti fai il primo. =
/ l'altezza della not te. 6. digrignare i denti
di lui. ricci, 2-86: accusa te stesso delle proprie colpe e non aspettare
tui vade per via, io ti sgridarò te e. lla toa conpangna corno putana
xiv-217: sai tu ch'io con te sono divenuto pauroso come un bambino? vorrei
sprezzante. beolco, 1241: te te fregolerè le man, te trarè sgrigni
. beolco, 1241: te te fregolerè le man, te trarè sgrigni,
1241: te te fregolerè le man, te trarè sgrigni, sguizi, che te
te trarè sgrigni, sguizi, che te parerè un luzato nomé pigiò, che no
la miasgrinfia? moravia, 17-145: secondo te, adesso, andresti dal tuo socio
157: se tu desiri ch'io te sgroppi / i lazzi ove conven cìvamor
intoppe, / amor con tanto affetto in te gli adorna, / che 'l giorno
colpi nel monelli, 5-23: te la sgrugni:... te la
: te la sgrugni:... te la spicci (te la sei presa,
:... te la spicci (te la sei presa, grugno,
. gadda, 6-167: lei te le cantava ner naso... oppure
. dice: « ma io parlerò a te giuste cose. di': o perché
, mancia, ch'io ti faccia vedere te stesso? » 4. figur
il grembiule » mi diceva. « te lo sei tutto sgualcito ».
2-32: questi belli costumi ha ella da te apparati, sgual- drinaccia, ruffiana.
sguaraguati se mi trovi: / e'sonoa te come la forca al fieno.
la sguarda non dirizza al vero / in te forse t'avien che che ripompe
da siena, 139: ringraziam te [maria] sguardando 'l tuo bel viso
iv-171: dio ritirerà il suo sguardo da te. p. leo do
nella notprendere posizione. te della sorte? varchi, 3-92: dicesi
burro e non cola di formaggio, te la pigli con me. -essere
è, anima mia bella, robba da te. - che? -sete e panni
giovani cani. / con molti: « te la sgugni » e « me la
intelletto, metti l'occhio tuo in te medesimo, trova queste sementi, sgusciale ele
con diligenza, e tu solo servirai a te in questo studio quanto un migliaio di
me toria al tuto, / io te diria da cui e'fui rapita. »
la moglie rispose « io vengo a te », e, levatasi, con un
, e la lettera sottile sono le te, / immantenente oblìone ogni noia. parole
di nuovi crolli. nievo, 1-vi-43: te lo racconterò la prima volta che si
petto. nievo, 106: quanto a te... vorrei sì averti 10 fra
, 3-10: « che, ce stai te oggi a ffà pulizzie, a scola
« se, se, strilla così te! » fece l'altro bofonchiando.
suona, / poi che i vicini a te punir son lenti. muzio, 1-113
161: appena li avrò finiti, te li spedirò (prima a te, perché
finiti, te li spedirò (prima a te, perché sei te; e perché
(prima a te, perché sei te; e perché tu mi dica se le
giacché o sia chemarciscono facilmente e che a te dia noia il dovere stare a sceverare
po'di sibarismo, e che saràdegnissimo di te il sacrificare qualche cosa della tua eleganza.
ho notizie dalla città di un doppio da te rimoti /... / moriam per
-essere proferito con una pronuncia fischian- te, difettosa. gadda conti, 2-100
ant. fischio di scherno. te. banti, 6-16: « me ne
ho mai detto tutto quello che penso di te., è giunto il momento di
speranza alcuna dilla; / ch'io forsi te dirò poi egli amò lasciarvi crescere per
bocche di cosa tale, / che a te parrà che vegna da sibilla, / benché
americane e caratterizzate da foglie palmato-loba- te e fiori solitari commestibili. =
sua mandria. panigarola, 2-433: a te signore hogridato con tutto il cuore. deh
parole dirai che tu li ami siccome te medesimo. dante, inf, 30-20:
amante, / non mi sarìa per te grave la morte. castelvetro, 8-2-30
i. frugoni, i-2-255: vengono a te sollecite / queste carte canore, /
impia da te nata? arbasino, 14-59: stefania e
che dal sacro asilo / delfico in te tant'alta grazia spira, / che ne
nicolò beato, / sempre stia sciguramen- te, / ché non pò perire in laco
eterna, che per sua bontà non te la niegherà. ammirato, 1-i-281: possiamo
qual altra fede potrai più sicuramente commettere te stesso e l'anima tua, che
all'amore che naturalmente porti tu a te stesso? 5. risolutamente,
hai oggi tanto dileticate che niuna meritamente di te si sciguramente porranno essare amessi e
descese la deitade / e prese in te umanitade / per dare seguranga.
, 7-226: tu hai molto ben sicurato te e lei. -pacificare. carducci
, 157: s * el de perdonar te fosse duro, / io cambi
, loro fratelli e fi te fido e securo / che la soa madre
, 6-21: mille... con te di nostra gente / prendi in sua
e libera a tuo grado; il letto te lo acconcerò io in quattro salti »
pers, i-370: chiuder luci sicure in te non oso. piave, xc-199:
che niuno altro uom vive, il quale te quan- t'io ami. gigli,
« e quel vecchio che sta con te? » « è uno sicuro..
], ella... è per te più sicura. guido delle colonne volgar.
valbero della croce [tommaseo]: per te pianti 'intrinsecamente sicuri',..
fronde. morando, i-287: volse a te, si difende dall'aperta infamia.
). soffici, vi-109: invidio te che almeno hai un compito sicuro,
sempre stato al cristo, e te, satan, accetto, / se tu
bem pò stare in scigurtade / che a te vole ubedire. mas uccio, 453
territorio veneto, ma ancora dando te, ogne nostro compagno in testamento ordinato e
in pegno / con sicurtà che mai a te si scioglia? / per- ch'è
che non sia men perfetta / in te la fede e la bontà del core,
galla indicano le popolazioni cuscite o semitizza- te dell'etiopia. massaia, xi-36
cvi-694: misera psiche, a che te cerchi occidere, / andando giù dal
il pregar fornito avrai, / che te ninfa udirà, cui siderite / appellano
. /... / se in te che sostant. madonna appar lieta e
mia /... / io per te vivo libero e sovrano, / verde
suona, / poi che i vicini a te punir son lenti, / muovasi la
foce, / sì ch'elli anneghi in te ogne persona! b. davanzati,
voglia di lavorare non saltarmi addosso, te ne prego. » fenoglio, 5-i-411:
andesite o trachite del mon te sieva, nei colli euganei. bombicci
pavese, 6-67: « sono innamorata di te », disse rauca. allora ginia
. li mercatanti de'popoli sifolarono sopra te; tu se'tornata a niente e non
che la sigilla, / pari a te nell'amore a te nell'odio / quando
, / pari a te nell'amore a te nell'odio / quando la prendi e
b. taccone, cvi-311: non te ramaricar se odi lo inizio: che
, 2-1-237: fior di giacinto. / te lo sei fatto il vestituccio bianco:
uman pensiero /... / te [la poesia] diè compagna all'anima
msuperabil chiuso, indarno temi / che te nell'opra lunga pioggia incolga.
donati, lxxxviii-ii-726: per lettere a te mie sigillate / l'effetto del mio
che non vorresti altri facessi / a te, noi fare ad altri, figliuol mio
landolfi, 14-62: si era a te sul limite del marciapiede, a faccia
lo sono, e che significa? -representa te, sire. anonimo genovese, 1-2-131
: questodutto, / come oggi son per te fatto beato, / pur che, secon
, 2-436: così, aspettandola salute da te, ho amato io i tuoi comandamenti e
radiante cum grande splendore: / de te, altissimo, porta significazione. restoro
la signora con significazione. « senti che te lo dice anche il signore? »
le orecchie ai miei ricordi, beata te, beata te, beata te. -se
miei ricordi, beata te, beata te, beata te. -se vi spacciate a
, beata te, beata te, beata te. -se vi spacciate a farmi signora
pretendo a gran ragione / aver da te, ch'hai cera di ladrone.
quello ti dirà, risponderaili come parrà a te che ne sarai signora. poliziano,
costrignie la lingua a metter vocie / di te, crudel spietata e ferocie / e
... tutte creature son da te iscorte / in signoraggio. -padronanza
. anonimo, i-462: di te, oi vita mia, / mi tegno
d'onor sì degno. testi fiorentini, te che flore, / piu bella che cristallu
, / non c'è divisione -che te da lui retragga; / tu bevi e
; / da tal perfezione -non è chi te distragga; / o ch'ei sua
sarò dinnanzi al segnor mio, / di te mi loderò sovente a lui. lauda
e l'ami e 'l brami e te n'infiammi ed ardi, / e la
signore iddio tuo, il quale trassi te della terra d'egitto. -con
, 1: giovin signore, o a te scenda perlungo / di magnanimi lombi ordine il
sangue / purissimo celeste, o in te del sangue / emendino il difetto i compri
a me bastano duecento stampe; per te, essendo tu il maestro, tu ne
questa parola. magiore signore di te. marsilio ficino, 6-15: quegli uomini
abandonare del tutto il disleal giovane e te solo avere per amadore e per signore
decreto / essere infranto, / per te sarìa, / per te soltanto, /