. della casa, 794: a te sta di acquistarla e possederla [certa
hai, vita mia dolce, che te ne stai lì malinconico e sopra pensieri?
. / colmi d'ogni pieta- te orando ergea / gli occhi stillanti a le
ed ama. d'annunzio, i-586: te se le mani come quando /
della mia orazione, quando oro a te. l. benci, lxxxviii-i-
si conviene, abate zozima, a te, lo quale hai l'uficio sacerdotale e
parini, giorno, i-2: a te scenda per lungo / di magnanimi lombi
secondo l'ordine delle ceremonie dato da te onorerebbe. t. contarini,
michelangelo, v-167: io manderò per te e manderotti danari che tu ti metta
g. gozzi, 1-8-81: io non te le potrei dir mai [le cose
, signor, con che lacci da te presa / fu l'alta mente del baron
cerchio / qualche laccio amoroso / incontra te s'ordisca? parini, xvii-36:
/ la virtù del godere ha in te esaurita / mestizia assidua. 14
tessitore] metti / nella tela che a te porgono ordita, / di pensier non
orecchia: ornai ti lece / per te stesso parlar con chi ti piace.
così infami. pascoli, 1-8io: te ne parlerò, se avrai orecchia per queste
bibbia volgar., v-221: in te, signore, ho sperato...
è fatto / il ponte, non per te, bestia balorda. - / orlando
mazzo. pavese, n-i-591: attendo da te una recensione spassionata dove magari si tirino
oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor mi
/ s'alza, / e verso te gli orecchi / alti protende e fermi.
5-147: « allora lo conosci anche te », dissi all'operaio fiorentino che
. forteguerri, 30-9: o te felice allor, quanto or meschina, /
marca, / se posso aver di te notizia o lume, / io ti farò
delli tuoi orfanelli, li quali gridano a te. guarini, 393: voglio mandar
ferma, / per l'orfanezza sua, te ne scongiuro, / non la
non raspollare i grappoli rimasi dietro a te: sieno per lo forestiere, per
che la mia anima rimarrà tosto di te orfana. sacchetti, 15-27: potre'
8. locuz. cantare un te deum 'con gli organetti: spetezzare
, ii-7-309: non esser così incurante di te stessa, della tua salute: anche
organizzò contro brenno e contro il barbarossa te ne darà l'idea vantaggiosa.
i sensi, quando sono alterati da te o col troppo mangiare o col troppo
soavi parole, ove ti torranno a te stesso, siano gli accenti di quegli organi
che tutti gli uomini sieno pari di te, se tu non dispetti li più poveri
dismisura han generata, / fiorenza, in te, sì che tu già ten piagni
officio de rapina, / orgoio et avarizia te fa star sor la spina; /
tu fra due pini l'ordirai per te: / tu di vinci, io di
guerra, /... / a te concede l'invocata erinni, /.
palma / di me, che sol per te sospiro et ardo, / non vieni
mi confiderei / di far dare anche a te buona palmata. magazzini, 1-98:
, questa bella vita? ti piace a te? -domandava egli masticando a due palmenti
regina delli palmerini,... a te, aureliano imperatore sanità e consolazione.
sbratta la massara, comise stamani ch'io te dicessi che tu li compri un palmo
v-24: ma tu [priapo] non te ne curi e gliel [al murtola
perdoni / perch'oltre che egli è come te paimuto / ha stretta parentela coi coglioni
.. questa bella casa interamente per te? 3. congegno a razzo
. fazio, vi-1-12: spero in te, che mi conduci e fidi, /
. bacchetti, i-i- 231: te la senti di rivedere il beffa, dopo
di novo ardore / per avventarsi a te lotta col petto / e in ogni fibra
ancor palpita e freme / dinanzi a te. leopardi, i-94: stringendoti
: stringendoti un albero al seno te lo sentivi quasi pal- itare fra
consegnai al momento della partenza e a te diretta. carducci, ii-19-14: quassù si
io non ho accettato di parlare di te, se non costretto; e non ho
indosso un paludamento di frasi: a te basta la tua camicia rossa. b.
ti suona / pure all'orecchio e te talor blandisce / una lusinga, al giovane
ora con le ciriegi et ora a te voi mettere con le visciole? te abbian
a te voi mettere con le visciole? te abbian mangiato in pampano et ora voi
carducci, iii-3- 171: amo te, vite, che tra bruni sassi /
vaga dea. arici, iii-81: a te nel pampinoso / autun fiorisce il fertil
: * stare in pampogia 'vale quanto te nere a panciolle, stare
naso vai portando, / guai a te se, trappassando / fiume o ponte od
. f. frugoni, 4-354: per te i santi son santi, perché tu
bianco fossi, / di'al cibacca te ne dia una piccia, / che
, 1-38: ho voluto intendere da te se vuoi più presto avere moglie e restare
studio; io la so più lunga di te. tommaseo]. 17.
, 65-63: en cusì vii pancelli envolto te fé stare. tommaso di silvestro,
v-2-619: bisogna che tu porti con te... un frac...
« ah, tipo d'idiota. te l'ho fatta la profezia che finirai un
meglio o di panico o de melega, te rispondo che questi tal pane suon pur
v-250-12: corpo sacrato, en pane te vedimo, / e certi simo che verasimente
marito, / se tu lo pigli, te ne pentirai; [ti converrà mangiar
un pane non hai, non trovi chi te lo dia'. chi è a mal
ami e quanto io mi ricordi di te... te lo dirà ancor più
mi ricordi di te... te lo dirà ancor più questa lettera perch'io
fornace, fa'che subito, quando tu te n'avvedi, di tagliarlo co'frugatoi
-e smoccolò una famosa bestemmia -altera io te ne farei una paniccia. cicognani,
'panierino ', sì, e qualcuno te lo sta preparando, e io gli
fare più notomie, delle quali 3 te ne bisogna per avere piena notizia delle vene
nizzo], / ca de coio scorfizo te pensai d'ammantare. = deriv
bellezza, che non è tutta in te, perocch'è nella carne, ne'
molti affanni, / che quando torni, te conosco e 'ntendo, / a l'
mostazzoli grandi e piccioli, come a te piacerà. poi li farai cuocere come i
quello che bisogna che tu porti con te. 'in primis 'un frac,
: deo lo volesse, vitama, ca te fosse mortto in casa: / l'
, o anzi lionessa, come piace a te. arbasino, 38: subito quell'
eccitare negli spettatori la pietà e in te la vergogna. manifesti del futurismo, 154
si equivalgono coi difetti. 'tra te e bista non so chi valga più
7-91: a pà, mi porti con te? me 10 paghi il viaggio?
: dritto è... che a te gli stanchi sensi / non sciolga da'
, nega iddio. - papagallo a te! 6. chi importuna donne
xc-563: pappalardo! beòn! bada a te! 2. ant. avido
tenere; vuo'tu che l'uomo di te si gabbi e che l'uomo ti
e forte non di pappemolli addormentate come te. = comp. da pappa1 e
. i. frugoni, i-6-22: per te l'aurea pappina / si uguaglia e
e pe'pappini che... te lo portassero all'ospedale. cicognani,
più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi morto /
lanùgine, che appena soffiarci su, te ne rimane a mano lo stecco. gatto
: mancherei di parola e di fede a te, ad amore ad erennia, se
pasolini, 1-21: perché nun ce provi te, a fijo de naparagula! =
pasolini, 1-41: « la vita te soride, sì? ». « come
avidità accorata, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso. -aprire
terra avessimo tutti la consolazione di veder te e la caterina, sarebbe un gusto
che, per dir meglio, a te vien fatto quasi sempre di aggiungere alle tue
che vada bene, si conviene a te giovana di tuo paraggio; sicché se
. martello, i-2-167: pare a te ch'abbia meco costui miglior paraggio /
allumata, e se l'ombra accidentale da te fatta fia simile a l'ombra naturale
un fanciullo, pieno di fiducia in te. -in partic.: mettere
... / molta piovon su te copia di fiori; / ed i fiori
. ottimo, i-9: 'a te convien 'ec.: in questo paragrafo
fare: che gli occhi nostri a te dirizziamo '. varchi, 8-1-207: gli
. giuglaris, 348: godevano per te le famiglie libere dalle smanie degl'indemoniati
paraninfe, / che vengon dietro a te, così abbandone? giovio, i-304:
vadi, xcii-n-174: fa'che 'l reverso te sia poi in aiuto, /.
non vien dal sole, ma vien da te. tu da te stesso ti metti
, ma vien da te. tu da te stesso ti metti innanzi la nuvola che
. fogazzaro, 1-40: ringrazio infinitamente te e lo zio gigio di quella pioggia
deposito in denaro che gli accusatori erano te nuti a effettuare presso lo
li giovani veggendo / d'intorno a te, parlerai di sollazi, / che
parchi / scorgo che gli epinici a te compone / l'alata dea.
. ciro di pers, 87: a te, signor, fortuna assai più parca
da la tua gesta: / a te, piero, bastarono gli orecchi; /
/ eh'un altro egual a te non sia pareggio. = forma
26-107: sanz'essermi prof erta / da te, la voglia tua discerno meglio j
governo: / in omo vano no te parentar. caro, 9-3-13: qui è
: gùardate da li parente che non te piglien la mente. giamboni, 10-55:
or non sia più invidiata / da te giamai la prima età dell'oro, /
matrimonio. iacopone, 1-86-236: de te so'ennamorato, / o sposa,
: sempre ti sforza d'essere tale in te chente tu vuoli parere agli altri con
: frate, sedi joso, / non te paira despectuso, / ca multu fora
conosciuto questo signor brighenti; che diavolo te n'è parso? carducci, ii-12-177:
, xxx-5-119: posiamci / ove a te pare: ed ogni modo in vano /
giorni per un bel parere di chi te l'ha donata [una schiava] e
10-57: quando il pariete prossimo a te arde il fatto tuo si fa.
i-94: dritto è perciò, che a te gli stanchi sensi / non sciolga da'
i raggi / del sol ch'eccelso a te pende sul capo. manzoni, pr
. leonardo, 2-86: domandasi a te, pittore, perche le figure, da
, pittore, perche le figure, da te fatte i'minuta forma per dimostrazione di
26-22: dinne com'è che fai di te parete / al sol, pur come
pargoleggiante il gran vigor natio, / te salutò in disio / alma italia novella /
de'beati. martello, i-2-311: a te il viver sia dolce, come il
il comun pargoletto ti raccomando, e te. monti, x-4-61: era del padre
ti tocchi, / se non hai di te pietà. carducci, iii-3-29: sorridean
il pargolo armato, / non a te fido vili pianti o lascivi amori,
costumi / e gli atti al par di te. [sostituito da] manzoni,
caso, io vo'lasciare essere a te. -tu hai paura; io non vo'
più eccellente ai tempi nostri / de te, che al par con dante par
e 'l servo... e presso te staranno questi ad un pari? leopardi
son poera. -ed io / anche te farò ricca: e così poi / sarem
apollodoro, il medesimo, e mandi te e ogni altro a un pari.
che così l'amico tuo parimente ami te come tu lui. -in parti
i-214: si dice bene 'io amo te ed io temo te, ma non
'io amo te ed io temo te, ma non tremo te '. e
io temo te, ma non tremo te '. e pur qui il petrarca l'
non è mesterò / né tra no'due te nerne parlamento. boccaccio> 1-i-382
gli ausoni hanno veduto me vinto a te sottomettermi '. firenzuola, 25: l'
, iv-1-226: io ho bisogno di sentire te, te italiana, e parlare italiano
: io ho bisogno di sentire te, te italiana, e parlare italiano come ti
sero bene o male di te, pensavo: livia non ha né difetti
ti piantò, sì parlò e disse sopra te male. sacchetti, vi-146: l'
se tu mi giuri di tenerlo a te con tutta la guardia che potrai ».
ciò che io non pecchi innanzi a te. quasi dica le parole di dio non
, quantunque solo, è maggior male per te che se avessi addosso tutte le scabbie
l. uirini, 35: a te mi volgo, o saggia / parlatrice faconda
infinito amore, / sempre più che te stesso amor ti porta, / ed ancor
parlatura, sicché ella fusse intesa per te, che non se'letterato né usato in
: di quella montagna parnasura / con te mi chiami, ch'eo lo gradisca /
avidità accorata, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso. montale,
, 1-21: quelle sette parole or tocchin te, / che disse lui confitto al
ariosto, 344: -che maraviglia, se te l'ha detto, che tu lo
che paraule di buscia faccia di lungi da te. ser giovanni, 3-279: carlo
da l'ostia, sacramento, no te senti, paese, che sèn alpini.
non credere cosa ti possa nuocere e non te ne fidare punto. -dare una
, pasquetta, non tanto panneggiar fra te stessa. -sostant. manni
1-xxii-179: tu pretendi che si guardi a te ed a'tuoi occhi e che l'
due belle parpa- gliole nuove son per te. periodici popolari, ii-64: non mi
do, cinna, la vita: e te la do, disse, un'altra
ma, o che natura / a te il nodrisca, o che da ignota
serpe / sta vibrando tre lingue, a te piacesse / di tagliar con la spada
tanto tato quanto tiene e a te essendo aggiunto lo stato di firenze,
. usare quella parte che è in te più eccellente, e questa è la ragione
miglior parte. / se alle volte da te il cor si move, / l'
a fare meo portto, c'à 'n te, partt 'e'cheo / a
quella che l'amor nom parte / da te. dante, inf., 14-31:
de cielo fai le carte, en pegno te n'èi dato. scala del paradiso
: / ma la meglior io non te la vo'dire; / s'io la
cose che va dicendo in giro di te, dietro le tue spalle!
, i-352: or che parto a te dono, o bella clori, / pegno
codesta parte io mi vo'fidare di te; ma della scienza io ti dirò ben
farà la prova, sì eh'a te fia bello / averti fatta parte per
fia bello / averti fatta parte per te stesso. carducci, ii-14-190: siamo tutti
cosa giovò. bacchelli, 18-ii-34: a te ettore fece una parte? ma tu
governo. alfieri, 4-95: io te fanciullo, o giugurta, te orfano,
: io te fanciullo, o giugurta, te orfano, senza facoltà senza speranze,
che tiranno m'odo / nomar da te, men di te crudo io sono.
odo / nomar da te, men di te crudo io sono. 54.
e che credo sarà pur lietissima a te, se è vero che tu parteggi
se quella cotale sentenza non parterrà a te..., almeno ora e'si
figura medesima le risponde: 'più da te non verrò, non verrò più '
estrema particella de la tua libraria per te degne le stimerai. -posto squallido
e e volta richiesto da te, nobile e generoso giovanni, che io
li uomini e una in particulare a te, firenze. flaminio, 68: la
[di- done] avesse ricevuto di te alcuno figliuolo anzi el tuo partimento.
in tuo bene del suo avvenimento in te e del tuo partimento da te tu
avvenimento in te e del tuo partimento da te tu meriterai grande guadagno. fiamma,
hai potuto, a me onore, a te ingiuria ne venne, non partimento calamitoso
la mia vita, / ché dato ò te di mio viver l'essenza / et
25-74: or chiama i parente, che te venga adiu- tare; /..
dei miei capelli in due, ed a te la consegno. viani, 19-99:
... longa via senza via a te ti divide e parte dalle longhe terre
fatti fortemente a gravezza e sceverebbersi da te e partirebberti da'buoni. bibbia volgar
stare. leandreide, lxxviii-11-441: se da te divisa i'sono, / da cui
morte, / né già per morte ancora te abandono. cavo, 16-34: chi
. metastasio, 1-ii-113: amore a te mi lega, / amor da te mi
a te mi lega, / amor da te mi parte, o mio bel foco
però tanto patisci quando ci partiamo da te. -segregarsi dalla gente, ridursi
da tutta l'altra gente / e solo te, iesù, el suo core abracia
j -beato, anima bella, chi te vede! zanobi da sfrata [s.
suo inganno / sol per donarmi a te mi parto e sciolgo. 7
sei ria, / perché dal viver pudico te parti. aretino, 10-31: partisi
tue grandi che giammai non mi partirò da te ». -cessare di costituire una
vita / invano sanguinava per ridare / a te la vita che s'era partita.
muoiti, o elle che vegnono meno a te quando si fuggono e partonsi da te
te quando si fuggono e partonsi da te. birago, 750: nella durazione e
, /... / riferva in te la volontà di gloria: / or
58-22: de l'aneme redente par che te curi poco: / ove t'acconci
: fa'che nel tuo partir di te non goda / l'empio avversario eh'
mai si parte / quel che nacque con te genio sbarbato, / che molli baci
saba, 216: pensi solo a te sola. d'infinite [cosucce i sensi
detto, come usi, che per te era quasi un animale -una gatta forse,
che cosa va avanti il sole? le te nebre, le quali appresso
de la mia vita! / da te parto e non moro? tosso, 13-i-413
, 1-39: in quanto piaccia a te, fammi palese / quando farai partita e
m'aita, / siccome piace a te, dolce mio sire. / non mi
mio sire. / non mi lasciar da te mai far partita. a. f
zucca, che noi vogliamo morir per te. loredano, 5-238: venner essi
non corrispondi alle speranze ch'io ho di te concepite, l'anno venturo ti mando
piero della francesca, 41: quando e'te fusse dicto: partirne 4 / 7
ventre. laude cortonesi, xxxv-n-30: quel te fo dolor de parto, / ché
io sono per li parti vota, a te mi ritorno, non essendo più da
mi volterei dall'ubbi- dire / di te, anzi atterrotti la 'mpromessa, / finché
/ così vergine moristi, / in braccio te portò il signore. fiamma, 1-266
abram: sara tua moglie partorirà a te uno figliuolo e chiamerai lo nome suo
, 9-10: uscite in terra [le te stuggini] parturiscono le ova
gloria più chiara o di sapienzia più di te ripiena. p. cattaneo, 6-1
mente, / che ognor non tenga in te l'usato stile. benci, 1-53
: se un parvo magne cose a te richiede, / confesso ben, se 'l
che vogliono costoro, se appartengono a te? rispuose: parvoli sono, i
la passione ti fa essere parziale verso te ed ingiusto verso gli altri. carducci
/... il petto stillante / te, vie più che mortai, licor
/ ma il tuo fato immortale a te non dava / scampar dall'ira de'
quello che tante volte fu pasciuto da te con una manata di grani di '
può ch'ogni minima cosa / da te pasciuta ed adempiuta sia. panigarola,
, / tu, eternitade, che in te giri e nasci, / nel volume
pascere esilio e tormento) / da te già s'accende e rifiata, /
fine, se procurerai quanto è in te di stare in calma... e
, a me tanto invidioso, / te desiando tu ristringi e preme / disdegno,
abbia / tacito pasco, allor che te non vede, / la pudica d'altrui
/ la pudica d'altrui sposa a te cara. -menare in pasco:
sempre se spande per amare; / per te voglio pasmare, amor, ch'eo
delle pascue abondantemente e non dili- catamente te pasci la tua fameglia. bisticci, 3-17
. sergardi, 1-300: così da te n'andrà lungi imeneo / e solo
talun per domandar modestamente, / da te, dice, goldon, vorre'un sonetto
carducci, ii-7-147: son dolente, te lo confesso, di questa sesta maternità
cielo e le passanti saette, temo te. colombini, 51: carissime, chi
le genti che son d'intorno a te, alla vista d'ogni passante.
angeli cantaro / di subito 'in te, domine, speravi'; / ma oltre
tu più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi morto
tempo, enea, / che dido a te pensò. mazza, i-io: volgesi
mettere, pulcino! sì che quella vuol te! bradamante o si passa i generali
sorprendendo il mio sguardo -la passo a te; io non ne ho voglia ».
: « sii tu la ben venuta, te vedo voluntiera, farò quanto me ricordi
). carducci, ii-3-44: a te che manca, o giulio cesare, se
, ad ogni modo seria contra di te. g. averani, i-9: macrobio
sulla coscienza: mi meritavo questo da te? 87. prov.
vieni, che qui s'ha bisogno di te », mi grida, dall'interno
passata. tasso, 20-26: a te, piangendo i lor passati tempi, /
; li sidoni passatori del mare riempiranno te. pascoli, i-777: marinai, passatori
. i. frugoni, i-12-193: sopra te piangi e sopra i figli tuoi,
un viale di alberi, pensando sempre a te e chiamandoti. manzoni, pr.
scrivesse e per l'usate acque a te mi portasse! certo ell'è meglio disposta
per altrui così tosto, come per te, non dico correndo, ma vincendo
la tua anima al pavimento, che egli te la passeggerà più sicuro. savinio,
greca). achillini, 1-9: te stanco, ornai, de l'ideal passeggio
rebora, 3-i-315: faccio un passeggino con te. = deverb. da passeggiare
algarotti, 1-ix-285: così lesbia per te nuovo catullo / surga, e con
voltate che gli hai le spalle, te la suonano. moravia, 14-187: fa'
ch'elli sia passionato al pari di te, di dalli mangiare le cose che
precipitando. carducci, ii-7-248: a te poi, amor mio, mio bello
1-iv-733): poscia che io veggio te star fermo nella tua acerba crudeltà né
render ragione,... che te ne pare? ramazzini, 64: io
2-345: vedi, gigetta, verso di te ho questo sentimento quasi passivo: che
condizione. venuti, lxxxviii-11-749: ben te trovava in mezzo de la mota:
de la mota: / quando aver te parea più fermo el passo, /
collodi, 772: quali sarebbero, secondo te, le principali cagioni di questo cataclisma
, iv-352: quando tu erravi fuor di te stessa per le romite spiagge del mare
innanzi per aventura di quello che a te fosse stato richiesto, in cosa che poi
increscimento cagionato, credi tu che ella te ne 'ncolpi? -acer. passóne
volgar., i-3 (4): te comando che tu guardi questo paso e
de sasso, / or de mi non te dole, / che de la morte e'
. secchi, 2-30: che sarà di te, che di tutto questo male sei
arno, non avevo da suggerirne a te dottissimo e con le mani in pasta.
perché tanto si'crudele, / dio te manda mala pasta! -di
meco, e vederai quanto tosto io te lo faro, questo tuo piviolone, dico
credulone. poliziano, 1-673: a te par toccare il cielo, / quando un
tecum * la pace [sia] con te ', da cui anche il genov
rebora, 3-i-33: oggi pensavo appunto a te e a'tuoi colli con desiderio diffuso
fattene i suoi rocchi di misura, te l'ho messa a sciugare nella stufetta del
vo- glion venire, / come a te di castagne far pasticci. pozzi,
1-156: che vieni a correre anche te? -fa il messeri volgendo, di
pole se portano vendendo onne cosa; te vene in bocca la porta: e
una voce. idem, 20-35: io te lo ho voluto dire, ed èm-
aretino, 20-74: « be', che te ne pare, moglie mia? »
c. i. frugoni, i-4-207: te, sabbatini eccelso, a regi fati
fati / tutto non diede il ciel: te volle intento / a pastorali uffici.
quando cristo con gran cura / apostol te fece e pastore. dante, inf.
: le canso [le castagne] a te, mia pastorella bruna / che vieni
, 7-272: questi asini della marca a te, felicissima dea bubona,..
ii-156: gig- ghiozzo mio, tu te farai con dio, / perché le bestie
lode, in gloria e fortunata, / te destinando all'agro e sua cultura.
tempo. cesari, 7-200: seguita, te ne prego; e non mi dar
secreti impari, / ma sempre mai da te son satisfatta, / né voglio usarti
. pirandello, 7-477: ho pietà di te, della tua buffoneria, ecco.
ascoltato quel discorso, avrebbe dovuto piangere di te nerezza con monsignore. c
verso di dante: or io sovra te corono e mitrio. e. cecchi,
umili e bassi / alzare a far di te memoria eterna. t. contarmi,
del giovine. beccuti, i-206: a te, signor, che con paterno
della gogna, / ch'i'veggo per te il carro apparecchiarsi, / e le
): el ben ch'io voglio a te non me ne doglio, / ma
de lassar turbato amore, / facennol de te privare, / o'patéo tanto labore
unita tutta con veritate, / nulla varietate te muta per temore. dante, conv
patisca replica alcuna. imperiali, 4-243: te de l'età non rode il dente
, 21-204: gran violenza pato da te, o macario. campofregoso, 3-42
mi dea la grazia sua, io te ne farò ancora patir voglia. p.
capisco, voglio dire quasi meglio di te, come devi patire pensando che io
, / e diventa mortai per far te dio; / la sua gloria infinita /
temo patirà di me quando mi sapesse con te. -sentirne la mancanza.
, / s'io dici quel sangue a te, che purga e lava / l'
dice piacevolmente: « dovevi vigilare da te la roba tua »! come il giudice
di populi tanti e tanti regni / a te fatti suggetti al tutto priva. prati
, xc-459: salvator della patria, io te saluto. -comune origine di
mia! quanta pietà mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta
d'amoroso uccello: / questa da te per patria sia eletta. 2
i-247: più tosto si può dire a te quello che si dicie di coloro che
. antonio da ferrara, 113: roma te chiama col suo patremono, / el
tua ch'indi ne sembra / estinto in te l'amor del patrio cielo. g
patrio accento / che non riudro con te, / mi spezza ad ogni soffio.
a'focolari aviti: / multiplicata invochi te la prole / co'patrii riti.
.., /... / te nella polve della vita e il suono
, 1-i-47: -sono italiano « come te... voialtri quanti siete?
con fatti e con parole / io te sfido se no 'l sai: / chi
. achillini, 1-33: il canto a te sia caro / de le tue glorie
la corte direbbe: « io do a te la mia per uno bicchiere di buona
mi piace assai religione, / e'non te cambieria de vita in patto, /
. scarlatti, lxxxviii-n-507: appetto a te posso dir quasi matto / esser, perch'
parte della oblazione del tabernacolo, a te e alla tua progenie; e sarà patto
acciocché per lui i'truovi misericordia appo te. frezzi, ii-2-53: l'amor dell'
giuliani, i-250: tira! tocca a te che hai il conto addosso..
: vorrei consiglio a questo fatto / da te, pacin amico, co'sapiente,
a me, io un'altra a te: siamo patti pagati. metastasio, 1-
di lì la 'apitale, / nun te lo vorre 'di', batte '
genuino. metastasio, 1-i-504: -da te non bramo / un pattuito amor.
opera. sacchetti, 166-16: -ché non te lo [il dente] fai tu
, lvi-27: vedrai se ognun de te metrà paura, / e fuggirà corno garzon
, xiv-217: sai tu ch'io con te sono divenuto pauroso come un bambino?
non farebbe sì longhe pause a tornar da te. g. f. loredano,
è sì procace / ch'osi rider di te, costui paventi / l'augusta maestà
2-21: l'alto messo onorato da ciel te fo mandato; / lo cor fo
23-22: maestro, se non celi / te e me tostamente, i'ho iavento
con la bocca tante volte quante sono te lettere dell'epiteto che egli, l'austriacante
[plinio], 584: alcuni intaccano te foglie dell'aloè. trovasi ancora la
d'uva passa e otto ficadetti cotti su te bragia e sei torli d'uova,
brodo magro e peste che tu averai te sopradette cose e macinate distemperate e passate
lo più partoriscono di notte stando sopra te pertiche. s. ferrari, 223:
momenti si desta la padrona. / con te man bianche ti dà la mondiglia.
cecchi, 13-300: fermata a soave: te cantine enormi e freschissime, vini bianchi
abbracciare insieme; e il frate ghiottone te dicea: « parevati onesto, la
pensasse di sé e della pittura, valgono te sue parole... nelle lettere
tegoli e cose atte a coprirle, te quali chiamano pavonacei et induriti al fuoco
, pulirsi, a star su per te finestre, a far te pavo- nate
star su per te finestre, a far te pavo- nate tutto il dì, e
: si levano con un volo pesante te pavoncelle. ungaretti, ix-27: di sopra
, 27: le pavoncelle, anatroncelli e te foleghe son buone l'invernata. antonio
specie di piccione, così detto per te molte penne che formano la sua coda,
perché tutto e sempre occupato a contare te migliaia di migliaia. = deriv
/ guardando, e un rauco grido a te mettea. pascarella, 1-118: riceviamo
e. gadda, 15-26: ma te ti dimandi mai... quanti.
tecum 'la pace [sia] con te ') con cui si accompagna il
cosimo. boiardo, 2-9-8: né te venga talento a farmi oltraggio, / ché
corriere non mi ha recato nulla di te. - pazienza. - ti abbraccio.
ti avvedi che tu di'contro di te? guarini, 425: orsù, pazzarone
tienle a mente, perché di questo non te ne dirò mai più nulla. poliziano
ne verria certo oramai; / tu te mustre altera assai / co 'sso tuo
ai miei occhi è perfetta / come te questa tua selvaggia gatta, / ma
tua selvaggia gatta, / ma come te ragazza / e innamorata, che sempre
2-522: ho perso la testa per te. ed è vero, ho perso la
sono già dieci dì ch'altro asino che te solo non ho io visto né mangiato
i. andreini, 1-79: tu da te stesso ti vai figurando molte pazze chimere
riuscirebbe così scompigliata e pazza come tu te la imagini. d. bartoli,
10-875: tu fresti 'l meglio a non te ne 'mpac- ciare. / fa'a
pecca, / nel mondo suso ancora io te ne cangi ». calderoni, lxxxviii-1-355
contro i miei fratelli, / contro te pecco, che perdoni, o santo!
patria, contro la posterità e contro te stesso? c. i. frugoni,
se il tuo fratello peccherà contra di te, e tu sapendolo digli intra te e
di te, e tu sapendolo digli intra te e lui solo; e s'e-
1-18: troppo peccherei, s'a te rubassi / il prezioso tempo, / col
specialmente... io abbia peccato contro te, io pure a te mi rivolgo
abbia peccato contro te, io pure a te mi rivolgo. -trascendere nel
cum peccao t'afani de levar e'te lo dorò devotamenti e volun- tera.
vero a me non parve mai che in te fosse questo peccato. g. f
ogni mia vertù di non volere a te né a me di quello a che naturai
latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some; / non
se'bella! bene m'è peccato di te che sento che tuo marito molto male
che sento che tuo marito molto male di te si porta. -rimorso, rincrescimento
l. giustinian, 1-244: n°n te vien peccato ancore / de tenirme in
« signore... io vedessi a te tanta pena per salvare me peccatore »
volta ch'io andassi a milano, te ne avviserò qualche giorno prima, con
dono per man peccatrice, / ché a te, maria, di farlo non lice
. petrarca, 366-73: pur in te l'anima mia si fida, / peccatrice
2-52: ecco che, mentre che tu te ne vai a così gran pericolo,
ne vo a buttare in orazione per te, che per peccatrice ch'io sia,
se nel resto son peccatrice, con te si può dire che io sia onesta
onesta e da bene, non cercando da te danari, non robba, ma solo
20-214: vedrai sbuffare chi è geloso di te come sbuffa un che trova la moglie
], 246: tu scorgi per te stessa il cielo intorno / cinto di nubi
, prometeo nostro, e tinse / te pur la vile itala pece?
, 1-135: el pensiero lascio a te, poiché tu vuoi essere una pecora.
, figliuor caro, tutti si rallegrano con te... la pecora smarrita si
denti di lupi pecorella / tratta e a te condotta. pulci, 11-106: e'
spirituali, caro don gasparo, e te la auguro più docile di me!
dimmi '1 parer tuo, prego, se te piace, j se pronostico bon o
/ stimo, sì, ma per te, mio dolce assenzio, / posterghinsi
foss'io ancora, fanciullo, come te! -potessi io un giorno diventare quale
teco parlando disse: « ornai describo / te fra gli alunni
e foglie, / che io trovai in te. a. pucci, ii-291:
però se non pedante, / ché te gonfi nel dir come un barile.
. galileo, 5-145: pedantino a te. sta'vigilante, non ti sciogliere
un tono pedantesco, che deve essere per te comico spesse volte. brancati, ii-190
della solitaria / veglia chi può con te allo specchio ustorio j che ac- cieca
in certe casucciacce, / la brava serva te lo pedinava / e gli stava a
allora pedino io, se c'è nini te lo porto ». 2.
quel rientra, / con quel pedino te gli chiappa e sventra. 2
ricevuto la tela di russia e te ne ringrazio: me ne farò fare
cittadi e regni, / illustrami di te. boccaccio, v-143: o diva pegasea
de lamento, / poi d'onne ben te veggio / in mal ch'aduce peggio
], 1-24-6: impara adesso a sopportare te stesso nel poco, per poter allora
. patecchio, xxxv-1-583: tal om te parà umel q'è pe90 de serpente
volgar., i-421: poi cominciammo avere te, terzo tiranno, peggio che quelli
.. sono in peggio arnese di te. 24. diminuito di valore
t'indugi ad ammirarli, peggio per te: si esaltano facilmente i zulù. bernari
negli stalli di legnaccio calettarsi alla peggio te dame impellicciate di martora o d'ermellino
di gelo il sangue, mi fa rizzar te chiome. / alla peggio quest'oggi
come mugghia il toro, / di te pensando, com'è, donna, al
hai peggiorato / non lui, ma te, se ben attento pensi.
tenga pegno / tanto ch'alquanto in te sua mente pogna. castelvetro, 8-1-458
pensar non arei potuto mai / fusse in te stato sì sublime ingegno. lorenzo de'
in pegno / con sicurtà che mai a te si scioglia? ariosto, 1-iv-296:
26: altro premio non voglio che te solo, / deh, preendi il dolce
pegno solo ch'ebbi in grazia / da te. -prova concreta, attestazione,
pegnio e carico a me e a te. petrarca, 340-1: dolce mio caro
unica e cara / parte miglior di te medesmo? alfieri, 1-724: me
vulgari sdegni, / e canterà di te l'armi e gli amori: / dirà
/ ch'io non mi fiderei di te col pegno. b. giambullari,
/ che, s'io non ho da te consiglio o regola, / sono
12-329: questa rcagion ch'io sempre te la prédico, / di non aver pietà
.. gli pelano un pezzo e poi te gli spediscano, dicendo: va'là
un altre che sia più degno di te, ché tu non se'degno di goderla
: 'povera la tua pelle ': povero te; e di pericolo e di dolore
di spinoso, / col pelo in verso te, che sia più calda. bembo
di sfogarmi. banfi, 11-473: « te l'hanno detto che sono un po'
ti gode, e io mi struggo di te. -che ha un lungo corso
star solo. gnoli, 1-354: a te dai fiumi che silenti scorrono / sotto
de la patria / chiediam gli auguri a te, / cur- viam vecchi ribelli il
/ la metà di me stesso in te rimane / e mi ritrovo ad ogni
. strozzi il vecchio, 2-143: a te [luna] intorno s'aduna /
pellegrine, / a noi regine, a te divote ancelle. mascardi, 2-350:
impe- radore, / mi manda a te. bisticci, 3-175: non vi si
/ che ben chi sia lontano / da te, mio pelicano: / spero in
, mio pelicano: / spero in te pur, signore. groto, 7-179:
cesso / suo piastrelli e pelliciati / quando te gl'ac- costi appresso / pare un'
/ non ci mordiamo i basti, -io te ne priego; / basta! ch'
fior, ch'alma produce natura in te, brina non secchi o gelo, /
di spinoso, / col pelo in verso te, che sia più calda. boiardo
che agli uomini lordi e gordi come te, se fossero tutti del mi'pelo
ricevute. poliziano, 1-673: a te par toccare il cielo, / quando un
pelottoncino. imbriani, 6-101: sennacheribbo te lo spartisce [lo squadrone] in
grann'è la tua valuta, per te ciel n'è donato. chiaro davanzati,
, tu pensa a me, ch'a te pens'io: / abbia di me
abbia di me tu pena, io di te cura. forteguerri, 23-10: non
spirituale. iacopone, 65-124: fer te lasso riccheze e prendo po- vertate,
nuovo, / el mio penar con te non ha ventura. di costanzo, 51
cessole volgar., 1-89: se a te è commesso guardare pecunia, quando t'
e politica. pascoli, 853: te questo lido mandava, ch'esperio / fu
1-70: ben vidi io sempre in te l'indol migliore; / e alla fra
dubbio, che se tu non abnegherai te medesimo perfettamente, tu non potrai seguitare le
don perfetto, / verrà sopra di te perfettamente. pulci, 3-1: o padre
ai miei occhi è perfetta / come te questa tua selvaggia gatta. -con
naqui e venni nel mondo prima di te, e ancora non ò trovato in tutti
ognior dimostro, / no''l celo a te, perfetto e raro amico. tansillo
cognobbi ben quanto prima era / quella che te più eh'altra oggi diletta, /
perfetto, fede riposo, chi in te ferma la sua speranza! fiamma, 474
entelletto, /... / te credendo tenuto averte sì perfetto. chiaro davanzati
. salvini, 13-380: qua fortuna te chiamo, perfettrice / buona su'voti e
sorte ottenuta neu'arte della pittura, te fece seguitare in qualche parte co'suoi disegni
tal perfezione [anima] non è chi te distragga. zanobi da strata [s
crudelissimo silenzio e la perfidia naturale a te anche nel dolore, ti amo.
perfidiare contro a chi può più di te. caro, i-183: tanto si dà
donna malvagia e perfida! / per te si fa trastullo / d'un'uomo inarrivabile
sul viso e poi di dietro dicono di te peste e coma, di te e
di te peste e coma, di te e di tutta la tua schiatta di progenie
serafino aquilano, 315: né già te scrivo perch'io speri ormai / di
(e indica il limi te di tempo a partire da cui o verso
agostino volgar., 4-182: beato chi te ama, beato chi te perfrequenta,
: beato chi te ama, beato chi te perfrequenta, beato chi te strigne,
beato chi te perfrequenta, beato chi te strigne, ma più beato chi in te
te strigne, ma più beato chi in te persevera. = voce dotta,
scritte pergamene, / vo'donarne una a te giusta mia possa. oliva, 185
, / dolce signore, / se tu te perzurasti. ariosto, 201: a
mio nome, il mio amor da te partisse. = voce dotta,
venire e la paura e timore di te [firenze], che tu non periclitasse
degradarsi definitivamente (un'opera d'ar- te). 5. maffei, 5-4-68
segneri, i-52: la diffidenza di te... farà che tu conosca il
queste falsità che sono da pericolare e te e altrui. novella del grasso legnaiuolo,
, 59: tanto ti dico che a te per quel che tu hai fatto al
soddisfazione più che estetica, senti in te appagate tutte le tue facoltà.
con teco per tutto, apresso di te ne la terra di sieda e in tutti
: parte de la mia vita perilosa / te ò misa, amor, davanti.
questo ripensando, nulla trovava che a te profittevol frutto recar potesse, perilché fin
, tuttavia aspettando qualche cosa di te degna, rimaso ne sono. catzelu
che caso ovvero fortuna per tanti pericoli te persequitano, o figlio della dea?
petrarca volgar., iii-27: ma multo te resta de via. persequitamo a l'
pertinacia e perseveranza ria non sia anche in te. tasso, ii-299: io,
ogni piccolo peccato, non à forza in te. = alter, di preservativo.
di quanto tempo rimarrò io dimenticato appo te, signore? alberti, 2-70:
né di che fallo, / servo te so'e vasallo, / e cossi sempre
; / persino ai re; persino a te, lucheni. moravia, ix-10:
dottori, 153: s'a te sì fragil sembra / la difesa e persisti
ben prego che 'l mie prego in te s'accenda, / sì come fé quel
signore iddio..., ricorro a te per aiuto e per favore, perché
foce, / sì ch'elli annieghi in te ogne persona! filippo degli agazzari,
, / se mi cusasser morto / per te, giglio de l'orto. schiatta
. da porto, 1-36: a te, quanto a noi, non fia né
bolognesi, xcv-11: figlia, lo cor te traporta. / né la persona non
segno della santa croce, raccolto in te stesso attentamente et elevato in spirito, ti
(e un'insalata sia) / a te, co'tuoi, la personcina mia
incurva la persona, / personifica in te la reverenza. tarchetti, 6-i-455: vi
vuole un esempio?... » te mette il personificarsi dell'esempio
tuo intelletto, io spero, siccome te ne prego, che tu darai qualche conforto
applicazione di legature molto serra te sul tragitto dei grossi vasi, quindi nel
persuaderai / che quel che è in te persuaso. -in relazione con una
, 1-vtii-258: musa, se mai di te mi persuasi, / prestami grazia che
: gentiluomo, essendo tu prodente corno te cognosco, non me pare de bisogno
bisogno con longhi sermoni o persuasive ragione te debbia io dar ad intendere quel che tu
strinò l'erbe il gelo: / ma te vedo fiorir, primaverina. / tu
duro cuor che non rimanga / da te subitamente persuaso, / e sempre a
persuaderai / che quel che è in te persuaso. -con uso neutro,
morto, / veggendo il cielo a te così benigno, / dato t'avrei a
v-529: gli occhi miei vennero a te per tempo, acciò pensassi li parlari
a giudice secolare, ma non a te né a un altro singulare uomo.
, come speramo, nel tempio a te sacrato, dinanzi alla tua imagine, vedrai
pertinace. a. orlandi, xxxix-11-79: te poi sanar de rabbia e de veneno
il lamento. bettini, 1-105: te invoco, gorgo tempestoso immenso, /
refrigerio, xxxviii-103: alcun nemico tuo giamai te vinse, / e manco fame,
quale avresti mai irritato, onde in te derivi così misera perturbazione? tronconi, 2-80
. zambeccari, xxxvii-69: grida contra di te [o amorei il giusto uria,
. poliziano, orfeo, 297: io te la rendo [euridice]; ma
373: va'col corredo quale a te perviene. -essere applicato a favore di
, / che alfin convien per forza te l'acocchi. -di animali: agitarsi
tua madre] né non convenia ad te punirla di ciò, ma altre la
latini, rettor., 134-8: sanza te, figliuolo, convenia ch'essa madre
perverso errore, / se ingrato a te son stato e scognoscente, / ma a
balia, / che per grevezza non te porga stente. leonardo, 2-72: vedi
pesante. anonimo genovese, 37: or te voi ben menar per mente / corno
, ma grandissime e variopin te, e la loro danza era larga,
io peserò ben pria / che di te m'oda favellar filippo. foscolo,
a morto de fame, vói veni che te offrimo da beve? ».
garzo, 21: donna, di te ben mi pesa / che t'è facta
voi, più tosto la vo'fare per te: e sommi fatta a maggior pesci
son condotto a tanto / ch'altro che te non voglio, apprezzo e bramo.
. aretino, 20-198: buon per te, i ribaldi, i nimici de la
mesi; le dicevo, bada a te che sei in cotesti piedi, ti fanno
trovi. cavalca, i-14: per te farebbe di lasciare lo vincolo e lo peso
, tu riprovi il peso / di te, improvvise gravano / sui cardini le cose
portarla; ma non posso prendere addirittura te sulle spalle -peso morto per entrambi.
paesi europi, / sicché convien ch'i'te miteri e scopi / d'altre vergogne
: come si conviene o si confà a te, oggimai maturo, il carolare,
tieni preso, / peso d'oro te 'n vo'dar: / ché se tu
cinta / di fiori, come sia per te la pésa / malinconia dei giorni andati
ha maggior ira ch'iddio mostra in te, se non quando egli ti dà in
sviscerato amore portandoti e potendo lietamente di te godersi, non dava loro l'animo di
, 22: tu dèi gittare lunge da te tutt'i perversi e superbi, sì
, acciò che forse io non disparga te percotendo nella via. e udendo lo popolo
, xxxiv-631: s'approssima / per te aspro tormento e doglia pessima.
maggior ira, ch'iddio mostra in te, se non quando egli ti dà in
, 5-85: è festa / oggi per te [mio cane], per me.
de martello, / che mai non te meno verràne. cantari cavallereschi, 55:
tua lingua. monti, x-1-485: di te colpa in prima, italia mia,
fiore. bergantini, 1-213: né te lasciò pestello, ché, siccome /
. cicerone volgar., 4-93: in te dovrebbe essere convertita la pestilenza che tu
ti facevono lucere il pelo? chi te le ha malandrinate? 2.
-ti dirò: noi serbiamo e'fatti per te. -e il grosso che ti
frugoni, i-15-226: per dio, te l'ho giurata. / quanto si parlerà
. manzoni, v-3-302: tocca a te a vedere se ti convenga dirgli una
[nel sindacato] si lamentasse di te, tu dèi far dare le petizioni di
/ peto, petuzzo, orsù dividiam te. = voce di origine sett.
seduzione, perché ciò non è, e te lo dico senza platonismi e petrarchismi.
1-10-182: vuoi l'arabie veder per te famose? / la petrea, la deserta
, 456: sai che ti fai a te medesimo, se tu stai in disordine
rizzosse: / scuote l'arcion, te misera / su la petrosa riva /
. gozzano, i-1344: dàmmi notizie di te e del mondo e sii un pochino
viso e poi di dietro dicono di te peste e coma, di te e di
dicono di te peste e coma, di te e di tutta la tua schiatta di
perché aveva le mani sudicie! lavati per te, pettegola; a lavare i nostri
: fa'nondimeno che sieno e da te e da lui religiosamente serbate le leggi
in esso si ragunano soperchi omori, sì te ne potrai awedere per questi segni.
illustrissima? carducci, iii-28-330: a te non manca ingegno e non manca petto
. loredano, 3-98: sarai peso di te stesso a te medesimo, camminando sempre
: sarai peso di te stesso a te medesimo, camminando sempre sovra il tuo petto
trovo ragionevole, scusa, che tu te la pigli così di petto.
lor le cose chete chete, / poi te le stiappia con un albagìa / sì
? landolfi, 16-101: -codesti termini, te li inventi tu? -forse, ma
soa caxon. foscolo, vi-211: a te principe cittadino tanto titolo al cospetto dell'
, alla tua petulanza, usata da te contro di dio tante volte e tante.
, / arianna, mio nume, a te consacro / il tino, il fiasco
frati. documenti diplomatici milanesi, iii-42: te mandiamo una pecia de bracato d'oro
un braccio: « ah, tu qui te la passi? la conoscete questa buona
ho ne'dialoghi toccato / e di te fatto pezza da calzari, / guarda
pezzo di manigoldo, non égli differenza da te a me? galileo, 3-2-292:
? che ti figuri che io voglia da te? per chi m'hai preso?
se per lo tuo volere rendere presto te ne viene infamia, ti puoi indugiare un
che fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. bencivenni,
e con dolore amaramente / ritorna a te, dolce signor piacente, / per la
non ti accompagnasse con più potente di te.. con belle maniere,
. bianco da siena, 41: te trino ima essenzia / laudi ogni creatura
/ laudi ogni creatura / che da te è creata, / siccome gli è in
piacenzia / all'infinita altura / di te, bontà increata. 5.
duoimi che il mie'ben servire / a te non piace. sanudo, lvtii-462:
è sì plazuto, / no. l te podria contare. petrarca, 171-8:
piacesti, e quanti / piacquero a te. mazzini, 11-338: le donne
s. alessio, xxxv-1-24: una cosa te vollio mostrare, / se. tte
volvi », cominciai, « com'a te piace, / parlami, e sodisfammi
gir, canzone, / là 've te piace. -in espressioni comparat. andare
. idem, 162: 'se piace a te, e'piace anche a me'..
nella vita; ma ù pensiero di te, dolcezza mia, mi turba tutto.
dritto / hai tu di domandarne? a te che giova? / -ragione è il
vanto / fra gli altri ch'io di te fosse amorosa, / né che di
26-13: le creature ho create, che te degano servire; / e come sonno
de me che l'ho create, non te vole recordare. dondi, 256:
/ piacerosa è la donna; in te mi getto, / bella pieria dalle
posto in grande avversità falle essere a te piacevoli, signore, sì ch'elle
sì ch'elle sieno accette innanzi a te. s. maria maddalena de'pazzi,
almeno, / ch'io sono a te come la forca al fieno. straparola,
/ cupido ha gli occhi mia inver te aperto, /... / però
, de forteza, / li màrteri te 'nvitano a lor piaceveleza: / « vien
piaciuti amori / per cui ora cercavi in te fortezza. pascoli, 510: oh
: bella non fia tra noi / che te non voglia amica, / perché ogni
. laude cortonesi, xxxv-ii-30: quel te fo dolor de parto, / ché 'l
amare piaghe, / gesù, che in te stampàr turbe maligne. goldoni, xiii-29
che non ài / altrui, ma te piagato, / ché sospetto t'ài dato
nominato. cammelli, 171: per te piagato nel mio cor rimango / d'uno
zena, vi-1114: noi, come te, coll'anima / piagata, inviperita /
/ altre piagge ed altr'onde / te chiaman desiose. cesarotti, 1-v-20:
ii-135: o eliade, tutto / in te vige, splende e s'etema.
salve, o monte di dio. di te cantaro / d'amos l'inclito figlio
morastite: / rispettosa la fronte a te curvàro / il libano e le piagge ascalonite
altrui lusinga e piaggia, / poi te l'azzecca. baretti, 6-376: o
d'uopo avere quindinnanzi costantemente ricorso a te e piaggiarti e accarezzarti e prometterti amore
core ingombra / il tuo rapito a te caro tesoro. cesari, i-203:
mezzo il verso, / o a te accennando usciva impaziente / fuor de la
tempri l'arsura, / così spegni in te l'ira / ond'oggi arcadia tua
dismisura han generata, / fiorenza, in te, sì che tu già ten piagni
presenza sempre ti mirava, in assenza in te pensava, in sogno ti sognava,
vicino. marinetti, iii-531: riconosco in te il velocista deluso, il poeta della
agg. che piange insistentemen te; piagnucoloso (in partic. un bambino
carmi e tossa, / e a te il pensier: ché piamente a queste /
richiamo, / e, su di te piegando come un fiore, / con dolce
spunta il mattino, e il sole te spia fra le persiane; / ti trova
del maggior pianeta? graf, 5-205: te, bellezza, te, dolce signora
graf, 5-205: te, bellezza, te, dolce signora, / per quanto
terra alluma / il pianeta maggior, te sola adora. -astro, stella
, 114: se ei reo, ben te noce, provotel cum pianezza. carducci
piango, / di mia speranza ho in te la maggior parte. s. gregorio
i-212: acciò che io ragionevolmente di te piangere non mi possa, se me per
, / nel mondo suso ancora io te ne cangi, / se quella con ch'
[farfalla] mi credevo avere in te trovato la mia felicità; io piango indarno
o vero fratelli mi spaventa, ma a te non è niuna paura, perciò che
. guittone, xxxv-92: de te, sommo ben, per sì fera,
, ti voglio dire una cosa. per te il senso di liberazione dura due giorni
, xc-176: vecchio! spiccai da te quell'odiato / primogenito tuo! la
alfieri, 1-598: or che a te piano è il tutto, / deh!
., ii-226: tu dèi pensare in te medesimo, quando tu vuoi parlare,
pietro, ogni tuo colpa è da te tolta / dal sangue che 'l mie figlio
respoxe umele e piana: / « io te lo dirò, da poi che 'l
piano, e mastica qualche parolina fra te stessa, mescolandola con alcun sospiro
ora; e sta'attento, ché io te lo vo'dir piano, acciocché, se
piano, proprio in basso basso senza di te. 2. per estens.
/ immensa gratitudine il tributo / a te debba l'ignara umana pianta. malaparte
2-77: donna ottaviana spada ama in te l'ultima, / l'unica fronda
aspettato... di vedermi di te, mia sola e amata pianta, nascere
rilievo d'un terreno che nessuno prima di te ha misurato, che nessuno prima di
ha misurato, che nessuno prima di te ha veduto, che nessuno prima di
ha veduto, che nessuno prima di te ha calpestato, ecco allora ti giuro sei
padova volgar., i-1-6: in te è piantata e affermata per antica succiessione di
poco gli dura, senza alcun rispetto te la pianta. intrichi d'amore [tasso
miei parenti. vengo a stare con te! c. boito, 260: ha
tengono peggio di un cane? fossi in te li pianterei, loro e il pane
, / che pur per questa volta te le pianto. -piantare le fusa
contra gli avversari. carducci, iii-1-99: te piantato / in su la nave,
mi do ad intendere pe'meriti tuoi da te così eletto..., risponderò
amico, / son questi ch'io te dico: / ser tristo, ser dolente
ur aspetto: / per toccar te sto sempre 'n pianto e 'n lutto.
grada magna. / 1'debbo esser di te quasi actinente, / che già di
pianura / navicarò cum altro che cum te. marchetti, 5-154: fra 'l sole
, / e sì mi manda a te con questa piastra / d'argento, che
: / suo piastrelli e pelliciati / quando te gli accosti appresso / pare un
quel disia e brama, / gridando a te: « piatà, piatà, piatate
mansuetudine e per la piatà che di te si predica, corriamo dopo gli odori delli
. guittone, xvii-164-38: volglia giudicie te ciascun, che chere / falsa sentenza
da me furo / in magnifico dono a te mandati; / ed ancor si stanano
fondo oscuro / di perpetua prigion per te guardati, / e saresti ora tu via
veggia vendetta io di loro; a te io hoe rivelato lo mio piato.
, 1-86: di ragion non hai in te favilla alcuna / lasciar cotant'onor,
/ per la tua scorta ch'è di te piatosa, / d'onde si perde
., xxi-611: adoro e confesso te padre e 'l figliuolo e lo spirito
volgar., 1-63: chi non temerà te, o signore, e magnificherà 11
pace superna, signore piatoso, / a te ricorro con gran riverenza. laude dei
ll'anima dilettosa / di ciascuno in te amare. cellini, 823: ben mi
/ vener piatosa la sonante lira / te laudarà col tempo giustamente. beolco,
meno vari gli effetti de ingrati verso di te. -sostant. pietà, compassione
voler tuor la più alta di quelle / te bisogna salir su per le banche.
napole se portano vendendo onne cosa; te vene in bocca la porta: e che
sappiamo bene che vanno matte tutte per te, non fare il modesto adesso! esclamò
, avverti qualche stimolo speciale dentro di te, orsacchione mio? » « dentro
ultimo momento girola è riuscito a combinare per te. è un piatto decente ».
, per cinquant'anni, verso di te,... i piatti rimangono -pensaci
da che l'hai dicto, tiene te preso ne la sua priscione. boccaccio,
: se oggi vuoi un piattone di spaghetti te lo fai abbondante. = acer
2-ii-55: l'idea è assai buona. te la do, però, come nuova
: oh tu ti sei sfregata! tu te 'l sei messo a piazze; non
hanno un blando odoruccio prettamen te provinciale e piazzarolo che non è il becerismo
del rosso, 1-74-13: perché ornai no te piace dire: / « vatene tosto
ed offender insino all'osso, non te la perdonerebbono se tu gli piccassi.
i. frugoni, i-6-303: vengono a te, vengon le muse: ed ecco
la 'nvidia degli scribi e de'farisei di te. tesauro, 7-452: egli giamai
/ se il vino più di me da te si stima. a. verri,
c. arrighi, 3-130: a te farò ammannire il tuo 'picchiainterra'ai ferri
cuoprono col mantello del religioso, non te ne fidare. s. bernardino da siena
dicendole: troia, ribalda, che hai te e me e tutto il parentado vituperato
colli. cesarotti, i-iv-12: a te s'aspetta il poggio / tener di notte
il poggio / tener di notte, a te picchiar lo scudo. giuliani, i-388
non fai penitenzia, io verrò a te, e al candeliere darò sì grande
bocchino di carta d'oro; quella te la picchiettavano leggermente sul portasigarette.
questo divino desiderio che mi prende di te in questa piccola e buia stazione mentre
bianco fossi, / di'al cibacca te ne dia una piccia, / che non
d'animo e di men te; grettezza e pedanteria nell'agire, nel
piccineria con mille occhi stupidamente curiosi su te, se ci capiti in mezzo!
, / e zoppica, ch'appena te n'adresti. savonarola, 5-i-21: se
, 20-154: venendo la insalata, non te le avventare come le vacche al fieno
prendere per le spalle questo piccino e te lo metto fuori, -disse l'uomo erculeo
a quel ch'io prendo solamente da te, mio picciol orto? f.
il mio picciol ingegno, / per te sottratto da la turba stolta. boccaccio
di lumacone, non arrivo a scoprire in te [o luna] nessun abitante.
giosafatte, 20: bene facesti per te e per la tua anima, che non
, 1-266: comincio a escludere in te la piccolezza mentale. michelstaedter, 460:
volgar., ix-65: io confesso te. padre, signore del cielo e della
scossi e balzai su stranamen te colpito. sbarbaro, 1-201: mi sovviene
: fa'che qualcun'altro scriva per te, chiaro e piccolo. -tipogr
piccolo, non sia poi più grande di te. arbasino, 11-58: -no,
... perché... secondo te... è uno che può
picini, e scappai esclamando: « or te la mangia! ». nieri,
sacrati, desideri di vedere sacrata a te la zampa della gran bestia, rendi qualche
questo signor fiorindo avesse dell'amore per te, mi pare che si potrebbe concludere
/ e le polce so meschine che non te lassan vernare. giamboni, 27:
1-163: i balsami beati / per te le grazie apprestino, / per te
te le grazie apprestino, / per te i lini odorati / che a citerea porgeano
. cesarotti, 1 -ii-146: per te col dardo / uccisi un cervo maestoso:
esporrò quinci tant'altre / piante, e te specialmente matricale? / e te scordio
e te specialmente matricale? / e te scordio, e te piedi di leone,
matricale? / e te scordio, e te piedi di leone, / che compagnia
nell'ambito tuo e 'l vago tempo da te penzato et essaminato. ariosto, 244
: la carità, caro mio, chi te la fa? la gente allegra per
levarti dai piedi. chi soffre, non te ne fa; non compatisce: pensa
ch'i'mova / di là per te ancor li mortai piedi. -mutare
de'medici, 123: né di te a posta mia ritrarrò il piede, /
tua età non deve essere un muro fra te e i giovani, ma, al
il ciel ti levi / e distolga da te la mala piega / ch'hai preso
malpigli, xxxviii-45: se zephiro tuo te rinovelli / ogni altra volta quando te
te rinovelli / ogni altra volta quando te nascondi, / per boreas tuo inimico
quell'ostinata mente / e serba in te della tua stirpe chiara / il maggior
reggi, /... dea severa te d'amor le leggi / non piegar
portavano a'treviri. crudeli, 1-71: te, che i torbidi tumulti / d'
virtù, di pace amante, / te vogl'io, lira sonante. g.
: più forte è ancor ch'el te [o maria] offende e grava /
l'ali disiose e pronte / ver te per lo instellato ampio sereno. graf
è rota / e cum la mia te posso ferir de sopra e de sota.
potess'io liberamente il pomo / donare a te senza l'offesa altrui: / quanto
è, io ho da morire per te. paruta, ii-36: gli [al
] rendere e concedere però pienamente a te, il quale se'suo erede e
pieno. fiamma, 116: per te [superbia], mostro credei, più
padre, si degnò di entrare mallevadore per te..., finché, venuta
da dio prescrittosi al pagamento, per te medesimo uscisse ancor pagatore. salvini, 40-359
mi lasciò dicendo che avrebbe trattato con te, e io ti dichiarai mio pienipoteri.
desio ricevo. idem, 3-198: in te, compagna de la via, recando
semelè, le camere piacenti / per te a quel che del più alto trono /
piena. cantari cavallereschi, 208: per te pieno è l'inferno di dannati.
, 996: salve, piemonte! a te con melodia / mesta da lungi risonante
il mio da loro più convenevole di te. esopo volgar., 4-105: coloro
non si sazia / pregare dio per te. mazzini, 86-252: v'accuso di
g. gozzi, i-u-128: egli da te si parte e, pieno di suo
: l'aiuto grazioso e pieno / di te me discenda. cappellano volgar.,
tommaseo, n-215: tu pensasti, e te 'l pensiero / madre fea: non
pieno insieme e disuguale, son contento per te. -compiutamente attuato dal punto di
a piene mani... e per te non serbi niente. -con
carducci] dice « meglio era sposar te, bionda maria », si sente che
viterbo; e tu di'« chi te l'ha detto? ». gemelli careri
ch'hanno pieno di sapienza ritornino a te. r. borghini, i-115: mancano
/ per lei ti priego che da te non fugge. idem, inf.,
uesto solo mio atto, tessermi di te nuovamente fidata. iusto de'conti,
tal guisa ch'orno non dovria / ver'te prendere orgoglio né baldanza, / perciò
bracco la trovi all'odore / e te la metti in bocca per usanza.
che assetato e digiuno io parta da te, anzi adopera pietosamente con me, come
richiedea / i miei dolci deliri e te o tancredi / e te o rinaldo
dolci deliri e te o tancredi / e te o rinaldo splendidi fantasmi.
colei che mi soccorse! / e te cortese ch'ubidisti tosto / a le vere
32: cossi ruzamente, come sore, te esortano che te debi pietosa degnare per
, come sore, te esortano che te debi pietosa degnare per tuo fedelissimo servo
da massa marittima, 31: seguendo invoco te, madre pietosa, / genitrice di
che con onore e con ben di te io ti possa ancora mostrare quanto a
pietosa, godi il broncio / stretto a te solo. -con riferimento alla misericordia
, 434: ogni pietosa impresa / per te sol si governa / con amicizia eterna
: noi avemo fatte tutte islealtadi per te, per mani e per arme. d'
ch'una sola. dottori, 3-94: te dal materno sen polinnia accolse, /
, purg., 33-74: io veggio te ne lo 'ntelletto / fatto di pietra
giri, / o divo, e te che de la diva fronte / la monda
lavasti al fonte, / chiamano; e te che sei pietra e sostegno / de
dio ha comandato agli angeli suoi di te, che ti guardino in tutte le vie
ceylon tea è troppo umilian te. saba, 5-290: qui venivo fanciullo
marco e 'l buon batista / oran per te nella superna corte / perché in vita
della morte. ugurgieri, 243: te, turno, te aspettarà pena di tristizia
ugurgieri, 243: te, turno, te aspettarà pena di tristizia da non nominare
e vedi lume, / vedrai te somigliante a quella inferma / che non può
del bagno, 1-iv-5: ho fermato in te tutta mia poza / e se'tucto
non sarai felice, / quand'anco a te serbi l'arene il tago, /
oblia: / ma posa io trovo in te, qual pargoletto / che singhiozza e
/ è 'n quarto frauduto qual voi te sia dato. laude cortonesi, xxxv-ii-45:
che l'interiora delli santi ebbero posa per te, fratello. -pace dei sensi
: o greggia mia che posi, oh te beata, / che la miseria tua
. carducci, ii-10-232: delle carezze te ne farò, quando ci rivedremo,
non esser sì spaurosa, / ché te prometto de non te tocare. / andemossi
spaurosa, / ché te prometto de non te tocare. / andemossi a possare /
non aver paura, / ché non te farò male. landino [plinio],
e lusinghiero invito. / b riposo a te richieggo, / e a te in
a te richieggo, / e a te in sen vengo a posarmi. cesarotti,
/ ogni creata cosa, / in te, morte, si posa / nostra ignuda
lo sòno e que significa? representa te, scire. morovelli, 279: mi
ancor giovane mi credo / ché giovinezza e te siete una cosa. / ma se
io vedo / saprò che anche per te morte non posa. -abbandonare le
dante da maiano, 1-7-12: in te, mia donna, posa piacer tale /
e dei vizi, xxxv-ii-343: incontenen- te aperseli [la giustizia alla verità],
/ vincol de carità ch'ivi sospeso / te tenne per punir el morso amaro!
. fra giordano, 3-7: conosciuta te la verità, non ti puoi partire
che tai tre donne benedette / curan di te nella corte del cielo, / e
esploratori nostri. marino, v-6: io te ne resi un cambio equivalente / poscia
che non è positivamente rimpet- to a te, ma rimpetto alla colonna.
di più insieme intendere non mia conparativamen- te, cioè a. ddire la maggiore parte
sul positivo. noi vogliamo sentirlo da te, che alla lunga sei quello che
però confessa avere in buona parte tratta da te. b. segni, 7-60:
: essi provocaronti ad ira e partironsi da te e posposero la legge tua dopo le
, posposti essi, lo diedi a te. bellori, 2-444: egli, posponendo
me stesso per discendere a tanto, e te stessa per posporti a una donna di
e che potea / far più per te, ché la mia patria stessa / a
, ché la mia patria stessa / a te posposta, ogni delizia e quanti /
quanti / può la terra dar beni e te donai? fortis, xxiii-470: colui
e 'regni, illustrami di te, sì ch'io rilevi / le lor
23-79: se prima fu la possa in te finita / di peccar più, che
pio signor, l'offerta umile / da te provvista e ne concedi possa / che
cuore / d'esprimer quella che per te m'inonda / turba d'affetti.
finite posse, / le qua'da te percosse / son state sì che mai sanar
questo, egli è di tanta possa che te e noi metterà a morte. machiavelli
bene schivo, / d'oro in te, in me di piombo il suo strai
, /... / per te sola si poggia / davanti a quel che
irrompa qui possa d'inferno, / te duce nostra. graf, 5-743:
la tua maestate / ed offerisce a te, quando e'bisogna, / la francia
. boccaccio, vti-231: l'usanza a te di terra sottoposta / onorerai non come
veggon che possanza / gli onori: a te gli trai / e non da men
di melano. foscolo, i-172: non te desio propiziante all'ara / della possanza
., 4-8: le angeliche possanze a te [o maria] ministrano e serveno
/ prega la nostra speranza / che te possam sequitare. 3. capacità
ha possanza / natura, a cui virtù te il ciel prescrisse, / di far
uomo. monte, i-i-ii: di te medesimo, amor, mi richiamo, /
qua da la speranza / c'ha sopra te possanza. aretino, v-1-128: credo
: monda sempre permane men te che te possedè: / per colpa non
sempre permane men te che te possedè: / per colpa non se lede
doglioso, / un cor che senza te viver non crede, / quanto sopra
può tenir nel mondo aventuroso / e chi te parla et ode e ti possedei bembo
se prendi, tanto abbracci, che non te ne removi, / e gioie
35-68: o amor caro, che tutto te dài / ed onnia trai en tuo
fatto; e là, s'ella a te piace, / posseditor di questa mia
, alquanto di quelle dirò che a te non poterono essere note né per veduta
apportato et apporterai sempre a chiunque da te è dominato e posseduto? foscolo,
unione, / non c'è divisione che te da lui retragga. -sorretto spiritualmente
unica, grande, / e eoe te ma al genitor sembianza. praga, 3-92
urbin, siedi eminente. / nacquero in te quei duci a cui l'ardente /
, e a pianger teco impari, / te beato infra mille! l. gualdo
tuo valore / ch'ogni vertude quasi te n'inveggi, / ché nessuna è per
, ma, vago d'udirgli, te gli chieggio con ogni instanza.
., 18: io son venuto a te che hai il nome reale, imperciò
io son colui che per quest'al- te rive, / al nuovo suon di mia
vivi; / el megli'è di te quivi / là dove tutto gir non se'
terra nella quale tu vai, a te e alla tua generazione, in possessione
commodità d'ogni bene; la giustizia te assicura il possesso, la pace l'uso
quando tu, tornata nel possesso di te, potrai scrivermi a lungo, amerò sapere
iacopone, 1-82-56: non n'ài en te possessore, / d'altri non n'
solo / a far che tu di qua te 'n fugga a volo? buonarroti il
discordia viene, fa'che non venga da te. castiglione, 123: chi.
caro li peccatori vivere e possibili a te conoscere che morti, senza speranza di
siamo possibili; ma li dii del cielo te ne ringraziano per noi. nievo,
per dio, attentamente riguarda e vedi te possibile a morte ricevere, se per lungo
presente e futura, per trovarmi con te... ma anche questo è ormai
contadino il quale andava in cerca di te e mi ha fatto non so che
chiedo a mia posta una coppa da te ». 11. grandezza,
malatesti, 74: di quel che a te darò non vo'quattrini / e tu
tuo negozio principale non ricerca che tu te ne venga in persona, manda quanto
che dichi vero, sì bon zelo te movesse: / 'n altra parte vói ferire
, « il satisfare altrui, / felice te se sì parli a tua posta!
giovani inesperti, i quali, come uno te gli adula o di leggiadri o di
, battuta da così straordinari flagelli, te ne vai per le poste ad una total
t'imbarchi in altri assegni postdatati? non te ne circolano già abbastanza?
maggior quiete del mondo, dentro di te avrai la morte: una postemùccia che
e virgilio / stimo sì, ma per te, mio dolce assenzio, / posterghisi
da prato, 1-ii-332: perché superfluo a te sarebe esponere di questo lo irrefregabile argomento
mai non s'asconda / in te l'eccelso don dato de sopra; /
de'posteri. panni, i-73: te co'miei carmi ai posteri / farò
/ farò passar felice: / di te parlar più secoli / s'udirà la pendice
e diceva: burchiello, burchiello, tu te ne vai rigonfio come un quarterone.
, i-288: il giovin caro e a te posticcio / sposo alfin s'è levato
questo mio quam iocundissimo postliminio e ad te redire. buonarroti il giovane, 9-455
anema mia, creata gentile, / non te far vile enchinar tuo coraio, /
: sappi che non mi scorderò mai di te, e già hai un posto obbligato
mondo'(che farebbe ridere / anche te dove sei, se ancora sei).
posto. buzzati, 6-324: con te bisogna essere cattivi, adesso capisco tante
cose, al posto della laide io te ne avrei fatte anche di peggio.
gigi? vedi, questa fa per te, è un pippolo di pepe. -allora
per una donna dura di carattere come te. -di un animale domestico:
? carducci, ii-10-137: una persona come te non guarda né meno a cotesti arnesi
lavinia partorirà nelle selve, tardo a te di longa etade. caro, 6-1146
lavinia in lazio avrai / figlio postumo a te già d'anni grave. c.
, 1-ii-434: caccia... da te le soperchie allegrezze, caccia da te
te le soperchie allegrezze, caccia da te il soperchio disiderare, caccia da te
te il soperchio disiderare, caccia da te il soperchio temere. e da te al
te il soperchio temere. e da te al pustutto caccia queste doglienze che tanto
la vigna / s'el noi sapessi questo te l'insigna: / monda la vite
storto che sorte dalla fila? come te ora che vai a letto e ti
clima non tuo, noi cadiamo divisi da te com'aride foglie al soffiare del vento
/ gridano ogni anno: -buon per te se arrivi! -. alvaro, 12-199
alto è l'onore di chi a te [l'amore] / conviene in un
farti visita / sogno la notte a te! tarchetti, 6-i-428: di mano
sei d'ogni fin glorioso; / da te in te ogni potenza luce. vasari
ogni fin glorioso; / da te in te ogni potenza luce. vasari [zibaldone
, e tutti paiono più forti di te. bibbia volgar., iv-515: quelli
al cielo, con volerti fare da te medesimo la ragione. luigi martini, ii-412
invierò un consiglio, che, essendo da te liberamente accolto, mostrerai che non sono
alta potenza: « or fa che 'n te la sacci usare ». pilizaro da
potenzia del ciel, poi ch'a te piacque, / maraviglia non fia saltar queste
come nelle altre criature; ma veramente te medesimo, il quale se'ospite di giocondità
/ o trar per altra via / te ostinato amator de la tua musa? alfieri
vuoi sapere chi io sono. ma se te lo dico puoi prendermi ancora per amante
deo fa'tu salimento, esso sol te pò empire. g. m. cecchi
, che per assenzia / mai possi te scordarmi in alcun loco. del carretto,
molta dolcezza, non ti muovere; te ne potrebbe venir male. gozzano,
voglia del cicalare... può in te tanto che tu non desideri di tornar
/ a me salvar la vita, a te lo stato / (ché tuo fia s'
pascoli, 629: ora a te sola ridirò le storie / meravigliose, che
tu ti volti, par ch'egli te seguiti, mostrando tutta la schiena fin
leopardi, 28-15: ornai disprezza / te, la natura, il brutto /
mazzini, 42-94: mando un potere per te, giusta le idee che m'hai
e nemico mio; / nullo for te sor me ha potestate, / teco n'
in terra di perdonare i peccati, a te dico, paralitico: sta'su e
siena, 2-22: grande contrarietà era in te, cristo, / dico secondo la
fatto giucare. / ma da che io te n'aggio asicurato, / a biancifior
qualunque che gli venisse alle mani, tu te ne sdegneresti: e dando tu la
scorta. dominici, 1-164: se, te vivente e consenziente, gd fai proprio
ibidem, 474: vorrei saper da te, come colui / che sei ne 1'
63: fistili vengna ne la pota che te cacò. comazano, 1-67: potta
e le capre alle povente / e a te vicine, rumando, aspettavano / che
aera stella, / me scuso a te, ché ne copre una fronte. boiardo
mentale. carducci, iii-28-329: a te non fanno i rabeschi della preziosità poverella
, poveretta, / che tu se'a te stessa micidiale, / ch'è maggior
vicini o 'ricchi, perché riconvitino te poscia e rendanti vicenda; ma chiamerai
, quanto è povera la nostra mente a te comprendere! boccaccio, vili-1-5: conoscendo
scollate, il solo / che avessi con te, troppo fragile per le asperità di
neppur parlare. alvaro, 2-210: tu te la prendi con me perché sei un
). corazzini, 3-98: nessuno te le racconta più, / quelle povere
, che se io dovessi confessarle a te arrossirei. gatto, 1-223: innamorate della
. marchetti, 5-127: « povero te, povero te! » gridando /
, 5-127: « povero te, povero te! » gridando / vanno « un
che confessano la loro povertade saranno da te arricchiti, perocché chi si fida di
. martello, 6-i-207: a te strepitan rane pozzangherose, illustre / sol
per ciò ch'io sono teco e benedicerò te e moltiplicherò lo seme tuo per lo