cui disse la macchina: -lamentati di te medesima, che a tuo danno mi
). carducci, iii-4-85: a te da'verdi mugghianti pascoli, / da'
i-70: dal mugghio del mar che in te si frange, / s'alza il
ama, / misero, e a te compiange. carducci, iii-1-205: fanciul-
. pascoli, 422: impazienti a te muggir le stalle / chiuse.
: in segno dell'amor che per te sento, / un mugile ancor vivo io
io pur la mula / non tenga a te, siccome a me tu fai
adeguatamente. moniglia, 1-iii-165: -a te l'ho date / nella passata notte
esclamare con giubilo: - benvenuto a te, impareggiabile inverno! 2.
nievo, 1-40: ora io dirò a te, lettor gentile, cosa che mulina
. jovine, 5-263: -questo non te lo dirò mai, -fece luca mugolando a
cavallo e 'l mullo, / far te medesmo d'intelletto indegno. g
, nè beni di comuni, non te ne impacciar mai, chè te ne pentirai'
, non te ne impacciar mai, chè te ne pentirai'. è necessario scegliere con
, né beni di comuni, non te ne impacciar mai, ché te ne
, non te ne impacciar mai, ché te ne pentirai. 10.
è multànime: non è mica come te che ti accontenti del tuo ticchettio e
belle multilustri. pindemonte, iii-553: per te degg'io / trar dell'ebano mio
: non si è saputo più nulla di te e neppure ho chiesto / possibili improbabili
e giusti / renda il signore a te munerazióne. b. giambullari, 7-100:
. nievo, 696: -e a te dunque -soggiunsi io -non restano ora che
se'per grazia e muno / che per te chiese con divoti preci, / ché
hai / io n'aggio una per te fra i miei munuscoli. bartolucci,
/ che gli occhi di pietà verso te mova. dante, vita nuova, 19-12
. alfieri, 1-558: infiammate parole a te pur dianzi / non mossi a caso
grave abrotano, / se fia mosso da te, vedrai ben tosto / molte effigie
? / la tua donna si muor di te, aspettando ». cavalca, 20-303
suonin mille tube, / chi move te, se 'l senso non ti porge?
a tua posta muovi / questi affetti da te, che in noi, nascendo,
). bendedei, lvì-59: felice te, che puoi con la pittura /
, / poi che i vicini a te punir son lenti, / muovasi la capraia
, / sì ch'elli annieghi in te ogne persona! guido da pisa, 1-327
, 9-1-75: ora vuo'tu ch'io te la dica, eh? ma in
più non me infenochiare, / ché ben te cognosco in mio danno e noglia
gioia, / gioia celeste che da te mi viene! carducci, iii-25-210:
noia infinita la volta / che stacca da te una smarrita / sembianza come di fumo
nostra beatrice udio da certe persone di te ragionando che la donna la quale io
nel cammino de li sospiri ricevea da te alcuna noia. m. adriani, 1-88
, dolorosa noia, / spenzola, in te così la vita altrui / scarsa,
, 1-152: per mia satisfazione non te sia noglia ascoltare una exem- plare istoria
umile santa vergine maria, / per te si va a veder chi sul legno /
amava. boiardo, 1-9-16: ora te vedo de cotanta noglia / e da
pegolotti, lxxxviii-n-221: io vo'tacere di te ornai, vinegia, / lupa rapace
strozzi, 1-307: tommaso, se te lo disse, fece per darti noia
vuole / la gatta: adosso a te tutto il mal tempo / ha rivesciato
poco gli dura, senza alcun rispetto te la pianta. b. davanzati, i-130
, lasso, m'adiro, / te vo noiando e con sospiri e preghi.
quale sarà fra'cittadini sì infimo che stimi te e non pigli ardire a noiarti quando
abborrito; altrui noioso, / insoffribile a te. foscolo, xiv-219: ti scrivo
voler a ogni costo diventare noioso e a te che gli hai voluto bene e a
ubertino d'arezzo, 208-14: io ben te ne pregio in qualche cosa, /
le catene. metastasio, 1-ii-12: a te già noto / è il bel giustino
guinizeui, xxxv-11-480: arco da cielo te mandi angosciosa / saetta che te fenda
cielo te mandi angosciosa / saetta che te fenda, e sia presta: / che
e più molesto / se un altro te percuote e poi fa motto! molza
tempo lieto / niun lo sa più di te, se guardi il vero.
di buono animo, ché questa fortuna a te così noiosa ed avversa cangerà stile.
chioma o diventerà vecchiezza canuta, e le te nere guance e la serena
. i. frugoni, 1-6-184: io te la canto da l'aonio monte /
moglie, bene l'avrei ottenuto da te! m'avvedo tosto che ho scavalcato
. varchi, 23-273: torrò da te un cocchio a nolo. cantini, 1-9-105
, 93: di me. signor, te incresca: / e appresso questo sento
che a le genti di libia per te solo / et a tiranni nomadi et a
stupido avvocati. foscolo, i-160: te nudrice alle muse, ospite e dea /
l'offrite. pananti, i-439: te pur, povero can, rammento e
: nelle paure della veglia bruna, / te noma il fanciul- letto. tommaseo,
/ « non dottar, ché ver te non son fallace ». chiaro davanzati,
ricca di tanti eroi quanti destina / a te chiari nepoti il cielo amico, /
: tre dolci e cari nomi hai in te raccolti, / madre, figliuola e
carducci, iii-4-16: ecco, a te [roma] questa, che tu di
latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some, / non far
tu non aprirai quella lettera! io te lo impongo in nome della legge! pascoli
: è in corso, l'avvocato te lo potrà spiegare, la nomina del sequestratane
orientali. sergardi, 1-116: meglio di te le nominanze degne / di pastor
neri da'eccati, verranno a te, per esser illuminati. ariosto, 1-4
: mi faccio nominare sottotenente anche per te; perché, se mi pigliassero soldato semplice
« sei un ex-allievo. mi ricordo di te perfettamente ». -menzionare se
i-472: o giovane, se gl'iddii te al nominato paese riportino con prospera via
interrogazioni e dimande potrai rispondere, io te farò ricco e serai di più nominato nel
e se pur senza, almen non te ne accade / morte né danno né ignominia
mi deduca / nel fare a te ciò che tu far non vuo'mi.
salme / dal ceppo che radice in te aver dee! / deh non vietar mille
: frate, sedi joso, / non te paira despectusu, / ca multu fora
vorrai esercitare alla sofferenza per amor di te stesso e non delle cose estrinseche,
nuto. -volevo svagarmi ma neanche con te non posso. -non di manco
matta ed empia / si farà contr'a te, ma pòco appresso / ella,
non vói lassare / ch'eo non te receva a benvogliente. compagni, 1-27
, 45-12: i'non difendo a te che tu non ami, / ma non
, / e, nella fin, dolente te ne chiami. passavanti, 13:
per questo io non voglio che tu te n'uccida, né ancora che una sola
né ancora che una sola malinconia tu te ne dia: niuno dispiaciere m'è,
che tu impromettesti, ch'io non te ne avrò di meno cara; ma
albergo ». dominici, 1-61: da te non si partirà che non ti benedica
non rispuose altro se non: sia a te copia di noi. petrarca, 22-2
; pur nondimanco poi che promesso te l'ho, io so'contento. b
recare a servigio, come se per te proprio l'avesse sostenuta. cavalca,
volgar., 9-30: ciò che a te o altrui interviene...,
/ come inanzi si vede. dar te, conv.., iv-xvn-6: la
, che gli artisti dell'antichità erano te nuti a rispettare e a perseguire
anno. arici, iii-67: a te boote / darà norma cadendo, ove
, iii-28-189: testi francesi, norvegiani e te deschi. 2
, di origine indeuropea. nòsce te ipsum, locuz. lat. una delle
dell'uomo, il 'no- sce te ipsum ', questo primo motto della scienza
. = letteralmente: 'conosci te stesso'. nòsco, pron.
-non ne son forse degno, secondo te? -ma nossignore, scusi! -s'affrettò
dante, pure., 15-101: vendica te di quelle braccia ardite / ch'abbracciar
la quale tu, importuna, piaci a te e al nostro marito. ovidio volgar
che io ho fatta non può nuocere a te, ma tato. -nota del
dividere / da tanta nobiltà che 'n te sì regna. pulci, 27-116:
, e tu lo sai. se te la facessi vedere, questa noticina presentatami
tenere la mia regola, ognuno che servirai te ne renderà buono merito e non perderai
. chiaro davanzati, 385: per te lo dico, novo canzonerò, /
/ non superbir, perché tè chi te nota. / quando del dolce, quando
, l'uno e l'altra, come te. d'annunzio, iv-2-1249: vi
fare. / comanda che sien a te recati, / ché tu ti vuoi con
schiavo, che alla viltà che negando te stesso dimostri ben ti notifichi, indegno
ultimo passo verso il cristianesimo. il 'trascende te ipsum 'sta per notificarsi. l'
, sì della parte che tocca a te e della parte che tocca al notificatore.
noticia galdo, / qual ò di te, avegnaché confusa, / che per inanimato
bere all'onda, / conosceresti in te la mia tristizia. tasso, 12-91:
parso e utile e necessario, volendo a te, unico signor mio, novellando alcuna
risulta, è noto a me, a te, a loro.
/ e sì come uomo a cui di te più cale / che tu forse non
che tu forse non pensi, a te ne vegno. sarpi, i-1-269: vostra
v. metastasio, 1-ii-12: a te già noto / è il bel giustino e
, / l'una causa dall'altra a te fia nota. -compreso, ammesso
mio voler, che noto / render a te lo dee. f. m.
: il caso è questo; non per te, ma per altri, a cui
più noto- mie: delle quali 3 te ne bisogna per avere piena notizia delle
infamia è facilissima cosa a dir di te tutt'i mali, sì come dificilissima
paese (che siamo cierti che a te è notorio) ricoveri col senno tuo e
bassi / crucci ravvolgi e sperdi: a te mi chiami, / e con te
te mi chiami, / e con te sola il mio cuor solo stassi. d'
... /... ripregando te, pallida morte, / che mi
gigli, 2-190: in faccia a te chi può cantar d'altrui? / i
/ a ogni lume più chiaro a te vicino. c. i. frugoni
quanto ha l'uom vaneggiato / per te, feroce brama! / nel notturno
e d'onestate il pregio, / che te n'andrai fra nazion nemica, /
). salvini, 24-349: invoco te beato in molti nomi / furioso bacco
e gran metafisico, diceva: tienti per te il 'noumeno e l'ente '
colle. iacopone, 1-71-in: eo te voglio dir novelle, / le qual'non
voglio dir novelle, / le qual'non te sapperò belle; / fatt'ho ordene
a disperare, o la moglie di te, o tu di lei; or toglila
. bandi, 3: racconto a te come racconterei a'miei figlioletti,.
e utile e necessario, volendo a te, unico signor mio, novellando alcuna cosa
. salvini, 22-263: perché a te vo tai cose novellando? ch'ornai
tai cose novellando? ch'ornai a te contai ieri in casa. carducci, iii-22-330
, / narri giochi d'infanti a te diletti, / o arguto novellier della campagna
da signori. arici, ii-61: a te l'altar di novellizie infiora.
, / per lei ti priego che da te non fugge, / signor, che
concento adorneranno. pascoli, 621: te la coppa ora giova: ora tu lodi
mia giornata incerta e bruna, / te viatrice di questo arido suolo / io
sostant. anonimo, i-547: di te so che favella / tutta gente novella
ognor saranno freschi, / né contra a te saranno mai leggieri, / ma d'
innamora. crudeli, 1-8: per te l'incomparabil farinello, / seguito dalle
no '1 niego, hanno in te stanza, / che qui di noverarle non
palla benigna, / da poi che te salvò dal rio consiglio / de la noverga
, / stanotte mi darai uso di te ». -per simil. e
tanto ineguali / ch'io odo ognor di te mille querele. benivieni, 1-113:
la patria ch'a me madre, a te noverca / fu e non è consì
che si dice: 'adolescentule dilexerunt te nimis '. giuseppe di santa maria,
animo mio a la dottrina, uderò te reputato dotto et instruttis- simo biasimare quasi
mia figliuola ad icilio e non a te: ed holla allevata per le nozze
giuste noze. marini, iii-30: per te pure, o perfido, si chiude
, i-308: péra dunque chi a te nozze consiglia. foscolo, sep.,
t'appresent'al signore, isso per sponsa te pianta. s. caterina da siena
carrara, xxxix-11-37: canzon, s'alcun te chiama obscura e nube, / o
. andreini, 130: troppo è a te vii magion l'opache selve / e
al tuo nimico, mandato contro di te dal signore, nella fame e nella
, viii-267: ecco io vegno a te, dice il signore delli eserciti, e
quale è l'omo tanto crudo / che te non piange, o filgliol mio?
ti terrebbe che a carni nude non te ne andassi brancolone e frugone per quelle
bertolucci, 66: poterli cercare con te / fra le gaggìe nude nel sole
, ii-657: l'estero ti ridava a te stesso quale tu sei, spoglio della
se in trofeo sublime / accumulate a te mirar vi piace / le domestiche insegne.
fa'... che non vadi te spargendo / fra le cose create, prive
648: perando, amor, da te salute in vano / molti anni tristi e
ho col nudo affetto, in te solo tutta la mia speranza? m.
strepitando i lieti aligeri / discendono su te con desiderio, / e intorno un
/ misero e sol, che senza te son nulla? alberti, 286: -sai
sarai nulla. tommaseo, 5-84: da te sei nulla, e solo in dio
bel ponto. -né vo'impacciarmi di te nulla nulla. grazzini, 88: non
pucci, cent., 82-73: i'te n'ho quasi men che nulla detto
d'amor gracile velo; / che in te segnato il nulla e il viver pòrte
fronte, doveva essere un nulla per te. 8. condizione sociale ed
pietà nulla giove, / s'anco te il dritto e la ragion non move
figlio e caro, al par di te: se nulla / ami la madre placido
o con seco risolvere essere fuor di te ogni cosa vanità o sciocchezza, in tanto
che 'l timore e l'amore di te, del tutto creatore. g. capponi
, la tua casa / sembrano poco a te, sembrano cose / da nulla
. nulla meno / piuttosto che aver te per mio nemico, / farò come
: la fortuna si dee dolere di te più che di nullo siri di questo
lorenzo de'medici, ii-122: grazie a te, sommo, esupe- rante nume,
amor eli incendi / nodrirti vuoi, te su le paglie avventi, / e,
e nume. parini, iii-39: te [o impostura] suo nume onora e
mondo numerato sia, / pur senza te, dolce speranza mia, / parmi
. carducci, ii-1-179: do ordine a te di riscuotere da quel soldati, 2-89
prima che fusse niente formato / da te, eterno vero creatore, / sapesti il
io da prima. manzoni, ii-628: te dalla rea progenie / degli oppressor discesa
aura de'canti, inclita donna, a te; / a cui ne'tòcchi rapidi
amiche numerose, amici / giovani come te. -per estens. ripetuto, reiterato
, tutto è numero e modo / in te nova. sei la grande carmenta.
il quale (se non è per te lavoro troppo incomodo) desidererei che nel
. groto, 1-66: tal fiamma in te [venezia] non arde come ultrice
primaverile, upupa, come / per te il tempo s'arresta, / non muore
10 medesimamente facio, chi metterà discordia intra te e me. guidotto da bologna,
poi fare beato: / deh, che te noseria? romoli, 7: né può
de le femine: io lo dico a te, filliuola, perché m'intenda la
lacrime. d'annunzio, i-181: a te libo, o despota, di porpore
che guai ci sono? -buon per te che hai buone nuove. io sono la
diminuisca questo solo mio atto, tessermi di te nuova mente fidata e l'
. maestro francesco, 652: per te dico, novo canzonerò, / che
baggiano / difficil non sarà che, te credendo / nuova di zecca, ti darà
ora che egli è fatto, tu te ne mostri nuovo e malcontento! g.
parini, giorno, i-205: or te questa, o signor, leggiadra schiera /
io credevo che ogni divulgata cosa a te fussi per nova. savonarola, iii-436
9-480: noi non meno / curiosi di te saremti al fianco / a squadrar teco
di novo ardore / per avventarsi a te lotta col petto / e in ogni fibra
, 23-174: coloro i quali hanno da te i benefizi ricevuti non possono richiedertene degli
donna, / quale è nupta, e te e me lasciommi: / però al
nuro, / aivoto quanto passo a te supplico / perché mi arli.
, i-126: quando la natura produsse te, uomo, del ventre della madre
madre, io [la fortuna] te nudo di tutte le cose ricevetti e
d'altr'omo i'sia: / di te sol mi notrico, in te sol
di te sol mi notrico, in te sol spero. varchi, v-560: come
dio, fa'in quanto puoi onorino te della sustanzia loro, se alcuna cosa
fosse tocco di vedere tanti figliuoli e da te con tal cura e sollecitudine lungamente nutricati
stizzosamente le spalle... e te con pochi abbandonata lasciare? periodici popolari
allor che siede, / men di te bella, o gentil suonatrice, / men
o gentil suonatrice, / men amabil di te quando favelli, / o nudrice dell'
della natura. tommaseo, n-120: te dal sen della madre tra braccia
la sventura, nudrice d'ogni virtù; te accompa 4. protettrice soprannaturale
. bonaventura volgar., 151: a te, che portasti dio...
fed. della valle, 7: te, betulia mia, nodrice e madre /
più riguardevoli. foscolo, 1-160: te nudrice alle muse, ospite e dea
esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto di salute, e
agevole molto a nutrire, se tu non te ne spaventi per li ladroni o per
corsier che all'alma sposa / e a te suo fido cavalier nodrisce / il placido
carducci, iii-3-254: noi coglierem per te balsami arcani / cui lacrimàr le tra
ricevi: / tal giudizio comincia per te. cattaneo, v-2-26: la grecia
, questa mia vergine / sola a te si convien, sola a te serbasi.
sola a te si convien, sola a te serbasi. / ecco per te nel
a te serbasi. / ecco per te nel tuo coro s'esercita, / per
nel tuo coro s'esercita, / per te prende i tuoi tirsi, a te
te prende i tuoi tirsi, a te s'impampina, / a te la chioma
a te s'impampina, / a te la chioma sua nodrisce e dedica.
, i-1012: o che natura / a te il nodrisca, o che da ignota
nudrii nell'amor tuo; fido a te resi / il mio consorte. alfieri,
a vile. arici, ii-32: a te, gran diva, che in diletti
niccolò da correggio, 180: a te, cità, non gravi, che tu
che m'era cara perché mi veniva da te. gobetti, 1-i-645: la sua
/ ma il tuo fato immortale a te non dava / scampar dall'ira de'
'. onofri, n-47: in te [sole] nutro il respiro / assiduamente
... /... a te l'amore / ed un'aura ardentissima
: « o mio nutrito, beato te per questa oppinione, se questo aggiugni!
, 8-5-1563: o fortunato, e di te padre e figlio, / felice augello
augello [la fenice], e di te stesso erede / nutrito e nutritor,
tosto possa virilmente e divotamente servire a te, mio creatore e nutritore. bianco
s. pietro apostolo sì mi manda a te, acciocché tu mi debba liberare da
carlo, carlo, la nodritura che in te sino da fanciullo ho fatto e li
la metà di quel sol ch'in te scintilla? ghislanzoni, 16-216: l'orrore
: il nuvolo e '1 sereno / in te [baia] riversin fumo, solfo
io lo seppi / che ritrovai per te la voce, sciolto / in un gregge
molti amici: se verranno nuvoli sopra te, non ne troverai veruno.
cessole volgar., 1-99: caccia da te paura e allegrezza e speranza e dolore
guerre. boccaccio, iv-167: a te occulta il nuvoloso tempo ogni stella.
-ebbene, come passò il negozio fra te e la regina?... -credi
33-124: o luce etterna che sola in te sidi, / sola t'indendi,
, / sola t'indendi, e da te intelletta / e intendente te ami e
, e da te intelletta / e intendente te ami e arridi! boccaccio, dee
stelle, / c'è chi come te attende l'alba / scrutando il tuo viso
que eri vestito, / cà ornato te veio de multa bruttura? guittone,
7000 franchi a nostro carico, ripagabili da te, da me, da acerbi,
ho potuto, / né posso senza te, confortatore! aretino, v-1-869: il
voglie il freno / donna, di te non meno / savia e gentil, né
obbligandomi con tutta la mia fede a te, caro signore. l. giustinian
. giustinian, 1-151: se tu te digni, o rosa mia fiorita, /
eravate già obbligata. tarchetti, 6-ii-614: te lo giuro o carlotta, io mi
l'avvenire, questa lettera sarà da te conservata come documento della mia promessa.
, certo a chi quanto potè mai te lasciò patire alcuno minimo bisogno, a
3-71: perché il tuo ruggiero a te sol abbia, / e non al re
da quello solo che costa a chi te lo fa? se così è, sarai
giov. cavalcanti, 94: a te, strenuo e ottimo uomo, come ti
di colui che farlo / convien a te come fante obligato. breve dell'arte
crescerà la molta obbligazione mia verso di te. -di obbligazione (con uso
fruttanti il può far comodo, te la do. d'annunzio, v-1-935:
gli obblighi miei / sono immensi con te. leopardi, -d'obbligo (
48-63: ho tutta la fiducia in te, e non ho difficoltà alcuna di
e dello obbrobrio della tua vedovità non te ne ricorderai più. colombini, 227:
obbrobrio e vituperio togli del mezzo di te. p. fortini, ii-131:
rio ha operato il corpo mio verso te? a usarmi tanta impietà, a straziare
borsi, 56: non voglio che te, signore, e per te passerei attraverso
voglio che te, signore, e per te passerei attraverso qualsiasi prova. mandami una
iacopone, 22-48: il vecchio desensato en te si è anidato, / lo strovele
r-57-95: il vecchio descensato / en te sì s'è anidato! / lo
, giorno, i-276: assai pensasti a te medesmo: or volgi / le tue
ad altro obbietto / non indegno di te. cesarotti, 1-xxxii-92: e 'l
m'hanno in odio a morte per te...; e tu per una
con l'immenso unico in trino / te t'offeresti per vittim'al legno, /
s la santa oblazione / di te. verbo incarnato, omo e dio,
dopo tant'ora / di tumulti oziosi in te riposa, / o amor mio primo
non voglio ormai fare altro che adorare te, senza mai distogliere da te il mio
che adorare te, senza mai distogliere da te il mio sguardo inebriato. te voglio
da te il mio sguardo inebriato. te voglio lodare, in te rapirmi,
sguardo inebriato. te voglio lodare, in te rapirmi, obliarmi in te. betti
, in te rapirmi, obliarmi in te. betti, 8: 1 balconi si
le cose belle / obblian se stesse te mirando, o giorno! -identificarsi
alle ore rapidissime obliate in compagnia di te. 8. che non ricorda
quel sacro dì, / quando su te lo spirito / rinnovator discese. idem,
varano, 1-10: or io veggendo te scopo al suo sdegno [di dio
, 10-90: l'altrui bene / a te che fia, se 'l tuo metti
tuo eterno seno, / fa'di te ciascun pieno, / sì che i pover
buono e faili eguali, / hai te medesma ornai posto in oblio? -essere
mia forma umana / per confondermi in te, nella tua vita immensa; /
d'onta. / oh che pietà di te, padre! ma tutto / dire
/ non può il nemico intingolo e te vede / che... / con
. /... / cresci, te prego, al ciel crescendo porta /
crescendo porta / questo bel nome che in te scritto lasso. arici, iii-245:
traverso. boccaccio, iv -88: a te sono mille vie da nuocere a'tuoi
masuccio se ricomanda e supplica che per te non sia posto al numero de gli
pagheresti con la morte, quanto io te con la oblivione, la quale tanto ha
offerivano gloria e n'ebbero scorno da te, ed ora giacciono nella tua oscena
, / la lunga età in oblivion te messe. landino, 241: e1 tempo
stato, senza respecto alcuno, da me te sia palesamente discoperto. nannini [epistole
di qua; e però iddio non te lo dà di là. e ài del
rivolo vege tante, a te da'cieli / privilegio immortai solo è concesso
polli dal nibbio, così dio buono farà te anima salva dal demonio ne lo ricoprimento
« lo spirito santo verrà sopra di te, e la virtù dell'altissimo t'abumbrerà
: lo spirito santo soprave- nerà in te e la virtù dell'altissimo obombrerà te;
in te e la virtù dell'altissimo obombrerà te; e colui che nascerà di te
te; e colui che nascerà di te, sarà santo e sarà chiamato figliuolo di
o madre del salvatore, perché per te la vera salute al mondo è donata
526: lo spirito santo sopraverrà in te, e la virtù dell'altissimo dio t'
don perfetto, / verrà sopra di te perfettamente, / e la virtù di
santamente, / perocché quel che di te nascerà / santo figliuol di dio detto
a lei: lo spirito santo verrà in te e la potenza dell'altissimo ti obumbrerà
mi rifiuti per basso lignaggio, sentendo te essere degli altissimi prencipi romani discesa,
re di spagna figliuolo, onde riputando te più gentile di me, m'hai per
... il quale (se non te ne sei accorta) ti fa l'
/ non domandar, ch'io non te lo direi: / s'io ti dicessi
3-225: -se sono un'oca per te, non voglio essere un'oca per gli
s. antonino, 2-110: taglia da te ogni occasione di male. bandello,
se tu poi, questione / ché '1 te roba et iniuria per poca de occasione
altri territori o regioni (anchecorso / che te conduce a sfortunato occaso. siri, tv-2-
miei destini! carducci, iii-2-138: te, fratei, piango, e piango de
produca appetito o mal penserò, / non te volgesti mai [o maria] verso
. or che hai gli occhiali, a te lascio il discernere. b. croce
mettiti gli occhiali, tu sei fuor di te. n. agostini, 6-1-147:
? di breme, 69: quanto a te [vauvenargues] sarà più obbligata la
135: parlerò io... per te, fatto interprete del tuo turbatissimo cuore
invia ». saba, 568: a te occhiazzurra questi canti deve / uno che
11-170: come il mio can di te, / geloso era il tuo principe /
nume, occhibendato arciero, / di te il mio cuor si ride. fantoni,
. d'annunzio, i-193: per te le frutta auree occhieggino / tra 'l
. foscolo, ii-268: sol per te il fervido bel garzoncello / a donzelletta
/ quasi dicesse: ho pur anche te giunto. goldoni, xii-120: lo so
modo d'entrar bruscamente a riparlarmi di te o dei bambini, figgendomi gli occhi
con che occhi dolenti / vedeva io te segnata in su la strada, / tra
tale è l'occhio della traversa del te, quello del perno di manovella, quello
. antonio da ferrara, 4: però te oro che 'n ver mi te pieghi
però te oro che 'n ver mi te pieghi / con li occhi de la toa
ti vedesse, udendo solo / narrar di te quel che ora ad occhio abrazzo.
, / perché non vedi ben prima te stesso? -avere, portare il
potetti mirar le tue bellezze; / perdendo te, farei degli occhi un fiume.
sì che era bello, più di te, che non scherzi in quanto a
varia d'error torbida ecclissi, / a te fabro di morte, a me d'
, 1-37-60: oimè, onor co'mal te vide, / cà tuo ioco
, / vedestila cader ne l'orizon- te? leopardi, 8-63: delle antiche /
cammelli, 320: sa'ch'io te dico ogni caso occorrente. / una mala
, se non preferì la mamma aprirsi con te, l'ultimo giorno, quando io
: chi è più degno di te d'occorrere alle mie forze? vieni,
cotesta ròcca e che d'essa a te e a noi può occorrere grande pericolo
caviceo, 1-191: peregrino, il te occorre come a li dì superiori fece ad
, / ma, se occorre, te la fa. imbriani, 6-5: quando
cose che, occorrendo il bisogno, te ne farò vedere la ispe- rienza.
per farne una. cassola, 9-118: te li potrei dare io [i solai
napoletane del quattrocento, lxiv-39: io te amava occultamente / per salvare el to
schietto, / dimmi con libertà se in te s'asconda / qualche occulto difetto.
de redurte in qualche locco / che parlare te possa un pocco / e tocarti al
del mio corpo non era occulta a te essendo ancora nella sua materia e senza
: l'occhio di dio è sopra di te e vede l'occulto del cuore tuo
, il qual ti vede in occulto, te ne renderà palesemente il premio. d
memoria e la fantasia, e però te ne fa beffe. de jennaro, 92
viscere e l'anima, attenderei a te. groto, 2-31: adoprati /
serai (lai sacerdote asciolta / non te fidar, ché sì dal tuo splendore /
e la gloria di dio è in te solo, e così dicendo stupidi e occupati
, iii-1-75: clizia oceania vergine / per te conversa in fiore / ancor mutata
e con le stelle, / venirne a te vorrei più lieto messo. leopardi,
octocedrónte, v. ottocedron [te]. octocoralli [ottocoralli)
: adonca vorrai dispiacere a chi tanto te ama per satisfare alli odianti? ben
riguardando a ciò che egli ha ora verso te operato. poliziano, 1-750: vorrei
; / persino ai re; persino a te, lucheni. cassola, 2-207:
: in questa supposizione di essere da te dimenticata, io non ti condannavo già;
eccomi a ripigliare la mia corrispondenza con te. s'io dovessi narrarti le vicende
parlar muto, / se non da te, che il senso interno odori. nomi
1-72-8: o castetate, flore / che te sostene amore! / o fior de
a cristo: - traeme di po'te e corriamo nell'odore delle tue sante
io sono costretto di stare lontano da te acciò che io ti dimentichi.
egli ha comandato alli angioli suoi di te, che loro ti conservino e che ti
vitellio oltra ogni rischio lassa, / e te trova, leonzio, e 'l cor
poco ofendimento. iacopone, 1-7-83: se te vorrai guardare da onne offendemento, /
iv-6-1: se io non vengo a te, fuggo la vita; e se io
; e se io non vengo a te degnamente, cadrò in errore di tua offensione
l'offensiva: -se ero in te, avrei avuto abbastanza amor proprio per
; ché le memorie triste / in te non sono ancor da l'acqua offense
virtù, 51: fa'bene a te se tu hai di che ed offerì a
di castigo. manzoni, ii-628: te dalla rea progenie / degli oppressor discesa,
mai da sprezzare la benevolenza di qualunque te la offrisce. b. davanzati,
cosa alcuna che io possa darti degna di te. m. adriani, iii-28:
20-19: oggimai non ti temo né di te curo. fatti di cesare, 183
questo non è ella potuto venire a te ma tosto verrà oggimai. sacchetti,
altro germoglio è il mio amore per te. -ant. anche al plur
deserta / di me, deserta per te d'ogni bene. -con valore
da siena, 127: onnisapienza è in te, amore, / eternalmente con ogniclemenzia
torte, / che pur al fiume te menan d'ogniora. ariosto, 23-108:
cortonesi, xxxv-11-42: ognunque creatura a te s'aduce, / ma solo 'l
amor sprezza / e pàrtise da te, suo creatore. maestro alberto, 183
: o luce etterna, che sola in te sidi, / sola t'intendi,
/ sola t'intendi, e da te intelletta / e intendente te, ami e
, e da te intelletta / e intendente te, ami e arridi! boccaccio,
cavallieri antiqui! baldi, 78: o te felice, o fortunato a pieno /
, 675: lasso! che 'nvan te chiamo [o sonno] e queste oscure
mia! quanta pietà mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta
nelli, i-346: -oh, tu te la ridi? -signor sì...
, 11: oh potessi sedermi a te d'accanto! / udire quei tranquilli
i. neui, i-346: -oh tu te la ridi? -signor sì, ah ah
quanto poy: / quando tempo toccalo, te fa chiamare oy. piccolomini, 8-186
lo dici, perche ha guardato anche te? borgese, 1-348: « oi!
avrete un lavoratore di panni: oi te, aquino, che non ne dovete
più. d'annunzio, iii-1-1018: oi te, gentiletta! e tu l'hai
. pesami, è vero, / che te perdo per sempre. oimè per sempre
. oimè per sempre / parto da te. d'annunzio, v-2-231: ora nel
ohimè, pisana! quante lagrime sparsi per te! d'annunzio, iv-2-1273: ohimè
verucci, 2-44: orsù, non te far più pregar: di'via liberamente,
il pericolo, che dee venir sopra te, tu piangeresti con esso meco. casti
mare, sotto li olibani fioriti, vidi te e le compagne tue sedute su nasse
napole se portano vendendo onne cosa; te vene in bocca la porta: e
, v. oleagino. olii te, sf. miner. pietra oliare.
: o persifone, or non fu a te licito, di qui a drieto,
forteguerri, iv-527: tu me, tu te medesma e la famiglia / nostra oltraggi
a costui / l'oltraggio che da te ho ricevuto. della casa, 576:
c. i. frugoni, i-10-54: te lodato ministro il tebro onora! /
il tebro onora! / rammenta ancor te del vetusto oltraggio / splendido emendator,
parlo / considerando ch'i'son di te [firenze] isceso; / ma il
verno in onta, / che forse a te potria, silvestre diva, / far
è però che io vorrei davvero aver te alleato a tutta oltranza. bacchelli,
: acciò che non credessi, per te stesso, ciò è per tuoi naturali,
foscolo, sep., 216: felice te che il regno ampio de'venti,
angeli cantaro / di sùbito 'in te, domine, speravi '; / ma
alfieri, 1-108: ad ottenerne / da te l'amato cenere io veniva: /
: il signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono, / e sollevarti oltr'
fatto, passiamo oltre: se ora a te piace che io sia bello, del
utilissimo l'uso della bevanda dell'erba te. = comp. di oltremaraviglioso
'/ venuta d'oltremare j trovano te che scivoli, che sbalzi, / rondine
parola romana ornai resa italica: 'teneo te, africa '. -letter.
, 1-58: splendore di oro è a te oltremisura carissimo, e non pensi intanto
n'avanza, / ahi, mal possente te, ferma o morrai. = comp
magnifica le lodi di colui / che a te con voce oltrepossente impera / ora il
omaccétto! salvini, vili-160: chi te l'ha detto? socrate forse?
padrone cattivo. moravia, 21-61: te lo dico io cosa sei: sei
lo pagheresti tu, l'omaccio che te la rompe, tanto ne hai voglia.
qualsivogghia altr'omaccion da bene / con te vai sempre mai poco o non niente
1-259: de l'alma, ch'a te fa verace omaggio / dopo tanti e
questa / godi: che molti soffrano per te. e. cecchi, 7-51:
a farti omaggio io vengo, / te su i quadrati e i circoli / fissa
di lei, / non tace di te. fucini, 312: tre giorni dopo
. s. ferrari, 156: di te, bel rano, rifioriti gli ori
vuoi ch'io vada, / con te giungessi sino all'ade / fedele come ombra
l'ombre di morte invan bramoso / te ricercava. 5. per estens.
. montale, 9-29: dopo di te sono rimasto il solo / per cui
ombra che dicevo è caduta su di te, / l'ombra di chi si ritira
. mai, se non da che conosco te. tarchetti, 6-i-423: quando questa
sognare e parlare sotto ombra: io te la canto. castiglione, 2-i-65:
, xxx-5-122: sovente / vedesti, e te ne 'ncrebbe, / il mio
, / servi di numi. a te sarà difetto / d'integrità (quasi un'
quello poco che tu avessi fatto da te, non fossi beffato e schernito.
intorno / ombrare i poggi, e te ne porti il giorno. boldoni, 6-60
, 1-3-156: lo spirito santo sopre 'n te ver- rane / e la vertù de
deo farà umbratura: / sempre vergene te conservarane. = nome d'azione da
, di tonalità degradanti. filare te, 180: in quello luogo con la
sei piatosa, / palma mia in te reposa. g. m. cecchi,
e storicani. goldoni, x-1062: a te, d'amore in segno, /
. mme quantto so che. ttu medesimo te lo stimi. però non ti farò
: solitario bosco ombroso, / a te viene afflitto cor / per trovar qualche
. pellico, 2-54: eccomi con te, qui solo, sotto un'angusta rotonda
facili fia de gli amorosi omei / te trar. menzini, i-76: di gioia
vorrei più: / vorrei morir per te: / piangendo dico omè.
mancanza. alamanni, 7-i-87: felice te, che vai dicendo omei / per
i 'ncredulitat, / ora ere'se tu te vo'salvare ». = voce
. idem, 1-107: 'contro a te medesimo il chiami, contro alle leggi
ravviso, / o miei compagni! e te, sì, che abbandoni / su
malavita organizzata meridionale, che obbliga a te nere nascosto il nome dell'
omicciuolo, con grande desiderio bramo di te lodare. fioretti, 2-3 (io)
bei discorsi. bresciani, 6-i-277: a te misero, vile e ingrato omicciatto dopo
spesso: / « non esser omicida di te stesso ». 2.
« che mai sia omicidiale / di te ch'amava ». intrichi d'amore [
: e ora sarai omicidiale quasi di te stesso, quasi del tuo sangue?
siena, iii-367: se'omicidiale di te medesimo e usi grandissima iniquità e ingiustizia
bibbia volgar., vii-no: santificherò sopra te l'omici- diario e le sue armi
le man di iuditte, / per te 'l signor davitte / tradì, adulterò,
con l'omnibus successivo, restando con te un'ora e venti minuti. camerana,
imitator di dante, / omuncol che te stimi esser gigante. savonarola, 10-212:
ridendo; -le sessant'onze della casa te le mangerai tu, fino all'ultimo
giacque, / zacinto mia, che te specchi nell'onde / del greco mar.
, i-1-39: me, che sol per te vivo e per te piaccio / a
che sol per te vivo e per te piaccio / a le castalie dee, ma
a le castalie dee, ma che a te deggio / questa dolce, che spiro
di riprimere tonde de'vizi che in te percuotono per sommergerti. ficino, 6-197
: onda di guerra / romoreggiando contro te si avventa.
(11): onde viene a te tanta superbia, che se'una vilissima
bugia, per avere onde dirla, te dimostrava. tasso, 13-i-270:
... /... te chinare la bionda cervice / a tondeggiante rossa
il sangue egregio / donde la figlia a te diletta uscì. -sostant. dante
patini, giorno, i-iooo: a te s'avvolga intorno / leggiadra veste che sul
: ridi, o tenera prole: a te serbato / è di cotanto favellare il
pur tu / ondoleggiando ognor con tutta te; / né far gran forza,
] a gli eterei spirti e di te degni / pinger la gioia, che juballe
prigioniero. lalli, 8-123: da te gran tebro fiano al mar condurti / di
gine). papi, i-133: te discopro / sotto l'ombra d'un platano
sotto l'ombra d'un platano, te bello / e maestoso inver, ma pur
voce esulando tra i rami / ondosi a te incontro come ogni giorno / non può
ondulazioni. cassola, 2-334: che te sei fatta la permanente, eh, burinello
, burinello? ammappete che ondulazione che te ritrovi. 6. oscillazione
petrarca volgar., iii-26: ondeónque tu te volgerai, tu troverai valle multo delettevoli
falsi- tade e onestade delle contra a te poste cose, da tutti cose conosciute
antiqua cità de marsico, corno già te può esser noto, è un monasterio de
e d'onestate il pregio, / che te n'andrai fra nazion nemica, /
, 93: torna la mia disperazione a te. / dopo aver tanto errato,
virtù. alberti, ii-70: tanto te loderò quanto in salvare e onestare la
12-120: dicendoti questo, non alludo a te, che, potendo, ne faresti
amico tuo, il quale avesse bisogno di te? fiacchi, 45: se voi
del tuo parlare onesto, / ch'onora te e quei ch'udito l'hanno.
io ne'fiori tuoi / posso a te, se del ver non t'annoi,
, com'elli àe nell'onferno di te seguire. felice da massa marittima,
bibbia volgar., i-408: togli a te spezie, statte, onica e galbano
nulla di questo che tu di'reputo da te, ma omnia dalla nostra sventura.
bianco da siena, 44: a te per te al tutto acconsente, /
da siena, 44: a te per te al tutto acconsente, / potente,
). mazza, iii-6: te i voti spazi del silenzio eterno / te
te i voti spazi del silenzio eterno / te videro, te udir, quando a
del silenzio eterno / te videro, te udir, quando a la voce / onnifica
, lxxxviii-n- -626: i'son di te omnin perfetto amico. bibbiena, 330:
gran cosa non mi pare / per te [o tempo], onnipossente!
/ m'invita a lagrimar, ché te non vede / l'onnireggente.
i-297: disse moisè: partitomi da te, orerò iddio. s. girolamo
. foscolo, ii-91: pur in te, benché ingiusto, accolta io vidi /
. teresa] / al tuo signor te 'n riedi. 5. chi
orazione, la quale oggi dinanzi a te farò. m. villani, 1-67
quand'io fui scelto alla cattedra da te occupata, io intendeva di professare non
. oddi, 2-52: mentre che tu te ne vai a così gran pericolo,
ne vo a buttare in orazione per te. de roberto, 555: i tristi
amor, sera e mane / gente per te mi paro * / orbato, se
che mai cosa più grande / di te visitò nell'alterno orbe. -orbe
: or be, che è di te? come la fai? savonarola, iv-315
cosa, onde non abbia copia / per te o per autor sentito o morbido
x-3-266: l'ira di dio su te mormora e rugge, / o italia,
aer torbi. tasso, 4-61: a te rifuggo, o sire, / io
, orbo di quella / parte di te via più gradita e cara, / pensa
. onofri, 11-8: a te, musa celeste, / ond 'aspettano possa
ah, trammi, / per gl'iddii te ne prego, all'orco trammi,
universo. campanella, i-38: da te [o dio] dipende il fato e
sai tu quello ch'io voglio da te? che tu faccia ordinare da desinare
il quale rispose: « chi ordinò te principe ovvero giudice sopra di noi? »
in quantitade, / né che per te io ordini alcun gioco / in onor fatto
. baldi, 140: io per te sola serbo a la capanna / doni
« se. ttu questo parli di te medesimo mostra i sengnali della mia ribellione,
bo- chin cum le perle serene / te suciarìa le labra d'un colore,
mio natale, imperoché assai prima di te [pittura] (col testimonio di gravissimi
per trovar sua originaria luce, / te fra ombre lasciò vedovo e solo.
forte e il bello / che in te ammiravo. -atto costitutivo, che produce
disse: « che debbo io senza te in vita più fare, signor mio?
; / un morbido origlierò / per te sul banco sta. 4.
; / o vii malizia, a te, perché t'allunge / di bella leggiadria
degli arienti, 61: come prima te vidi in la festa fra le belle donne
equilibrio e sei tranquillo nella coscienza di te stesso che resta ferma e orizzontale sempre
, su questo colle amato, / da te prend'oggi e dal mio re comiato
1-73: bene il presentimento / di te m'empiva l'anima, / sorpreso
prezioso orfico * / che mille grazie a te sempre replico. = forma
libro della tua passione e fatto memoria di te e se il peccatore orerà devotamente.
chiare / dello spazio gettato tra me e te. pavese, 5-52: tutti i
è orma d'altro uomo che di te. -traccia odorosa che persiste nell'aria
pianta. parini, 1-66: e te, villan sollecito, / che per nov'
salcio, /. 4. / te co'miei carmi ai posteri / farò passar
affetto / la patria, che per te s'orna e rischiara. 6.
d'annunzio, i-133: s'addice a te, messala, per terra e per
che si vide il sole, / di te più vaga e più serena aurora,
io allegro mi tegno, / vedendo te di gran savere ornato. giamboni,
). dominici, 2-7: a te è necessario innanzi a ogni cosa vestirti
., vii-155: un'altra volta edificherò te; e tu, israel vergine,
porte l'ornatura, / li dottur'te convitano che porte lor figura.
traluce, / la mia rima ver te vuol che si spanda, / e quella
servizievole: potrai dirigere la casa da te o affidarne, se più ti piace
. carducci, ii-8-102: venir da te avanti il 17, non mi conviene
* / sarei perfido al cielo, a te, alla suora, / che alla
: l'orranza /. del dato a te sovra ogni stella impero. borsi,
n oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor mi
mazzini, iv-1-224: ho delirato con te tante volte e poi la realtà nuda
mon- stro, / questa infelice epistola te manda, / in ne la qual
/ in ne la qual valor non te dimonstro, / ma foco, fiamma,
: spa- ventomi essere tante tristizie in te, per le quali giustamente hai meritato
tuono orribile e severo: / « per te non vivo, ingrata, e tu
dei rimproveri amministrativi che non sono per te, ma proprio l'amministrazione che mi
imperiali, 4-39: talor dubbierai dentro a te stesso / se l'orrido o l'
se l'orrido o l'ameno a te più piaccia. d. bartoli, 11-7
sotto l'irsute poppe, mansueta / te pargoletto orrida lupa accolse. fantoni
, vii-60 [var.]: te non error ma vizio / spinge all'orrido
quel di parlari orrisono mischiume / che in te si rag- gavigna e si riscorza.
osservazione. carducci, iii-19-21: gloria a te, gridava [il sacerdote latino]
vii-1291: un uomo / che come te per l'orror vada e il rischio /
marte, e'[rinaldo] rassembra te qualor dal quinto / cielo di ferro scendi
tu a dir di quello che a te più giova che si ragioni. caro,
. di leo, 207: veggo te ch'a molte scorta e duce / sei
, i-576: se tanto amore è a te di sapere le nostre fortune e brevemente
fatto, passiamo oltre: se ora a te piace che io sia bello, del
e per chissà quale altro motivo, te le applicavi. -in espressioni comparative
gl'inemendati carmi / lascio emendarli a te. i. / non sia l'amara
, questo non puoi farmelo. perché te ne approfitti così, che c'entro io
/ se mi cusasser morto / per te, giglio de l'orto. cielo
de la vita, fuste maleficiato sì che te, con tutto il germe umano,
nell'espressione proverbiale in rima che te calzi guarda da qual pe è l'osa
non ponesse la cosa. in prima che te calzi guarda da qual pe è l'
gloria, laude e onore sia a te, re cristo redentore, / a cui
animali. montale, 2-78: per te intendo / ciò che osa la cicogna
offerivano gloria e n'ebbero scorno da te [italia], ed ora giacciono
per aria. pascoli, 135: per te i tuguri sentono il tumulto / or
* / né il lume oscura in te de la ragione, / scorgerai, ch'
acciocché io non possa venire liberamente a te. molza, 1-175: le fresche
maestro alberto, 56: per desiderio di te [la moglie] con lagrime s'
borgese, 6-144: poi non ebbi da te [giovinezza] che oscurità di procella
prendeva un'oscura, eccitante vergogna di te. brancati, ii-37: il vecchio
.. di suocera procura / a te, o nice, il nome ingrato *
offeso già dicesti / come per contra te accusar potria / che cum toi tristi
: quello oscurissimo serpente non troverà in te luogo da niscondersi. ricciardo da cortona
romagnosi, 17-234: io sono eguale a te in faccia della legge politica, dice
la milizia faticosa e dura / da te, sì nobil mastro, e sen-
f. m. zanotti, 1-8-40: te pria che de l'antico oscuro nulla
uscisser fuori, / mirava e in te poneva i primi onori / quel che scherza
fa'ch'io lor miri sì, ma te ritrovi / luce per l'alma,
ballo non lo faccio certo fare a te. tocca a bice: per diritto di
intrigo. pascoli, 1-20: a te né le gemme né gli ori / fornisco
-protettore. foscolo, 1-160: te [italia] nudrice alle muse, ospite
, che senpre fui e sono / di te ospizio e vera tua seguace. domenico
cioè affermare per le cose sacre di te o de'tuoi figliuoli o delle cose
in ossea noce / bianco gariglio, te di pan bicorne / figlio, o sileno
più distintamente qual sia la parte di te ch'hai da sottomettere con soggezion più
comanda: ama il prossimo tuo come te stesso. ma io faccio osservare a
tua voglia / non si trova da te già mai lontano. -per estens
l'universo regge, / or come a te mortai vuoi che si serbe? 5
sanza pena. pulci, 8-26: a te confido tutto il mio reame; /
vare castità, così prometto a te osservarla tutto il tempo della vita
). cammelli, 319: iddio te osservi / a noi, sacro re invitto
accoppiati punti /. <. / di te promesso. ^. / m'avean
che quelle cose che sono dette di te non sono vere, ma che se'osservatore
vocate, / vanno cantando grate / a te sol gloria ed ottimi auspici, /
tutta la fiducia che ho sinceramente in te, non posso accettare responsabilità d'individui
ossessione. dessi, 10-120: anche te avrei portato via. lontano di qui,
. (cfr. genov. carne in te ossette 'carne nell'estremità della costola
esser così caro di guardarlo come a te di possederlo. 5. locuz.
ora vedo una giacio, / che te farà tremar tosse e la polpa; /
rotondi. bruno, 3-198: qualche ossetto te s'attraversa ne la gola per metterti
loro speditezza. bigiaretti, 11-84: a te può anche far comodo l'ostacolo legale
di determinati progetti da par te dello stato a cui l'ostaggio appartiene.
/ alto è l'onore di chi a te / conviene in un patto e si
oh quanto zelo / de l'oste a te commessa or ti conviene! marino,
passione amarissima e di sommo obbrobrio per te sostenuta, acciò non sappi tanta ostica
da tali osteri; / lo celo te fo perdire / e l'onferno à''n
d'annunzio, i-133: s'addice a te, messala, per terra e per
e che potea / far più per te, che... /..
/ può la terra dar beni e te donai, /. <. / e
, / o trar per altra via / te ostinato amator de la tua musa?
bellincioni, ii-236: piride mio, da te piglio or licenzia / e sta'pure
/ non si cangi più tardi in te che '1 pelo. straparola, 3-4
allor non mi concedi / che per te la ritenti? loredano, lx3- 13
1-308: ancora di novo, dona, te suplico, / che 'l caro amante
seta od ostro / non ti bisogna a te per esser bella. d'annunzio,
disse:... / per te saria, che mai non fosse notte.
motteggia: / beato chi più bella te la stianta, / e poi levansi
, 2-42: non so se interviene a te coni'a me: io da un
il peccato], disprezzato prima da te come leggierezza e poi con l'assuetudine
niccolò da correggio, 166: oggi te invito a lacrime, a pigliare panni
gridato, all'arme / contra di te che ottenebrare osasti / l'alto splendor de'
, / io pur, s'aura da te lo 'ngegno ottiene, / darò
. venuti, lxxxviii-11-751: ringrazia dio che te ritruovi sano, / che oggi è
. alfieri, 5-178: bench'io te non conosca e te non curi, /
5-178: bench'io te non conosca e te non curi, / pur vo'mostrarti
che gl'impotenti oscuri / detti, in te figli d'atra invidia smunta.
se avviva, / recorro adunque a te, fontana viva. guarini, 301
rispose orlando: - sempre ove a te paia / la mia persona, chiariella,
l'inclito uffi zio a te pur venne, / o del mistico ovil
forza di selvagge ed ebbre / passioni te [cavalcanti] pur tolse all'ovile
lupi e albergo d'ira, / e te sospinse a struggerti di febbre / in
* / per quel valor che 'n dio te sempiterna. 4.
, vi-86: di che mi doglio a te [amore], signor gentile,
darla cortesia cui a'mistiere / e te faria ovriere. bandi lucchesi, 101:
mazza, ii-168: di quanto a te, cantor, io soprastia, / col
quanto mal sommerge / a chi non te correge, passannote oziato! = voce
la quale opera ho mandata a te, non tanto perché tu impari,
oziosità, ma nello esser- cizio di te e della tua famiglia a della tua città
più lungamente, e in vano / te l'ignavo tepor lusinga e molce.
fatto in modo che i suoi sentimenti te li nasconde non perché è finto, ma
nel suo cor dicia / « come te lasci a voglia trasportare! ». idem
. giustinian, 1-98: avante a te me inchino; / lacrimando, ai me
non fu tenace, / né gentilezza in te regnò giammai; / però debbi saper
, 1-341: -signor del mondo, a te che manca? - pace. /
, 251: vedi, ogne membro mio te cerca pace / e tu.;
sosterranno in pace, / ka da te, altissimo, siamo incoronati. anonimo,
tale ingiuria che poi pacificato con esso te ne penti. g. gozzi, i-n-58
beicari, 5-22: grazie rendiamo a te, signor pacifico, / che ci
la maestà limata e ròsa / da te medesmo, a te medesmo innanzi /
e ròsa / da te medesmo, a te medesmo innanzi / farassi ognor: non
; / ma sol perché tu stesso a te proposto / avrai eh'essi pacifici e
manifesti del futurismo, 6: in te noi riponiamo ogni nostra speranza!..
fossi un uomo estraneo, / per te stesso egualmente t'amerei. -letter
, 4-131: nostra natura par in te guarita, / rinovellando la pristina vita
padre santissimo, mi do io a te. segneri, iv-404: io credo pure
, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre! petrarca,
e grato. guicciardini, 2-1-322: a te, beatissimo padre, la fortuna dette
e lege, e derictu est e te nde vene, tu sì nde sie envestutu
sie envestutu, ke lu diabolu no te nde poza accusare. s. gregorio magno
prol., 16: non te paira greve un poco lasar e interrumpe'lo
attempato che no. tasso, 11-7: te genitor, te figlio eguale al padre
. tasso, 11-7: te genitor, te figlio eguale al padre, / e
figlio eguale al padre, / e te che d'ambo uniti amando spiri,
ambo uniti amando spiri, / e te, d'uomo e di dio vergine madre
5-307: tu sei sempre così padrona di te stessa! d'annunzio, iv-1-73:
dal lor padrone antico; / ed a te, come amico, / ligittimolle.
cecco d'ascoli, 1738: io pur te piango, dolce mio paese. livio
soldati, 2-59: prima che spuntassi te, c'era un ingegnere che mi
annunzio, ii-711: ho in serbo per te, schiavo ribelle, / una sferza
: questi tuoi fratelli hanno pagato per te el tuo debito e tutto, sicché tu
aspetto giù in istrada, sai! te la farò pagare. 19.
odo delle colonne, xvii-26-28: di te, oi vita mia, / mi tengno
: che differenza vuoi che ci sia tra te e mazzarini, per uno come me
un picciol asinino un gran pagliaro, te la farei buona e confermerei la tua opinione
[la libertà]? gl'individui te la rinnegano per la pagnotta. pavese,
'ntelletto mio, / di'come sei di te me- desmo pago / e tre persone
, 4-151 [var.]: tu te ne pasci ogni mattina e io sto
le piscine gremite di torsi ignudi e di te ste rase, il popolo
mestolo, la cuoca / dirà con te: « ma qui c'è del pensiero
corso de'cieli, mi manda a te dal palagio celeste e mi ti fa dire
, xxxviii-17: l'andare / troppo te affanna, quando altrui te manda, /
/ troppo te affanna, quando altrui te manda, / pesando tanto quella toa
e come un cece ingrossa, e per te stesso / piglia uno aguto torto e
bandino, / ch'e'sia per te di morte suscitato: / e, ne
/ che a purpureo color tu non te apogie; / fugi palazi e logie /
] parrà meritare che tu il cappuccio te li cavi quando con l'orecchie asinesche
gomfiarti come un pallone per far di te gioco.. marin. disus.
iii-344: o mondo traditor, chi 'n te si fida, / resta ingannato,
: quel che possa esser intervenuto fra te e il p. avanti il maggio '72
, che io mai cosa, che a te torni a vergogna, palesi. statuto
deciso: « questa volta proprio non te lo posso dire ». « ho
si vela, tutta al postutto a te s'è palesata. g. m.
cor gli occhi tuoi porgi, / a te palese, a tutt'altri coverto.
m'entendi: / el mio secreto a te sola è palese / de la fiamma
eh'a te sia palese. fagiuoli, vii-144: eccovi
già ne prese / fan ch'io te exorti in voce alta e palese / tanto
. frezzi, i-1-25: i'priego te che mi facci palese / la forma
tormento; e in specie l'amar te che fai palesemente al gran lume del sole
1-141: forssi che 'l mio servire non te talenta? / dimel palesamente. amabile
stato,... da me te sia palesamente discoperto. bembo, 10-iii-117
foscolo, gr., i-211: per te [amore] all'arti eleganti ed
onde salvarsi, / amor, da te. pavese, 3-43: nella palestra,
civil, di gloria acceso, / te da'labri versar videro i rostri.
c. 1. frugoni, i-2-211: te le dotte di pal- lade / palestre
pal- lade / palestre faticose, / te di bellona invocano / le arene polverose
ah, mi piacerebbe / lottar con te, ben unto. arbasino, 9-167:
vera troia che sei, e io te lo infilo all'impiedi, ben dentro,
è nato, / questo è per te un caso iniquo e strano: / ch'
12-179: vorrei avere dei servi simili a te, -disse... calpurnio
frale? muscettola, i-360: per te, cinta di palladi ulivi, / tra
sospirata esulta. mascheroni, 8-71: a te salubri piante / e belve e pesci
da schioppo sott'ar carcagno, che te sentivi ariconsolà er core, pe tutta
upo / solitario, assoluto, in te ogni dolce / senso a stu
strato, 47: non sia in te cosa veruna palliata o non vera. caviceo
az- zione consideratissimo, più appresso di te vaierà una candida verità che mille palliate
, 10-271: se fai uno scandalo: te, ti chiudono in collegio; e
l'ho bell'e compromessa, prima di te, pallina. 3.
tu, amico mio, taci, te ne prego, e lascia i palloni
. faba, xxviii-16: da te descende [o quaresima] ira,
, / o miei compagni! e te, sì, che abbandoni / su l'
di lamberto, 212: napoli, a te è rimaso '1 nom invano, /
, almen dipinto, / che 'l te ne porti dentro a te per quello /
/ che 'l te ne porti dentro a te per quello / che si reca il
casa e guardassi quanti altri pari a te tagliati a pezzi pendono dagli uncini.
betocchi, i-io: la sensitiva luna in te risplende, / madre notturna, ed
che io venga in un luogo da te assegnato, nella futura e nella posterior settimana
e nella posterior settimana, pendo da te. d'annunzio, iv-1-745: non si
firenze; o almeno il verno dinanzi te ne sentirai qualche isprazzo o nel contado
pende. landolfi, 2-176: -a te a te, tu ne sai di belli
landolfi, 2-176: -a te a te, tu ne sai di belli [indovinelli
, a cer- calle io ne consiglio te / che tu vi metta il tempo,
che tu puoi, / per ornar te del penneido ramo. tramater [s.
fronde, / gridaron tutti, a te formi ghirlanda. carducci, iii-10-269:
invano specolarò per assicurarmi di quanto in te s'annida, si cela e si nasconde
i-93: dritto è perciò che a te gli stanchi sensi / non sciolga da'
cor sì ti penètra / in trovato per te falso liquore? a. briganti,
: credi tu d'essere penetrato da te medesimo e senza la scorta nostra a
parole io l'ho sentite, e non te le saprei ripetere. le parole dell'
negli affetti viziosi e strani alcuna volta te lo soleva trapassare e commuovere? malpigli,
delle mie ragioni già cominciano a scendere in te e penetrarti. caro, 5-11:
,... non hanno apportato a te tanto dolore quanto a me affanno.
, 13-20: qual cor spiatato in te non se innamora, / se penetrasse
iv- 737: deprimi più che puoi te medesimo al suo cospetto; penetra intimamente
cospetto; penetra intimamente che tu da te niente sei, niente sai, niente
, i-211: io, che padre a te sono, / ti diedi ingegno a
, / e tal muove in ver te lingua pietosa / che ti fende la penna
. i. frugoni, i-2-259: te d'ogni cor più ascoso / penetrator con
: / e s'io n'offesi te, ben disconforto / ne sentii poscia e
pentimento. caviceo, 1-126: te prego che senza tempo alcuno me vogli
oblia; / o vii malizia, a te, perché t'allunge / di bella
pulci, 20-2: torno a laudar te, virgine beata, / con la
. chiaro davanzati, 385: per te lo dico, novo canzonerò, /
stitichezze loro non s'approvano, subito te le autorizzano con un esempio scappato dal
petto bianco: / - ecco a te quel che tu non aspetti. - /
metà d'una faccia, con un'altra te la completa. ti veste un uomo
che, se appena sapevi fare, te lo rigiravi tutto intorno al dito mignolo.
821: -mostreme qualle è marsillio, che te scamparò la vita. dise lo donzello
nella penombra, nessuno s'accorge di te, nessuno ammette che tu abbia talento e
e sentirai / tuo servo che per te fa un gran lamento. -rimpianto,
di uccidermi, come qualcosa diverso da te, vicino a te, mentre la
come qualcosa diverso da te, vicino a te, mentre la mia presunzione pensante non
e fammi prova / ch'i'possa in te refletter quel ch'io penso! »
mar natio, / e pensavo te amor mio, / te lontano a villeggiar
/ e pensavo te amor mio, / te lontano a villeggiar. pavese, 7-136
pensa la fatica ch'ella hane durata in te. sacchetti, 122-12: deh,
n'andasse. bellincioni, ii-162: di te ne scrisse già 'l petrarca e dante
; ché le memorie triste / in te non sono ancor da l'acqua offense.
focora se feste a bolontate. { per te non aio abbènto notte e dia,
, / sarà che vive sol di te pensando. savorgnan, 4: sapiate che
ti dice che verrà quando meno tu te lo pensi. muratori, iii-254: non
simili. aleardi, 1-194: errai. te falsa e mobile / pensai sovente;
. cione, 1-57-13: pur da te amata -volglio esser sanza 'ntenza:
dante, xxxix-2: io dante a te, che m'hai così chiamato,
ambito tuo e 'l vago tempo da te penzato et essami- nato. 5traparola,
volta t'è cortesse, / a te né a me però no l'à?
questo in tua mal'ora appartiene a te, questo importa a te, a questo
ora appartiene a te, questo importa a te, a questo devi impiegare il pensiero
, ii-2-314: saluta la mamma. a te poi un abbraccio di cuore, e
da soccorsi infidi, / donna di te, d'un corpo sol, d'un'
là nd'io moragio se per te non campo, / sì gran pensier ne
: se peziere o la pagura / te fa. ffare contra voglia, / ben
fa. ffare contra voglia, / ben te fora grande doglia / se lo tempo
fora grande doglia / se lo tempo te mancasse. castiglione, 212: ogni
effetto considerabile. forteguerri, 28-13: te sempre un tutelar nume difese, /
. caro, i-293: assai più di te amiamo la cloe e più pensier ne
riveli del mio stato, a non te ne prendere soverchio pensiero. manzoni,
mio, fammi sapere l'indirizzo e te li manderò. e non mi fare stare
a. pucci, 5-47: ogni pensier te ne leva dal core, / ch'
il pensiero, / e fra dui dì te li darò espediti. -mettere
creandovi drento uno stato di pochi che te le conservino amiche. d. trevisano
ben venuta: / quanto son io per te stata pensosa / in questo tempo ch'
. rebora, 3-i-270: grazie a te, alla mamma così premurosamente...
appaga / solo che spe- rienza a te men ree / avrà mostrate e in compagnia
più stelata. carducci, iii-3-171: te che solinghe balze e mesti piani /
donna ne seguirà, ma tu ancora te ne penterai tante volte che tu ne
tu parli per invidia; / ma te ne pentirai, / quando dell'eccellenza
marito, / se tu lo pigli, te ne pentirai. pirandello, 8-935:
ne pente, hai visto? aver lasciato te così bella... così buona
ante conspectu dei, ke lu diabolu no te nde poza accusare ke. ttu non
fosse pentuto e contrito come io veggio te,... [dio] gliele
francia a cercar guai / però che tu te ne sarai pentito; / non so
., ii-35: a più ricco di te non sarai compagno. chi accompagna la
sparagi... sono per pascere te e la tua famiglia apparecchiati. g
gli smanzieri: f fa'la casa te ne spazzi, / non ber mai ne'
dominar la stiria / e lasciarvi di te fiera memoria, / del suol che ti
gurio / è de volere amar chi ognor te exanima: / come de senno
gigi? vedi, questa fa per te, è un 'pippolo di pepe '
. me lo dici cosa voleva da te, che eri una bella ragazza, una
sette regni; / grazie riporterò di te a lei, / se d'esser
lo die e per la notte; a te non dare riposo e non taccia ovvero
padrone. montale, 2-78: per te intendo / ciò che osa la cicogna quando
strale / inavvedutamente mi trafissi. / per te trafitto e per tuo bene ascoso /
di milano mmbriani, 3-171: gl'individui te la rinnegano per la pagnotta e i
.., o uomo, amare te per te, ma per dio. petrarca
, o uomo, amare te per te, ma per dio. petrarca, 268-81
petrarca, 268-81: non fa per te di star fra gente allegra. boccaccio,
. pascoli, • 15: per te l'ha serbato, soltanto / per te
te l'ha serbato, soltanto / per te, povero angiolo; ed eccolo /
a li occhi, tal che per te stesso / non usciresti: pria saresti
medesimi, io n'aria tre tanti di te. calandri, 306: vo'sapere
tommaseo, 2-i-196: io di saluti te ne mando tanti, / per quante foglie
, / sol ch'io abbia per te buona novella. crescenzi volgar.,
la pena en me metta / per te, segnor, vendecanno. dante, conv
innamorato). pratolini, 1-23: te ne accorgerai anche tu, tra qualche
è detto; ma il come, a te lo scegliere ». / « fammi
on'ore mena / peramore c'ò inver'te, / monte, a chui mo'
inverno che ogni nor nasconde, / a te ritorneranno foglie e fronde. storia di
e agli astrologò che dirò io di te, o vinegia? g. del
cose amor sempre mostravi, / de te quasi niente perceputo. 3.
? / fresca è la sera e a te noto il cammino. idem, iii-7-126
annunzio, i-133: s'addice a te, messala, per terra e per mare
e e erché sì calde a te lacrime io stilli; / sai che tanto
tanto m'e el quanto a te piace. 1brente, 16: don adriano
for de tene: / sempre encognito te tene a curar tua enfermetate. angiolieri,
, mostrami colui che mi riconciliò a te, perciocché io da lui possa apprendere
vedrai e tosto manifesta / sarà a te in effetto la percossa / ch'io
capegli, / ogni bellezza par da te rimossa: / li occhi tuo santi
/ così fugg ^ io l'orgoglio in te raccolto. magi, 59: le
. dominici, 1-30: deriditi ai te stesso, vederti percosso con cagione per
: le abominazioni saranno nel mezzo di te, e saprete ch'io sono lo signore
, 6-373: una vacca / sterile a te, proserpina, percosse. giorgio dati
aquilano, 273: questi son dui di te ciascun divoto, / ch'ogi di
/ l'una faccia di cui, questo te insegno, / l'onda del mare
lordo e tinto / che a te non ricorra, o madre pia, /
[il diavolo] di percuotere a te. 28. punire in base
d'amor percosso / che solo 'n te pensando trovo posa. tolomei, xxxvi-37
che tu pur bene spesso arai veduto te assai essere stato ad aspettare, e
e la gloria del mondo, non te ne dovresti crucciare, ma esserne allegro
'significa perdere una qualche cosa, te quale però si debba ritrovare quando che
cosa? pèrdono quelle che dirigo a te e quelle che tu dirigi a me.
243: i vecchi -temendo di perdere te corona -ne scolpivano i grani sul proprio
: 10 credo sappiate che, quando te giente de te chiesa cavalcò a porrona
credo sappiate che, quando te giente de te chiesa cavalcò a porrona, e.
poco mancò che quella trappola non fosse te rovina di dafni a questo modo.
. citolini, 328: gittar via te robba..., perder l'arbore
o velo o altro, andar a te ventura. d. barbarigo, lii-13-7:
. davanzali, ii-257: aggiratisi per te britannia, perdute le navi per non saperle
soldi, e perda e'denari de te compra ch'elli ane fatto. storie pistoiesi
mare [tommaseo): abbiano persa te tal caparra o paga. -con
, ma per ciò non le finisce te pazzia. de luca, 1-11-1-77: si
venissi, avea cittade, e ora per te l'ho perduta. tedaldi, 25-2
perdendo in casa, se lo inimico accelera te vittoria,... una giornata
molin, lx. xx-4-121: non solo te transilva- nia, ma l'ungheria e
di biron, a cui fece perder te testa. fenoglio, 11: alba te
te testa. fenoglio, 11: alba te presero in duemila il io ottobre e
presero in duemila il io ottobre e te persero in duecento il 2 novembre dell'anno
dante, purg., 23-29: ecco te gente che perdé ierusa- lemme, /
persiani cominciaron a perder piazza e aveano te piggiore partita. fr. martini, i-440
perso el capannato, per quella via te fortezza non possi essere offesa. ariosto,
più afflitti, / ché tutta avean perduta te campagna. lupicini, 1-48: essendo
. lupicini, 1-48: essendo finalmente perduta te spianata, potranno i difensori difendere te
te spianata, potranno i difensori difendere te muraglia con molta sicurtà. botta,
: quel che per lo canal perde te mescola / zamai no torna a zò se
5-257: vorrei aver l'ago, dice te donna, per ricucirgli un bottone a
straparola, 10-2: voi avete perduto te vita, ed io l'occhio sinistro.
furioso corre, / d'aver perso te destra. forteguerri, 18-16: alte presenza
lire mille di moneta o a perdere te mano destra qualunque volta venisse in potere
foglie, / poi le perde in su te sera. -non avere più,
il resto glieli rasarono a zero con te macchinetta. -con riferimento alle piume
mano per ventura, / col perdervi te coda ed altre penne. 6
va perdendo il sangue: / manca te forza. leoni, 338: éattiany tentò
di saetta al grosso del braccio sotto te spalla mortalmente, di sorte che cominciò
adagio lasciandosi dietro una scia perché perde te pipì. -lasciar colare o trasudare
la anima per gravezza del corpo perde te conoscenza delle cose. g. cavalcanti,
così è di quelli c'hanno perduta te coscienza, caggiono in grandi pericoli e
perdessi ardire, / farei partendo innamorar te gente. idem, conv.,
): non stette guari che egli perdé te vista e te parola e in brieve
guari che egli perdé te vista e te parola e in brieve egli si morì.
o i romani, se tu perdi te stesso 1 battista, vi-1-97: dà
. se mi sono perduta davanti a te, non mi sono perduta davanti a
intendi che tale vita non è fatta per te? oh, io mi ci perdo
: tu, cristiano, non hai in te pietà ordinata, ché piangi il corpo
così dolce aver perduto la testa per te, e vorrei perderla ancora! verga,
a la prima, si perde / in te e ti si dona. -annullarsi
, forgio al cavallo, come a te il pane di puccia e la perdice
bibbia volgar., vii-499: uccideranno te e biasimerannoti; e morrai nel perdimento
/ retrovar, 'n per demento / de te, d'isso valore.
da ognunque entendemento / che non te pò dar se non perdemento: /
lettera! perdio! o da te, o da altri, è impossibile che
godo il piacere / di meritar da te prove novelle / di tenerezze e di
quel che contastar potrae / contra di te che non sia perditore? dolce,
che battuta da così straordinari flagelli, te ne vai per le poste ad una
nelle dilettazioni loro, per ch'io dessi te in perdizione e ancora quelli che abitano
name atonca a mi, ch'a te domando perdonanza, mogi ere; che
inganno: per lo nostro onore a te perdonanza concediamo. giustino volgar.,
al buono e faili eguali, i hai te medesma ornai posto in oblio? tasso
: io voglio che finalmente perdoni a te medesimo, perocché a savio si conviene
56: perdona a tutti ma niente a te. ibidem, 60: chi perdona
basso t'ha magnificato / pertiene a te tesser perdonatore. boccaccio, i-472:
vuoisi conoscere iddio misericordioso, e conoscere te medesimo gran peccatore, e poi messer
strinse il cuore un rimpianto / di te; ti chiesi dell'oblio perdono. jahier
oncia; / né devemo sperar da te perdono, / se riguardiamo a nostra vita
-intanto io prendo il perdono su di te -disse risoluto il tarmito. uno prese
isopo, /... / or te invoco: che m'acade ad opo /
on ridere se vedrai ch'io te li spedisco [i miei versi]
una mala femina, anzi ella tiene te incatenato, e che non sai partirti di
non udii che queirarido singulto / di te, perduta nei capelli densi.
tua, quando ti infermassi (iddio te ne guardi), saresti uno omo
fatti. masuccio, 104: a te conviene andar quaranta dì in peregrinàggio a
le man'quigne l'aio / e corno te comparai caro! = deriv.
baldi, 140: io per te sola serbo a la capanna / doni non
fermarsi in cose / che sien di te men peregrine e belle. moniglia, 1-ii-74
populi tanti e tanti regni / a te fatti suggetti al tutto priva, / e
dannoso. goldoni, ix-146: a te mensa regai preziosi cibi, / peregrine
rallegri il core, / qual nome a te s'addice? / augel sei forse
peregrino sopra la terra, imperocché a te non si appartiene delle faccende del mondo
doler s'io me segrego / da te, cercando peregri paesi, / che 'l
che 'l mio penser mai non da te disgrego / e sia l'andata mia sol
affranto. svevo, 8-780: ho per te perenne e uguale un affetto composto-di non
, adesso mi riprometto, sempre pensando a te, di liberarmi di tutti i miei
ti secchi, che non dubiti di te. slataper, 2-232: probabilmente noi