. caviceo, 1-59: se liberale te fui a donarte il corpo e l'animo
di costei lasciar la traccia, / a te sì liberale, a me sì avara
, scordata del tuo onore e di te stessa, doni il tuo amor a
amor a gernando, che veramente per te languendo si muore. nievo, 1-373
se ella fusse per fare riguardo a te tutto ciò che può fare.
essere altrettanto gaio e men licenzioso di te. d'annunzio, iv-2-781: pensava
di quella / che comuni ha con te studi e licèo, / ove togato
xxxviii-18: lamentar me lice / di te che, amando in mortai guerra e
3-i-165: no no, che a te non lice / saper ciò che sarà;
, i-3-97: ornai ti lece / per te stesso parlar con chi ti piace,
più teco / e so che l'indugiar te fia ben caro. bandello, 1-30
del zar. metastasio, 1-ii-911: a te non lece / di nasconderne il don
: tenera saffo!... / te sulle corde lidie / talor piangendo invoco
quella che hai ferita: / tal te darà percossa che non ne sirai lita.
ove tu sei, poi che di te l'onori. tasso, 3-1: le
. carducci, 995: facil corre in te l'ora tra liete aspettanze e ricordi
, / che saria mal eh'alcun te la levasse, / et io per me
me non son così indiscreto / che te ne privi mai: stamme pur lieto.
giro / del mio petto che in te vita riceve, / è il dono d'
un merletto di burano, / per te, per le tue spalle di magnolia.
, e fa di tua salute / te medesmo ministro; e tu 'l rifiute?
e greve. cicerchia, xliii-367: te raguardando, m'è si forte e greve
senso altro non serba / fuor che di te, gia cendomi fra le
migliori / l'alighier ti profili o te co'fiori / colga il petrarca lungo
e distemperali con l'erbe tagliate menu te, componendole la sera per la matina
, / due ligiate preste preste / te le far tutte affilare. = deriv
ossequiente. iacopone, lxxxiii-523: srbben te sai tener quello ke sigi, /
venne. caro, 4-402: tu te ne stai sì neghittosamente, / enea
mi rifiuti per basso legnàggio, sentendo te essere degli altissimi pren- cipi romani discesa
vene maggiori del sangue suo, appare te a'tempi nostri spettacolo, non solamente
cose. graf, 5-228: io di te vo sognando, o sconosciuto / progenitor
c'è cor che non batta per te. 6. gruppo di persone
ferrari, 353: un giorno -tristo a te! -venne il non meno / ligneo
-venne il non meno / ligneo di te villano, che a gran forza / sudando
/ sudando t'abbattea, sì che te 'n giaci / miserabile tronco in poca
/ a i figuri navigli, a te ne manda. carducci, 876: de
chiamai al telefono e nell'oscurità sorrisi a te, alla tua voce, al vestito
io ti placo, e, in te rapito, / non sento più l'ambascia
pensiero, e noi rispingi / lungi da te, de'sommi dei credendo / tai
la maestà limata e rosa / da te medesmo, a te medesmo inanzi /
e rosa / da te medesmo, a te medesmo inanzi / farassi ognor. alvaro
e chiara, / nel monte pegaseo da te compresa, / o anima gentil
e tonda, a modo di uno strolabio te onge al foco la ditta lamina per
facesti con tanta eccellenzia / simile a te, nostro signore e duce, / cinquemil'
franco, 7-396: vinsi... te, o fortuna, quando a gran
affinare. carducci, iii-3-319: in te la vendemmiante sanità borgognona, / il
, i-997: di nobil cuoio a te la gamba calzi / purpureo stivaletto,
, e però fa ch'abbi in te carità e pietà, e fa limosina di
andava con la vista sino in fondo a te. quante limpidità avevo misurate! la
consolante. gatto, 1-201: per te scelse il mattino / la nuvola dai
, 33: toccando alfine in te stessa la tua reclusa passione d'allora
piacque. carducci, ii-4-37: felice te che custodisci sempre limpida e copiosa quella
greco. poerio, 3-271: scendi in te stesso e limpido / come innocente affetto
chiamo il gran giove, e a te limpida e ferma / giuro amistà.
ne facessi stima del suo tartufo, te lo piglio lindamente e, in meno
dà fuoco, lampeggia e spara, te lo trabocco giù. -diligentemente,
aretino, 20-178: ecco a te uno spagnuolo attilato, odorifero,.
uopo per dire incontro alle cose da te malamente operate. imbriani, 3-155:
iii-1-878: che posso io fare per te? / or tu tremi più malamente /
chi s'è più ladro / di te che vuoi malandrinare. bresciani, 1-i-161
ti facevano lucere il pelo? chi te le ha malandrinate? g. f.
me n'avete fatti de'tiri. di te non mi fa specie, che sei
e de fede. / malanagia chi en te crede, / te el popul tuo
/ malanagia chi en te crede, / te el popul tuo villano. gelli,
? che nel mal anno metta iddio te e lui, -si levò in pié e
aliterò: / sozo ribaldo, che dio te dia el malano! rappresentazione del re
del malanno!... buon per te che le cose ci vanno bene.
machiavelli, 10-23: ora intendo da te ch'egli è malato di febbre,
esci dal vago, pensa poco a te stesso in fatto di salute, e guarirai
mai devo dare tutte le mie affezioni a te, e tutto il mio tempo ai
male. -il malaugurio -insorsero tutti -tientelo per te, barbagianni della malora! -letter
, i-12: -eh! che un male te lo possa mutare il sangue] in
sangue] in acqua! - malaugurio a te. 2. locuz. -di
gaia, 19: mala ventura abia chi te zense spada. bembo, 9-4-41:
. / hai la mala ventura con te. -cattiva idea. fucini,
rancura: / « rainaldo, deo te dia malaventura ». -per malaventura
che lui, là pe uà, te spifferava tutte le « coabitazzione »,
, 3-ii-475: « ne ho abbastanza di te »,... aggiungeva quindi
piedi malcerto; / un dio per te, popolo nel deserto. bocchelli,
o brutta; e tu medesmo / sopravvegnendo te ne stupiresti, / com'ei fresco
quella iomata / che io misero partente te lassai. 2. che vede
. bacchelli, 15-65: all'inferno te e il sindaco! ma dimmi un poco
agresto per prugnole da chi cena dove te. v. borghini, 2-5:
: amor, non ho ragion se di te dogliomi, / non ho ragion se
costringer maldocili, o giova / te perseguir con lacrime / su su per
in generalità male di voi parlai, te avrei dell'infinito numero delle ingannatrici tratta
io non potrei essere tanto transformata in te amor'mio. -in modo negligente e
stai male? - ci sto male per te. -stare né bene né male
del suo subietto, / come viltà te importa sempre male. idem, inf
e che è male, esci fuori di te: esci fuori del mondo, apprendi
, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre! idem,
. -mal d'asino: cercini te distrofica degli equini. -mal del bolso
. che portano nell'animo, come te, il sottile e terribile male della riflessione
iacopone, 22-68: compar, non te dolire, ca 'l mal se dè'punir
. -mal per me, per te, per lui; male e danno:
sussurrazione,... mal per te. aretino, 20-64: il marito con
procurando l'altrui danno, / per te ritrovi il male ed il malanno.
dovesse amare, / eo non ameria te, non l'abbi a male. /
uccellato... e fattomi uccellar te? -del male del male: per
io priego che questi richiamamenti siano a te a male. -essere male di
. fiacchi, 129: così da te / d'alessandro la tomba si rispetta
se tu l'hai per mal, si te ne scigni. machiavelli, 819:
: maestro, se non celi / te e me tostamente, i'ho pavento
di sollevare l'animo del re contro di te, dicendogli che tu sparli maledettamente di
taci, maladétto lupo! / consuma dentro te con la tua rabbia. boccaccio,
belzebù maligno, / che minar per te disegnò il mondo, / all'inferno
maleditto: / « morto en terra te mitto, si ne fai più sentore »
pascoli, 1-137: caro alfredo, te tiene in martirio e in ossessione il
grande celebrità pignotti, 171: narra di te maligne isto- rielle, / e segrete
persona). chiari, 102: te sola a la lor rabbia maledica e tiranna
la vita, prenderà il largo da te, il tuo figliolo, come da un
sbarbaro, 2-70: finché vicino a te mi sentirò / così bambino, fin
, fin chs la mia pena / in te si scioglierà come la nuvola / nel
e chi ti crede e chi di te ragiona. foscolo, iv-383: dio non
persona. iacopone, 22-39: non te 'ncresca contare, ché me pòi resanare
de la vita, fuste maleficiato sì che te con tutto il germe umano al baratro
tu stracciavi. c'era anche in te una potenza malefica di morte. tornasi
/ e ch'io n'avrei di te grande dolore; / und'io sì ti
primieramente da dio potente; apresso da te medesmo; appresso d'altrui; ma dimandarlo
dio de'esser devuto e savio; in te medesmo, aveduto; in altrui,
ritrarlo della malavolènza ch'egli ha contro a te. s. agostino volgar.,
n-ii-114: naturalmente non ce l'ho con te, ma con la segreteria. che
vii-214: ogni altra persona / di te si beffa, perché 'l ben comune /
mala fama. passavanti, 12: poni te, malfattore, davanti da te iudice
poni te, malfattore, davanti da te iudice di te; non volere porti
malfattore, davanti da te iudice di te; non volere porti dietro a te
te; non volere porti dietro a te, acciocché dio non ti ponga avanti a
, / e questo can malfusso, te lo 'nsegni. baretti, 5-168: il
e zappi sì di rado / ch'io te ne so, per dirtela, il
morale. foscolo, iii-1-296: a te fra quanti fur seguaci in questi / campi
questi / campi agli atridi, a te impotente e stolto / ad ogni impresa mal
porta / ti aspettano, e veggendo te sì stanco / malignano che hai zelo
altra... più ricca di te? - questa è una volgare malignità.
, / che non trovassi più di te possente, / ciò fu cristo, potente
lampa, / stella, che senza te niuno scampa / per questa onda malegna
non dar fede alcuna / se il contrario te dice alcun malegno. castiglione, 2-ii-126
. / poffar l'antea! non te gli ho già cavati, / che tu
. faba, xxviii-16: da te descende [o quaresima] ira,
/ non avere melanconia; / tu te consummi et altro non arai. rime
e mai tra gli altri io non te cognoscia, / cotanta gente ti
/ la vita mia / consegno a te. leopardi, i-i6r: i migliori
quale. nievo, 883: per te per te sola, o divina, il
nievo, 883: per te per te sola, o divina, il cuore dimentica
sempre intima e cara; / per te un dolce pensiero ed un'amara /
, ii-93: scaccia pur or da te lungi coteste tue malinconie, né ti lagnar
lagnar più d'esser schiava; a te s'apparecchia il reai trono, a me
da tutti così amorevole accoglienza come da te: e più d'uno me ne
intesa delle gentili naturali finezze, da te si dilunga! = comp.
se alcuno de la detta a ^ te farà e commettarà alcuna cosa la quale
giù nel mondo, / vedrai forse per te cattivo augurio. del tujo, 330
, ignazio. -di che? -non te lo dico per non farti entrare la
e della malizia la quale adoperarono in te. -a malizia: con astuzia
col cuore. ecco, così come te lo dico io: ti amo..
p. foglietta, 54: in te si verifica quello che si dice della
cosa che potesse dir l'uomo contro a te maliziosamente, non ti nocerebbe.
, no. ma potrà forse ricevere te. -e il grimiti si mise a ridere
iacopone, lxxxiii-570: alta regina, in te me reposo, / allegra el mio
grazia, non tollero oggi di attribuire a te, neppure in sogno, alcuna di
23-170: io t'entrarò mallevadore (perché te l'ho promesso) insino a una
favore di qualcuno. avea di te, io ho già lasciata. se tu
mia malleveria ch'i'ho fatta per te. s. caterina de'ricci, 323
mallo. valeri, 3-205: e te, bambina, / presa nell'ampia veste
dunque, finisci di soffrire, per te e per me! ». il tuo
duro ingrato bronco alligna, / ritorno a te d'arcadia io pastorello. b.
né per reitade sono stati contra di te, ma credeansi essere tenuti a
, conv., iv-xxv-2: rimuovi da te la mala bocca, e li altri
li altri atti villani siano di lungi da te. idem, inf., 7-93
buono pensiero che mi viene inverso di te. ariosto, 5-80: stava lureanio di
medesmo tu poi avenire, / ch'a te né lui dio non l'à giurato
o medico che 'l conoscesse né che te ne guarisse [ecc.]. s
veto parimente alto non ti inibisca, te il tuo pudore lo molli in tanta
come ei vorrebbe, mettan divisione fra te e me. = deriv.
sia malparlere d'altrù, / no te voler acompagnar con lu: / tosto avristu
] si sono malportate, entrandovi te, sono spente. = comp
porto in tuo mal punto; corri te dico, e fa che tu sia tornato
malsana, ci fia dato copia di te, tu, dilacerata sozzamente, sarai cibo
saba, 531: tutto si muove contro te. il maltempo, / le luci
, / per lo ben k'eo te volsi quilò sì sont-e messo; / eo
intendere, non li lasciare dormire dove te, moglie e marito, etiam che
tutto ciò sia / per malvagia di te, talora tomo. ugurgieri, 40:
a dispetto: giudichi lo signore tra te e me. donato degli albanzani,
la tua onta / io porterò di te vere novelle. petrarca, 136-2: fiamma
... / male abbia chi te serve e chi t'adora. boiardo,
boiardo, 3-3-13: la mosca mal te cacciarai dal ciglio / e potrai peggio e
donna malvagia e perfida! / per te si fa trastullo / d'un'uomo inarrivabile
forci / per una man de porci che te rege. g. capponi,
, / ad onne mia salute sempre te trovo sordo. bibbia volgar.,
, 1-86: di ragion non hai in te favilla alcuna / lasciar cotant'onor,
sanminiatelli, n-6: spero che non te ne andrai con un'impressione troppo malvagia
venuto chi avesse tentato persuadere ai te le spine producente acute / paliuro e i
tuoi pari. i sudditi furon da te calpestati come nemici. -sostant.
ella t'abraccia, / felice appresso te non fu uom tale. landino [
. fantoni, i-112: fugge ei da te, cui pallidi / dieci lustri di
là vegni, / e questo can malfusso te lo 'nsegni. boiardo, 3-319
stelle /... / di te promesso sin da le mammelle / m'avean
musacchio: -dimmi un po', come te la passi a parigi? -cesare alzò la
: quasi dica: fanne oggimai come a te pare e piace. parlamenti ed epistole
e arai reda che non sarà nato di te. guicciardini, v-219. la trincea
poma non mancano: potrei / a te darne di quelle che son forse / più
tasso, 4-15: pur non mancò virtù te al gran pensiero. galileo, 8-xi-no
di nocivo. carducci, ii-4-37: felice te che custodisci sempre limpida e copiosa quella
: non vuoi, paolina? che di te un ricordo / serbi, sì dolce
vi vogli giugnere o mancare, sì te ne fa un altro, e annulla il
, i-559: quanto puoi ancora caccerai da te 1 golosi disii, i quali mettendo
ricchi, xxv-1-272: poi ch'in te veggio / così gran desiderio, non mi
ma ben cognosco / quanto sconvenga a te torre una donna / sì poverina. oddi
tu l'avessi fatto, perocché da te non è mancato. machiavelli, 1-viii-220:
: una ira accesa, amor, ver te mi sprona, / però ch'io
ingannato. pulci, 16-15: di te si favella / per tutto l'universo,
a grado; / salvo ch'alcun te mancatore appella / di gentilezza. ariosto
e difettosa nella parte più rilevante di te. nievo, 733: il nostro
anco tal mancia / che buon per te! s. caterina de'ricci, io7
papini, 27-465: perciò non chiediamo a te, signore di giustizia, nessun risarcimento
fucini, 16: io in galera e te all'inferno, urlai, e gli
7-59: chi potea, ohimè! di te mai creder questo, / che ti
o pampino, / tal sono io senza te, manco e disutile. castiglione,
: ecco tutta la terra innanzi a te; ed io ti prego che tu ti
ad alcun passo, / veggi da te perché la via t'è tolta.
barberino, i-70: se vuo'guardare / te da li detti vizi, actendi bene
divenga tale che sia da manco di te. v. borghini, 6-iii-278: aggiugnendo
166: questi son fichi ch'io te mando in dono, / de cui
la tua bona venia, così consolato da te partirme. cellini, 510:
-dovresti darmi una ventina di lire, te le renderei fra tre giorni. -e
per mancore, / caro amore, de te repieno gire. idem, xxxi-128 [
2-20: l'alto messo onorato da ciel te fo mandato. fra giordano, 4
io mostri la via della salute a te e al populo tuo e annunzivi la verità
notte, per ch'ella mandi per te; e se pur mandasse più volte
e se pur mandasse più volte per te, dille che venga a casa tua,
cavalcanti, i-273: certe mie rime a te mandar vogliendo / del greve stato che
comanda / a i liguri navigli, a te ne manda. fed. della valle
tuo padre ti manda che, se a te piace di vedere biancifiore avanti ch'ella
quel tuo servo fidel, donna, te scrive, / quel salute te manda di
donna, te scrive, / quel salute te manda di lontano, / ché,
di lontano, / ché, senza te, senza salute vive. ariosto, 7-49
volta viene, / da ch'io te l'ho donato interamente. -offrire
incensi. gnoli, 1-287: non te, per questo novo gioiello / dai
rosee / de le signore, / non te per questo porrò in disparte, /
mio; / e dagli un colpo e te lo mando a scio. note al
, per poter con più agio sostentar te in questa ultima vecchiezza e mandar la
qui non c'era più aria per te, ma... anche un po'
, ed oggi la quarta. che te ne pare? la fatica mi toma dolce
celato, / faccia d'aver a te subitamente. beicari, 5-25: il vero
, 5-65: mandra assassina, a te dovute some / son ferrei ceppi; a
dovute some / son ferrei ceppi; a te, il regai flagello, / che
quaranta. -già, perché non guarda te, brutto mandrillo! 4.
cammino / e 'l presto ritornar non te sia affanno. 2. figur
contrattabile, e che non ti governi da te stessa. m. adriani, i-382
166: questi son fichi ch'io te mando in dono, /...
maneggiati. salvini, 13-133: a te sia caro / sofficienti lavori maneggiare, /
li danari d'altri che qualcuno non te ne rimanga fra l'unghie. girolamo
mio deggio savere, / amor, te possedere, / e gaudere -d'avere -tua
, fia! / cortesia -me dia -de te valere! chiaro davanzali, xviii-16:
manesco, ed utile per me, per te inutile. nieri, 142: se
ognor saranno freschi, / né contra a te saranno mai leggieri, / ma d'
subito a coro pienissimo fu intonato il 'te deum '. g. b.
tal nome, chi è più onorato di te, che mattina e sera ruoti il
-di', non te n'è rimasta la voglia, per caso
, certi involtini di / se pur te lo permette lo spavento; / prendi una
quando sei un don chisciotte, / per te è fatta e ben ti quadra /
, conv., iv-vi-19: guai a te, terra, lo cui re è
. savonarola, iv-474: se a te, donna, dalla serva tua ti
tua ti fussi dato una guanciata, te la mangeresti. berni, 59-33 (
mangiarlo. verga, i-435: non te la mangio mica tua sorella. panzini
, non venivi al cancello. perché te ne stai addossata al muro? non
... ed io bene- dicerò te prima ch'io muora. boccaccio, dee
. sannazaro, iv-302: ma quanto te convita uno signore, / per farte
farte grande onore allo manzare, / te farà imbrossinare per la bocca / uno
l'altro dì ritomarà a la mangiatoia, te ne arà obligo. -sedersi
, tua madre è più giovane di te. ma già, anche lei, ha
timore della gelida riva. / stare con te era dolce mania, / un modo
. parini, giorno, i-1001: a te s'avvolga intorno / leggiadra veste che
venne; ma rispetto alla porta, non te gli mando tutti insieme. ma venendo
tutti insieme. ma venendo salvestro, te ne mando uno, con le maniche
martini, i-83: una lode data da te, coll'austerità tua, in un
compie: ama il prossimo tuo, come te medesimo. ma se voi vi morderete
e bere, / ma vorre'ben da te tal'pro- vigioni / ch'i'me
l'eloquenza del priore è da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto da mangiarsi
tu volessi darmi una letterina sola inedita, te ne sarei obligato. sai, son
dolce, 10-2-6: -adunque per te non sarà scodella. -adunque io
se prosontuoso; tieni le mani a te e non mi toccare. = dimin
cremesi è dal tuo lato; se te ne vendichi e le punisci, -manicotto per
famme'addurmi / abbracciato nu poco cu te ». con le mani penzoloni la signora
maneggia drappi, smusica un versolino da te imparato per burla, trempella il manecordo
virtuosa constanzia del tuo forte animo, te farò un bel vestito de verde sambu-
caso... stamane pensavo a te ». « grazie. in che maniera
. cennini, 31: poi a te interverrà che, se punto di fantasia
verrai a pigliare una maniera propria per te. filarete, i-5: così colui che
, addio. pascoli, 25: te sovente, o tra boschi arduo maniero,
non si pente, tu multiplichi contr'a te l'ira, nel dì dell'ira
i-7-39: avrò io allora bisogno contro di te d'invettive, e di ampliare e
d'amore l'ha date alli amanti, te ne conviene portare e manifestarle alli amanti
riveli in cielo; / in silenzio di te parlar si deve / da chi 'l
. varano, 1-225: nova inudita a te si manifesta / arte d'amor,
59: chi potea, ohimè! di te mai creder questo, / che gandistici o
presen iii-2-205: lode a te, dio grande e tremendo! lode /
di fabbriche / l'operaio robusto te che fai risplendere il tuo volto / sopra
morte e dicendo il salmo 'in te domine speravi ', il qual finito
. bruno, 3-535: se non te si faranno amici, ma vorranno neghittosamente
, a tal termine son giunto per te, per te mi trovo in extrema
tal termine son giunto per te, per te mi trovo in extrema disperazione? ramusio
boriili, i-303: questo è per te, promotore dei festeggiamenti e celebrazioni commemorative
festeggiamenti e celebrazioni commemorative; è per te, perché non ne farai niente,
/ con gran lagrime e sospiri / io te lasso con dolore. malpigli, xxxviii-72
-marmo manna / e distruzione -ch'entro te scolpita / porti per tua condanna e
muoversi, darsi da fare: ma te e gli altri, scusa se te lo
ma te e gli altri, scusa se te lo dico, aspettate la manna dal
savinio, 313: mannaggia! mannaggia a te! alle tue suppellettili! alla tua
donna, / oprai credo, per te quant'io potea / oggi,..
: una man dunque di gelo / a te strinse il giovin core? frateiti,
mano fossero dallo spirito santo re vela te. -insieme, in coppia;
. sacchetti, 6-13: ho mandato per te, perché diversa gente e di diversi
buona derrata [del lino], te lo ricordo. vasari, i-819: al
su questo e ogni altra cosa a te commessa terrai bene le mani. macinghi
l'alto dio sovrano, / che lor te renda? già se'lor ragione.
se all'ora detta non ti vedo, te li mando giù come padrini. cassola
, 1-56 (139): se io te lo dessi [certo ufizio ben remunerato
chi fatto mendico, / fan che di te non arei dato un fico; /
del salveraglio in buone mani raccomandandolo a te, ti ringrazio di ciò che farai
ti menano e quello che fanno di te: che può'tu perdere di questo?
la mano, e'pagano pure per te. -insozzare, sporcare le mani a
tu corri rischio ch'ei tolga da te la mano e che ti abbandoni nella
: pregommi ch'io vedessi se a te, che sei ingegnoso, dessi il cuore
per le tué mani senza uscire da te) nulla ti se n'appicca.
che tutti gli amici miei sono contro te, io, libero uomo e autonomo,
, di non esser avvelanto, e fai te morire di fame, e poco onore
rettorici, 35: le mani terrai a te, sicché rade volte le menerai.
: oh, tien le mani a te, prosuntuoso, improntaccio. berni, 48-56
, 7-1-5: tien le mani a te e la bocca al cesso. goldoni,
es.: « bada a tenere a te le mani, se no ti manderanno
so chi, non avvertite nel manoscritto, te le rinfaccia, come per dispetto,
piacere a tutti i buoni italiani, te l'assicuro. de sanctis, ii-7-306
la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e rad-
s'è tutta mansuefatta nel conversare con te. de sanctis, ii-1-65: il
tosto il signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono. tommaseo, 4-i-136:
'n ciel regna, star deggia in te sì mansuetamente. boccaccio, dee.,
: ecco il tuo re viene a te mansueto e siede sopra l'asina e
officio de rapina, / orgoio et avarizia te fa star sor la spina; /
, dise: fiol mio, / te prego che me dagi una coltreta, /
il mar che poco o molto / in te scintilla di pietà si desti. aleardi
80: la fortuna si dee dolere di te più che di nullo sire di questo
fiero e mansueto marte / son di te solo opre leggiadre e belle. tasso,
. -ma non ti va in briciole a te nel frigo, quando s'asciuga?
, 1-164: se gli fai proprietari te vivente, gli fai non men ladri che
ii-9-292: era vestita come una volta te, con certo mantellino di velluto ad
, / fame un mantelo, se a te non rencresa. piovano arlotto, 12
zena, 3-240: son colei che per te, chiusa nel bianco / mantello delle
si cuoprono col mantello del religioso, non te ne fidare. l. giustinian,
diventato agnelo; / ma certo io non te credo. / tu voi dir altro
tuo mantel coprire, / ché sanza te mi secco in sul fiorire. guicciardini,
, / ché più danno faranno a te ch'a mene. ariosto, 20-60
né scacciare, ché quando schifi loro, te accusi per crudele: dunque amali e
acciò che chi l'udisse non diventi verso te crudele come se'di loro. sacchetti
spacciami / tremila some l'anno e te 'l mantegno. guiducci, 1-17: il
, 1-12-65: per mantenirte quel che te ho giurato, / perdo la vita
foscolo, xiv-322: non esigo da te il mantenimento di simili giuramenti; tanto più
; tanto più ch'io veggo in te qualche nuovo capriccio: rispetterò le tue
con l'equilibrio si fa ch'a te stesso non sie mentitore, / e fa
siena, iii-284: se ami colui che te odia, fabbricherai uno amore verso di
, fabbricherai uno amore verso di colui che te odia; un mantaco d'amore che
storia di stefano, 6-21: poi suzo te leverai presta e adata, / e
lenzuola, e d'altre cose pertinenti a te. domenichi [plinio], 7-2
pelle. antonio da ferrara, 14: te passò el petto l'aspro telo /
tutto involgere / d'atro color suol te. foscolo, 1-168: ignoti vezzi
vanto / fra gli altri ch'io di te fosse amorosa, / né che di
manuca [in inferno], / morgan te mio. bresciani, 1-ii-23: gustando
chi ti pensi tu parlare? -non te 'l vedi? -che sì? -che no
parla di cose ideali e, secondo te, puerili, ma se le costituzioni d'
/ che sarà 'l primo, sebben te ne incoglie. / ell'è una bellezza
la botte, che al bisogno or te ne prega! cattaneo, iii-1-93: marangoni
, con due frasche, / per te! / brulli sono meli e marasche.
uso hanno le cerve. / a te, lubrico serpe, ella è tenuta,
cuor tosto s'attuta, / « beato te, che de le nostre marche,
spati, / contemplar del gran corpo a te non sembra / che le disgiunte e
marcenti o arsi di regai furore; / te io voleva, io colgo te,
/ te io voleva, io colgo te, rinato / fiore d'absburgo.
boce? / -egli era, te so dir, de que'marchiani. redi
onta. / oh che pietà di te, padre! pirandello, 5-67: per
, io mi lusingo di tornarmi a te se non più savio almeno più rassegnato;
: tu! tu! lo devo a'te, caro, il marciapiedi! a
, caro, il marciapiedi! a te! cinelli, 2-79: ci voleva poco
6-106: hanno fallito tanti prima di te, e sono ricchi e rispettati più di
, e sono ricchi e rispettati più di te, e marciano in carrozza. baldini
, inf., 30-122: e te sia rea la sete onde ti crepa,
altri, perché non sia dato a te: dir male d'ognuno, perché le
le brigate abbian paura a dime di te, o almeno non ti sia marcio.
ch'io sto fresca a fidarmi di te! mira il bel ritratto della dapocaggine:
figur. guittone, vii-103: io te de lo marco / de lo mal tuo
. gabiani, 36: -che te ne pare [dell'abito]? -panni
1-5: l'alto imperio de'mari a te conceda. -i due mari:
, volendo dar principio a scrivere a te, mare d'ogne retorico stile,
canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe. algarotti, 1-ix-175: 'troiani
io catarina... scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio
mar di mia vita angosciosa / e te electa sola ho per mio porto.
t'era star da parte / e te ne avederai s'in questo mare /
v-50: fuggi i tempestosi mari; a te e a qualunque altro mareggiante, sotto
sommerso in un stagno / c'ha te sue rive e tutto il fondo secco
in se stessa rapporti ed affinità con te culture più lontane, a riconoscere parentele
arlia, 1-215: da un maremmanaccio come te, non mi potevo aspettare tratti gentili
buona vita. canteo, 206: per te si cangia ogni ampio patrimonio, /
le cosce più grosse di vo'e di te che siete due margoffe.
, ii-202: non solamente vendicherà te, ma ogni rancore e ogni maricèllo del
senza tanti riguardi, strette bene poi te le attacco forte alla colonnina di questo forziere
con lui per le mariuolerie sue contro di te. pecchio, 1-101: boccaccio ci
. f. doni, 10-320: chi te ha dato tanta autorità sopra le cose
: vi sono de'mariuoli che più te ne fanno, più t'innamorano di loro
è sì plazuto, / no'l te podria contare. boccaccio, dee.,
'si maritasse onestamente alla fine con te: pure qualcosa farò. 19
[la vicina] / m'ave di te gastigata; / mettemi a magior tormento
maritato. salvini, 22-118: cinque a te cari figli in casa sono, /
è cavaliere, costringa il padre; e te costringa la figliuola maritatóia. filippo degli
fagiuoli, xii-152: non arde [per te] questo cuore e per conferma /
per conferma / sappi ch'egli è per te freddo ch'e'marma. viani,
, se non vuoi andare in fumo anche te. 3. (femm.
non rispose. « oh! dico a te: svégliati, marmotta: cosa ti
: è possibile ch'io ami più te che la gente del paese? sei una
e zappi sì di rado / ch'io te ne so, per dirtela, pratore
marrana, i... contro te sì rigida si mostra. d'azeglio,
n. franco, 120: a te, pale, due paia di caponi;
pale, due paia di caponi; a te, fauno, il soffritto d'un'
tutto e farai un buon marsupio anche per te. cantù, 393: fece scintillare
1-7: -pensa anco d'esser gravida di te: com'è possibile? -più che
, xxxix-ii-260: dolce refugio de chionque te appella, / scampami, matre,
dalla fazion popolare, fu terribil mar te fio de'nobili, se la intese anch'
[s. v.]: che te ne fai di codesto martinaccio? crusca
dovessi, che saresti martira: beata a te! -con funzione appositiva, unito
reina di dolori: 'cui assimilabo te ', disse attonito geremia, 'aut
attonito geremia, 'aut cui exaequabo te, virgo filia ierusalem? '. p
frugoni, iii-393: ho conosciuto morgan te,... il quale certo potea
, in sul fiorire / morendo, senza te, frate, lasciato, / perché
ah? io perché son più destro di te. bene è tornato. quel martoraccio
: mictite a. ppensare / ke per te salvare / fui marturiato. fiore,
. a. boito, 1-58: per te sui voli dell'idea cavalco, /
2-84: basta! non mi martorizza te più con le vostre vili ironie.
monti, 20-1: così dintorno a te, marzio pelide, / gli achei met-
da me com'io mi sradicai da te cruentato, nella notte di marzo avversa,
domanda / e ognor d'aiuto a te si raccomanda. 3. figur
mento »; e qui lascio pensare a te se questa similitudine ti rapporta alla mente
mascalzie et impiastri / che ancor non te l'ha ditto, sai s'arreca /
cavallo e 'l mulo, / far te medesmo d'intelletto indegno. / -o
l'alte porte / rinchiuse su di te, e risa di maschere / che
del tuo viso, / quando in te muta m'affiso / muto, e la
volentieri, a me che soscrivo o a te che semini insulti e bugie e calunnie
. guglielminetti, 3-106: io in te rimango come la maschera del mio mistero
io credo che cotesta tua disistima di te stesso ha una cagione speciosa, ma
. guglielminetti, 11: ben più te ne dorresti / s'io mascherassi sotto gaie
d'amore... e se io te lo tacessi, se tentassi di mascherarne
apotropaico. daniello, lxi-27: te chiaman bacco con allegre voci, /
foscolo, gr., i-212: per te [amore], all'arti eleganti,
onde salvarsi, / amor, da te. verdinois, 249: di queste donne
fare parere naturale uno animale finto da te,... piglia per la testa
guerra, / e le bambine come te alla casa. tozzi, vi-761: il
altri. salvini, 22-247: leghin te nella veloce / nave, pe'piedi
ti accludo le lettere qui dirette a te, mascoline e femminine. 4
e ricordarvene de'forse), / che te, marfisa, tolser ne la strada
baba con il masochismo dell'insulto a te stesso. pavese, 6-177: -è masochismo
colore, e se quello s'allontana da te alquanto spazio, tu non conoscerai chi
. parini, giorno, ii-986: te con lo sguardo e con l'orecchio beva
, è pel bene che vuole a te e a tua sorella, e devi anzi
, 5-2-104: così vo dire a te, vuomi pigliare? / io son pur
. massaióne. pratolini, 9-1188: te lo immagini, quasi trent'anni dopo
dèstati e leva su e scuoti da te con fervore la negligenza dell'accidia e
alfieri, 12-40: tosto ch'io da te raccolsi l'arte / gonfia di boria
, o maximo monarca, che a te incontra, occidendo el tuo fiolo, come
nume tuo, massima giuno, / a te l'uccise. salvini, 24-
24- 364: o nemesi, te chiamo dea regina / massima, tutta
lucertola / ferma sul masso brullo; / te insidia giovinezza, / quella il lacciòlo
trattare le materie... metterà te stesso nell'obbligo di assistermi. colletta
alto signore, / la guerra che con te m'inviti a fare, / esser
pochi buoni che sei sicuro la pensano come te. = lat. tardo masticare
odor del mastice, / danzar per te sul limite dell'acque / l'ode fiumale
sbarcare, dove, se quella canaglia te la può anche far netta, ti
, col rovinarti moralmente e materialmente, te lo dico io! carducci, ii-i
lassa, / o ch'io lascio qui te disteso al piano. / oh questa
moravia, vii-388: ce l'ho con te per quello che sei...
cielo. carducci, $yj: a te de l'essere / principio immenso, /
pupilla; /... / a te disfrenasi / il verso ardito, /
disfrenasi / il verso ardito, / te invoco, o satana, / re del
certi indirizzi. carducci, iii-4-226: a te ferrara,... / a
ferrara,... / a te da i monti a te da le colline
/ a te da i monti a te da le colline / d'italia verdi profluì
: messo t'ho innanzi: ornai per te ti ciba; / ché a sé
è stanca, / né la materia di te dir mi manca, / anzi più
volgar., 3-776: atendi a te medesimo, imperciò che tu medesimo se'
, imperciò che tu medesimo se'a te materia di molta sollecitudine. guarini, 1-257
e. cecchi, 5-276: insieme a te avrei voluto ricercare le cause d'un'
/ ond'io vado pensoso, / di te blasmar la lingua s'affatica. idem
, se non avessi fatto l'amore con te la prima volta nelle lenzuola color salmone
e in materia di denari. ma con te, dolce amica, mi permetto tutto
personale. pavese, 7-159: -proprio a te l'hanno detto, -le dissi.
: povera fanciulla!... a te non si apriva che una via,
affetto grande. caviceo, 1-170: maternamente te admo- nisco di quello che sequire poteria
l'anello materno meglio convenga che a te, deliberai nella mente mia al tutto di
. mi conduce / un vortice con te. raggia vermiglia / una tenda, ima
or ad or dentro al mio seno / te quasi estinto e tramortito io lasci,
volta... la mia tenerezza per te si fa più delicata di quella d'
lorenese, e ben s'addice / a te sovranamente inclita e chiara / nel buon
betocchi, i-io: la sensitiva luna in te risplende, / materna notte, e
quinci tant'altre / piante; e te specialmente, matricale. tramater [s.
monti, 5-33: giuro innanzi a te pel mio coraggio, / per questa
dolce, gentil mi'amanza; / or te mostri ma- dregna / non so per
ed è invitato del resto; pur te gli darà rimbrontoloni. -figlio dalla
mi richiedarai più tu me, né io te. masuccio, 228: che diremo
tu torre la sposa del più potente di te e congiugnerla al tuo matrimonio? gualdo
o a lor talento / o da te congedati escan costoro. batacchi, i-74
. antonio da ferrara, 19: già te [maria] chiamava soa matrona eletta
che in ti sperava: / ora te fugge e sgrida e te dispetta.
: / ora te fugge e sgrida e te dispetta. -per simil. e
perché; il nimico tentatore è presto a te. canti carnascialeschi,
non ti curasti udire fuori cosa a te molesta. = deriv. da
mi dice: « putta 4 viegia', te te ne pentirai, e quel gallina-
dice: « putta 4 viegia', te te ne pentirai, e quel gallina- bagnata
o margherita, forte ne dolemo di te; imperocché noi vedemo te ignuda lacerare
dolemo di te; imperocché noi vedemo te ignuda lacerare e 'l corpo tuo malamente
? credi si abbia a fare di te un chierico od un abatino? bada
mio avere, il feci, / a te pensando, e alla mattezza tua.
266: il servar fede a chi te la rompe è oggi riputata mattezza. pallavicino
villania questa mattic- ciuola ha ditto a te et a noi; e pertanto io la
fa che restiamo pieni di misericordia avuta da te nella splendidissima mattina di quell'altra vita
matta ed empia / si farà contra te, ma, poco appresso, / ella
92: ogni vizio più tetro in te s'aduna: / maledico tu siei,
. masuccio, 405: caccia da te gli matti pensieri de volere ne la tua
lxiii-15: conqueror, cor suave, de te primo, / ché per un matto
dato un tormento a caso, e te ti sgomenti per farti tagliare una gamba
male, e lo reputi aggressore. finalmente te lo accorda, e tu gioisci da
me certo, se saran matti, ma te se saran savi ». -essere
matto mattuzzo, pazzerel nidiace, / te ne darò ben io infino a'denti.
aurea volgar., 1525: poni tra te e me imo mattoncèllo. biringuccio,
la leggiadra donnina? col soggetto principale, te lo confesso, c'entra di mattonella
di stadera, così è dinanzi da te il cerchio delle terre, e sì come
notte, sì ch'io diventi a te e nel tuo cospetto, dio mio,
dilettevole. carducci, iii-3-171: amo te, vite, che tra bruni sassi /
tagli to che soffrire / possan e te seguire, / non troppo iovenetti / né
nuro, / divoto quanto posso a te supplico / perché mi parli: tu
1-86: stammi tutta soda e matura in te medesima. leggenda aurea volgar.,
, / mente mia, perché tutta in te romita / non antivedi i tuoi futuri
la milizia faticosa e dura / da te, sì nobil mastro, e sentia
unque, a mia parvenza, / a te, amore, nom fe'fallenza
, iv-245: io con tibia dolente a te preparo, / epico vate, un
: io son pur vólto / verso di te come germane e guazze: / sì
/ maestro di bulino / per incidere te... /... come
tal che in quattro colpi di mazza te gli gettava là in dieci pezzi.
tu vai alla mazza, e non te n'avvedi. che bisogno hanno di
n'avvedi. che bisogno hanno di te i signori? chiabrera, 1-ii-392: questo
è teco esser villano: / così di te come dell'altro fia; / quel
ti prendono uno dal gioco e te lo sbattono fuori, te » lo sbattono
dal gioco e te lo sbattono fuori, te » lo sbattono, una specie
io rivegga, o sciagurato, / a te, a tua figlia il pel col
ti potrebbero mazzate / e divenir per te vere tragedie. -grave trasgressione nei
ii-201: se la signoria manda per te uno mazziere, tu non hai a
e non ha venire la signoria per te. machiavelli, 1-ii-27: mandorno [le
, ii-9-272: eccomi qui a parlar con te, io solo con inchiostro sbiadito e
; ho dovuto accettarla per lui e per te. 3. locuz. dare
a lo mazzone, / che lo lupo te assecura, / e, se ài
occhietti rossi. « mbè! e te ne vai a spasso? ».
pronomi 'mi, ti, me, te, si, se 'non senza differenza
, 5-82: me scelse amor, te la fortuna: or quale / da più
a la gente sci caritusu; / ore te veio sci angustusu! / tapina me
cristiani] / in magnifico dono a te mandati. moniglia, 1-iii-276: quando
/ dello spazio gettato tra me e te. -a me: mi (
dei mercanti onesti e che sarà per te un altro me stesso. ungaretti,
, i-586: così la mia speranza in te afina, / ch'ài balia di
mi parlò, mi disse: -me e te siamo due bei stu pidi
scrivo e canto / e fra me di te stesso auguro intanto. mazzini, 44-56
-non sapere né di me né di te: non sapere di nulla, essere
« non sa né di me né di te »: si dice di cosa insipida
non sanno né di me, né di te. -per me, secondo me
è buona ira; né io per me te ne saprei penitenza imporre. machiavelli,
— tu a me e io a te: a vicenda, reciprocamente. aretino
e così tu a me e io a te: rotolarono tanto che venne la piena
. -oggi a me, domani a te: v. domani, n. 8
. v.]: tocca ora a te a fare mea culpa, a dir mea
grandon ti veggio, / ch'io te voglio ascurtar un piede e meggio »
, purg., 26-75: beato te, che de le nostre marche, /
cor fin che distingua / meglio a te il ver più saggia e santa lingua.
detto che tu vada solo. piglia con te un paio de'meglio...
quale pare che essa sia meglio di te, essendo quella di mezzo del pari,
, 678: meglio era sposar te, bionda maria! / meglio ir
non vendevi le sigarette accese prima da te, e molto inumidite, per un
. -meglio per me, per te, per lui, ecc.: a
, fra alcuni giorni di compagnia con te e molti mesi di studio. pavese
i'dicerei / che meglio stesse a te che a lor la fretta.
astratta dell'io. metti che a te paresse di doverla enun ciare
rosmini, o escogitare di per te una parola che ti garbi meglio.
alterazione della pirite e della marcassi te; è presente nei giacimenti di pirite
croce, eo m'appicco e a te m'afficco, / ch'eo gusti morendo
/ non fora disse, 'a te questo sì agro '».
da qualche melegragna offeso fusti, ella te graterà sì piacevolmente il capo, che suavemente
graterà sì piacevolmente il capo, che suavemente te farà dormire. = alter,
mamone! varchi, 8-2-263: io te l'ho detto, milenso, ma tu
gli disse melenzo: -potevi salire anche te. moretti, ii-387: la nostra buona
o di panico o de melega, te rispondo che questi tal pane suon pur grave
redi, 16-ix-337: questo medicamento dell'erba te bisogna continuarlo per quaranta o per cinquanta
, 1-25: quando io mi ricordo di te, io sento tanta dolcezza per entro
che senza difficultà aver non si può te. s. bonaveniura volgar., 4-25
e maturi. salvini, 15-1-100: te anco ricevono i frangibili / solchi,
/ e la barba caprina, / per te mol- ceva il riso / del suo
carducci, iii-4-182: salve piemonte! a te con melodia / mesta da lungi risonante
martello, 293: pare a te che, con tutte le cautele che io
martello, 293: pare a te che, con tutte le cautele che
, baggiano. boccaccio, v-249: te or gocciolone, or mellone, ora
si scioglie. / ogni membranza, io te membrar prometto. obizzo, ii-7:
c'ogni sfigurato gusto / faria vegnire di te voluntaroso. leonardo, 2-494: nessun
... se la fama tua dopo te luca, / cortesia e valor dì
grida della sentenza crudele data inverso di te, che si possa contenere di gridare,
dio lo certificherà secretamente e lo 'nchinerà a te, e farallo essere famigliare a te
te, e farallo essere famigliare a te secondo il tuo affetto. pallavicino,
quanto è povera la nostra mente a te comprendere! idem, inf., 28-5
sol gruppo / s'unisse, a te palese anco da questo / certamente tarassi.
, xxix-54: amor, vero bon, te devemo / di cor, d'alma
quanto zelo / de l'oste a te commessa or ti conviene! davila, 374
19-96: mal amor si nasconde. a te sovente / desiosa chiedea del mio signore
ecco el supplizio / che presto viene a te. nardi, 291: la fama
messa. tasso, 5-47: vinci te stesso e spoglia / questa feroce tua mente
beate menti. leopardi, 8-78: te de'celesti peregrini occulte / bear l'
e mi rincrescaranno finché mi ricorderò di te. carducci, ii-2-163: io ho in
acciò che non incolpino molti quello che a te solo dispiace. b. croce,
disegnato una cosa medesima tante volte che te la paia avere a mente, pruova
6-14: guàrdate da li parente che non te piglien la mente. -porre
guardaci in viso. siamo con te. -porre, tenere mente alle mani
la sua sembianza umile, / veggendo te ne'suoi begli occhi stare. boccaccio,
volgere in mente, / pensar di te, con te parlar. 18
, / pensar di te, con te parlar. 18. dimin.
dono / né sua mercede, a te, folle, che importa / più l'
l'imbrogliato e il mentecatto, / te gli abbonì che non parve suo fatto.
a dir ch'uom tale / fugga da te, ch'assai di te più vale
fugga da te, ch'assai di te più vale. tassoni, 9-81: tu
.. menzogner villano, / e te lo manterrò con questa in mano. c
acceso: / falsissimo ladron, tu te ne menti, / un pugno gli tirò
in cielo? / a cotanta ventura or te destino; / né mentirà mia fede
che è. carducci, iii-3-171: né te, lauro infecondo, ammiro o bramo
greci. ariosto, 2-4: - tu te ne menti che ladrone 10 sia -
sua virtù la eufrosina allora; io te lo giuro. piovene, 1-27: mi
sozza presenza / non mente in te di stolto e scellerato. / or godi
tassoni, 11-60: per la gola te ne menti, / romaneschetto, furbacchiotto,
dice più mia lingua ardita, / dàmmi te stessa in dono, / ché così
io degno di essere sempre creduto da te un mentitore ed uno spergiuro? no
e disponi, / fa'ch'a te stesso non sie mentitore. -fare
. pindemonte, ii-345: prima che a te l'onor cresca del mento. b
mento, non vo'mentire. 10 te la vo'pelar quella barba, sì bene
5. francesco, 4: ad te solo, altissimo, se konfano, /
, / et nullu homo éne dignu te mentovare. anonimo, v- 303-8:
sette regni; / grazie riporterò di te a lei, / se d'esser
mai non ricevo oggi una sola linea da te, mentre ieri è stato operato l'
xliii-441: vado, e già ma'da te non partirommi: / non pensar,
fosse pentuto e contrito come io veggio te, si è tanta la benignità e la
, fu di dirmi che vedendomi, a te tale dubbio scompaia. borgese, 1-27
/ ogni sembiante, e ciò che in te si vede / e ciò che non
. monte, xvii- 873-6: a te mi diedi, e molto volontero; /
e molto volontero; / e se di te seguire or mi disdico, / già
disse, menzogner villano, / e te lo manterrò con questa in mano. candido
tagliamare. martello, i-2-115: te magnanimamente l'amor fa men
zognero, / ma non farà che infido te creda al nostro dimensioni, ad
monte, xvii-872-5: or corno trovo in te tanta men- combatton quivi (o
. / e sono, amor, ver te tutto leale. pianto naturale afflitto
francesco di pescara, / maggiore a te, se vivesse or, l'avrebbe
la mente è quando considero ch'io per te non curo ricchezze, non curo gradi
, ii-269: se nel mezzo di te si leverà persona che profetizzi, ovvero alcuno
/ lo signor per maraviglia / de te fece madre e figlia. dante, vita
v-163: signore, io mi confesserò a te in tutto il cuore mio; io
denaro, tutto a meraviglia; e te ne ringrazio di tutto cuore. tarchetti,
gentiluomini... e dissono maraviglie di te. 'caro, 2-2-257: io
? / maraveglia è che 'l core non te crepa de fore. dante, conv
par., 1-139: maraviglia sarebbe in te se, privo / d'impedimento,
ancor lo piè non fida, / ma te rivolve, come suole, a vóto
come / conosci me, ch'io te non riconosca? tasso, n-iv-6: raccogliendovi
1-24: stavàno tutti maravigliati che da te non ci veniva lettere... noi
« ho io grazie / grandi appo te? ». « anzi maravigliose! »
. pascoli, 629: ora a te sola ridirò le storie / meravigliose,
tu che fai salvi coloro che sperano in te. diodati [bibbia], 1-481
destra salvi quelli che si confidano in te da quelli che si levano contr'a loro
mercadieri: tu a me e io a te!). f. f. frugoni
le mie parole in senso cattivo. te lo dico semplicemente, in senso buono
[s. v.]: non te ne fidar troppo di lui: non
quattro volte. parini, xxi-i: te il mercadante, che con ciglio asciutto /
li uomini gentili di saba passeranno a te e saranno tuoi. a. pucci,
m. adriani, ii-79: a te, marzio, comandiamo che fra tre
voi mostrar che so'care, / io te farrò umiliare / ancora che te pesa
io te farrò umiliare / ancora che te pesa. goldoni, x-9: la splendidezza
si promette cosa nessuna; se poi te n'avverrà per ventura alcun commodo,
tu ci abbia fatte, domandalo a te e a que'tuoi prelibati libri, ne'
: la differenza nel considerar la donna fra te e me è questa, caro mio
orrendo / perdi le. merci a te dal ciel concesse. pallavicino, 10-i-21:
n'andrò schernendo e dispreggiando sempre / te col tuo figlio, e 'l tuo
: per dio, prendi guardia di te e della tua gente, perché la nostra
amaro termine / a cui giongo per te, / può il cor punto commuoverti,
. dell'uva, 84: in te mi fido ed a mercé mi vaglia /
panigarola, 2-178: mercé che da te solo io riconoscerò e tesser liberato da
.. / servo indiscreto a te improvviso annunzi / il villano sartor che,
sia ancor con polizza infinita / a te chieder mercede. scola, xl-405:
non voler sonare la tuba dinanzi a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe
miri ed odi e tocchi, / da te già tanto sospirato invano, / sarà
morando, 414: altra mercede da te non bramo, solo che, recuperata
-beato, anima bella, chi te vede! - / voi mi chiamaste
v. colonna, 1-343: grazie a te, signor mio, che allor verace
, mercede! / non prego io te per la mia vita: il fiore /
, / gran tempo è già che te veggente e ritto / cerchiato avrebbe un
ho cognosciuto che iddio m'hae benedetto per te. ordina la mercede ch'io ti
, o no: se sono, non te ne puoi fidare. ariosto, cinque
. parini, giorno, i-646: a te quest'ora / condurrà il merciaiuol che
! dio! -merda. -in bocca a te. dalla tua bocca non poteva uscire
arbasino, 220: lei (da te per niente incoraggiata), con gli
chiamasti villano pieno di peta; io te ne farò venire il puzzo al naso
. « di pe- tettè merdaccinaro te ne ricordi più? ».
99): quella che appena a te degnamente si confaceva d'essere sposa e compagna
falsa meretrixe, / lui di prexente te farà bruxare. capellano volgar., i-275
fuori quelli uomini i quali vennero a te, i quali entrarono in casa tua.
pulci, 10-123: o carador, di te m'incresce assai, / che la
. cavalca, 20-15: guai a te, alessandria, la quale per iddio
gl'idoli e le bestie: guai a te, città meretrice. -che,
. zanobi da strata, 33: da te e per te non sono fatte ricche
, 33: da te e per te non sono fatte ricche le meritricule del mondo
, carducci, ii-8-280: a te farà lo stesso, credo, che io
la quale puoi tu vedere, a te darò e al seme tuo per sempre.
umil cantore, / poiché troppa di te cura mi punge, / signor. monti
ritmo cassinese, xxxv-1-13: dumqua te mere scottare: / tie'que'tte
/ l'onor de la corona / te lassa et abbanduna: merràte mendicare.
quello che richiede la speranza che in te ho meritamente riposta. guicciardini, iv-44
e non ò meritato / sono da te pregiato. chiaro davanzali, xxxvi-38:
aquilano, 281: sì che non te sdegnar se tua beltade / umilmente si
beltade / umilmente si prende e chi te adora / quel degno ne è,
): quanto mi duole che io di te non possa publicamente negli occhi di tutta
essere degno e sufficiente a meritare paradiso per te medesimo. dante, vita nuova,
a punto. boccaccio, 1-i-385: a te ha ella la sua [ghirlanda]
che lo meritassi di quello ha fatto a te. n. villani, 50:
andrea da barberino, iii-293: a te conviene andare in maganza, e non
un oncia; / né dovemo sperar da te [dio] perdono, / se
, e come arò le mie prime paghe te li rendrò con quello merito vorrai.
non sia degno, signore mio, te lo domando pello merito della tua santissima
senza guardare a'molti falli da me verso te commessi, i pochi beni, se
32: egli mi mandòe a te, acciò che io fossi messo a soli-
, a rispetto di colui che falsamente te a'suoi inganni chiamò testi
inconsulto e di poca levatura, non te vergogni? qual scelerata venale e meritoria femina
come un merletto di burano, / per te, per le tue spalle di magnolia
dicevi, dal foco; prima vederò te prigione che tu me brusiato. berni,
! betti, i-12: -malaugurio a te! - ti fermerai una volta, merlo
perché ho dato della povera meschina a te e del merlo a me.
fazio, ii-23-60: or perché in te ogni mio dir s'imperli, /
con uom ch'abbia più alto di te i merli. -esserci del merlo
/ e stanno pei canton, dio te ne scampi. / che per le piazze
servigio gli ha fatto, sia come te, o cesare, senza pena.
rosee le fila; / e per te in mezzo il sacro vel s'adorni /
l'aere alto silenzio ingombra, / e te lodando mesconsi per l'ombra / sacra
tutto finito ancor di crescere, / te pure in amoretti non ti vergogni a
sai di questa mischinella / e come per te ricevo grande martorio ». cicerchia,
[s. v.]: 'chi te lo mesce? ': a chi è
aspetto / né alcuna maiurìa / da te, o sposa mia, / a cui
me so'dato; / prendo per te defetto, / vergogna e mischinìa.
il cieco errore, / ch'a te stesso te fura, ad altrui porge.
errore, / ch'a te stesso te fura, ad altrui porge. giov.
le polce so'meschine / che non te lassa vernare. dante, inf.,
d'istaspe poteva sembrar meschino appresso di te. mazzini, 5-412: a quest'ora
mi torroe, / sì che dietro da te non rimarroe. alfieri, iii-1-138:
. dolce, xxv-2-262: oh meschina te! ancora non ti muovi. 19
fatto, il domandò: marco, che te ne pare? il savio gli rispuose
carnale. rapisardi, vi-808: a te, fuor che di balli e di furtivi
se sian preludio, / febo a te me ne rimetto. fagiuoli, iv-192:
, sicch'io fossi costretto di tornare a te. maestro alberto, 8: nelle
. salvini, 16-538: giuri a te un giuro... / non mai
si mescolarono, e di loro par. te ne uccisero, parte ne presero.
nera: e sonne delle bianche vergola te,... 2 sonne tali vermiglie
, qualche granellino, / ch'io te ne pagherò herò poi quest'agosto, /
, 1-i-363: sarebbe ben fatto che tu te n'andassi in casa, e forse
in tutto anche nel metro, su te; ma per farlo ho bisogno..
negli artropodi, parte mediana dello sterni te dei singoli segmenti. = voce dotta
, 1-83-35: quando la prima messa da te fo celebrata, / venne una tenebria
non ha principio né fine. 'te tho a dire com'egli è? quel
per noi. masuccio, 104: a te conviene andar quaranta dì in peregrinaggio a
i quali andranno e verranno da me a te. pulci, 5-7: meridiana a
disse: -ora me aiuta, / tosto te muovi, o mesaziero ardito; /
premonitore. tasso, 12-37: misero te s'al sogno tuo non credi, /
de la dama gentil, che a te rivolti / incontreranno i tuoi;..
in questa via dolente, / a te, cristo, si svela, ed hai
ad oriente. petrarca, 274-9: in te i secreti suoi messaggi amore, /
i secreti suoi messaggi amore, / in te spiega fortuna ogni sua pompa. livio
montale, 1-131: tutto ignoro di te fuor del messaggio / muto che mi sostenta
guittone, xxxviii-53: orrevel del ciel te visitoe; / non d'angel già
fie 'n tuo donaio; / verà in te, donna inorata ». pagliaresi,
: e doppia messe appunto / io te 'n recava. carducci, ii-8-45: io
giusti, iv-294: non riconosco in te sì larga messe / di delitti e
a li figli di colui che te l'ha dato. miracole de roma,
marosi della mia mortalità, gridando a te, messere, e non mi esaudisci?
che credi che ogni altro, da te in fuora, sia una bestia. fagiuoli
e massimamente moderne, fa anche senza te [parla il prologo all'argomento]
: l'alto messo onorato / da cel te fo mandato; / lo cor fo
6-13: vengane [solimano] a te quasi celeste messo, / liberator del popolo
la smarrita / strada che pria segnasti e te l'addita? cesarotti, 1-xv-133:
invece lietissima s'io potessi avere in te vicine le due persone che mi sono
mestare e alma naccare con te. 9. con valore di
pur convien che io esca / contro di te con ragion manifesta. medesimi
mai loco in uman core? / per te la militar gloria è distrutta, /
militar gloria è distrutta, / per te il mestier de l'arme è senza
tuo mestiero, ma bisogna che tu superi te medesimo per divino miracolo, e rivolò in
/ in più rimesso stile, / te n'ho segnati molti, acciò che impari
/ libera d'ogni pena, / a te veder, che più d'altri gli
lato, / com'eo fatt'aggio te 'n esto misteri. nardi, 14:
oggi spigliato / cotanto il verso a te, che fai mestiero / di mandarlo per
, disse: « pei; dio, te senti del papalino, ora che hai
pensoso, malinconico, sono venuta a te, perché al fuoco del mio amore si
e diva, / ogni mesto pensier da te disgombra. epicuro, 104: pan
pan... /... te levi di affanni e mesti lutti. caro
pacate e turbolente. poerio, 3-135: te riconosco, o mesto / immaginar,
, su questo colle amato, / da te prend'oggi e dal mio re comiato
, sep., 1-9: né da te, dolce amico, udrò più il
e con maravigliose risa schernire e, te or gocciolone or mellone ora ser mestola
mestolo, la cuoca / dirà con te: « ma qui c'è del pensiero
tommaseo, 5-545: rifiorisce in te [nel mare] mesto- ridente /
: / e la remota stella in te scintilla, / qual di rugiada al sol
amante,... ho diliberato a te, più ch'altra madonna de umanità
passa le mete. zanella, 517: te divina sete / di più profondi e
. frugoni, i-6-305: vengono a te, vengon le muse; ed ecco /
insegna che dei amare lo prossimo come te medesimo: meta è a dire quanto termino
: se tu me l'aduci, io te donno la midate de lo regno mio
: ho ricevuto la carta: e te ne ringrazio. ben è vero che ella
parte. -comincerò: ma so che non te ne dirò la metade, che non
, v-1-272: ci siamo! -pensai -a te simbolismo, metafisica e magari occultismo.
più consolante « metafisica italica » e a te, de chirico, che ne fosti
. e di tanta virtù rilucere che può te alcun di loro trapportare da luogo a
lo cierniscie puro, / così son di te, mia canzon, sicuro / che
fuggire con due metodi: o fuggire da te col rompere la porta o col segare
greco in tutto anche nel metro, su te. d'annunzio, i-694: per
. d'annunzio, i-694: per te sola io vo'comporre un canto /
alfieri, 11-63: né in ciò da te dissento; anzi a tal metro,
imbriani, 4-235: que'bravi provinciaioni, te lo pagano anticipatamente e profumatissimamente, te
te lo pagano anticipatamente e profumatissimamente, te lo trattano come noi metropolitanacci fastidiosi non
. manzoni, v-1-308: porta con te lo scartafaccio da riempirsi d'ottave,
fammi prova / ch'i'possa in te refletter quel ch'io penso!
[i danari] in lor nome per te in su l'arte della lana.
francese. avrà torto, mettiamo: ma te lo dirà. d'annunzio, iv-1-56
omo, mittito a pensare / unde te vene el gloriare. chiaro davanzali, xviii-64
dapo'ch'eo veggio ch'a lui e te pare, / or me di'ciò che
tu se'detrattore, imperò che da te non è rimasto che tu non metta
ciel si metta / in effetto, per te, che di ruggiero / t'ha
non mortale; / esso, non te pregiando e tu'gran dono, / a
non riceverà, mettilo di lunga da te e non abbi cura di sua compagnia.
quei ferri, onde io cercava di cavare te. astolfi., 1-25:
goldoni, ii-998: vien qua, te lo dirò un'altra volta. e se
mettiti bene in memoria quel che voglio da te. -mettere qualcosa a colpa di
, un giorno o l'altro qualcuno te la ruba e per riaverla ti toccherà
più dotti e più ammaestrati nella legge di te? -mettersi in quattro: impegnarsi
ed incarnò la somma sapienzia / di te, beata donna dolcissima: / celeste
. della casa, 550: a te convien temperare ed ordinare i tuoi modi
solo questo, che pace sia infra te e noi, e saremo salvi; e
dignità. gabiani, 22: -che te ne pare? -non è cosa mezzana
scopo. boccaccio, i-564: a te bisogna di volare basso, però -con litote
avvinazzato. occhi di pesce morto! non te l'avere a male ma sembri tutto
morte. sbarbaro, 6-no: in te, voze, m'imbatto nel bambino
donato tuo d'arezzo / che, te leggendo, di sudor son mezzo. buonarroti
2-202: le figure che sono fra te e '1 foco apparischino scure nella chiarezza
naqui e venni nel mondo prima di te e ancora non ò trovato in tutti li
fuori da un « mezzo moggio » come te? bella paga che ti daranno a
? bella paga che ti daranno a te! -mezzo uomo: v.
: o folle aragne, sì vedea io te / già mezza aragna, trista in
stracci / dell'opera che mal per te si fe'. simintendi, ii-4: poi
6-ii-535: si fu una scarica di archibusa te fatta loro addosso a mezzo tiro.
ii-283: e1 vizio della sogdomia era in te [firenze], in summo quanto
lettor, perché nel fin la crudeltade / te commuova a pietade. s. bernardino
nemico fu dal ciel somerso, / a te ricorro sempre e col tuo nome /
la forza o la sagaci tà o interposi te persone sono mezzi di loro litigi.
misura vera, / or più che mai te onoro e sempre esalto. leone ebreo
2-64: l'amicizia e la pace a te richiede, / e 'l mezzo onde
e la mammina, e poi te sola. -in mezzo, fra
le mura sieno in mezzo tra me e te. tasso, 14-615: non se
e sopra tutto non chiamare a mezzo fra te e me persone che tu non conosca
qui vorrei tutta passare la vita con te. -ma no -gridò il veterano invadente
salvasse gustavo da una eventuale miseria e te da una smaccata ingiustizia? panzini, iv-421
9-9: se non hai chi per te [cicisbeo] difesa faccia, / gentil
avea in celato: / « di te, oi vita mia, / mi tegno
, 1-110: « ogni fera di te meno è crudele, / ognun di te
te meno è crudele, / ognun di te più mi saria fedele ». machiavelli
o la fortuna; / né ricerco da te trionfo o spoglia, / né mi
spoglia, / né mi riserbo in te ragione alcuna. goldoni, xiii-142:
: tu pensi ch'i'mi sia da te rimosso, / non mi vedendo;
non è stato per non mi fidare di te. b. stampa, 201:
7-in: mi uccido qua, davanti a te, filippino, ora stesso! ungaretti
sia, risponde, / son più di te, che sì ti stimi e vanti
de, tasi topinelo, / mi instessa te ho veduto / scosa al suo balconcello
un piattello. carducci, iii-2-4: te con le tenui miche d'orazio /
la pallida musa del lazio, / a te quell'aere parve bastante / che respirarono
chi è che si lamenta, secondo te? - perché? ti sei mica offeso
vera luce micante e purissima, / te per te priego che la vita oscura /
micante e purissima, / te per te priego che la vita oscura / di caligine
e la misura, / che suonan per te [feo beicari] scritti in tante
: si mangia altri la minestra e a te resta l'odore... '
. liburnio, 11: io a te come a nemico donai la vita;
morire, / e tu se'stato di te micidiale. b. corsini, 2-22
d'ire, / che esser voglia di te micidiale? -procurarsi un danno,
. frescobaldi, 1-65: alma, tu te n'girai: trova cupido, /
con la sua saetta, / e vendica te stessa del micido. = da omicidio
sarti per segnare la stoffa; gaiatti te, steatite. -polvere di micio: polvere
microcefalo od un epilettico, ripongo in te l'ultima illusione. panzini, iv-423
ahimè, quanto io mi ricordo di te, io sento tanta dolcezza per entro le
frescobaldi, 1-34: spenta vegg'io in te [firenze] tanta avarizia / e
i'dovessi vender la gonnella, / i'te l'arrecherò, nencia mie bella.
montale, 1-50: mia vita, a te non chiedo lineamenti / fissi, volti
ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali! giulio dati
i. frugoni, i-3-284: tacerò te, buon catullo, / pien di mel
, / ma, se occorre, te la fa. ghislanzoni, 8-42: rodolfo
e non ne movesti lamento; tornata a te mi raccogliesti colle braccia aperte e col
ferro /... il pelo a te riger- mogliante a pena / d'in
maneggi. algarotti, 1-ix-311: per te si mieta il sospirato alloro. carducci,
: se io dico con tra di te, me maledira'tu, come tu ha'
tu farai gran popolo e salverannosi per te molte migliaia di genti. guido da pisa
ti dico che dio è adirato contro di te: tu sai quante migliara ne morì
: migliai'di volte il giorno a te verrei / per coglier delle rose ch'ò
che di panico. salvini, 15-1-100: te anco ricevono i frangibili / solchi,
formiche, ed opre / vengono a te: ma prima i grani d'orzo,
tre soldi? non credi tu che io te li possa ancor servire? michelangelo,
tuoi ed in mezzo ai tuoi campi da te migliorati. 4. progredito nella
, / i'[amore] ho da te miglior pegno che carte: / fa
: se, diceva, / a te fur care le mie chiome e il viso
e sarà piena come mignatta, e te lascerà mezzo morto. equicola, 250:
mignattazióne, sf. disus. applicazione te rapeutica delle mignatte per salassare
giovane che, se appena sapevi fare, te lo rigiravi tutto intorno al dito mignolo
o cucco. pulci, 24-50: a te si vorre'dare / tanto in sul
monti, x-5-413: or mi rivolgo a te, mignon novello / della volubil dea
cederò tutto quanto il mio luogo a te, perché veramente non mi ci sento
carducci, ii-7-283: è inutile che te lo ripeta: ma se ti piace
ma se ti piace sentirmi ripeterlo, te lo dico la millionesima volta. montale
, che secondo le profezie, che di te precedettero, secondo queste militi nella
apprese la fortuna / a militar con te. g. capponi, i-i- 274
guerra. ariosto, 11-26: per te la militar gloria è distrutta, /
militar gloria è distrutta, / per te il mestier de l'arme è senza onore
, di danne degno, / di te mi truovi, e di tal duol sì
loro sono a vuoto, con cinque millami te la cavi. = da mille
, i-116: io ero più bella di te -mentiva con millanteria disperata, - e
tu più, se vecchia scindi / da te la carne,
e il simile spera che sia di te / lo amico tuo tuissimo carducci giosuè
tal sorte. alfieri, 1-647: di te cantavan d'israel le figlie: /
prode, / degna che uno per te muoia d'amore. lisi, 1-17:
volta ch'io mi ricordo amorosamente di te, e sospiro l'ora di rivederti
delle cose che ho fatto stanotte con te. 3. sin. la
di colore scuro, ricca di augi te e di ilmenite). =
serpe / sta vibrando tre lingue, a te piacesse / di tagliar con la spada
bestie che tentennano / minaccevoli innanzi a te la testa? bacchetti, 2-xxiv-655:
delle volte ne lasciano il pensiero a te. tasso, 7-103: con parlar
. marradi, 291: gloria a te, montalcino, ultima e forte /
/ -ladra, ste tue minaze / niente te zova- rano. sanudo, xxxv-341:
cacciata da parigi per lui e per te. pirandello, 8-365: « bada,
mancare di parola. se non vieni, te ne pentirai »... dissi
t'aio empromessa, se a me te vói'retornare. dante, inf.,
se s'asconde, / se la te fugge, ver se ti s'acosta.
dunque o minaccia il tuo libro anche te, ma guardati bene dal farlo. pirandello
persona potrebbe usare lettere anche contro di te, minacciare uno scandalo se non lo
ancor tu miri, / menaccia a te il giudice di sopra, / se gli
carducci, iii-12-363: oh, se a te fosse dato sentire, un suono
vivi nel cor di noi, vivi in te stesso: / tu fia lo scudo
ora si tace, / meritan più di te priego né tanto / il famoso ladon
[la madre] dixe: -io te giuro per l'anima mia che, se
], quando non ce sia, te farò la più trista figliuola del mondo,
un teschio che ride, ride di te, sopra due stinchi in croce, sì
questi non stentan già per me, per te, / ma si ridon ben si
/ ma si ridon ben si di te e di me. redi, 16-iv-376:
tuo minerale circuito, sentirai sopravvivere in te la potenza che s'era celata in
col minervo aiuto / o veramente in te superbia regna. = voce dotta
, 7-198: chi vuoi mai che te aver brami, / se tu sei sì
o lorenzo, la divina fanciulla; e te ne ringrazio. la trovai seduta miniando
fren d'ogni licenza hai sciolto / e te fatto a te divo, / de
matugliani, xxxix-ii-9: l'animo tuo gentil te diede mossa, / sol per lo
bellincioni, ii-143: pur drieto a te mi vedrai mosso / colla cucina addosso
allontanato. michelangelo, i-46: da te mosso, tanto scender parmi, /
non la vuoi tu mai finire: / te lo leggo in sul mostaccio, /
il mostaccio. nieri, 196: te lo laverei io il mostaccio a suon
sacchetti, 36: qual poder battaglia inver te spande / contra lui forza e tuo
con mostra, / si c'ogni villanel te non scalcheggi. nardi, 37:
in modo assai migliore di prima. te ne manderò una mostra, e la
di croce sono da dio mostrati in te e intorno a te, francesco beato,
da dio mostrati in te e intorno a te, francesco beato, secondo la mutazione
amore [o anima], à te trovi reposata; / fai mustranza de fore
boccaccio, vi-2io: tu t'abbagli te stesso in falsa erranza; / con
, per farci una camicetta. domani te la mostro. -sostant. boccaccio
parte chiamare, a fine che tu te ne vada e che più non l'abbia
oh pie'divino, / qual di te è più leggiadro? pavese, 7-83
, per fazy e chaumontet. a te di mostrarla a chi vuoi.
casa. sergardi, 217: a te, ghitto, daran da governare /
guittone, 115-6: verità d'amico in te non pare, / ma di nemico
tira. dondi, 271: però te prego che mandar ti piaza, /
, /... / veggendo te ne'suoi begli occhi stare. idem,
come in ossea noce / bianco gariglio, te di pan bicorne / figlio, o
, pur mostrai / suo core a te! perché più tardi ornai? chiabrera,
, voliote pregare; / una cosa te vollio mostrare, / se'tte lo pla-
mostro: è che s'appressima / per te aspro tormento e doglia pessima. ariosto
, quai fatti egregi / voglia da te, ben chiaramente ha mostro. algarotti,
dipingo e mostro, / se dir di te lingua mortai presume, / perdona.
vitali, /... / te. signor, mostrerebbe in sacre celle
el figlio meo tormentare, / ch'eo te pózzo mustrare / corno a ttorto è
qua in mia mano, / ch'io te lo renderò mirabilmente. i mostrar intendo
ch'ora di farsi eguale / a te presume, il padre e gli avi suoi
da deo amato, / cristo in te ne s'è mustrato. g. cavalcanti
volpone. iacopone, 6-2: or te guarda dal nemico / che se mostra esser
. iacopone, 1-73-63: é1 mundo te mustra placente / per darte a veder
e proferte e loditi in palese anzi te e dopo te, di non fidarti però
loditi in palese anzi te e dopo te, di non fidarti però subito in tutto
buonarroti il giovane, i-227: a te &>1 credei quella mia nuova / sconciatura
uscita. venuti, lxxxvtii-11-749: ben te trovava in mezzo de la mota:
de la mota: / quando aver te parea più fermo el passo, /
, ci sarà sempre una camera per te. io non credo che potrò andare;
i-184: il tuo cuore può da te sempre riputarsi un egitto... aggiungi