che taccia perché sai ciò che di te può dire. g. r. carli
inibizioni che il passato aveva eretto dinanzi a te. 4. chim. fenomeno
: scusare la inofficiosità mia presso di te. tommaseo [s. v.]
populi / morir vedrai di quei che in te s'annidano, / pria che la
/ ne la capanna tua, come a te serba / nel fondo opaco il tuo
doglia inonda, / qual mai per te si porge almo ristoro? c. i
i. frugoni, i-2-61: a te ritorno, o fiume / che i sette
si vedono abondare e inondare sopra di te. lancellotti, 442: tutti, doppo
spaziosa terra. pindemonte, ii-138: te grecia tutta, te molt'asia, e
, ii-138: te grecia tutta, te molt'asia, e molta / libia
e molta / libia conobbe, e te quel nobil fiume / che, sospirato
/ da lui che l'arpa a te concesse, incerto / se 'l celtico o
i-331: anglia,... / te invocan sola nei loro alti guai /
, e molte altre inonestà che non te ne dico nulla. betussi, xliv-141
, che in sua memoria non abbii di te a mostrare prova alcuna? machiavelli,
sacra del gioco ara disposta / a te pur anco? cesarotti, 1-vii-92:
. noi finor divisi / fummo: te indusse inopportuno zelo / de'dritti altrui:
fie 'n tuo donaio; / verà in te, donna inorata. intelligenza, 19
: io assolvo, / orazio, te, e ciò faccio e dispongo, /
se stesso. imbriani, 1-237: cara te, inorpella, con quante belle parole
elementi. imperiali, 4-336: a te sol quest'alma mia, ch'è pure
mia, ch'è pure / di te idolatra umile e fida ancella, / con
e, per così dire, inossa te col guscio superiore. zucchetti, 99:
innostri; / tu, a regger te, sol da te stesso impari.
tu, a regger te, sol da te stesso impari. -per simil.
i e sommo premio a chi per te moria, / il tuo cinto s'
»... « beh, secondo te sono inquartato o no? ».
bene? fammi saper qualche cosa, te ne prego. mazzini, 14-72:
uom, dico, che per fede sol te onora, / non patir ch'abbi
sempre inquietudine, / che solo in te posarsi spera ancora. savonarola, 8-i-439
nel cuore suo tutto dì, vedendo in te, sua si- rocchia, quel tesoro
incurva la persona, / personifica in te la reverenza; / insàccati una giubba alla
certe casucciacce, / la brava serva te lo pedinava. manzoni, pr.
sì, ma non saziate, / te losenga, stringe e basa, / pur
pur temendo essere scornate, / e te dan de ste insalate / per cavarte
tue satire insalate, / ma da te letta, mal, volerci aprire.
d'ogne male, / el figliuolo a te uguale / mandast'a la gente insanata
alla tua prudenzia occorrano e che da te altra volta sono suti allegati. m.
tanto lo''ntelletto che diventa fuori di te come pazzo. insaniènte (part
: alle biblioteche de'sovrani / tu te n'andrai ben presto, e mille
et insano. tasso, 16-57: te l'onda insana / del mar produsse e
insaziabilmente servii alla corruzione della carne non te 'l potrei dire con lingua.
amavi ». marchetti, 4-137: te piangeremo insaziabilmente / dal rogo in poca
carducci, ii-10-65: io son partito da te con un desiderio sempre più ardente e
demone. onofri, 3-75: se te libera io pensi in balìa / della
giustinian, 1-134: quando un zorno te inscontrai, / verso mi tu te volzesti
zorno te inscontrai, / verso mi tu te volzesti dolcemente, / d'amore tutto
l'ambitissimo onore d'essere inscritto dopo te, nella lista. -rifl.
guittone, 85-11: che dio male te dea, come se'degna, /
rio e tutto inganno / è di te nato. serdini, 1-21: * domine
d'amor l'altiera insegna, / per te fur lauree trecce al vento sciolte.
dovrò pagare il dì 15, io te ne sarò grato: ma non li prenderò
cavalca, 19-416: vedendo in te, sua sirocchia, quel tesoro della
io non posso se non meravigliarmi di te, che essendo quello che sei e veggendoti
non era che un mostruoso inganno teso da te ai sensi degli uomini.
ogni azione naturale colla brevissima operazione a te obbedisce. aretino, 1-28: si reputa
e guarderati ed irridendoti farà beffe di te. savonarola, 5-i-144: la scrittura parla
imbriani, 3-139: povero issèl. te lo ricordi? allampanato, scheletro, con
canzon forte e sicura, / e te la gitto, o maggio. zendrini,
. mazzini, 26-100: quanto a te e ricciardi vi considerano irreducibili. ferd
opalina, /... irrigami di te come la zolla / squarciata dall'aratro
squarciata dall'aratro; / intridimi di te come una pietra. -figur.
irrigator de l'arida radice; / per te solo ippocrene ondeggiò d'oro / et
teco il padre tuo che dà testimonio di te... dove è il padre
/ l'immensa maestà, che in te s'accoglie / in queste umane spoglie.
impossibile starti vicino senza diventare irriverenti con te come con una crestaia od una cortigiana
erinni, o qual fortuna / addisse te, che giovinetta e pura, /
, xxxviii-267: cosi, regina mia, te prego e invoco / che irrori de
). roberti, ix-146: per te [zucchero] si forbe e tergesi
, 1-8-151: io vidi pan a te l'irsuta porgere / orecchia, mentre
: sotto l'irsute poppe, mansueta / te pargoletto orrida lupa accolse. pascoli,
per tutti i liti, / uni per te di cor, / noi t'imploriam
886: con i putridi occhi / in te fermati è l'irta faccia gialla /
villania, / che non distringe te, che vai gabando; / a me
tua divina maestà, che noi intendiamo te di essere dentro a ogni cosa,
... sciente, e me, te... sciente (part.
, or non sia più invidiata / da te giamai la prima età dell'oro
ammezzo fra loro; poi quella finita, te l'hanno vergognosamente piantato e lasciato in
alcuni elementi cristallini di sostituirsi isomorfic amen te. = deriv. da isomorfogeno
scolari. borsi, 2-7: avevo per te impeti di venerazione e di gratitudine,
però t'avide e sta sopra de te, / ca danno senza inganno non
moneta oi pecunia che issu dictu ulustrissimu te ni vorrà imprestari. ibidem, 70:
non se ne avede, e io te lo mosterrò istamane. piovano arlotto, 132
tua e l'uscita, cioè dirizzi te in tutte le tue operazioni a principio
fermezza di opinioni, di propositi; te nacia, pertinacia; fervore
s. c., 4-2-9: in te sia non gettarti a basso, non
può maggiore, che l'avrai non a te solo, ma istessis- simamente a me
circulazion che sì concetta / pareva in te come lume riflesso, / da li occhi
svevo, 6-457: allora vattene istesso te ne prego. voglio restare sola con
senso instiga, / del tutto giace in te freddo e languente. foscolo, iv-418
, 5- 110: instigato da te, mostro d'insidie, / caino il
, dei briganti istigati e comandati da te. tornasi di lampedusa, 271: forse
dove sono gli uomini che entrano a te ista notte? mena loro qua, acciò
riposa; / io farò che di te, delle tue glorie / risuonino le favole
non t'è opo far istoria: che te oporà portare, / non ne trovo
mitologici. d'annunzio, i-569: io te porto su 'l plaustro alto, maraia
/ sì ratto fugge, e lascia a te la terra, / per cagion de'
belle, / e istrutto aver a te mill'auree foglie? genovesi, 231:
volere errare. ma non errar tu in te, né anche in loro vinto da
pronta la risposta: -lascia che di te parlino gli altri. -e certamente lascio
di pie frodi instrutto, / lodi a te spargerò. 6. apparecchiato,
il fuoco, e tutta / per te già netta e d'ogni arredo instrutta /
sull'itala / grave cetra derivo / per te le corde eolie. manzoni, ii-1-157
: primo signor de l'italo coturno / te vanta il secol nostro.
te intensa, con inappetenza, vomito, febbre
, v-7-33: che lu diabolu no te nde poza accusare chen tu iudecatunde non sie
a condennare, / d'onne officio te privare, ché non sai far bon
profeta. passavanti, 12: poni te malfattore davanti a te iudice di te.
12: poni te malfattore davanti a te iudice di te. machiavelli [tommaseo
poni te malfattore davanti a te iudice di te. machiavelli [tommaseo]: di
o firenze, ha avuto misericordia di te ed hatti porto del suo aiuto ed hatti
iacopone, 77-8: quanto l'om più te cela, tanto più 'n foco abunne
contra italia. boiardo, 2-3-18: io te acerto a affermo in iuraménto, /
aquilano, 123: io iurarei che non te offesi mai / per l'alma ch'
cavalleria, e i venti insieme iurati per te fanno turbico. iure, sm
ariosto, vi-64: ma se più te fidi... d'un fuggitivo
di che dolerti più iustamente che di te medesimo. 3. opportunamente,
paolo da certaldo, 367: abbi in te iustizia iguali al grande com'al piccolo
pregar, madonna, cedi; / non te fe'el ciel per la mia morte
diva, / se ben vói ch'io te giaccia umile a'piedi. ariosto,
iuvenile, / ogni lor differenzia in te posto hanno. 2. geol
parini, giorno, ii-150: felice te, se mesta e disdegnosa / la conduci
voce giapp.: letteralmente * mano { te) vuota (kara) '.
vie disperde; / o vecchio omeilo, te ricopre e veste 1 l'edera verde
sottinteso. carducci, 725: in te la vendemmiante sanità borgognona, / il
inferocita: « brutta cattiva, adesso te le dò io! vergò- gnati!
dee., 2-7 (208): te... priego che dopo la
79: la roca si lagnarà di te, però che tu la lassarai stare
; / ognun segua, bacco, te. berni, 54-17 (iv-289):
, 309: eh va là! non te ne sei accorto che qui a fratta
disse. -una volta ero anch'io come te. so che ti piace vivere solo
taci, maladetto lupo! / consuma dentro te con la tua rabbia. fiori di
carco di rabbia, / comparve a te con minacciata labbia. 3. forma
apri più la bocca, che sì che te la chiudo con do'labbrate da feste
nome: impallidia qualora / si parlava di te. fogazzaro, 7-234: la chiesa
gran padre alighier... per te monde / d'ogni labe contempla le
non potrebb'esser pinto / di vincer te, che da follia se'spinto / in
in uno labirinto, che guai a te. ariosto, 37-47: sarian stati /
/ de lassar turbato amore / facennol de te privare, o'patéo tanto labore?
eloquenza del priore è da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto, da
ti mando per befana. / a te par la cosa strana / di gustar tai
avessi pensato [al rega- luccio per te] anche prima che tu mi mandassi il
la spene nonn-ha segnoraggio; / per te lo dico: poi se'tratto i.
cerchio / qualche laccio amoroso / incontra te s'ordisca? loredano, 2-i-88: la
lucertola / ferma sul masso brullo; / te insidia giovinezza, / quella il lacciolo
naturai consiglio, / amor, contra di te giammai non valse: / tanti lacciuol
magma ha raggiunto la superficie, lacerando te rocce del tetto. = voce
piano. -che squarcia d'improvviso te tenebre (un fulmine, una luce
... hai ardito di recare sopra te il carico della mia morte, per
oppressa, / o italia, in te non trovo io più te stessa. de
italia, in te non trovo io più te stessa. de sanctis, ii15- 327
e sforza / a far palese a te quanto tu puoi / sovra un lacero sen
sensi: « vide (disse) ne te spes occidat »: guarda bene che
a parole che dispiacciono poi egualmente a te quando leggi e a me quando ripenso.
bisognoso come tu se', io di te a te medesimo mi dorrei, sì
come tu se', io di te a te medesimo mi dorrei, sì come d'
sangue tutto il mio delitto contro di te,... non avrò né pace
lazzo e gioia, / io lagrime da te, martìri e guai? tasso,
uomo il cui aiuto non è lontano da te; nel suo cuore ha ordinato nell'
martirio; / ché s'io per te respiro / tu regnerai per me.
a lagrime sì per me e sì per te. -con le lacrime agli occhi,
, perché mi privi? / tu te ne porti di costui l'etterno / per
e'mi s'affligge il core / te lagrimante e tesser fatta scura. / lassa
mi venite, / piangete e lagrima te. latini volgar., i-98: lagrimò
belli / che, lagrimando, a te venir mi fenno, / seder ti puoi
. collenuccio, 1-170: quanto con te serò ristretto solo, / forsi che
,... ho diliberato a te, più ch'altra madonna de umanità e
matteo correggiaio, 16: colei che a te mi manda è rimanuta / col suo
mio, / ma non già senza te viver poss'io. pasquini, lvii-95:
in pietade di collui / che per te in stato lacrimoso è gionto? benvenuto da
oh patria nostra, patria sicura, noi te veggiamo
sospiriamo, pensando in che modo ad te salire possiamo! caviceo, 1-165: perseverando
liti. cesarotti, 1-xxxiv-224: per te sol, dolce compagna e sposa,
] ladra pessima, sì che no te ne venissi pensiero di torla. ca'
ti ruba l'anima che tu non te ne avedi. lorenzo de'medici,
puledro... valeva assai più di te, con tutto il battesimo porco che
viene innelle nostre terre per vanagloria di te, e hai ragunati alquanti ladruncoli.
ogni indugio è periculoso troppo, che te so dire che s'apparecchia di fuggirsene all'
! b. corsini, 14-20: te te, brutto ladron, pasto da cani
b. corsini, 14-20: te te, brutto ladron, pasto da cani /
. marradi, 291: gloria a te, montalcino, ultima e forte / rocca
lamenti storici pisani, 85: se'te [o pisa] condotta al segno
impazzendo. montale, 9-130: di te qualche sussurro in teleselezione / con un
, tu ke piangi / e ccotanto te langni, / si la vista non mente
, 1-320: vidi che indarno tu te lamenti e lagni, / indarno tu
lamenti e lagni, / indarno tu te bagni / de lacrime el to volto,
bibbia volgar., vii-497: lagneranno sopra te con grande voce, e grideranno amaramente
, i-263: molto mi lagno / di te che vuo'correggier gli altri. dante
; / e però, se caron di te si lagna, / ben puoi sapere
. e che non abbia a lamentarsi di te! [ediz. 1827 (358
e ch'ella non abbia a lagnarsi di te!] padula, 325: voi
e ranaglioni. ugurgieri, 266: di te tremaro i lagoni di stige, di
tremaro i lagoni di stige, di te tremò il portiere dello 'nferno,
una ad una, / supplica a te, per grazia, di virtute / tanto
... nimici... te e la tua anima di cinque fedite laidettero
me, che laida son, e non te vale. rustico, vi-1-140 (13-9
dimmi piuttosto..., secondo te, come mi devo comportare? per quanto
71 (121): tu piangi te medesima, ed assai è laida cosa piangere
tu vuo'piacerle, come / puoi te suo amico fare. / prima 'l tuo
di nero, / negli atti soi tu te ne accorzerai, / per fermo,
che,... come a te piacque, a lalde del tuo nome,
gloria, onore e lalde / a te, vergine pura, / senza già mai
-là tallero!: sì stai fresco, te lo sogni (ed è espressione propria
! una delle nostre migliori lame, te l'ho detto. e tu, una
una lama che forerebbe il bronzo. a te.
non piaci, io voglio / dire di te che di una strada l'angolo /
: felicità raggiunta, si cammina / per te su fil di lama. / agli
e di mal affare. * chi te l'ha detto; quella lamaccia di cecco
egli ha verace lamentanza con tra a te il frate tuo, lascia il dono dinanzi
grida della sentenza crudele data inverso di te, che si possa contenere di gridare
, i-38: discordia rea più sovra te non venne; / né andasti in mille
cosa memorabile senza periculo e fatica. te pensi per prieghi e lamentazioni si pieghi el
lamentazioni si pieghi el ruffiano, e te la doni [la ragazza]? tansillo
sarai, e niun diletto sarà da te preso, che io col lamentevole disio
ma pur con gran lamento / questo te voglio dire. gesualdo, lxv-130: o
allora susciterai e lo spirito santo entrerà in te. 4. drappo tessuto con
giorno / a buttar l'amo per te (lo chiamavo 'il lamo ')
eterna. serdini, xxxix-i-83: io te ne obsecro per quella sentilla / del
lampa, / stella, che senza te niuno stampa / per questa onda malegna
: mirando pria / splender sovr'amo in te, con nuovo esempio, / beltade
i comodi illustrando, / io seguo te. baruffaldi, 1-146: nasceran bene
'l colle, / alor tu senti in te ben mille e mille / di poetico
spirti e faville. preti, i-60: te [o cavallo]
in un ponto, / così da te sia morte il cuor mio gionto.
incoronata, / ognun con riverenza a te s'inchina. g. visconti, 1-6
ne facessi stima del suo tartufo, te lo piglio lindamente e, in meno
da fuoco, lampeggia e spara, te lo trabocco giù. tasso, 12-44:
monile / o bel diamante intorno a te lampeggia. f. f. frugoni,
armi rubelle. alfieri, 1-641: a te sul capo / ei lampeggiar vedea con
veggiamo. chiabrera, 1-i-185: splendere a te d'intorno / veggiam lampi di gloria
1-212: lampo d'amor dubbioso in te sfavilla, / fiamma traspare in me
vivi nel cor di noi, vivi in te stesso: / tu fia lo scudo
più lungamente, e in vano / te l'ignavo tepor lusinga e molce.
..., potrai già da te stesso comprendere la sentenza. tasso,
aretino, vi-505: -pare a te mo che la filosofia debbia perdersi in
guittone, xxxv-65: o bon gesù, te, tal barone, / vedemmo lasso
. boiardo, 1-4-69: a chi te piace de'tuoi ne dimanda, /
della milizia? groto, 1-18: a te finalmente è obligato il nome cristiano,
tu lo sai. si vede che con te non si è mai lanciata ».
veritade / ch'io non avrò di te pietade, / ch'io non ti faccia
e va'fuora subito, ché domattina te lo manderemo in villa con i lanciotti.
casimiro e darli il foglio / che per te nunzio fia del tuo cordoglio.
, egro e languente, / tu te ne stavi, e avevi sol d'attomo
, madonna, dell'anima di po'te anelando languente. v. giusti
, ii-39: s'aver fra gli astri te sublime tetto, / fanciul di citerea
instiga, / del tutto giace in te freddo e languente. f. f.
potuto rimirar la speme / ancora in te della mia vita, e farti / di
che amò noi, me sospinse e te ritenne. ariosto, 24-77: zerbin,
/ venir, dove sfavilla / in te tanta beltà. -tenero, appassionato
/ che languon nati appena, / e te credevi piena / de balsamo immortale.
di sangue, / se gloriar di te la gente fai / qua giù dove l'
nuovo, / el mio penar con te non ha ventura. sannazaro, iv-14:
furasti il core. fantoni, i-159: te amante e docile sola desia / la
sola desia / la mente, additami te sola il cuore; / per te
additami te sola il cuore; / per te famelica langue d'amore / l'anima
tuo amore, ella è innamorata di te, ella è inebriata e impazzata di te
te, ella è inebriata e impazzata di te. s. maria maddalena de'pazzi
amore, / perché lo fai? non te ne puoi bla- smare. petrarca,
conforta '1 mio cor, che per te languesce, / che senza te non vole
per te languesce, / che senza te non vole altro conforto. panziera,
diletto giesù cristo, / d'amor per te languisco. / languisco per amore del
da siena, 2-60: amor, per te languisco; / quando non t'ho
l. pisani, xlix-72: per te senza respecto voio amare, / amor
niccolò da correggio, 1-352: non te dilectin suoi bei lanifìcii, / non
dove la porti. -questo ventre è che te la porta. -dunque bisogna invocar
monazite, nell'ortite e nella lantani te; è un metallo bianco, duttile e
, / là 'nd'io moragio se per te non campo, / sì gran pensier
. bruno, 3-198: qualche lapido te si viene a rompere e incalcinarsi tra
persone. passeroni, 1-37: se te stesso non sapesti / preservar da questa
volesti fare agli scredenti, / perché te ne struggei come la cera: / e
che averemo largamente fra noi, confesserai per te istesso ch'è ottima cosa il contentare
lo spirito immondo confuso si partirà da te. bisticci, 3-196: sendo questa una
medico, poiché tu vuoi ch'io te lo dica sì largamente. -senza
, 81-15: amor, con chi te pone? con deiette persone, /
li parenti fo venire; / non te largar ben escire, for de casa
detta benignità. caro, 1-1190: te, lièo, / largitor di letizia,
lièo, / largitor di letizia, e te, celeste / e buona giuno,
/ dico che nel mio cuor per te l'albergo / non trova amor.
dal mio padrone; gli ho parlato di te tante volte, e ti farà buona
profferta / del tu'amor e di te, ma i'son dato / del tutto
ricchezza. muzio, 4-112: a'te [o dea] con larga mano /
un portento, / la prese larga, te li tenne in fronte. -allontanarsi
], iii-1-410: tu fa'core a te stesso, scàgliati pure alla preda,
tu stessa, / adorammo la larva di te. tarchetti, 6-i-283: siete voi
levatrice. d'annunzio, iii-1-454: per te, per un'anima obliqua, per
/ onde tu m'oltraggiasti, a te perdono. -rinunciare a una convinzione
: frate, lassa lo peccato, che te ce mena traenno. trattato del ben
e l'occidente adorna, / con te mi lascerà; / con te mi troverà
/ con te mi lascerà; / con te mi troverà quando ritorna. manzoni,
, s'i'sono assente / da te, sempre in tue man lassato ho il
acceso del tuo amore, / volentier te ne feci un bel presente. trissino,
tua vittoria; ma quello, ritenuto da te e conservato per te, lascieranno ai
, ritenuto da te e conservato per te, lascieranno ai loro discendenti. iacopone,
non voi lassare / ch'eo non te receva a benvogliente, / secondo el modo
guidar da chi ne sa più di te. fracchia, 799: il maggiore iupiter
che ne seguita, lascio considerare a te. straparola, ii-199: quanto dolore
mente. tarchetti, 6-ii-691: lascio a te l'immaginare il mio stato, il
. serafino aquilano, 158: non te doler che me lassi qui in- drieto
foscolo, gr., i-209: per te, all'arti eleganti, ed a'felici
, onde salvarsi. / amor, da te. s. ferrari, 162
colla mente intenta / in tutto a te confesso il mio peccare, / che sanza
vinciguerra di collalto, 225: da te, famoso mar, vento e procelle /
lusinghiero. bruni, 407: a te, de le cui glorie il più lontano
, / non infestar le selve e te con loro: / vieni al riposo
io sono per li parti vota, a te mi ritorno, non essendo più da
guittone, xxv-61: o bon gesù, te, tal barone, / ve- demo
salute,... / recorsi a te clemente. serafino aquilano, xxx-10-10:
stima '. bratteati, 4-87: a te, fratello mio, se ti levano di
: non ha il verno poter ch'in te mai porti / di sua immondizia,
la empirea sede /... di te latamente adempì ed orni.
latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some; / non far idolo
che la povertà del nostro convento può te darmi, mi portai ah'imbarco. forteguerri
de lo spirito santo, / e tu te n'avvedrai se bene agguati. buti
suo lato: accanto a me, a te, a lui. cino
t'ha dato / e vien perseguitando / te molta gente / ria e nocente.
morte, i'so che molti / a te daranno lato, / per non udir
livio volgar. [crusca]: a te non m'è piccola loda...
ti dea lato e arendasi di chiedere a te la pace. -darsi di
lato, / com'eo fatt'aggio te 'n esto misteri. paolo da certaldo,
tu me ne crederai, / molto prò te ne vedrai: / credi a me
10 son miglior in ogni lato / di te, rinaldo, e del cugin tuo
dorrebbe il male che io so che a te avverrebbe per simil cagione che il mio
c. i. frugoni, i-2-221: te le dotte di pallade / palestre faticose
dotte di pallade / palestre faticose, / te di bellona invocano / le arene polverose
invocano / le arene polverose, / te i lati campi del solcato mar.
, urania / con taciti vestigi a te sen venne. arici, i-io7:
e de'giudici abbino avocato appresso di te [dio], sì che, appellando
impappina,... la lattaiola te lo annacqua, il pollaiolo ti rifila dei
iacopone, 2-53: co non te consumavi quanno tu gli guardavi, /
quella carne velata? / quann'esso te sugia, l'amor co te facia,
quann'esso te sugia, l'amor co te facia, / la smesu- ransa sia
/ la smesu- ransa sia esser da te lattata? idem, 24-30: la notte
infin da'primi giorni accolte / in te lattar solien le tue mammelle. musso,
quello offerea. burchiello, 2-23: in te son belle donne, alte ed oneste
mancasse il latte di gallina, a vederti te con quel grugno rinceppato starei male.
di latte. ei ti par a te una favola avere a sgominare tutta la casa
latte e mele; sì che a te stia oggimai, se tu con le prove
: confortolli el dolze lattovaro / di te, iesù, ché vénsar ogn'asprezza.
benigno e dolce letuàrio, / senza te amo e sempre vivo in sogno. aretino
prece, voti e laude innanzi a te siamo. / lei ti laudava quando tu
ritornare / alle lor terre ch'agual te veggiamo / nella tua laurato triunfare, /
/ che folta schiera / vedesti in te di laureati eroi. martello, i-3-49:
alcuno ond'io mi pregi / a te dar vanto e a me le bianche chiome
mia! che neghittosa, e quasi / te non tocchi il tuo mal, nell'
hai tolto / e la mia libertà per te sbandita; / stirpa dal petto mio
ti fidi, / che se'da te più che da lui diviso? ariosto,
altro onor che un ramoscello, / di te! così l'arco- d'argento,
noi, amore, / che 'n allegranza te dovemo amare / e cantar canti e
. = significa: lode a te, o cristo. lautaménte,
plauto. salvini, 16-647: a te gli dei perciò dien lauta grazia. borsi
s'abbevera, /... a te consacro / il tino, il fiasco,
lavacri / che da'suoi gioghi a te versa appennino! carducci, iii-1-347: a
versa appennino! carducci, iii-1-347: a te recan tributo / figli de l'apennin
. sermini, 339: detto il 'te deum 'e fatta la confessione generale
presso è la festa, e ognuno a te domanda / candidi i lini, poi
tuita essenzialmente da talco e dori te; diffusa in italia (in partic
n'ài baylia / anti ca l'ora te straporte / donde no se pò dar
il giovane, i-232: sempre innovansi in te materie e sensi, / e gli
/ se tu saite arresitare; / non te mettere ad amare, / se non
calmo, 2-378: puttana mia, non te lasciar trovare, / fin che la
. d'annunzio, iii-2-310: per te, amazònio, / ho nella stiva un
: / s'è 'l monno de te engannato, séquita malede- zone. jahier
piccoli testimoni -ci porterai in premio con te a passeggiare -ma anche dai poveri malati
caviceo, 1-125: admirazione il petto non te afferri, perché vestale ne li soi
nell'osso della gamba, sanza fallo te la romperesti per comprare di quelle cose
grosso, sottile, piccolo, come a te piace. papi, 1-6-20: sotto
detto accigliata e dura: -incomincieresti anche te a battere la fiacca, a fare la
chi veste lazia tunica, / a te non può felice pregar la guerra punica.
. iacopone, 1-885: chi contempla te, sollazzo, / tutto il mondo
, 352: fiorisce il grano già da te sepolto / pendono ai rami i pomi
. il satisfare altrui, / felice te se sì parli a tua posta!
e si ricorda di quello che ritiene per te e da te, e non di
quello che ritiene per te e da te, e non di quello che per tua
sii leale a chi è leale a te, e sara'sicuro di non fare mala
. giustinian, 1-187: dona, certo te zuro, / che altri che ti
lo colse, ho serbato / verso te suo figliuolo / quel medesimo amore. lambruschini
lealmente, per evitare a me e a te qualunque inganno doloroso, qualunque pericolo,
, vii-590 (45-7): io te prego, per l'amor ch'io porto
, /... / ched él te piaccia camparme, ch'io péro.
leanza la quale io ho trovata in te. fiorio e biancofiore, 25
io credetti che maggior leanza / regnassi in te: dunque folle è chi spera;
la morte del peccato: / fatta te fo recordanza / che tu fussi confessato;
volisti aver lianza / 'n quel che te fo commandato. chiaro davanzati, 10-3
a colui / che no la serva né te né altrui. serventese dei lambertazzi e
se crede, / che sol de te serà ogni mio pensiero. -in
sarò per mia leanza, / sì come te promissi qui davante; / ed a
iniquitadi. sanguinacci, xxxix-i-288: non te fidar di boca mentetrice, / né de
che lebbrosa era, / che torna a te col corpo bello e netto. savonarola
guariscono. pascoli, 633: da te non vengo a liberarmi un figlio / cui
alti lecci. fanioni, i-196: a te consacro questo pin, che inalza /
i. frugoni, i-6-305: vengono a te, vengon le muse; ed ecco
sannazaro, iv-74: con uranio e te non valser baccari, / che mala
il giovane, 9-291: nessun da te mai si lede. c. dati,
e pura fede / emerito me fanno da te, amore, / ché non suoni
tu me non credi instabile, / da te non temo io froda. d'annunzio
fare più notomie; delle quali 3 te ne bisogna per avere piena notizia delle vene
. parini, giorno, i-1001: a te s'avvolga intorno / leggiadra veste che
sentenzia divina / me legò inanzi, e te prima disciolse? s. girolamo volgar
. bembo, 1-164: tal per te sono, e non me 'n pento,
, ii-4- 254: comprai per te un'agata antica con una bella incisione,
quelle trovate negli scavi di fiesole, e te la farò legare in un anello.
molto /... / ch'a te ritornerò con lieto volto; / però
xiv- 289: né mi querelo di te, mia dolce amica; la fortuna ci
mi sento più che mai dolcemente legato a te. misasi, 3-109: incominciava a
cim. burchiello, 2-23: in te son gemme e perle in or legate.
costume / hai tu mutato, e rinova te membre! idem, purg.,
umana. guittone, xxix-132: de'te, amor bono, portare, /
guittone, xxix-43: catun, che for te tenne, / non dio voi né
ragione, in alcun loco; / for te, ben né mal poco; /
poco; / und'è legge in te tutta e profezia / e che voi dio
la colonna / sillabava la legge per te sola. -ant. vecchia legge:
suoi frutti. fantoni, ii-135: te solo io riconosco. armida elegge, /
90): io saprei volentieri da te quale delle tre leggi tu reputi la verace
legge d'onore / mi toglie a te; ma tornerò più degno / de'cari
ogni azione naturale colla brevissima operazione a te obbedisce. speroni, 1-1-239: [
frugoni, i-10-290: altri ammirino in te questa celeste / viva beltà, che
bene un picciol cenno / verso di te, che fai tanto sottili / prove-
intende / con certe tue leggende / a te medesmo parti esser salmista. aretino,
patria mia! quanta pietà mi stringe per te, qual volta leggo, qual volta
letta ancora intra l'altre vendette da te fatte. b. pitti, 1-165:
impuro, / e per tanto da te spazio divisa, / pur lessi aperto in
vi-819: dammi la tua mano. io te la so leggere. bartolini, 20-161
: adonca vorrai dispiacere a chi tanto te ama per satisfare alli odianti? ben
e pinari. latini, 3-64: in te è, cesare,... di
poi fare beato; / de, che te noseria? / la man tocame un
una specie di infelicità che non a te primo né solo, ma a infiniti uomini
/ vana vaghezza,... io te con questo / ferro recido, qual
. bruni, 240: siasi a te sol concesso / d'emolar sol gli amori
monti, 23-764: antiloco, a te cedo, / deposta l'ira, io
fe'già i mia piè, benché a te più il timore. guicciardini, ii-221
degli arienti, 161: tu ne dimandi te faciamo cavaliero, credendo forsi che de
vizi empi, / potessi aver da te lucidi esempi. aretino, v-1-33: mi
e festa, / già viddi in te leggiadramente onesta. cesari, iii-210:
piatosa, / l'alma mia in te reposa, / refellendo omne rea sorte.
rosa altiera e pelegrina, / tu te inzenocchierai; / umile e riverente a
; / o vii malizia, a te, perché t'allunge / di bella leggiadria
leggiadria. groto, 7-15: in te corpo vestì la leggiadria. / per te
te corpo vestì la leggiadria. / per te risorge la virtute oppressa.
gozzi, i-21-122: brindisi prima a te, celeste aurora, / conforto d'occhi
temere. segneri, i-15: guai a te se vedi il peccato che tu commetti
. parini, giorno, i-204: or te questa, o signor, leggiadra schiera
al parer si corrisponde, / che per te il secol si pò dir beato.
/ del chiare sangue tuo che in te risplende, / a più leggiadri spirti
/ e gli atti al par di te. corazzini, 4-171: nel portico,
soverchierie. es.: 'con te non vo'aver che fare, perché se'
e deati pace, non solamente a te, ma a tutti coloro che t'amano
e a tutti coloro che priegano iddio per te. tasso, n-ii-195: più onesto
quale rispose: io sono meglio legittimo di te: perché mio padre mi fe'legittimare
lor padrone antico, / ed a te, come amico, / ligittimolle.
mia figliuola ad icilio, e non a te: e holla allevata per le nozze
gran valore / e reggi sotto a te colla tua mano / francia, provenza,
del codice isoldiano, xxxix-ii-221: non te ritraxe quella fiama accesa / del legiptimo
. nelli, 14-2-2: manderò ben te io a legnaia. tommaseo [s
mio concavo legno, / ch'a te giungesse? testi, i-64: meco ho
abbronzato / fuma et arde il legume a te d'aleppo / giunto [ecc.
tanto soave / ch'io ne ringrazio te e lei dic'ave. cellini, 2-41
incerta. luzi, 67: qualcuno come te m'apparve altrove / in lembi di
e vigore / s'apparecchia di far da te partita? boterò, 8-19: nell'
teco amore m'incatena, / per te voglio aver l'ingegno / sempre in
forsa e lena / ho miza in te seguire, / di lei fermo ubidire
: mi sento in lena di congedarmi da te con quelle parole che il mio cuore
/ e le polce so meschine che non te lassan vernare. redi, 16-iii-171:
e fronda. carducci, iii-2-79: te non il canto che di tenue vena
sonno! / tu non morrai. per te sempre la luce. — mitigato
rive del tevere, / in attesa di te, / lene viandante, / la
, / sì lene che l'amore / te l'accosta alle labbra / come una
semiaperte. carducci, iii-1-145: e te raggio indiscreto / accusava ben io che
, o sasso, / né a te giungeva l'alito / di questo mondo basso
fierità in vilissima lenonia si mutasse per te? forti cose paiono a pensare le tue
altre civaie. arici, ii1-67: a te boote / darà norma cadendo, ove
anglica lente. /... a te la lente / nel giorno assista,
ogni ardire. martello, i-3-170: sgrida te di lentezza, e in questo giorno
istesso / vuole efraim in polve, o te, o sifara, oppresso.
nell'ora che lenta s'annera / suonasse te pure stasera / scordato strumento, /
, 764: è ninna nanna a te l'oscuro e lento / salmo di morte
ira. sai che sòffero / vituperio per te. -in relazione con una prop
33-81: poi che i vicini a te punir son lenti, / movasi la capraia
foce / sì ch'egli anneghi in te ogni persona. petrarca, 12-8: e
). tasso, 5-6: a te conviensi, o capitano / questa lenta
, 13-20: qual cor spietato in te non se innamora, / se penetrasse il
s'infoca. oddi, 2-23: te l'ho messa a sciugare nella stufetta del
: sei una bella lenza, anche te! vi siete incontrati giusti, tu e
straziò e sbranò. salvini, 16-592: te giove lion feo per le donne,
, o anzi lionéssa, come piace a te. 4. con riferimento a
/ e 'l citiso ella segue, segue te, lice, bella, dameta
. giuglaris, 348: godevano per te le famiglie, libere dalle smanie degl'indemoniati
mia rima, / non averebbe in te la man distesa. dalla croce, iv-2
ai muli e carro, / sì te ne vieni lestamente. note al malmantile,
di man come bei zingari, / e te ne mostran una e ne consegnano /
. arrighi, 3-210: hai tirato a te l'uscio? no...
l'alletta? / su, su; te il campo e te goffredo invita, /
su, su; te il campo e te goffredo invita, / te la fortuna
il campo e te goffredo invita, / te la fortuna e la vittoria aspetta.
e di sangue di galli, a te noiosi, / tinti, e sul fosco
ampie porte / letee le chiavi / a te la morte / vinta largì. d'
: / « mesere, io lu te piliu, / lu falsu tradetore / che
termina e s'inizia, / per te si veggia come la vegg'io, /
, valoroso signore, canta ciò che a te diletta. = comp. di
bianco da siena, 70: per te, dolcissima madre pietosa, /.
... e partendo quel che te ne sarà venuto per il d,.
la tua vita in una prigione; te lo dico a tante di lettere. carducci
troppo fisiologica. che vuoi? con te mi pare di poter dir tutto serenamente
, la finezza del tuo giudicio, te ne resti eternamente perduto. a. cocchi
non monta che qualche risoluto sco- raggiatore te li venga a rinfacciare, per farti cader
[luciano], iii-3-348: di te trema plutone, / re dell'altra
scrivere una letterina da qualcuno che tu te ne possa fidare. b. pino,
letto matrimoniale. tasso, 20-26: a te, piangendo i lor passati tempi,
chioma i vecchi gravi, / a te la moglie le mammelle e 'l petto,
, signor mio, ormai lo riposo di te ». cavalca, 111-35: l'
ti desta, / il cuorpo mio ad te tanto dillecto / procura de onorar de
quale non è da provvedere maggiormente da te, che da tutti i cittadini e maggiormente
maggiormente da noi, li quali da te siamo liberalmente salvati. dante, conv.
dell'ora di loro morte, a te liberalissimamente e per singolare grazia rivelò.
invierò un consiglio, che essendo da te liberalmente accolto, mostrerai che non sono
io liberamente il pomo / donare a te senza l'offesa altrui, / quanto
, xxxiv-568: io lo imprometto a te liberamente, / donna, di perdonargli
altro all'ora di oggi sarò da te; tutti correranno al teatro, e potremo
aver parte. foscolo, xiv-233: io te lo prometto: non vivrò che per
lo prometto: non vivrò che per te: io cercherò sempre la solitudine per
figliuola a icilio, non punto a te: ed holla liberamente nodrita, per
quasi due anni ». « eh, te fai 'na cagata sul bujolo
v-541-122: l'altrui iustizia non libera te; e bene serà al successore tuo,
muro sia in mezzo tra me e te. boccaccio, dee., 2-2 (
se potessi pigliarmela tutta io per liberarne te, lo farei in questo momento.
dai ghiaccioli / che raccogliesti traversando tal te / nebulose. -vuotare.
e dimostrativo, rispondo e provoti a te, non dire vero, per le
tuo minerale circuito / sentirai sopravvivere in te la potenza che s'era celata in
i mali. carducci, iii-2-29: te gridi vii quei che piegò la scema
. cavalca, iii-24: io amerò te, signore mio, perocché sei mia
trovarmi anseimo di messer salimbene e pagò per te mille ducati d'oro, e mi
mia ferita / colpa non sia di te. / ma se ritorno libero / gli
26: questi tuoi fratelli hanno pagato per te el tuo debito e tutto, sicché
catene avvinto, / sento pietà di te. mazzini, 26-133: scrivimi di perez
il quale io son certo che fu da te generato... -e detto
, disse, « dimando prima a te, che non interrompa le mie parole
eufemismi. aretino, 20-35: io te lo ho voluto dire, ed ammisi
già di sopra; / chi a te diemmi più peccato adopra. dominici,
core? / amore e una donna te l'ha tolto. tansillo, 2-19:
che tu venisti in luce la natura te le diede con questa libertà, che
adoperi, e bene e male quanto a te pare e piace. p. foglietta
f... i multiplicato in te tanto resplende, / che ti conduce
divina / me legò inanzi, e te prima disciolse? -a proprio agio
vuoi farmi un piccolo servizio, io te ne voglio fare uno grande ». pavese
. stigliani, 2-281: a te cedon le muse / (sì com'io
tasso, 10-41: si conviene a te... / librar la speme del
alfieri, 1-367: pur, se librar te meco / alcun si ardisse, a
pesato. baldi, 255: in te [campidoglio] roma rinacque il dì
dall'ospite bene accetto, viene a te come un rendimento di grazie, come un
, e quanti i'n'ebbi: ché te ne farei creditore al libro. sanudo
menzini, 5-115: sa me'di te chi al libro del quaranta / acceso
, ii-2-76: a pena dato a te un librùccio mio, fo pressa per riaverlo
/ o mio diletto, / tu te n'andrai / su le liburne / tra
la man lor applica, se a te vicino / ei sbiechi il livido occhio
sarà lungamente: ma abbi cura di te. svevo, 3-653: il suo occhio
de la clemenza di dio concepe di te, marito di lei, un figliuolo
, 1-50: mia vita, a te non chiedo lineamenti / fissi, volti
nudo. tanaglia, 2-206: democri te pone / generazion da noi sien disegnate:
fingi, / e col scusar, te stessa poi condanni. = voce
, inf., 30-122: e te sia rea la sete onde ti crepa /
poterti avere, / star lontano da te quando in cor m'ardi, / aver
/ più dell'artina è bene in te, che chiara / la parlasti e trovasti
i. frugoni, i-2-265: vengono a te sollecite / queste carte canore, /
occhi, sì co i modi adorni / te d'amor servo feo, riormente riceve.
, lxiv-1p3: io me lamento assai de te, stende nel mare con tre lingue.
di riputazione, tieni la lingua a te e non dar giudicio dell'opere e dell'
causa. aretino, vi-312: secondo te, ogni cosa ha la sua lingua
di forme nuove e pur vere come te. d'annunzio, iv-1-58: egli
quello poi, / quas'innato a te fosse, alto ripeti. denina, 1-ii-128
simile intenzione persuasive sieno, benché a te, maestra de'linguaggi, insegnare non
narran l'alte tue glorie e a te dan lode. c. i. frugoni
filato. salvini, 24-408: sotto a te viene a ceder delle parche / il
1-163: i balsami beati / per te le grazie apprestino, / per te i
per te le grazie apprestino, / per te i fini odorati / che a citerea
porterebor tanti / dolor, quant'in te rengna. chiaro davanzali, ix-39: non
sia lippo, / per non esporsi a te [invidia] lasciò cartago, /
a liquefarti, sarebbe da ridere se te ne andassi prima di me. pratolini,
poscia nel tempio, unitamente recitarono il 'te deum laudamus 'in rendimento di grazie
grazia, quale dovrebbe essere, secondo te, il mio dovere? -mi sono rivoltato
, 13-64: si è innamorato di te, ti à chiesto d'esser sua moglie
conti, 408: necessità dura / te sempre precede, / con mano di bronzo
chiaro. beccuti, i-165: nulla te muove il suon de'miei lamenti, /
/ liquido, structo, se tu me te dai. de sanctis, iii-113:
è, musa, mai ch'io da te grazia merti, / or me 'l
licor scintillerà ne'calici: / per te io chièderò a le pieridi / il foco
da ferrara, 174: or che te manca el naturai calore / e che fortuna
/ com'esser pò ch'ai cor sì te penètra / el provato per ti falso
marito? acqua fresca: e con te un liquore inebriante. 5. per
52: volendo dar principio a scrivere a te, mare d'ogne retorico stile,
canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe. pulci, 28-52: convien
in quella lira / che si convien a te seggia colloro. landino, 328:
fame, che fame! / per te fa lische e spine / il cardo delle
bibbia volgar., vi-597: adornasti te d'unguento regale, e moltiplicasti li
peccati in che voi sete involti: a te che se'superbo,...
è stata invece pescata nel vocabolario, te ne accorgi subito da come si presenta
lire al giorno. -allora ti metteremo anche te sulla lista nera -disse tanòlo. migliorini
l'ambitissimo onore d'essere inscritto dopo te, nella lista. -essere,
che dai monti e dal pian traggono a te. barilli, i-3: questo spettacolo
onde ogne scienza disfavilla, / vendica te di quelle braccia ardite / ch'abbracciar
t'addomando che non sia lite tra te e me, ed intra'pastori miei ed
/ d'arte e di natura in te con vaga lite / veggio del ciel
sei teco in lite? / chi di te amico, se non tu? chi
tu non vuoi ch'altri faccia a te, noi fare altrui. albertano volgar.
sei messo con codesto letighino; presto te ne pentirai '. dicesi anche 'letichino
da leticare con altri, giovannona, che te la pigli anche col milanese? -prese
/ a quella che tornar mi può te in gioia, / per veder pur s'
, 1-214: tanto invido livore in te si serra, * / che, per
e lungo il tempo. per muover te, ci vuol la lizza come per i
et lege, et derictu est et te nde vene, tu sì nde sie envestutu
sie envestutu, ke lu diabolu no te nde poza accusare. ritmo laurenziano, xxxv-1-5
brama di rapir lo guida / a te lo scettro, ed alle parche il fuso
per certo messer gerì mi manda pure a te. al qual cisti rispose: -per
/... / far ch'a te fosse inanzi brescia speglio, / che
focidi; comprende quattro generi: lobodon te, ommatofoca, idrurga e lep
, idrurga e lep tonice te. = s voce dotta, lat
città che desiderio / un tempo in te locò suo regai seggio, / disfatta da
tutta la sua vertute / ha in te locata l'alto dio d'amore. petrarca
amor volse / locar compitamente ogni virtù te / in quei be'lumi, ond'io
conosciuta la mia meschinità, dovessi in te solo locarmi fuori di misura reggendomi,
, / ch'ei ti riceverà, ver te facendo / quel che già fece all'
servi. a. martini, i-10-35: te io loderò, o signore, con
t'amò tanto, / ch'uscì per te de la volgare schiera? boccaccio,
di pie frodi instrutto, / lodi a te spargerò. pascoli, ii-874: doveva
grado l'ascolta. -lode a te, a loro, a qualcuno: a
canta, / sì ch'egli abbia da te doni e parole. tasso, n-iii-619
canteranno dalla gioia d'esser mangiate da te, e del vino dorato di albano da
andar al destro come ho detto che te ne guardi tu: oh che vesce,
bel granoturco quello di chin vicino a te! due pannocchie per fusto; il tuo
che son diaccie diaccie, / come te. / e poi la notte tran certe
b. giambullari, 7-84: se loico te par quel ch'io favello, /
le buone propensioni dell'uomo prevalgono in te alle cattive, logorerai ne'sonetti, nelle
. m. cecchi, 1-2-524: a te lo lascio, che / sai cavar
iv-1-226: io ho bisogno di sentire te, te italiana, e parlare italiano come
io ho bisogno di sentire te, te italiana, e parlare italiano come ti viene
, colle tue mille grazie ignote a te. bonghi, 1-169: alcuni l'hanno
). baruffaldi, ii-219: a te, crusca, a te indirizzo / questo
ii-219: a te, crusca, a te indirizzo / questo nuovo bacanale; /
pantera. quasimodo, 80: in te tutta smarrita / alza bellezza i seni,
genti ed i popoli delle nazioni usciranno di te; e re usciranno de'lombi tuoi
: giovin signore,... a te scenda per lungo / di magnanimi lombi
arici, i-93: ma forse / te così dolce al cor move di bella /
temperata cum le equità, che in te regnar soleva? siri, i-494: a
cittadi e'regni, / illustrami di te, sì ch'io rilevi / le lor
, 4 teco '; cioè insieme con te, sapienzia, rendeno longevi 4 le
non l'annunciatore e il precursore di te medesimo dovendo riapparire su dal tuo ceppo
: vado, e già ma'da te non partirommi: / non pensar, madre
tua ch'indi ne sembra / estinto in te l'amor del patrio cielo. g
vorresti lontanar le ore / grevi loro di te, / e risolvesse il tempo /
tempo / ciò che si è sciolto in te. -separare, dividere.
il mio padre credeva, lontanandomi da te, spegnere, con più potenza sempre
xlvii-152: ch'io faccia nido in te mia sorte vuole, / beata pianta,
falanza. dante, lxxii-10: per te beato far mossi parole / a'suo'propinqui
tasso, 10-41: si conviene a te... /... /
: -chi è quel giovane, dirimpetto a te, che ci guarda?..
che 'n terra unque non fu da te lontana. loredano, 1-43: io per
.. sentirai chi passa lontano da te. tasso, 5-58: egli lontano /
morire... per pietà di te, / per pietà della tua / anima
/ de la diva loquace / per te pur vive, ed è per te spirante
per te pur vive, ed è per te spirante, / ond'avien ch'ella
battista, iv-120: mi querelo di te, vento loquace, che se'd'amor
chiaro: / noi non siam più per te. / e fuggono e folleggiano /
ciel avrai, / se non te fia negata la loquèlla, / digli ch'
persona / che, come già di te ripieno è 'l mondo, / sarà nel
di quest'acqua? che ti fa a te, perché lo lebbroso l'attinga?
del zelo mio. leopardi, 299: te pur lorda avria / l'indegna mota
. alfieri, 9- 84: in te pur, d'ogni lucro idolo ingordo,
io non veggo 1'maggior lordo di te, ch'avevi a questi dì riposti gli
che agli uomini lordi e gordi come te, se fossero tutti del mi'pelo gli
. caracciolo, 15: iura sopra di te, poltrona lorda, / or non
e tu lor badi? / sta in te, le scaccia. manzoni, pr
dir così, « loscheggiato », di te insoddisfattissimo. chi non procede per una
volgar. [tommaseo]: se vedranno te spregiare l'oro come lotame, commossi
de l'altrui spoglie fatte, e tal te torri / vinte sanza arma- dura.
figur. pagliaresi, xliii-7: seguan te, signor benigno e pio, /
questo fanciul reale, / che verso te aperse le sue ale. patrizi,
, / di cui pur debbe alfine a te sul capo / ed a'seguaci tuoi
iacopone, 47-40: gran vergogna è a te, fallace, / sostener carne corrutta
/ lotte del genio, ignote a te, /... / appagalo d'
venire, / e quel sotto di te giacer umano. baldi, i-49: a
, / bene unti d'olio come te che lotti. -azzuffarsi, venire
fuggitiva. monti, 22-663: or te sul lido fra le navi, e lungi
potevo io senza quel luccichio / riconoscere te nella foschia. 2. per
lucciolando, / e tutti quanti ritti a te gli mando. c. arrighi,
ch'egli a me scoperse, io a te predico. c. i. frugoni
dante, par., 2-1 io: te ne l'intelletto / voglio informar di
pellico, 4-230: la freddezza che da te chiedono gli studi d'osservazione, non
bacchetta, / e papa e imperador di te non cura: / or se'rimasa
il mondo incominciava a fare intorno a te, avevi poi ben misurato le tue forze
, poi che dividere mi debbono da te, che se'solo mio bene, mia
che spenga il mio ardore / e te ferisca come me ha ferito? metastasio,
sommo sole / piacesti sì che 'n te sua luce ascose, / amor mi spinge
/ amor mi spinge a dir di te parole. boccaccio, i-525: venite alla
/ prima osserva in talun che da te scende. -svegliarsi. tasso
accecarlo. tansillo, 48: per te fur l'auree trecce al vento sciolte:
dì lusente e darò; / con te, meo sire, in questa notte eo
, / e del sole uno razo te fo dato / luzente et inflamato per colore
madre, /... / per te il tuo figlio e quel del sommo
luca. ariosto, 21-47: a te non graverà prima aspettarme / ne la
si conviene alcuna cosa fare contro di te, lucendo il sabato. 2
xxxviii-138: l'amor... in te luce qual sido. gonzaga, 17-121
, ma perché { anta / grazia in te luce prima che sie morto. idem
. / e se la fama tua dopo te luca, / cortesia e valor dì
lucertola / ferma sul masso brullo; / te insidia giovinezza, / quella il lacciòlo
lucidando, / e tutti ritti a te, nencia, gli mando. del
/ ad irene s'agguaglia, / a te m'invia giocasta, onde t'assaglia
tristezza asciutta e lucida follia dànnosi in te la mano. montano, 1-310: serbo
tuo lume et è nata sopra di te la gloria del signore. della porta,
che, accludendoti il fogliolino, prego te, che senta di chi volesse far cotesto
iacopone, 16-44: frate non te desperare; paradiso pòi lucrare. campailla
. iacopone, lxxii-14: l'omo te vole amare, mentre ne pò lograre
de li mei studi avessi consequito, te averei per degna consorte, e non
... i vive d'intorno a te la grande flora / ludovisia crescendo a
per ogni loco alzar dee lode / a te, religioni 3. figur.
pecore ammorbate. negro, 27: te digo, mo se cani se molasse
, pizzicagnolo. negro, 27: te digo, mo se cani se molasse drio
sciai ben ch'io non volsi da te fugere: / al mio partir tu nji
amica, qualche granellino, / ch'io te ne pagherò / poi quest'agosto,
sembro davvero così triste? ». « te l'ho detto! », ribattè
guida spirituale. papini, 28-99: te vuoi fare l'apostolo, il profeta,
gli occhi tuoi, / e por te stesso in signoria di quella / ch'influisce
suonin mille tube, / chi move te, se 'l senso non ti porge?
5-33: fa'che nel tuo partir di te non goda / tempio avversario ch'a
parini, giorno, 1-88: a te soavemente i lumi chiuse / il gallo
occhi. ferrerò, 1-23: presso a te, sul balcone, oggi la luna
faccino lume al maneggio tuo costì, te lo scriviamo così a lungo. giovio,
, purg., 33-75: io veggio te ne lo 'ntelletto / fatto di pietra
: veramente stimo / che tesser da te amata e disiata / abbia trasfuso in
: sulo al pensare de voler scrivere a te, famoso e clarissimo poeta, lume
penitenza è stato... aprestato a te per rimedio alle tue cadute. a
dando ne'lumi, / faccia dar anco te nelle stoviglie. lippi, 11-15:
.. e disse: pace sia a te; e questi disse: che pace io
ti ricordi e vedi lume, / vedrai te somigliante a quella inferma / che non
/ isplendiente se smera: / di te 'l sol prende la spera, /
. coletta, 7: tu non te ricordi / l'amicizia nostra che era
/ che luminato pregio 1 fecion a te e tu a lor che 'l desti;
or chi n'è che qui per te si desti? lùmine, sm
gloria della tua terra, gloria da te preanunziata non so più da quanti anni
tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. -luna in
e queste mie meschine / luci di te son tuttavia digiune. -luna di
lunatica? è un bel raccomandarsi a te. cantoni, 577: chi va,
vuole. roccatagliata ceccardi, 102: a te, mia principessa, ecco la chiave
capricciosi ti danno de'mali giorni e te ne promettono molto peggiori. goldoni, x-
el strolico, / el mio cervello te parrà lunatico, / e pel voltarse in
miei hanno fatto divisione tra me e te,... e fra la mia
lui non conosci, e se a te in via s'accompagnerà e deman- deratti
248: lassami finire: io non te posso dire ogni cosa, ma sta sicura
e de la soma ch'è 'n te sarian le strida / che s'uderiano i
prega dio che faccia da lunga da te la parola falsa e di bugia.
/ e se la fama tua dopo te luca, / cortesia e valor dì se
non puoi lungamente, e in vano / te l'ignavo tepor lusinga e molce.
cicerone volgar., 4-93: in te [catilina] dovrebbe essere convertita la pestilenza
quell'aurea semplice brevità cotanto da'te più a lungi tutto commosso che io non
e l'altra avranno fame / di te; ma lungi fia dal becco l'erba
tuoi, prego fortuna / ch'in te tomba mi dia l'ultimo giorno. s
., iv-xxv-2: rimuovi da te la mala bocca, e li altri atti
altri atti villani siano di lungi da te. idem, inf., 4-70:
tasso, 5-6: sì come a te conviensi, o capitano, / questa lenta
del core, / né ira contra te fa lunga prova. idem, inf.
foscolo, sep., 56: a te cantando / nel suo povero tetto educò
: longo tempo t'ho aspettato che te devisse pentire; / con rascion èi conden-
/ con rascion èi conden- nato che te di da me partire. guinizelli, xxxv-n-466
canti ella alcide e bacco, e di te solo / basti a i posteri
vorrebbe lunghe parole e spiegazioni, ma con te posso stringerlo in poche. borgese,
i casi miei. algarotti, 1-ix-310: te, dura fille, ahi, più
, non lassi andare né ritornare a te. 42. con valore avverb.
sanza buono consiglio, e appresso non te penterai niente; consiglia lungo e fa'corto
me infeno- chiare, / che ben te cognosco in mio danno e noglia.
iacopone, 24-179: o omo, or te pensa ch'è altra vita, /
che col solo pentirsi trovasse presso di te luogo di perdono, in tanto ch'
, o ciel, che l'ài per te raccolte. leonardo, 2-307: quando
: se la mia preghiera appresso di te ha loco alcuno, famme degno d'una
ragion matura tu loco, adatterai a'tempi te stessa. -cedere al paragone,
medici, 79: spenta è pietà per te s'a sì dolci preghi, /
. faba, xxviii-15: no salutemo te camelvare, lopo rapaze, che non
che sia fuia; / onde curo di te men che di luia / ch'esse
come un barbaro ebbi gioia / di te quando il desio fiutar nell'enne / ombre
giorni per un bel parere di chi te l'ha donata, e poi venderla o
, maladetto lupo! / consuma dentro te con la tua rabbia. idem, par
: l'anglo e 'l lusiade maro in te si piacque; / ma bavio che
il cieco errore, / ch'a te stesso te fura, ad altrui porge;
errore, / ch'a te stesso te fura, ad altrui porge; / non
sì, ma non saziate, / te losenga, stringe e basa, / pur
pur temendo esser scornate, / e te dan de ste insalate / per cavarte de
ch'a me distrigne il core, / te [melampo] dolcemente lusingando, nutre
più lungamente, e in vano / te l'ignavo tepor lusinga e molce.
quali ti seguivano, non per amore di te, ma per trarre di te.
di te, ma per trarre di te. m. adriani, i-37: menesteo
, non tollero oggi di attribuire a te, neppure in sogno, alcuna di
pondo. graf, 5-186: maledico te, vano, superbo / lusingator di mia
vecchio gioco, un gioco che a te sola / piace, che a me è
parini, giorno, i-647: a te quest'ora / condurrà il merciaiuol che in
lusinghieri, / che allor fien per te cantati, / del bel nome andran
mentale lusingo ti spinge negar di te ad altri quel che secondo divina legge è
, per gioco, / con te, stame gentile, / si rasciughino a
lancia [tommaseo]: lasciasti dopo te [ovidio] i disonesti monimenti lussurievoli
gordo, / ad onne mia salute sempre te trovo sordo! cavalca, 18-252:
regina, stella lucente, / per te è lustrata tucta la gente. gherardi,
/ che sol, che tanto può te, te 'l pò dare.
sol, che tanto può te, te 'l pò dare. 11.
, / e pur non anco in te scesa è la brina, / né cadute
nocchieri / s'appresta, e a te / luteo pallore / e non virili
e dura: / ma mi resta di te la miglior parte. ariosto, 4-18
borbottando: il malanno che ti pigli te e il tuo macacco! de marchi,
quarantotti gambini, 4-60: -eh, te la senti? -lo fissava con gli
nome de iddio, mio danno se non te ne penti abastanza. piccolomini, xxv-2-74
trenta. -se il diavolo t'avesse strozzato te e tuo padre, com'era obbligo
, i-997: di nobil cuoio a te la gamba calzi / purpureo stivaletto,
d'adulatrici note. tommaseo, 11-74: te allor cingea d'amanti / fastidiosa schiera
. d'annunzio, iii-2-338: -di te / io non mi macchierò, donna
. boccaccio, iv-166: a te si conviene d'andare, rabbuffato con
, i-3-99: ornai ti lece / per te stesso parlar con chi ti piace,
qual inteso, ogni macchina, da te con tempo e con. estrema fatica
cicerone volgar., 4-93: in te dovrebbe essere convertita la pestilenza che tu
egli ti vuol più bene di quel che te ne vuoi tu: tu hai potuto
francesco di pescara, / maggiore a te, se vivesse or, l'
, molto gradito. è buono / con te il tuo balio, il mite macellaio
guerrazzi, 16-90: conosco più di te le macellerie del buon costume addobbate di
una carneficina! -nientemeno! -sì, sì te lo scarni / e curvi, combusti
e delle giuro! nasce un macello, te lo giuro! caldaie infernali,.
calcina] stata in macero a bastanza te ne daranno indizio i sassolini che, nel
o sanità,... / a te la moda oggi antepone, stolta,
vagabondo / ero, nel chiuso: ero te: non si vide mai pietro
, 139: la canapa per te già si maciulla. b. machiavelli,
mende e macole d'imitazione, né te le rinviai, perché in quel mese
siamo solamente de'tuoi progenitori e di te figliuoli d'adozione, ma più tosto
bracciolini, 2-27-70: noi siam venuti a te signor là donde / chiuggon fertile terra
impure parole, tutte sono un fuggir da te. c. gozzi, 1-482
simulacro / che in sorte venne a te per mortai peso? = voce dotta
madia. sbarbaro, 6-114: comunicai di te [liguria] con la farina /
più ch'al- tr'om dia / te piacer, per ragione / che sì 'n
foscolo, v-15: io scrivo a te, e non alla ippocondriaca filosofessa che comincia
laude cortonesi, xxxv-n-25: confortama di te, madonna mia, / e giorno
. foscolo, xv-358: pensando a te, e a'giorni ch'io t'era
. saba, 239: fare in te una madonna / d'una scaltra monella?
-chi è che si lamenta, secondo te? -perché? ti sei mica offeso?
e soffra come soffro senza avere da te un cenno di risposta, perché così
la vita, / salve! a te i canti de l'antica lode / io
conversion, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre! cecco
? pirandello, 8-1014: ricorrevo a te per qualche sonettino o madrigale e tu
continuo far la tua divodi venire a te, che, abbagliato dai raggi della tua
senato. foscolo, ii-91: pur in te, co llui, allora sederà in sulla
, 20-154: venendo la insalata, non te le avventare,... ma
, 2-1-35: chi crederà che, a te medesimo infesto / e a te negando
a te medesimo infesto / e a te negando il maestevol regio / titol, di
cose maestevoli. filicaia, 2-1-185: di te, gran donna, in maestevol tuono
maestose corna. cesarotti, 1-ii-146: per te col dardo / uccisi un cervo maestoso
, ii-173: ciascuna di lor da te s'addestra / a procacciarsi amanti, perché
, e l'altrui vita sia maestra a te. libro di sentenze, 1-30:
vie celesti, / l'alma urania da te [adelai] lunge non era.
villan parlare, / perché saccio di te dir villania. boccaccio, dee.,
saiettar sei la maiestra; / e da te credo che lo togghia amore; /
saputo, fui costretto di partirmi da te. -tipico di maestro (l'
, maestrevole ornamento della natura, a te s'inchinano gli elementi, le fronde de'
processioni di calinni ai bei tempi. te la ricordi la banda di mastro biagio?
degne in chiara luce / e rimirando te maestro e duce. -gran maestro
diritto parere / l'alma natura vago te lo faccia o l'arte maestra. stigliani
: 'ella ha delle magagne'considera in te, se tu n'hai quante ella,
molte più e maggiori le trovarai in te. a. pucci, ii-210:
le mura saracinesche che l'uomo non può te magagnare per difici né per mangani.
le prode dei fossi. / sotto di te mille volte / è bruciata la stoppia
1... i salve! a te i canti de l'antica lode / io
giocondo. berni, 16: io te veddi domenica al murrocco, / che
, / le suoi piaghe, mise in te [s. francesco] apertamente.
xxxviii-77: maggio, m'è viso, te tal prova approva, / che se
tal prova approva, / che se 'nchinati te fusser li celi. = voce dotta
: va'abbi a fare co'maggiori di te! costoro pare che mi vogliono rubare
, va'sta allato a'maggiori di te. 4. condizione di ciò
. tasso, n-ii-353: più a te ch'a tuo fratello non solo per la
primogenitura degli elisi e ti sei condennato da te medesimo all'etema carcere de gli abissi
il sole. graf, 5-205: te, bellezza, te, dolce signora,
graf, 5-205: te, bellezza, te, dolce signora, / per quanto
terra alluma / il pianeta maggior, te sola adora. -il mondo maggiore
,... / medico per te fatto, è sceso in terra, /
. pascoli, 629: ora a te sola ridirò le storie / meravigliose, che
i-477: è fina certanza / ch'ella te ne vorrà maiore amore. guittone,
molto airoso talento / m'ave di te gastigata; / mettemi a magior tormento /
ella sia più maggiore, tanto più a te desidero levarla. varchi, v-156:
, xxviii-11: multe cose ènno quelle che te dénno avere inducto a scienzia imprendere:
, 103: quant'è maggior di te più il dèi temere, / che della
: ed io... / di te mi maraviglio maggiormente; / che di
ch'io favello: lo scampo do a te, e la spelunca ch'è in
/ soave di sedur non impararo / da te i concenti miei? rigutini, 1-104
: o bon gesù, noi vedemo te / come mendico a piede afritto andare;
cristo oltraggio. tasso, 11-8: te che sei pietra e sostegno / de
. i. frugoni, i-10-61: te lieto accoglierei se copia intatta / di porcellane
successo della mia magione, se da te non l'intendo in tanti travagli e
. andreini, 129: troppo è a te vii magion l'opache selve / e
, / da l'eterna magione / a te sen vien giunone. delfico, xviii-5-1255
truovi la magione apparecchiata a lui in te. s. gerolamo volgar., 1-18
ricomperò di se medesimo, fece di te sua magione. -sede (dell'anima
terza, o egli è minore di te, e questa si chiama [correzione]
maglia di sillabe e di versi, e te lo rendo perché tu riviva le gioie
fuori, fuggi! / va, per te l'ho pregato, -ora la sete
il capo e dixe: -fili, absolvo te de la tua demenzia, ch'en
piccina, / e zoppica ch'appena te n'adresti / nell'occhio ha in tutto
prego amor che questa morte mia / a te faccia quel prò che il maglio a'
sopra il collo di momento in momento te la stira lunga in un albero, e
perdoni magnamente, così iddio perdonerà a te. 2. con intensità e ardore
a me; ché mi ricordarò di te, quando sarà tempo; non dubitare.
nel perdonare, che è degna di te. dammi la mano. 5
/ sì bello che si possa a te proporre? giulio dati, lvii-189: costume
'vulcano. fagiuoli, vi-79: te, magnano celeste, adunque invoco,
il cloruro di magnesio o la camalli te, oppure riducendo con carbone l'ossido
ti sforza a sé, consuma in te quanto hai di proprio e ti rapisce quasi
piazza, mi sentii attratto verso di te da una forza magnetica. -che
savonarola, 7-ii- 276: santifica te, signore mio, magnifica e esalta il
t'ha magnificato, / perbene a te tesser perdonatore. fra giordano, 1-121:
che io ti mostrerò. e farò te in grande gente e bene diretti; e
idem, par., 33-20: in te misericordia, in te pietate, /
33-20: in te misericordia, in te pietate, / in te magnificenza, in
, in te pietate, / in te magnificenza, in te s'aduna /
pietate, / in te magnificenza, in te s'aduna / quantunque in creatura è
che fatt'hai sana, / piacente a te dal corpo si disnodi. s
i-9: informazione e brieve ricordo a te rinaldo di messer maso degli albizi, amba-
quanto a me sozza, tanto a te è magnifica. mazzini, 28-319:
, 1-2: io sono venuto qui a te, perch'io intendo della tua magnitudine
vivande / che fo da dio a te vero e corale. leggende di santi,
: se un parvo magne cose a te richiede, / confesso ben, se 'l
i piccoli a me son come a te i magni. bandello, 3-46 (ii-482
oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor mi
come un merletto di burano, / per te, per le tue spalle di magnolia
massima magra. pascoli, 909: te vidi, quando sceso, negli umili /
lavoro è la magrezza; e quando te lo vedrai innanzi ricco di particolari, se
che cerca / chi le somigli / trova te che sull'uscio aspetti gli uomini.
rappresentazione di stella, xxxiv-612: per te fie il viver mio infimo e macro
viver mio infimo e macro; / per te, figliuola, ogni mia dolcezza /
tal che 'l suo spirto acro / per te par se lamenti e se consume.
fati insin giù dalla cuna, / risuoni te dai numidi a boote? guarini,
rovina; a rapirti la stima di te; ed a confonderti fra la schiera
toccherà a lui come ora tocca a te, lui non saprà morire da uomo.
, d'ire e di malevolenza con te, se non egli? * ergo '
fo assapere / che ne trarrà a te anco più d'un paio.
bella e giovane. / -maisì, che te ne pare? e di quattordici /
. s. ferrari, 145: a te, destro levriero! sian maiuscoli /
loro racconti! bacchelli, 19-58: a te, signore, la sciagura e i
; or tu dimandi / ch'impieghi io te: sol di te degne credo /
/ ch'impieghi io te: sol di te degne credo / l'imprese malagevoli e
via, da tanti intrichi / scevra da te, ch'anzi che tu v'aggiunga
e digerita da altri dei, che da te, saturno. cantù, 2-522:
trar le calze, / e te l'infrancescava malamente. carducci, iii-26-210:
mascalzie e inpiastri / che ancor non te l'ha ditto: sai s'arreca,
156: che cosa aveva abbozzato in te la materia, o incomprensibile fratello?
pulci, 1-79: tu m'hai di te sì fatto innamorare / per mille alte
lungo promettere. e meco / di te portai sola quell'eco. d'annunzio,
savonarola, 13-18: canzonetta, io te prego / che ispesso meco sola tu ragioni
. poerio, 3-288: se virtude in te puote / quanto debbe poter nel cor
sicuro di far rimanere scornato lucifero, e te con meco pentito. •
quel che immortale mi desti perché immortale te lo rendessi. 8. sostant
cassola, 2-420: - dunque secondo te, -si era rivolto di nuovo a testina
il vivere ti cale, / puoi salvare te e me con tue medele. nardi
non mezzana- mente adirato, a casa te la rimanda, e vuole che la primiera
io medesimamente facio chi metterà discordia intra te e me. sanudo, lviii-16:
-medesimamente beene poco, accio ché non te si levi un nome di golosa e di
'l medesimo foco iscalda il petto / di te, o donna, e di chi
schifo rifuggi / ogni vivanda, e te medesmo rendi / per inedia famoso.
, e sentirai chi passa lontano da te. ariosto, 5-31: tu credi
tasso, 19-129: così la fraude a te palese fatta / sarà da quel medesmo
uno in tutti li luoghi, non movere te per lo isvariar delle cose, ma
lo isvariar delle cose, ma guarda te sì come la mano fa, che tutto
monti. papini, 27-1134: a te non mancarono virtù mediane, devozionali,
il quale è venuto siccome mediatore fra te e noi per fare la pace. ottimo
rispose, il tutto; or (te 'l comando / come medica tua)
un poco non presummi fare nulla di te medesimo senza consiglio del medico, dal
. lorenzi, 4-141: non a te fia mestieri... /..
mia far un baratto. / io te la mostrerò di qui, se vuoi;
domandagli con la linqua perdono, incolpa te stesso. tasso, ii-336: quando
sono da assettare e da promuovere a te, cesare, le quali si giacciono e
savonarola, 7-i-248: o medico, medica te medesimo. buonarroti il giovane, 9-465
691: la signora seduta accanto a te era margherita traube boll, una medichessa
ovidio volgar., 3-2: priego te febo trovatore dell'aiuto medichevole. guido
ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali! brusoni,
nostri mali / se'medicina e però ad te ricorro, / che le tue sante
dei medicare e guarire, alle quali senza te nessuno può dare perfetta medicina. dante
storto, / così la mia speranza in te afina. latini, 3-71: questa
savonarola, 7-i-248: o medico, medica te medesimo. i. nelli,
comparti, / tal ch'io per te rischiari in sì grand'uopo / la buia
carducci, iii-1-77: i voti a te salirono / de 'l buon cerinto grati,
1-69: lascia vederti qui, di te medesimo / maggiore e superior agli anni,
/ oggi la prima volta e che a te botane / porge. c. i
il crisolito, il grisopazzo, l'ori te verde, il medio, il melochite
90: star dove tu stai non te sia duro / e di quel ch'altri
duro / e di quel ch'altri voi te cura poco, / ché un stato
moravia, 15-27: tanti prima di te hanno proposto un nuovo medioevo. poi
volgar., 2-60: o cuore di te che sei meditante, come in così
pensare. leopardi, 8-73: or te, padre de'pii, te giusto e
: or te, padre de'pii, te giusto e forte, / e di
. i. frugoni, i-2-248: di te favello, amabile, / di te,
di te favello, amabile, / di te, chauvelin bella. / tu quella
, o sia lucida stella, / te nel mio meditar forma sovente / leggiadra
, 6-7: siccome non cadde a te in animo di farti a meditare su
, 2-202: cosa c'è in te? non so. forse qualche altro più
in contro alle cose da te malamente operate. g. capponi,
raro mostro et eterna fama; / te rimirando, gigia, rigidissima pietra divengo /
corazza. garzoni, 7-252: a te, vergine tritonia, di mille altri