: alessandro frattanto e menelao / per te coll'asta in singoiar certame / combatteranno
è sana, / ca per amor amor te renderaggio / e, del contrar,
convieni quella dama abandonare. / io te fo certo che in questa foresta /
converrà cercare; / e s'io te vinco, serà mio mestiero: / se
: / se tu me occidi a te lascio il pensiero. sannazaro, 8-118:
solo ch'ebbi in grazia / da te. / e l'inferno è certo.
ha gioito. pascoli, 131: te [dittamo], con la freccia tremolante
quel desio; / né io posso te, né tu me tór d'impaccio.
di questa mia scrittura le quali a te parvero bugie, essere palpabilmente vere e
morire. bembo, 1-248: a te non si conven doglia né pianto,
ch'ornai pien d'anni e pago di te stesso / chiudi il tuo chiaro dì
mirar quel vivo sole / che 'n te specchiar si sòie, / in te le
'n te specchiar si sòie, / in te le luci affiso, / ahi ch'
chiabrera, 76: oh, se per te non moro / digiun di sì bell'onda
e note. sannazaro, 9-148: a te la mano, a te l'ingegno
9-148: a te la mano, a te l'ingegno e l'arte, /
l'ingegno e l'arte, / a te la lingua serve; o chiara istoria,
gli ozii illustri / che infino a te per secoli cotanti / misti scesero al chiaro
il mio nome chiarissimo, ed io / te lo dirò, ma tu dammi quel
, 198: egli è una vergogna a te e a tuo padre a mandarti così
sei la disgrazia nostra perché senza di te mio figlio potrebbe trovare chissà che dote
chiaro: / noi non siam più per te. alfieri, vii-23: pretesti
mattino. montale, 49: fluisce fra te e me sul belvedere / un chiarore
zio. nieri, 284: e te la stacca [la lampada] quasi per
bibbia volgar., ix-95: e a te darò le chiavi del regno del cielo
: e del mio cuor le chiavi a te sol fido. monti, x-3-135:
libro e degli altri, abbi in te cinque cose, ciò sono le dette cinque
i ma dimmi quel che tu da te ne pensi ». aretino, 8-196:
, par., 17-74: ch'in te avrà sì benigno riguardo, / che
79: solo gli sfacciati ritornano a te, solo i temerari ti chieggiono il
ti chieggiono il cielo e solo i ladri te lo rubbano. tasso, 8-33:
dio che di lor la cura a te commesse / stretta ragion ti chiederà d'
, ove amor ten suo seggio / e te sopra volando sempre agira, / qual
, / che altro ch'esser in te giamai non chieggio? poliziano, orfeo
t'aspetta, / che con nui sì te di alegrare. foscolo, gr.
colui che chiede le tue figliuole o te, che con colui che conviene che tu
/ anch'egli. foscolo, 1-126: te n'andrai sposa di bretagna al conte
amici? pindemonte, 1-335: a te bisogna il genitor, che metta /
, / che se co'pugni i'me te metto in cerca, / coi denti
cerca, / coi denti del capo te levo la chierca. s. degli arienti
chericone di contado ebbi migliore tempo di te, da questa boria e pompa in
] a credere senza ripugnanza quanto di te crede e predica la santa chiesa cattolica
altrui, né che altri sia a te. dante, par., 16-113:
bibbia volgar., v-236: confesserò a te nella chiesa grande; lauderò te nel
a te nella chiesa grande; lauderò te nel maturo popolo. 10.
sacerdotale, dall'italia romana direttamente a te mi presento, o italia tornata, dopo
, credi di aver per certo dinanzi a te in quel punto la figura intiera del
mezzi. il vero fine poi, per te, è colpire la nonna. questa
ignorante canaglia. monti, x-3-248: te dei corpi mirar negli elementi / sogliono
la tua china e nessuno parlerà più di te. brancoli, 4-12: quando prendeva
un'ignominia di gran lunga maggiore a te, che sei figliuolo eccelso di dio,
e degno è ben, però ch'a te potei, / lasso!, chinar
qualunque parte vai, l'una parte te va denanzi e l'altra te vene deretro
parte te va denanzi e l'altra te vene deretro; la parte denanzi se
, per tua consolazione e mia, te me lo facci a modo del cerbio.
? / fresca è la sera e a te noto il cammino. verga, 4-142
voce, la vecchierella rispose: ancora te figliuolo mio, iddio salvi e mantenga
e con altre cose, acciocché ancora te chiocciole accrescessino vivande alla gola. la
i-229: notissime a tutta italia sono te chiocciole, te quali chi chiama lumache
a tutta italia sono te chiocciole, te quali chi chiama lumache, chi bugani
opachi e più esposti al sole, ove te nascono, e similmente dell'erbe onde
solo / quello ch'ha seco, schiccherar te mura. sbarbaro, 1-211: spinge
: chiocciola marinella, / cava fuor te corna. 2. ant.
de molte bailie ossa de pesce, te quali noi chiamavamo chioccole, e tali te
te quali noi chiamavamo chioccole, e tali te chiamavano nicchi. marino, 270:
tirano siano gli atomi d'epicuro, o te qualità de i peripatetici, o te
te qualità de i peripatetici, o te chiocciole di renato des cartes.
così d'avere diletto, a vedere te nuove cappelline, te nuove cuffie e te
, a vedere te nuove cappelline, te nuove cuffie e te nuove cianfarde che
te nuove cappelline, te nuove cuffie e te nuove cianfarde che recano, sanza te
te nuove cianfarde che recano, sanza te nuove chiocciole, e'nuovi gabbani,
ogni nave ed ogni cosa che se te avvicini, ed irremissibilmente inghiottendola, massime
misteriosa perché fatta a chiocciola, con te vie attorcigliate l'una sull'altra,
una sull'altra, ci attende sotto te torri e una luna enorme. -a
nelle quali sono scale piane, per te quali i somari vi salgono a portare
salgono a portare fino in cima tutte te materie, e parimente gli uomini vi
. non fece altro che agitarsi per te piume, con cotanto d'impazienza che ella
una scala a chiocciola di scendervi ne te porgea. parini, 673: salii
l'uomo ch'è sgraziato, insin te pecore / lo mordono? -e te chiocciole
insin te pecore / lo mordono? -e te chiocciole lo cozzano. 11.
: si veggono poi d'intorno a te fontane per tacque, pescetti, coralletti
pescetti, coralletti, scoglietti; per te buche, granchiolini, madreperle, chiocciolette
granchiolini, madreperle, chiocciolette; per te sponde, capilvenere, scolo- pendie,
mia allegria, e nel vestibolo vuotavo te tasche dai fiori, dai sassi tondi
per metatesi di cochlea (attestate anche te forme codia e coculea),
frusciare più non odi / di sete a te davanti. c. e. gadda
tua posta muovi / questi affetti da te, che in noi nascendo / natura
/... / io so di te, che immensa / virtù possiedi ne'
verdeggiante. leopardi, 7-7o: e te d'umani eventi / disse la fama
, ix-249: canzon, tu per te stessa t'assicura, / perché al
virtude mi potrebbe in sommo onorare se per te potente il vello dell'oro si potesse
tu sei la disgrazia nostra perché senza di te mio figlio potrebbe trovare chissà che dote
e di coma / musa non serva te. d. bartoli, 33-40: io
tanto son bella, / quant 'a te piaccio. boccalini, i-366: quell'infelice
conservi quel ch'udito / hai contra te. cavalca, 6-1-14: li molto
conservata sempre, da'tuo vecchi e da te, giustizia. tasso, iii-135:
ha pesanza, / perché da qualità te non descende; / resplende -in sé
basta a venire a compunzione, vedeie te, e considerare la tua vita crocifissa.
i'parlo / considerando ch'i'son di te isceso, / ma 'l soperchio del
mi consiglia; / non basterebbe a te d'essergli figlia. monti, x-3-378:
135: figliola mia, io non te saprei altro consigliare de tutto quello che
altro consigliare de tutto quello che a te fusse onore. guicciardini, 360: poco
, a noi è presa compassion di te. boiardo, 1-4-50: mentre con li
per sé geme ognuno, / per te, per noi, or che il pelide
dal cristallo amico / nutrì la chioma e te l'increspi ad arte. 2
alle donne loro. tanto sia bello a te, quanto piace a lei; sappi
strada / tornò dentro al sentier ch'a te ne guida. 5.
: come se'ora / tanto da te diverso? / -altri tempi, altre cure
hai buon consiglio, / ché a te e lui caverò la pazzia. ariosto
consiglio, / se a le cose terrene te asummiglio, / quando fia tua vagheza
siglio, / se tu da te medesmo aver noi puoi. boccaccio,
certaldo, 222: se vuoli bene reggere te e la tua famiglia e'tuoi fatti
ed è come dire: pensaci da te). idem, 74: consiglio di
è interditto, / né contra a te quel cor che cridi tengo. bembo
dea, chi la parola / modulata da te gusta od imita; / onde ingenuo
a consolarvi! carducci, 72: te in luce aperta qui l'eteree menti
consolàr prima di letizia arcana, / poi te beata salutàr le genti, / alma
... me ne consolo con te. io ti predico fin'ora che la
: deo lo volesse, vitama, ca te fosse morto in casa: / l'
di bene in meglio, in modo te ne farò consolato, et tu ne se'
allor che chiese, / e per te non l'ottenne, il consolato, /
: cara di bacco napoli, / felice te che pigi / meladdolciti grappoli: /
pigi / meladdolciti grappoli: / per te vendemmia su bel colle aprico /
letterina, del fervente e cordiale amore che te porto significa trice. sannazaro, 12-218
sua solitudine parallela / con meno rancore di te. moravia, iv-287: passato il
, per tua consolazione e mia, te me lo facci a modo del cerbio.
consolidato è salito di mezzo punto. te l'avevo annunciato, e tu non
morto stare. arrighetto, 251: né te, essendo consorto della pigrezza, lo
. gozzano, 117: ah! con te, forse, piccola consorte / vivace
quei mutar non gode / il consueto a te ordin vetusto; / ma generoso e
, se m'è permesso / da te, io vorrei starmi in solitudine, /
comprendi la forza che io tegno sopra te per lei, e come tu fosti.
de lamento. / poi d'onne ben te veggio / in mal ch'aduce peggio
io v'ho sparto, ma a te non farò io eziandio consumamento, ma
ho consumate / di tutto ferro per te ritrovare. campana, 143: il tempo
, maledetto lupo; / consuma dentro te con la tua rabbia. buti,
, / non fora » disse « a te questo sì agro ». idem,
già a poco a poco / per te ci consumiamo, se tu non ci soccorri
/ che ti presente e senza te consuma. moravia, iv-97: le sigarette
filosofi. iacopone, 90-115: per te, amor, consumome languendo, / e
languendo, / e vo stridendo per te abbracciare. petrarca, 237-19: consumando
o tempo consumatore delle cose, in te rivolgendole dai alle tratte vite nuove e varie
perché chi ora è autore in te della fede sopra la terra,.
208: consunto da lenta vecchiezza i te a poco a poco, e mollemente,
e tanto / sangue e tesor per te consunto, appena / il giuramento ed
vana. imbriani, 2-257: stendo ver te le ingorde mani: / quasi consunto
fuoco interno. montale, 107: non te consunta / dal sole e radicata,
umani atti consunti, / d'impallidi te vite tramontanti / oltre il confine /
iacopone, 2-7: la divina onzione sì te santificòne, / d'onne contagione remanisti
morbo, con sottile ingegno dilungi da te cacci. alberti, 178: ma forse
io l'esecrate eume- nidi / a te propizie invoco. / sian teco, e
oscene; / sian teco, e a te ministrino / contaminate cene. pellico,
/ non temi tu? qui di te vengo in traccia, / qui a ritorti
suo? dio 'l cessi da te per la sua infinita misericordia. tasso,
dio che di lor la cura a te commesse / stretta ragion ti chiederà d'ognuna
sia pur vivo, ragion vuol che tu te ne astenga, se troppo caro bai
chiaro: / noi non siam più per te. alfieri, 1-818: inespli- cabil
pregio. monti, x-3-286: dove te lascio, o saggio / difficile contegno;
impara fin d'ora a star sopra di te. [ediz. 1827 (153)
tue dolci braccia; / solo ch'a te, novello adon, non spiaccia /
disponente sì come convegnendosi -e con tempera te - al rettore spontaneamente si convertano?
l'aria, che sia più alta di te. petrarca, iii-i- 110:
gli occhi / aprendo, il mondo e te veda e contempie. gli ingannati,
? foscolo, xiv-218: allontanato da te, vorrei riparare così alla crudele fortuna
; / ma dimmi il ver di te *. velluti, 57: contendeva a
: nulla cosa t'è forte, da te pò t'èi partita; /
en dio fatta enfinita, non è chi te contenda. amico di dante,
me cotesto pare più da confessarlo a te el quale non vuoi contendere, che da
, 90-211: tu, sapienzia, non te contenisti / che l'amor tuo spesso
farle concorrere. -contentato me, te, lui, ecc.: contento me
, ecc.: contento me, te, lui, ecc. pananti,
, niuna è qui che meglio di te saper lo possa. caro, 12-iii-220:
facile contentatura; dovrebbe piacere anche a te, che hai gli stessi gusti.
. nieri, 343: di che te la pigli? perché t'ha lasciato la
de'suoi pensier pago e contento, / te qui tenendo la divina cura. ariosto
o greggia mia che posi, oh te beata, / che la miseria tua,
8-41: io ti priego, s'a te piacqui mai, / che domattina sia
par., 4-72: ma perché può te vostro accorgimento / ben penetrare a questa
-contento io o me, tu o te, contento tutto il mondo; contenti
non hai brighe in somma, e te contento, / contento tutto 'l mondo.
al posto, ora ambisci allo scompartimento per te. alvaro, 7-124: bisogna non
de jennaro, 80: saper vorrei da te, dal qual si spazia / ogn'
io ti so confortare / che non te metti de morte a periglio; / senza
: lo so ch'i'non avrò vèr te [morte] difesa, / però
non tace, mal parlando / di te. cecco d'ascoli, 1815: non
pregi, onde sol sei pari a te. foscolo, 1-92: a voi le
6-iii-103: baldi, non è chi di te meglio insegni, / come debban le
. fioretti, 1-118: così a te concedo che vadi... al purgatorio
/ gran cosa non mi pare / per te, onnipossente! -continente nero: africa
continenza. ariosto, 13-57: da te uscir veggio le pudiche donne / madri
per tempo el corrotto che eo per te deio fare, / piagnenno continovo el botto
piagnenno continovo el botto, devennome de te privare. francesco da barberino, 174:
commessi alla fede tua, né mai te ne è stato riveduto conto. sassetti
, e con un liuto in mano te ne venga. ariosto, 20-72: tu
con dio li farò prima che con te e non dopo! *. pavese,
fagiuoli, 1-8-165: che importa a te che sian vecchi, che non abbian
ogni tua contrada, / a montalban te ne vieni alle mura. bembo, 2-21
1027: di biondi parvoli / fioriscono a te le contrade, / e da le
al suo loco: / solo tersi te arringator dirotto / imperversava. era costui
scandalo del contraddirmi, dell'essere / con te e contro te; con te nel
, dell'essere / con te e contro te; con te nel cuore, /
con te e contro te; con te nel cuore, / in luce, contro
nel cuore, / in luce, contro te nelle buie viscere. 6. tr
seguiti qualche rovina, ne risulta a te gloria grandissima. vasari, iii-
, 1-80: tu m'hai di te sì fatto innamorare / per mille alte eccellenzie
). monte, ii-377: di te medesmo amore mi richiamo; / ca
or vide che fai, femena, co te sai contrafare, / la persona tua
co 'l prò che 'l contrapesa, / te permettente, i diece eletti andranno /
: dacd il quadro finito, che te ne avremo obbligo, e contrapporremo senza paura
è ancora nostra, e qui ripeto a te / il mio assurdo contrappunto / di
se vanti. / matre, lo cor te se scianti, / stu me lo
.. quella contrarietà, che a te parve sì insopportabile, tu di certo
i-53: poi che i fati a te sono stati avversi appara a sofferire e
sana, / ca per amor amor te renderaggio / e, del contrar, ciò
alti / son teco, e for te onni contraro. bartolomeo da s. c
tutte le membra bene ritratte: in te, per contrario, veggio le coscie
quel che occorremi / dirò: ch'a te ed a me par salutifero / el
donne loro. tanto sia bello a te, quanto piace a lei. manzoni,
mio fratei deliberato, / per sua virtù te quivi dimostrare, / dove il fior
i corvi, e tiengli pur da te, / giacché il gracchiar più del
tabile, e che non ti governi da te stessa, e che non sei
bruno, 3-632: non meno che con te, frequentemente suole contrattar con lei.
pen- tuto e contrito come io veggio te, si è tanta la benignità e
, 1-1: mi trae lo sdegno contra te, per gli tuoi mali gesti conceputo
, 6-ii-10: ma ben presi per te l'armi sovente / contra il desio.
francese. alfieri, viii-55: a te non chieggio / cosa indegna di te:
a te non chieggio / cosa indegna di te: ma pur, se puoi,
e che? sì cruda / contro a te stessa, e contra me sarai?
, 1-18: ove apprendesti dunque / te a frapporre a * miei cenni? e
scriverla disgiunta. pirandello, 5-293: te ne bevi tanto e te l'assapori
5-293: te ne bevi tanto e te l'assapori e te lo guardi controlume,
bevi tanto e te l'assapori e te lo guardi controlume, per farmi dispetto?
. sannazaro, 11-184: assai per te ha oggi fatto il tuo partenopeo,
sa -fanciullo tratto a mano controvoglia -a te e a quella larva di gioventù con disperata
men contumace e schiva, / né in te gli sdegni accrescere / dell'invocata diva
in generale, e in par- ticulare te, severo supercilioso e salvaticissimo maestro polimmo
contumace, / e non dover da te perdon trovare. redi, 16-viii-346: io
duol, quando de'teucri, / per te solo infelici, odo in tuo danno
accusa, nessuna contumelia rivolta contro di te potranno mai diminuire nell'animo mio l'
; e con le tue querele / né te né me più conturbare. galileo,
reazione. iacopone, 42-18: non te ce lassamo entrare: iurato l'avem
dimandi d'essere amato e tu stesso te ripruovi poi non degno d'essere amato
altrui, e non hai cura di te medesimo? s. giovanni crisostomo volgar.
confortasti. ma ora è venuta sopra te la piaga, e se'venuto meno;
piaga, e se'venuto meno; toccò te, e conturbato se'. ovidio volgar
/ nel mondo suso ancora io te ne cangi, / se quella con
: in fé de dio, tu non te partirai de qui, che a tuo
: tu moglie di iuppiter, a te è convenevole di tentare l'animo suo
tutto straordinario, del tutto convenevole per te. 3. adatto, opportuno
, e la migliore / parte a te sarà sacra, anima cara. gioberti,
, interne ed esterne, non pare a te che convenevolissimamente bramasse davide di vederle
/ corno, da poi che 'n te sì so mutato, / de me remasto
. iacopone, 36-72: non te 'ncresca, anema, a far qui
e l'andare e lo stare starà a te, e potremo ad ogni ora e
non sì tosto, / amor, di te m'accorsi, e il viver mio /
ne convenga, / né ch'a vii te ne tenga. paolo da certaldo,
e femine, piccoli e grandi, come te medesimo... simile, l'
, / che m'avesse altra età da te rimosso: / sì come senza te
te rimosso: / sì come senza te viver non posso, / così senza
viver non posso, / così senza te nascer non poteva. bruno, 3-104:
sorte -e onni pene / verran sovra te, lasso, / e serai vano e
: / tutte le gente de quille contra te, / ciascheuno en amore è conventato
porti el vestemento, / li apostuli te 'nvitano che si de lor convento:
incomparabilmente migliore dello scartafaccio che ho visto te e parecchi nostri amici occupati a copiare
beato è, o buon gesù, chi te uomo fra gli uomini conversante diligentemente attende
, e quanto può si sforza di te seguire. ottimo, i-389: molto
/ quasi in lieto giardino, a te ritorno. giusti, i-166: l'indole
s'è tutta mansuefatta nel conversare con te: tu mi hai suscitati nell'anima gli
1-5: l'andare del prete non può te esser sì occulto, che da manusso
, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre! idem,
volto, / convien che a te si deggia. / in esso alta regina
52: clizia oceania vergine / per te conversa in fiore / ancor mutata sèrbati /
de'membri. bruno, 3-516: confessare te almeno essere equalmente credibile, che cossi
talor converse / la non cieca fortuna a te il suo viso. monti, x-2-195
io mando a lui domandandogli misericordia per te. tommaseo, i-197: tua parola,
, veggendo casso il proprio dissegno contra di te, sdegnoso si converterà alla mano o
porto in seno / l'immagine di te; quest'alma, avvezza / dappresso a
ceto e fole, / che trasportar te lassi a quel desio / che a
che a molti ha tolto e a te la vita tole. / con vèr ti
la vita tole. / con vèr ti te, convèrtite al tuo dio; /
camparti morir vole, / e tu te occidi, ben sei più che rio.
, cioè che tu hai peccato in te e contra il populo tuo e contra gli
tiranno, acciò che si converta a te servire. ariosto, 42-26: ad accusar
santa margherita: io non consento a te, né adoro i tuoi idoli sordi
dopo questi conviti, / détte a morgan te un destrier molto bello. machiavelli,
giocondo questo convito, nel quale ti donasti te medesimo! tasso, 6-iv-2-108: ivi
costanza, pensai comunicare queste cose a te, come a fedele convittore. targioni tozzetti
; al ceppo due dozzine fra cupa te e cavallucci; a pasqua due serque
ora in vendetta del vescovo spogliato, sotterri te, perugino valente. marino, 19-339
, vii-184: rigido peccatore, in me te specchia / e sappi come a me
/ non forse alcun ti nuoccia, ove te il dolce / sonno cogliesse nella
, 144: contra-li-erranti mia, tu te n'andrai; / e quando tu sarai
o dono, / quello, che a te non è coperto e chiuso, /
rende perfida. carducci, 333: te non furor di brando / non di coperte
copertura potrebbe a me tenere celato di te alcuna cosa, quantunque piccola; perocch'
palla. parini, xvi-33: salute a te, salute, / città cui da
tre altre copie del libro e quante te ne abbisognassero, purché tu m'indicassi il
: sentendosene attossicato il cuore, e smaniati te 10 stomaco, far nondimeno sembiante di
): a me pare che tu te ne torni a casa e vaditene in su
cagion disdire / che non trovassi più di te possente. panziera, 1-54: e
fieri, sempre intendendo bene a coprire te, più che al ferire molto l'awersario
rpeculiar privilegio de'veri diletti che da te vengono, o amore, il poterne
inesorabile / di fredda ombra covrio / te larva d'altri secoli, / nume
inesorabile / di fredda ombra covrio / te larva d'altri secoli, / nume de'
ad una così fatta puella, che te ne ha invidia * totum orbem'.
, di quel tesoro / fa'per te gonne d'oro. d. bartoli,
/ porrà sue case, e altari a te, maria. carducci, 46: dal
sì coralmente, / che fai di te pietà venire altrui? capellano volgar.
a bocca dolce, e colla sua fiacca te lo corbellava fine fine. nievo,
dire il dono, qualunque sia a te, per me ti giovarà. diodati [
altezza era d'ingegno, / se te schivar potea, d'ogni onor degno.
). montale, 3-182: -sei te che hai dimenticato di dargli la corda
modi adattar m'ingegno, e a te pur détto, / a te, gorani
e a te pur détto, / a te, gorani mio, culto guerriero,
itala / grave cetra derivo / per te le corde eolie. manzoni, 4:
coletta, 7: e che tu non te ricordi / l'amicizia nostra che era
alcuna chiederete de cosa che in disonore te potesse retomare. castiglione, 438
ardirò di vestire / queste mal cui te membra, e queste braccia / di panno
: spietata donna e fera, ora te prenda / di me cordoglio, poi
? / maraveglia è che 'l core non te crepa de fore. passavanti, 11
tropp'alta o stretta gorgerina / gente che te vicina / forte schernisce te ma non
gente che te vicina / forte schernisce te ma non ten corgi. idem, 31
corniolo. prudenzani, ix-541: io te voglio contentare - / el patron dice
volgar., ix-657: fa venire a te simone, il quale è cognominato pietro
tu fai nel letto tuo, sia a te rappresentazione di reclinare, quando sarai messo
impetuoso, rigidamente operando cacci davanti a te i meno possenti. lettere e istruzioni dei
, al to marito; / ch'alotta te par aver gioi compiuta / che tu
, /... la luna per te si governa, / che ora chiara
lumacone; non arrivo a scoprire in te nessun abitante. guerrazzi, ii-109:
fiume, /... / tu te ne vai col mio mortai sul corno
* non ti partir di qui se a te non tomo, / cioè ch'io
di pittagora: sanza fatica niuno può te andare alla virtù pella destra via.
. pulci, 12-14: e tu te l'hai recato in sulle coma, /
finti augelli inanimati cori / sciorranno a te canti non finti o rochi. d'
, / onde a'cori notturni / te, dea, mirando, obbliano / i
/ i garzoni le danze, / te principio d'affanni e di speranze.
, i-140: fia che prenda per te dolce martoro, / d'amorosi legami
93-6: un tempo fu che 'n te stesso 'l sentivi, / volgare essemplo
, sia un anno di bene per te e per chi vive con te. verga
per te e per chi vive con te. verga, 3-27: « dove è
8-138: ma perché sappi che di te mi giova, / un corollario voglio che
sacerdote, o talia, che a te cantando / nel suo povero tetto educò un
testa / la mia corona, e a te le venghi a porre. vasari,
fama, il sepolcro di lui, sebbene te li arroghi, non sono tuoi.
coronante, o in qualunque altro modo a te piacciati di chiamarla.
ma non dice com'è niente e corno te tolle gran dono; / vedenno ch'
gran dono; / vedenno ch'eo te corono / e ponote en sì granne stato
en sì granne stato, si meco te vole accostare. dante, conv.,
a suo senno: / per ch'io te sovra te corono e mitrio. idem
: / per ch'io te sovra te corono e mitrio. idem, par.
, / chi per dar vita a te, dal ciel disceso, / vestir manto
sommo sole / piacesti sì, che 'n te sua luce ascose. boiardo, cani
e coronato priso, / vincer te [lussuria], / e speziai gioven
possono uccidere; ma temete colui che può te l'anima e il corpo in perdizione
, 1-327: vi saranno... te colonne di corpo alquanto più sottili,
che assai degli uomini, incatenate insieme te mani, cerchiandoli, appena gli abbracciano
corpo ed essendo trovate e pagate da te. nardi, 2-3: chiamata la
, per lo corpo di dio, io te ne pagherò. quattro linee, cioè
al corpo e al sangue, che io te gli darò domane. novella -
ottocento scudi, di modo che se io te lo dessi, tu ti attenderesti a
salme / dal ceppo che radice in te aver dee. caro, 6-1105: ché
: « o francesco, che farai? te medesmo occidirai / de lo deiuno che
per una correggia che ronza sopra di te. 2, cinghia di trasmissione.
, i-54: lungo corso è a te prescritto; / e, in correndo,
cavalli in guerra, / correr davanti a te. 5. viaggiare celermente,
. carducci, 995: facil corre in te l'ora tra liete aspettanze e ricordi
: -io ben mi conosco. chi tu te sia non ritruovo già. -di',
che tu hai trovato altri e perso te stesso. aretino, ili-io: quanto piacere
, ben mostra non correzioni volere da te, ma lodi ed incenso. foscolo,
posto, ora ambisci allo scompartimento per te. lì, per il modo che disponi
), dico, come cosa a te debita, e se non per cagione di
corruppero e riarsero le semente, a te poi seguita uno altro anno migliore fortuna
lussurioso, che ti corrompi fin con te stesso; ed essi usano senza punto
ed il corrotto si faccia conveniente a te ed a mia figliuola, come io mi
, io non credea / che tu te dovesse corozar ». anonimo, ix-507:
fiore. masuccio, 137: io te priego che non te corrocci né de mia
137: io te priego che non te corrocci né de mia importunità te maravegli
non te corrocci né de mia importunità te maravegli, ch'io te giuro per questa
mia importunità te maravegli, ch'io te giuro per questa croce, che se io
, 141: oh cari tempi ch'io te [sole] coruscante / vedea su
fiacchi, 37: un pomo per te cader lasciai, / e tu altrove fuggisti
citade di pisa, ut de le predio te isule, per fare male in affrichia
, truffatore. masuccio, 185: te restarà cautela a cognoscere de quante
guidare con mali mezzi in mal fine contro te questa impresa di beoti, o parca
, o prode corsiero! / a te la palma, / a te del circo
/ a te la palma, / a te del circo il platidir fremente! /
platidir fremente! / l'uom che te bruta disse ignobil salma, / per
bruta disse ignobil salma, / per te lo giuro, a sé adulando ei ménte
corso suo, se per sua inavertenza te si awentaranno sopra, te faran sentire l'
sua inavertenza te si awentaranno sopra, te faran sentire l'émpito de la carca
, 75: non toccando principalmente te, piglierebbe alla fine questo luogo,
ignoti guai. / lungo corso è a te prescritto. -ant. sistema con
io mi sarei affaticato meno e a te arei lasciato, se minore stato,
corso. manzoni, 39: te, quando sorge, e quando cade il
le turbe pie / invita ad onorar te. -andare in corso: aggirarsi la
ricorso, / po'che fortuna è 'nverso te sì fera ». petrarca,
soccorso / chiama i manigoldi bracati / contro te, cinquanta contr'uno, / che
corte t'aspetta, che con nui sì te di alegrare. dante, inf.
che tai tre donne benedette / curan di te nella corte del cielo, / e
avendo in pacienzia questa morte, / te farà cavallier della sua corte *.
iacopone, 30-37: la relione sì te dà una 'nsegna, / co se fa
ch'io veggio / far le stelle a te corteggio, / e il tuo passo
, / che creder non dei ciò che te n'è detto. dante, inf
sia. boiardo, 1-3-63: ciò te dimando per cavalleria: / baron cortese
lo vero iddio, 7 se non te adusi a parlar più cortese, / farotte
molto cortesemente de la tua fatica e te ne resterò con obligo ».
e cortesia smarrita, / s'in te, signor, non nasce e non si
. ed egli diceva: ed io te ne voglio fare cortesia l'una metade;
/ di propria mano, ove, te accolto, il fido / servo calò le
e piccioli piedi...; in te, per contrario, veggio le coscie
ix-176: quell'arme, che da te mi sarà porta, / prenderò volentier,
più, se vecchia scindi / da te la carne, che se fossi morto /
sanza buono consiglio, e appresso non te penterai niente; consiglia lungo, e
i corvi, e tiengli pur da te, / giacché il gracchiar più del cantare
/ ogni creata cosa, / in te, morte, si posa / nostra ignuda
, voliote pregare, / una cosa te vollio mostrare, / set te lo plachesse
una cosa te vollio mostrare, / set te lo plachesse de fare, / estu
origliere / tutto biancheggia. intorno a te le cose / fanno piccoli cenni di
fede soglio, / che devrò far di te cosa gentile? boccaccio, dee.
355): a me pare che tu te ne tomi a casa e vaditene in
mia rima, / non averebbe in te la man distesa; / ma la cosa
cosa tremenda, ma la confido solo a te, egli è geloso, quel figliolo
? -dissi adagio. -se ritorno con te, le cose cambiano. potresti lavorare alla
d'essere da qualunque dea amato; te, più che se medesimo...
una impossibil cosa, / ma di te degna, in mente volgi, e solo
. alfieri, viii-41: padre, a te chieggo pria breve udienza, / deh
pensa, / fuor che questa, di te... perfin sovvienimi, /
bella, / come esser puote in te mai mente altera? / e de pietà
nostri; / e tu de esser mirata te disdegni? bembo, 2-64: [
importa se ora ho qualche lacrima per te, / per tutti quelli che come te
te, / per tutti quelli che come te aspettano, / e non sanno che
cosa è qui, io vo'pregar te e lui. -la prima cosa
l'ho fatto / pensando fare a te piacere e utile. cicognani, 3-246
119: il buon sofo gentile / te mise dentro a le secrete cose, /
ch'io solo, acciò ch'io te l'annunciassi. pulci, 5-58: colui
un punto empiendo / ogni cosa di te, mira ed apprendi. -ora una
leopardi, 1002: ora confesso a te quello che avrei voluto tener segreto, e
mia ira, e divenuta son verso te pietosa; per la qual cosa ti prometto
di ardente fiele del dispetto. « te lo prometto. ma tu non credere che
. anonimo, 304 c: a discovrire te pessimo tiranno / sì che diranno /
fianco del bel trono / d'afrodi te, l'aulètride dagli occhi / a
honne bona consciènzia / che lo morir te fo 'n pazienzia: / confessasti tua fallenzia
d'annunzio, iii-1-881: per te apprestai questa còscina, / col mangiare
: benigno signore..., a te raccomando lo spirito mio. boiardo,
molle e il duro: / da te fatti contrari hanno unione. / così non
così hanno fatto consiglio li navicanti di te. disse a lui il lapidario: hai
: come se'ora / tanto da te diverso? chiabrera, 352: in questo
dal cristallo amico / nutrì la chioma e te l'increspi ad arte; / e
arlevò col pan de sorgo, / se te fazzo sbalzar zoso in quel gorgo?
è sì procace / ch'osi rider di te, costui paventi / l'augusta maestà
arlotto, 268: fa che di te non parli mai né bene né male nel
la proposta. carducci, 29: te gridi vile il mondo, il mondo vile
collegamento con scrissi dua mesi sono, te la mandai per bartolomeo fe- le
: 1 * 0 manfredon, di te m'incresce assai », / e diègli
per costante, che se tu non te ne rimani, che 'l diavoli egli
rimani, che 'l diavoli egli medesimo te ne pagarà. chiabrera, 337: con
/ quel funesto legame / che a te mi stringerà. sarai, lo giuro,
in seno ascondo / un incendio per te: l'unico oggetto / sei tu di
ed usbergo. alfieri, viii-56: io te scongiuro... / or,
ha da costarmi? / quanto a te piace di darmi; / egli subito mi
. iacopone, 26-34: fatt'ho per te 'l pele- grinaio molto crudele ed amaro
le man quigne l'aio, corno te comparai caro! / frate, non m'
, o, o, tu te ne vai costassù? che modi so'i
chiabrera, 1-ii-363: veh, mal per te, se costassuso arrivo. fagiuoli
: vattene, in tutto, nascosto in te medesimo, nel costato di cristo crocifisso
irado, / non pensar ch'io te dia botte: / fatte arente al mio
, bonifazio? sacchetti, 68-21: « te ne vuoi pur anche? vattene a
, e con un liuto in mano te ne venga, costì dal canto della
e va'fuora subito, ché domattina te lo manderemo in villa con i lanciotti.
e tanto / sangue e tesor per te consunto, appena / il giuramento ed il
parini, giorno, i-119: oh se te in sì gentile atto mirasse / il
le costei tempie de l'amato / da te già in volto umano arboscel, poi
guarda che tu non lasci venire sopra te neuna mala costumanza, ma sì tosto come
lo vero iddio, / se non te adusi a parlar più cortese, / farotte
44: pensi tu la fortuna in verso te esser mutata? tu erri. questi
a chi ti crocifisse / più che a te crocifisso, simiglianti, / son oggi
44: pensi tu la fortuna in verso te esser mutata? tu erri. questi
piuttosto, con la sua mutabilitade circa te, ha osservato in sé la propria fermezza
, al secolo e 'l secolo a te; cotale ti fa lo stare come
il tuo mal vivere, / contra te, che il cotale e delle natiche /
si trovano parole / che muover possan te a benivolenza / di chi ab aeterno
gli ozii illustri / che infìno a te per secoli cotanti / misti scesero al
mio cor rinasci, / s'io te n'ho svelta? guarini, 258:
/ o troppo a questa amico e a te non pio? pascoli, i-197:
e peculiar privilegio de'veri diletti che da te vengono, o amore, il poterne
del bel trono / d'afro- di te, l'aulètride dagli occhi / a mandorla
visto nel sogno; / brullo io te vidi. idem, 1-888: e i
iacopone, 47-102: or te guarda, anema mia, che 'l
anema mia, che 'l nemico non te 'nganni, / ché non dorme, né
/ fa el tutto pur che non te guasti il vino. / è la civetta
recano, / onde a'cori notturni / te, dea, mirando, ob- bliano
bliano / i garzoni le danze, / te principio d'affanni e di speranze.
dai dorati palchetti e dall'arena / a te fa plauso la leggiadra gente, /
leggiadra gente, / lieta ch'ornai per te l'itale scene / grave passeggia il
di senno e di pensier che 'n te si covano, / deh piangi or meco
. pascoli, i-359: si ricorderanno di te, come d'un antichissimo eroe che
[bibbia], 1-496: per te noi cozzeremo i nostri nimici: nel tuo
19-10: si 'l prometemmo, no 'l te sapivi? / ben eri saio
/ ben eri saio che 'l te credivi! / si tu nel tuo fatto
che contorna l'ombrella delle meduse cràspedo te (altrimenti detto velo).
crassitùdine 'e la strettezza che si chiama te 44 nuità '
né di creanza. -che importa a te s'io son ben creato, o scostumato
al signor ci fa ribelli, / per te, o madre, siam fratelli /
volve / ogni creata cosa, / in te, morte, si posa / nostra
animali. bronzino, 1-2: a te mi volgo, a te vo'favellare,
1-2: a te mi volgo, a te vo'favellare, corimbo mia [una
possiede 11 segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue
nelle sue più fuggevoli apparizioni, e te ne dà l'impressione e il sentimento
ture ho create, che te degano servire; / e come sonno
e di biffate, / voi ch'avi te d'angel la figura. g.
dell'infanzia pura / forse ho amato te sola, o creatura! /
creatura! / forse ho amato te sola! e ti richiamo! / se
uomo, e la dignità di dio per te venerazioni dell'uomo. leone ebreo,
che l'onnipotenzia di dio di nulla tutte te cose in principio di tempo abbi produtto
sempre ricominciare daccapo... ecco te stagioni, te feste, il tempo di
... ecco te stagioni, te feste, il tempo di amare: la
la lodarono nei loro componimenti; e te fecero omaggio delle loro creazioni.
fine che tutte l'opere pie, per te quali è stata... creata
raggia: / e l'aere inerte per te fronde crebre / v'alza dense all'
venire, / e l'alma sempre a te non è credente. monti, x-3-171
ti scuota, / ti levi sopra te, nell'ideale! / guarda gli amici
arrighetto, 1-72: né troppo credere di te alla tua matta credenza, perocché più
: ma tu guarda che non faccia te a te medesimo credenzieri di niuna cosa
tu guarda che non faccia te a te medesimo credenzieri di niuna cosa, della
sempre alle cose che ti sono rinunzia te; perché poca fede si dee dare a
. non ho nessun rancore contro di te, non ne avrò mai.
, / che creder non dei ciò che te n'è detto. dante, conv
non ne sei: / tu per te stesso, senza ch'altri il dica,
, senza ch'altri il dica, / te n'avvedrai se in questo vaso bei
alfieri, xiii-86: e in te soltanto io credo, / non in costoro
sento e chiaro vegio / senza di te ch'io perderei la vita, / a
grande tempo è passato, che io te 'l credeva dire; ma io lasciava per
io quel dì che mie voglie a te credei / pur vagheggiando accuso.
a me che, se non vieni, te ne pentirai. dove vuoi trovare un
fate. macinghi strozzi, 1-166: ché te ne farei creditore al libro. v
del forno. pascoli, i-21: a te né le gemme né gli ori /
, inf., 30-121: « e te sia rea la sete onde ti criepa
/ se tu 'l pensasse, te creperre'el cuore, / e lasceresti gli
avanti... avanti assai! te lo dico io! faremo crepare gli invidiosi
/ crepita. pascoli, 136: per te [castagno] i tuguri sentono il
paiolo che inquieto oscilla; / per te la fiamma sotto quel singulto / crepita e
la grande onda, / dolce è da te scendere dove è pace; / scende
destino. leopardi, 4-25: a te nel petto sieda / questa sovr'ogni
; e quando / creòn con tra di te l'empie arme prese, / fummo
la tua sorella è molto più bella di te, e che tu sei la minore
mai piè. carducci, 4: te con le tenui miche d'orazio / crebbe
pallida musa del lazio, / a te quell'aere parve bastante / che respirarono
crescimento. boccaccio, iii-1-99: a te, teseo, alto duca d'attene,
di valore, / salute, se a te dir si convene, / e crescimento
e va fuora subito, ché domattina te lo manderemo in villa con i lanciotti
paura quei mille metri a strapiombo su te e quelle rotte creste, muraglie del
. carducci, 120: innanzi a te, splendente / pur anche nel fulgor
: ogni atto civile e criminale / per te si vegga quanto pesa e vale.
sono stati bambini, hanno giocato come te, hanno creduto che qualcosa di bello
2-8-44: se tu non prendi chi te giace avante, / prima che la
non v'era / altro che te [cometa] nel cupo cielo esangue /
4-34: i poeti parlano molto / di te, dell'invenzione del delitto / nella
tua fronte croce segno / de crisma te, salute a tua valura: / confòrtate
mirar quel vivo sole / che 'n te specchiar si sòie, / in te le
'n te specchiar si sòie, / in te le luci affiso, / ahi ch'
, 839: piaccia ora a te quest'anglico cristallo / a'leggiadri occhi
il gener suo nodrito / vuole e te mastro di virtude oblia / il secoletto
t'ha la mia legge; or te possedè / la cristiana fede.
avendo in pacienzia questa morte, / te farà cavallier della sua corte *.
i-90: quegli incontra un cristiano, te lo mozza, / e un giorno
oro, ma quel ch'io ho io te 'l dono: nel nome di iesu
frugando andrò giù nel profondo / che te 1'infilerò giusto nell'occhio.
ugolino aveva voce / d'aver tradita te delle castella, / non dovei tu i
prezioso aspersa e tinta: / per te fu l'empia reggia aperta, e vinta
tua candida croce, / né di te regna il più saggio o '1 più
, / sangue di svevia, e te chinare la bionda cervice / a l'
della sua dama a questo modo: margherita te giardino delle ricordanze, lindo, fiorito di
valle, 215: quinci anco te panni veder assisa / in alto seggio
. miner. varietà di musco vi te in lamine, caratteristica per la scarsa
dannamento tutti quelli che sono ubbidienti a te. buti [crusca]: questo
; acciocché subitamente non venga sovra di te l'ira sua, e nel tempo della
e fai gravoso, / anima in te danni, ché fai rancura. iacopone,
! d'annunzio, iii-1-832: e di te morì anco il tuo padre / che
boccaccio, 1-525: e così a te, e a qualunque altro che di quella
vi erano cinque disgraziati di ragazzi come te, pallidi, e instupiditi, che
o milite non è in questa isola che te non inodi qual dannatóre di dimestica sozzura
d'annunzio, iii-1-832: e di te morì anco il tuo padre / che
tender l'arco / che la saetta fiede te che credi 1 lui danneggiar ma talor
evidente vita, / quando voglia possente a te m'invita, / e quando è
: peggio per me, peggio per te, peggio per lui. s.
. degli arienti, 272: se tu te impicherai, el fia tuo damno;
latin sangue gentile, / sgombra da te queste dannose some. boccaccio, dee
presso, / or puoi a colpi vendicar te stesso / di que'begli occhi.
quanto esmesurato ». / « el corno te mustrai quanno me encamai, /
quanno me encamai, / per te pelegrinai, en croce consumato. / el
pure professione di dantista, e non te ne vali quando e't'è di bisogno
/ parce pur nondimeno, e da te dele / ogni rugo in ver me nuovo
ima canzona. foscolo, 1-164: e te chiama la danza / ove l'aure
gordo, / ad onne mia salute sempre te trovo sordo! / sostene lo flagello
vittoria, / o gràtico, per te, davanti a questi / mastri d'ascia
e pitture. casti, 197: a te d'intorno in circolo / staransi ammiratrici
91-105: da poi che tu non ami te, ma quella bontate, / cert'
bontate, / cert'èi per verità te c'una cosa se'fatto. cavalca,
/ che l'alma io spiri a te dappresso. monti, 1-471: la veneranda
sentisse sospir martiri e doglie / per te più ch'io, allor più tristo fora
/ però che qual più forte per te ardi / ghiaccio è a rispetto a'
secoli. manzoni, io: con tra te i dardi del diabolic'arco / sfrenò
sempre dare. e chi darà a te che non hai nessuno? michelstaedter,
volgar., 71: voglio a te figliuolo mio giovanni... mostrarti alcuna
il cuore tuo; ma cacciata da te, e stiate a mente del fine.
, damme la morte 'nante ched eo più te offenda, / e lo core me
sono per li parti vota, a te mi ritorno, non essendo più da
è da costarmi? / quanto a te piace di darmi, / egli subito mi
tempo addietro / fui pur simile a te, se ben risguardo. galileo,
dà i mezzi della produzione, l'uomo te ne dà la forza. zanella,
ti dà la lana; che da te eri ignudo. maestro alberto, 65:
, e adomata, godi, che in te abita il signore della eterna gloria
che bella donna onora / appare in te fra l'altre belle rara, / una
a mantenere con decoro la mamma e te. cicognani, 6-69: dentro,
sardi, tu resti, e con te stessa perdi / quel lume e quel
: l'oro / non fia che te solleciti, / né l'inane decoro /
bianco tinto de cupo colore / a te mandar d'ogni piacer m'invelo.
/ in decreto del ciel qual tu te 'l fai; / vinceratti la fame:
i troni / che gli eterni decreti a te non di èro. alfieri, i-157
: quanto alla intenzione della dedica, te ne ringrazio; per l'intenzione s'
dimenticati sul tavolo, colla dedica a te, o lettere aperte contenenti il tuo
ii-430: questo libro lo dedicherò a te, senza il tuo amore, non
insino dal primo dì che ti conobbi a te solo io aveva dedicata. galileo,
io stessa non sarò mai libera di te, perché tutti i miei pensieri e tutti
se'così gentile ed io così dedito a te e tutto in te e per te
io così dedito a te e tutto in te e per te, che non posso
te e tutto in te e per te, che non posso esitare un istante a
amata con assoluta dedizione si stanca di te. alvaro, 12-174: gli ordini
io mi diduca / nel fare a te ciò che tu far non vuo'mi »
: e, perché ben la speme in te riluca, / io la diffinirò chiara
tre modi diffi- niscono che si può te il campo guemire. g. villani,
faticante regno, / per far risposta a te difinittiva, / fa spesso la mia
giù sopra il collo di momento in momento te la stira lunga in un albero,
però defraudato di vittime convenevoli a placare te spento, e me vivo vendicatore. dossi
la moltitudine delle loro empietadi cacciali da te. amabile di continentia, 6: la
fa ragion che sia / la vista in te smarrita e non defunta. pallavicino,
giusto e degno, / ch'io possi te laudar, virgo sacrata. bembo,
mio petto / quel core, arà te, cor, quel petto a sdegno.
sette regni: / grazie riporterò di te a lei, / se d'esser mentovato
callinome gentile, / d'ascoltar un che te più che se stesso / riverisce ed
. maestro alberto, 109: te, a comporre l'ordinato regno /
'ngegno; / ma sola forma -che in te si cinse / col tuo principio -di
francesco, 4: nullo omo ene dignu te mentovare. fava, xxviii-8: em
prode, / degna che uno per te muoia d'amore. 2.
78: egli è bene degno / di te; tu l'eleggesti; e basta
è povera e non è degna di te. c. e. gadda, 139
odi le mie parole / non degne a te, ma sì colme di spene.
. tasso, 2-48: sol di te degne credo / l'imprese malagevoli e
: roma, chi crede ch'io ver'te fallisse? / dove son iti i
paghino degne grazie e debiti meriti a te, il quale a'miei occhi facesti
e degno è ben, però ch'a te potei, / lasso!, chinar
me stesso fuore, / che senza te, medor, qui mi ritrassi, /
14: quanto, deh quanto / di te mi dolse e duol: né mi
e così grande spesa, come a te sarà d'andare di qui a roma
/ perché di cristo imitator non scemo / te, carlo, ancor, con man
, mi pare di vedere verso di te l'aiuto e 'l soccorso divino, e
e 'l soccorso divino, e per esso te esaltato, e l'avversario tuo deietto
, vii-292: li tuoi profeti di te videro le cose false e stolte, e
ti provocasseno a penitenza; etiam di te vedettero le assunzioni false, e le deiezioni
. f. doni, 216: per te è il verbo umanato, l'uomo
onori delle cose? questo stato sarà a te lunga cagione di dolore. quanto sia
: e veramente stimo / che tesser da te amata e desiata / abbia trasfuso in
carducci, ii-1-188: e mi rallegro con te, uomo pretoriabile, delegatabile.
1-5: parce pur nondimeno e da te dele / ogni rugo in ver me
onofri, 11-81: o uccidi in te colui cui per sopruso / tu dài sopravvivenza
laonde il delfico precetto: « conosci te medesimo », in cui il padre
/ e, forme delfiche, / a te da canto, / rosee ne l'
non la terribil iside / i sistri a te destinai / non ti confida apolline
i tuoi più cari / d'onorar te dea primiera, / delibando a i sacri
insieme con ragione; / rivolgi in te altrui, / e te ripensa in lui
/ rivolgi in te altrui, / e te ripensa in lui; / deliberrae /
come meriti d'ammazzarti e far di te quello strazio che a la tua scelerata e
e chi opera dee posare. di ciò te ne dilibera colla natura, e diratti
popolo asconsolato, 11 quale ha in te collocata tutta sua speranza e in te
in te collocata tutta sua speranza e in te s'è rimesso. libro della cura
volesti il bel sagrato tempio, / per te sola si poggia / davanti a quel
, cristo non sarebbe morto per diliberare te. bibbia volgar., v-157:
b. davanzali, ii-323: ora a te sta lo diliberarti dalle non vere noze
/ di schernir lei com'ella ha te schernito. giovanni da samminiato [petrarca]
d'ogni tuo peccato, / sarà verso te pio: / poscia con gran disio
iacopone, 35-54: si a lo specchio te voli vedire, / porrai sentire la
sentire la tua delicanza: / en te porti forma de deo gran sire;
tu se'di buona memoria, se tu te ne ricordi; e ben se'dilicatissimo
conoscendo alcuna persona di cuore li chieggo a te. nievo, 2-6: capisci che
5-223: oh se fussi detto a te così, o fiorentino tanto delicato, che
nobel pannizo, / ca de coio scorfizo te pensai d'ammantare ». idem
3-38: « ecco lo letto: pòsa te, iace en esto graticcio;
co 'l miccio; / questo te sia deliccio a quel che te vói fare
/ questo te sia deliccio a quel che te vói fare! ». =
romperli. bocchelli, 12-60: e te, il troppo meditare, gli studi,
. prati, 1-7: meglio per te sarebbe / un tempestoso delirar di sensi,
ineffabile e doloroso amore che ho per te. fogazzaro, 1-213: sfido
fondo / la delira parigi, e liberta te / in erinni cangiò, che
. / o mia mente delira! a te che importa / degli occhi della carne
a far meco tutto quello che piace a te, delizia e struggimento dolcissimo dell'anima
formasti a deliziarlo; tutte cose da te aspettano che a loro doni il cibo
turca empietà moschee, / ergonsi a te delubri. roberti, xiii-110: e
! ah, fosse almeno / per te salva messenia! almen ferita / dal
della tua diva bella, / che in te spera vendetta, e tu l'affliggi
alta ti scuota, / ti levi sopra te, nell'ideale! / guarda gli
24: e '1 male che dicono di te reputa che sia tua gloria; e
: per sé geme ognuno, / per te, per noi, or che il
nevano? carducci, ii-12-88: rispetto a te poi io non so che abbia
volgar., v-409: col scuto circondarà te la verità sua; non temerai dalla
gnamo, / ch'avrai tantosto che da te l'abbiamo. firenzuola, 383:
: io non posso oggi star da te. voglio andar a riscuoter certi danari
portar quattro bagattelle poste in questo stipo per te. d'annunzio, iii-1-796: vedi
. santa mi sei / però che di te nacque. 2. non accettare,
voglia corrente a'peccati. / per te fur dinotati / li primi padri, che
lavasti con tacque fredde; io rasi te, non come io doveva, col coltello
oi forsa fo 'l dente / che te n'ha fatta cotal rodetura? chiaro
dal tuo cuore, chiudi l'uscio sopra te, cioè a dire, metti fuori
. m. cecchi, 18-9: tu te la vai / masticando tra i denti
. lippi, 2-74: mio padre te lo disse fuor de'denti; / ed
fuor de'denti; / ed io pur te lo dissi a buona cera, /
franco, 1-46: pazzarel nidiace, / te ne darò ben io infino a'denti
bella! / e che solo dovea per te pensare? / pensai anche per me
che tu fussi, beato / a te; mai più sentirai duol di denti.
. pulci, 2-22: disse morgan te: questo è poco danno; /
: come di tu, eh? tu te la sei rimessa / così tra'denti
appianano e lavorano stracche: toccherà a te rimettere in dente la mugnaia.
parlare. beltramelli, i-447: -e te, avanzo di galera, tieni bene
o bargel- luzzo, / che in te solo ti trasformi, e specchi; /
, maledetto lupo: / consuma dentro te con la tua rabbia. idem, purg
materia al canto / non cercar dentro te. verga, 4-118: don diego
: vorei che discorressi alquanto dentro di te medesmo. chiabrera, 53: ah che
. simintendi, 3-23: prima fece te, o fidatissima alcione, certa del
si può saper bene un corso: te lo posso proprio assicurare su la mia
tenace, / è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
guittone, xxxv-61: o bon gesù, te, tal barone, / vedemo lasso
ho bisogno io di sentirmi assicurar da te, che mi hai perdonato; che non
, a avere, diametraliter comme nel reporto te insegnai. ariosto, 206: così
altra depennatura al giornale in avere come te mostrai disopra. depennazióne, sf.
diodati [bibbia], 1-737: per te si dipeleranno e si cigneranno di sacchi
cigneranno di sacchi, e piagneranno per te con amaritudine d'animo, con amaro
non più deplora solamente lo stato, deplora te, perché è chiarissimo segno che tu
rifl. baldi, 5-41: a te convene / tosto che 'l sol nella
: cacciarotti dalla tua stazione, e deponerò te dell'ufficio tuo. fatti di cesare
tu fossi dio, e iddio fosse te, e tu avessi arbitrio di cambiar seco
di tanto, insuperbiendo, presumere di te medesimo. benvenuto da imola volgar.,
spregiata lacrima depone, / e a te beata, della sua immortale / alma
amico si truova che voglia meglio a te che a sé, diposta la buona coscienza
tassiano. depositi io corone, e te li prestano. -figur.
(e l'abito che l'ha, te lo dimostri) / che si litiga,
; / poi sospira e soggiunge: -a te commetto, / vaso fedele, ogni
pero è da notar che cun lo banco te poi gadda, 6-156: lo aveva
si custodisce l'erario. communamente impaciare de te ponendovi denari per angosce. tommaseo,
per deposito, / e li tuoi a te di contanti. buonarroti il giovane,
il deposito della grazia che è in te, e schifa le escomunicate novità delle
in deposito da coloro che furono prima di te. colletta, 2-ii-113: la cassa
che ancora tanto non era da te depravato il volgo, che avesse dimenticato
hoe cuore doloroso a cercare di te: non hoe penitenza né compunzioni, le
e de le madri le protese braccia / te deprecanti, o dea, dal
/ trascinate a la riva; e te, o padre fiume, / deprecaron,
mondi inesplorati. baldi, i-70: te dicon morto e non è vero: /
/ giù piombando nei pian da tal te rive. leopardi, 813: molti luoghi
lodi, divertendole, deprimendole, piglia di te qualche solenne gastigo. monti, iii-61
1 dal fondo dell'abisso ho invocato te, o signore ', ecc.
pietro, noi non facciamo nessun aggravio a te. sappiamo bene che sei un galantuomo
adolescenza, /... / in te sì che farà spicco / depurato per
quei venti uomini. marino, 2-161: te deputar per giudice ne volse, /
volgar., 1-520: non basta a te solo avere questa virtù, ma vuoisi
2-2-510: questo denaro tutto dell'entra te dello stato ecclesiastico per antico instituto,
/... / ch'amor per te fatto d'amore amante / lasciato ha
/ tu fosti a me, ch'in te fermai le piante, / dolce albergo
tu questa derelitta poverella / consola, te ne priego, e la sovvieni / in
il conflitto. garzoni, 5-11: a te vergine tritonia di mille altri epiteti ben
senno, abbandonati dal cervello, a te, tutta cervello e senno, per
tutti al fin derelitto, fuorché da te solo, ricoverasti nella patria città.
famelica ululando. zanella, vi-708: te, poverella vite, amo, che quando
ti grida intorno / che derelitte in te dormin le leggi. 3.
affannata lena, / damon, tanto a te cedo, e n'ho ben
). savonarola, 8-i-211: non te ne far beffe delle profezie, e
. dominici, 1-30: deriditi di te stesso. 6. intr.
/ tanto da me, quant'io da te derisa? magalotti, 1-235: il
deriva. gelli, i-222: prego te, ulisse, che stando alquanto fermo,
. marino, 1-108: deriva da te l'origin mia. davila, 11:
sull'itala / grave cetra derivo / per te le corde eolie. leopardi, i-183
siano giunti all'età matrimoniale; che te ne pare? naturalmente attendiamo il consenso
brutta femina che tu sei. ma io te ne pagherò a doppia derrata e ti
che perdere o torre o rapire si può te, e già di sua fortuna non
assettati insieme a desco, / morgan te dette una gran tazza piena / alla
aspro verno. foscolo, 1-172: non te desio propiziante all'ara / della possanza
fortunato / io lascio in dono a te. d'azeglio, 4-15: un letto
e il tedesco, / più di te saggio, pria conta e bilancia / l'
recai dalla segreta / stanza piegate le da te descritte / vesti leggiadre. manzoni,
efficace mago. campanella, i-64: te, amor, sfera infinita, alma e
uno sventurato non posso offerire altro a te... che la mesta descrizione delle
scriverai una brevissima descrizioncina del codice da te prescelto. = voce dotta,
, una deserta chiesa, / da cui te, solitario, odo cantare. saba
la mente guarda / le terre a te da presso / che son diserte, e
mio pensier per la deserta notte / a te ricorre, o luna, dalle insonni
deserta / di me, deserta per te d'ogni bene. moravia, ix-361:
augel non ponno. foscolo, 1-67: te solo un dì, te d'ogni
1-67: te solo un dì, te d'ogni eroe deserto, / affronterà l'
vi-145: la creatura tua, servendo a te fattore, sì deserve nel tormento contro
, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre, / sua disianza vuol
taciturna ebbrezza / bacia ed abbraccia in te la tua sostanza. 2.
al labbro / più non chiede che te; e te co i guardi / te
più non chiede che te; e te co i guardi / te con le palme
te; e te co i guardi / te con le palme desiando affretta. mamiani
/ i tuoi fatti, o fratei? te vedrò mai, / o della vita
desidera l'anima mia di venire a te, iddio. leone ebreo, 5:
iddio, iddio mio, dalla luce a te vegghio. l'anima mia in te
te vegghio. l'anima mia in te ha desiderato con la sete; per molto
la sete; per molto difetto a te la mia carne! 9.
! ma 10 muoio di desiderio di te. fogazzaro, 5-29: il curato
quando tu n'hai di bisogno per te; e quando tu puoi, anco
piangendo infra la gente, / cherendo te, meo sir disideroso. maestro alberto,
la chiesa, e ponlo dinanzi a te, e designa in esso la città di
avrai ricevuto quelli fra i libri da te designati nel catalogo guidi che eran rimasti
ultimo / noti ne dan più, tu te li ceni o desini. grazzini,
umil cantore, / poiché troppa di te cura mi punge, / signor, ch'
questi vocaboli o forestieri o trovati da te o latini? -nelle prime due cantiche ve
vita, / quando voglia possente a te m'invita, / e quando è fiacca
spine. testi, i-69: misero te se di grandezze e fasti / ambiziosa
mio. imbriani, 2-257: stendo ver te le ingorde mani: / quasi consunto
: tu il mio verso / fa di te degno e del mio gran desio.
reti entrati, con disio / per te li presi. cicerchia, 1-172: di
dante, par., 5-113: per te vederai, come da questi / m'
pargoleggiante il gran vigor natio, / te salutò in desio, / alma italia
: priego il gentil cor che 'n te riposa / che la rivesta e tegnala
/ disse, « da questa parte te n'andrai », /...
, che have lo core / che in te si mira, che neun dolzore /
mant'ore, / caro amore, de te repieno gire. / amor, perch'
veri tate / che non hai potestà te alcun ben en venire: /..
speme e i miei desiri, / te non offenda mai caldo né gelo. ariosto
. marino, 1-108: se deriva da te l'origin mia, / s'a
boccalini, i-74: non pare a te, lipsio, verissimo che il popolo
. metastasio, i-238: son per te d'ogni speranza priva, / orfana
ricordato e hoe avuto misericordia di te, per cagione della tua giovinezza e
desir piano cammina: / io non te lo vo'dir, se fa fracasso.
/ di chi lui cerca, e qualcun te li dia. caro, 7-408:
pria / la donna che colui ch'a te n'envia / spesso dal sonno lagrimando
s'ei nodra / nobil fiamma per te, sol opra è questa / del cielo
6-iii-103: baldi, non è chi di te meglio insegni, / come debban le
desta. graf, vi-1170: ora da te mi disgroppo, / prima che il
fecondità del voler santo / che in te s'uccise quale negra terra / per
il sole /... / e te insieme con lui / della qual sempre
: se l'alta providenza elesse / te de l'impresa sommo capitano, / destinò
, e destinati / gl'avea per te. patini, 446: sa che
giusti, i-513: ha destinato per te un bellissimo bicchiere, non per regalo,
non sospiri in vano, / a te solo dagli uomini e dal cielo / destinata
! / è destinato. -prendilo con te! alvaro, 8-65: i ragazzi si
ch'affrica tutta empiva / io di te presa; io, dai più teneri anni
io, dai più teneri anni / a te dal padre destinata; a un tempo
a un tempo / sposa ed amante a te crescea. pirandello, 7-153: la
che ogni volta ch'io parlo con te mi debba arrabbiare. cassola, 2-402:
, 65-66: en cusì vii pancelli envolto te fe'stare, / e forte abesognare
e leggiera / tienla, così, che te la prenda il cane, / né
, 996: salve piemonte! a te con melodia / mesta da lungi risonante
vo'dar sostegno, / mostrando a te la mia memoria desta, / come in
in cui mi trovo / all'oscuro di te e dei tuoi cari. 12
pur trema! manzoni, 37: su te 10 spirito / rinnovator discese, /
., v-566: se mi dismenticarò di te, o ierusalem, sia dimenticata la
iii-7-43: e la mia voglia per te amorosa / contenta, e fa la
vero, acciocché non si dicessi di te che tu facessi così per odio. machiavelli
barra, marca e corvizzo con tempia rre te, in parte, la destrezza della
perché tra noi s'arresti, / a te, che scaltra sei, mille pretesti
gradita a i militi [strofe] / te gridava 'l giovine alceo / trascorrendo
tòschi / donna non fu mai come te gradita. varchi, 24-8: ancor che
assignamo, / ch'avrai tantosto che da te l'abbiamo. grazzini, 4-390:
ricordanza ch'io ho sempre serbato di te devo desumere che tu non ti sia
de la vita anco s'aderge / a te l'anima mia, / ancor la
, n-1-60: non sapendo noi da te né la causa né il modo della detenzione
. degli arienti, 69: non te sia fatica l'aspectare un poco, che
. cicognani, 13-38: la colpa, te l'ò detto, può essere stata
corretti e dicono: -io insegnerei a te, -... e questa è
/ sirò sì casta e netta che te sirà en piacire ». / responne la
mio, tu me escuniuri, / io te lo voglio accontare: / detrattrici e
281: ritrova orlando in luogo stran morgan te. / muore il guascon per la
tu fossi uno uomo che solo da te ti movessi a dittare, e vieni
pindemonte, 205: riprenditore acerbo di te stesso, / detti, e il dettato
servirlo. giusti, ii-95: a te non mancheranno amici che ti leggano e
che per gli altrui detti: né a te quindi s'aggiu- gnerebbe elogio, né
pigli esemplo un altro e faccia di te il simigliante. bartolomeo da s. c
, 33-75: ma perch'io veggio te nello 'ntelletto / fatto di pietra,
, almen dipinto, / che 'l te ne porti dentro a te per quello /
che 'l te ne porti dentro a te per quello / che si reca il
, / poi che a 'l mio amore te, te strappò la fortuna, /
poi che a 'l mio amore te, te strappò la fortuna, / te con
, te strappò la fortuna, / te con forza crudele, o misero fratello!
de'duo fatali sposi, / pur da te viene, e 'n quello eterno abisso
, i-559: quanto puoi ancora caccerai da te i golosi disii, i quali mettendo
maligno / l'aer che respira in te, corrompe e infetta? / tu
chiarito, / co s'è da te così departito / e se'remasto così detorpato
/ senza piangere chi, se non te sola, / non chiamata, si leva
far deviare. delfino, 1-283: te lo dirò, mia luce, / non
deviando anche il tuo viaggio, se te lo hai preposto verso altri lidi.
che 'l buon voler danassero / di te, e l'oppinare di que'sperano.
devierà subito il discorso, anche con te. pavese, i-12: a certe villane
grandezza, / guerra e pace a te fida, a te devolve / il castigo
guerra e pace a te fida, a te devolve / il castigo d'europa e
è dunque alma devota / così poco di te, che non la tocchi /
gli altri divoti d'italia con reverenzia a te dovessimo raccomandare e que'fiorentini siccome devotissimi
disperarne. gelli, i-222: prego te, ulisse, che stando alquanto fermo,
tutti augusto nume, / che di te stessa i tuoi devoti appaghi; / verità
per la fede e divozione ch'ho in te, vittorioso imperadore, di tutti detti
radiante cun grande splendore: / de te, altissimo, porta significazione. rinaldo
dài in grandi escandescenze di disprezzo di te stessa. sei curiosa da vero e
fratello. vattene! ho pietà / di te. serra, ii-29: lo strazio
intra urbino / e 'l giogo di che te ver si diserra. g.
90-196: tu da l'amore non te defendesti, / de cielo en terra fecete
avversari, e chi va innanzi può te addietro tornare, e colui che seguita facendosi
convertire a domine dio, e non te ne indugiare di die in die.
città di confettieri, / dopo tonta su te caschi la morte! d'annunzio,
. - fammi andar via... te ne supplico. 25. indica una
. cielo d'alcamo, 5: per te non aio abento notte e dia,
iacopone, 36-40: puoi che fedeletate en te è resplendente, / gli patri santi
leopardi, 1-37: nessun pugna per te? non ti difende / nessun de'tuoi
deciso. faccio anch'io come te, delle volte. -in locuzioni
pascoli, 211: oh! te felice che chiudesti gli occhi / persuaso,
da che vene, alma, per te salvare: / via più non tardare a
giamboni, 20: in mezzo di te è la cagione perché ti dei umiliare
di casa farnese. manzoni, 39: te, quando sorge, e quando cade
debbo lei. caro, 16-76: in te [o dio] risorge eterno e
diversi, / marin, qual diede a te, darammi dio / ch'ivi il
convertire a domine dio, e non te ne indugiare di die in die. petrarca
cielo d'alcamo, 4: per te non aio abbento notte e dia,
debbo, a ciò ch'io pensi di te il die sanza cessare e sèntati la
sèntati la notte per sapore, di te parli lo spirito mio, di te favo-
di te parli lo spirito mio, di te favo- leggi la mia mente. giusto
sai, / e la notte per te non dormo mai. alfieri, 8-78:
assassinare. fucini, 859: ma te pensa alla febbre, 'n ti diacciare.
. bencivenni, 1-49: può te usare diacodion e atanasia. landino [
/ né morte, amor, da te, né vita impetro. tansillo, 56
): io dissi dianzi il 'te lucis 'e la 'ntemerata, e tante
: mi ero proposto di scrivere per te ima specie di diario, una serie
filosofante... / fidano in te, ponzando diarrea / enciclopedica. 4
diarrea col guardo imprima / in chiunque te sol non cóle e stima. dossi
di quella litigiosa diatriba fra cicerone e te. g. raimondi, 1-69:
infemal diavoleria /... a te m'invia. 4. figur
biasima della paura, che io abbo di te, catilina, mi conviene in tutti'
, 7: -pietà vi prenda! -e te lupo pigli. / -ben sete
machiavelli, 3-218: sia col malanno per te, femmina del diavolo. f.
che tu hai il diavolo con esso te che mai averia penzato a cotesto luoco
guinizelli, iv-36 (21-1): diavol te levi, vecchia rabbiosa, / e
, vecchia rabbiosa, / e sturbigion te fèra in su la testa: / perché
la testa: / perché dimori in te tanto nascosa, / che non te vèn
, / vanne a la sede a te dovuta, e lascia / la per te
te dovuta, e lascia / la per te troppo preziosa preda. -da
rendano per lo tuo signore e per te loro frutto. alvaro, 7-24: è
assai de- vuta cosa che, de te recordandomi, il fine disiderato si debbia
le son da gelatina; or per te tienle. b. corsini, 1-17:
la lancia il gatto investe / e te lo passa a un colpo banda banda:
iv-80 (43-5): più treman di te che d'un dragone, / veggendo
signore: ecco, io hoe a te, faraone, re d'egitto, grande
miniare. lasciallo pure star, e non te ne curar troppo, ché non è
perciò che essendo, come veder si può te, giovane e vedova, cercando di
orpelli. carducci, 1004: a te viensene aroldo il bel cantore; /
oso sia ancor con pòlizza infinita / a te chieder mercede. botta, 5-457:
. baldi, i-40: la dignità te, un drappo è bianco / che,
il nostro vecchio medico di famiglia: te lo ricordi?... gran cacciatore
le frondi colla fonduta chioma, pianse te:... le naiade e le
. carducci, 659: io per te sveglierò da i colli aprichi / le
altri, e questi si dirizzono a te. tasso, iv-268: i sonetti si
i-228: la giusta preghiera / drizzola a te, ch'orni la scola mia.
in questa mia verissima istoria, a te, mio dio terreno, dirizzata, alquanto
10-18: priego il gentil cor che 'n te riposa / che la rivesta e tegnala
* ho io grazie / grandi appo te? anzi maravigliose! ariosto, 17-118:
l'altro e cercava d'ingannare anche te che gli parlavi. michelstaedter, 216:
293: in verità io non dubbiava di te alcuna cotale cosa. boccaccio, vi-297
si non es bapti- zatus, ego te baptizo '. -con incerto esito
si vela, tutta al postutto a te s'è palesata. a. verri,
tutto il nostro stuolo, ove pari a te il troveremo i cui ammaestramenti seguiremo noi
offizio cum quella più dili- genzia che te serà possibile. -sostant. dubbio.
, che io mai non mi spiccherò da te, per infin che guarito io non
: priegoti... che da te ogni paura e pensiero cacci, perciò
iacopone, 32-29: si non te voi fidare, sì fai gran sapienza,
e di perire dell'oscura morte, / te trascinando nell'abisso, senia, /
roma, chi crede ch'io ver'te fallisse? / dove son iti i tuoi
ella ne fu signora a bacchetta. non te l'ho già detto ch'ella discese
li principi de'giudei: imperciocché di te uscirà il duca, il quale reggerà il
ch'è duca, / che per te è virtuoso. dante, par.,
siena, 58: nella braccia / di te, eterno duce, / sempre mi
irrompa qui possa d'inferno, / te duce nostra. -per simil.
se tu ma la duci, io te donno la midate de lo regno mio.
piangendo infra la gente, / cherendo te, meo sir disideroso. boccaccio, dee
chiaramente conosco non mai dovere essere da te confessata tanto aperta e tanto puerile fallacia
altra volta, lo giuro innanzi a te, messer floriano! non mi fiderò mai
mai confine. carducci, 725: in te l'urlo de'nembi su la britanna
.. io... te manifesto fiducialmente il mio destino. guicciar
tua fede, il tuo zelo, a te vogl'io / la custodia affidar
tronca, ed apri la via che a te mi scorge. baldovini, xxx-n-29:
: felicità raggiunta, si cammina / per te su un fil di lama.
/ - beato, anima bella, chi te vede. -raro. aspetto addolorato
loro forze. ariosto, 183: per te [lucerna] fu dupplicato il mio
faccia, prima che sia tolto da te. ed eliseo disse: io priego che
], 1-192: il signore percoterà te, e la tua progenie, di
véne. alberti, 121: chi raro te mira a bene amare non dura.
piano dura verso mezzodie cinque giorni. te. anguillara, 7-217: cade la
carducci, ii-9-57: prima di conoscer te, potevo forse durarla e sopportarla questa
coletta, 15: fa'che ormai da te se sferra / sa doreza freda e
: che maledetta sia quella dureza / che te è net cor gelata, e il
non è vero che chi, come te, è avvezzo al poco, al semplice
vedi, figlio: / tra beatrice e te è questo muro ». petrarca,
robustissimi giovani, forti d'animo, te ne va in italia, dove t'è
molle e il duro: / da te fatti contrari hanno unione. nannini [