lui fu sempre detta « l'amministrazione del tarlo ». -amministrazione militare: il complesso
: anobio:... specie di tarlo dei mobili, detto per il suo
idem, 16-iii-448: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi,
, 149: dopo aver roso [un tarlo] molti giorni in pace, /
, 149: dopo aver roso [un tarlo] molti giorni in pace, /
freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello. pascoli,
, di certe conserve, quando soffersero dal tarlo o per altro modo, in
non dòssi / come un dado git- tarlo ad occhi chiusi, / avventurarlo in un
internamente da un male, da un tarlo spirituale, da una passione. caro
verme solitario della letteratura, ma del tarlo dell'erudizione. pratolini, 2-203: se
/ non sentì [il cedro] tarlo, né isgombrò sito / per sua vecchiezza
mio piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo, col tic-tac del grande orologio a
la 4 tignuola ', o il 4 tarlo '... oggidì sanno gli
sulla soglia, semmai bracato / del tarlo pubblico / già giubilato. dossi, 639
che cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta. d'
gr. 3ptòp. « * carie, tarlo '(cfr. 3i3p < * >axcù
dei camminamenti tra le infinite bucherelle del tarlo, anzi del cannone. fracchia,
. càmola, sf. dial. tarlo, tignola; larva di insetto.
che le ancelle, per cui git- tarlo piacque, / non potesser del pie'toccar
infetto. 3. disus. tarlo. vallisneri, iii-465: chiamano pure
, iii-465: chiamano pure i maestri 'l tarlo col nome di carie, lo che
essendo la caries piuttosto l'effetto del tarlo che il tarlo stesso: cioè quella
piuttosto l'effetto del tarlo che il tarlo stesso: cioè quella polvere o rosicatura
minaccia, e le corporee forze / qual tarlo roditor logora e strugge. foscolo,
avere. 3. dial. tarlo. vallisneri, iii-465: tarlo.
. tarlo. vallisneri, iii-465: tarlo... da'lombardi si chiama
cariolus, dimin. di carius * tarlo '(v. carie). cfr
ricovera nel legno e lo rode; tarlo »; idem, 57: « 'carola'
sì cieca che non vedi el tarlo / cascar dell'osse tue sanza conteso?
per anni mai lontani / non sentì tarlo, né isgombrò sito, / per sua
freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello. verga
. d'annunzio, v-2-718: odo il tarlo elencato che « fa un cheto strepito
se'tu sì cieca che non vedi el tarlo / cascar deu'ossa tua sanza conteso
redi, 16-iii-448: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e
castellani, e la combinata inimicizia del tarlo dei sorci e dell'umidità. c
ma aveva ragione di sospet tarlo fin dal 25 settembre scorso, giorno del
turbe, corroso nei suoi muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo in
se'tu sì cieca che non vedi el tarlo / cascar dell'ossa tua sanza conteso
redi, 16-iii-559: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e neri
progressi e sforzi segreti con cui il tarlo dell'umana vanità corrode le basi degli
turbe, corroso nei suoi muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo in
redi, 16-iii-448: questo cori fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e
gli storici naturali intendono una spezie di tarlo, che rode i legni *
lat. cossus * verme del legno, tarlo *: di probabile origine etnisca.
camminamenti tra le infinite bu- cherelle del tarlo, anzi del cannone. 2.
, 5-261: udiva più distinto il tarlo a cricchiare, cricchiare affaticatamente, con
sta al mondo della cultura come il tarlo sta all'arte dell'abbigliamento.
, corroso nei suoi muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo in
della polvere e la vigilanza di qualche tarlo, ha ritrovato una gran busta gialla
, ohimè! le membra / dal tarlo del pensiero. / a voi daccanto è
ma rimane sempre in voi, come tarlo, una memoria -la patria. imbriani
8f] y. òq 4 verme, tarlo '(cfr. sdcxvco 'mordo '
o primavera, ché il dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi
che si desti in petto a lui quel tarlo, / quel pene- trevol vermo,
e come insetticida (specialmente contro il tarlo della lana e del legno).
l'oro, distirarlo, bat- tarlo, disgrossarlo, saldarlo. tommaseo-rigutini, 55
prendere e sbranarlo, / e git- tarlo nel mare? ancider lui / con tutti
la madre concedeva: nella casa abitata dal tarlo, nel fondo della campagna solitaria.
1-158: è meglio giuocarlo che git- tarlo. ecco là in piazza una bandieraccia sopra
b. davanzali, ii-438: fuoco, tarlo, ruggine, uso non gli consuma
: ecco bel amortarlo / o dive- tarlo al più che si potesse. sercambi,
in piedi questo trammezzo; bisogna git- tarlo a terra. guerrazzi, 5-94: la
freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello, ond'io
primavera, ché il dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi
che si desti in petto a lui quel tarlo, / quel pene- trevol vermo,
giovanissimi. pea, 5-91: il tarlo dell'estetismo già di moda in quel
principi e le repubbliche possono liberarsi dal tarlo della frateria corrotta, e vantaggiarsi di
si vuole un tavolino / che il tarlo l'ha ridotto in farinaccio.
muriatici terrosi che potevano infet tarlo, pochi danari del sale istesso furono a
là qualche taglietto, qualche buco di tarlo, il segno rotondo di un nodo
l'ariento... fuoco, tarlo, ruggine, uso non gli consuma:
/ simili a quelli che fa il tarlo: / suona solo a guardarlo.
6-192: penetrava nelle famiglie, come il tarlo; alacre in procacciarsi donazioni e legati
^ pt ^ i tptkóc * tarlo '. flessànime (flexànima, flessiànima
e l'ariento... fuoco, tarlo, ruggine, uso non gli consuma
freddo, assiduo, del pensiero il tarlo / mi trafora il cervello, ond'io
che tu vegga d'aver arrivato il tarlo et ammazzalo. bracciolini, 1-1-21: ne
mal ti preme, e non git- tarlo in modo che si rompa in vendetta e
in giù tanto che tu giunghi il tarlo, e l'ammazi. ammirato,
granfie ed hai solo / lo scrupolo del tarlo / che ha roso il cristo e
colore, / il grigio, e un tarlo, la noia. g. raimondi,
, che non vi è dentro né tarlo che possa roderli [ecc.].
polvere come per il logorìo di un tarlo. = deriv. da impilare
di rossetto. -galleria (del tarlo). graf, 4-20: il
). graf, 4-20: il tarlo roditor pel duro / legno si trae
corazzini, 4-46: il dolore / come tarlo nel cuor rodere io sento / quasi
solo carbone tocca le radici o se un tarlo le corrompe, repentinamente le fiondi
maritata. lorenzi, 1-54: quasi tarlo, che l'ingordo / tacito dente
alto edifìzio / scuopre a tempo talor tarlo o fessura, / l'incola attento a
pasini, iii-485: pomo gentil ch'edace tarlo asconda, / raggio ch'abbagli e
forteguerri, 11-94: ma come il tarlo che il legno magagna, / che regge
compagno vivo, qual raschio d'un tarlo. = denom. da tana
vaso è tutto perforato, ed el tarlo della invidia e della vanagloria l'ha tutto
poco a poco, a guisa del tarlo che rode tutte le interiora del legno
d'ambizion tiranna / le viscere nel sen tarlo intestino? zucchelli, 269: concepì
adoperane / che non intigni, e il tarlo non lo roda. a.
, a innestarmi il rimorso, l'inuccidìbile tarlo, la pena di tutte le
-veleno, stimolo, peste, tarlo, verme dell'invidia: tormento che
. v.]: roso dal tarlo dell'invidia. 10. prov.
] /, ittó <; 4 tarlo '. ipidiomòrfo, agg. geol
(dal gr. ìty ittó? * tarlo '). ipoabissale, agg
= voce dotta, gr. ity 'tarlo '. ipse dixit, locuz
360-69: legno vecchio mai non rose tarlo, / come questi 'l mio core.
mille. redi, i-559: [il tarlo] abita ordinariamente ne'legni duri e
fumo o ogni legno ha il suo tarlo: nessuno è privo di difetti; nulla
, 200: ogni legno ha il suo tarlo. de roberto, 3-207: faceva
). fiacchi, 149: un tarlo, che venia d'alto legnaggio, /
* liscio 'e &ptrcó <; 'tarlo '. lipària1 (lìpare, lìppare
dicevano che egli era piuttosto d'assai tarlo quando egli andava per la città. poliziano
polvere come per il logorìo di un tarlo, in mostra per tutta l'altezza dell'
per anni mai lontani / non sentì tarlo. 10. che non ha
, 1-159: è il lusso quel tarlo / che rode ogn'altro scettro. genovesi
della terra. forteguerri, 11-94: il tarlo... il legno magagna.
ufficio. onofri, 3-94: un tarlo lavora febrile in un ramo / di noce
fogli dell'ascreo concento / pasce il tarlo maligno e aracne intesse. pellico,
uscire', se tu v'avessi 'l tarlo. baldinucci, 11-1-15: io sento un
della vesta, / e il suo tarlo le polpe gli manuca! -rosicchiare
-itis, var. di tarmes 'tarlo '. mastotermìtidi, sm.
modo che non errore di amanuense, né tarlo di membrane o di tempo, bensì
se vuol rompere i denti / al tarlo occulto che il mestier le rode, /
dagli anni e rose a mezzo dal tarlo. fracchia, 303: egli soffocò a
montale, 10-20: il tarlo è nato, credo, dentro uno
del soffitto, minandola come può fare un tarlo, per settimane e settimane, pur
, corroso nei suoi muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo in
fantasia / tutto il più chiaro, tarlo del cervello, / pan quotidian della
, distinto, lo stridio d'un tarlo. e il piccolo fatto bastò a disperdere
piede. bazzero, iv-104: il tarlo, su quei foglietti ingialliti, aveva già
ben dispetta, /... / tarlo mordace e di niquizia pieno, /
f. f. frugoni, 1-311: tarlo rodente con insensibil morso...
corso, / né con assiduo morso / tarlo d'ambizion mi rode il petto.
hanno però dentro al cuore un continuo tarlo che gli rode e un mortifero veleno che
nasùtus 'nasuto 'e termes -itis 'tarlo '. nasutitermitini, sm.
alla città che quel palazzo rimanesse preda del tarlo e del nitro? 2
imenei. praga, 3-169: qui il tarlo, occulto e vigile / come le
croce, iii-25: bisogna levarlo [il tarlo], e primieramente con i rasoi
dell'orologio, che ora sembra un tarlo nel mio orecchio, ora lontano come il
. sereni, 3-11: qui il tarlo nei legni * / una sete che
. sovenirlo quand'è bisognoso, sopor- tarlo quand'è infermo over matto. dante,
, 5-4-898: l'ozio è 'l tarlo / che le ricchezze, il cor rode
, 6-i-312: due tavole traforate dal tarlo sostenevano in un angolo un pagliericcio ripieno
i mozzi delle ruote sono tutti un tarlo, il panno di questo sedile..
/ che sirìa meglio udir rodere un tarlo. s. degli arienti, 2-16:
iv-195: tanto danno non fa il tarlo in un legno, la tarma ad
i mozzi delle ruote sono tutti un tarlo. cassola, 6-175: mancò la presa
fama è là su, che come tarlo / il tempo al lungo andar qua
bonomo, 2-448: questo così fatto tarlo è generato da quegli scarafaggi grandi e
: forse un giorno il trivello del tarlo, che pertugia i cervelli insofferenti del vago
nel fodero delle navi per preservarle dal tarlo. dizionario di marina [s. v
vedrai apparire qualche poco di polvere di tarlo, piglia allora uno scarpello e stuzzicando
premoli [s. v. tarlo]: 'tarlatura':... anche
deriva: putredine di legno corrotto, tarlo. -tose. peronospora della vite.
conservano le vesti dalli vermi e dal tarlo. quanto giovano contro li veleni si
'l suo padre mascagno / di s equi tarlo li mettèno in forse.
/ temendo ch'entro non v'entrasse il tarlo, / pensò [il re d'
precordi infermi / de l'odio il tarlo e de'sospetti i vermi. cesarotti
/ a napoli sentì di morte il tarlo; / di cui lamento fu per tutto
piaccia alla divina sua maestà d'accet- tarlo, non sarà meno giovevole alla salute delle
, pur troppo, / l'indistruttibile tarlo; / il tarlo che sempre rode,
/ l'indistruttibile tarlo; / il tarlo che sempre rode, / il tarlo che
il tarlo che sempre rode, / il tarlo che non dà pace, / sin
f. f. frugoni, 5-290: tarlo internato [la gelosia] che con
. # pi7tó <; 'tarlo '. prosòpsio, sm. disus
della città, s'ingegna d'eserci- tarlo in maniera che per opera di lui li
roso dalle pucette. 2. tarlo. viani, 4-124: invece acciechi
piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo, col tic-tac del grande orologio a
pulviscolo. montale, 10-20: il tarlo è nato, credo, dentro uno
alto edilìzio / scuopre a tempo talor tarlo o fessura, / l'incoia,
in polvere. 2. figur. tarlo morale, vizio inveterato. soldani,
credere per macerare il corpo di un tarlo, sicché l'acqua possa imbeversi della
a sua eccellenza, / che fu per tarlo quasi che svenire. /...
. d'annunzio, iv-1-793: quel tarlo, quel tarlo! egli ne udiva il
, iv-1-793: quel tarlo, quel tarlo! egli ne udiva il rodio chiaro e
il giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo
: non resisteva alla voglia d'ascol- tarlo, ogni volta che princivalle, rappattumato col
ruvida carta. -picchiettio di un tarlo. betocchi, 5-26: lo sento
compagno vivo, qual raschio d'un tarlo. -suono roco e basso di
.. ordinato che l'infante don tarlo... sia con tutti gli onori
, in luogo di nuocere e logorar come tarlo le memorie di quelli, le riforbisce
x-1006: non mossero fiato del rinovellamento più tarlo al più breve che tu puoi, in
fossa dei leoni e non d'aiu- tarlo ad uscirne del tutto. fenoglio, 1-39
/ in lui, che ornai dal velenoso tarlo / nel core è roso. foscolo
a sconvolgere la mia ragione? questo tarlo assiduo che la divora? questo pensiero
che consuma il vior dell'animo, tarlo che rode la robustezza del corpo.
che l'incarogna prima che sia morto; tarlo rodente, con insensibil morso, che
, 360-69: legno vecchio mai non rose tarlo / come questi 'l mio core in
iv-128: nel legno si crea il tarlo che sviscera esso legno, e nella vesta
il giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare. pascoli
appena.. » « sara forse un tarlo.. ». 2.
scuola. pirandello, 8-203: il tarlo di troppi disinganni lo aveva roso dentro,
non ti è veramente amico, il tarlo dell'invidia gli entra nel cuore e
lenti / rodendo van come insensi- bil tarlo / i fondamenti dei più saldi imperi.
, da sessant'anni in qua, questo tarlo ha roso oltre al terzo di questo
animale, in partic. di un tarlo (e anche il rumore che ne deriva
... il rodio prossimo d'un tarlo, il polso del mio vigore.
piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo. 2. erosione della roccia
una larva, in partic. un tarlo, o anche un animale appartenente all'
cella / la polve e 'l roditor tarlo divora. graf, 4-20: il tarlo
tarlo divora. graf, 4-20: il tarlo roditor pel duro / legno si trae
/ di villani parenti, / o il tarlo roditore / di lento morbo?
4-ii-365: vuol rompere i denti / al tarlo occulto che il mestier le rode.
senza far nulla, da un altro tarlo più grosso che rosica a milano.
a quando, il rosicchio d'un tarlo. 3. per estens. avanzo
e pur non vuole il rosichìo del tarlo, / ma l'ondata, ma il
che cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta.
il giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo
un picciolo animaletto ed una specie di tarlo, quasi al tutto simile a que'vermicelli
, / rodendo van come insen- sibil tarlo / i fondamenti dei più saldi imperi.
non so chi mantuan crudo, impio tarlo, / che dà tal fama a
il legno producendovi piccole gallerie (un tarlo, anche il fuoco). molineri
ma la stessa pagina, scavando come un tarlo scava una zampa di tavolino.
volumi immortali che, non sottoposti al tarlo del tempo, volarono con le penne
scoprirsi dovette rimaner lontano. tarlo! » scoppiai io. fenoglio, 5-i-612
, dove la seta sgrigiola e il tarlo canta nei mobili. superficie della carta.
. -avere lo scrupolo, gli scrupoli del tarlo: v. tarlo. -essere
gli scrupoli del tarlo: v. tarlo. -essere in scrupolo di qualcosa:
qui, sfarinati come dal rodio d'un tarlo. 4. che ha salute
g. foppa, cxxxiii-272: rose tarlo / come questi 'l mio core in che
a tradimento bonello, accecarlo e sgaret- tarlo. 2. per estens.
265: vedi ora se con sì feroce tarlo nel cuore io posso averamato le arti per
prencipe. grafi 4-20: siccome il tarlo roditor pel duro / legno si trae con
giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere, o zanzara / ronzare, od
fu come il sorco o come il tarlo, / che nascoso rodendo fa sentirse /
s'appongono a mille miglia che il tarlo della morte non istà ne'visceri.
: gli rode il cuor questo vorace tarlo / e se si ritrovasse in un deserto
altrui sangue, / essendo a tutti velenoso tarlo? / tu se'iniqua e maligna
testa in ruscelli). tarlo quasi sopra stomaco e portargli alcun rancore.
/ che gli trapana tossa come un tarlo, / strabalza anco il rimedio da sanarlo
/ stridir del falco. -rodio del tarlo. onofri, 3-95: un tarlo
tarlo. onofri, 3-95: un tarlo lavora febrile in un ramo / di noce
. 2. per simil. tarlo del legno. gioia, iii-197:
, i-57: nel legno si cria il tarlo che sviscera esso legno. -dissolvere,
. e dial. tarma, tignola, tarlo. giovio, ii-77: in fatto
belle. = forma femm. di tarlo, per influsso di tarma-, cfr.
si parla. = denom. da tarlo. tarlatana (tarlantana, tarlatà
, sf. il tarlare; lavorio del tarlo. - in senso concreto: buco
concreto: buco, danno prodotto da un tarlo. foscolo, vi-441: la
= forma metaplasmatica di tarlato. tarlo (tàrolo), sm. entom.
, 360-69: legno vecchio mai non rose tarlo / come questi [laura] il
.. la natura ha dato al tarlo per forare ogni duro legno. g.
fu come il sorco o come il tarlo, / che nascoso rodendo fa sentirse /
iv-128: nel legno si crea il tarlo, che sviscera esso legno. domenichi [
appena.. » « sarà forse un tarlo.. ». c. e.
gadda, 9-313: cri-cri-cri trapanava il tarlo, nel cuore morto della trave.
quale, o la tarma o il tarlo lavora. medesimo e sorprende nelle sue
, 136: l'anarchia è il tarlo che rode il governo papale. pirandello,
alto edifizio / scuopre a tempo talor tarlo o fessura, / l'incola attento a
... spiare la schietta lezione nel tarlo d'antichissime carte. -per
. che cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta.
corrotto, la quale volgarmente s'appella tarlo. 2. figur. assiduo
donna divora i libri, è un tarlo da libri, legge come noi fumiamo
soltanto un topo di biblioteca ma un tarlo di archivio e un gatto di librerie.
sostiene, / che rosa assai dal tarlo abbiam veduta, / in cui le
fratesca cella / la polve e 'l roditor tarlo divora. -per indicare una condizione
li tiene condannati alla polvere e al tarlo. cicognam, 6-138: in codesto
ossa. idem, iii-32: se vedrassi tarlo nella radice del dente, fa mestiero
/... se poi riesco il tarlo addormentare, / che industre, ahi
di villani parenti, / o il tarlo roditore / di lento morbo?
naturale. scarfoglio, 43: il tarlo accanito aell'acqua salata dissolveràle tue membra.
per far manifesto qual fosse quell'occulto tarlo divoratore che, scalzando il suolo,
temendo ch'entro non v'entrasse il tarlo, / pensò com'e'potesse pace
262: o primo iano, qual maligno tarlo / ha le tue porte sì rose
roderebbe il riposo della vita, né il tarlo della infamia gli distruggerebbe la fama dopo
: la fama ha nelle viscere un tarlo che sempre la rode. apena nata
della fantasia tutto il più chiaro, tarlo del cervello. parini, 638: i
, progressi e sforzi segreti con cui il tarlo dell'umana vanità corrode le basi,
precipita sopra se 8-203: il tarlo di troppi disinganni lo aveva roso dentro,
estraneo, di appiccicato; è il tarlo che corrode la salda compagine dell'opera
: è questo il bacillo, il tarlo, il veleno, o cos'altro si
imperiali, 4-543: degli anni dal gran tarlo acuto / fu sì rosodi dentro, e
volumi immortali, che non sottoposti al tarlo del tempo, volarono con le penne infaticabili
vinceranno [i miei occhi] lo sconsolato tarlo del tempo. 8.
altru'sangue, / essendo a tutti velenoso tarlo? / tu se'iniqua e maligna
d'arcadia nostra / tu fusti sempre il tarlo, o vivo o morto! f.
un occulto nemico e quasi un insidioso tarlo, che mira a nuocere ed a distruggere
, sono il demonio, il vostro tarlo. -profittatore, parassita. cantoni
ad ingrassare senza far nulla da un altro tarlo più grosso che rosica a milano.
, 1-211: aspirate a diventare un tarlo come tutti gli altri? 9
pessimo, inistimabil vizio brutto, / tarlo mordace e di niquizia pieno, /
] è tutto perforato, ed el tarlo della invidia e della vanagloria l'ha
: le zanne aguzza il crude! tarlo / che sempre rode la mia mente stolta
cor gli fu continuo tarlo; / e, com'è di sua
mi rode il petto un sì mordace tarlo, / che non trovo pensier, che
/ dubito che vi sia nel core il tarlo; / con un po'd'ar-
: vedi ora se con sì feroce tarlo nel cuore io posso aver amato le arti
così a sconvolgere la mia ragione? questo tarlo assiduo che la divora? deledda,
divora? deledda, 1-114: un piccolo tarlo inesorabile cominciò a rodere e stridere nel
se non ti è veramente amico, il tarlo dell'invidia gli entra nel cuore e
iii-129: quando in italia mi veniva il tarlo / di poetare, almen me la
: chi ha nel cuor dell'ateismo il tarlo, / non cuopra colla fé questa
psichica. tozzi, vii-12: il tarlo nella nostra casa c'è davvero. io
sono le altre mercanzie esenti di questo tarlo. 11. veter. region
12. locuz. - amore del tarlo: ispirato solo dal proprio tornaconto.
amore che mi porti: l'amore del tarlo! aretino, 20-102: una puttana
; e avendo lo amore che ha il tarlo, tanto gli è caro uno quanto
ma non sei crede. -avere il tarlo con qualcuno: nutrire nei suoi confronti
quanto sai, ch'io no teco il tarlo. de amicis, xiii-245: c'
stizzosa pegnataria,... aveva il tarlo col povero damiano dal giorno ch'esso
sua. -essere di schiatta di tarlo: non conoscere ritegni né rispetti.
veggio, / tu sei di stiatta di tarlo. -scrupoli, scrupolo del tarlo:
di tarlo. -scrupoli, scrupolo del tarlo: ipocriti e tardivi. d'annunzio
granfie ed hai solo / lo scrupolo del tarlo / che ha roso il cristo e
e col pretesto dell'oculatezza -scrupoli del tarlo! -metteva i bastoni fra le ruote
, 200: ogni legno ha il suo tarlo. = probabilmente dal lat. tarmus
ha fatto. = deriv. da tarlo. tarlucco, agg. (
rosi dalle tarme. -per estens. tarlo (ed è di uso improprio).
. di tarma, con probabile influsso di tarlo. tàrmola, sf. tose.
. tose. tarma. - anche: tarlo. = deriv. da tarma,
'taralo': voce di alcuni dialetti per tarlo. = deriv. da un lai
2-177: tu vedi o figliuolo come il tarlo del tempo con i suoi tenagliosi denti
. 2. disus. tarlo del legno. landino [plinio]
generazioni che infestano gli alberi: il tarlo, overo teredine. fr. colonna,
terèdo, sm. ant. tarlo del legno. m. fiorio
eccessivo (lo stile rappresentativo, in par- tarlo, renderlo sempre più forte e radicato.
piccolo cuore accordarsi col rodio d'un tarlo, col tic-tac del grande orologio a
tigno1, sm. ant. tignola, tarlo. p. cattaneo, 2-7
una tignuòla nel pallido de filosofi e un tarlo che rode le catedre degli oratori,
tarchetti, 6-i-312: due tavole traforate dal tarlo sostenevano in un angolo un pagliericcio ripieno
colore. montale, 10-20: il tarlo è nato, credo, dentro uno stipo
gadda, 9-313: cri-cri-cri trapanava il tarlo, nel cuore morto della trave.
. chiari, 33: credi che 'l tarlo ingordo toccar non osi affatto, /
dell'orologio, che ora sembra un tarlo nel mio orecchio, ora lontano come il
tarchetti, 6-i-312: due tavole traforate dal tarlo sostenevano in un angolo un pagliericcio ripieno
; / ché legno vecchio mai non rose tarlo, / come questi 'l mio cuore
: è questo il bacillo, il tarlo, il veleno, o cos'altro si
/ in lui, che ornai dal velenoso tarlo / nel core è roso. d'
possono esser predati, / né mai di tarlo o vetustade offensi. s.
la stessa pagina, scavando come un tarlo scava una zampa di tavolino.
di cui si nutre scavando gallerie; tarlo degli alberi da frutto. = voce
. dal gr. àvxi 'contro'e da tarlo. antitàrtaro, agg.