organismo di molti protozoi, rotiferi e tardigradi (e anche di alcuni cestodi e
acqua; vi sono compresi protozoi, tardigradi, nematodi, crostacei, isopodi,
, appartenente al genere macrobiotus dell'ordine tardigradi eutardigradi, che ha corpo ovale e
; comprende gli onicofori e i tardigradi. = voce dotta, lat
ordine degli sdentati e della famiglia de'tardigradi, di cui conservasi soltanto lo scheletro
; comprende le famiglie dei radipidi o tardigradi e dei formichieri o entomofagi.
. plur. zool. gruppo di tardigradi marini, provvisti di un quinto paio di
lat. scient. tardigrada (v. tardigradi). prototèri, sm. plur
membra e nella coda dei mammiferi sdentati tardigradi; dalle arterie intercostali e dalle vene
tipo di metazoi, più comunemente detti tardigradi corazzati o eterotardigradi, che presentano piastre
] con la testa avanti stentatamente e tardigradi per l'angustia del sito. soffici,
232: sembravano due affezionati pachidermi tardigradi in parata pubblicitaria, o stravaccati nell'
antartide. spallanzani, 4-vi-527: i tardigradi relativamente ai rotiferi sono assai rari,
cinque rotiferi si incontrano tre o quattro tardigradi. lessona, 1438: 'tardigradi'
era fra gli altri, l'ideatore dei tardigradi che girava con un suo minuscolo album
o di cooperare e scacciare gli umori tardigradi o stagnanti,... non operino
che entrati gli austriaci furono addosso ai tardigradi. faldella, 3-499: il più
mancanza di fede resero i nostri antenati tardigradi al bene che non potevano sentire. faldella
l'obbedienza cieca verso i loro capi più tardigradi. marinetti, 2-i-794: esempio a
controffensiva dei cretini, dei lenti, dei tardigradi. -che ha intelligenza limitata o lenta
ii- [2i]: ricorderò ai tardigradi mestatori del teatro italiano (capicomici ed impresari