supplica). tasso, 13-72: tarde non furon già queste preghiere, /
17-14: mille donne già per esser tarde / sentiron pena de l'altrui dolore.
son qua, e le folgori mi arriveranno tarde e gelate. camerana, v-255:
l'aquila, e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo solenne.
/ ché mille donne già per esser tarde / sentiron pena de l'altrui dolore.
le ariette del più grave siano più tarde. redi, 16-i-163: il mettere in
monno se sperfonna, / se tarde la responna, che non sia avvivacciata.
, e venderci non utili consigli ma tarde sentenze da barbassoro. conciliatore, i-483:
bianchi e neri, e nell'età più tarde / i cappelli, i berretti e
e neri, e nell'età più tarde / i cappelli, i berretti e le
doppio flagel volse che fusse / con tarde e lente piaghe / il trasformato corpo
leopardi, 22-118: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
, quando le vogliono fare, sono tarde e non di quella utilità che si
già chiaman l'ortolan che più non tarde, / il soave popon la sua sementa
melo cidonio alle gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir
/ pur là dove le stelle son più tarde. idem, par., 1-142
monno se sper- fonna, / se tarde la responna, che non sia avvivacciata »
tua bontà e clemenza non disprezzi le tarde lagrime mie e la mia inutil compagnia
già chiaman l'ortolan che più non tarde / il soave popon la sua sementa,
le armonie della quale or son gravi e tarde, or velocissime e di novi modi
tua bontà e clemenza non disprezzi le tarde lagrime mie e la mia inutil compagnia
, ii-133: il petrarca non le tarde compilazioni, farcite di curiosa e superficiale
armonie della quale or son gravi e tarde, or velocissime e di novi modi
i nomi / sino all'età più tarde andran congiunti. carducci, i-176: dovremo
): le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico;
ma non potendo altro che farle inefficaci e tarde scuse, la supplico d'accettarle per
ardito, / perché dimore tu e tarde tanto? / dimostra il tu'poder,
tua bontà e clemenza non disprezzi le tarde lacrime mie e la mia inutil compagnia
grandezza delle membra, ma le ginocchia tarde tremano, e la lena affannata debilita le
. caporali, 11-66: se ci ri tarde / la già debita a noi buona
busini, 1-128: tutte le repubbliche sono tarde nelle loro deliberazioni, come sapete,
ogni nostro bene. tasso, 13-72: tarde non furon già queste preghiere / che
anche le classi sociali storicamente più pigre e tarde nel differenziarsi, come la classe dei
l'aquila, e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo solenne.
e ardito, / perché dimore tu e tarde tanto? / dimostra il tu'poder
avevan potuto disciogliere, in quell'anime tarde e indocili, l'antica repu- gnanza
. salvini, 41-395: fino le tarde e pigre nature, come punto entra
leopardi, 22-114: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto, dolorosamente
alle nari / delicate e sopra le tarde / pàlpebre de'tuoi goditori, / o
.. il pastore picchiava le più tarde e quelle che non sapevano dove dirizzarsi
ardito, / perché dimore tu e tarde tanto? anguillara, 5-25: l'un
sole l'aquila, e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo solenne
viene: / ma invan: sue tarde elefantesche brenne / il guidator più tardo
ii-208: le cose... tarde ed impedite non debbono esser significate co'
crudeltà d'un regime che le età tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo
re in guerra (e in età più tarde, nella monarchia macedone, coloro che
ma le facoltà della mente erano più tarde a ripristinarsi. calvino, 2-214:
serra, ii-133: il petrarca non le tarde compilazioni, farcite di curiosa e superficiale
queste escuse e non ora, che son tarde. serdonati, 9-304: la reina
leopardi, 22-115: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
tuono a quelle de'fanciulli per flaccidezza tarde. 2. malattia epidemica che
brente, conc., i-451: tarde, frigide, assiderate. simili agli scrittori
, non / parrà a me che tarde / a consumar questa caduca, scorza,
leopardi, 22-117: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
leopardi, 22-118: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
raccorci, o fermi il fuso e tarde. tasso, 8-2-638: quasi avinta
/ pur là dove le stelle son più tarde, / sì come rota più presso
il melo cidonio alle gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine
tinte / in bel color di ciel tarde susine, / giulebba delicato.
che si muovono per forza, sono tarde, e quelle che si muovono di proprio
. prati, ii-76: ma sulle tarde linfe / di quel tuo secol guasto /
spronarmi viene: / ma invan: sue tarde elefantesche brenne / il guidator più tardo
volgar., i-37: avaccia le cose tarde, e le 'mpedicate disbriga.
, ii-208: le cose... tarde ed impedite non debbono esser significate co'
208: non debbono [le cose tarde e lente] esser significate co'nomi
crudeltà d'un regime che le età tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. landolfi
la impiume. tasso, 1-19-135: tarde non furon già queste preghiere, /
, 5-124: uno stile, nelle sue tarde volute,... con pallidi
, 57-2: mie venture al venir son tarde e pigre, / la speme incerta
57-3: mie venture al venir son tarde e pigre, / la speme incerta,
non potendo altro che farle inefficaci e tarde scuse, la supplico d'accettarle per
, e coll'arte femminile inganniamo le tarde dimoranze. bembo, 1-9: io direi
, coniato dal sociologo fr. gabriel tarde (1842-1904). interpùngere,
me invidia l'imperio, e le tarde forze alle cose forti. s. agostino
aducono lui alle navi, traente le gambe tarde e gittando il capo da ogni parte
le lunazioni per esse dinotate sieno alquanto tarde. 12. medie. intermittenza
, 1-xxx-184: l'ambasciate erano un po'tarde in tal circostanze, né potevano che
giorno / alla memoria dell'età più tarde / lui che di lunghe opre, d'
il melo cidonio alle gibbose / sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine
, / vergognandosi quasi, che fur tarde, / sdegnose se ne tornano e pentite
e leggiero. tasso, 13-72: tarde non furon già queste preghiere / che derivar
, 57-4: mie venture al venir son tarde e pigre, i...
in sue opere giovanili o non affatto tarde... ad un senso lievitante della
di luoghi tenebrosi, o d'ore tarde. ariosto, 59: che cosa,
leopardi, 22-115: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
, in quel tempo: le ore tarde erano considerate malsane, per le
armonie della quale or son gravi e tarde, or velocissime e di novi modi
, 5-124: uno stile, nelle sue tarde volute, fermato di masselli epigrammatici,
nere e lucide, più melense, tarde al moto, ma velocissime al volo
armonie della quale or son gravi e tarde, or velocissime e di novi modi e
diritte e torte, / veloci e tarde, rinovando vista / le minuzie de'corpi
come le minuzie de'corpi veloci e tarde si movono per lo raggio di sole che
monelli, 2-190: ci vennero incontro né tarde né rapide con quella andatura che mi
, mondo se sperfonna, / se tarde la responna. brusoni, 1-189:
4-253: una montagna di perplessità rendeva tarde e opache le coscienze. quarantotti gambini
, 57-2: mie venture al venir son tarde e pigre, / la speme
: ciò faceva le mosse degli austriaci tarde, quelle dei francesi preste. guerrazzi
grandezza delle membra, ma le ginocchia tarde tremano e la lena affannata debilita le
grave son fatto, e neghittose e tarde / porto le membra. muratori,
, e specialmente le ore più tarde, ad attività varie, in partic.
, / temendo ognor che sue grazie sien tarde. p. del rosso,
. forteguerri, 26-59: le fonti hanno tarde e scarse tonde. manzoni, ii-116
: una montagna di perplessità rendeva tarde e opache le coscienze. -proprio
bruciate 'dicesi nell'uso, per tarde, strane, insolite. viene a certe
/ di luoghi tenebrosi o d'ore tarde. leopardi, 22-113: spesso all'ore
. leopardi, 22-113: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
delle regioni, che in paesi si fan tarde ed in altri a buon'ora.
orchestra pretendendo che tutte parie vadano più tarde o più preste conforme porteranno i passi
colà uscito, onde le ordinazioni riescono tarde e il giro de'libri è infermo e
, empedocle, platone fino alle più tarde elaborazioni neoplatoniche, era costituito dall'antitesi
momento inopportuno; a ore sconvenienti, tarde. allegri, 133: colà per
delle quali sono così posate che sembrano più tarde di quelle che sono sul tempo ternario
che dimostra scarse capacità vitali, reazioni tarde e incerte agli stimoli esterni, limitata
pantanelli artificiali, ancheggiando, le oche tarde e prepotenti. -pantanétto.
a quando a quando, / tarde, e la forza pargola di dorè.
omè - dicendo forte - / perché pur tarde, morte? ».
le lingue paventose e mute, / tarde tutte le penne e scarse fieno /
. cesarotti, 1-xxxix-79: le risposte tarde sono il mio peccato abituale, ma
: le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico; e
: o tu che vai spudando / sì tarde da qui via, / che va'
determinato a posporre le vendette immature alle tarde e certissime. mazzini, 1-165:
), 'bambino', da cui le forme tarde * pitzinnus e * pitzinninus che hanno
/ a gra. lumera, quando apresso tarde, / così l'altre vi sono
. leopardi, 22-115: spesso all'ore tarde, assiso / sul conscio letto,
mia. nievo, 9-37: nelle tarde veglie e nelle danze / fa larga pompa
quali sono così posate che sembrano più tarde di quelle che sono sul tempo ternario
e ardito, / perché dimore tu e tarde tanto? / dimostra il tu'poder
sconcezza, nata da menti corte, tarde e povere di parlari, per le quali
precipitose sintesi e troppo poche e troppo tarde analisi. -condotto avventatamente, sconsideratamente
costantino eredi; / né più si tarde a cominciar la guerra / ne la
nei campi arati tornano al presepe / tarde le vacche. d'annunzio, ii-836:
entello] alle navi, traente le gambe tarde e git- tando il capo da ogni
pur là dove le stelle son più tarde, / sì come rota più presso a
che le prime composizioni sieno di note tarde, cioè di maggior tempo, le
né vicine; / eco di péste né tarde né preste, / alterne, eterne
parole, / or preste, or tarde, or alte, or basse. bacchelli
pretendendo che tutte l'arie vadano più tarde o più preste conforme porteranno i passi
pretesa crudeltà d'un regime che le età tarde vollero impersonare nel bieco minotauro.
] in precoci o primaticce, in tarde o tardine. tanganelli, v-311: al
., compiacendomi della frutta che, benché tarde, avranno prodotto gli alberi piantati dal
savissimo imperadore di sua bocca: « tarde sono le proferte del re e troppo
48-56: l'azioni / senza profitto e tarde assai ne rende. 12
di fuoco / adeguava boote 7 le tarde ruote e stava immerso il mondo /
armonie della quale or son gravi e tarde, or velocissime e di novi modi e
crudeltà d'un regime che le età tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo
bastano, nella mostra attuale, le tarde propaggini del paesaggio specialistico romano, che
. f. frugoni, 1-233: ah tarde menti degli uomini, affascinate dalla sensuale
così le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico. tommaseo
, di cui sono note le fasi più tarde. l. cavalli- sforza [«
le loro provvisioni... sono tarde e non di quella utilità che si richiederebbe
fare le provisioni per giudicare che le sarebbono tarde: e nondimanco si è visto,
soldati: ciò faceva le mosse degli austriaci tarde, quelle dei francesi preste. stampa
omè -dicendo forte - / perché pur tarde, morte? dante, par.,
da la riva, io: io sono tarde recordato de leze in questo quatemo.
il mezzo e un quarto delle vibrazioni tarde e lente delle corde più gravi importa
/ l'altre toglien l'andare e tarde e ratte. guido da pisa, 1-213
e azzurrastre, avvolgimenti di plumbee, tarde o rapinose fiumane e apparizioni, velati scintillamenti
, perché seguono più tosto le speranze tarde e remote che le migliori e presentanee
de'turchi in mare, saranno cose tarde ed assai leggere: tanti anni sono che
la ricchezza... abbia l'ali tarde e gravi, accomodandosi quelle d'un'
mano le piu lontane son maggiori e più tarde. = nome d'azione da rigirare
22-36: perché tu, aspettando, non tarde / a l'alto fine, io
l'ha disciolto, e le cose tarde affretta, le imbrigate sbriga, le
diritte e torte, / veloci e tarde, rinovando vista, / le minuzie d'
desiderate cose, venendo, sieno troppo tarde. e non s'awede che desidera la
bisogno di rivele, che sono sempre tarde e fallaci, si avrà bastante notizia perché
ii-82: non aspetterete per aiutarmi le tarde rivoluzioni di saturno, pigro pianeta,
/ l'altre toglien l'andare e tarde e ratte. -formica rossa:
, 3-140: fuggitiva affrettar le tarde rote / sperai veder boote /
fra gli animali le temine sono più tarde a far gli scaglioni e le coma.
siano a questo mio male scarse e troppo tarde. caro, 12iii- 89: sarete
/ di luoghi tenebrosi o d'ore tarde. gosellino, 1-306: or noi
, 5-146: le mosse militari ne divennero tarde e difficili per la mancanza di bestie
te, / vergognandosi quasi che fur tarde, / sdegnose se ne tornano e
idee dei figli di sem sono più tarde e stazionarie. montale, 7-317: se
la sua fetura. / or non se tarde ad esser medecato: / si tu
essendo il cibo de tale nutrimento, tarde se fa sequestrazione del buono dal superfluo.
la terra di sfioro, e le tarde alternative della luce e della notte sopprimono
persone che noi conoscevano, inrisolute e tarde e che se n'andavano in ragionamenti,
6-117: ella gli girava in tanto / tarde, bieche e tremende sguardature. settembrini
giungono a le finestre / (come tarde le barche!) / un odor di
precipitose sintesi e troppo poche e troppo tarde analisi. b. croce, ii-1-53:
monelli, 2-190: ci vennero incontro né tarde né rapide con quella andatura che mi
pagani,... le smorte, tarde trecce gravemente immobili sulla vestaglia logora.
di più, il grave delle più tarde e rare e l'acute delle più preste
, si spianano due falchi / in tarde rote spaziando. -aprirsi, distendersi
/ par che ogni mia speranza a venir tarde. boiardo, 1-8-46: ella pensava
: le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico, òuerrazzi
: le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico; e
canti sovrumani sino alle più tarde generazioni, spronandole con le voci e
, o, peggio, tra quelle voci tarde e non di rado contraddittorie che corrono
che le prime composizioni sieno di note tarde. 35. retor. nell'
/ pur là dove le stelle son più tarde, / sì come rota più presso
dipoi con più languido movimento vanno facendosi tarde, in fin che, perduto il
boschi al più stridente algore, / tarde le notti e i dì veloci fai.
: le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico; e
tardo. tardi (ant. tarde), avv. (superi, tardissimo
quando no era tropo testo ni tropo tarde. attribuito a petrarca, xlvii-109: pur
una fune. = lat. tarde 'lentamente', avv. da tardus (v
, 2-190: ci vennero incontro né tarde né rapide con quella andatura che mi era
bestie a quando a quando, / tarde e la forza pargola di dorè.
vegono timide da natura, molle, tarde e per questo più utile sedendo a
. f. frugoni, 1-233: ah tarde menti degli uomini af ascinate
: le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico; e
/ di luoghi tenebrosi o d'ore tarde. s. gregorio magno volgar.,
grandezza delle membra, ma le ginocchia tarde tremano e la lena affannata debilita le grandi
artisti in viaggio insieme al culto delle tarde devote. 9. che si
e fumo in gran parte / le tarde erotiche imprese. 10. che si
me no, non leggano / le tarde età. monti, x-5-455: tardi nepoti
ulivo] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine', dal che ne segue
basso medioevo ma anche ad epoche più tarde (ed è calco del lat. theatrum
/ di luoghi tenebrosi, o d'ore tarde. scala del paradiso, 140:
questa / l'altre toglien l'andare e tarde e ratte. alberti, iii-104:
prego raccorci o fermi il fuso e tarde. -far prillare il fuso.
savissimo imperadore di sua bocca: « tarde sono le proferte del re, e troppo
no e ballavano fino alle ore più tarde della notte. = comp. di
crudeltà d'un regime che le età tarde vollero impersonare nel bieco minotauro. temo
notturni vagamenti, io consacrava le più tarde ore del riposo. 2. figur
smarrita, e riscrivo poche parole, tarde per l'occasione, perché non mi crediate
diritte e torte, / veloci e tarde, rinovando vista, / le minuzie d'
entello] alle navi, traente le gambe tarde, e gittando il capo da ogni
'degenerativi', ma, come il tarde direbbe, 'professionali'. degiac / ded'