amministrazione pessima. manzoni, 1058: tardando il custode dell'armeria a venir con
': appunto appunto, talché, tardando un pochino, più non sarebbe stato in
fresca e ma tutina rosa, / che tardando stagion perder potria. bandello, 1-29
/ sì come l'aire quando va tardando, / e come l'aigua viva,
tolomei, vi-11-58 (19-141): non tardando va a lui e li dinota,
e matutina rosa, / che, tardando, stagion perder potria. / so
federico ii, 157: vaio tanto tardando, / ché paura mi metto,
i danni estremi e tonte, / saggio tardando, riparar dovea. l'aurora,
e mattutina rosa, / che, tardando, stagion perder potria. /.
quale ci è nuova nessuna, andasse tardando a comparire. boterò, i-397: ivi
di mano di zattanas, che troppo tardando a mal son ruinati! lantb. frescobaldi
/ movi, ballata, senza gir tardando, / a quella bella donna a cui
/ movi, ballata, senza gir tardando, / a quella bella donna a
/ movi, ballata, senza gir tardando, / a quella bella donna a cui
chiamò que'd'abisso strettamente; / tardando, fe'di lor gran minacciata.
/ movi, ballata, senza gir tardando, / a quella bella donna a
a voi, non vo'più star tardando, / ched io non saccia in che
federico ii, 158: vaio tanto tardando, / ché paura mi metto /
descacce e privi! varthema, 13: tardando a respondere uno all'altro, in
trago a voi, non vo'più star tardando, / ched io non saccia in
federico ii, 158: vaio tanto tardando, / ché paura mi metto /
, / sì come taire quando va tardando. iacopone, 91-2: sopr'onne lengua
dato e messo in servimento, / tardando assai, languir forte mi face.
: giunta la stagione della semente e tardando le piogge a venire secondoil solito, cominciò
, e la sua stessa risposta, tardando a venire, rendevano solenni e definitive
. federico, ii-157: vaio tanto tardando, / ché paura mi sento /
fresca e matutina rosa, / che, tardando, stagion perder potila.
trago a voi, non vo'più star tardando, / ched io non saccia in
, 2-32: trovato chiuso la strada e tardando l'ora di far l'offizio,
nome d'azione da tardare. tardando, sm. mus. didascalia che prescrive
diversi, più o meno deviando e tardando. 3. trattenersi in un
poi a fermo « che stai qui tardando? il tempo, come vedi, si
conchiude, / siccome l'aire quando va tardando. 7. differire per difetto
trago a voi, non vo'più star tardando. chiaro davanzati, lv-8: fo
e di mano di zattanas, che troppo tardando a mal son minati! =