freddo, che non esce per altro della tana che presentendo essere abbonato l'aere.
nero come una fiera malata nella sua tana. bontempelli, 8-104: chi stava
aguato in segreto come il leone nella tana sua pone gli aguati per rapire il povero
l'alpestre cacciatore / ne la pietrosa tana assalita abbia, / sta sopra i
niuno era ardito d'uscire fuori della tana. tasso, 6-ii-239: occhi miei lassi
stuparich, 2-172: da quella specie di tana fangosa, a un pelo dalla battaglia
: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi
: aspri 190 vagliono uno sommo alla tana, i quali sommi si danno in pagamento
, st., 1-30: di sua tana stordita esce ogni belva; / l'
un batter d'occhio uscì tutto della tana, attortigliando la coda, battendo i denti
costo e avarie che quando usavano la tana. codice civile, 1693: il vettore
crescendo, dilatano a proporzione la loro tana. si mangiono essendo di un sapore
, alla lepre, alla selvaggina da tana). barilli, 3-20:
e per ridurli / ne la sua tana, questo bavalischio. c. gozzi,
bestia, e pistoia mi fu degna tana. cellini, 1-57 (142):
pelo ancora sporco di sangue si affrettasse alla tana dopo un'incursioné in qualche pollaio.
/ bestia, e pistoia mi fu degna tana. idem, inf., 32-133:
dopo l'altro dalla bocca di questa tana siijp al buco della serpe. berni,
di tutte le brame sofferte in quella tana e in quel carcere solitario e isolato
colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito, ove la fredda bruma /
sparato. 3. nido, tana di animali. pulci, 14-60:
scordando un momento nel suo tepore di tana la eterna monotona angoscia e paura,
e non grammatico, al conte agostino tana, e ch'egli avea trovate forti
tantino dalla propria timidezza, come dalla tana una lucertolina insidiata: prima la punta
convalli e per boscaglie insegue / dalla tana destato un capriuolo. foscolo, 1-236
: il sonno ci convinse di cercare una tana nel bosco di bassi alberelli di carpino
: cascito di biado alla misura della tana fa in vinegia staia v. casciù
, antro, spelonca. -anche: tana, covile. boccaccio, vii-254:
/ si scaglia fuor de la sassosa tana / e va fremendo per gli orror più
. 9. ant. piccola tana di animali. palladio volgar.,
cerbiatti suoi teneri e lattanti / deposti in tana di leon feroce, / cerca,
convalli e per boscaglie insegue / dalla tana destato un caprluolo. panzini, iii-25:
me la trincea, conobbe con me la tana e la fossa, conobbe la servitù
e tucte altre biade si vendono alla tana a una misura che si chiama chisteto el
colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito, ove la fredda bruma /
ami. monti, 22-122: in tana di tristi erbe pasciuto / fero colùbro
cuoco, 1-170: la nazione napoli tana è una nazione agricola. in tali nazioni
gioventù, trovò con la guerra una tana e un orizzonte. 2. dire
suoi teneri e lattanti / deposti in tana di leon feroce, / cerca, pascendo
il sonno ci convinse di cercare una tana nel bosco di bassi alberelli di carpino così
s'accartoccia. monti, 22-125: in tana di tristi erbe pasciuto / fero colùbro
colle loro galee andare al mercato della tana, anzi facevano a caffa porto, e
costo e avarie che quando usavano la tana. nuccoli, ix- 343:
ma anche belve, fiere); tana. bibbia volgar., vi-63:
covaccióne, sm. letter. nido, tana. monti, x-3-87: fuggon via
si rifugiano abitualmente gli animali selvatici; tana (cfr. covo).
(per nascondersi, per dormire); tana, covile; nido.
-fare il covo: fare la tana, il nido. -al figur.
, a covo: mentre è nella tana. varchi, 2-36: due leprettin
cóvolo1, sm. ant. covo, tana. = > dal lat.
cubile, sm. ant. covile, tana. s. bernardino da siena
carrello da solo. 4. tana sotterranea di animali. targioni tozzetti,
origine * coniglio ', poi * tana sotterranea, galleria '(cfr. coniglio
che l'alpestre cacciatore / nella pietrosa tana assalita abbia, / sta sopra i figli
suoi teneri e lattanti / deposti in tana di leon feroce, / cerca
: da ora innanzi andiamo nella cer- tana morte, e disiderosamente tegnamo il camino.
'l leon esce, e lascia / la tana solitaria; / e così alla nuov'
diletterà di porre la mano sopra la tana dell'aspide. boccaccio, dee.,
mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito, ove la fredda bruma / lo
1-418: nelle contrade del mare della tana era una città di più di quaranta migliaia
disfare e bruciare il mio fondaco, tana di patarini. 5. spopolare
accorgersi di essere capitato in una miserabile tana di lupi e di volpi. pavese
. far uscire dal nido o dalla tana; snidare. segneri, iv-85
aveva aperto lo spor- tellone della sua tana, ed era balzato ritto dinnanzi al
. distanare, tr. cacciare dalla tana, stanare. -anche rifl.
. da dis-con valore di allontanamento e tana (v.). distanasìa sf
cacciare il capo in buca o in tana; / andiam pur per la via
, in mezzo agli equiseti, fosse la tana dei megateri e dei mammut.
suoi teneri e lattanti / deposti in tana di leon feroce, / cerca,
e facchini e monelli e tagliaborse. tana, xxxii-1206: -poiché lo comandate
, con riferimento al nido, alla tana, ecc. dante, inf.
bestiolino a piè de'frutti fa una tana sottoterra profonda due piedi. olina,
vi fu che fare assai. tana, xxxii-1135: per me sarebbe certo
popoli della pubblica battaglia e non cer- tana vittoria. gir. nigrisoli, lvi-382:
in mezzo agli equiseti, fosse la tana dei megateri e dei mammut.
balia: / chi diralla, una tana e chi un covile, / dove celarsi
dal gelo, ogni animale imbucato nella tana o nel nido. -figur.
diverse fetucchie di color di fuoco. tana, xxxii-1150: aurelia. io non curo
un mucchio, scomparire come in una tana. bocchelli, 1-ii-41: birocciai e
dal gr. < po>xeó <; 1 tana, covo 'e cptaoc * amico
pegolotti, 1-6: e spendesi alla tana una moneta che è tutta di rame
simile a una bestiola ferita cui la sua tana non sembri abbastanza fonda. panzini,
/ e andare a rifugiarsi in una tana, / in fondo in fondo di via
grande, oblunga con fon tana (campagna romana). e. cecchi
f. frugoni, iv-333: uscii dalla tana, in cui già mancavami la prebenda
-in partic.: l'apertura della tana di un animale o del nido di
uccelli. -per estens.: la tana o il nido stesso. zanobi da
perché ogni volpe porta amore alla sua tana ed ogni formica ama il suo buco,
: egli aveva passato lunghe giornate in una tana del carso ad ascoltare con attenzione insaziabile
. beltramelli, iii-737: passava dalla tana immonda al lupanare, dalla triste corsia
me la trincea, conobbe con me la tana e la fossa, conobbe la servitù
suo composto col francese (terrier, tana), onde * fox-terrier '. cane
chien] terrier 1 [cane] da tana ', dal lat. mediev.
colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito, ove la fredda bruma /
usiamo di frugare / ogni fesso ed ogni tana. aretino, 8-108: per cotale
caccia al coniglio selvatico, nella cui tana esso si introduce costringendolo a uscire.
sua capacità di cacciare il coniglio nella tana. cfr. isidoro, xii-2-39: «
, / e da lon tana parte e da vicina / portan sollevamento al
gagno, sm. ant. covile, tana. pulci, 25-265: e
ant. garèna), sf. tana sotterranea dei conigli selvatici. tesauro
larghe stanze laterali e un'alcova ridotta tana di gatti, era abitato dai più
nella regione del siemen e del lago tana. = voce d'origine abissina
quasi feroce fiera, / che nella tana i figli / con furor generoso /
loro abitudine di scavarsi colle zampe una tana sotterra. c. e. gadda,
e fai che lezi / ne la tana. filippo degli agazzari, 5-
sm. venat. covo, tana nei quali riposa la selvaggina. -in par
come alla stanza della volpe, 4 tana '; e là dove si abbi riposato
2. covile (di animali); tana, cuccia, nido. giovanni da
, in mezzo agli equiseti, fosse la tana dei megateri e dei mammut.
, 3-99: alla guardia di questa tana stavon due farfalloni armati di piche senza
nelle alpi e nella regione calabro-pelori- tana, costituita generalmente da feldspati associati con
affamata / ai figli torna, ed alla tana usata. -ant. benevolo, generoso
giovane, 9-500: vi fece [nella tana] un tal pertugio, / la
, antro (e costituisce spesso una tana o un nascondiglio per animali selvatici o
ragioni, / che rimbombava come buca e tana. / e fèrno uscire il mostro
, quando avvenga loro di ritrovar nella tana alcun misero agnello,... gustano
ne stava col muso alla bocca della sua tana. = ar. yarbd'(
/... / quante ha la tana doti altere e rare. m. ricci
lombarda, la toscana, la napoli- tana in italia; di maniera che non sono
chi si tiene / imbacuccato ne la propria tana. cesarotti, 1-xx-17: [la
/ sentiremo freddo, / nella misera tana, / senza imbottita di lana.
di vocadì. -far entrare in una tana. l. ugolini, 126:
126: ho imbucato il furetto in quella tana: credo che il coniglio sia dentro
e farne polvere. et dipoi immaginoso tana, / nato ove umil la dora in
: le selvatiche con la loro subi tana furia e impazienza sono condotte a vivere
corno dal naso sfiatato / assorda nella tana il ghiro / che una nocciòla impingua!
: tiran più innanzi; ed una tana oscura / incavata trovaro al monte in
l'alpestre cacciatore / ne la pietrosa tana assalita abbia, / sta sopra i figli
/ ogni buca, di qualch'orso la tana: / tutti gl'inciampi mi parean
da'pigri trioni ove di gelo / la tana il piede incristallito implica, / fin
tutt'e due, lasciava incustodita la tana e si faceva sorprendere. 2
biforme, / indagator della più scevra tana. = voce dotta, lat
e i padroni indirizzano alla stessa / tana, e presso gli seguono in soccorso
flauto perché i capitali nascosti escano dalla tana. pavese, 5-59: gli industriali
così se gli porta infilzati nelle spine alla tana. b. davanzali, i-46
cavallerìa non fusse in nessuno luogo sot tana. dante, vita nuova, 3-6 (
qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi car
dura / di questa che insorgendo nella tana / della tua morte spezzi alla cintura
venat. rimanere a lungo nascosto nella tana (un animale). l
venat. nascosto per lungo tempo nella tana (un animale).
. corradino, v-297: riedi a la tana lurida ed al pane / insozzato di
. rifl. introdursi o rifugiarsi in una tana o in un nascondiglio (un animale
tarlo. = denom. da tana (v.) col pref. in-con
agg. penetrato o rifugiato in una tana o in un nascondiglio (un animale
: fuggì la volpe, et a la tana intese. guidi, xxx-5-333: io
che preso hanno, ritornano alla lor tana; e quello salvamente riposto, senza
la mia baldanzosa e allegra 'tar- tana 'conteneva in vero alcuni spruzzi satirici.
lioncelli insieme, / cui nudria in tana la selvaggia madre, / e inuzzolia di
dentro, e per aventura trovò una pietrosa tana, dove eran leoncini, orsattini e
invana, / sino ad quel della tana, / e l'adriana valle / ch'
famosi e conti, / oltra la tana e gl'iperborei monti. p. f
monti rifei, donde aveva origine la tana e tanti altri celebratissimi fiumi dell'europa
qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi
una lappola. 5. cascame di tana costituito da bioccoli impigliati in spini,
a muri possenti. -covile, tana; nido. boccaccio, viii-3-130:
e segreto; casa, caverna, tana. cavalca, 20-35: ritorneranno
longo spacio a laccio, da una medesma tana cavò arditamente dui lèpori.
la lepre a covo: sorprenderla nella tana (nel linguaggio venatorio). -al figur
a un cerbiatto ch'ei levò di tana, giù per vallate e boscaglie,
spacio a laccio, da una medesma tana cavò arditamente dui lèpori. -per
e fai che lezi / ne la tana. pataffio, 2: grignaccola perieoi sempre
qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi car
lavorare, / se dio ti salvi la tana e 'l francesco, / che col
, ariosto, 17-33: portòci alla sua tana il mostro cieco, / né quell'
aveva tenuto una volpe presa da piccola nella tana. 2. il fiore di tale
come un orso spelèo sulla soglia della sua tana, rosicando una lisca di pesce raccattata
. govoni, 1-215: velenosi lividi di tana. comisso, i-189: sul costone
che palese / coll'altre lupe stava nella tana. livio volgar., 1-32:
, ecc. lupàia1, sf. tana, covo del lupo. 2
portò [la lupa] seco alla tana, per darla in cibo a i piccoli
nella bocca del lupo, andare nella tana del lupo: mettersi nei pericoli;
vento tiri... ma eccoci alla tana del lupo. crusca [s.
seguirlo a casa, quanto dire nella tana del lupo. -a passo di
della sua morte, fu tolta dalla tana entro cui da mesi languiva, e
sf. letter. covo, covile, tana. dante, par.,
buti, 3-124: lustra è la tana della fiera. rota, 1-1-24: spinta
, sm. ant. e letter. tana, covo; antro, grotta,
= voce dotta, lat. lustrum 'tana, covo delle fiere '.
, ii-96: ritornando alle cose della tana, scorrerò per ponente e maestro,
magion del foco. 8. tana di un animale; covo, nido,
fondo di pozzo, in quella specie di tana malfida, ogni cosa parlava a bruno
comprare de gli schiavi fin sopra la tana e nella rossia. saraceni, ii-530
, in mezzo agli equiseti, fosse la tana dei megateri e dei mammut.
tasso, 2-96: chi si giace in tana o in mandra ascoso. b.
roma. -scherz. nido, tana (di un animale). prati
che diavol di riposo è in questa tana? 19. ant. genere
ben pelata e rotta, / fa nuova tana e tanto si procaccia / che ritruova
liberale sul montenero, e sente subi- tana pietà de'fratelli cristiani martoriati della bossina,
, in mezzo agli equiseti, fosse la tana dei megateri e dei mammut.
sartie e menali fati fuora di la tana, non possi esser di manco peso di
altri che meramente la religion ierosol imi tana. memoriale al nunzio di papa giulio
dell'atelier d si aprì e dalla tana uscì una specie di struzzo...
cristiani, era fatto spelonca di ladroni, tana di banditi, metropoli dell'adulterio e
costruzione; tuttavia, mettendo nella rove- tana una virgola dopo 'intuitu 'in luogo
. /... / pui- tana qe se faza pregar; / menudi passi
/ ora è serrata in così scura tana. 2. che pare non
/ e del morente grillo entro la tana / miserasti tu placido la sorte.
fra i nostri amori ad interporsi. tana, xxxii-1193: che volete fare /
/ stette là su tutta la quaran- tana; / ine sostenne freddo, fame e
. salvini, 16-603: drago in tana montanina attende / l'uom. saluzzo
usella,... in una tana assai vicina alla strada maestra, un lupo
nervi un senso di ribrezzo come la tana della biscia. un uomo sì aperto
/ scendi al motriglio / dell'empia tana. -composizione poetica o letteraria confusa
bestia, e pistoia mi fu degna tana ». / ed io al duca:
bestia, e pistoia mi fu degna tana. sacchetti, 143-4: un altro
imber bis diffusa nella regione del lago tana, in abissinia, e caratterizzata da
limpide magioni / ed agile la gelida lor tana / ai mutoli, che guizzano,
e marimanti, nacchi e nacchetti dalla tana, velluti di seta. 2
, segreto; nascondiglio, rifugio; tana (di animali). -in partic.
negletti e strappazzati de i piccioli. tana, xxxii-1181: negletto, vilipeso,
trovai, nevato essendo, / sua tana e lei [l'orsa]. firenzuola
, 79: la cirenaica overo pentapoli- tana è regione nobilitata per avere l'oracolo d'
: il pescator... ne la tana / mette la man per trarne il
cumania, e mette nel mare della tana nominato dal detto fiume. boccaccio, 1-i-65
, ii-96: ritornando alle cose della tana, scorrerò per ponente e maestro, andando
/ cacciò del bello ovile, or tana ai neri / lupi cui sete d'avarizia
io rompa la strettoia della mia fosca tana, / ove sto nella triste obliquità che
iii-514: usciti che fummo da quella tana sinistra, tirai john, compieta- mente
prima a caffa ed altri lochi della tana. marino, 4-94: dopo i bagni
mostri / dilatarsi in pannonia ecco la tana. / l'odrisia luna e l'
grigio rossiccio. forma nell'inverno una tana di terra ove ne abitano più,
, perché aveva facile favella alla napoli- tana, efficacia a persuadere maravigliosa, bel porgere
mostruoso. -tenere l'orco nella tana: impedire di vedere qualcuno o qualcosa
estorceva giuliano, che teneva torco nella tana, e chi lo voleva vedere doveva pagare
erodoto lasciò scritto che la città cebe- tana aveva sette cerchi di muraglia. caporali,
: cera gittata in forma alla tana non è così colorita cera, né così
prima a caffa ed altri lochi della tana. guasti, iv-324: contrasta il ricco
spostarsi in cerca del cibo, della tana o del nido, del compagno, della
mia gioventù, trovò con la guerra una tana e un orizzonte. cassola, 1-257
, 6-25: io odio mortalmente la mia tana / dove entra il sole come in
verno / tuffate dentro a una petrosa tana. a. verri, i-194: me-
l'alpestre cacciatore / ne la pietrosa tana assalita abbia, / sta sopra i figli
entrò dentro e per aventura trovò una pietrosa tana dove eran leoncini, orsattini e lupini
quell'orso di niccolini esca dalla sua tana e guidalo, quand'anche tu dovessi fare
umili gli orsi trar da la sua tana. g. b. martini, 2-3-432
è una specie di caverna ossifera, una tana da coccodrilli. = voce dotta,
indugi allegrò. -rifugio di animali; tana, covile. -in par- tic.
o luogo di sosta di animali; tana; stazzo; stalla. landino,
una palandièra di turchi per andar alla tana, capitai insieme con uno anzolin squarciafico
che, lasciato avendo / nella petrosa tana i lioncini, / se all'orecchio le
terra delle fosse e facevano la para alla tana loro. bresciani, 1-ii-8: forma
marmotte che esitano sul passo della loro tana. -passo d'uomo: apertura
puscolari e notturne, si scavano la tana nel ter reno e si
. lla rabbia del frate in nella tana cieca lassò entrare. grazzini, 4-136
corradino, v-297: riedi a la tana lurida ed al pane / insozzato di
/ che 'n rifeo nasce e ne la tana è perso. 12.
. -scavato nel terreno (una tana). salvini, 23-123: tra
scoperto, o meglio conosciuto, come tana pesi. -avere un peso specifico
rabbuffa, / quando improvviso dalla tracia tana / di ponente sorgiunge e d'aquilone /
del verno / tuffate dentro a una petrosa tana. cesarotti, 1-iv-228: dove n'
che, lasciato avendo / nella petrosa tana i lioncini, / se all'orecchio le
misura, cioè il braccio, alla tana e per tutte quelle parti è chiamato
tenuto una volpe presa da piccola nella tana. -dare nel piccolo: apparire
: che avete voi da fare nella tana di quei pidocchi affamati? papini, 27-785
luogo rupestre (un rifugio, una tana). poliziano, st.,
: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi
l'alpestre cacciatore / ne la pietrosa tana assalita abbia. straparola, ii-138:
e per aventura trovò una pietrosa tana, dove eran leoncini, orsattini e
onorevole stado / che possedean in quella pinta tana. lomazzi, 237: « chi
volponi, 2-403: 'arcatana': arca, tana arcata.. na.. turale
fremono i flutti. 2. tana del polpo. alvaro, 9-162:
e i polmoni pompare espellere tana. cicognani, 3-12: di tanto
l'ebreo ci vide, salta fuor dalla tana. -parere, sembrare il porco
. -per simil. accesso alla tana di un animale. calvino, 6-35
era questo fuoco in forma di una tana molto prefonda ed era tonda come uno
cuoco, 1-113: la repubblica napoli- tana fu considerata come una preda la di cui
: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator gli suoi
era questo fuoco in forma di una tana molto prefonda ed era tonda come un posso
. i... i pui- tana qe se faga pregar. giamboni, 10-29
: prenderanno il sentiero delle capre, la tana delle volpi / fuggendo i volti ignoti
fosse premeditata e rimase incerto: tutto aveva tana naturale e al tempo stesso preordinato.
la bolpe fai asai boqe a la tana o'conversa, /... /
, iv-i- 167: mi do tana di proteggere l'arte; e l'invemo
istro derivi, / ond'esca pria la tana; e non nasconde / gli occulti
sotto il braccio / per ritrovarsi una tana più fresca; / e 'l suo guardian
in queste aie farai con mano una tana grande un palmo nella quale metterai tre granella
quest'ora / abbandonar non oserian la tana / né pur le belve iù sicure
così prode leon, che da la tana / esce de'gioghi caspi e de'massili
clima non fosse stato tanto perverso e tana fosse alquanto più temperata nelle sue qualità
nervi un senso di ribrezzo come la tana della biscia. pirandello, 5-622: già
terra. -uscire fuori dalla tana o dalla dimora abituale (una massa
fu sollecitato a trasferirsi nel regno della tana dagli affettuosi preghi di quel re suo avolo
/ el can del monte viddi uscir di tana. alearai, i-xi: una vocina
festoso egli ne viene / presso la tana e pone il naso sopra / il covile
purpureo cielo. / i pipistrelli sbalzano per tana. bettini, 1-362: per raggiungere
retto dell'obliquo putaine (v. put tana), dall'agg. put (
): se tu sia lieto di madonna tana, / azzuccio, dimmi s'io
, 9-20: in quello assedio si corruppe tana per la puzza de'cavalli e della
di odore sgradevole (un oggetto, tana di una stanza, un ambiente, ecc
al mondo / questa, non casa, tana, perché non si fosse vicine.
, 357: 'quar tana ': settimana. capitolo [in nuovo
frate boncera cne il bazalischio avea in nella tana cieca di ricca sua moglie. masuccio
: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi
rabbuffa, / quando improvviso dalla tracia tana / di ponente sorgiunge e d'aquilone
man m'andavo. / giunsi alla tana; e, poi ch'io gli ebbi
fondo, / e chi si giace in tana o in mandra ascoso, / e
tempo dell'anno il paese è temperatissimo e tana non è punto grave, di modo
raffio e si disponeva ad arrrampicarsi sulla tana. d'annunzio, ii-1019: essi
diventato o tornato fresco (il tempo, tana). bersezio, 2-112: volevo
a possedere egli sopra la corsica pomon- tana. -autorità legittima. simintendi
preso tutte queste cose che tieni nella tana? -gli chiesi. esaù fece un gesto
, iii-364: l'aria rinchiusa nella lunga tana era irrespirabile, sapeva...
g. averani, ii-21: perché tana ubbidisce il moto del sole che sì da
6-5-37: far fece una profonda e scura tana / e la coprì di terra in
.. aspetta l'uomo presso la tana, pasciuto di rei veleni. mascheroni
or su leviamo il cuor da questa tana / in cui se vive sì miseramente,
xxxv-ii-9: vui si'fon tana de grada, madona aprexiata, / inguento
cuoco, 1-43: la nazione napoli- tana dalla venuta di carlo terzo incominciava a respirare
cii-iii-494: ritrovandosi a quel tempo nella tana un frate thermo dell'ordine di san francesco
ricetto era ancona. -ricovero o tana di animali. leonardo, 2-104:
, cantava e salterellava per quella lugubre tana. 4. placato, sedato
volte che gli ignobili da'nobili a tana del viso non siano riconosciuti. gazzeri
poggio, le siepi carnose, ridiventavano una tana di gente sordida, di occhiate guardinghe
pianto e lutto. 7. tana di animali, covo. guerra di
, a furia di scavare, una tana di talpa. pea, n-81: le
, 14-138: riero in quell'angusta tana; dalle pareti e dalla volta decine
loro ricovero. - in partic.: tana, covile; nido. parini,
gru, signore, / stese per tana in riga, / contro i sudditi tuoi
un orso spelèo sulla soglia della sua tana, rosicando una lisca di pesce raccattata
esser l'orso poco fa uscito dalla tana, non sente beneficio del corpo.
egli aggiunse. « il fitto della tana è a mio nome. finché eravamo in
rientrare nella uca, nascondersi nella tana, rintanarsi, rifugiarsi in un luogo
rimbucò e non uscì fuori della sua tana fino al giorno vegnente. cantù, 3-341
facendo la parte di sotto entrare in quella tana, e rincalzaronla perché stessa ferma.
. ritornare al proprio nido o nella tana o nel luogo dove dimora (un animale
un colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove la fredda bruma /
rintannare), tr. ricacciare nella tana un animale, costringerlo a rifugiarsi nel suo
. rifl. ritornare a rifugiarsi nella propria tana o in un nascondiglio (un animale
luglio mi rintanerò su lo spluga, tana che è degna di me, come
(rintannato). nascosto in una tana (un animale). spallanzani,
rintuzza nel contado / ogni golpe nella tana. 22. ripiegarsi su se
vivere e morire a prò loro in una tana. zena, 1-586: marco di
ogni diletto a la tua mente insalsa. tana, xxxii-1206: contro chi si prepara
siciliano. 3. venat. tana della lepre (costituita semplice- mente da
infino a mezzogiorno. -nido, tana, ricovero di animali (in partic.
, che la vostra scrittura non ha tana, non aguato, non fuga,
in terra / che non sembra la tana aver due porte / e s'apre
catini / cacciaro i guelfi fuori della tana. 5. appuntare di nuovo lo
saltelli; e filava sbatacchiando, risucchiando tana, schiaffeggiandomi. -attutire un rumore
, 6-25: io odio mortalmente la mia tana / dove entra il sole come in
per convalli e per boscaglie insegue / dalla tana destato un capriuolo; / sotto un
. -rifugio di un animale, tana. spallanzani, 4-v-34: pochi ignorano
. -ritorno di un animale alla tana o alla stalla. crescenzi volgar.
habitat naturale; dirigersi al nido o alla tana dopo essere stato a caccia di cibo
/ in verso greco e trovasi la tana. 2. senza inciampare,
, 6-25: io odio mortalmente la mia tana / dove entra il sole come in
rapini, 27-379: in fondo a quella tana di tufo, che puzzava di fumo
5-56: come una colomba esce di tana, / dove abbia i figli, s'
un orso spelèo sulla soglia della sua tana, rosicando una lisca di pesce raccattata poco
0-160: dalle osterie della via nomen- tana, dove il perfido vino dei castelli versato
rovaio, /... entro la tana ogni animai s'appiatta. nomi,
alle porte con abiti rozi e rasticali. tana, xxxii- 1143: fra rozzi panni
cristiani, era fatto spelonca di ladroni, tana di banditi, metropoli deltadulterio e della
prima n'avessero per quella trista e disonesta tana, la quale già minaste. bontempelli
con le minaccie de'celesti portenti. tana, xxxii-1143: tornate a questo cuore
/... / quante ha la tana doti altere e rare. dottori,
schiomati lioncelli insieme / cui nudria in tana la selvaggia madre / e inuzzolia di
che conduce a un campo. tana, xxxii-1176: ecco, questo sapello è
quell'orso di niccolini esca dalla sua tana, e guidalo, quand'anche tu
concessione di lavori di sbarramento del lago tana. m. peloncini [« sapere »
sbuco, sbuchi). uscire dalla tana, dal nido, da un rifugio (
: il sarago fece capolino da una tana, sparì in un'altra e sbucò
riparato (una persona), dalla tana 0 da un nascondiglio (un animale)
zanella, 224: dall'egitto, dalla tana / e da'golfi scandinavi / qua
mi morisse pur legando, / non tana maraviglia or mia gramezza. a. molin
contiene le sostanze che filtrano e depurano tana. 10. elettron. scatola di
. 4. uscito da una tana (un insetto). calvino,
, / indaga- tor della più scevra tana. -disgiunto da altro; usato
coniugali, semi-ebete, viveva in una tana immonda con [uattro capre e una
schiomati lioncelli insieme / cui nudria in tana la selvaggia madre, / e inuzzolia di
che 'n un poggetto ci fa sotto una tana / che mi par proprio una galea
mezzo il collo / sentendosi in tal tana esser sepolto, / or dà di qua
fonbomba, un proiettile). tana... fabbricò alcune picciole scattole a
, iv-2-52: stavano lì come dentro una tana: il fieno ribolliva intorno sprigionando zaffate
uopo di scorrere tutta la palude della tana. ariosto, 2-30: di qua
deled affamata / ai figli toma ed alla tana usata. >ane che hanno da mangiare
con la particella pronom. uscire dalla tana. mattio franzesi, xxvi-2-126: vedervi
), agg. fatto uscire dalla tana; stanato, snidato (un animale selvatico
sentimenti verso un'altra persona. tana, xxxii-1149: quando il mio cuor ti
è sul piatto davvero or tana] delle memorabili ceramiche, iniziando la cosiddetta
capo chinato e guardi le scure cose della tana. dante, par., 6-85
palmieri, 2-29-22: nel mezo d'esta tana sanza luce / 5. falcidiare,
nero come una fiera malata nella sua tana. -con il verbo all'indic.
beccafichi. -nido di uccello; tana di pesce. fiacchi, 185:
dica che da casa pietro bemardone, tana d'eretici, è uscita una vipera càtara
fondo di pozzo, in quella specie di tana malfida, ogni cosa parlava a bruno
caccia a un cerbiatto ch'ei levò di tana, giù per vallate e boscaglie,
/ che mandi zoso in sta pizzola tana / calliopè, ch'è piò principal musa
conservarono con queste due voci de'nipoti. tana, xxxii-1157: che biagina dica o poco
mezzo il collo / sentendosi in tal tana esser sepolto, / or dà di qua
atmosferaè favorevole, la ninfa abbandona la sua tana e giunge allo sfarfallamento della forma adulta
, sotto quella specie di sfoglia, una tana molto più vasta di quel che non
boristene e per la palude meotide la tana e altri, nel dover passare e sgorgare
/ si scaglia fuor de la sassosa tana. casti, i-2-28: per l'alemanno
sentito il sito del pesce, uscendo della tana e cominciando a mangiarseli l'un dopo
della giustizia. -sbucare dalla tana (un animale). borga,
. borga, xl-102: fuor della tana, o vii mastina, smuccia, /
male a uscire dal nido, dalla tana o dal luogo in cui vive
, / donde snidar dalla lor tana oscura / godea le belve dal suo
dalla condizione di nidiace), dalla tana o da un rifugio. m.
). fatto uscire dal nido, dalla tana, da un rifugio (un animale
/ che mandi gioso in sta pizzola tana / calliopè, ch'è piò principal musa
un animale, lo si insegue nella tana per levarlo da soffrire. -mal
sco, voi e la vostra tana ». dove lei era stata, naturalmente
: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi
sorbire. sorciàia, sf. tana dei topi. caporali, i-94:
, le siepi carnose, ridiventavano una tana di gente sordida, di occhiate guardinghe
i due professori e li trae dalla tana come due sorci sorpresi. 4.
marchi, i-236: cercavo di formarmi una tana, tirando le orecchie nel bavero di
, e per aventura trovò una pietrosa tana, dove eran leoncini, orsattini e
del re con sortire dalla guerra presente. tana, xxxii- 1213: sior gianacopo mio
. -uscita di un animale dalla tana. fagiuoli, iv-19: se il
2-142: la finestra è diventata una tana nella parete che spancia, un vecchio
ed interno, si spargono ancora per tana a una debita distanza dal corpo infetto.
e morire a prò loro in una tana. non credo che la natura m'abbia
a strillar solo al buio, nella tana serrata, sospeso in quella specie di
. -in una sineddoche. tana, xxxii-1158: della spergiura mano / or
e i sacchi a terra, nella sua tana terragna, pronta a spifferare quella sua
colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove la fredda bruma / lo
sole, perché rumidità lo spossa, tana lo sventa col dissipargliene i sali, e
fama a volo. -uscito dalla tana. carducci, iii-4-250: vidi su
in anticipo. -con riferimento alla tana di un animale. b. corsini
di una forma seti, comp. da tana e bugio, come nel bolognese tanabus
, tr. fare uscire un animale dalla tana o dal luogo in cui si è
. j: 'stanare': far uscir dalla tana. pascoli, 1474: sopra tutti
con la particella pronom. uscire dalla tana. d. bartoli, 24-62
, e da un denom. da tana (v.). stanato1
agg. costretto a uscire dalla propria tana (un animale). verga,
riproduce o ha il nido o la tana. -in partic.: nido,
-in partic.: nido, tana.
purgatorio. 23. avere la tana, il covo o anche l'habitat naturale
. montale, 5-115: in quella tana un tondo di zecchino / accendeva il
peli » e fin d'allora stilettava tana, come se avesse avuto a crivellare
che nerone al suo tempo stoppò quella tana e comandò che neuno v'andasse per rispon-
. vanno in rotta; / di sua tana stordita esce ogni belva. tanara,
'n un poggetto ci fa sotto una tana / che mi par proprio una galea scommessa
in servirlo ho spesi, / passar la tana ancor non starei in dubbio.
1-ii-466: le demolizioni della parte summon- tana della transilvania sono state perfezionate ne'luoghi di
, l'unghia succiando, ne la tana. landino [plinio], 165:
a posta faceva che le palle svolassero per tana. = da un lat. volg
e avendone con le unghie trovato la tana, vi caccia dentro la lingua e
, al quale ha fatto tamanta di tana. -nella prolessi di una prop.
= voce onomat. tana, sf. luogo di rifugio di animali
cacciatore... vasene a la tana del tigro. marco polo volgar.,
la fiera si posa drento alla sua tana. poliziano, st., 1-32:
tane. monti, x-4-300: in tana ascosi / stansi i miti animali. foscolo
nei nervi un senso di ribrezzo come la tana della biscia. pascoli, io:
tenuto una volpe presa da piccola nella tana. -cane da tana: ognuna
piccola nella tana. -cane da tana: ognuna delle razze di cani da caccia
cantari cavallereschi, 222: appostato melone una tana, / o vuoi dir grotta,
del salto nuto aveva tenuto nascosto dentro una tana un partigiano ferito. -nella 'commedia'
la croce in terra, fecero una tana ove poi la ficcarono. 2
188: se li inimici escono di quella tana potriano incorrere in tale disordine che triste
due professori, e li trae dalla tana come due sorci sorpresi. fogazzaro,
non averne scritta un'altra dalla mia tana della valle invisibile. -in
verme a un manutengolo per discoprire la tana del capobanda nobile. 3.
disgrazie coniugali, semi-ebete, viveva in una tana immonda con quattro capre e una pecora
., s'era messo a disertare la tana sordida costituita dalla camera d'affitto del
pallavicino, 10-iii-21: comincio ad uscir dalla tana, facendo qualch'esercizio sì la mattina
apertura al muro ed unendo la nostra antica tana a quella già abitata da oroboni.
della sua morte, fu tolta dalla tana entro cui da mesi languiva.
bestia, e pistoia mi fu degna tana. giuseppe di santa maria, i-239:
, i-239: perché babilonia fu la tana dell'empio nestorio, n'accennerò alcuna cosa
. foscolo, ix-1-261: pistoia era tana di bestie e non doveva indugiare a
/ cacciò del bello ovile, or tana ai neri / lupi cui sete d'avarizia
, le siepi carnose, ridiventavano una tana di gente sordida, di occhiate guardinghe,
fuggitivo che bisognava correre al sicuro in tana prima d'esser presi. 6
. lla rabbia del frate in nella tana cieca lassò entrare. masuccio, 45:
spacio a laccio, da una medesma tana cavò arditamente dui lepori. 7
manuzzi [s. v.]: tana si dice anche di un grande strappo in
9. ant. orbita oculare (tana dell'occhio). buti, 1-837
tutto il coppo', cioè tutta la tana degli occhi che è sotto il ciglio.
262: ogni golpe port'amore alla sua tana. dossi, 1-ii-668: donna nana
, 1-ii-668: donna nana, grande tana. 11. dimin. tartina
, intr. ant. dimorare in una tana o in un nido. - anche
forma d'uccello, perché è freddo e tana per le nevi e brine.
e brine. = denom. da tana. tanatocenòsi, sf. in
nell'atto che stava per chudersi nella sua tana. stoppani, 1-586: i fenomeni
. boiardo, 1-8-23: era la tana oscura e tenebrosa, / e sopra ad
tegnente': quello spazio, dove resta tana sufficientemente attaccata. d'annunzio, 1-ii-787
: il medesichi tiranni, come una tana di cani arrabbiati. mo,
e. gadda, 144: nella sua tana terragna, pronta [la mitraglia]
di proferta de aver terradego in la tana segundo li primi comandamenti. =
agli animali terrestri. cia in tana, di modeste dimensioni, ma assai forti
: qual tigre, a cui dalla pietrosa tana / ha tolto il cacciator li suoi
vae per prendere li suoi figlioli a la tana, se porta con seco molti specchi
seco molti specchi, e vasene a la tana del tigro, e quinde li soi
/ uscì de'cani e fugì in una tana / e li fu presa temorosa e
balducci pegolotti, i-37: lo tocchétto della tana fae in pera libbre 2 1 /
abitazione bassa, buia e squallida; tana di animali. b. pulci,
: era questo fuoco in forma di una tana molto prefonda ed era tonda come uno
topo1. topàia, sf. tana di topi. soderini, i-423
: l'uragano, purgando e spazzando tana, l'aveva tornata più trasparente.
stagione infesta, / tornano a goder tana e i giorni chiari. redi, 16-viii-
commedia poliziesca salì sulla scena e contaminò tana del boccascena. moravia, xi-422:
. marchetti, 4-33: or se tana e la terra, il foco e l'
il padre volesse forzarla a entrare in una tana di scarafaggi. -immobilizzato con
un colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove la fredda bruma /
e se li inimici escono di quella tana potriano incorrere in tale disordine che triste
2-76: si sono ritirati pochi minuti nella tana truzzica per antonomasia, protetti dal muro
, 23-v-1990], 78: erano tana del buoro e a valle, per gettare
di pera è tuttuno col picchio della tana. l. strozzi,, 1-151:
popolazione dell'etiopia stanziata intorno al lago tana, costituita da un residuo di genti
ogni buca, di qualch'orso la tana: / tutti gl'inciampi mi parean
per convalli e per boscaglie insegue / dalla tana destato un capriuolo. -in
verme a un manutengolo per discoprire la tana del capobanda nobile. 17
e per ridurli / ne la sua tana, questo bavalischio. d. bartoli,
bestia, e pistoia mi fu degna tana. folgore da san gimignano, xxxv-
disse che nerone al suo tempo stoppò quella tana, e comandò che neuno v'andase
servirlo ho spesi, / passar la tana ancor non starei in dubbio. baldi,
volpàia, sf. tose. tana della volpe. -per estens.:
, 1-iii-217: voglio sbucar la volpe della tana; / sappi, che il dio
mezzo il collo / sentendosi in tal tana esser sepolto, / or dà di qua
, tipica della pasticceria napole tana e di alcune regioni dell'italia meridionale,
anche gli enti che si incontrano nella tana ordinati secondo un reciproco rimando e orientati in
tondelli, 1-91: mi ero fatto una tana che parevo un trapper, avevo messo
1-151: aveva accettato di uscire dalla sua tana ed era andato nel cortile per l'
l'attraenza del torpore che trovavo nella mia tana. attrassaménto, sm. ritardo di