xv-270: non ho sospettato mai del- tamore vostro verso di me: sospettarne? dopo
, un sentimento, in partic. tamore); tenace, durevole (l'amicizia
cioè la potenza, la sapienza e tamore (le tre persone divine).
l'ansia in lui era verace e tamore per quella donna era in lui rinato veracemente
perché, pensando a ciò che sarebbe tamore con orazio e rimembrando il primo saggio
. chiaro davanzati, 56-10: e'[tamore] ven de lo vedere e d'
/ che né 'l domestico uso, né tamore, / né bel rossor mi muova