/ roco divenni e poi gran tempo tacqui. moravia, i-325: come se
saltato questo grillo. beltramelli, ii-26: tacqui, allibito, aspettando che l'inevitabile
: e, questo detto, mi tacqui; ed esso altresì taceva. idem,
aveva aggiunto tal chiosa, ed io tacqui. b. croce, ii-7-226: voi
antiveduta, antipensata, / questo mi tacqui. antipensièro, sm. negazione del
tre volte cinse me, sì com'io tacqui, / l'apostolico lume. cavalca
: io l'amai. ma gliel tacqui. e come profferirmegli? come sperar da
ama gli fiumi, s'attuffa a tacqui, che son le lacrime della compunzione
questo tuono. metastasio, 1-2-230: tacqui finora, / perché coi nostri mali
alfieri, vii-54: ahi! troppo io tacqui, o madre; / ed or
. ma vinta da nuovo consiglio mi tacqui, e con occhio acutissimo, e con
alto. alfieri, 1-47: io tacqui / finor la iniqua passion, che tale
tre volte cinse me, sì com'io tacqui, / l'apostolico lume. m
mio cognato nella navigazione commerciale, e tacqui per non istancare il governo: il
-aveva aggiunto tal chiosa, ed io tacqui. -spirito { manìa, istinto)
d'ambra. gozzano, 114: tacqui. scorgevo un atropo soletto / e
l'epèntesi e l'ellissi. / tacqui e ascoltai. 2. enigm
, e quante altre più belle io gli tacqui! viani, 14-38: i pastori
. mentre vissi, o signor, tacqui e fui muta, / e parlo or
/ né mai mi giacerò, cui sempre tacqui / l'amor mio, che affissarla
, schernendomi! / disperai, giacqui e tacqui. 16. rimanere privo di valore
il morse. pindemonte, 212: pur tacqui, e, chine sotto il pondo
ella fanciulla. manzoni, 230: tacqui e m'accorsi dal placato aspetto /
infette, s'io vi soffersi e tacqui, / olà, voi pur tacete,
amar. conti, 90: tacqui ed arrossii / nel confrontar le ingentilite
féi: tu l'inibisti: io tacqui. berchet, 211: ma non escon
la via. pindemonte, 212: pur tacqui, e, chine sotto il pondo
di tenerezza / sentii questi occhi inumidirsi e tacqui. morando, 511: non meno
, s'io vi soffersi, e tacqui, / olà voi pur tacete, che
della madonna. nievo, 390: tacqui... e m'inginocchiai con esso
volte cinse me, sì com'io tacqui, / l'appostolico lume al cui
3-2-179: latrai a'ladri ed agli amanti tacqui. / sicché a messere ed a
de libero, 1-125: quante volte tacqui l'addio / per timore della gelida
nostre margravie, su questo punto mi tacqui. margraviato, sm. stor
: latrai a'ladri ed agli amanti tacqui, / sì che a messere ed a
. guglie iminetti, 3-137: io tacqui. nell'oscura quiete in un suon
, 210: in queste 'memorie'non tacqui che non solo il pontefice, il senato
colpi). allegri, 65: tacqui già, simulai, gradita pena, /
/ né mai mi giacerò, cui sempre tacqui / l'amor mio.
palesassi il mio parere; ed io tacqui. dopo alcuni giorni di sde- gnuzzo
certi suoi versi. luigini, xlv-304: tacqui a tanto. e poi, volendo
mutazione del cuore di selenissa. ma tacqui allora, premendomi però senza fine il
al cader vetro e non smalto, / tacqui portando la percossa in pace / che
proprio sangue? forteguerri, iv-369: tacqui, per non dire del fratello / alla
pesce bisogna che prima vegna attuffato a tacqui. foscolo, ix-1-387: la sua fantasia
mutazione del cuore di selenissa. ma tacqui allora, premendomi però senza fine il restar
bellezza. tarchetti, 6-ii-686: non le tacqui che, separato da lei era,
poco. d'annunzio, iv-1-381: tacqui, in quel giorno; e nei giorni
d'tjrbino. marini, i-225: qui tacqui, attendendo vie più tremante o la
essere un machinoso animale, non può divider tacqui se non con far che la sua
tre volte. d'annunzio, iv-1-381: tacqui, in quel giorno; e nei
., 26-68: sì com'io tacqui, un dolcissimo canto / risonò per lo
non trasse mai, / anzi ritrosa ognor tacqui o negai. chiabrera, 1-iii-54:
la bufera. guglie iminetti, 3-61: tacqui, ponendo a schermo del mio volto
tuo seme, / il mio pur tacqui: e bench'ella mi dasse / di
forte forte. gozzano, ii-175: tacqui. scorgevo un atropo soletto / e
per gli occhi. varano, 1-129: tacqui; ed a lui tenero gaudioe tale /
! d'annunzio, i-336: io tacqui. io non risposi mai. / vano
nel buio... sgolato, tacqui. 2. roco, arrochito
, sicch'io dichiarar possa / quanto tacqui sin or, la mia innocenza, /
: da principio, con sommesso sembiante io tacqui. l. f. marsili,
s marini, i-255: qui tacqui, attendendo vie più tremante o la
. settembrini [luciano], iii-3-89: tacqui scornato, ché proprio come un fanciullo
turbare profondamente. patrizi, 1-27: tacqui, temendo non forse egli fuor di quivi
. tàccia; pass. rem. tacqui e ant. tacètti, tacesti, tacque
vanno taciuti. chiari, 1-i-114: gli tacqui l'arcano del fratei mio. manzoni
la piaga onde, amor, teco non tacqui / che con quell'arme risaldar
collocarla [la fanciulla], / tacqui la fiamma in petto, risolsi abbandonarla.
arsi di desiderio e d'amor, ma tacqui riverente e taciturno il mio fuoco.
ba- sciar, alquanto mi scostai e tacqui. -recipr. rinaldo degli albizzi
è cimasa. carducci, iii-25-287: io tacqui tra il coro de'laudanti: ora
muse, voglio confessar una verità, che tacqui a v. s. nell'altra
, e osservo; e s'io mi tacqui / finora, io so il perché