le delicatezze del vostro affetto, se ho taciute le gioie profonde dell'anima mia.
prep. a o da (a volte taciute o sottintese) regge proposizioni finali o
alla deputazione più che decine di anni taciute in una biblioteca. oriani, x-24-6
. manzini, 10-105: si erano taciute davvero quelle voci, o io ero di
liberò di cristo. tassoni, 12-11: taciute avrìa quell'armi sue pietose / il
silenzio nel quale tutte le ingiurie sono taciute e tutte dimenticate. bruni, 33
molte cose si son dette che si sarebben taciute e molte se ne son taciute che
sarebben taciute e molte se ne son taciute che si sarieno dette. parabosco, 3-8
quasi finito, le campane s'erano taciute, la messa era cominciata.
le salute / che scrivendosi insieme eran taciute. sercambi, 2-i-98: ser cola
avrebbe fatto ad aver del tutto quelle comperazioni taciute che a scriverle nella maniera che egli
dire di quelle cose che dovriano esser taciute per servizio del suo padrone. martello,
iii-414: le ultime cicale si erano taciute. moravia, i-507: nell'orto
, i-507: nell'orto si erano taciute in quel silenzio persino le galline.
, 1-306: ora le macchine si sono taciute; si sente solo il mare che
landolfi, 2-93: le campane s'erano taciute. -per estens. non riportare
le quali [cose] a me, taciute, forse sarebbe suto più onesto;
niuna parola detta tanto giovò quanto molte taciute; perché il taciuto ben può palesarsi
violenza, come se le parole lungamente taciute fossero impazienti di mescolarsi e riscaldarsi tra
cose indifferenti intuendo le più reali e profonde taciute. -ant. non celebrato,