abbrividire! beltramelli, i-389: ascoltava e taceva abbrividendo per la troppa dolcezza. papini
, e stette il vento. / taceva il tutto. 6. rifl
: intorno a lui anche la terra taceva, addormentata, in un riposo fecondo
. pavese, 4-171: dino taceva, s'aggobbiva, e continuava a bassa
detto, mi tacqui; ed esso altresì taceva. idem, dee., 2-8
la mamma, rimasta senza fiato, taceva, trafelata e ansimante. piovene, 2-71
trillava, ora d'un tratto / taceva: come? come se lì presso /
argine. bonsanti, 2-27: l'adriana taceva; sulle labbra le si prolungava il
di me: ella chinava gli occhi -e taceva: io taceva. arici, 9
ella chinava gli occhi -e taceva: io taceva. arici, 9: nell'uman
rombava ancora il cannone, e firenze / taceva, assorta nelle sue rovine. onofri
. jovine, 3-50: quando taceva e si lamentava per i dolori atroci che
come ad avviar le parole, e taceva. beltramclli, i-48: [ella era
, dovevano baciar basso e tacere come taceva lui. -baciar con i denti
fogazzaro, 5-461: il lago le taceva intorno immobile, la spiaggia era deserta,
suo bambolo, minacciogli, se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un
d'annunzio, iv-2-900: dietro di loro taceva nell'abbandono la vasta corte erbosa delle
che stava al timone quasi per non disturbarmi taceva. ogni tanto la barra cigolava,
stato. / allor la battaglievole trombetta / taceva, né aveva ancor sonato. /
modo il vicino era stato ferito, taceva o fingeva di stare assopito. buzzati,
, 2-5 (168): andreuccio taceva; ma essi avvicinatiglisi col lume, il
inganno non si fosse avveduta, ciascuna si taceva. aretino, ii-244: ecco perdelgiomo
5-396: il buon paolon, che taceva sempre e non sapeva giuocare a tarocchi
- dich'io, poiché egli si taceva, -e non men crudeli, son
. d'annunzio, iv-1-8: elena taceva, avvolta nell'ampio mantello di lontra,
d'ubbriachi? serao, i-48: quando taceva, talvolta, con la rossa bocca
avere specchi. fogazzaro, 5-203: taceva seguendo con gli occhi, macchinalmente,
. la macchia potrebbe allargarsi. lucini taceva, costernato e cattivo. -che
pascoli, 159: e già taceva la chiesuola / lasciando udire un canto
mai. montale, 3-207: il pubblico taceva allarmato dai primi goccioloni e quasi subito
argento alla sua superficie, il colore taceva, dormiva. d'annunzio, iv-2-10:
la stampa officiale e officiosa di bologna taceva. e. cecchi, 6-81: quasi
nervosamente. imbriani, 1-94: taceva, stringendo convulsamente i pugni, quasi
. deledda, iii-155: sebastiana taceva, ma ogni mattina, appena apriva
: il colonnello, alto e bonario, taceva. l'altro, corpulento e sanguigno
fa men gioconde. imbriani, 1-94: taceva,
chimenti -dich'io poi che egli si taceva -e non men crudeli, son queste che
un suo bambolo, minacciogli, se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un
gallo n'ebbe seco parole, e tiberio taceva per lasciare al senato in cotali deboleze
quello piccolo e grasso. l'altro taceva e approvava con la testa, sorrideva
per lei un indifferente: 0 ne taceva o ne toccava per mera erudizione. dossi
4-175: andavamo nel buio. cate taceva nel silenzio. mi prese a braccetto incespicando
l'orecchio in diversi punti. amalia taceva con gli occhi rivolti al soffitto
così vedea l'albizzi (e non lo taceva) da quella sua stessa potenza uscire
a stridere, e la canzone della notte taceva come sbigottita e disorientata in tutto quel
s. c., 3-1-13: quando taceva, allora gridava a dio, e
di ciò caldamente supplicato dai compagni, taceva: adesso poi sentendosi divampare il sangue
schiacciò la sigaretta nel piattino. finché taceva, poveretta, così magra e divorata
oracolo, supplendo a ciò che quello taceva. = voce dotta, lat
annunzio, iv-2-900: dietro di loro taceva nell'abbandono la vasta corte erbosa delle antiche
. tasso, n-ii-314: qui io mi taceva espet- tando; ed egli da questo
. d'annunzio, iv-2-61: l'amante taceva; nelle vene il sangue gli si
, in cui la campagna, bianchiccia, taceva, sotto il cielo fosco, e
per lei un indifferente: o ne taceva o ne toccava per mera erudizione. carducci
tardi, il cielo impallidiva, il bosco taceva nella quiete solenne della sera: bisognava
suo bambolo, minacciogli, se non taceva che l'avrebbe dato mangiare a un
padre, racconti -incalzava margherita. bianca taceva, ed egli, con quell'aria che
equivoco. comisso, 12-34: il comandante taceva forse felice che questi emissari gli avessero
d'annunzio, iv-2-874: contratto egli taceva, intento a dominare se stesso,
d'immensità. jovine, 428: siro taceva attratto dal filtro malizioso degli occhi di
). aleardi, 1-207: tutto taceva. una canzon briaca / solo si
ripeteva spesso ad amedeo, il quale taceva e restava nella sua fissità.
mio petto se non dormiva, almeno taceva; anz'io la credevo morta.
sono parente della giovine professa, ma taceva e pareva godesse di noi.
non ne disse di quello! e natale taceva. poi la grandigia di un monumento
loro mezzi di fortuna; e natale taceva sempre. faldella, 1-60: l'arcadia
, et in fra quella guazando si taceva. luigini, xlv-293: l'acque
[ediz. 1827 (451): taceva, ma non più di quel silenzio
, che appare talvolta così rumorosa, taceva in modo impressionante. impressionanteménte, avv
saltare in capo d'andar fuori, taceva in pazienza. deledda, iii-144: non
lontano. il cannone per il momento taceva, ma infidamente. = comp
non badate. serao, 3-116: taceva da tanti anni e con tutti, che
. piovene, 1-87: mia madre taceva ancora, contenta, ma insoddisfatta.
. g. raimondi, 5-264: taceva, come perduta in uno spazio di mare
avendo fatto parole; lui mirai che taceva. per calle s'iva angusto, l'
prendean ristoro gli animanti lassi, / taceva l'onda e riposava il vento.
gobetti, 1-i-794: chi patteggiava o taceva nel momento in cui si preparavano le liste
elena — 215 — taceva, avvolta nell'ampio mantello di lontra.
. de pisis, 1-254: tutto taceva laggiù: la vita si era concentrata in
in su quel legno acerbo: / iesù taceva, come fusse muto. s.
ceppo. pascoli, 159: già taceva la chiesuola / lasciando udire un canto
. carducci, iii-24-330: san petronio taceva; se non che quando un insolente
, i-751: la moglie del cocchiere taceva. lui faceva ballar nelle mani il
: chiodo,... ora taceva, ma guardava in alto con gli occhi
una melopea lenta e profonda, egli taceva immoto nel suo pensiero segreto. gozzano,
/ la mite melopea della tempe clorotica taceva; / tutto il mondo attendeva.
indovinò il mercato che suo padre le taceva. tarchetti, 6-i-526: quel giorno
. deledda, iv-56: il bosco taceva, tacevano le campanelle delle capre meriggianti
d'oro. papini, v-601: pietro taceva: su quel viso rugoso e devastato
b. davanzali, i-89: né taceva maraboduo i suoi millanti e le vergogne d'
del parlamento inglese, né vi si taceva il grandissimo conto in cui lo tenevano
evelina non avevan più fine. ilia taceva. viani, 13-452: il parentado e
iii-293: il ritrecine del molino momentaneamente taceva. c. li. gadda,
degli amici raccolti a veglia sulle prime taceva quasi ingrugnato; ma poi, se
mostrava un viso mortifica- tissimo, e taceva. panzini, i-694: io guardo quella
e. gadda, 6-283: la ragazza taceva, amorfa. la fronte del brigadiere
gli occhieggiavano. bartolini, 20-379: taceva dentro il suo antro una giovane donna
un pugno di moneta in gola, e taceva: imperciocché il volgo abbai, come
nebbia. fenoglio, 3-42: tutto taceva, a parte il pigolio attonito
tempo, allor che in chiari ozi taceva / il golfo ed era il sole alto
, 5-121: da un secolo il palazzotto taceva. s'era chiuso così su uno
. codemo, 52: il marito taceva, si teneva sulla difensiva, lasciava
e. gadda, 6-290: la ragazza taceva, assorta, con gli occhi nel
chi patteggiava o taceva nel momento in cui si preparavano le liste
, visto ch'ella tuttavia rimirandolo si taceva, un po'smarrito, sì ripigliò:
il piccolino. banti, 6-46: lucilio taceva palpitando per quello strisciare e pesticciare.
ttava alla riva delle occhiate pietose, ma taceva. uzzati, 4-50: un
). fenoglio, 143: lei taceva, lo guardava con occhi lucidi.
di precipitarlo dalle finestre del palazzo se non taceva et attendesse a se medesimo. tasso
, sempre scherzoso e garrulo, ora taceva con gli occhi pregni di lacrime.
. gadda, 6-290: la ragazza taceva, assorta...: le labbra
la trovò. mara dal canto suo taceva di proposito. p. levi, 5-5
gobetti, 1-i-794: chi patteggiava o taceva nel momento in cui si preparavano le
li rispuose che la sua lunga età li taceva migliore scudo che la lingua o la
me: ella chinava gli occhi e taceva; io taceva. tarchetti, 6-i-329
ella chinava gli occhi e taceva; io taceva. tarchetti, 6-i-329: sotto il
del vestone. buzzati, 1-223: ortiz taceva giocherellando con il puntale della sciabola in
andava a braccetto con un altro o taceva una cosa purchessia. gramsci, 1-131
a. tabucchi, 5-20: a volte taceva per giorni e giorni, e poi
: filippo in quei giorni non si taceva radere. moravia, i-229: il barbiere
3-7 (i-iv-289): già si taceva fiammetta lodata da tutti, io la
. deledda, iv-493: la donna taceva, anche in quell'ora...
bassani, 3-167: per il resto taceva, limitandosi a uscire ogni tanto in qualche
protestando, e poi / il pendolo taceva /... / ma poi svegliàti
che sprizzavano dalle fiaccole frequentemente rattizzate, taceva tenebroso. 2. figur.
terror. d'annunzio, iv-2-727: stelio taceva sotto un flutto d'amore e di
. gadaa, 6-290: la ragazza taceva... come d'un'agreste sibilla
, 3-79: il fratello o taceva o rispondeva malamente anche a lei, come
era un'astante in carne e ossa ma taceva / a cui lo sguardo ricorreva allorché
. cassola, 6-100: poiché lei taceva: -con me ti puoi confidare, mica
rigagnoli. fenoglio, 1-202: tutto taceva, a parte il pigolio attonito di
propria volta. speroni, 1-2-93: taceva ognuno, pure aspettando che 'l cardinale
. tasso, n-ii-292: qui si taceva lo spirito, ponendo sosta al suo lungo
già tutto - riposatosi il vento - taceva. -sostanti magalotti, 3-79
suo schiavo, o se pure e'si taceva e lasciava col tempo svanire quella falsa
colla. cassola, 4-06: anna taceva. non era preparata a una spiegazione.
fucini, 104: il ritrécine del molino taceva, e nella quiete del tramonto si
, 20- 307: (solcandosi taceva croccare il letto con i suoi rivolgimenti,
fenoglio, 5-i-402: tutta l'acqua taceva tranne dove dalle alte rocche vi franava,
chiarore scintillavano spaventosi... io taceva, ma si sentiva ancora un fremito
, che appare talvolta così rumorosa, taceva in modo impressionante. c. e
si sapeva mai se, anche quando taceva un complimento, sbottoneggiasse a suo modo.
. de amicis, 216: ferruccio taceva. egli non era mica tristo di
in età un poco più, dicevano che taceva grosso il cervello.
et essendo lodati da tutti, solo egli taceva. orsi, cxiv-32-24: ardirei scandalizarmi
). moravia, xi-517: ugo taceva, ma si vedeva chiaro come il
: il marchese, molto scuro, taceva. pea, 7-235: il padre,
avuta di sfriso la sua parte, e taceva), si sen che
canzoni cantate. tasso, n-ii-60: io taceva e non ardiva in quell'altissimo silenzio
il grave silenzio meridiano, di sotto taceva la strada. gozzano, ii-228: notte
gli occhi sul libro, si accasciava e taceva un'altra volta. 4
nel mistero. beltramelli, ii-450: taceva ella, abbandonata in un -
. bacchelli, 1-iii-644: il vecchio taceva immobile. ebbe una stretta d'angoscia
speranza. tasso, 11-ii-292: qui si taceva lo spirito, ponendo sosta al suo
non raccontava i suoi successi ma li taceva con un sottinteso altezzoso, come giudicando
! deledda, ii-134: la donna taceva. il sofferente fu assalito da un vero
santo vangelo specificano gli vangelisti che cristo taceva. carducci, ii-10-192: ella ha capito
i-81: tiberio gli stava a udire e taceva. molto si dibatteva ma la spedizione
. n. ginzburg, i-179: walter taceva e spezzettava del pane, guardando fisso
. misasi, 7-ii-150: la città taceva: sulle mura gl'insorti erano intenti
lì appostato. ojetti, 1-464: boito taceva. si sporgeva a fissare qualcosa che
di lione volesse esprimere quello che più taceva, che 'l re di francia,
calandra, 1-234: nello studio il caminetto taceva, rosseggialucciole). - anche sostant
che sprizzavano dalle fiaccole frequentemente rattizzate, taceva tenebroso. arpino, 6-41: dal
un racconto. grazzini, 2-57: taceva già fileno, strigatosi della sua favola,
letto di lui... lucilio taceva palpitando per quello strisciare e pesticciare.
anima umana. serao, i-338: egli taceva, cercando di dominare la propria stupefazione
tasso, 11-ii- 60: io taceva e non ardiva in quell'altissimo silenzio di
, per li suoi professori gloriosissimo, taceva già senza laude di pennello.
come protestando, e poi / il pendolo taceva. borgese, 6-97: tace anche
n. ginzburg, i-848: il mondo taceva per me. non trovavo più parole
. pea, 7-509: il contratto taceva, per la malizia del compratore,
quella il trasimeno...; taceva finalmente, lo sguardo sperduto sulla tavola d'
tenterà una causa, poiché il contratto taceva, per la malizia del compratore, questo
moderna gioventù, io, che riverentemente taceva, non potetti non esclamare. malizierò,
alla sua ricca composizione evangelica di cui taceva le spese lo stesso gesù.
medesimo. d'annunzio, i-267: tutto taceva in tomo, alto su l'ermo
campana azzurra d'un convolvolo, e taceva. de pisis, 1-67: tratto,
sulle'nocchia. frateili, 1-392: clara taceva, con un tremolio nelle bbra.
trillava, ora d'un tratto / taceva. saba, i-29: trillava un cardellino
verso casa e io tacevo, e lui taceva e girava intorno gli occhi.
e. gadda, 6-290: la ragazza taceva, assorta, con gli occhi nel
pratolini, 8-417: ciò che le taceva, siccome le sue lettere andavano vistate:
tra cerchietto e beverino: solo. / taceva assorto o immemore. e lo stuolo