allegrano i fiori. pascoli, 1230: tacea senz'alitare / il campo di frumento
. posato. marino, 274: tacea la selva intenta / al celeste miracolo
gelo / fean pugna, e muta si tacea natura. foscolo, vii-18: credevano
foscolo, gr., 1-67: tacea splendido il mar, poi che sostenne,
.., per aver pace, sei tacea. pulci, 8-8: la damigella
o negletto, il * divino che tacea ', che, egli osservava, ¦
, par., 4-10: io mi tacea, ma 'l mio disir dipinto /
, par., 4-12: io mi tacea, ma 'l mio disir dipinto /
mio: secura / nel mio gaudio io tacea; né tutta mai / questo labbro
le sfere, / onde il cielo tacea confuso e vinto. salvini, 39-v-227:
, 1-4 (93): già si tacea filomena, dalla sua novella espedita.
n'usciva. manzoni, 299: tutto tacea: null'altro / che i
: su la deserta vetta giove feretrio tacea. = voce dotta, lat
la notte oscura; / con lui tacea d'intorno / l'universal natura / presso
sete ancor frugava, / di fuor tacea, e dentro dicea: « forse
5-46: giù nelle selve il rusignuol tacea, / cantando il gufo ed il
: secura / nel mio gaudio io tacea. prati, i-14: deh, non
gelida ircania? berchet, 74: tacea d'intorno / l'universal natura / presso
. foscolo, gr., 1-68: tacea splendido il mar, poi che sostenne
lira. manzoni, ii-584: tutto tacea; null'altro / che i miei passi
inerti la pupilla, / e sì tacea nell'animo / la titania scintilla. manzoni
t'arresta. foscolo, 1-291: tacea / spaventata natura; il ruscelletto / timido
: nel malauroso vespro / ogni forza tacea. = deriv. dal provenz
di mercé chiamar già roco, / quando tacea, perché vergogna e tema / vedean
par., 4-9: s'i'mi tacea, me non riprendo, / da
. nidicduòlo. praga, 3-168: tacea da quattro aprili il nidicciuolo / dove
intorno a noi vasta, giallissima / tacea la state; redean pronube / le
e senza vento. cammarano, xc-273: tacea la notte placida / e bella in
, ii-98: era la notte, / tacea la valle, addormentato il vento /
, ii-98: era la notte, / tacea la valle, addormentato il vento /
forma di cloridrato e riscontrabile nell'equise- tacea detta coda cavallina', è usato come calmante
ammaestramenti, 273: essendo domandato perché tacea, rispuose che più fiate s'era
, 275: domandando me perch'ella tacea e perch'ella non voleva rispondere a
pausa alquanto / al concerto dolcissimo, tacea. tesauro, 2-ii-32: terminate le feste
: la vecchia scuola ch'in croton tacea / fra l'uomo e dio pittagora mettea
quando è frecciato. marino, 1-2-130: tacea [la selva], se non
giovinezza. carducci, iii-30-320: solo tacea trasibulo; / ma nel bel fior
., 4-7: s'i'mi tacea, me non riprendo, / da li
così dicea il sacerdote, la moltitudine tacea riverente: grondarono alcune stille da'begli
. verri, ii-61: tutta l'adunanza tacea con maravigliosa calma, segno manifesto di
de le ionie franciulle, abbandonato / tacea. l. gualdo, iv-76: quel
. b. corsini, 16-19: tacea margherita, e aveasi l'occhio / di
-sostant. manzoni, 299: tutto tacea: null'altro / che i miei passi
. marino, 1-2- 130: tacea [la selva] senon che gli arbori
parlare si sogliono conoscere, e questi tacea. fiori di fuosafi, 143
, 5-88: tal forse / in utica tacea caton, quand'egli / agli affanni
par., 4-8: s'i'mi tacea, me non riprendo, / da
. foscolo, gr., 1-66: tacea splendido il mar, poi che sostenne
: intorno a noi vasta, giallissima / tacea la state. gozzano, i-1237:
alla foresta. foscolo, 1-291: tacea / spaventata natura; il ruscelletto /
. a. verri, ii-9: tacea ornai la cicala stridente, e in vece
proteina estratta dal frutto di una maran- tacea africana (il thaumatococcus daniellii), dotata
dalla squallida vallea, / al divino che tacea: / « sorgi », disse
e intorno a noi vasta, giallissima / tacea la state; ridean pronube / le
. foscolo, gr., i-67: tacea splendido il mar, poi che sostenne
altri abbandonava, e parlava quelle che altri tacea. petrarca, iv-3-73: vidi anassarco