1-384: accenna i mali acutamente, ma tace i rimedi. collodi, 334:
moltitudine. tasso, 10-36: qui tace: e quasi in bosco aura che
voglio. 7. locuz. chi tace acconsente: chi non fa aperta approvazione
: non lo sapete voi, che chi tace acconsente? -e'mi pare che,
2-161: l'arabo sta accovacciato, tace, e accumula la sua vita interiore.
questo, cioè 4 dove 'l sol tace ', improprio parlare, e non l'
, de'quali dice qui che l'un tace, cioè il sole, e il
, / in cui già mai non tace / la coscienza. dante, conv.
bene adegua. marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augel- letto
usi di guerra, / se bene tace la diana, a caprera. b.
la notte ama il silenzio, ama chi tace. ciro di pers, iii-
'l ciel e la terra e 'l vento tace / e le fere e gli augelli
questa imposta nessuno sa niente e la relazione tace, quasi si trattasse di cosa privatissima
/ pronto en sua vista, ed aspettando tace. a mmaestramenti, 270: dell'
spazia / prima cantando, e poi tace contenta / dell'ultima dolcezza che la
face, / e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi
vince per dire, / ma serve e tace, e quindi cresce amare. latini
. foscolo, 1-19: or tutto tace: amiche / stan le tenèbre su la
posta nessuno sa niente e la relazione tace, quasi si trat tasse
cresce e 'l ben s'ammorta e tace. fatti di cesare, 128: ma
capo. d'annunzio, ii-820: si tace il fonte ne'suoi marmi lisci /
profondo, e intorno ogni animai si tace. b. croce, ii-13-314: si
: il gesto indi s'annulla, / tace ogni voce, / discende alla sua
colpo. d'annunzio, iv-2-353: ella tace, per un poco. poi
il cor tace / e tutta perde del desio la punta
.. / che non sembiava imagine che tace. 10. intr. con
san pietrp la piazzetta della sacrestia che tace, tutta raccolta fra le logge e
, ch'è di buon cuore, / tace le su'arditesse / ed è de
sibilar. manzoni, 22: or tace il plettro arguto, e ne'miei
capaci / rivolgimenti d'intentato speco / arida tace al verno altra sorgente. tommaseo-rigutini
e però che per molti non si tace / l'àlbor melopo, che di
e quel che nel suo core asconde e tace! bruno, 61: amor
tasso, 4-65: ciò detto, tace, e la risposta attende / con atto
. idem, 4-65: ciò detto, tace, e la risposta attende / con
/ mentre bisbiglia ciascun altro o tace, / si tragge avanti e parla audacemente
st., 1-44: ogni aura tace al suo parlar divino, / e canta
13-56: ne le spelonche sue zefiro tace, / e 'n tutto è fermo il
soave, / che non sembiava imagine che tace. / giurato si sarìa ch'el
13-5: o donna mia, / già tace ogni sentiero, e pei balconi /
'l cane, e sotto il braccio tace / una zampogna ben di cento canne.
questa moderna sanno se non biasimare chi non tace. machiavelli, 364: se vi
4-78: mentre bisbiglia ciascun altro o tace, / si tragge avanti, e parla
amor mi lega; / pur, se tace la bocca, il guardo prega.
in bocca chiusa, / e con chi tace, qua non imitare lo stile
di mammella. govoni, 1-136: tace il borgo, zampilla l'usignuolo;
con una bravura, / che ciascun tace, ed ha di lui paura. cellini
dorme, e voler briga con chi si tace. redi, 16-viii-260: per qual
: il gesto indi s'annulla, / tace ogni voce, / discende alla sua
da tonde / la rauca di triton buccina tace. carducci, 834: per gli
... chi la verità tace, e chi bugia dice, l'uno
piedi / verso l'anima buia di chi tace! piovene, 5-667: 11
, lo vento posa, de stimolar non tace! dante, purg., 12-96
l'impediscono. marino, 5-112: qui tace, e poi di quella torta scala
faccia ultima. marino, 5-21: tace ogni augello al gran calor ch'esala,
lumi sparsi con profusione nella nazione, tace la calunniosa ignoranza, e trema l'autorità
che prega o al cimitero / che tace, o noci de la carnia, addio
si spazia / prima cantando, e poi tace contenta / dell'ultima dolcezza che
pace, dove gallina canta e gallo tace: dove comanda la donna, la
un cantare e quindi altro cantare; / tace l'acqua tra l'una e
la notte ama il silenzio, ama chi tace. redi, 16-vi-290: mi è
12-84: ma la garrula fama ornai non tace / l'aspre sue angoscie e i
un bel volto si ammira; / si tace, si sospira, / si tollera
si manifesta quello che colla lingua si tace. f. villani, i-413: fu
-figur. marino, 4-65: qui tace, e già d'una montagna alpestre
, innamorato del proprio nome, o tace parlando o parla tacendo.
che prega o al cimitero / che tace, o noci de la carnia, addio
, quella che precede il relativo si tace. ser giovanni, 158: donne
caccia / ne'una chioccia. / appena tace il tuono, / che quando al
face, / e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi
in chiuso foco e'si consuma e tace ». tasso, 4-27: e in
per farla chetare. marino, 5-21: tace ogni augello al gran calor ch'esala
comico / mondo, che mai non tace, / l'amara farsa e i cimbali
pascoli, i-13: forse il fanciullo tace in voi, professore, perché voi
): il nostro autore... tace il nome del paese dove fra cristoforo
a me, cocchina! ». gesuina tace. = deriv. da cocco
colossi. sbarbaro, 1-197: quando tace, il colosso che non ha dato segno
diversi. marino, 12-239: tace, né dà, fuorché sospiri e strida
comico / mondo, che mai non tace, / l'amara farsa e i cimbali
/ dice il proverbio: - « chi tace, consente ». - / dunque
il complice che va in carcere e tace, rischia il processo e una pena
di dante e di savonarola *, e tace machiavelli. carducci, i-581: gl'
va mirando in ogni lato, e tace. caro, 12-i-127: de la villa
domando: che è stato? egli tace e brontola, e mi vien detto che
'l mondo tutto a biasmo suo non tace. tesauro, xxiv-50: conchiudo,
il fumo. marino, vii-495: tace ciò detto, ed al suo dir succede
già la negra stagion che 'l mondo tace, / prendea congedo. monti, x-1-423
caccia. 15. locuz. chi tace consente, consentire è tacere: chi
il proverbio: - « chi tace, consente *. - / dunque stasera
il furor suo: ma l'altro tace; / tace, e dattorno immenso
suo: ma l'altro tace; / tace, e dattorno immenso stuol gli veggo
nel cor de'popoli consorti / misericordia tace..., / o italiani,
pascoli, i-13: forse il fanciullo tace in voi, professore, perché voi
spazia / prima cantando, e poi tace contenta / dell'ultima dolcezza che la
fo contesa, / ma la lingua non tace, mal parlando / di te.
copertamente le accenna; ed accortamente le tace. baretti, 2-232: non se
maestria. marino, 20-27: qui tace, e risonar fanno l'agone / cent'
il preso. marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augel- letto
lo vento posa, de stimolar non tace! dante, inf., 28-115:
trae dagli affanni inchina il capo e tace. leopardi, 27-69: fin la donzella
per un ragazzo che si umilia e tace e domanda perdono, al ricever uno
/ l'acquazzone una chioccia. / appena tace il tuono, / che quando al
pendono dalla croce / degli staggi, si tace. ojetti, ii-621: questa è
/ usa degl'inviati, e o tace, o fiori / risponde a cuori.
amo? marino, 19-411: qui tace e chiede del suo core il core,
tacque al principio, e quei che tace / tacitamente acconsentir s'intende. monti
vedere la debolezza che bassamente tollera e tace. manzoni, pr. sp.,
di frode, quando una delle parti tace ed occulta morbi simili, dovrebber esser
intanto per un poco il ciel si tace, / e l'aer si delibra;
si mostra delirante, / chi si tace e chi risponde. muratori, 5-iii-114:
, inquietudine. folengo, ii-277: tace iesù, né a quel delir succede,
.. dotato di vigorosi muscoli, tace e delude la tortura. parini, v-84
capace /... asconde e tace; / poi sospira e soggiunge: -a
dell'altra un eloquente silenzio; questa tace in quella e quella ragiona in questa,
pensato suo marito. pascoli, 39: tace il bambino, aspetta sino a sera
ii-60: o come spesso allor che tace il mondo / ne'silenzi più cupi
vizio. leopardi, 22-125: invidia tace, / non desta ancora ower benigna
intorno / ogni cosa sorride; invidia tace, / non desta ancora ovver benigna;
la mente favella ed è udito colui che tace e di lontana terra dimanda et acquista
tu tieni; / ma perché nulla tace il cuor che adora. algarotti,
molestato, rende grazie: flagellato, tace. boccaccio, vii-27: se tu ti
/ la colpa nell'autor, ch'estinto tace. c. dati, 8-25: queste
, 231: chi ha difetto e non tace, ode sovente che gli dispiace.
suo delitto, è condannato chi 10 tace. cesarotti, ii-283: posso però pregiarmi
dal crudel comando / stupisce, e tace, e d'ubbidir diffida, / che
altri cessa. marino, 8-123: tace, ma qual fia stil che di ciascuna
dell'altra un eloquente silenzio; questa tace in quella e quella ragiona in questa
antri compresse. cesarotti, ii-226: già tace il vento, ed il meriggio è
che indovinano l'anima, anche quando tace la bocca, e intendono per la
disse a lei, ch'ascolta e tace: / prendi, e a talento tuo
dorme; e voler briga con chi si tace. 0. rucellai, 2-12-3-32:
e 'l bosco non si move e tace, / et io son corso a riposarmi
vedere la debolezza che bassamente tollera e tace. svevo, 5-373: mi offese.
disguàglio tra colui che niega e colui che tace e colui che risponde oscuro, quanto
a te, sileno, / ora che tace la diurna rissa / del maglio e
perplesso della diuturna verosomiglianza, troneggia e tace, il colosseo. e. cecchi,
qui delle divertite passioni / per miracolo tace la guerra, / qui tocca anche a
dal crudel comando / stupisce, e tace, e d'ubbidir diffida, / che
pur cresce e 'l ben s'ammorta e tace. g. morelli, 131
è ah'infemi, cerber ride e tace. castiglione, 320: lo condusse in
i-44: là dove 'l ver si tace, / soprasta 'l senso a quel
si spazia / prima cantando, e poi tace contenta / dell'ultima dolcezza che la
al mio cor che si consuma e tace. preti, iii-175: mossi a
, ii-225: quando il vento tace / su l'erte cime, andrà 'l
cuniculi? menzini, ii-3: né tace ancor di nobil suono armata, / dalla
, / ministri del lebete, che non tace. = voce coniata dal salvini,
tronca, riprende con ghiaccia ira, tace: razzi salgono d'ogni dove.
tacere la creatura razionale, quando non tace la inrazionale? pulci, 11-120: rinaldo
tra colui che niega e colui che tace e colui che risponde oscuro, quanto
parla, e voi tacete. / se tace, e voi seguite ogni suo gesto
tutto il solar globo eclissa, / tace la schiera tra le frondi ascosa / de'
ii-120: longanime / l'odio resiste e tace; / tace, e nel- l'
/ l'odio resiste e tace; / tace, e nel- l'ombre edifica /
mazzini, i-643: un popolo che tace è un popolo che deve educarsi alla coscienza
ed egra / la selva intorno infaustamente tace. filicaia, 2-1-155: chi a
per l'aure, e 'l cor mio tace. / cadde l'ellena dèa;
con vaghezza, senza oscurità, si tace or l'una or l'altra delle
l'emendazione gregoriana. galileo, 3-4-153: tace di far cauto il lettore, come
quel ch'io dico e con silenzio tace. dominici, 1-121: oh se giuda
le viste di non sentir nulla e tace energicamente. svevo, 3-577: circa
corbo. d'annunzio, v-2-84: tace, immoto in un silenzio insuperabile
11-377: il divino / agro che tace, co'suoi armenti / irti,
chinando a quelli vergognosa, e tace. g. b. strozzi il vecchio
di conoscenza. giusti, 2-190: tace la mente, ed erra / dai sùbiti
suole / che confessa l'error colui che tace. -correggere, emendare, rettificare
. cesarotti, ii-225: quando il vento tace / su l'erte cime, andrà
strage esagitati. giusti, 2-190: tace la mente, ed erra / dai sùbiti
infedeli. a. verri, ii-370: tace il deposto, non è baldanzoso l'
sì ne ringrazia; se è provocato, tace; se è esasperato ed offeso,
felice da massa, xliii-296: tace iesù che di parlar è norma /
lo 'nfinito preme la suo bocca; / tace la sapiente e alta forma / e
solo una parola non escocca, / tace colui che la lingua riforma / e senza
lui ogni loquela è sciocca, / tace 'l signor di tutto l'universo / e
serva atene. monti, iii-255: non tace però il vivo sentimento della mia gratitudine
, s'ella sei vede, e tace? boccaccio, ii-5-25: or étti punto
dopo la prima, l'ausiliare si tace (anche quando ci sia trapasso da
vola. bariti, 8-73: qui tace la sorella di turno e l'altra,
/ porge almanco che tutta ivi non tace / etemalmente la natura. =
/ mentre bisbiglia ciascun altro, e tace, / si tragge avanti e parla audacemente
/ cor che favella più quanto più tace. bugnole sale, iv-215: l'ingegno
in re vili e superbi unqua non tace. g. capponi, i-170: egli
grame / mie genti, nel mondo che tace, / tra gli umili morti di
così forte ha soffiato, ora si tace e niuno strepito fa, quasi egli
della madre, la sua bocca che tace, / un sorriso indicibile che toglie
'l desio / ferma e sospira e tace; / e quasi aquila a sol,
/ che il ver favella apertamente, o tace. d'annunzio, 1-481: io
rifletta sulla città, / dove febbrilità tace. pratolini, 6-23: v'era ormai
in re vili e superbi unqua non tace. colletta, i-154: gli stranieri presenti
5-i-196: vuol esser stimato, dissimula e tace, che son due qualità poco francesi
/ mentre bisbiglia ciascun altro, e tace, / si tragge avanti e parla audacemente
/ la divorante fiamma in me si tace. d'annunzio, iv-2-592: mentre sentiva
scivola, si dissolve in gemito, tace, riprende filiforme. 4.
parla di decentramento autarchico e si tace di liberismo perché tra i firmatari ci
fiso nel sole? pascoli, 39: tace il bambino, aspetta sino a sera
, / del popol flagellato / ogni gemito tace. pallavicino, 1-333: ma o
orgoglio facendo or sol memoria, / tace de la beltà la magior parte. anguillara
uomo di dio, mentre la donna si tace nel suo mistero e non teme né
: / folgorando d'un riso osserva e tace / l'italo genio a cui l'
per contro, di formica (si tace per motivi d'opportunità il nome degli
e del neutono / nella mente mi tace ogni aureo detto, / qualora awien
così forte ha soffiato, ora si tace e niuno strepito fa. nieri, 174
luzi, 65: il venditore di fortuna tace, / l'uomo amputato delle gambe
forvoglia dà l'amico, dove pregato tace. idem, ii-99: se forse per
chiesa che prega o al cimitero / che tace, o noci de la camia,
invettiva. menzini, i-90: ei tace, / spento il fragor di tempestoso
! per voi vinto il dolore / tace, e la punta del suo dardo spezza
, ne le membra stanche / ogni spasimo tace. 5. colpito,
l'ira, / in me non tace. foscolo, viii-192: li accusava
e chiarità improvvise, / e quando tace anche il cielo è solo. -per
l'audace, / ma frigge e tace; / viva la chiocciola / bestia di
al mio cor che si consuma e tace. g. m. cecchi, 22-19
/ sorge, su cui l'ombra tace: / e ne sfuma al cielo nero
piace dove gallina canta e 11 gallo tace; tristo a quella casa dove gallina canta
quella casa dove gallina canta e gallo tace; è cattivo augurio quando la gallina
/ dove gallina canta e 'l gallo tace ». sagredo, 1-464: con proverbio
quella casa, dove gallina canta e gallo tace ', proverbio usato a significare che
piace dove gallina canta e il gallo tace: v. gallina, n. io
, 12-84: la garrula fama ornai non tace / l'aspre sue angoscie e i
358: del popol flagellato / ogni gemito tace. g. bentivoglio, 4-341:
parlerà vento di primavera / mentre si tace l'opera diurna, / se il
: / folgorando d'un riso osserva e tace / l'italo genio. d'annunzio
prendi, / che sol virtù, sebben tace l'aurora, / qual bel geranio
libertà del pensiero e della disciplina religiosa, tace. -gesù cristo (in quanto
tronca, riprende con ghiaccia ira, tace. manzini, 11-57: la ferocia ghiaccia
è entrato nel corpo, l'ammalato tace. de roberto, 2-194: con voce
il lume / ricovrato il pianeta che più tace. tasso, iv-297: quando andrò
puoti, 1-50: chi dovrebbe parlar si tace, e parlano solo alcuni baldanzosi,
se tutto il solar globo eclissa, / tace la schiera tra le frondi ascosa /
54: berta per lo meglio sì si tace / governando il suo figlio con desìo
/ mie genti, nel mondo che tace. viani, 19-393: un uomo abbeverato
la novella, tosto ch'el si tace. belo, xxv-1-147: non credo
: chi, troppo savia, / tace il suo male, alfin, da pazza
del ghibellinismo. ungaretti, viii-23: tutto tace; ma grido / il grido,
agguato. marino, 3-56: qui tace, e poi qual cacciatrice al guado,
amor mi lega; / pur, se tace la bocca, il guardo prega.
no 'l credi, assai. te 'l tace il labro / ma il cor te
ti prese. landino, 186: tace... quello che narrandolo sarebbe
il beneficio ignora e s'ello il tace. 3. non avere mai
tronca, riprende con ghiaccia ira, tace. -premesso a un avverbio (
d'annunzio, ii-606: lungi si tace il mare infero / ove il figlio di
più l'anno imbianca e il bosco tace, /... / tu ancora
muto / di falde e specchi, tace la parola. -in senso generico
soave, / che non sembiava imagine che tace. bibbia volgar., ix-127:
la voce piana impallidisce / e ci tace. quarantotti gambini, 11-145:
attento, a lungo impara, e tace. -imparare a mente o a
io stimo inarrivabili mentre vostra signoria le tace. tesauro, 2- 229:
brevi, finché... il cantore tace, e apre gli occhi miti di
: or qui, nella notte che tace, tu regni / incontrastato signore /
. d'annunzio, iii-2-245: ella tace... premendo su la bocca
in suso. lorenzi, 3-145: tace orrida notte, e 'l pelo / de'
inerte pende la vela / e il vento tace sul mare. 6. improduttivo
infedeltà, poiché è un parlar che tace. manzoni, pr. sp.,
fermo ell'ha di morir, ma il tace, e queta / s'infinge per
dolor negletto stassi / mio plettro e tace e la mia lira è muta. patrizi
profondo, e intorno ogni animai si tace. d'annunzio, v-1-172: la fiamma
, 486: ogni linea si cancella, tace / ingiustizia, non pesa più abbandono
sempre verna, / qual è colui che tace e dicer vole, / mi trasse
i campi. campailla, 6-73: tace: e d'acqua ripien sifone ei prende
e di stupore insassa. / già tace e torpe, impallidisce e langue. fontanella
tenti? / guardati: un'altra tace e non la senti. g. ferrari
, poiché è un parlar che tace. di giacomo, i-509: le capitali
silenzio ad arpocrate dall'osservanza, che quando tace ossequiosa onora meglio i sovrani di quello
5: venite, intanto che la pioggia tace. -in attesa che; fintantoché
o par, tuo nome, ove non tace il mio, / ambo congiunti per
dire che l'amicizia s'intorpidisce. tace. 8. assumere un aspetto
quando l'acherontia / intorpidita e sazia tace e dorme, / l'operaie decretano la
/ di ferraglia che la conduce / tace. soldati, 2-124: cominciò a fare
la libertà di apparire salottiere, compli- tace, introverse. calvino, 7-28: meglio
insuperbire. bracciolini, 2-14-17: qui tace ei, ma 'l figlio suo, che
marino, 346: stupisce e pensa e tace / la vergine inesperta in mirar quelle
pascoli, i-13: forse il fanciullo tace in voi, professore, perché voi avete
ai piedi della invocatrice l'ingombro si tace frenando i singulti sotto le pietre lugubri)
ariosto, 37-105: ma il cor che tace qui, su nel ciel grida,
/ la selva, che fremea, subito tace, / si tranquillossi l'agitata sala
. mazzini, 8-347: la critica tace sulla nostra recente letteratura, e il nome
deledda, iii-896: egli tace, con la canna nel pugno,
m'accusa, / se parla, se tace, / il labbro seguace / de'
i vetri lacrimosi. venditti, 37: tace l'eco della sinfonia / che per
, non piange; ma guarda fisa, tace, e geme d'un gemito che
sbattuta. leopardi, 13-6: già tace ogni sentiero e pei balconi / rara
fulgore escon scintille. batacchi, i-18: tace, l'abbraccia, e fin dal
lanternino -avvertono i carabinieri. l'uomo tace. la donna risponde risoluta: -ce l'
di ligustri e rose; / ogni aura tace al suo parlar divino, / e
: non però il mio latrare ancora tace. campofregoso, ili-io: e1 cinico
e pe'tuoi grandi umidi occhi ove si tace / l'acqua del cielo! b
fine, / e s'anche il vento tace / senti la lima che sega /
legna / chi di mal parlar non tace, / ché, se lor fatto ci
ogni sua via. tasso, 9-13: tace, e senza indugiar le turbe accoglie
passano coi tempi; onde il letterato che tace la verità e non lusinga che le
/ su la selva alta, che tace, / dolcemente guarda il sole.
fine, / e s'anche il vento tace / senti la lima che sega /
ha pace / dove ogni urlo si tace e tutto risveglio e riscuoto. papini
cioè lingua cervina. campailla, 11-84: tace, e gli occhi a la
senza un riflesso o un lividore di tace. 6. figur. livore
, / ma gela il labbro e tace; / lo rese amor loquace, /
spirante, / ond'avien ch'ella tace? cesarotti, 1-vii-51: ratto partì
172: l'uno e l'altro cuore tace, / tace l'una e l'
uno e l'altro cuore tace, / tace l'una e l'altra fede.
, / ma, mentr'ella sen tace, / fassi quella del volto sì
ai piedi della invocatrice l'ingombro si tace frenando i singulti sotto le pieghe lugubri
lusingata,... la plebe tace, s'allontana, sparisce.
silenzio, quel suono lontano che sùbito tace riassorbito. buzzati, 6-332: si
il quale è portato alla vittima e tace quando è tondato. felice da massa marittima
ciascuna / riva sua dorme tonda e tace il vento. morando, iii-227:
della madre, la sua bocca che tace, / un sorriso indicibile che toglie /
nascente; / di rodney al nome tace il mar fremente, / temono i regni
, o donna, e di chi tace e chiama. ariosto, 1-26: aveva
moglie di lot] una statua che tace, è divenuta / accioché, meditando un
v-18-92: però che per molti non si tace / l'àlbor melopo, che di
s'ei pur se n'avvede, tace e chiosa. alfieri, xvi-94: spero
che 'l vento, come fa, ci tace. petrarca, 304-1: mentre che
come uom ch'ai vero cede e vinto tace. -venire in potere altrui.
: il piano del... sasso tace in tranquillo, ed è levato in
cor de'tuo'fedei, che ciascun tace. idem, conv., iii-xin-io:
petto si ritiene, / la lingua tace e perde ogni sentore. boccaccio,
bella donna, il cui nome si tace, / con un'aquila in man prese
capo all'altro trasecola, rintuona e tace a lungo. alvaro, 9-286: nella
più sublimi esempi la custodiscono, si tace affatto. alfieri, 1-647: saul ne'
228: tu, il quale la fama tace e la infamia non ti conosce,
benché il tuo bel nome ora si tace, / meritan più di te priego né
gli parla, e intanto ei mira e tace. g. gozzi, i-21-106:
tasso, 2-42: mira che l'una tace e l'altro geme, / e
più mirifico. luzi, i-70: tace / il mare delle vostre ombre al mio
in arco, / ognun mira ed ognun tace. / poscia a i novi portenti
fu per rimorso? ah in lor tace pur questa / miserabil virtù dei cor
. mazzini, 46-229: la poesia tace, quasi atterrita dalla tempesta che freme
foglie marce. arbasino, 106: non tace un momento e non ti molla anche
], dove il turbine / mondano tace, / qui potrai vivere / in
pace; / el cielo e '1 mondo tace. v. franco, 272:
suo sguardo. moretti, 93: tace [la bambina], ed allarga le
fatto a scale: / scende chi tace e chi più ciarla sale. de amicis
lo vento posa) de stimolar non tace. attribuito a petrarca, xlvii-182: amor
lungamente si siede, né vi si tace, né vi si mormora. l.
. r. gualterotti, 2-242: tace egli e dentro al gran palazzo e
di tacita... mai non tace. a. verri, 2-i-2-255: ora-
dentro si tira, e per paura tace. valltsneri, 1-8: credeva che
751: un buon giuocatore di scacchi tace, parla invece chi non gode in
il signor zannelli comincia a mozzarle: tace. -far diminuire di valore,
pensiero. buzzi, 1-81: tace il cuor deluso. e, sul muso
altera i fatti, non mutila, non tace a disegno. -sottoporre a un
stupore; ammutolito, attonito; che tace imbarazzato, per ignoranza o per timidezza
10. per estens. che tace volontariamente, in modo colpevole o per
estens. condizione o atteggiamento di chi tace volontariamente o ostinatamente, oppure per stupore
letter. atteggiamento e condizione di chi tace per imbarazzo, disagio, alterigia;
non dà comunicazioni o notizie, che tace; che sta o che agisce in silenzio
di seguito. savinio, 12-100: tace d'un tratto il coro allo squillo di
negazion della cura / del proprio corpo tace. beicari, 3-10: l'altro disse
. / ti aspetta quel nero che tace, / quel grido d'inutile aita,
signore. chiabrera, 1-iii-46: ella qui tace e torna / al nobil carro.
leopardi, v-19: ascolta assai e tace assai, cosa per lo più noiosissima.
felice da massa marittima, xliii-296: tace iesù che di parlar è norma.
campagna esplori. pascoli, 39: tace il bambino, aspetta sino a sera,
ciel e la terra e '1 vento tace, / e le fere e gli augelli
oso dire il poeta) che ascolta, tace, guarda nel vuoto, quasi si
capitan eh'in tutto anco no 'l tace, / ch'egli ti voglia a l'
felice da massa marittima, xliii-296: tace '1 signor di tutto l'universo /
profondo, e intorno ogni animai si tace. verga, i-312: gli oliveti che
nostri difetti: più ci oltraggia chi gli tace. s. maffei, 7-89:
. mazzini, 8-347: la critica tace sulla nostra recente letteratura, e il nome
/ se parla di lei, / non tace di te. fucini, 312:
il complice, che va in carcere e tace, rischia il processo e una pena
. asino. carducci, iii-4-296: tace montecitorio e su 'l piazzale / giace
: tu, il quale la fama tace e la infamia non ti conosce, isquarci
ode, tanto chi opera quanto chi tace, esce dalla stanza sacrilega sfigurato in larva
essecutrice ardita. marino, vii-509: tace il fellon l'ordita froda. lancellotti,
che la cosa, di cui si tace per determinati motivi, è affatto comprensibile
sale / passa ululando l'aquilon, né tace / nel cavo sen dell'oziose scale
della vita. d'annunzio, i-655: tace / la stanza in una eguale /
: la più vera ragione è di chi tace. / il canto che singhiozza è
/ mi ripigneva là dove 'l sol tace. -stare in o a pace
, lix-55: se. ll'una parte tace, / orgoglio vene in pace.
. monosini, 360: chi muor tace; / e chi va pel mondo ha
, / ove gallina canta e gallo tace. tommaseo [s. v.]
/ o fraude può stimarsi in chi le tace. d'annunzio, v-3-263: vedo
sera. lentamente [il canarino] / tace, si gonfia. fiducioso al sonno
queste cose [didone], poi tace, ea insieme la palidèzza occupa la faccia
vergogna. tasso, 2-26: ella si tace, e in lei non sbigottito,
racchiudendo in cor l'ire infelice / pallida tace. -con riferimento a chi appartiene
sermon loquace / la bella incredula sbadiglia e tace. bersezio, 128: non c'
vantaggio / uanto puote aspirando sprona e tace, / lieto d'aver sì ebile
dietro il ca- priuolo, / ora tace. -parco nazionale: territorio in cui
pareggia. marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augelletto / col
'l vento, come fa, ci tace. giusto de'conti, 1-68: la
ligustri e rose; / ogni aura tace al suo parlar divino / e canta ogni
favellare. ed è un altro che tace, però che non ha sentimento della
. v.]: ad uno che tace o che, interrogato, non si
qui delle divertite passioni / per miracolo tace la guerra, / qui tocca anche
risoluzioni. tarchetti, 6-i-448: egli tace e subisce: la lacrima ristagna, ha
nel cor de'tuo'fedei che ciascun tace. albertano volgar., ii-45:
in rinaldo, a suo disnor non tace; / superbo e vano il finge,
, siccome dice varrone, ma il modo tace. pulci, 7-32: le
del fiume. lorenzi, 3-145: tace orrida notte e '1 pelo / de'
, in una curiosa maniera penetrante e tace. -che esplora, che scandaglia
e la forza. pindemonte, ii-116: tace la schiera tra le frondi ascosa /
, iii-18-30: mentre tutta la penisola tace, i piemontesi scendono dalle loro alpi
: on domandate, amici, perché tace / anche il biondo battello sotto il
sereni, 3-10: il telefono / tace da giorni e giorni. / ma l'
parola di dio e perduto a chi la tace. = forma sostant. di perduto1
nel cuore. ferrerò, 1-32: tace l'eco dei grandi ippocastani / ché ai
fa'quel ch'io dico e con silenzio tace. / in questa figurai nostra primizia
ed ora fissa. -che non tace, non si quieta, non è sospeso
e l'ora: s'affretta, né tace, / ché sgrida, rimprovera,
/ quel che far lieto lo potria gli tace, / e sol gli dice quel
emestina. de marchi, i-682: chi tace non perde il fiato e campa un
o a'nemici della santa chiesa, tace la salute, e talvolta mette in
ora colui che contende così agevolmente si tace? ». cassiano volgar., iv-5
sepolti. carducci, iii-4-250: or tace / tutto: da'pigri stagni pigro si
pio, che 'l suo valor non tace? poerio, 3-19: o pio terren
si placa, è la brezza che tace. -esaurirsi, concludersi (uno
s'ode mormorar, ma passa e tace. c. i. frugoni, i-3-89
congregato. monti, x-4-326: tutto tace d'intorno, e in alto sonno /
i baci e i colpi lieti / tace la casta musa e vergognosa: / da
: intento per un poco il ciel si tace. foscolo, xv-530: il suo
/ mi ripigneva là dove 'l sol tace. boccaccio, ii-247: sanza dubbio
l'opposito la pittura una poesia che tace. baretti, 1-347: la poesia non
ad aspettarla sono; / un pensiero che tace / v'è forse. e.
/ brutto ribaldo, tristo; adesso tace! rappresentazione del re superbo, xxxiv-490:
, / ch'appesa pende polverosa e tace? caro, 9-727: chi da le
310: la lira... or tace e pende polverosa. s. maffei
una lingua che parla un cor che tace. f. casini, iii-278: le
confetto o succiola. batacchi, i-108: tace, e puppasi un dito, ma
/ inchina a terra i vaghi lumi e tace. morando, 51: sola
d'annunzio, 5-470: la terra dolorosa tace e attende, / porporata del sangue
quelli che dinanzi al suo signore si tace di sua povertà, ne porta più che
. croce, 297: el vescovo che tace diventa portanaro. = voce
, 1-ii-171: posan gli eroi, tace la piaggia. foscolo, vi-497:
vince soverchianza, / poi si posa e tace. onesto da bologna, i-31:
voglia pugnace, / né l'ubbidire che tace / tra sé venerando il destino,
nel capitan ch'in tutto anco no 'l tace, / ch'egli ti voglia a
o considerate non più adeguate, o tace del tutto. -anche: la norma
, 11-98: si parla indefessi o si tace precompressi, si è più lucidi e
trascorse / da'predicanti e 'l vangelio si tace. giusto de'conti, ii-83:
si seguono i princìpi di giustizia, tace ogni simpatia, ogni predilezione per forma
graziosa che a colui che con silenzio tace. fr. colonna, 3-8: cusì
. fed. della valle, 132: tace mesta e si rode / la vipera
con voce d'amor gridar colui / che tace, e lieto star chi era mesto
/ ode ciascun, pronto obbedisce e tace; / né contraddir, né replicar
. carducci, iii-4-27: tutto ora tace, o vedovo cilitummo, / tutto:
lei prima favella, / veduta, tace, e si gli agghiaccia il core.
che chiamano giovanni senza terra, mentre tace che odoardo i la respinse appena n'
quei che l'altrui delitto asconde e tace molte amicizie agli altri e a sé
5: venite, intanto che la pioggia tace, / se vi fui madre e
che ora là, alla vostra ombra, tace. -in relazione con un compì
legiare e proficere ennante. / nò- tace l'alinfante e. ll'àino ce pò
miseri mortali, / per cui si tace la molesta cura / ed in profondo oblio
nostro autore non descrive quel viaggio notturno, tace il nome del paese dove fra cristoforo
si parla di decentramento autarchico e si tace di liberismo perché tra i firmatari ci
f f naro, 131: tace, orazion mia, non più prolisso /
, si prolunga con toni vari, tace, risorge, dilegua in un singhiozzare fievole
: qualche volta, anche se il vento tace, anche se il bosco è immobile
quando l'archerontia / intorpidita e sazia tace e dorme, / l'operaie decretano la
i-265: come si ode e si tace, quando tra le trombe del giubileo taluno
nostro autore non descrive quel viaggio notturno, tace il nome del paese dove fra cristoforo
peroché 'l proverbo / dice: chi tace, mostra che consenta. ser
sì ne ringrazia; se è provocato tace. ariosto, 24-97: quando vicini fur
, ix-1-181: la umana razza grida, tace e si ricrede per obbedire, non
, nubiloso il ciel, zefiro tace / e de'garruli augei tacciono i cori
pugnace, 7 né l'ubbidire che tace / tra sé venerando il destino,
giuochi esultano. batacchi, i-108: tace e puppasi un dito, ma non
/ or che non punta ancora invidia tace. 5. afflitto dal dolore
face, / in cui già mai non tace / la coscienza e poi seguita pena
leoni, 431: la plebe mangia e tace, le altre classi vegetano..
siccome dice vairone, ma il modo tace. roseo, v-206: quivi si stettero
, gr., 102: ove più tace solitario il verno / corre ne'
avere gran successo, l'altro invece tace, è un ragazzo più tarchiato,
vedi qual geme italia e qual non tace / i dolor suoi: sia la tua
si seguono i princìpi di giustìzia, tace ogni simpatìa, ogni predilezione per una forma
'l vento, come fa, ci tace. arbitrato di giovanni di bertazzo montolini
fa ingiuria o dice villania, questi tace e sofferisce. bacchetti, 1-i-455: doso-
sta queto e, come muto, tace. -distaccato, non influenzato dalle
231: chi parla semina, e chi tace raccoglie. nievo, 393: e
/ la notte incombe e l'emisfero tace, / io, da vana deluso ombra
/ e qui portati dove l'odio tace, / dove possono alfin dormire m pace
sé raddoppia il cielo a cui specchio si tace. g. gozzi, i-13-34:
muto / di falde e specchi, tace la parola. 8. per
ii-151: lo stagno risplende. si tace / la rana. ma guizza un bagliore
ojetti, ii-456: appena la banda tace in tronco,... [il
somigliavo esattamente al ventenne innamorato il quale tace aspettando che l'amata gli si getti
imrime. leonardi, 13-5: già tace ogni sentiero, e pei balconi rara
gabbia papagallo. de iennaro, 131: tace, orazion mia, non più prolisso
181: la umana razza grida, tace e si ricrede per obbedire, non
, / ove l'umana salute non tace, / acciò ch'io vegga con l'
: la grande sua lira lunata gli tace da presso né egli la tocca; ma
sen passa altier sopra l'offesa e tace. rajberti, 2-195: oh che bestia
: / ne le spelonche sue zefiro tace, / e 'n tutto è fermo il
. reticènte, agg. che tace di proposito e a ragion veduta notizie
riferire. -testimone reticente: quello che tace il vero circa fatti su cui è esaminato
autore non descrive quel viaggio notturno, tace il nome del paese dove fra cristoforo
sconvolgimento. einaudi, 2-216: si tace qui, perché porrebbe problemi i quali
: maligna gente che 'l suo nome tace / perché faccia non ha da comparire,
, 49-13: qual è rascion che mo tace, e nulla me dai mo molesta
del galileo, avendo osservato ch'egli tace sempre il suo nome. s. borghini
che d'altri si richiami / chi tace il suo bisogno per vergogna; / va
lingua mia sciolta per licenzioso parlare non tace. fed. della valle, 1-46:
e lo posa, volta le spalle e tace. = frequent. di ridere.
un rifiuto: / tutto, ora tace in me. -riaffiorare nella mente
, resta imbambolato, /... tace a lungo, / farfuglia, s'
autore non descrive quel viaggio notturno, tace il nome del paese dove fra cristo-
sua. tasso, 13-iv- 340: tace la vaga fama, / ma viene a
sua propria bocca se il vento si tace, disperderne sin l'ultima falda,
de'prencipi. gozzano, ii-331: tutto tace / verso la donna rivestita a lutto
scritti, de'quali per ora si tace? fed. della valle, 1-82:
capo all'altro trasecola, rintuona e tace a lungo. -essere colpito da
graf 5-898: là, dov'ogni eco tace / del mondo afflitto e rio,
mi ripigneva là dove 'l sol tace. boccaccio, vlii-1-183: a queste due
: dorme lo spirto di favonio, e tace / l'e- quabil lago, nel
, si prolunga con toni vari, tace, risorge, dilegua in un singhiozzare fievole
un fiorentino, n cui nome si tace per buon rispetto, tre volte in ringhiera
voce del populu alcuna volta dorme e tace / e quando se revellia assai temere
petto si ritiene, / la lingua tace e perde ogni sentore. -far
, i baci e i colpi lieti / tace la casta musa e vergognosa; /
vorrà ch'io vada occulto / là dove tace il campo del re carlo.
331: non turbate il silenzio. tutto tace / verso la donna rivestita a lutto
nocchier sosta / la navicella, e tace. allor ti scuoti / al rovinio che
l'orda briaca gli rugge evviva, / tace sdegnoso solo un conviva.
ripara / a quest'ampie necropoli, ove tace / il frascheggiar de'piccioli viventi.
-giro compiuto da un utensile rotante. tace. petruccelli della gattina, 4-219: «
resta solo e vittorioso, il cantore tace, e apre gli occhi miti di un
o a'nemici della santa chiesa, tace la salute e talvolta mette in quel
233: ogni pazzo è savio quando tace. ibidem, 237: secondo i beni
. alfieri, iii-2-53: qui tace e dà in un pianto dirottissimo,
boschereccia talia, / che (sbracatasi) tace ogmaltra musa, / carpa la cornamusa
, 7 ove l'umana salute non tace, / acciò ch'io vegga con l'
i1-102: per tre o quattro minuti si tace; dopo, si piange peggio di
confortarsi. alfieri, 8-217: tace poi quasi il bel desìo di fama:
terra il nome spande, / se tace el suon de la pieria tromba, /
adesso trotterella; e perché ancora lui tace sovrappensiero..., a scaricarlo di
peregrino valor, s'eu- terpe il tace. salvini, 41-280: s'ingegnava di
or si ciancia alla sciocca, or si tace dispettosamente. -senza cura stilistica
moscheni, 12: chi maliziosamente tace gli encomi e le 2.
1-420: del quarto figlio maschio del papa tace la storia, e non ne ricorda
sincero. ojetti, iii-382: mussolini tace, scuote la testa, scontento non
del mago non rifiuta, / né tace il coltellin che ardito spinse / delpuna
la conclusione dell'in- gnoranti! / tace e non parlar più, bestia scoretta.
scure / cerco avventure. che tace che colui che parla sì scuro che non
altra face / e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi
fine, / e s'anche il vento tace, / senti la lima che sega
/ la notte incombe e l'emisfero tace, / io, da vana deluso ombra
/ la più vera ragione è di chi tace. -non ancora palese (una
soave, / che non sembiava imagine che tace. polizia no, st
lanzi, ii-253: del subissati tace il conca; pur debb'es- ser
231: chi parla semina e chi tace raccoglie. ibidem, 249: chi n'
: per tre o quattro minuti si tace; dopo, si piange peggio di prima
va mirando in ogni lato, e tace. pasqualigo, dich.: si fa
padrone. parini, 487: tace il giudice ancora; / e seco si
13-5: o donna mia, / già tace ogni sentiero, e pei balconi /
petto si ritiene, / la lingua tace e perde ogni sentore. -senso
mossa / sepolcral aria ove ogni cura tace; / pace, o ceneri miste,
sembra bandita dagli scrittori. la poesia tace, quasi atterrita dalla tempesta che freme
serrarne alli secreti: / sempre mal tace la mensa satolla, / se i mangiator
ragione..., l'ambasciatore tace: quello seguita; finalmente, l'ambasciatore
soa donna. ben serve e tace. ibidem, 160: è meglio servire
/ contra il tirannoin atto altero, e tace. leopardi, 17-61: stette sospesa e
quel foglio, e si sgomenta e tace / quando seco io ragiono? foscolo,
convenzionali. berchet, 1-18: chi tace approva, dicono essi, e il saporedei
tre note al vento e pio si tace. lucini, 4: cantava, e
un'eco di piaghe a chi più tace, / cangiando in strale il sibilo
sicuro e tardivo, / nel tempo che tace! ven già che. ccolui si mova
: notte e silenzio intorno. tutto tace / come in un sogno d'armonia perplessa
condizione di chi non parla, di chi tace o smette di parlare; assenza di
. silenzióso, agg. che tace, che non dice parola, zitto;
de bonis, 32: l'umile agnellino tace e sile, / vedendosi 'rma- nere
ch'è sì dolce il tempo e tace il vento, / cogliendo fiori ed erbe
. bracciolini, 2-5-60: qui si tace, e come fumo e polve / spargesi
par., 21-59: di'perché si tace in questa rota / la dolce sinfonia
prono ai piedi della invocatrice l'ingombro si tace frenando i singulti sotto le pieghe lugubri
nazioni straniere. pascoli, 39: tace il bambino, aspetta sino a sera,
corsa. bùgnole sale, 2-142: tace, e con mano ratta, impaziente,
/ nel vasto smarrimento / ogni arala tace. montale, 5-46: tale nel punto
. tasso, 2-3: ella si tace, e in lei non sbigottito, /
chiesa che prega o al cimitero / che tace, o noci de la camia,
/ e mira e sente smidollati e tace, / e pende tutto da que'dolci
: sapeva oralba dal popolo, che nulla tace, che vinio voleva rimaritar sua figliola
oso dire il poeta) che ascolta, tace, guarda nel vuoto, quasi si
mirate il braida, che sogghigna e tace, / come che dica quel teston sì
stamane così forte ha soffiato, ora si tace e niuno strepito fa. fagiuoli,
gli fa ingiuria o dice villania, questi tace e sofferisce. caro, 16-86:
scritti, de'quali per ora si tace? valperga di caluso, 338:
del fremito. bernari, 1-163: anna tace: ormai le lancette dei loro discorsi
la specie di noi, la donna tace, / e si sommette a l'uom
le pupille gli adombra, e dorme e tace. monti, 10-2: tutti per
lei adesso trotterella; e perché lui tace sovrappensiero, rimugina. pratolini, 3-210:
2-87: sotto ancor la vallata ampia si tace / benche sormonta la sfera di segretario
accolta per ogni dove. ogni opposizione tace davanti ad essa. ghislanzoni, 16-227
intanto vuotate i vostri bicchieri: momi invece tace e ne lascia metà del suo per
a un pescator cortese, / che tace in prima ed a ragionar si assetta.
ed il respiro quasi anco in lor tace. -appena accennato (un sorriso
vince soverchianza, / poi si posa e tace. bartolomeo da s. c.
pratesi, 3-399: in questa lettera tace la festa che gli fecero i senesi di
oppresse / memorie belle eterna siede e tace. 36. estendersi nello spazio,
3-254: la mezzanotte suona e l'orchestra tace e la sala piomba per un attimo
grazia nude. graf, 5-587: tutto tace nel lento / vespro. solo,
ed esaltati, mentre dei migliori si tace o per male passioni si sparla. savinio
popolo... o guaisce oppresso o tace spauroso. -di animali.
spazia / prima cantando, e poi tace contenta / de l'ultima dolcezza che
la specie di noi, la donna tace / e si sommerte a l'uom tiranno
/ talor si scorge, quando il bosco tace, / e basso per la valle
or la civetta, per che serve e tace, / pose nel loco mio,
. g. ferretti, cxxxiii-697: tace la tromba altera, / spira tranquillità.
fede e a'nemici della santa chiesa, tace la salute, e talvolta mette in
dalla croce / degli staggi, si tace. butti, 303: passarono ultimi,
, lo vento posa, -de stimolar non tace! / lo cor perde la pace
: il vento... ora si tace e niuno strepito fa. -fruscio di
balzi cagiona. berchet, 23: ove tace, ove mugge lo stroscio, /
state allegri! / finché la guerra tace, / ci succhierete in pace. pratesi
indie, pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacete, tàcciono;
te, o donna, e di chi tace e chiama. guicciardini, 2-1-290:
. guicciardini, 2-1-290: tale ora tace che allora ardirà di parlare. tasso,
petrarca, 150-9: talor tace la lingua, e '1 cor si lagna
. fagiuoli, vii-108: la lingua tace senza rinfrescarla. -con uso impers
gozzi, i-13-125: amici, qui si tace, e io so il perché.
, / che non sembiava imagine che tace. fagiuoli, ii-18: il mio ritratto
, 191: la grazia di dio or tace solitaria con sant'antonio, or prega
spazia / prima cantando, e poi tace contenta / de l'ultima dolcezza.
si parla di decentramento autarchico e si tace di liberismo. -con riferimento a
che 'l vento, come fa, ci tace. petrarca, 164-1: or che 'l
ciel e la terra e 'l vento tace. de iennaro, 60: è sì
60: è sì dolce il tempo e tace il vento. giuliano de'medici,
dopo la pioggia alor che 'l vento tace / assai più luce il sol che l'
, 13-56: nelle spelonche sue zefiro tace. metastasio, 1-i-54: tacete,
5: venite, intanto che la pioggia tace. michelstaedter, 393: il vento
. michelstaedter, 393: il vento tace sul mare. -non giungere a illuminare
apoco / mi ripigneva là dove 'l sol tace. buti, 1-35: 'là dove il
, 28: l'onda si ristagna e tace. arici, i-168: possedute /
tacciono le selve. marradi, 218: tace l'aria e tace l'onda /
marradi, 218: tace l'aria e tace l'onda / sotto il fascino lunare
è pieno; quando non ha più acqua tace. gatto, 1-60: in ogni
gatto, 1-60: in ogni foglia tace / l'ulivo, la tristezza.
, / e dopo il colpo, incenerita tace. cesare [imitazione di cristo]
, / ch'appesa pende polverosa e tace? d. bartoli, 33-35: posar
scrofani, xxiii-544: dopo tre minuti tace lo strumento e i dervis tornarono in
pendolo taceva. borgese, 6-97: tace anche il campanello della porta.
.. /... / poi tace il grano e la canzone. arpino
cesarotti, 1-ii-171: posan gli eroi, tace la piaggia. manzoni, pr.
altra face, / e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare,
ii-228: notte e silenzio intorno. tutto tace. 9. venire meno nell'
da barberino [tommaseo]: in me tace / conoscenza d'onore. foscolo,
... / quando l'istinto tace e si compiace / nella gioia dell'utile
qui delle divertite passioni / per miracolo tace la guerra. -trovare pace (
monti, x-1-140: ivi il cor tace / e tutta perde del desìo la
49-14: sola la vista del cor non tace. -non far sentire i propri
popoli; allor si piega alla forza, tace il diritto. 11. mus
ma non risponde alcun: ciascun si tace. gemelli careri, 2-i-398: io non
annunzio, 5-482: quando la voce si tace, il silenzio si fa alto e
carducci, iii-2-138: intorno ogni animai si tace. beltramelli, iii-414: le ultime
, 10-i-60: la loro coscienza tranquillamente si tace. fiacchi, 152: la fame
: il nostro autore... tace il nome del paese dove fra cristoforo aveva
, / tal che ciascun di lamentar non tace. giovannini, 5-40: orsù tacciam
1-7: e'si suol dire cne chi tace acconsente. monosini, 84: è
. idem, 360: chi muor, tace; / e chi va pel mondo
pace, / ove gallina canta e gallo tace. loredano, 40: chi non
233: ogni pazzo è savio quando tace... si dura più fatica a
parlare. roidem, 266: chi tace acconsente, e chi non parla non dice
[s. v. tacere]: tace o 'tacet'in latino significa nelle carte
tacitóre, agg. ant. che tace, che rimane in silenzio senza lamentarsi
. guicciardini, 2-1-290: tale ora tace che allora ardirà di parlare. casalicchio,
militare. boccaccio, i-391: filocolo tace, mostrando che molto gli dolgano i
crede in rinaldo, a suo disnor non tace; / superbo e vano il
: ei gli occhi atterra, e tace, e ondeggia / in gran tempesta di
il falso o nega il vero o tace, anche solo in parte, ciò che
: mirate il braida, che sogghigna e tace, / c'avesse in che istato e
è l'ora: s'affretta, né tace, / ché sgrida, rimprovera,
e'sensi oscuri e bui: / tace, è 'l dispetto proprio de li sciocchi
il quale è portato alla vittima, e tace quando è fondato. olina, 63
, parendoli avere il torto, si tace di quello volea dire. ariosto, 6-ir
, ch'arde se suona, ange se tace. -plur. coppia di innamorati
bocca riarsa dall'odio, ella si tace. quasimodo, 6-111: torvo, lamentando
travasato nella condizione operaia, o almeno tace. 14. manifestarsi spontaneamente attraverso
nulla intorno ai casi che ignoriamo, ma tace perfino o traveste ciò che di lei
172: l'uno e l'altro cuore tace, / tace l'una e l'altra
uno e l'altro cuore tace, / tace l'una e l'altra fede * /
spagna, austria incerte, russia che tace ed arma impensieriscono i politici e noi
la gara / de'tunicati iàni: già tace / il vostro coro, grande meraviglia
7-97: la mezzanotte suona e rorchestra tace e la sala piomba per un attimo nel
ii-331: non turbate il silenzio. tutto tace / verso la donna rivestita a lutto
quando ci assale. graf 5-440: tace / de'turbolenti miei pensieri il grido.
francesca chini gli occhi; e si tace. ghislanzoni, 5-7: gli uditori
spazia / prima cantando, e poi tace contenta / de l'ultima dolcezza che
un ragionamento. giamboni, 8-ii-351: tace ora il maestro, e dice che conclusione
13-56: ne le spelonche sue zefiro tace, / e 'n tutto è fermo il
face, / e tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi
seminude. gozzano, i-188: e tutto tace. non il sepolcrale / silenzio rompe
: venite, intanto che la pioggia tace, / se vi fu madre e vergine
/ che non sembiava ima- gine che tace. 7. efficace (un
et ogni ben del ciel a noi si tace. tasso, aminta, 664:
/ la più vera ragione è di chi tace. / il canto che singhiozza è
conosci la vigna / che di notte tace. -con allusione oscena e scherz
alla terra, / sotto un cielo che tace -attendendo un risveglio. -con valore
ottimo, i-517: la vergine mutila tace; quella scoprendo li suoi canuti capelli
/ la più vera ragione è di chi tace. / il canto che singhiozza è
. zitto, agg. che tace, che fa silenzio, che si astiene
un concerto suona e come il concerto si tace incominciano a suonare i tamburini e le
a. lomunno, 1-30: rosa tace. silenzio stampa. massima figura di
travasato nella condizione operaia, o almeno tace. l. romano, 7-20: gli
, whitman, l'omero dell'oggi, tace. rebora, 34: se si
e sfuggente snooze e di nuovo tutto tace. = voce ingl.,