ii-207: un mio gioco di sillabe t' illuse. / tu verrai nella mia casa
, dopo la vittoria, ricorda ancora t' athenia'. tutto il resto, a suo
natura / e chi mai al battesimo t' assunse, / bugiarda, porca e piena
/ perch'io de la suo fede t' amaestri / e perc'assaggi d'un'altra
de'medici, 12-236: quella virtù che t' ha prodotto et ale, / silvestro
che uno servo o altra terza persona t' intenda,... ovvero quando per
dio ti creassi non eri, lui t' ha creato e fattoti a similitudine sua.
tu pur, santa sofia, / gloriosissima t' allieti / sacchetti, 154:
): di queste parole ch'io t' ho ragionate se alcuna cosa ne dicessi,
di confessarti ne'due biglietti ch'io t' includo la violenta tempesta del mio cuore
. nievo, 1-3: quando io t' abbia sincerato della cosa, allora non potrai
appresso il mondo le procedure sue e t' intenzioni della corona di svezia, scaricando
. mi svela, / perché così t' ascondi? / che tenti, che vuoi
7-i-54: se tu, pittore, t' ingegnerai di piacere ai primi pittori, tu
in casa, ove soletto / alessandro t' attende tuttavia... /..
/ bevi pian, ché non t' ingozzi. monti, v-418: la convulsione
prenda d'uno afflitto veglio / che t' ama cum affecto singulare. giraldi cinzio,
dei milanesi. leopardi, iii-798: io t' amo sempre come singolarissimo amico.
da tutti... fin quando non t' accorgerai che non vuol singolarità cristo,
tu se'dextro / che s'el t' avien senextro / disvai vergogna più che vai
o andando su co'l pendio, non t' imbratterà niente. = voce
disse « basta, sior marco, non t' ha fatto apposta! ».
machetto! il tuo signore / sir t' elesse di caudore. / -ma quel
, 973: fui la tua schiava e t' ebbi come sire; / ep- pur
sé: « come soffri! come t' affanni! in quale ambascia tu smanii!
iii-573: chi ti potrebbe dire quanto io t' amo e quanto mai smanio di ribaciarti
fosse sudicio l'emigrante lucchese: tut- t' altro. ma questo, perché era più
smarrii. buonarroti il giovane, 9-731: t' è stata tolta, o forse c'
spirti. fantoni, i-71: musa, t' arresta; un pigro gel mi morde
iacopone, 1-70-113: figlio, l'alma t' è 'scita, / figlio de la
, 60: nova pazzia d'amor forsi t' invita / a gridar qual fanciullo
, evanescente. montale, i-ai: t' è noia infinita la volta / che stacca
poss'io / saperlo insomma, perché tu t' alzassi? / a pregare il gran
/ che smemorasse l'anima perduta, / t' ho bisbigliato la mia rea menzogna /
-estu tanto smemorìa, che ti non t' arecorde una parola? -se no una,
: ma non ti smenticare quello che t' ho commesso per gli altri.
le viste non risparmi; / posto t' avem dinanzi a li smeraldi / ond'amor
durata in te e quante volte la t' ha ismerdato e netto? 2
, iii-2-89: 0 profeta, che t' ingozzi / di pesci crudi a gara con
2-128: su questo tema semplicissimo: 'io t' amo', ho studiato e conosco un
a ora di vespero fummo giunti a t' albergo della fede... e ivi
su mai toma. aretino, v-1-345: t' erto, duro ed alpestre orrido monte
: che voce! non è quella che t' ho fatta. dove si forma?
). barilli, 9-322: non t' incute paura il colosseo con la sua snaturata
prussia faceva sforzi di snazionaliz-tribuito che quel che t' allaccia. 0. rucellai, 2-2-8-400:
con sì lieve e affaccendata snellezza che t' appariva e fuggiva prima ancora d'avere udito
la snervi. de amicis, xiii-222: t' avranno detto che sono uno sdolcinato stucchevole
se ti ricordi la faccia sua, non t' è più bisogno di veder la figliuola.
, i-183: re di francia, io t' offro modo / di troncar la ingrata
oh come orribil forme! / quan- t' è ne gii occhi lor terrore e morte
nel viso e nel vestito. « che t' è successo? da maggio a ottobre
iii-2-341: soave, / ah, come t' ho veduto, sii! finiscimi.
veduto, sii! finiscimi. / t' ho baciata la bocca. avevi il volto
1-iii-68: sa. no le mente che t' àno asaggiata / e quanto elli è
son questi / debiti premi a chi t' adora e cole? ». tassoni,
iesù, tuo dolce sposo / allor t' abbraccerà, / daràtti il baci suo /
vera, / ché non soccorri quei che t' amò tanto, / ch'uscì per te
la lotta, al corso, / io t' educai le membra. -milit.
conoscea: / « per tutta roma t' ho cercato invano, / e pur qui
227: va'sodamente nel fidarti e non t' abbottac- ciare: e chi più ti
me e 'l mio el me'piacer t' assegna / non per merto di tu'don
passioni. mazzini, 11-403: addio: t' ho guerra si fece grandissima pace
leone ebreo, 29: di quelle cose t' ho domandato, sono satisfatta. marini
geva, io lo conosco; / perché t' è uscito il manico all'accetta,
tue peccata! / da poi che non t' ha morto el sodo letto, /
io non avea veduto ancora / se tu t' avevi lancia o soda o busa »
). tebaldeo, xax-7-00: narrato t' ho, benché con stranio modo,
, xxxiv-118: quello che all'inferno più t' invia stato per voi, avarei posta
; e se t' avvezzi / aver meco pazienzia, / non
e infiammata, / che ti soffoga e t' abbronza le ciglia. -coprire
. che innanzi innanzi in te medesima t' accendesti feralmente di furia e di rabbia
6-234: or vieni: / or t' è d'uopo il riposo: alle tue
carne umana, o iniquo uomo, come t' è sofferto l'animo ferir colei che
è sofferto l'animo ferir colei che t' avea sanato della ferita della miseria? d
: egli è molto tempo ch'io t' amo e che desidero di viver teco la
f. frugoni, 184: condonami se t' allungo il digressivo morale con un accidente
te vide nel dretto, -non hai donne t' essaltare. dante, vita nuova,
n'andrai / a lei che più t' impera, / ché 'l tuo suggetto è
imitazione di cristo, i-14-3: se tu t' accosti più alla tua ragione e industria
sogghigno accorto, / « scherzi o t' infingi? ». g. giudici,
e mille secoli soggiaci, / e pur t' agiti ancora e ancor non taci /
tu se'engannato, / ca esto monno t' hacecato. / cecato t'ha questo monno
ca esto monno t'hacecato. / cecato t' ha questo monno / coi. delette e
di'che ella infra 'l decimo giorno / t' ha impromesso di qui ritornare; /
arrivano agli orecchi / di tai ribalderie / t' ho detto; e in oltre ti
solamente, del solio del regno, t' avanzerò. canteo, 72: l'altra
dopo questi cennini, 3-136: t' apparecchia un cuscinello grande come vengono
. verafatto, quando tu credi che t' oda, e'ti spicca un ut,
parlo d'altro, / ad altri che t' ignora e il suo disegno / è là
recò sulla groppa. « il rimanente t' insegnerà il naturale, che sarà nostro bifolco
qui invano, / soldo darotti, se t' è in piacimento. giannone, 249
meno che non si conviene a chi t' ha o punto, o dimandato di alcuna
di ueste mani; e forza / t' è laudarla, tacerla o penr meco.
angeli, ch'a questo / sensibil t' ha levato per sua grazia. laude cortonesi
fa bianco solecchio / talvolta, e poi t' avvolge a mano a mano, /
altari /... / noi t' imploriam! 2. compiuto o
-di animali. carducci, iii-3-172: t' amo, o pio bove...
/ aspetti tu alcun, che forse t' ama? ariosto, 7-53: soletto
allumi, / essa le vene marzial t' addita: / fra i strati minerai cangia
per quattr'anni e un giorno / t' appaghi il sol dir: « zelica è
i-iii: dimmi, poeta, se talor t' avviene / di notar, nel pensoso
, io: devota in solitaria cella / t' ascondi. parini, 377: stolta
singolare, che non corrisponde a nien- t' altro (un'opera, un'idea,
baldanza / da oggi avante a me tu t' avicini. svevo, 3-761: era
basile [croce], i-184: se t' incontri con la solita vecchia ed essa
nelle presenti onde dimori, perdonami se io t' offesi, ché non fu mio intendimento
tua sollicitamente; e guarda che non t' escano di mente le parole e quello
lo. calandra, 1-191: scusa se t' ho sollecitato. banti, 11-18: luigi
). iacofione, 18-10: sì t' affligon li figlioli, -che li largì po'
darà così bella occasione? tu sai quanto t' amo; tu sai ancora il
di 2-178: se il sole non t' ha succhiato le midolla e non t'ha
non t'ha succhiato le midolla e non t' ha inciliegi soli. frollito le
giusta vendetta giustamente / punita fosse, t' ha in pensier miso; / ma
paresti / là dove armonizzando il ciel t' adombra, / quando ne l'aere aperto
l'abbandonare il tuo ritratto: non t' è somigliante, è vero, non è
, / se più avvien che fortuna t' accoglia / dove sien genti in simigliante piato
/ o lasso! lo mio cor poco t' asaggia. b. davanzati,
dita / di quel maestro che tut- t' altri avanza. -di una somiglianza (
, 28-101: 1 cerchi primi / t' hanno mostrato serali e cherubi. /
sangue pista; / se 'l tempo t' alza, il tempo ti sommerge; /
. orsù veniamo alla somma: che t' è accaduto? -venire a somma
mazzini, 86-192: ogni riluttanza a sommergere t' io'in un lavoro collettivo comandato dalle
sangue pista; / se 'l tempo t' alza, il tempo ti sommerge, taro
borea e d'euro e d'ostro / t' avrìa sommersa, se dal sommo chiostro
; / già rapia ganimede: / così t' ha tolto in ciel per tuo riguardo
, e come spiccata da un vento / t' abbatti fra le braccia / del tuo
braccia / del tuo divino amico che t' afferra. piovene, 38: il ragazzo
che tutto quello che ho messo in carta t' ha sempre incuriosito in sommo grado.
, i-655: sparvero mio, ch'io t' avea nodrito, / sona- lio d'
melensa e sonnacchiosa / già per dormir t' assidi. cesarotti, 1-xxxiii-340: sì tosto
. cesarotti, 1-xxxiii-340: sì tosto t' addormisti, o sposo amabile? / oh
qualità simile a lei / suo germano t' appelli e suo consorte, / come,
per maggior sciagura / vigila eterna ognor t' opprima e stanchi, / sì ch'
com'i'v'intrai, / tan- t' era pien di sonno a quel punto /
officio suo col direttore, non mancherà t' offa'di esercitare la virtù soporativa anche su
. m. cecchi, 7-5-1: io t' ho conosciut'affatt'or, soppiattonac- cio
ventre materno. imbriani, 6-174: t' era pur meglio morire in foce, od
ma, com'io veggio, maraviglia t' ho soppresso. guido delle colonne volgar.
moretti, 3-150: sorella, io t' amo come l'ombra triste / che le
, / per le ragioni ch'io t' ho sopra esposte. grandi, 116:
. francesco da barberino, i-259: disovra t' ho mostrato / del reverir e del
se'degna: / la divina natura / t' ha sopraesal tata / o
anonimo, i-547: sovramaravigliosa / t' àve dio criato: / di neve
qualche dono a dio chiedesti, / che t' à ben soprapagata. 2.
la soprascritta della tua cara letterina, t' ho veduta alzata. settembrini, iv-353:
m. franco, 1-48: l't' ho, gigi, somin da scarafaggi,
bene » / (ch'ai soprassegno t' ho riconosciuto). = comp.
di tanta apa- renza / ch'amor t' inganna, chiar come il cristallo; /
frugoni, vi-481: replica ora ciò che t' occorre di sopravanzo. = deverb.
[o dio] quanto spesse volte t' ha cacciato dalla memoria mia la sopravvegnente rovinosa
in te e la virtù dell'altissimo t' adombrerà. cavalca, iv-2: riceverete
dolente! che sentenzia è questa che t' è sopra venuta, che tu eri
e la sopraintendenza, quella medesima io t' offerisco. f. casini, iii-654:
, educati nei seminari, per leggere t' orlando furioso'dovevano sorbirselo nell'edizione purgata
l'attuale mio campo di battaglia è t' eneide', nella quale sorbisco mille dolcezze
, becca quelle sorbole, che zemrude t' anderà, dove s'annasano i meloni.
avrò io sorcotto e mantello / sed i't' aporto alcun buon argomento / che ti
, senza la quale neuno si salva, t' avesse fatto fede. cellini, 1-107
e sorda, / hai tradito colui che t' adorava / et altro non cercava /
col capo basso, / perché durezza t' ha fatta spiatati giusto de'conti, i-77
fugace, / poi che col dir t' offendo, / i'mi morrò tacendo.
e quanto f f >iù t' interni / in queirampia di luce alma sorgente
giorno in giorno, e di me non t' accorgi / che son sì stanco,
avete detto allo schiavo: « non t' attentare di sorgere ». periodici popolari
/ ulula forte / il vento e t' urta e ti percuote a lungo: /
: entra pure, o viandante: / t' ha sor- giannone, 1-v-463: lucantonio
: 0 mio caro signore, / io t' ho arrecato un padiglione adorno, /
sormonare; / parente néd amico non t' ha aitare. 2. sentenziare
più che non puoi? la tua pietà t' inganna / e sei giovane e soro
per le rive i rivi / mormoranti t' allettin lusinghieri. -radioso (la
): molte volte la bella umeltate / t' ha fatto invito che per lei te
, o sorriderai a qualche speranza che t' illude. -apparire compiuto e artisticamente
piuttosto vuoi, del tuo mecenate, t' inframettevi, ne'quali erano più larghi bocconi
notte. fucini, 973: vieni, t' ho fatto un sorso di cordiale.
/ fa'al caro amante, cui t' ha dato in sorte / benigno fato.
delle umane sorti / armi e sostanze t' invadeano ed are / e patria e,
iron. cavallo, / nel giugnere t' avrei dato cotal sorte! giorgio dati,
, i-147: la notte e i mani t' urgeran ben presto / là di pluton
sospettose ombre nudrita; / chi nel dolor t' e pari? 3. levato
fidarti!.. va'innanzi, t' hodetto., e io apro l'invetriata
tuo cuor non sospetti; / finor t' assolvo, e tu m'insegna fare /
van ti scoto, / e all'orecchio t' approssimo invan: non hai più moto
con sogghigno accorto, / « scherzi o t' infingi: e che? ».
suo cordoglio. baretti, 6-120: t' informa delle irreparabili perdite che ha fatte,
umane sorti, / armi e sostanze t' invadeano ed are / e patria e,
diritto orrendo a sostener non uso / t' offre, o re, questi patti.
bona venturosa, / e dille, se t' adimanda, / che per lei pene
« poi che di tormi l'anima t' aggrada, / priegoti, cristo, con
gilio, 389: vita gioiosa da cristo t' è data [a san vincenzo]
: io propongo e sostegno / ch'io t' amo e per amarti, / ne
filarete, 1-i-19: sì che, come t' ho detto, la testa è una delle
girolamo volgar. [tommaseo]: più t' è onesto almeno a sostentare la colpa
sonti cadute l'ale; e dato t' aio la bolta sottana ».
cadute l'ale, / e dato t' aio la botta sottana; / dunque,
, 1-63: è1 demonio subtile / vedo t' a messo in core / contra el
barcolla ciondolon le braccia: / nisa, t' affretta, ch'ei cader minaccia /
io ti sconcerò di socto e ched io t' impiccheròe per la gola. lapidario estense
socto per modo, come vedi, t' ànno fiacato il collo.
sai neppure uccidere! sangue di chi t' è morto; sangue di chi t'è
chi t'è morto; sangue di chi t' è vivo.. mannaggia questo e mannaggia
viani, 19-520: 1 macellari t' appioppano osso a bizzeffe e pezzi di santantonio
occulta il tuo consiglio da quelli che t' invidiano. d. bartoli, 2-4-151:
arpino, 12-62: il giorno che t' attacco io un bottone, ti si apre
bell'aria aperta. sbarbaro, 2-54: t' odio, compagna assidua dei miei giorni
, / per la supercla fede che t' à messa. idem, 1-313-7: l'
francesco da barberino, i-102: né troppo t' aviliare / né di soverchio intrar inangi
v-3-127: l''ars notaria'e t' ars dictandi'furono le due mammelle che lo
: canzonetta mia fina, / or t' invia presente / a la sovrana in cui
sacerdoti, e'tepidi, e non t' hanno aiutato ne dato suvvenzione alcuna al
monti, 14-12: 1 caldi lavacri t' apparecchia / la mia bionda eca- mède
rimiri una bella femmina, per non t' invaghire di essa, hai da pensare che
c. i. frugoni, i-6-273: t' accorgerai, ser petteggiante sozzo, /
lemene, ii-297: salutar giordano il crin t' asperga / e da sozza impietà l'
spaccian per generali e per condottieri, se t' hanno a dar qualche cosa, aspetta
- poss'io / saperlo insomma perché tu t' alzassi? / -a pregare il gran
ei [il libro] dà qualcun t' insegni, / creduti ottimi e degni,
. fra giordano, 2-249: quando t' alzi tu? quando tu ti spacci e
. giustiniani, 69: figlia, ben t' azo intesa; / io vedo ben che
fretta. savonarola, i-ii: se io t' ho detto: « fa'penitenza ch'
svariada, / e cum le mia io t' ho dada una rea spadagada. andrea
il trafiero ti torse, il cinghiale t' avrebbe conquiso in terra, e ora fai
pulci, 8-85: or ch'io t' ho vinto, fracassato e zoppo, /
/ a quel che vuol la giustizia t' opponi, / ed hai cavato fuor lo
, / perch'io de la sua fede t' amaestri / e perch'assaggi d'
la tèrza pillola a inghiottire, / e t' assicuro non ha tante spine. /
; / col fu- scellin caendo oggi t' andai. = comp. dall'
pagine di gicinti e azalee, ma anche t' imbattevi in una sparagiaia, in una
antonio da ferrara, 157: onor t' è grande, se costui sparagni. battaglia
laude cortonesi, xxxv-ii-30: quella pena t' er'amara, / ché 'l
osceno / con sacra fiaccola / i templi t' arse / e i segni argolici /
tu, prima che tu sii pieno, t' affretti di spargere contra le legge.
1-4: un dì sei scomparso, non t' ho trovato più, sparito sotto un
iacopone, 93-58: figlio, l'alma t' è scita, -figlio de la smarrita,
sparlare, / sonne cruccioso, ma vò t' appagare / prima che 'l tuo maldir
, 12-iii-270: io non so quel che t' abbi bisogno, ma de le cose
solare figurata dai suoi capelli svolazzanti tut- t' all'intomo a guisa di radiazioni luminose,
rima sparsa / e invoca apollo, che t' aiuterà buonafede, 2-vi-291: è forza
che tu sia una genitrice spartana, non t' impongo nemmeno di sentire la guerra.
ch'io ti veggo, con cinue t' incanto, il sangue ti bevo et il
, 3-181: vedi... come t' hae a mondificare: e spartendoti dalle
se fai bene i tuoi calcoli, t' accorgi che in quasi trent'anni un solo
: il dì della festa... t' invita la sensualità che ti vadi spassando
gabr. pepe, i-54: non t' imbarazzare tanto delle spauracchia- te di cicco
ferrari, 362: ne solo io t' amo, o sposa, pe 'l dì
giustinian, 1-170: marta, io t' ho trovata / sempre più vigorosa; /
uno straccale, faccia a spaventanecci, t' inghiozzo il capo nel sabbione. =
eo patisca non spavento, / tan- t' amorosamente amor mi tene / ma quanta gioia
menti; / e composto fra te t' hai queste cose / acciò che da
tommaseo, 2-iii-272: rammèn- tati che t' ho baciata nella cucina tua; / e
mi specchie, / e ch'io non t' ami sempre e sempre adori. rime
quasi una spezie di rosso, ma t' i casi espressi nella presente sezione, quando
che hai intrapreso per amore di ludmilla t' ha portato così lontano da lei che l'
giornata. buonaparte, 3-13-62: -che diavol t' ha ella fatto che tu la bestemmi
me'fradeli dapoi ch'eli me ài spedegada t' anema. 2. sbrigare,
discerno meglio / che tu qualunque cosa t' è più certa, / perch'io la
con poca spellatura di ginocchi, tan- t' era nano e ciuco. n. ginzburg
/ me pietosa ti finge, ella t' inganna. goldoni, x-505: allor che
tu [cristo], cortese ke t' arendi, / tu medesmo sì te spendi
lingua. bacchelli, 1-i-549: se t' incontro a faenza, non starò a
pur di mopso? o pur altri t' invia, / forse più ricco spenditor di
barba da romito! / chi 'l mantel t' abbi stracciato? goldoni, xii-139:
? pascoli, 63: getta quelrarma che t' inper vederli io con l'occhio non
castetate, che è questo, / che t' aio mo en tanta piacenza? /
anima innocente. crudeli, 2-112: perché t' infìngi e di pudor mentito / adombri
me la negare, / po'che fortuna t' è tanto nimica / che tagliata dibassata per
/ per otto novra). dì t' invito alla mia tavola. de mori,
combattimento. fazio, i-4-29: bene t' ho inteso; ma tu non dè ire
te stesso? ancor credi che giacinta t' ami, e voglia così sperimentare il tuo
da uno o due di noi? / t' hai proposto che cosa sperticata!
fazio, i-11-3: in breve assai t' ho chiaro discoperto / del mondo l'abitato
. anonimo genovese, 1-1-260: desenor t' an faito assai, / e per-
da alessandro, già da filippo, così t' ho chia mato io sempre
xv-172: quando il cielo vorrà, t' avvezzerai alla mia scrittura, ed io spesseggerò
che pesi / invano l'alba in cui t' aspetto / con lo sguardo d'un
/ e sappi ch'oltre a quelli che t' ho detto, / spettanti al tuo
che se io ti giungo, io t' uciderò. aretino, 20-306: se la
, poeta, nel torbido universo / t' affisi, tu per noi lo cogli e
sonno. - egli è bene se non t' è spezzato dai mordaciiensieri della avarizia, dalla
mi spezi la mia fantasia, / presto t' insegnerò come gli è nato / con
i tuoi lisci, / ti specchi e t' abbellisci / di flegetonte nel sulfureo fiume
un dio sì vecchio e permaloso, t' hai scelta la stagione più spiacente,
colui il quale / sopra ogni cosa t' ama e vuoiti bene; / ed ogni
. ariosto, 1-iv-57: se non t' emendi, ti farò con tuo grande spiacere
macareo, né mai in alcuna cosa t' offesi. macinghi strozzi, 50 (94
indolciti nel fuoco i tasselli sì come t' insegnai a quei delle monete, ispianera'gli
quel giorno / in cui supplicante / t' aperse alessandria / il porto e la vuota
cavalca, 20-272: ecco, padre, t' ho spianata la mia vita iniqua.
nata sopra un monte, / se t' arrivassi, ti vorrei spiantare, / e
volgar. [tommaseo]: io non t' ingannerò con adulazione, acciò ch'io
a parte, / e d'ogni condicion t' informerai. anonimo romano, 1-171:
capo cusì pettenato? / con cui t' aragnasti, che 'l t'ha sì pelato
con cui t'aragnasti, che 'l t' ha sì pelato? / fo acqua bullita
pelato? / fo acqua bullita che 'l t' ha sì calvato? / non te
! / che spicinìo, madonna! t' arramenti? / pareva d'anda'sotto unni
: mentre che m'hai servito, non t' ho io trattato da fratello e fatti
se tu vuoi fama, in ben far t' affatiga, / pàrtiti da pigrizia e
: quanto ho avuto piacere di sentire che t' occupi di tacito! quello è libro
quella gente rinnegata. / di spine t' incoronaro, / di sangue il viso ti
4-32: fa'la palla al modo che t' ho insegnato, e quando averai compito
radi e canini con paura, tan- t' era sannuto ed irsuto, mezzo spinone mezzo
amore, / che nelgemino fonte ardi e t' intrei / e del tuo fiato e del
alle spirali delle valli, / e t' investì, ti scompigliò la chioma, /
sei un dio sì vecchio e permaloso, t' hai scelta la stagione più spiacente,
ch'ella in sé serba, / t' inchini e per tal via / dolce dell'
, 43: quando il biondo / crin t' abbandoni e perderai il tuo nome /
il giovane, i-59: quand'ei t' ode parlar, quand'ei t'incontra,
quand'ei t'ode parlar, quand'ei t' incontra, / sembra, tutto bramoso
, / la qual per sua pietade / t' ha spirato a parlar la veritade.
dolce d'amor bella guerriera, / t' avedrai dove al fin termini e spiri /
de'dubbi avvenimenti, ha sopra tut- t' altri svegliata l'attenzion degli eruditi.
, / per dar riposo al cor t' alzi a tutt'ore. loredano, 1-194
spiritico. bacchelli, 18-i-598: come t' agiti! non sono mica un lettore
/ spirito ani- mator, / noi t' invochiamo! / immenso fthà, del mondo
mondo / spirto fecondator, / noi t' invochiamo! gozzano, ii-572: un enimma
solenni altari /... / noi t' implo- riam! rebora, 3-i-280:
, e bisogna pure che qualche uomo t' abbia ingravidata. tu non sei già piena
, corrado! un padre hai che t' adora. / egli ha de'stati,
lo spirito nero mi afferra, allora t' è d'uopo essere più amorosa che mai
d'un ingiusto amico, / che ciecamente t' oltraggiò, ricevi / l'ultimo spirto
20-15: o dolce amor che di riso t' ammanti, / quanto parevi ardente in
alto, nel profondo, / tut- t' all'ingiro volò, si diffuse, /
saranno sei. -e pur spizicando non t' ho io detto che un quattrino che ci
lieta ora! in cui novo angel t' aggiungi / ai cori eletti e in cui
paresti / là dove armonizzando il ciel t' adombra, / quando nell'aere aperto ti
di scene,... non t' impacciare delropera, altrimenti perderai tu affatto la
sua spoglia, / ch'ella si muor t' avvedi, perché più non germoglia.
o polidoro, chi prostrato le ginocchia t' abbraccia, poiché, ingrato, giamai
, ingrato, giamai non riconoscesti chi t' amava. queste mentite spoglie non ponno
paté e manto! / figlio, chi t' ha ferito? figlio, chi t'
t'ha ferito? figlio, chi t' ha spogliato? idem, lxxxiii-494: fillo
. folengo, i-3: i't' arricordo che per l'altrui colpe / nanti
si, li von bucconi / nun t' hannu, o morte, ingrassata. /
avendo la tua terra umida in ordine, t' ingegnerai di formarlo con un poco di
stao superbo / _ / se speso t' è'laxo squiiar i in mar dir o
3-ii-174: non dir ch'io non t' ami, ingrata aurilla, / ch'è
corpo lasciasti intro la tomba, / t' accenda ancor d * amorose faville, /
/ sta.. mia giovinezza, t' attendo! / già l'ultimo squillo s'
mezzo il martel, che lavora, / t' apre la borsa e volano i presenti
amici suoi letterati usata dal signor principe t' insegni che, siccome egli ha una volta
, 9-638: oro spregia, se pensier t' alletta / sragionevol, che brami o
: col bacio mi tradisci? e non t' avvedi / checon questo si fermano le paci
rimasti. leopardi, iii-798: io t' amo sempre come singolarissimo amico e semtati
un oggetto. montale, 1-41: t' è noia infinita la volta / che stacca
». savonarola, i-151: dio t' ha pesato con la sua staterà ed ha
con ornamenti. govoni, 16: t' insegnerò l'uso /... /
: grida all'asino sta, et ei t' aspetta, / lascialo sciolto, ei
sappi grado del bene che l'uomo t' ha fatto. quelli che ti staggisce lo
fatto appunto per due soli / un pranzetto t' apprestai. / esso è al fuoco
rispondere meno che non si conviene a chi t' ha o punto o dimandato d'alcuna
; / e però quanto puoi pur t' apparecchia / partir da loro a cercare altro
questo ranno è troppo caldo; / t' usa del freddo presto, e'par
crudele e rio / che così scardassato t' ha lo stame ». 16
. stigliarli, 2-212: queste in dono t' invio, che con fatica / da
iacopone, 55-73: fama mia, t' araccomanno / al somier che va raghianno
: vattene ornai: non vò che più t' arresti, / ché la tua stanza
e l'anima, però che e't' è lecito di fare compensazione, con tutto
. guittone, 3-88: a postutto t' affermo, se quello che perduto hai
in buona fé, giovanni, se noi t' aprimo, tu ce n'hai renduto
: vuoi che ti paghi la pena se t' è stata detta villania, e non
: orlando disse: « morgante, io t' ho inteso, / e del tuo aiuto
129: stammi allegra, / ch'io t' amo, il ciel t'onora e
ch'io t'amo, il ciel t' onora e la tua corte. b.
può stare che i fogli miei non t' arrivino, da che pure mi arrivano i
libri criminali lucchesi, 34: io t' inpromecto che da stadera inanti, launqua io
tu hai stato, che il mondo t' induce a superbia? alamanni, 7-i-212:
, / e lo stato tranquillo / che t' acquistàro i successor di marte. guicciardini
persona. iacopone, 42-43: non t' è opporto a fugire -loro usamente a
il vecchio, 2-107: a te stessa t' involi / e furi, semplicetta,
brunetto » gli disse, « che domine t' è entrato in capo da qualche tempo
da qualche tempo in qua ch'io t' abbia a vedere ingrugnato e patumioso,
nebbia, sul fumoso mare / in cui t' allunghi in pallide fiammelle / tu,
). latini, i-904: apresso t' ho contato / del ciel, com'è
, 389: vita gioiosa da cristo t' è data, / sì dura morte per
stemprato, il core e l'anima t' invio. fenoglio, 5-i-1798: sua zia
, 13-30: stendi su quelli che t' amano la tua grazia, e sui puri
colui che stenta. melosio, 3-ii-15: t' apra pandora il vaso de'suoi mali
; / e l'acqua che bevi t' addensa, / lo sterile sale t'indura
bevi t'addensa, / lo sterile sale t' indura. -non coltivabile (la
sterminazione di questa vita e, siccom'io t' ho impromesso, ti darò vita eterna
credi ch'io creda che 'l signore / t' abbia mai comandato che mi sterpi /
gentil donna [roma] / che t' ha chiamato a ciò che di lei sterpi
isterpone. boiardo, i-20-26: or chi t' ha consigliato, vii stirpóne, /
denominati istessamente furono nell'ordine politico tut- t' altra cosa a tempi diversi.
monte, 1-ix-126: oimè, chi t' aspetta, / dolorosa povertà, o
aspetta, / dolorosa povertà, o t' à 'n riposto, / e no lo
». casti, vi-20: perché t' infuochi / con gridi rochi? / perché
se anche loro devono morire, tan- t' è, meglio lasciarle andare. c'è
-assol. giusti, iii-307: t' avverto che alla colonna petracchi sono già
altri. baretti, 2-307: io t' ho decifrato bene, messer furbo, e
: se non fossi cieco, / già t' avrìa 'l duol stillato lano albore / mi
4-261: alcuna stillazione della grazia divina t' è infusa nella mente. = voce
stiracchia, / per mille volte il dì t' acconcia e specchia. palazzeschi, 4-183
, purg., 25-23: « se t' ammentassi come meleagro / si consumò al
10-931: bisogna ch'a tór preto tu t' acconci / e non voler or più
mio seno oscuro / stolto desìo di ritornar t' invoglia. casti, 1-2- 325
insipidezza e languidezza mirabile, e talora con t' inverisimile n'avrei per istomacaggine mandato
. boccaccio, v-220: io non t' ho detto... quanto ella nel
, 15-760: tu non sai, non t' oprdni / al tempo che t'incalza
non t'oprdni / al tempo che t' incalza, / triste e gaio minuetto /
/ per il ben che ti voglio e t' ho voluto, / come una bestia
. grazzini, 259: sappi ch'io t' ho stoppato, / quasi soggetto vii
dall'erto muro. / se procedi t' imbatti / tu forse nel fantasma che ti
, viii-2-116: dice che... t' ali', volando, 'ne portan'gli
). doni, 6-63: io t' amo... straboccataménte. quadri
scapestrato. cesari, 7-252: t' ho visto sì stracollato che non ti curavi
xcii-ii-137: per passar fora de strada io t' ho ben discoverto / e li brazi
negro, 15: caro tabarin, e t' ho ditto reditto e straditto che ti
brandisci strafruttifero, / che il capo t' incorona. = comp. dal
: in quel cotal non vò che tu t' intenda, / ma 'l più che
ritmo nenciale, 1-152: non t' appestar più stranfiotti o can
fui, che mi amavi come io t' amavo; e fu l'ebbrezza quasi da
d'ira m'accendo ogn'or che t' odo. 9. oppresso,
diventa; / questo giovane, che t' ho mandato, non me l'amareggiare,
naso. tebaldeo, xxx-7-60: narrato t' ho, benché con stranio modo,
/ la strania usanza di schernir chi t' ama? 14. molesto,
: ora morirà questa brutta cenciosa che t' ha stranito. lucini, 13-34: in
quella gente istrana, / li qua't' ebbeno in cruce condannato / di quella morte
tasso, ii-20: forse mossa 7 t' ha il nostro error a vendetta empia
pulci, 1-23: sol dalle fiere t' avevi a guardare: / femori spesso
le rabbiose belve, / empio, t' han generato. b. corsini, 16-11
a me intra vene / uando improviso t' no visto cum festa / strasordinàrio e fuor
, / tu chi strapase! alquanto sì t' aresta. prose genovesi, 96:
mille volte, la maschera convulsa / che t' ha messa la femmina e che tu
, ix-88: -in di lui vece / t' offro il mio core. io non
[bibbia], 3-61: avendo sete t' invocarono e fu loro data acqua da
, « ecco lo strascicone », t' odi gittar in viso da quanti passano.
: penso di star in letto tut- t' oggi affine di poter strascinarmi domani in biblioteca
seneca volgar., 3-74: non t' è di necessità d'andare caendo le
nelli labbri suoi; e nel cuore suo t' agguata, acciò ch'egli ti stravolga
che ha a fare o non far t' appiglierai. = nome d'agente da
del mio mal sazio, / forse t' increscerà di tanto strazio. molza, lxv
, 23-35: maledetto sia io che t' ho stregghiato! aretino, vi-102: non
(1-iv-514): niuna consolazione lasciata t' ha la tua strema fortuna.
xiii-503: tutta questa descrizione, se t' intenai un poco d'astrologia, e piùd'
. mazzini, iv-4-298: tu non t' aspetti lunghe parole di conforto da me;
del popolo infelice d'oriente / vittoria t' empromette, / ma maratona, e le
, sì che te senta / e strittamente t' ami con ardore. matteo correggiato,
'amistade o di sangue archida forse / t' era stretto?. guerrazzi, 1-671
, 1-427: dàmmi poi che per ventura t' inviti uno che abbia moglie, la
buonarroti il giovane, 10-880: l't' imprometto.. /... di
or che le conseguenze d'un'impensata occasione t' hanno posto in un istretto ai questa
? /... / non t' è oporto più stricatura! = nome
ne stride. lino, iii-159-22: l't' ho veduto in que'begli occhi,
nel tartaro. montale, 1-20: t' alzi e t'avanzi sul ponticello / esiguo
montale, 1-20: t'alzi e t' avanzi sul ponticello / esiguo, sopra il
primo strido d'agrip- pina il popolaccio t' affoghi? saraceni, ii-318: trovando il
crepi. térésah, 1-190: tu già t' appresti con tue salde vele / trepide
capo così pettinato? / con cui t' aguffasti, che l'ài sì calvato?
? / fu acqua bollita che 'l t' ha sì pelato? / non ti fa
poltrone! / maladetto sia io che t' ho stragghiato! p. fortini, iii-99
. piccola an- nie, la paura t' ha diminuita, direi, 'striminzita'(vocabolo
140: musa bizzarra mia, se pur t' è grado, / rinforza ora la
ii-19-17: il focolare scopiettando t' aspetta, e vorrebbe strinarti un po'
ti pieghi / cotanta laigitate, o poi t' infingi / di non intender, che
e nostra voglia è lunga; / però t' avisa, e 'l tuo dir stringi
quale parte strencila, presente de man t' ese. lapidario estense, 149: chi
vadi, xcii-ii- 174: ancor t' aviso, quando serai intrato / che con
intrato / che con le gambe tu t' aconci paro: / serai signor e chiaro
. proverbi toscani, 41: ama chi t' ama, e chi non t'ama
chi t'ama, e chi non t' ama lascia; chi t'ama di buon
e chi non t'ama lascia; chi t' ama di buon cuore, strigni e abbraccia
rimarrebbero a terra o toccherebbe a tut- t' e due di star in piedi, strizzati
conciatori de li panni del cardo non àrdare t' ossogna né strefinàccio né in bottiga né
tu vuogli, che a me non t' accosterai tu più sozzo can vituperato.
stecca sussurrò: « è là che t' aspetta ». -applicare energicamente una
tu vuogli, che a me non t' accosterai tu più, sozzo cane vituperato.
pipliare qua che catarro a lo capo che t' uccida. alfieri, 6-390: per
/ pesse tristo, corno no t' afrontis? / e certo cusì fas-tu en
iperbolica, sovente di celia, come t' ammazzo, ti divido, ti stritolo.
. arbasino, 23-1322: se dopo che t' ho lasciato fare e prendere e lasciare
che la musica adulta dell'età che t' incalza, sente un aspro ventriloquio luciferino
mazzini, 5-436: la massa, come t' ho detto, non dev'essere interpellata
di semplici pietre ivi entro accolte / t' hai di tua propria man fondato e
e strutto, / con la famiglia pia t' adagi e dormi. -mettere in
ogni loco / l'incendio struggitor, t' armi omicide. salvini, 45-11: ad
di stridore / è lo zelo che t' accende. -che provoca devastazioni (un
strutto, / colla famiglia pia t' adagi e dormi. = var
: basta a me che 'l destino / t' usò per felicissimo stromento / d'ogni
i-202: oh, pilucca! e chi t' avrebbe riconosciuto così strutto? vasari [
e] l'ultima cosa a cui t' arresti leggendolo, e di cui ti maravigli
tuoi, nelle risposte / tu non t' imbrogli. algarotti, 1-ix-141: tutto il
parini, giorno, i-527: anco t' aspetta / veder talvolta il mio signor
in pieai. montale, 5-108: se t' hanno assomigliato / alla volpe sarà.
: il codera ha detto / ch'io t' ho sturata e guasta la callaia.
, 47-14: appetito sciordenato su del ciel t' ha traboccate. 6.
bastone su. nnella testa / fortemente t' àve dato. allegri, 132: mi
maritate subalpine. foscolo, 1-297: t' ode gridar oltre le sue montagne / la
: amante, non subiare, / or t' o sentito, za fa più d'
poerio, 3-568: per tempo t' avvezza o giovanetto / di por freno
confuso brusio; e usciva, correggente, t' a solo'del maestro: una voce
tuoi fino a qual segno / silvia t' adori? a qual sublime arrivi / la
che ancor chiude il fato, / t' ho voluto mostrar, come presenti, /
, / e lo stato tranquillo / che t' ac- quistàro i successor di marte.
xliii-244: certo che 'l suo amor t' aveva ratta, / quando iesù la tua
ninfa boschereccia / su, dori mia, t' abbimagazzini, 4-30: la colombina si
succiole, / o giuochi di puccetti, t' imprometto, / se fra 'l capo
1-134: scudier, se più con lui t' avvien tal caso, / fammel bruciata
scelta. de amicis, xiii-17: non t' hai per male ch'io paragoni la
i-0-125: il beato coniugale amore / t' impresse, ti stampò col suo suggello.
, 1-429: la cosa, come t' ho scritto, è già fatta, sebbene
che intorno a queste erbette / susurrando t' aggiri a sugger fiori. algarotti, 1-x-73
achillini, 1-59: suggi questo, che t' offro / da le mamme del cor
, 2-163: l'interno di san- t' agnese, lo conosci? e la chiesa
. saba, 4-60: come a lei t' avvicini emette chiari / argentini suoi ciu
i-17-187: altro talamo splendido / oggi t' aspetta nella nobil reggia / del superbo connto
, / io non vò, che t' imagini, ch'appieno / sia la sua
erbe che non solevi, la cui superfluità t' ha prestamente indotto sonno. fantoni,
, 3-181: vedi... come t' hae a mondificare: e spartendoti dalle
al senato, / che per grazia t' ho imprestato, / perché tanto mi sospendi
.. ti priego che tu medesima t' aiuti. bembo, 5-1 n: pregato
.. /... / noi t' imploriam! -che ha un atteggiamento di
cristo, iv-12-2: io sono quello che t' ho chiamato ed ordinato ho il convito
fuoco. castellani, xxxiv-366: qual amor t' ha posto oggi a tanto scherno /
eie! [o pistoia] nuovo supplizio t' apparecchia. arici, iii-593: noi
, cvi-593: com falsi subreptizi canti / t' hanno laudato falsamente inanti. da ponte
morte suscitato. boccaccio, vii-108: t' accese 'l mio vago riguardo / e suscitò
moltra, / dall'antico dover io non t' assolvo. -con valore aggett.
1379: finalmente, suwia, nella sedia t' assetta. pirandello, 8-975: spicciati
/... / ma svariato t' à forse un poco / la nova usanza
socrate... ha sopra tut- t' altri svegliata l'attenzion degli eruditi. cesari
i. nelli, ii-9: oh chi t' ha detto che il signor alticozzo vien
non ti sei svelata. / noi t' adorammo in vano. gadda conti, 1-275
, sì gentile, sì pulita, chi t' ha svelta dal mondo, certo tu
, svenevolmente anaforica 'gli indizii'(da t' alcyone', anch'essa interamente riuscita)
, i-5: accecato sei, se non t' accorgi che per quelle [vesti]
colpi d'amore, fa'che tu t' adopri / in atti onesti e non ne
avresti mai mangiato pane, se messere gesù t' avesse lasciato. sconfitta di monteaperto,
: credo che se tu non avessi chi t' ascolta, anderesti ad una colonna,
da 22 città fra il 1331 e t' 89 per opporsi alle mire espansionistiche dei
co me i tuoi pastori t' hanno sviata dal tuo buono e umile e
caterina da siena, v-84: dio t' ha mandato il modo di poterti sviluppare dal
le valigie, percorsero due volte quan- t' era lungo il treno cercando uno scompartimento vuoto
il poniti. pirandello, 8-959: che t' è avvenuto?.. -fece
/ per lei aver, da tutto mal t' isvizia. 2. intr.
perdere la voglia, l'interesse, t' entusiasmo per qualcosa facendola apparire meno o
saluzzo roero, 3-ii-235: quel dio t' accolga all'ombra eternatrice / dei divi
tacca. scambrilla, lxxxviiiii- 405: t' apiccomo al cui tanti coglioni / che mai
, 3-78: quell'uomo di mezza tacca t' ha fatto un torto, e subito
/ sfuggila ognora, o ch'io non t' amo. monti, iii-202: la
l'orto scendi, / che non t' oda o ti veggia altri uscir mora.
è trovata quella, che piffete, t' ha acchiappato. verga, 8-366: gli
impazienza. munito d'un buon tagliacarte t' accingi a penetrare i suoi segreti. tabucchi
qualcosa. cesarotti, 1-xvi-1-70: o t' hanno forse i troiani tagliato fuora un
taglion d'un talento a favor di chiunque t' avesse reciso il capo. de nicola
narrazioni vuote. rebora, 3-i-71: t' invierò l'estratto del leopardi: è già
cose se'stato fedele, sopra molte t' ordinerò ». vangeli volgar., 18
che tu guadagni col talento che dio t' à prestato. delminio, 378:
impudico talento. guarini, 45: se t' as sale a la canuta
talento, / la bocca e 'l sen t' è posseder concesso. brusoni, 102:
d'auzider non ài cura / quale t' è in talento. chiaro davanzati,
i-322): puoi stare e andar come t' è più in talento. -contro talento
di gesù, tuo figlio, / quando t' apparve, con gaidio tamanto. rotta
: io voglio esser servito a tamburo! t' ho detto mille volte che a tavola
1-i-425: io [la madonna] non t' agiongo e ciascuno te tange. erasmo
ha chiesto pareri a te? chi t' ha detto di parlare, tanghero? che
imbriani, 1-160: vedi, egli t' ama e ti apprezza, oltre ogni
se'cieca se non vedi; se non t' accorgi, come egli sia, diciamolo
, di te ben mi pesa / che t' è facta tantaoffesa, / sì come se
guai, / se brevemente di saver t' aggrada / l'ultimo eccidio, ond'ella
, ii-167: tornavi morta a chi t' amava tanto! bacchetti, 1-i-545: tutti
casa mia a casa tua, quan- t' è da casa tua a casa mia (
, 423: meo sire, a deo t' acomanno, / ché tu diparti da
« ih, » fece saro. « t' ha morso la tarantola? » silone
santa chiara, lo castiello de san- t' eramo, e fece li tarcenale, e
perché i fulgenti rai / del nuovo sol t' abbino il petto acceso, / di
: vieni ch'è tardi e riposar t' invita / lo sposo impaziente / che ride
che ride dolcemente / e il talamo t' addita. foscolo, iv-447: ridottosi a
contrizione è tardi, e a ciò t' induce la vicina morte. nardi, 312
[di un cielo], quan- t' ella più è presso ad esso, tanto
, trovo il plutarco assai macchiato, e t' antologia'tutta tarlata. manzoni, v-2-653
, i-5: accecato sei, se non t' accorgi che per quelle [vesti]
foglio reale, cioè mezzo: e questo t' è buono per tenervi i tuoi disegni
. betti, lxxxviii-i-271: se tu t' avessi con meco a provare, / far
, senza la quale neuno si salva, t' avesse fatto fede. caro, i-298
-di ricevere il signor ottavio -ma cossa t' importa a ti?... -sì
, col suff. dei pari pass. t' erano. f. z. muazzo,
: non trascurare quei precetti che io t' insegnai, per pigliare con sicurezza il tempo
parlante. bacchetti, 18-i-598: come t' agiti! non sono mica un lettore del
fai moto e prendi aria ogni tanto t' ammalerai, e t'abbraccio con tutto il
aria ogni tanto t'ammalerai, e t' abbraccio con tutto il cuore. leopardi
: voleva offrirti una tazzolina di tè e t' offria un par di schiaffi od un
, 135: dispicca l'appiccato, egli t' appiccherà poi te. marino, 1-2-161
ingegno. sercambi, 1-i-170: io t' ho ditto mia intenzione e farai bene
sulle cagioni. padula, 91: t' amo! tel dissi, ea ebbi maraviglia
capo / qui non mi lasci, indarno t' affatichi / d'uscirmi oggi di man
il vecchio, 2-107: a te stessa t' involi / e furi, semplicetta,
nel parlamento ». = da t' e, var. dial. di amoy
giove farabutto, preside a'nuvoli, t' abbi fiantato davanti il naso, plaf,
. gozzano, i-1232: la disciplina t' ho detto, si è di molto allentata
teatro operatorio nella clinica chirurgica di san- t' orsola. 13. cinem.
su tacquetebre, / che per suo ben t' amava al santo scanno. lomazzi, 515
/ con la tua voce penitente. / t' era scena e paesaggio il comodino /
pensieri, quando commentando le mie note t' accorgi continuamente dei pericoli di tecnicismo in
rambaldo di vaqueiras, v-23-74: no t' entend plui d'un toe- tedescherie
: il biondo dio tedifero / novo vigor t' ispiri; / al lume suo rinascano
. garopoli, 16-59: dunque invan t' aspetta? le tele in vano /
: da questa condizione di spirito nacque t' autobiografia': opera che è stata mal
teli / e che la sua beltà tanto t' appaga. bianco da siena, 57
157: o dolci amor jesu, chi t' ama forte / non teme morte e
novellino, xxvii-806: il popolo non t' avrae per fanciullo, tutti ti temeranno
. giacomino pugliese, 194: allor t' èi, bella, / in mia balìa
. proverbi toscani, 260: temperanza t' affreni, e prudenza ti meni.
ebreo, 16: in questo modo che t' ho detto, si truova l'amore
, 2-22: o donna, e qual t' assale / fiera tempesta di disdegni e
del quattrocento, lxiv-54: s'io t' agio amata et amo senza sdegno,
leggiadre. poerio, 3-107: perché t' ascondi, o dio? / perché non
/ perché di lasciar l'elmo anche t' aggrevi, / che render già gran tempo
a te così benigno, / dato t' avrei a l'opera conforto. bembo,
/ a indovinar le cose; ora non t' impacciare, / e taci: io non
ti vegga una volta, e ch'io t' abbracci e ti parli: ama ugoni
mica pretenderai di vedermi arrossire! cosa t' importa chi era? era un vedovo,
pastaio ha sotto di sé il 'semolinaio', t' im- pastatore', il 'gramolatore', il
, o demone dei mille nomi, t' invoco nella libazione santa. -angelo
del suo cuore. bernari, 3-81: t' illudi di conoscere gli uomini..
lodi, xxxv-i-600: sire deu, qi t' onfende dé aver grand paor, /
consigli una dimostrazione. pellico, 2-207: t' abbraccio e t'amo tenerissimamente. d'
. pellico, 2-207: t'abbraccio e t' amo tenerissimamente. d'annunzio, 8-94
ti poteva tenere, acciocché gli onesti ieiunii t' avessero guardata nella tua reale signoria?
ti tenga porta, senza che nessuno t' impedisca il nostro cospetto, neppure quando
e molto più presto di quello che t' imagini l'avrai. ti prometto di farti
: non mi posso tener che non t' abbracci / e ti palpeggi dolcemente il capo
cielo d'alcamo, xxxv-i-181: dato t' aio la bolta sottana. /
con dolciecga m'àe 'ngannato, me che t' amava più che altro amore; con
8-7 (1-iv-725): in lui t' ingegna di mettere tenerezza del tuo onore
il giovane, i-59: quand'ei t' ode parlar, quand'ei t'incontra,
ei t'ode parlar, quand'ei t' incontra, / sembra, tutto bramoso e
tenero, soave, / sì che quasi t' affanna, or in amore / il
le laude de lo signore / eo ditto t' aio questo tenore. / se vói'
25-10-3: 'jeronimo ad oceano'. spezialmente t' ammonisco che attentamente guardi, che tenta-
: la mente / ben palese non t' è d'agamennòne: / egli tenta gli
, 1-viii-141: ecco ciò che più t' è d'uopo: il collo / tu
24-30: sovra quella [scheggia] poi t' aggrappa; / ma tenta pria s'
lira che più dolce dica, / che t' agguaglia di tenera dolcezza, / o
/ poi eh 'n tenuta in me t' ha messo amore, / ardendo tu sanza
radiosa / chioma che l'agil capo t' incorona / parmi la selva di castagni ombrosa
. poerio, 3-66: quella che t' amò d'amore /... incede
incede con beltà superba, / e t' è benigna, ed i presenti affanni /
lemene, ii-297: salutar giordano il crin t' asperga, / e da sozza impietà
dolente! che sentenzia è questa che t' e sopra venuta, che tu eri
iv-113: oltre ad ogni termine di ragione t' ho amato. -oltre ogni
senza estro, senza quel che non t' aspetti, senza passione, salvo che per
compassione ch'egli ha del fatto tuo, t' offrirà una terzeria da spararti nel cranio
che uno servo o altra terza persona t' intenda. guicciardini, 2-1- 30
caso che è fuora di quegli che tu t' hai presupposti, e resti ingannato perché
. carducci, ii-4-58: d'ancona t' avrà mandato un catalogo di libri. è
lama tesa a cercare l'altra. t' avanza o vii meccanico. -scherz
fratello; tu m'abbracci caldamente, io t' abbraccio strettamente. giusti, i-34:
cose... che vedi che t' inclinano a violare il tesauro inestimabile della santissima
r. roselli, lxxxviii-ii-453: io t' ho difeso, /... /
sol pietà c'ha'degli inopi / t' ha fatto sì al furare il braccio teso
e ciò ch'avresti, / ecco t' apro il tesor del paradiso. ciro di
ch'ai mondo non ha pare / noia t' è, se non quanto il bel
s'ancor vive il bel desio / che t' infiammava a le tesaliche onde, /
cervo palpitante, / per la dea che t' amava / tessevi le corone. térésah
è passata della tessitura, per quan- t' acqua è discesa dai monti. =
uomo; gridare a testa; quan- t' e'n'ha nella gola; a più
qua nos': tant'uomini, tan- t' animi... tante teste, tanti
testamento di quelli dello inferno, per che t' è dimostrato; il testamento di questo
a vedere la gloria di colui che t' à fatto. 3. poco
che fai cotal viso per ciò che io t' ho tratti forse sei peli dalla barba
contro a te, e diremo che noi t' abbiamo trovata con uno giovane, e
, ix-810: aza, se zilia t' ama, sia testimonio il cielo: /
lo corpo dice: « turbarne testo che t' odo dire: / nutrito so 'n
tetraedro. botta, 7-29: così t' ut', secondo lui, rassomiglia ad un
/ d'orrida larva in cne racchiusa t' eri. = voce dotta, lat
m'è dolce il dirti ch'io non t' offesl morante, 4-231: dovrei parlarti
petrarca, 128-115: canzone, io t' ammonisco / che tua ragion cortesemente dica
cacciar tu non hai gusto, / che t' impingui alle mie spese. batacchi,
perseguendo le mie chimere vane / pur t' abbandoni e cerchi altro soggiorno, / ch'
/ sin dove, ahi dubito! or t' è diletto / star del bell'umido
tigna con me? o che t' ho fatto? ''tigneria': astratto d'
tigràccia. panni, 242: non t' ascolto. / tigraccia, vien'qua.
ch'ella tema, e ch'altri t' ami. tansillo, 145: disconviensi a
volgar., 6-716: la rossa vergogna t' avea tinta la colorita faccia. boiardo
, / muovi le schiere onde tan- t' osi e puoi, / e qui vien
673: poco il mondo già mai t' infuse, o tinse, / trifon,
4-167: nel tessere questo dialogo ch'io t' accenno, o lucerna, vorrei far
, impetrato, tinto, / si che t' abbaglia il lume del mio detto.
errore / e colpa over follore / t' indussen o so viri ra / movesti quella
di lui che la tirannica vigilia / t' accorciò. 2. per estens
primo, mezo e sezzo, / t' è, per antico vezzo, / sempre
balen se 'n giacque / del valor che t' inspira / la mia febbre tiranna oppressa
or sorella, che grave caso / non t' abbi qui tirato senza la tua /
: se mai il mio lungo silenzio t' avesse fatto sospettare ch'io sia rimasto
liberare colei che sopra tutte le cose t' ama. nardi, 85: rivolgevano
: bada a te se quanto a far t' avanzi / sia d'utile, sia
di gelosa / titol ti diero; e t' è serbato ancora / ingiustamente. montano
non gemi / giù dalla coda cosa che t' imbratti. berni, xxvi-1-75: hanno
, ii-2-341: questo lavoro, come t' ho detto, tocca già la sua fine
: non ti rammaricare, ch'io non t' ho tolto niente; ché ciò che
onne delettamento, / e nullo piacimento t' aio voglia de dare. ricciardo da
quest'impressione? tarchetti, 6-ii-679: t' assicuro che il più bel giorno della mia
pseudoiacoponici, 107: quando la cosa t' è data, in quell'ora la toi
parlare: / « il mio consorte t' ha tolto in sospetto, / non ti
: or vedi bestion, ch'io t' ho trattato / come merta la tua gagliofferia
si posorono. contile, 2-6-23: non t' ho io commesso che non parli con
che morte altri non scioglie, / t' hai da te stesso intorno al collo avvolto
durare. goldoni, ix-125: troppo t' abusi / della mia tolleranza. bonsanti,
modi d'acerbità varia produci, / t' apri... /...
la luce d'accesi / riflessi -e t' attedia la ruota / che in ombra sul
a iacopone, 1-ii-27: poi ch'egli t' ha fondata, / vii tonaca t'
t'ha fondata, / vii tonaca t' ammanta. simintendi, 3-12: ma uno
i-5: accecato sei, se non t' accorgi che per quelle vivi sempre in continua
reali (la cui esistenza è tut- t' altro che certa) e si limita a
imbriani, 7-138: per ammirarla, t' hai da storcere il collo...
/ tempo è ornai, ch'io t' offra, e doni, / con purissime
nobile e cortese il tormentare chi non t' offende. goldoni, xi-321: via,
lemene, xxx-5-229: dimmi, chi t' invaghì? / si, mia leucippe,
acqua. montale, 5-108: se t' hanno assomigliato / a un carnivoro biondo,
savonarola, 8-i-394: considera che lui t' ha creato, e tra e cristiani,
, / sta. mia giovinezza, t' attendo! / già l'ultimo squillo s'
, verso settentrione; fodissea', al- t' occidente, verso mezzodì. 11.
, 1-146: o buona spada, come t' à egli in balia tanto cattivo cavaliere
ve lo confido con segretezza, in t' un scalin della scala ghe xe un trabuchèllo
se volterà sottossora e ve precipiterà in t' un pozzo de chiodi e de rasadori.
dimentica del suo sistema ad ogni poco ella t' esce di traccia, e in uno
co'tuoi tormenti, / svelta la lingua t' ha tracio-tiranno. monti, 10-540:
: tu solo, acmed, amava e t' ho tradito. pananti, ii-81:
ritmo nenciale, 1-138: allor che tu t' affacci a traitóró), agg
persino scritto col più spagnolo dei sentimenti t' ode al santissimo sacramento'! aroasino,
poca gloria e frutto / in somma t' ha recato il traslatare, / non avendoti
. goldoni, xiii-827: roma, t' invidia roma in cui fioriva / la gloria
di chi si voglia, amar amor t' induce, / per questo al suo marito
; / per non trafar quel che t' ho detto e peggio, / tutta la
con eroici e satirici / senza intervallo t' han giurato fede. citolini, 535
traine et a ghiado, / per chi t' ucise facevi orazione. = deverb.
: di vetro, quasi come s'ella t' avesse messo inanzi vetro che traluce.
lega. pascoli, 470: se t' odia colui che la trama / distende negli
solai, / l'arguta gallina pur t' ama [o granata di saggina] /
con tutto 'l cor chi centra sempre t' ama, / ché tu se'stame e
tu se'stame e trama -chi t' ama per vestire, / con sì dolce
e nuziale. borsi, 1-133: io t' amo. / nel verso che tramo
, che hai tu auto? chi t' ha assalito? » marini, 104:
nel mio core, / ch'io t' amasse tanto a tutte l'ore, /
par che mi dica: « io t' abbandono », / veggendo la mia labbia
ti scrive sia giacomo tuo fratello, t' inganni assai, perché questi è morto o
: non trascurare quei precetti che io t' insegnai, per pigliare con sicurezza il
dante, par., 22-10: come t' avrebbe trasmutato il canto, / e io
lo puoi, / poscia che 'l grido t' ha mosso cotanto.
, par., 17-89: a lui t' aspetta e a'suoi benefici; / per
aver gran provedenza / insin che mala-bocca t' è ribello, / ché. ttu sa'
umane sorti, / armi e sostanze t' invadeano ed are / e patria e,
transigente (quanto a onestà) non t' abbia scritto! b. croce, iv-12-327
? / ché, se vaccio non t' agg'io, / farài me ai tuoi
me trasisti de punta e questa io t' ho dada; e più seguro se pò
, / della tua matre or t' iè'partito ». aretino, 27-ii-64:
primi dardi / prontamente a cacciar non t' apparecchi, / come d'asse si trae
petto tratto, / se in eterno t' abandono. -estirpare denti (anche
è su'ancella: / quella convien t' apanni / e che. tti tragga '
/ se. ttu co. lle't' imbrache. boccaccio, dee., 2-5
dante, purg., 31-n7: posto t' avèm dinanzi a li smeraldi [occhi
e di': « meuccio, que'che t' ama assai / de le sue gioie
ciò che vuole il signore, qual'or t' impone che lasci da te trascorrere a
traseculo, / el cor ch'io t' avea dato a farmi rendere. pascoli,
. carducci, ii-3-385: veggo che t' ho a fare troppe cose: maqualcheduna trasferiscine
or non riconosci tu riccardo tuo che t' ama più che se medesimo? come può
: siati a mente, che poiché cristo t' ha tratto della potestà del diavolo,
mani ti mutasti: / credo che t' adormentasti; / ad altra vita transitasti,
mani ti mutasti; / credo che t' adormentasti; / ad altra vii tralatasti
la strage? il nome di mirone / t' è su la coscia in lettere d'
... dicono: « lo t' ho nel bel di roma ». giannone
, fastidioso retore, ma con suoni t' ammastrerei unicamente. -usare qualcosa in un
fazio, ii-3-1: da poi ch'io t' ho degli offici trattato / e de
la pittura di smalto sul rame incavato, t' opus limovincense',... tutta
felicia non gli contradì punto, anzi t' incaricò d'alcuni negozi, che averebbero
.., che sono a chi t' ascolta tratti di corda. parabosco, 1-30
/ giù dalla coda, cosa che t' imbratti: / che questo saria parte de'
trovato di quelli che a tali tradimenti t' hanno travalicato. ritmo nenciale, 1-142:
: tu se'ininnata, sì parlare t' odo, / perciò, maria, non
che ogn'om par che dica: io t' abbandono, / veg- gendo la mia
. n. secchi, 1-24: non t' incresca del travaglio, gioia mia,
traligna dal padre, tosto di spoglie ostili t' empierà la casa. fogazzaro, 1-38
po'che pazzia di sì nuova maniera / t' acerchia il capo, con spronante verso
eroe travestito da arlecchino; povero cola! t' è avvenuto come agli eroi del tasso
fra le torbide / furie dell'oceàno / t' avesse in mezzo ai vortici / travolta
come quando diciamo: 'ti stronco, t' ammazzo'. s. ferrari, vi-1089:
, i-4-42: e sai che già t' ho detto come io ebbi / sette mariti
n-16: chi fu... che t' apprese a tecciare ghirlande? 2
streghe. pataffio, 1: egli t' appiccò il fiasco il ciabattiere; / e
ove a gran pena pon salir tan- t' erti / nuvoli in questo tosco aere fumanti
/ la terra intendi. e pria suppor t' è d'uopo / ch'ella, sì
: ben scioglier poss'io / quel che t' agita il cor dubbio tremendo, /
mente e 'l tremolante core, / t' ò sciita la rasion del mio terrore,
e come spiccata da un vento / t' abbatti fra le braccia / del tuo divino
le braccia / del tuo divino amico che t' afferra. / ti guardiamo noi,
di gelarmi il treno posteriore durante tut- t' una notte nel rendere servigio al mio ospite
, sul fumoso mare / in cui t' allunghi in pallide fiammelle / tu,
di tanti triboli. moniglia, 1-iii-217: t' ho menato qui fuora, / per
se di strida solenni il suono orrendo / t' offersi mai con tributaria voce, /
versi tutto il mondo stracchi / ogn'un t' appende dietro i tricchi tracchi / e
/ e ti manda a la forca ché t' appicchi. ojetti, ii-696: «
: seguir venere e bacco / t' ingegna, quando se'dal duol più afflitto
, 2-iii-325: nel mio trinchetto io t' ho dipinta: / quand'i'getto giù
fazio, ii-3-4: da poi ch'io t' ho degli offici trattato / e de
xxxiv390: risponde cristo: « io t' ho prima degli altri visitata, [maddalena
, mio germe, intanto / a mirar t' apparecchia in quel bel core / di
.. il triplice migliaio a chi t' indicherò. 4. che è
1-227: tristo me, e come t' imbrattasti così il viso? forse t'abbattesti
come t'imbrattasti così il viso? forse t' abbattesti a qualche padella? bizzarri,
290: tristo a me io t' ho insegnato a cantare, e tu vuoi
sesto dai vetri piombati, e quan- t' altro poteva conferire dignità al luogo.
/ ond'a tanti trofei la via t' apristi. parini, 467: fra tanto
viene? mazzini, 24-252: bardi t' ha scritto sul serio, o perché temeva
sossa puctana che madonna a sancta iustina t' à roffianata a'tedeschi in sancto giorgio.
, troiaccia!.. esci, o t' accoppo!. = dal lat
9-15: rispose il padre: « che t' odo io dire, / fi di
fare un cibreo di queste e tan- t' altre descrizioni di temporali, burrasche, tempeste
/ tu mel vieti, perch'io t' amo, / perché vita mia ti chiamo
a la palestra, al corso / t' ho lungamente ricercato: alfine / qui
altri miei parenti, / guarda non t' arigolgano -geresti forti correnti. boccaccio,
venne supposto che le dente / che t' avrebbero fatto miglior riera, / ed invece
, / tanto à ch'io non t' abbracciaie; / la santa pace t'ho
non t'abbracciaie; / la santa pace t' ho arrecato, / sì co'tu
e'non ti terrà buffa / chi t' intenda; / vanne, figliuola mia,
'ndovini, né a niuno che t' insegni malìe, né a niuno che ti
figlio per gli gran miracoli ma ancor meglio t' aro deschiarar e manifestar a l'universo
nel più alto polo; / quanto fortuna t' ha fatto felice. carducci, ii-7-259
tua discemo meglio / che tu qualunque cosa t' è più certa ». pulci,
salute / contra 'nemici tuoi che t' hanno morta, / quando dentro alla
s'e's'è che troppo t' abbaruffo, / aspetta pure un altro mio
: e se tu forse credi ch'io t' inganni 7 fatti ver lei,
il cuoco in cucina, la carrozza che t' aspetta, e le tue buone rendite
d'altro non s'aita, / perché t' è, donna, el mio seguir
tuoi. savonarola, i-n: se io t' ho detto: fa peni- tenzia ch'
20-257: tu favelli bene; ma io t' ho pizzicato il gorgozzule con lo albume
1-334: ah! men turbata vita / t' accordi il cielo. fogazzaro, 1-659
i-16-84: qusto marito mio, ch'i't' ho contato / essendo presso a la
d'arcangelo, ti repudiano, / t' additano le atroci scogliere dell'inferno. /
: esser giù ne l'inferno ora t' auguria, / o nel cocito turbulento e
pigliare il battesimo, ché la provvidenza t' ha fatto turco. carducci, ii-2-165:
30-72: l'alto disio che mo t' infiamma e urge / d'aver notizia di
senga cristo! / taupino ch'eu non t' amo ben fervente! / ki far
tutt'altro vale diverso: in tut- t' altra guisa, che fatto non avea,
io faccio l'amore con il napolitano, t' ucciderò tutta tutta. c. boito
dente. / or me ubidesce, ché t' è sì ligiero. gherardi, ii-194:
. bandi, 1-i-272: la tua follìa t' ha deluso, t'ubriacò l'ambizione
: la tua follìa t'ha deluso, t' ubriacò l'ambizione, vaporosa a paragon
questa uccellaia? idem, 1-ii-51: i't' o detto oramai tante volte che queste
, v-334-11: isparvero mio, ch'io t' avea nodri- to! / sonalglio d'
uccello / (credemi, io non t' uccello), / che con la scala
sol remase teco per figliolo, / quando t' aperse el cor l'aspro coltello.
, i-2655: che tale 'l mal dir t' ode / che poi no. llo disode
carne umana, o iniquo uomo come t' è sofferto l'animo ferir colei, che
è sofferto l'animo ferir colei, che t' avea sanato della ferita della miseria?
di cui tu ti fide; / non t' inganni l'ampiezza de l'intrare!
te, e a'giorni ch'io t' era vicino, e all'ora ch'io
/ veder, s'oggi in cantar t' uguaglio o supero. botta, 4-167:
estraneo, / per te stesso egualmente t' amerei. -in maniera uniforme,
l'onor tuo tei chiede; / t' adonti il duolo che mi colma il ciglio
celai. pascoli, 637: io sì t' amava, e ti ricordo, molle
, / non paventar, ché se t' assale acerbo, / nobil rifugio in nobil
e nell'altro, in ogni cosa t' umilisci, e di': « chi son
/ con qualunque suo fiore, / t' imprima la prudenza in mezzo al core.
luce d'accesi / riflessi - e t' attedia la ruota / che in ombra sul
auricolari ». « meno male che t' incazzi una tantum! sei più credibile,
risa livide, rampogna / al pentimento che t' uncina acuto. buzzati, 6-109:
/ e a traiti dalla broda alto t' invita. = denom. da
moretti, i-270: allora mia madre t' abbelliva la casa con ninnoli da pochi
, fillide, il crin, e meco t' ungi / d'esto liquor, che
di un palpapistro. ariosto, 7-57: t' ho per caverne et orridi burroni /
novellino, xxviii-855: disleale cavaliere, io t' ho fatto qui venire per potermi compiagnere
lo tuo zio re marco che molto t' amava. annotazioni sopra il decameron, 109
e piglio lena, / quanto di lei t' ho detto penserai, / e in
guido da pisa, 1-242: qui t' aspetta di reposare delle tue universe fatiche.
giacomo da lentini, 35: io sì t' ameragio / per quello ch'è salvagio
apollo sminteo,... se io t' arrostii unquanco quarti grassi e culacci di
leonessa, / dove vai? chi t' ha chiamata? / sigillata è la tua
lasci dietro a te la morte / e t' imbatti nel peccato! / unque vai
sua giustizia e fede; in verità iddio t' ha dato oggi nelle mie mani,
là, va'ché i can pur t' hanno giunto! » per ch'io risposi
/ quest'è l'umiltà tua che sì t' abbassi. guicciardini, 13-ix-30: la
modo. onofri, 3-8: ogni altro t' offrirà grasso letame / se tu gli
, 30-70: l'alto disio che mo t' infiamma e urge, / d'aver
angoscia che nessun bene consola / più non t' urgeva. sol'd'amaro pieno /
spente, / il ter- ribil pensier t' urge la mente / di non aver la
! / pesse tristo, corno no t' afrontis? / e certo cusì fas-tu en
petrarca, 128-117: canzone, io t' ammonisco / che tua ragion cortesemente dica,
el mio signore, / maggior vergogna t' è, che fa vendetta / col motto
tratto sia de l'incantata gabbia, / t' insegnerò il remedio che dè usarsi.
v-249: ahi cattivello a te! come t' eran quivi colle parole graffiati gli usatti
muro. amenta, 2-1: -io perché t' amo, non vo'lasciarti giammai.
, / ché non soccorri quei che t' amò tanto, / ch'uscì per te
maria. pallavicino, 7-232: né t' esca dalla memoria, che quel disgraziato
di cittadini. gavoni, 166: e t' insegnerò fuso d'ogni utensile agreste.
destin, se 'l tuo pianeta / t' ha creato mortai, non voglia indarno /
nelle fortune indaghi l'orse / e t' argomenti di campar tuo legno / cercando il
. panni, 323: se scorto pria t' avessi, o moderna,..
un tuo fatto, quando tu credi che t' oda, e'ti spicca un ut
a quei neolitici. govoni, 166: t' insegnerò l'uso / d'ogni utensile
uxorato, ed è luoghi dove loro t' hanno posto erano tutti debiti e soliti
: luisa vi porta il vaccino che sogni t' ha annunziato con la sua lettera di
? taci? ammutisci? / arrossisci? t' arresti? il piè a suo modo disfogare
bitume, in cui adulto codi- tianamente t' immergi? -sostant. marchetti
posso a te, se del ver non t' annoi, / vaga scoprir filosofia novella
valise, / che già de molti vai t' ho fatto onore, / de drappi
e grandi steccati e facea armare quan- t' egli potea il più. plutarco volgar.
buona usanza, / perciò ch'ella t' avanza / in pregio ed in valore
valore e al boia; / ma chi t' impiaga con parole, ha seco /
considerazione. -calvino, 12-148: ludmilla t' appare protetta dalle valve del libro aperto
le mieterò io stessa con la falce che t' ha mietuto. 4. impers
.. cum affanno e doglia / t' hanno servito in guerre e 'n ogni campo
quando tu hai stato, che il mondo t' induce a superbia... e
. e quando tu hai fama, t' induce a vanagloria. machiavelli, 1-viii-281
del padre tuo; però ch'ella non t' è gloria, ma confusione. marino
te usi e spenda, il dormire che t' è dato? i. an
al mondo più gradito e caro, / t' alzasti a volo; e dov'è 'l
fare la volontà di dio, che t' ha comandato che mai tu non dica la
sforacchiarle. forteguerri, vii-15-28: né t' allegrar colla vana speranza, / che una
attendi a quelle cose che il signore t' ha comandate. michelstaedter, 345: più
allentava, cantavano a gara: « t' impongon la virtù -però sei sempre tu,
l'aversi fatto attrapar del freddo, t' hanno eziandio conculcato, vapulato e bastonato
giovin vita / come in agguato, t' aspettò sventura 8. periodo,
ochi e varda alquanto / ver colui che t' ama tanto! / che te nuoxe
tua; bisogno è che per notricarla t' affatichi e lavori più che non suogli
, xxxviii-45: certo colui che sai tu t' è vassallo / e sol per quel
sogni d'esser contento? ah che t' inganni. i. neri, 12-98:
degli emoli, la malignità della corte t' onestano le mie ragioni. foscolo, iv-410
storia di tobia, 33: ove t' abbiamo noi mandato peregrinando, lume degli
; e la sottovesta col soprabito tut- t' uno. bacchelli, 17-274: mi dispiace
mascheroni, 8-318: un indurato cor t' ascolta appena, / e il freddo gel
gran pecato, madre, fazesti, t' inprometto, / a consentire quando el me
giov. amendola, i-324: io t' insegno -esclama il 'guru'vedantino ammaestrando il
del lat. tardo viduàlis (san- t' agosti no). vedovanza (
/ mitigar deve el mal che propio t' ange. serpetro, 135: il capo
v-517-21: doloroso manto è questo / che t' avemo apparecchiato; / vedova reman de
tu hai alla scrittura sacra, che t' è stato detto tante volte che ella è
prenda d'uno afflitto veglio / che t' ama cum affecto singulare. tasso, 1-32
e poi gli istinti, gli istinti poderosi t' avviluppano di sogni e d'emozioni.
spleen. ne ho rimorso pensando che t' è arrivata in momenti già tanto dolorosi
). anonimo, i-499: velenoso t' à dato e dolze male / e l'
giudizio. d'annunzio, iii-1-1165: tu t' inganni; il rancore ti fa velo
. foscolo, iv-356: 'ella non t' ama; e se pure volesse amarti,
, / come soffri che tanto egli t' avanzi, / e di velocitade abbi
il figlio, o donna, ma t' avverto / che gli scorre il delitto contro
con verace penitenzia delle ingiurie che io t' ho fatte. 7. castigo
vendicherò: / cangiata in furia / t' agiterò. goldoni, ix-633: so vendicare
del ben vivere, 4: il ninfemo t' insegnerà come iddio vendica peccato mortale.
ricevute,... ovvero che tu t' immagini di fare alcuna cosa, o vero
poi non ti nimichi / la fame e t' ami pur la coronata / cerere e
corona de martirio / cinto, io t' onoro e ammiro. 3.
mi lice. fantoni, i-55: non t' ama, credulo, costei che veneri
: dimmi quale è la cagione, che t' induce ad aver pitagora in così gran
delle aquile. gozzano, ii-261: t' aspetterò sopra il divano, intento / in
venghiamo al fatto. calandra, 4-89: t' annoio? lo comprendo, vengo al
cercante. chiabrera, 1-ii-390: se t' incresce dar l'orecchio a ciance,
23-15: gloria hai del vestemento, -che t' acconce al tuo talento; / ed
degli altri ventruto ronfa dormendo a tut- t' agio. oriani, x-7-14: vicino alla
sanza noia, / con noi mentre t' aggrada ti sta''n troia. leonardo,
, 9-10: l'avert'io disvegliato / t' è caduto in ventura. -da
bona venturosa, / e dille, se t' adimanda, / che per lei pene
fiorentino / mi sembri veramente quand'io t' odo. s. giovanni liliacee diffuse nelle
questo / che 'l tuo figliuolo a verberar t' ha tratto, / ond'ei n'
mostro. gioberti, 1-iv-122: quando t' imbatti, verbicausa, in alcibiade, ti
grado rimarrai del gioco, / poi t' han condotto sì i dadi del meno
nella vita spiritua- ottimo, iii-351: t' ha menato e fatto salire in questa sfera
più non ti guido, e non t' insegno, / ma t'odo, e
e non t'insegno, / ma t' odo, e miro, e di te
mi parlami, / che sa'ch'io t' ho a la mie volontade? ».
albertino volgar., ii-78: non t' ingannino unqua gli animi volpi e piatti
volta. codemo, 274: una volta t' avrei creduto incapace d'un simile orrore
?... tanto la rivoluzione t' ha cambiato? ungaretti, i-59: una
alfonso, re di pace, / iddio t' essalti e dia pro- speritate, /
guardi miei. foscolo, iv-352: t' abbandonavi sovra il mio seno, e i
61-13 (v-114): or come non t' impicchi da tua posta / pensando a
brami chiuder le luci, / ecco t' impenna al piè piuma volante / serpe tra
di pervenire a perfetta sanità, non t' indugiare di vomicare per vomito di pura
noce vomica e nella fava di san- t' ignazio unitamente alla stricnina. =
ad un reo / fucci filologo fia che t' abbatta / rimpiallacciatosi da guccio imbratta,
g. rucellai, 9-6: non t' inganni il verde e bel ramarro, /
perdona / antiche onte; e votiva / t' appenderò corona / di fior che l'
toma il votivo dì, che sì t' onora, / là in ciel, che
-de cui se 'nnamorato, / che t' ha sì vulnerato - che pazo te fa
, rumoreggiante e vuoto, di cui t' ho discorso tante volte. 10
partisti nella franca / nave dal wigwam non t' ha visto più.
/ te stesso; e vedi non t' aver che zacchere. carducci, iii-27-142:
sermini, 241: peggio fai tu che t' avvilisci a tenere il tuo lavoratore che
zaffiro l'occhio disfavilla, / e non t' offra con grazia tranquilla / un canestro
parvero già ubbriachi. montale, 5-52: t' eri portato alcuni pacchi di libri,
ripetta 25. pascoli, 1-792: noi t' avevamo invitato a mangiare lo zampone,
la casa delle mie estati lontane, / t' era accanto, lo sai, /
cosa inseme. beolco, 165: t' aricòrditu pi quando te vegnissi cun mi a
prov. proverbi toscani, 94: t' annoia il tuo vicino? prestagli uno
turchia, dunque asia. il professore t' avrebbe dato zero in geografia; ma
, 1-77: mostres-tu da dovero, over t' ascondi, / a refudarme me,
zocchetti, / come piaceva a chi t' era maestro / per questo ne banchetti
/ ne rivelasti quella zoccolata, / che t' ha sì la visiera macolata / e
scaffaletti pieni di libri, fasciava tut- t' intomo le pareti. soldati, 2-514:
anima mia, / de riche zolie e't' averò a donare, / che mai
o caro mio dilecto fradello, / non t' aricorda la promessa mia, / qual
fiammifero di legno simile quando vedi che uno t' infama, spùtavi su, e sarà giallo
amicis, xiii-191: pensa un po'se t' occorre spesso di senrazione, altre alla
che pe'ferri che tu gli fai, t' abbi un debitore più puntuale di lui
che non vi sia qualche amaro dentro che t' atto- sichi 'l cuore.
qual zudea, / pelegrin zoveneto, / t' à sì restreto, / ch'io
à sì restreto, / ch'io t' abii perduto? = var.,
, lxxxviii-ii-486: ma va', ch'i't' impro- metto, s'io guarisco,
di cristo, xxxiv-160: di questo cacio t' intendo far dono, / e con
. piovano arlotto, 96: io t' ho pure oggi chiarito che tu se'uno
or con più spada, zugo, adosso t' esco: / non hai più