voi non doverresti volermi appresso, ché vi svio il ficioè per violenza di venti,
tignosa grammatica. rebora, 169: svio dai foschi isolati, / a un vial
, i-206: dai patri margini / mi svio lontan. papini, 27-53: ottenne
part. pres. di 7capàyto 'svio ', perché spesso confusa col talco.
alla poesia. chiabrera, 1-ii-374: svio / me dal parnaso e que'diletti
: filosofo reale..., mi svio dai cammini sdruccioli ed infangati e tiro
: se posso farlo con sufficiente disinvoltura, svio il discorso. 11.
non nominale,... mi svio dai cammini sdruccioli, ed infangati, e
fa che sì lontan dal ver mi svio? bembo, 10-vi-304: so che ogni
[avvinghiare (v.). svio, sm. letter. divagazione, digressione
minima povertà nei concetti, il minimo svio fatto senza necessità dal soggetto principale,