pellico, ii-106: essere costretto da sventura abbandonar la pàtria è sempre doloroso,
: povero di fortuna e abbiente di sventura. varchi, 18-1-209: fu ancora ruberto
, e in un la mia sventura; / ché in tutta troia io non
realizzarsi. baretti, i-144: la sventura che m'accompagna deve far abortire ogni
già l'animo accomodato a sopportar la sventura. idem, iii-206: lo scrittore
[s. v.]: la sventura provvida accostumatrice. accostumévole, agg
. baretti, i-128: quando una sventura ne viene addosso, molt'altre le sieguono
... non capisce che la sventura accresce ed affina l'amore. carducci
la causa stessa della condizione dolorosa: sventura, difficoltà angosciosa. - anche:
. giusti, ii-242: cos'è questa sventura che s'aggrava su tutti gli uomini
e disperò. idem, 73: ahi sventura! ma spose non hanno, /
? /... / ahi sventura! sventura! sventura! / già la
/... / ahi sventura! sventura! sventura! / già la terra
.. / ahi sventura! sventura! sventura! / già la terra è coperta
22-135: e qual mortale ignaro / di sventura esser può,... /
guerra; vaia della vendetta; vaia della sventura, ecc.: a significare una
103: si alternano messi di sventura / e di vittoria. palazzeschi,
. fogazzaro, 2-84: troveranno la sventura, il disonore e fors'anco la morte
di calmare / l'angoscia della mia sventura. 3. intr. più
uomo è conscio a se stesso di una sventura amarissima: della decadenza del suo corpo
uomini sono tirati dalla ventura alla sventura. = dalla forma arcora (
. monti, iv-356: a questa sventura, che mi fa perdere un quattro mila
saba, 98: accennava all'aspetto una sventura, / sì lunga e stretta come
con amara voluttà la certezza della mia sventura. verga, i-25o:. ed
l'un dopo l'altro i messi di sventura / piovon come dal ciel. longwy
, e che vestiva in caratteri della sventura » -non andai punto più in là;
dell'interesse nella iliade, e la sua sventura per se medesima il principale scopo ed
sentito quell'aura misteriosa che accompagnava la sventura. panzini, i-27: una grand'aura
al chiaroveggente e, in caso di sventura, ai non chiaroveggenti, in forma di
essere smentiti rincresce più che l'awerarsi della sventura profetata. 2. disus.
): tale è... la sventura degli uomini costituiti in certe dignità:
la mia fama e la mia sventura furon dovute... alle mie satire
ridotti, non dovete consigliarvi colla vostra sventura per giudicare degli uomini e dei tempi
è tua la colpa, se balestrata dalla sventura più alto che non era il tuo
il dire però che se distinguevasi la sventura dalla colpa, pur nondimeno per gran tempo
giorni d'ira, i giorni di sventura / coi ceri accesi e le campane a
ei minor pena crede / meritar la sventura / che tollerarla. botta, 5-2
saba, 98: accennava all'aspetto una sventura [via della pietà], /
2. figur. offesa, danno; sventura, afflizione, castigo (della sorte
lo guardavano biecamente, perché insultava la sventura. pirandello, 6-133: usciva di là
un eroe per così dir, di sventura, il quale fosse opposto all'eroe della
da tutti come biscia, o per sventura / del luogo, o per mal
costui poi fosse la causa della mia sventura, non lo potea dire di sicuro
bigio sopràbito, stava eretto ed immòbile nella sventura. comisso, 1-13: starebbe bene
una affezione intima ed esclusiva: la sventura lo aveva disperso, ed egli ha fatto
dio sui boni / fa cader la sventura, ei dona ancora / il cor di
di molti cacciatori che annusa da lontano la sventura, che porta appiè del padrone repubbliche
catastrofe; condizione di miseria, di sventura. bibbia volgar., v-606
, / quegli mista col bene ha la sventura. / a cui sol porga del
: piangeva ella a calde lagrime la sua sventura e non sapea darsi pace di vedersi
fede, e fui conturbatissimo di tanta sventura. tommaseo, i-53: come l'alito
pietosi e danno ad ogni apparenza di sventura, non servivano né a sfamare né
loro è il diritto, loro la sventura di esserlo, e nostra in gran parte
di tutto ciò che costituiva la propria sventura. bacchetti, 2-104: il confine italiano
guerrazzi, iii-229: il custode sospettando sventura, e pauroso glie ne venisse danno
d'ima casa d'infamia e di sventura / udiron- prime il suo vagir dolente.
gozzi, 4-195: per sua maggior sventura il conte gano, / suo direttore
elle la cattività degli uomini e la sventura? cicognani, 3-143: si coglievano
, 190: l'orgoglio è garrulo nella sventura, quando trovi ascoltatori:..
. / inesausta di ciance è la sventura; / ma del par sofferente e infaticato
fa il porcello era infermo. oh sventura! come gli si assise accanto, come
giunga a torino la notizia della mia sventura! chi darà loro la forza di sostenere
colle famiglie erano gli altri compagni di sventura. d'annunzio, iii-2-195: compagni
e sì fu allora principio di grande sventura questa compassione per anzia. manzoni,
sciagura; piangere, deplorare (una sventura, un caso triste e doloroso, la
.. / te collocò la provida / sventura in fra gli oppressi: / muori
in una città colpita da una grave sventura, per una profonda sofferenza fisica e
di un personaggio famoso, per una sventura pubblica, anche per il dolore di
vopera: a indicare 1'aggiungersi di una sventura o di un malanno a una serie
mio enorme dolore e ogni particolare della sventura non ho certo bisogno di sognare.
recente di servitù il quale esulta su la sventura del padrone che teme. srevo,
, patiscono (un dolore, una sventura, un lutto, un pericolo,
c'è sempre stato -forse la mia massima sventura - un impetuoso conato al meglio.
di visione. nievo, 177: sventura vuole che non vi faccia contenti quella sapienza
: vuol questo il ciel, o la sventura mia, / che io sia sforzato
, alleviare (un dolore, una sventura); giustificare (un errore, un
rifl.: darsi pace (di una sventura). 5. agostino volgar.
per i miei connazionali la più grande sventura. pellico, ii-108: la popolazione si
al pianto, al dolore, alla sventura); rendere meno duro, meno
, massimamente quando sono percossi dalla sventura, la coscienza mi accerta che potrò
non di rado l'uomo oppresso da una sventura, può consolarsi col pensiero d'altro
una condizione (di fortuna o di sventura) con un'altra opposta. ottimo
4. avversità, svantaggio, disavventura; sventura, danno, disgrazia. -anche:
suo superata ogni più avversa e contrastante sventura, s'insuperbì ella giammai. pallavicino
lui contrastanti, conviene aggiungere una terza sventura: la sua rettitudine e dignità.
fede, e fui conturbatissimo di tanta sventura. tommaseo, i-453: egli tacito e
o per colpa altrui, in una sventura non piccola. b. croce, ii-8-123
nascondere. tasso, 12-60: nostra sventura è ben, che qui s'impieghi
esortazione a non lasciarsi abbattere da una sventura, a resistere, a farsi animo
di malinconica pietà pare che cordoglino la sventura di arrigo. 2. intr
sol fan bello il lauro / quando sventura ne corona i prenci. idem, iv-412
di tutto ciò che costituiva la propria sventura. serra, ii-470: quel che
/ e tornami a doler di mia sventura. carducci, 102: ahi,
una spada che arrotai alla cote della sventura, e così fui libero. d'
leopardi, 23-56: se la vita è sventura, / perché da noi si dura
. 3. figur. disgrazia, sventura, infelicità. d. bartoli,
un uomo, credendosi umiliato, fa della sventura il suo orgoglio e si pone al
minore danno: la previsione di una sventura permette di affrontarla prendendo i provvedimenti necessari
: invece di rendere sacra la sua sventura con un decoroso dolore, voleva schivare
stava come sotto il colpo di una sventura annunciata e non deprecabile. alvaro,
male; scongiurare un pericolo, una sventura; dissuadere, sconsigliare (decisioni,
desidera tener lontano (un male, una sventura); scongiurato, allontanato, evitato
terrore, anzi l'incombere di una sventura e d'una minaccia. levi,
, non vi stancate / della nostra sventura; il del v'affida / due derelitte
io contemplava di nuovo quell'aspetto di sventura derelitta che mi fece a bella prima
, come vedersi, a causa della sventura occorsagli, quasi degradato nella società,
ché sempre, se ti agghiaccia la sventura, / se l'odio altrui ti spoglia
, accorarsi; lasciarsi prostrare da una sventura, e anche da una semplice contrarietà
fumiganti. 6. colpito dalla sventura, afflitto, sgomento, affranto;
lontana. 4. afflizione grandissima, sventura irreparabile; intima sofferenza, dolore senza
disperazione; effetto deprimente che produce una sventura (o anche una persona antipatica,
cerca nuova fortuna, spesso trova ria sventura. cammelli, 171: che fai?
privazione. cattaneo, ii-1-353: la sventura divien un titolo per mettere fuori delle
'delle cagioni che possono produrre una sventura. determinaménto, sm. ant.
l'ira divampa fra i compagni della sventura, e l'intestina guerra si desta
, 3-5-446: a questi ancor nova sventura / minaccia, se son finti in fatti
e guai alle navi che per loro sventura s'abbattono in quella diavoleria! nievo
i-318: l'idea di una grave sventura... è sempre confusissima,
fortunati eventi / son più d'ogni sventura / difficili a soffrir. parini, giorno
/ portavi la persona, e tua sventura / non fea l'altezza del tuo
atroce capriccio del caso, le notizie di sventura dovessero venirle comunicate, direttamente o indirettamente
disarmare la nostra milizia, già oppressa dalla sventura di napoleone, dal tradimento di murat
esperienza, prova dolorosa, tragica; sventura; profondo e repentino mutamento di condizioni
'evento che accade sotto cattiva stella, sventura, sciagura, cataclisma ').
disciplina dell'educazione o l'educazione della sventura, beato colui che di buon'ora
14. disus. fatica, molestia, sventura, tormento. sacchetti, 164:
caduti si vuole usare discretezza e addolcire la sventura. = deriv. da discreto1
colpendola nei beni o negli affetti; sventura, sfortuna, avversità. -anche:
spavento. 4. accidente, sventura (per malattia o mal- formazione o
disgrazie non vengono mai sole: una sventura è sempre seguita da altre. g
. marino, i-119: cominciarono le mie sventura quasi nel principio della mia vita da
lucia, 583: l'intolleranza della sventura, la disistima e l'obblio delle speranze
disleal, per cui / annunzio di sventura al cor d'un padre / è udirsi
e conservatrice d'illusioni, e la sventura dissipatrice degli inganni, e introduttrice della
, e oppresso dalla malinconia, dalla sventura presente, o dal presente sentimento di
, sf. ant. e letter. sventura, disgrazia; calamità, rovina.
appeso alla cintura. = da sventura (v.), col pref.
disventuranza, sf. ant. sventura. chiaro davanzali, xvii-222-8: altri
l'ira divampa fra i compagni della sventura, e l'intestina guerra si desta nella
quali apparirò / vita, morte, sventura agli occhi tuoi, / fuggitivo consalvo?
certa condizione; incorrere (in una sventura, in un pericolo). -anche
per cui bello di fama e di sventura, / baciò la sua petrosa itaca ulisse
puoi fuggir tua morte o tua sventura? testi, i-208: ed ecco pur
intorno sente, / pianga di mia sventura e si condoglia / di questa vecchia
quell'altra esagerazione di qualificare la sua sventura quale la massima che sia mai toccata
-per lo più al plur. avversità, sventura, disgrazia, tribolazione. dante
che il dolore provato in qualche gravissima sventura fu tale che ne saremmo dovuti morire
vidi / qualche lagrima doni a mia sventura. tasso, 17-52: ben sei
lei, qual arsi pria / che la sventura mia / a pompeo la donasse.
un dopo l'altro i messi di sventura / piovon come dal cielo.
animo che è liberato da una grande sventura, è come la terra daddove è
.. / dove ha lacrime un'alta sventura, / non c'è cor che
per fermo estimo, / il vivere è sventura, / grazia 11 morir, chi
, 23-56: se la vita è sventura, / perché da noi si dura?
debba essere alcuna eccezione ne la mia sventura, e quasi disgrazia. pallavicino,
indietro. pea, 7-341: la sventura, per essere piombata sulla città che
. manzoni, 87: ella è sventura / di chi regge gli stati udir con
guerreggiarsi, e godono empiamente dell'altrui sventura e dell'altrui disonore. = comp
i-145: avvenne finalmente, per mia sventura, che conobbi colei dove io feci
/ da che ti ci furò nostra sventura, / né qui più, tirsi,
3. figur. fatalità, sventura; disperazione; rimorso ossessivo per la
ira, rabbia 'e 4 rovina, sventura '(per lo più al plur.
. carducci, ii-1-175: ahi! sventura, ahi sventura, ahi sventura
, ii-1-175: ahi! sventura, ahi sventura, ahi sventura! direbbe l'
sventura, ahi sventura, ahi sventura! direbbe l'eroicomico manzoni.
letter. vicissitudine dolorosa; disgrazia, sventura; angoscia, smarrimento. latini,
quell'altra esagerazione di qualificare la sua sventura quale la massima che sia mai toccata
per cui bello di fama e di sventura, / baciò la sua petrosa itaca
egli ^ esistere in lui, quella della sventura, ed egli vi attribuiva l'onnipotenza
dopo la perdita del paradiso nessun'altra sventura può affliggere più crudelmente l'uomo della
dal trotto estasiante, / cara plebea sventura al trotto fitto, /...
orrore, tutta l'estensione della mia sventura? -sviluppo, ingrandimento, accrescimento
le pene. 6. sventura, disgrazia, calamità di straordinarie proporzioni
eternamente nell'eterno fato / sta tua sventura scritta. leopardi, 1038:
dirai, caro monti, che 4 sventura porta spesso ventura '; ed io
sol, d'una diletta / la sventura onorar. giusti, 3-240: se
1-170: bello di fama e di sventura, / baciò la sua petrosa itaca
che da nessuna forza, da nessuna sventura mi fosse tolto. pascoli, 211
e sarà giunto il fine / della sventura mia; /... / quell'
per cui, bello di fama e di sventura, / baciò la sua petrosa itaca
eternamente nell'eterno fato / sta tua sventura scritta. d'annunzio, v-1-318:
prigione dalla tua lettera. per mia sventura restò fideicommisa alla posta sino a ieri
. sì vilmente crudele da volere profittare della sventura che tiene lontano tuo marito per rapirgli
altro non gli fosse dissimile dopo: nella sventura. 6. esito favorevole,
fortuna e non perdersi d'animo nella sventura. proverbi toscani, 132:
-ferita sopra ferita: colpo sopra colpo; sventura gravissima; sconfitta irreparabile. bibbia
fermo estimo, / il vivere è sventura, / grazia il morir, chi
fiamme. 15. avversità, sventura, rovina di persone, famiglie,
. verri, i-194: una piccola sventura in un uomo di fibra forte,
, / angelo benedetto / che guardi di sventura / chi t'è commesso, e
fisico o morale; gravità di una sventura, di una malattia, di un
; spettacolo raccapricciante; grave sciagura; sventura intollerabile. leonardo, 7-i-14: pongasi
, estremo (un danno, una sventura, un'offesa); incombente (un
, estremo (un danno, una sventura). maestro alberto, 182:
: tosto a far maggior la sua sventura / ecco duri flagelli, aspre catene.
del gelo. pratolini, 6-27: la sventura, anziché irrobustire la sua fede,
(di una disgrazia, di una sventura, di una calamità, di una
saba, 3-51: uomo, la tua sventura è senza fondo. / sei troppo
quale gli serbava astio per una comune sventura. 7. manifestare un'opinione
duro da sopportare (un danno, una sventura, una sofferenza); che è
. -in senso concreto: disgrazia, sventura, condizione disgraziata. -essere in fortuna
che cerca nuova fortuna, spesso trova ria sventura. scenari della commedia dell'arte,
fortunati eventi / son più d'ogni sventura difficili / a soffrir. parini,
4. dolore, afflizione; tormento, sventura. iacopone, 53-2: piagne la
: se non vi si frapone alcuna sventura de le solite, da me
, e oppresso dalla malinconia, dalla sventura presente,
un timore, l'inesorabilità di una sventura. petrarca, 288-10: non è
da tutti come biscia, o per sventura / del luogo, o per mal
, come vedersi, a causa della sventura occorsagli,... venuto in disgrazia
e sarà giunto il fine / della sventura mia;... /..
puoi fuggir tua morte, o tua sventura? carletti, 23: i quali [
zio. 5. figur. sventura, disgrazia improvvisa; annuncio ferale e
allo stesso tempo. -nunzio di sventura, di malaugurio; funesto. tansillo
su di sé (un danno, una sventura). marino, vii-556: la
, iii-272: altri nascono col fiore della sventura in mano e non hanno ancora i
356: invece di render sacra la sua sventura con un decoroso dolore, voleva schivare
che cerca nuova fortuna spesso trova ria sventura. -la casa non mi piace
più tragice sembrino quelle che da fine sventura sono terminate. = deriv. da
190: l'orgoglio è garrulo nella sventura, quando trovi ascoltatori. l. gualdo
fede approfitta del tumulto per simulare la sventura; l'onor nazionale ne geme.
in tale intervallo di tempo volle nostra sventura ch'ei prendesse co'veronesi poco buon
, / come gente che pensi a sventura, / che improvviso s'intese annunziar.
, 1-ii-65: troppo nota è la sventura di quell'accademia romana sotto paolo ii dispersa
fato, e gittato in una immeritata sventura. 20. tecn. fabbricato mediante
(ma anche paziente nella miseria e nella sventura). -fare giobbe qualcuno: ridurlo
. -per antifrasi: disagio, sventura, tormento. monte, ii-390
tuoi rivolti altrove? petrarca, 166-13: sventura over colpa mi priva / d'ogni
castigo, pena, punizione; calamità, sventura. malispini, 1-179: l'imperatore
dice: -per certo egli è mia sventura che quasi in tutto uguanno non sono uscito
, / te collocò la provida / sventura in fra gli oppressi. leopardi, 3-87
visconti venosta, ii-1-305: ebbe la sventura di passare la maggior parte della sua vita
; afflizione, dolore; miseria, sventura. -in senso concreto: condizione o
, di una malattia, di una sventura, di una colpa, ecc.)
per fermo estimo, / il vivere è sventura, / grazia 11 morir, chi
bettinelli, 1-ii-65: troppo nota è la sventura di quell'accademia romana sotto paolo ii
deh, quanto è greve la mia sventura. sacchetti, 43: tua doglia /
molto doloroso, pesante, grave (una sventura, un danno, un pericolo o
particolare da cani. 2. sventura, calamità, tribolazione, infortunio.
396: o città piena di sventura e di guai, la quale da'
bel fanciullo al trono / condusse aspra sventura. alfieri, 1-649: abner, il
. -per indicare malaugurio, profezia di sventura o tetraggine, cupa tristezza, ecc
fare l'uccello del malaugurio, annunciare sventura. brancoli, ii-286: se sarò
battaglia, una grande strage, una grande sventura nazionale e religiosa: cossovo, la
morale; subire un danno, una sventura. -anche assol. guittone,
berchet, 76: gusti anch'ei la sventura, e sospiri / l'alemanno i
, sopportato (un dolore, una sventura). masuccio, 444: quanto
la violenta idra straniera, / la sventura d'italia. jovine, 258: la
un nimbo, / piangendo l'antica sventura / tentenna il suo capo di bimbo.
alla paura delle sue sevizie alcuni compagni di sventura, che gli cedevano regolarmente una parte
a trovar compagni di viaggio e di sventura. buzzati, 1-158: piegarono a destra
, la sua presenza segnala dovunque una sventura immancabile, egli si è trovato sempre
catastrofico (un evento naturale, una sventura). moretti, i-1001: è
rallegrarli o distrarli un poco nella immane sventura... pronunziò piano, netto e
mostruoso cammino. bocchelli, 19-34: la sventura, l'immanità di tanto dolore,
; molestia; preoccupazione, danno, sventura. fra giordano, 5-130: sono
, 3-98: ricorderà il lettore come finì sventura in bocca de'poco caritativi
saluzzo roero, 3-i-17: grande nella sventura, imperturbato / ell'avea il volto
lettere, e scorgendovi l'impressione della sventura e del dolore che le domina. de
alcun segno premonitore, subitaneo (una sventura, un pericolo, la morte,
2-2: quasi respirava un alito di sventura, piombata improvvisa, irrimediabile. saba
non vinsela / il fato e la sventura: / non con la vista impura
di fiori. guerrazzi, 10-78: la sventura certo aveva battuto le ale intorno a
ridussi a divorare le carni dei compagni di sventura, morti di ferite o d'inanizione
inavventura, sf. ant. disavventura, sventura, disgrazia. giamboni,
fosche tue penne spiegasti, / o sventura, e con man fredda incalzasti /
ragione i prìncipi cersola, 1-13: sventura e lutto e servitù v'incalza. lustri
questa incapacità d'iniziativa che attira la sventura. piovene, 3-113: anna doveva
degli albizzi, iii-628: che se per sventura mai se ne riscotessi alcuno [
annesso inchino / per raccattar quel che sventura o noia / altrui mi lascia andare
maestà sua. arici, ii-252: se sventura, se fiera d'eventi / negra
/ allor stavi aspettando / d'ogni sventura il fine. 2. figur
che prendeva oramai le forme d'una sventura. -ant. scontro armato,
una sofferenza); irrimediabile (una sventura). pavese, 2-41:
un dolore, una pena, una sventura); che esprime pena profonda,
a condolermi della sua immensa, inconsolabile sventura. pirandello, 6-576: m'è rimasto
ii-19-258: io sento profondamente la sua sventura, e do ragione all'inconsolabilità.
un dolore), intollerabile (una sventura); aumentare a dismisura, esacerbarsi
, 6-647: il cielo, presago della sventura che stava per avvenire, incupì maggiormente
un castigo, la morte, una sventura); che è acquisito senza merito
2-21: in via d'indennizzo a questa sventura, voglio almeno permettermi la grande consolazione
5-2-49: non pare dunque che la sventura del bellini meritasse tanta afflizione,.
4: la circostanza, altri direbbe la sventura, di aver vissuto in questi anni
, ii-649: inesausta di ciance è la sventura; / ma del par sofferente e
: non vinsela / il fato e la sventura; / non con la vista impura
avevi tentato di dimostrarti irreprensibile prima della sventura, fedele a lui vivente se pur
; che predice, minaccia, annuncia sventura o disgrazie; infausto, sinistro,
3. in senso concreto: disgrazia, sventura, sciagura, malanno. — con
. 2. figur. miseria, sventura, tribolazione; disgrazia, guaio.
passando per il fuoco mistico e per la sventura vera, io. piovene, 7-286
. de sanctis, ii-18-142: la sventura... suole infiacchire i codardi;
amo per sempre; e più infierisce la sventura, più le distanze e le mille
amo per sempre; e più infierisce la sventura, più le distanze e le mille
un dolore, una sofferenza, una sventura); radicarsi, incancrenirsi; diventare
(un dolore, una sofferenza, una sventura). passavanti, 226: i
improntata nel nobile e profondo segno della sventura. 3. sfociare, sboccare
. 3. destino avverso; sventura; danno, calamità, pericolo,
. — in senso generico: sventura, calamità. guido da pisa,
7. figur. infierire (una sventura, un danno, un male morale
se pur n'avessi alcun per mia sventura. sarpi, viii-296: essendo la
questa incapacità d'iniziativa che attira la sventura. moravia, ix-285: pensavo che,
messicana. pavese, 8-59: qualunque sventura,... nasce da una nostra
tommaseo [s. v.]: sventura non immeritata, ma non impunemente insultàbile
scuola che... insulta alla sventura e medita la calunnia sovra le tombe.
generosità e ad altre virtù contrarie da sventura. ai vizi loro, io mi sento
; ostacolo, contrarietà; disgrazia, sventura; traversia, avversità. siri,
l'amante ne consegue che ogni pena e sventura dell'amato intenebra e intossica l'anima
. bresciani, 6-xii-343: per sua sventura entrò in intima consuetudine con un giovane
manzoni, ii-379: presta soltanto è la sventura, o figlia: intraveduta appena,
i-236: è... la sventura dissipatrice degl'inganni, e introduttrice della
oltre la necessità de'tempi, è sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo
, ché nostra sorte, / non tua sventura, a lagrimar n'invita, /
[la via] all'aspetto una sventura, / sì lunga e stretta come una
che non può avere sollievo (una sventura). cavalca, iii-103: la
facessero. -irritamento della fortuna: sventura, danno, insuccesso, rovescio.
solo lo spettacolo d'un'im- mensa sventura che le 'mie prigioni 'offrivano alla
al bando. mazzini, 77-244: sventura agli uomini che sconoscendo quanto ha di
. ant. colpito o perseguitato dalla sventura; sciagurato, disgraziato. —
, le hai dato per guida la sventura. ma perché poi lasciasti la giovinezza
, bel nome italico / che ornai sventura suona ne i secoli / fu sposa
, / ermilla, empia cagion di mia sventura, / non fia teco congiunta al
, se bene lacerata il cuore da sventura di famiglia; e mi chiamate poeta 'elegante'
1-i-403: fece un gran lagno della sventura, incolpando uomini e cose a vanvera
baldini, i-293: nell'indiavolato capitano di sventura c'era del resto un'uscita umoristica
tua. tarchetti, 6-ii-405: la sventura che mi colpisce ha punito me di
19-12: il primo colpo [della sventura] aveva ammutolito la sventuratissima madre,
specie di letargia morale che cagiona una sventura improvvisa. 4. fis.
né ha punto appreso dalle lezioni della sventura, maestra somma della vita. pavese
preoccupazione e lo spavento 4 per una sventura che si libri sul paese '.
di non credere, aveva scritto la propria sventura nel libro del destino.
.. or provvide / povertade e sventura / locaron giù fra l'utile /
inezia al sorteggio è quasi approfittare della sventura... dell'imbroglio, che
-un giorno le stelle luceranno: nella sventura c'è sempre la speranza di tempi
espressione tetra e indefinibile di cui la sventura aveva velate le sue fattezze,..
un danno, un castigo, una sventura. iacopone, xlviii-27: glie demonia
depravazione, scandalo. - anche: sventura, calamità. cecco d'ascoli,
di angoscia, di morte, di sventura (o anche mestizia, sbigottimento, terrore
passar oltre sia necessità de'tempi e sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo
cioè di quel luogo dove per tua sventura sei nato. bocchelli, 1-ii-576:
che portasi passata di qualche tempo la sventura che intendevasi piangere. 3.
-anche: evento doloroso, infausto; sventura, calamità. pallavicino, 6-2-81:
, / cara affaticarsi inutilmente. plebea sventura al trotto fitto, / ahi fitto e
gravemente imbarazzante; ostacolo, intralcio; sventura, avversità, calamità disastrosa.
-molto grave, insopportabile (una sventura, un'ingiustizia). fagiuoli
ed a me maggiormente portò sopra tutti sventura: / tanti figliuoli son già che
petruccelli della gattina, 4-490: la sventura la femminiz- zava ed ingrandiva la potenza
ant. danno, disgrazia, sventura. ubbie e ciancioni del secolo
malianni). disgrazia, sciagura, sventura. -in partic.: grave danno
. segno di cattivo augurio, di sventura, di avvenimenti luttuosi o dolorosi (
vittima della sorte avversa; perseguitato dalla sventura; sfortunato, disgraziato, malcapitato (
caricaturale. calvino, 1-258: questa sventura della nostra famiglia... lo
9. con danno, rovina, sventura; con conseguenze tragiche e nefaste.
. forteguerri, 10-38: ma sua sventura, e la bontà di dio,
conseguenza negativa; guaio, malanno, sventura, sciagura. -anche in senso più
più particolare: una specifica disgrazia o sventura o avversità. latini, rettor
11. persona che costituisce motivo di sventura, di rovina, di maledizione per
il male sia sano: presentare una sventura come un evento fortunato, un fallimento
male a qualcuno: portargli disgrazia, sventura, malanno. simintendi, 1-84:
che non sia troppo presto: una sventura, per tardi che venga, giunge
22. foriero di danno, rovina, sventura; infausto, sciagurato, malaugurato.
il dolore, la malattia, la sventura, la morte. 2.
le faccende non li educano e la sventura non li corregge, i ricchi sono
greve mallenanza. 2. danno, sventura, disgrazia. latini, i-584:
10. ant. sciagura, sventura. storia nerbonese volgar., 16
7. figur. portatore di sventura, infausto (una stella).
e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. nievo,
, tormento, affanno; danno, sventura, calamità. giamboni, 168:
o spirituali, ecc.; sventura, avversità, disgrazia; miseria,
, a suo svantaggio; per sua sventura (anche come imprecazione).
questo!: a esprimere deprecazione per una sventura o per una contrarietà ormai inevitabili.
-mala, dolorosa mancia: danno, sventura, afflizione. a. pucci
manca. -che è foriero di sventura; infausto. lancia, i-627:
-meno grave (un male, una sventura, un danno); meno cocente
donne che non solamente compativa alla mia sventura di vedermi in quella guisa sforzata.
quasi l'ultima mano, quando volle la sventura sua ch'egli cadesse da un palco
sai che ricchezza non salva / da sventura e c'è marcio sotto seta /
4. figur. disgrazia, sventura, calamità che colpisce duramente e,
è causa (un'avversità, una sventura, una delusione, ecc.).
ne insuconosce cotesta gente, caduta per sventura sotto la sua comandò e disse, /
ciò che ne è causa (una sventura, una calamità, una condizione di
non c'era bisogno d'una rivelazione della sventura per accorgersi che l'infinito male vinceva
-ah! rosaura voi mascherate la mia sventura. guglielminetti, 11: ben più
de sanctis, ii-15-63: se la nostra sventura vorrà che ci sia imposto un principe
3-484: non ti può rivocar da tua sventura / misera! il lorenese, e
brando. giusti, 4-ii-492: finché sventura non ruoti la mazza / percotendo a
. giusti, 4-i-108: onorar la sventura è mio costume / e senza farisaica
o del navilio intervenirà alcuno caso di sventura che lui perderà tutto o in parte
che aveva poca mente, ed anche la sventura gliela faceva girare, aveva indicato per
un danno, una sofferenza, una sventura. petrarca, 212-13: pur lagrime
azioni disoneste (un rimprovero, una sventura, una sofferenza fisica o morale)
-infelicità, dolore, sofferenza; sventura, disgrazia. baldelli, 2-1-374:
. 4. mala mescianza: grave sventura, disgrazia irreparabile, sorte avversa.
, anche rafforzato in male mescheance 'sventura, maltrattamento
messaggiera d'amore, ed ora di sventura. 2. angelo mandato da
, / e si alternano messi di sventura / e di vittoria. 8
il levante. -messo di sventura o di cattivo annunzio: chi reca
l'un dopo l'altro i messi di sventura / piovon come dal ciel. longwy
la mestizia sin da fanciullo; la sventura, la riflessione e le passioni l'anno
; e sì oltrepassa il metro / questa sventura, che né il dir concede,
male incontreranno, ad ogni più crudele sventura sottentreranno, piuttosto che piegar il collo
-che non è particolarmente grave (una sventura). manzoni, pr. sp
suo nascimento. massaia, x-105: la sventura volle che, urtato il grilletto o
fra pochi istanti è vinta / ogni sventura, e voi sereni e lungi /
se il mio cavallo sdrucciolando per mia sventura non mi traea seco a terra.
del mio cuore la notizia di una sventura che le fosse occorsa non mi avrebbe,
anche i re mediocri, ed è la sventura degnamente sopportata, poiché la corona è
sf. ant. e letter. sventura, disgrazia, disavventura, contrarietà.
ridursi, per propria responsabilità o per sventura, in condizioni di estrema indigenza o
d'intorno a sé la desolazione e la sventura. palazzeschi, 5-100: questo stato
più grata, come vedremo, nella sventura, tornava a risplendere con mite fulgore
veste: dio non permette che la sventura infierisca più di quanto si possa sopportare
sf. ant. e letter. sventura, avversità, disgrazia, mala sorte.
ingenuità di cotesta mite ribellione contro la sventura spira un ancor vivo, un per
mondo; ha, dico, in essa sventura una scusa mitigante, ma non assolutamente
, 3-32: -misere noi, mo che sventura è questa? - egli non batte
: deh, quanto è greve la mia sventura / e mobile più ch'altro il
princìpi. tarchetti, 6-i-298: la sventura aveva data a quell'anima una potenza
-ant. che mitiga un dispiacere o una sventura; che allevia una pena o un
81: ben conosce il moderno esser sventura / chiudere in cinque rime un tal
terra / loro conforto in così ria sventura, / elpide allora, e gli ristaura
sarei oggi come lui se una provvida sventura, non m'avesse sottratto in tempo
rompe il cuore la somma e ostinata sventura di quel povero giovane... oh
i-iii- 150: prendo (ahi sventura!) in mano quella pistola ch'
di comporlo, siccome monumento debito alla sventura e degno che sia rizzato da un
9. rovina, disgrazia, sventura, sciagura; situazione difficile, sfortunata
.. ed ultimamente colpita da fierissima sventura, egli ha sofferto anche troppo. soldati
, privazione; avversità, calamità, sventura, sciagura. serdini, 1-12:
lupo': chi ha l'esperienza della sventura, segnata- mente della miseria. ferd
lo dice chi è nel dubbio di sventura o di molestia, e il dubbio è
del mio cuore la notizia di una sventura che le fosse occorsa non mi avrebbe
: altro esemplo di gloria e di sventura / il colombo m'appar del firmamento
muffava: sarebbe stata davvero una grave sventura, sarebbe stato un guaio (e
quale discese un giorno a recare la sventura e lo scompiglio in mezzo a noi
chiabrera [tommaseo]: si cantò la sventura di euridice e l'abbandonamento di arianna
, 254: dei coglion perduti la sventura / compensa con i musici bisbigli / dell'
racconta cosa che, quand'anche fosse sventura, non è mutabile, rivelò il
l'ira divampa fra i compagni della sventura e l'intestina guerra si desta nella
-evento o esito luttuoso, rovinoso; sventura, sciagura, tribolazione. iacopone
. tozzi, v-57: per somma sventura, l'amico suo intimo dovette fuggire.
passar oltre sia necessita de'tempi e sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo a
sicura / negavi che fosse castigo la sventura. montano, 1-249: mi vidi costretto
significati lugubri, luttuosi; che preannuncia sventura, affanni, morte (un augurio,
di tutti come biscia, o per sventura / del luogo o per mal uso che
nequità. 3. ant. sventura, sorte avversa. chiaro davanzati,
de sanctis, ii-6-191: se la sventura spesso genera l'umor nero, lo
145: non è, non è sventura / nova che un sciocco, un empio
un nimbo, / piangendo l'antica sventura / tentenna il suo capo di bimbo.
. v.]: madre colta da sventura simile a quella di niobe, e
eterna e infinita. -sciagura, sventura. giuseppe flavio volgar., i-118
questa noia a lui fatta e della sventura che gli era occorsa. berni,
, bel nome italico / che ornai sventura suona ne i secoli, / fu sposa
onor non resti, / né sua sventura il passeggier derida, / com'antico
per scon giurare qualche grave sventura collettiva e per propiziarsi il favore
anche: evento doloroso, disgrazia, sventura, avversità. boiardo, 1-297:
delizie d'amore il volto accigliato della sventura? gadda conti, 1-284: almuerzi
all'idea e alla cruda realtà della sua sventura, conosciuta da qualcuno in città,
. giusti, 4-i-108: onorar la sventura è mio costume, / e senza farisaica
catena. raccolse la sventura, nudrice d'ogni virtù; te accompa
/ ma nutre forte il pan della sventura. buzzi, 45: o poeta,
gentile poeta. -sorte avversa, sventura. loredano, 2-i-174: queste nuvole
un nuvolo di sangue. 9. sventura, sorte avversa. valerio massimo volgar
quotidianamente. fermezza; imperturbabilità nella sventura. lorenzo de'medici, 660
scrittori dei tempi di servitù o di sventura... fermentavano più che mai
provoca sofferenza, disagio; disgrazia, sventura; avversità, contrarietà (e anche
21. travaglio, sciagura, sventura. lamenti storici, i-75: quanti
/ quegli mista col bene ha la sventura. / a cui sol porga del funesto
tenda. 11. funestato dalla sventura, dalla morte, da fatti dolorosi
da te, ma omnia dalla nostra sventura. 2. per onnia (
egli esistere in lui, quella della sventura, ed egli vi attribuiva l'onnipotenza
in un vortice di strage. la sventura era accaduta... ma l'onore
voleva con quella visita rendere onore alla sventura, all'innocenza, all'ospitalità e al
dannate onte. -sciagura, sventura. n. agostini, 4-2-65:
ontoso metro? 5. che arreca sventura, danno, nocumento fìsico o morale
, lvi-208: ahi, che per mia sventura / contrari effetti oprar veggio natura:
, ii-628: te collocò la provida / sventura in fra gli oppressi. leopardi,
.. / te collocò la provida / sventura in fra gli oppressi. jahier,
campo verdeggiante. 5. sventura, patimento, tribolazione, sofferenza.
e siamo di più da questa particolare sventura oppresse, che abbiamo perduta la gloria e
. -per simil. provato dalla sventura, infelice (l'esistenza).
in orribile. -che annuncia una sventura o un fatto atroce. brusoni
, abusando della fede ospitale e della sventura del re consanguineo. berchet, 361
voleva con quella visita rendere onore alla sventura, all'innocenza, all'ospitalità e
e dell'altrui ingiustizia, ostaggio della sventura? -persona costretta a svolgere una
3-526: non è ver che ostinata / sventura lasci il travagliato petto / voto di
, la scelta del volere / giustizia per sventura. -mediatore in rivendicazioni sociali.
rilevo quanto basta per assicurarmi della mia sventura. vita di gio. gastone i,
sbocco. de libero, 1-88: la sventura fu al mare d'estate / quando
giustizia: la giustizia; pane della sventura: la sventura, ecc.)
giustizia; pane della sventura: la sventura, ecc.). cavalca
e levando le mani quasi a parare una sventura. thovez, 1-105: l'europa
più dolorosa / non se paragia alla sventura mia. firenzuola, 2-60: dante
ognuno era tratto a parte della generale sventura. -trovare parte: ricevere giustizia
chi lo sacrifica col soffrir la sua sventura costantemente e col sollecitar egli stesso la
mala pasqua: condizione o situazione di sventura, disagio, sfortuna, miseria, indigenza
per il fuoco mistico e per la sventura vera, io. sbarbaro, 2-64:
sorte. - anche: malasorte, sventura. angiolieri, vi-321 (23-8)
8. ant. dispiacere per la sventura altrui, compassione, pietà.
. danno meno sopportabile; rovina o sventura più grave. iacopone, 22-35:
altri -. -tanto peggio. la sventura mi disgusta. non ci credo. landolfi
questa noia a lui fatta e della sventura che gli era occorsa. ma egli
pascoli, 1438: né guarirò la sventura, se piango e sospiro; e
12-7): deh quant'è suta la sventura mia / poi ch'i'fu'servo
c. bini, 1-77: o sventura!... non v'è nessuno
luciano], iii-1-202: poiché la mia sventura mi ha condotto a questo estremo,
sospettare o dell'altrui volontà o di sventura che temasi sia per seguire. 'la
conosciuto la dignità che gli dava la sventura, e per la quale potea farsi guardare
, i-378: sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare, fuorché sopra il
evento dannoso, rovinoso; sciagura, sventura (e il danno o il dolore che
maggior percossa. poerio, 3-283: sventura è talor del ciel percossa / che
. d'annunzio, 8-74: ebbe la sventura di perdere, l'un dopo l'
senza colpa, le sarebbe parsa una sventura, una punizione amara. tarchetti, 6-i-588
. fracchia, 634: ebbi la sventura di non perdere la mia calma. bernari
posto rimedio; danno; disastro, sventura. - anche: rischio della vita,
oltre sia necessità de'tempi, e sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo
senza colpa, le sarebbe parsa una sventura, una punizione amara: e le veniva
. letter. grave danno, rovina, sventura. campofregoso, iii-35:
al sorteggio è quasi un approfittare della sventura. j. supplicare, implorare
agli uomini; contrarietà, avversità; sventura. rinaldo degli albizzi, iii-393:
cosa di peggio? -afflitto costantemente da sventura e malasorte. caro, 12-i-302:
modo da costituire un danno, una sventura; malauguratamente, disgraziatamente. boccaccio,
g. stampa, 73: o mia sventura, o mio perverso fato, /
camerana, 15: angoscioso come una sventura, / striscia e pesa sui campi
vino. -trovare nella propria vita una sventura, un danno, una disgrazia.
, fastidio; traversia, disgrazia, sventura; affanno, angustia, tormento, dolore
1-170: bello di fama e di sventura / baciò la sua pietrosa itaca ulisse
giustizia? -evento funesto, sventura. landino [plinio], 554
allora. o. avvenimento funesto, sventura, avversità. -anche: destino doloroso
piaga antiveduta assai men duole) una sventura, un fatto increscioso o funesto e
501: non sappiamo se sia maggiore sventura per noi o per i nostri lettori
vita è pena. poerio, 3-411: sventura..., ministra alata /
qua dentro trovàro, / che la sventura sua forte piangiva. = var
si era accorto del nostro stato di sventura da uno straccio alzato al picco per
6. abbattimento provocato da una sventura improvvisa. boccaccio, 9-6:
piena addosso a uno: capitargli una sventura gravissima e inattesa; succedergli contemporaneamente molti
passar oltre sia necessità de'tempi e sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo
una particolare situazione di dolore o di sventura in cui altri si trovano (e concreta
il pietoso: atteggiarsi a vittima della sventura per impietosire il prossimo. de roberto
di compassione e di solidarietà per la sventura o per i bisogni altrui; compassionevole
1-i-160: il decreto de nava per nostra sventura non è solo 1''ultimo cerotto per
, rovina, calamità; disgrazia, sventura; dolore, tormento, sofferenza morale
, ii-628: te collocò la provida / sventura infra gli oppressi: / muori compianta
lacrime, piangere; dolersi di una sventura. della caducità della vita umana
. rapini, iv-88: neppur la sventura sarebbe riuscita a gigantificare dante, se
bellissimo gusto di scrivere politamente! grande sventura però, perché a nessun piace! f
spavento che è mille volte peggiore della sventura. gioberti, 12-ui-60: oggi ciascuno che
3-32: -misere noi! mo che sventura è questa? / -egli non batte più
linati, 18-255: il ricordo della tragica sventura, allontanandosi dal momento fatale del suo
un dopo l'altro i messi di sventura / piovon come dal ciel. longwy cadea
partiva appunto lunedì, ma per nostra sventura le lettere s'impostano prima dell'una
, tormento. -anche: disgrazia, sventura; calamità, pericolo. finfo del
passar oltre fia la necessità de'tempi e sventura d'esser nati dopo, nulla rimanendo
. -in senso gravemente negativo: sventura, tragedia; defitto, misfatto.
: in via d'indennizzo a questa sventura, voglio almeno permettermi la grande consolazione
anima sicura / nel gran mar della sventura / mi sei porto e fida stella.
connotazione affettiva prevale) da ogni altra sventura come dalla stessa fragilità e pochezza di
che ha subito una disgrazia, una sventura, un lutto o che si trova in
eguali, in fondo, compagni di sventura segregati nel medesimo pozzo. jovine, 419
ogni sorpresa, ogni emozione, ogni sventura supponibile. leopardi, iii-159: mi
2-91: i pratici, per colmo di sventura, avevano sbagliato la 'piccada '
. -crudeltà, inesorabilità di una sventura. aretino, iv-4-37: ogni altro
salisse. ma come la sua e mia sventura volle, senza pur potermi toccare la
/ e tornami a doler di mia sventura. di giacomo, i-486: il
iv-1-372: non devi lasciarti sopraffare dalla sventura, perché la sventura ha fine, il
lasciarti sopraffare dalla sventura, perché la sventura ha fine, il sagnficio premio,
. forteguerri, iv-229: non so quale sventura / mi presagisca il cuore!
presagito orror! leopardi, v-336: la sventura presagita dalla eclissi arriva prima del tempo
, a-25-187: quel disgraziato è stato la sventura di tutta la famiglia, e siccome
: po'che l'acerba e dura mia sventura / mi presentò dinnanzi al vostro aspetto
impaccio, riprendersi dalla malattia o dalla sventura. machiavelli, i-vi-262: la marietta
6-i-391: accre- scevan molestia alla presente sventura le animosità che prevalevano tra i soldati
ingegno / può prevalersi (fella mia sventura / per accrescer calunnie. g. gozzi
: quando alcuno dal regno soffre la sventura di cadere schiavo de'barbareschi,..
possa lavorare; e £ previdenza nega sventura '. = voce dotta,
senza colpa, le sarebbe parsa una sventura, una punizione amara: e le
(da una malattia, da una sventura). giovanni di trocculi, lxiv-53
son privo / via men d'ogni sventura altra mi dole. buonarroti il giovane,
, procedete sicuri, e il soffio della sventura vi sia come vento che spegne le
quindi la fortuna ai non sorvivere alla sventura di mentana. pascoli, 1380:
voce non è di profeti che annunziano sventura: è ai quelli che non profeteggiano
ha fatto previsioni azzeccate. -profetessa di sventura: rhe prevede apertamente disgrazie, lutti
. -ohè, ohè: prefetesse di sventura a bordo non ne voglio! piuttosto ti
, / te collocò la provida / sventura in fra gli oppressi. graf, 5-
, piangeva in cuor mio sulla loro sventura. 5. fuori delle forme
sua solita prestezza, ma per sua sventura il lepre ben più pronto se ne
e conservatrice d'illusioni, e la sventura dissipatrice degl'inganni e introduttrice della ragione
capitano d'oriente, per racconsolarlo della sventura incontrata in quell'altr'isola.
. io. colpito dalla sventura o da eventi dolorosi. -in
, provati i più dall'esilio e dalla sventura lietamente incontrata per la patria comune,
si sentiva... provata dalla sventura. jahier, 57: in una casa
una vedova, una donna provata dalla sventura. -soggetto a calamità naturali (
'cottolengo ', un'immagine di sventura a un'immagine ridicola...,
. / te collocò la provida / sventura in fra gli oppressi. leoni, 550
, 1-304: dei coglion perduti la sventura / compensa con i musici bisbigli /
l'ira divampa fra i compagni della sventura e l'intestina guerra si desta nella
, 6-i-250: e il sacro pudore della sventura che ci consiglia a serbarlo [il
punti neri ': cioè segni forieri di sventura; locuzione metaforica di probabile provenienza francese
squarcierebbe barbaramente le piaghe fatte loro dalla sventura. pascoli, 21: sempre mi torna
: sempre, se ti agghiaccia la sventura, / se l'odio altrui ti spoglia
. per una circostanza deprecabile, per sventura, malauguratamente, sfortunatamente (ed esprime
, ché madre di discordia è la sventura: nel tumulto rimase ucciso un ufficiale
22-134: qual mortale ignaro / di sventura esser può, se a lui già scorsa
la questua per i suoi compagni di sventura. 5. figur. ricerca
lei, che... la sua sventura piagnea, s'ingegnavan di racchetare.
mitigare la sofferenza, il dolore, una sventura; alleviare la tristezza o la noia
. poerio, 3-85: come raggrava sventura la mano, / così rimbalza la
i-145: avvenne finalmente, per mia sventura, che conobbi colei dove io feci
iii-117: la mia presenza rammemora la sventura. 6. intr. per
: per quanto rammollito e ricurvo dalla sventura, il suo animo aveva fieramente riluttato un
, di maniera che niente, niuna sventura potesse all'uopo rapirlo di un bene
sopportazione, anche se a malincuore, una sventura, una contrarietà, una costrizione,
: quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. nievo, 738
modo inerte e senza reagire) una sventura e si rassegna senza ribellioni alla sofferenza
relazione con un compì, che indica la sventura, il dolore, il disagio al
sempre accanto al suo popolo in ogni sventura e quando, nel 1884, si aggirò
.. coll'animo al disopra della sventura, non vi spaventi la dura necessità di
inesorabilmente reietti e condannati. la loro sventura non conosce tregue, non muta per
i progressivi fenomeni. 8. sventura, afflizione. velluti, 306:
, 6-i-250: è il sacro pudore della sventura che ci consiglia a serbarlo [il
.. / te colloco la provida / sventura in fra gli oppressi. idem,
frale, / costei non meritar sì rea sventura, / ma ben dannarsi in prigionia
casca, è miracolo: se casca, sventura. perché questi repubblicanti sono pochi alla
uno dopo l'altro i messi di sventura / piovon come dal ciel. longwy cadea
sentì uno sgomento come di una prossima sventura per il parlamento e pel paese.
grande amore con cui commiserate la grande sventura di tutti quei poverini? 6.
ristora. algarotti, i-vii-7: è una sventura che non sieno intagliate in rame simili
destinato a riconsacrar ratte nel culto della sventura e del dolore,... non
mitigare di nuovo la sofferenza o una sventura, rendendole meno dure da sopportare;
in cui avevo gittato il seme della mia sventura. -rifare il processo mentale altrui
verità. bacchetti, 2-367: alla sventura ormai non si ricusava più. la
tarchetti, 6-ii-210: quantunque la sua sventura ridestasse ora più vivamente la mia pietà
dalla bizzarria. tarchetti, 6-i-208: la sventura aveva data a quell'anima una potenza
i-131: qual rigido destin, qual ria sventura / miete in erba i miei tasti
è ripreso dall'abbattimento o dopo una sventura. boccaccio, 9-6: si conviene
far dimenticare (un dolore, una sventura). foscolo, v-163: addio
. poerio, 3-85: come raggrava sventura la mano, / così rimbalza la
nell'alto. tommaseo, n-121: sventura ci rende quasi legno rimpalmato, che
a l'altro di noi due: / sventura o poco senno ce 'l fa fare
: dante conosceva l'amore e la sventura di francesca da domestici conversari con guido
del suo male, né della sua sventura, perché s'era accorta che sarebbe
: hai già cominciato a sentir la sventura, sì giovane! ella suole infiacchire i
viene fatto invito di favellare di cotesta sventura. visconti venosta, 226: rividi
, i-109: i goti, rinnovati dalla sventura, erano ridiventati non solo forti,
troppo tempo prima di cristo, la felice sventura cacherano di bricherasio, 1-39: perché si
-per simil. contrastare, sconfiggere la sventura con la forza della pazienza o delle
e nel- l'accusare altrui della sua sventura. 11. intr. essere riferibile
, 1-12-49: or così parve alla sventura ria / ch'io stesso del mio
i-131: qual rigido destin, qual ria sventura / miete in erba i miei fasti
russia vi soffia sotto... sarebbe sventura per noi, che abbiamo non bisogno
avuto, direttamente o indirettamente, dalla sventura. pascoli, i-563: scorrete le liste
i-378: sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare, fuorché sopra il
: quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. l illustrazione italiana
e riprovato dal lavoro dalla pazienza dalla sventura. 3. sicuro, stabile.
: quando alcuno del regno soffre la sventura di cadere schiavo de'barbareschi, provata la
fortificazione. botta, 4-554: la sventura non venne da altro che dalla noncuranza
ti giuro, si è commosso della mia sventura. cassola, 1-125: era molto
i proiettili, una malattia, una sventura). muratori, 6-207: non
199-70: per certo egli è mia sventura che quasi in tutto uguanno non sono uscito
spazio dove possa colpirlo lo strale della sventura. -che si trova intricato in un
, noi dobbiamo sostenere con orgoglio la sventura e mostrare all'europa ch'essa ritempra
de sanctis, ii-6-191: se la sventura spesso genera l'umor nero, lo
238: domandò se, per colmo di sventura, anche i capelli spioventi fossero stati
nel loro appartato sfaccendare, d'una sventura domestica e comune, toccata là,
/ quant'io potrò d'oliva, se sventura / non gli accade, se salvo
conosciuto, o al ricordo di una sventura; ricondurre idealmente. scalvini, 2-8
, e mi ritorna / inconsolabilmente alla sventura. zena, 2-158: il loro
cattaneo, vi-1-400: in un ritorno di sventura, noi siamo colpevoli tutti, a
non si seppe tener ferma custoza! grave sventura. ra si spera tra non molti
loro potere hanno essi tenuta celata la sventura de'rodigini a questa popolazione. g
/ se ruppe ogni confin la tua sventura. 19. fiaccare, indebolire
mi rompe il cuore la somma e ostinata sventura di quel povero giovane.
di stivali. idem, 10-172: la sventura di conoscere un rompitor di scatole ha
qualcuno: essere colpito da una grave sventura. fagiuoli, xiii-142: sappia vostr'
ne derivano); sorte avversa; sventura, disgrazia.??
continua a menare ed a fare su quella sventura. verdinois, 142: il cardinale
il decreto de nava 1 per nostra sventura non è solo l'ultimo cerotto per i
che vi pren- ete gioco pure della sventura altrui. - sostant. catzelu
lontani. -sciagura o minaccia di sventura. fausto aa longiano, iv-207:
, invidia, lussuna. -colpo della sventura. lamenti storici, i-94: sì
, pur non ostante con tutta la loro sventura si divisero un avanzo di ottocento scudi
l'aiutavano a spiegare tanti misteri della sua sventura e della sua inaspettata salute. nievo
sicura / negavi che fosse castigo la sventura. -in relazione con una prop
. quant'io potrò d'oliva, se sventura / non gli accade, se
sola! 'trascrivendolo dopo la mia sventura, i periodi che vanno dall'entrata
tutto quel tempo, la sua grande sventura si era dileguata, come una nuvola
segneri, ii-252: oh perdita! oh sventura! oh miseria, da deplorarsi con
, tutti i 38 consorti miei di sventura sbardellatamente gioivano. r. sacchetti,
let- ter. abbattuto, colpito dalla sventura. faldella, iv-151: egli stramazza
. misero, sciagurato, colpito dalla sventura. cavalca, ii-41: hanno a
, voltandotli le spalle ed insultandolo nella sventura dopo avergli imostrato la più abbietta
all'occidente, e chi ebbe la sventura di abitare o di trovarsi lungo quella.
carducci, iii-10-179: sotto i colpi della sventura quella tempera di acciaio reagì scattante e
della morta vergine, piangendo la famigliare sventura, accusando la scelleraggine d'ismondo,
. 7. disgrazia, sventura; esito disastroso, funesto di una
desiderio e la speranza di sopravvivere alla sventura. -la coscienza, in quanto
minaccioso ai danni di qualcuno (una sventura). giuglaris, 284: stanno
landolfi, 15-105: qui sol regna la sventura, là si schiude un ciel.
17: se una tua mano schiva la sventura, / con l'altra mano scopri
nei beni, ecc.; disgrazia, sventura. giamboni, 8-ii-360:
2. ant. disavventura; sventura, disgrazia. montò in sul carro
-ripicchiare qualcuno a scoglia precipitarlo nella sventura, riservargli dure prove e traversie.
migliori della sua vita, intatto da sventura. = comp. dal pref
/ qui l'impronta con cui la sventura / le presenta all'umana pietà. tarchetti
: occorrendo a una nave carica qualche sventura, cioè o distoppamento o scommettitura o
doe done religiose de scomunigà-le se sventura e a tanta virtù che la redime,
. -gruppo di persone colpite dalla sventura. cellini, 2-57 (401)
della gratitudine. mazzini, 77-244: sventura agli uomini che, sconoscendo quanto ha
scontro fu alla sciabola ed ebbi la sventura di tagliare un paio di tendini al povero
qual morta- e ignaro / di sventura esser può, se a lui già scorsa
/... / il vivere è sventura, / grazia il morir, chi
nel 1860 e malgrado i profeti di sventura, tutte le regioni d'italia, nessuna
: po'che l'acerba e dura mia sventura / mi presentò dinnanzi al vostro aspetto
se il mio cavallo, sdrucciolando per mia sventura, non mi traea seco a terra
i-218: del gioberti dirò solamente essere sventura grande d'italia che un intelletto sì
mira o'sedi. -giacere nella sventura, nel dolore. arrighetto, 215
... la cecità è una grande sventura. pascoli, i-367: 1 rossi
, abusando della fede ospitale e della sventura del re consanguineo. -nell'
seme avevo gittato il seme della mia sventura. sinisgalli, 6-42: il
stampa, 73: o mia sventura, o mio perverso fato, / o
8. profonda miseria, infelicità, sventura. serdini, 1-17: così munto
, 3-123: esemplo di gloria e di sventura / il colombo m'appar del firmamento
io meno misera vita sotto la sferza della sventura. molineri, 1-134: sotto la
navigazione medesima. tommaseo, 11-121: sventura ci rende quasi legno rimpalmato, che
-confidare ad altri una pena, una sventura o anche la propria gioia.
, sf. ant. mala sorte, sventura. -sostant la sua nobiltà
stornare un male, un danno, una sventura. dotti, 1-433: che prò
il cortese volgar., 300: fu sventura che, sotto al corti di nanchin e
dio alle volte gli permette qualche sventura, ché all'ultimo prevaierà. magalotti,
. ant. e letter. sfortuna, sventura. -compenso, risarcimento. allegri
4. ant. e letter. per sventura, disgraziatamente, sfortunatamente, malauguratamente.
. ant. e letter. colpito dalla sventura, perseguitato dalla sfortuna; sventurato,
lo sgridatore. poerio, 3-411: sventura ch'è ministra alata / dall'eterna
a la luna, / piangendo sempre la sventura 10 gran sprendor che rende. dante
i suoi fatidici detti di gioia e di sventura. cicognani, 2-172: lì nel
voce sicura / negavi che fosse castigo la sventura. bran cata ii-223:
, v-101: lo, che per mia sventura ho buono udito, / se goder
, e tutto bello di fama e di sventura lo raccolse nelle divine sue braccia.
alla moltitudine. tarchetti, 6-ii-668: la sventura, questa terribile sventura che mi accompagna
6-ii-668: la sventura, questa terribile sventura che mi accompagna, mi ha costretto a
a nessun popolo del mondo una simile sventura; tanto essa ci lasciò slombati, srenati
sua posizione, la guarigione sarebbe peggior sventura che la malattia e la morte.
, di famiglie fulminate e smembrate dalla sventura. 5. sciolto, privato
i-131: qual rigido destin, qual ria sventura / miete in erba i miei fasti
risposto che purtroppo eragli toccata una tale sventura, quella snaturata, senz'altro dire
troppo era vago adon per sua sventura / d'imboscar tra le selve più intricate
2. tribolazione, tormento; avversità, sventura (per 10 più al plur.
di donna che il valesse, quantunque sventura l'avesse colto. -soldato del
consolar convenga? / se la vita e sventura, / perché da noi si dura
chi lo sacrifica col soffrir la sua sventura costantemente e col sollecitar egli stesso la
l'uno e l'altro codice per somma sventura è acefalo e mutilo, talché né
i-378: sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare, fuorché sopra il pentimento
: tu non devi lasciarti sopraffare dalla sventura, perché la sventura ha fine,
lasciarti sopraffare dalla sventura, perché la sventura ha fine, il sagrificio premio.
sm. ant. grave tribolazione, sventura ancora peggiore di altre. d
espressione tetra e indefinibile di cui la sventura aveva velato le sue fattezze...
: se a qualche misero toccò la sventura di avere ad alienare il suo a prezzo
sa che non potrebbe sopravvivere a tanta sventura. pascoli, i-494: altri consiglia a
soccorrere i poveri, privilegio nobilissimo della sventura. pratesi, 5-248: egli vi batteva
non ho idea, perche per mia sventura non ho sorelle. sorellévole
-per esprimere rassegnazione e accettazione della sventura o della propria sorte. pascoli,
un profeta percosso da una cotal sorta di sventura, coma la figlia di pnamo non
i-13: per mia sorte o per mia sventura, possiamo avere né anche, come
al sorteggio è quasi un approfittare della sventura ». = deverb. da
quindi la fortuna di non sorvivere alla sventura di mentana. piave, xc-364:
di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di pietro...,
don raimondo sottilmente insinuò il discorso sulla sventura che ad un'altra sua figlia, sposata
esporre qualcuno a un pericolo, a una sventura, a vicissitudini. guido delle
il cortese volgar., 300: fu sventura che, sotto al soverchio peso di
/ e 'n cui lo suo soperchio usò sventura. 43. prov.
possessi, anche se può essere una sventura per sé e per gli altri nascere con
ladri che avevano speculato sulla più grande sventura nazionale: la guerra.
, / e tornami a doler di mia sventura. d'annunzio, iii-1-519: sorella
sovversione. 6. danno, sventura di una persona. cavalca, ii-7
sentì uno sgomento come di una prossima sventura per il parlamento e pel paese.
casa, prima che succedesse qualche irreparabile sventura. bratteati, ii-304: « paolo!
delfico, i-107: per nostra somma sventura, tutti i fenomeni fisici o morali
/ e tornami a doler di mia sventura. idem, 25-39: questo di sette
e perduta. sta su noi la sventura. montale, 2-48: la speranza
sperfottia, sf. tose. sventura, sfortuna. petrocchi [s
vinta dal tradimento, quando fu vinta dalla sventura, quando firenze le si sovrappose,
di patria. capuana, 1-i-245: la sventura avea spetrato quel cuore di madre,
vento. allegri, 122: per ultima sventura / il vento che dibatta un'impannata
de sanctis, ii-6-iqi: se la sventura spesso genera l'umor nero, lo
-come esortazione a non lasciarsi abbattere dalla sventura. c. gozzi, 1-941:
nome. leopardi, 158: la sventura più estrema diventa anche peggiore e somiglia
rajberti, 3-34: ma per un eterna sventura della verità, io credo che il
europea, cantando la tragedia e la sventura e il dolore dei vinti, nella sconfitta
squarcierebbe barbaramente le piaghe fatte loro dalla sventura. poerio, 3-295: pietà più
carducci, iii-10-179: sotto i colpi della sventura quella tempera di acciaio reagì scattante e
del gesuita, rimasero colpite da crescente sventura. cameroni, 1-168: il forate colpisce
2-21: in via d'indennizzo a questa sventura, voglio almeno permettermi la grande consolazione
dei padri, prefersero in fine la propria sventura al più lungo spettacolo di tanta barbarie
italia, subito oscurata dalla sventura, rattristata dalla sfiducia, anneghittita dalla soverchia
con anima sicura / nel gran mar della sventura / mi sei porto e fida stella
morale o materiale; estrema disgrazia, sventura, calamità. scala del paradiso,
... aveva nel frattempo la sventura di perdere nel giro di soli 20 minuti
, resistenza al dolore e alla sventura, animo impavido. giovio,
. -andare incontro a rovina e sventura. anonimo genovese, xxxv-i-743: vilan
sm. ant. rovina, danno, sventura causata da un'azione sconsiderata, irresponsabile
. -colpo inferto dalla fortuna, sventura. bandello, 1-2 (i-36)
1-86: a me destina il ciel sventura strana. campailla, 8-68: pensa adam
offrono dall'interno di una moschea. sventura. 2. robusto, saldo, vigoroso
dall'oriente all'occidente e chi ebbe la sventura di abitare o di trovarsi lungo quella
camerana, 15: angoscioso come una sventura, / striscia e pesa sui campi
. tommaseo, 1-501: venezia rinfrescata dalla sventura; come lo stropiccio rende il lustro
: faceva pur troppo presentire la inaspettata sventura e le funeste conseguenze, che nelle successioni
giornalmente ogni sorpresa, ogni emozione, ogni sventura supponibile. carducci, iii-12-188: all'
nome d'azione da sventrare. sventura, sf. sorte avversa, disdetta,
364: così vuol mio peccato o mia sventura. epicuro, 22: le tenebre
/ l'empia sua crudeltate e mia sventura. tasso, 12-60: nostra sventura è
mia sventura. tasso, 12-60: nostra sventura è ben che qui s'impieghi /
un teatro, di cui per somma sventura appena si ravvisa vestigio. parini,
eroina che soverchio piacque / per sua sventura al seduttor britanno. foscolo, i-95
, i-95: bello di fama e di sventura / baciò la sua petrosa itaca ulisse
: te collocò la pro- vida / sventura in fra gli oppressi. d'annunzio,
cui avevo gittato il seme della mia sventura. n. ginzburg, ii-582: la
. n. ginzburg, ii-582: la sventura, la malattia, la pazzia,
mitologico. foscolo, vli-157: la sventura è la figliuola primogenita di giove,
da tutti come biscia, o per sventura / del luogo, o per mal uso
inimica dello uomo. dice o per sventura del luogo male disposto per costellazione,
di sospirar né di piagnere la sua sventura e quella di pietro... non
giron di morte temere, se grande sventura noi facesse. castelvetro, 8-1-
uno scelerato a cui avenga alcuna notabile sventura. tasso, 4-42: perché il tutto
i delitti. brancati, 3-113: nessuna sventura lo aveva fatto soffrire quanto la morte
delicata e bella, / ed (o sventura!) rincontrar per strada, /
. casalicchio, 313: o nostra sventura! o nostra miseria! e chi mai
saba, i-105: si alternano messi di sventura / e di vittoria. -delusione sentimentale
(o si ritiene che arrechi) sventura. g. manganelli, 1-91
morta landa. = deriv. da sventura, col suff. dei pari pres.
alma sventurata. = deriv. da sventura, col suff. dei pari. pass
uffizi. = deriv. da sventura. svenuto (part. pass
tardo. galileo, 1-1-157: per mia sventura sono arrivato tardo. -alla più
memoria, la sua presenza segnala dovunque una sventura immancabile, egli si è trovato sempre
alberi, a dare l'avviso di quella sventura, affinché tutto il regno si mettesse
il danno che ne derivano); sventura, avversità, sciagura, traversia.
- al fìgur.: avversità, sventura, traversia. cesari, 14-3:
vi stringe avante. -figur. sventura, grave disordine sociale o politico.
cardinale voleva con quella visita rendere onore alla sventura, all'innocenza, all'ospitalità e
alla durata della vita terrena (una sventura, l'ira di dio);
/ l'empia sua crudeltate e mia sventura. foscolo, ix-1-210: quando anche
poveri del mezzogiorno nei periodi di maggior sventura da noi non è stato fatto neppure in
vita, e da presso era grande sventura. saba, i-65: tessendo e ritessendo
espressione tetra e indefinibile di cui la sventura aveva velato le sue fattezze...
piccolo rischio lo pone in agitazione; ogni sventura lo abbatte; ogni pericolo reale lo
21 -335; avendo avuto la somma sventura di nascere coi capelli ricci (e
egli rende tollerabile la felicità e la sventura, temperandole d'amaro e di dolce
3. passaggio a una condizione di sventura e di infelicità; mutamento funesto;
arbasino, 23-1351: schònberg ha la sventura di apparire quando il linguaggio della tonalità
si cominciò a lagnare di così grandissima sventura, come era stata quella del tornare da
ha [leopardi], in essa [sventura], una scusa dei versi troppo
. avvenimento, fatto luttuoso; grave sventura o disgrazia che provoca dolore, pietà o
. 4. calamità, avversità, sventura. tolomei, 2-262: in tanto
paura e soffro, / che qualche sventura lo colga nella terra dov'è andato
in un grave pericolo, in una sventura inaspettata e irrepara- serdonati [tommaseo]
, l'orfanezza non deve reputarsi una sventura, ma un argomento di gloria,
saba, 7-109: la mia triplice sventura è stata di nascere italiano, triestino
al dolore del mondo, alla ventura- sventura / di avere un avo, di essere
3. evento luttuoso, disgrazia, sventura. marsilio da padova volpar.,
sofferenza; fatto doloroso, disgrazia, sventura. dante, conv., i-iv-5
pietà ch'è debita anco alla meritata sventura, e alle vite degli uomini divorate
figur.: passaggio a una condizione di sventura e infelicità. cecco d'ascoli,
v-101: io, che per mia sventura ho buono udito, / se goder bramerò
sico, / e pazienza nella ria sventura. segneri, i-235: non inondano
12-8): deh quant'è suta la sventura mia / poi ch'i'fu'servo
, 199-67: per certo egli è mia sventura che quasi in tutto uguanno non sono
risvolto gravemente negativo di una realtà; sventura, disgrazia, magagna. f.
ultima compassione e oppresso da una somma sventura. tommaseo, 11-143: le italiane
un conforto, un usbergo contro qualunque sventura. moravia, ii-93: il pensiero
da tutti come biscia, o per sventura / del luogo o per mal uso che
, e pur essendo vaghissimi hanno la sventura di essere senz'anima. -soave
di donna che il valesse, quantunque sventura l'avesse colto. muratori, 6-352:
un fatai pregiudizio del paganesimo trapiantato a sventura nella nostra fiacca età piena di precoci
/ come in agguato, t'aspettò sventura 8. periodo, arco di
cui avvistamento avrebbe costituito un presagio di sventura. -anche: titolo con cui in francia
ardori. tarchetti, 6-i-298: la sventura aveva data a quell'anima una potenza
vilissimo. carducci, iii-10-165: che nella sventura sua e della sua parte..
, 501: non sappiamo se sia maggiore sventura per noi o per i nostri lettori
fra pochi istanti è vinta / ogni sventura, e voi sereni e lungi / trarrete
: la circostanza, altri direbbe la sventura, di aver vissuto in questi anni mi
i-13: per mia sorte o per mia sventura, non so, 10 ho incominciato
il mare e sorride ignaro della sua sventura, poi garzone volatore che libera andromeda
lo attesta) giuliano, il quale nella sventura ebbe fidato asilo nella corte di guidobaldo
io. de sanctis, ii-11-53: la sventura toglie alla fanciulla la poca forza morale
della viaccia zozza / in zoccoli viola di sventura, / portamale sciagurata come fosca strega
dolore del mondo, interiorizzati, rifanno sventura, pesantezza, 'ananke'. u. galimberti
etnismo o neoterzomondismo si adoperano per ricodificare una sventura definitivamente illeggibile. = deriv.
», 10-ii-1991]: ha la sventura ultima, ilarotragica, di esser scambiato
o neoterzomondismo si adoperano per ricodificare una sventura definitivamente illeggibile. = comp.