afferra, / che dell'arcion lo svelle, e caccia in terra. caro,
. tasso, 11-79: ma si svelle il circasso (e 'l duol non
vecchiezza / solve da un monte, o svelle ira de'venti, / ruinoso dirupa
ed ora il clinico, / che glielo svelle [il cuore], / grida
arpat- tico dalla prestezza con che si svelle. = voce scient., lat
il dente più grande non senza violenza si svelle. g. gozzi, ii-181
con rabbia e con furore / o svelle il cor dal petto, o dalla pancia
cale livide si torce, / si svelle dalla sua continuità, / s'innalza
di virtù singolare e mirabile, percioché svelle e fura i chiodi alle navi ed
: fa strage / di campanule, svelle la cedrina. = deriv.
corda, a gli aurei crini / svelle una ciocca e lungo fil ne stende.
la rosa alba: oh! chi mi svelle? / son mesta come un colchico
di virtù singolare e mirabile, percioché svelle e fura i chiodi alle navi ed
la cima dell'ale, all'altro svelle / parte del ciuffo che nel liquid'aere
è tal rancor, che l'anima ti svelle. baretti, 1-330: permettetemi,
arida foglia, se il lor fiato svelle / aceri e quercie e cerri e
/ solve d'un monte, o svelle ira de'venti, / minoso dirupa e
piante alcun destrier vi posa, / ne svelle i chiodi e lo discalza e sferra
di virtù singolare e mirabile, perciocché svelle e fura i chiodi alle navi ed
riede, / ecco gemino pin succide e svelle, / e per cercarla fattone due
da'celesti. tansillo, 24: svelle dall'alma il suon dei miei sospiri
rosa alba: oh! chi mi svelle? / son mesta come un colchico:
di virtù singolare e mirabile, percioché svelle e fura i chiodi alle navi ed ogni
i rami per ghirlande ordirsi, / chi svelle i raspi e chi ne spicca i
adito si leva / da rupe che si svelle e l'antro serra. d'annunzio
furor di borea o di garbino / svelle dai monti il frassino e l'abete.
da quel balen fugace il cor si svelle. d'annunzio, v-3-712: un lampo
le avvicinano. marino, vii-272: svelle [la calamita] e fura i chiodi
il furor di borea o di garbino / svelle d'india col vento di sirocco
tele, e spezza i pali, e svelle / le tende intere e lunge indi
le braccia / piglia pino, e lo svelle da colei, / e per gonfiarlo
albergo sol che 'l sepolcro, si svelle più facilmente da questa vita, che
le piante più fruttifere ed amiche / svelle coll'erba vii morte importuna. 4
le tele e spezza i pali, e svelle / le tende intere e lunge indi
i-224: so ben che non si svelle / né scuote, e par che più
edipo, la lotta dell'uomo che svelle l'ultimo arcano a un dio sorto dall'
promunisce, ben tosto mano audace la svelle [la rosa della continenza],
il vate ognor più fiero i dardi svelle / nelle ferite infìssi, e li
? fa strage / di campanule, svelle la cedrina. -sostant.
con quello ardor, che più caldo si svelle / del petto mio, insurgo a
occhi al suo bel foco intesi / svelle da le radici un sospiretto. salvini,
, che di seno alle loro madri svelle / teneri pomi atra tempesta, guarda /
serdini, xxxix-1-66: estirpe e svelle chi è in questo penserò / invipulato
lumescenza che vien su dal suolo cenerigno svelle qua e là dalla foscaia degli assiepati
li versa in fronte e tra le corna svelle / le setole maggiori, e ponle
l'oscura notte / erbe maligne e velenose svelle. -sterile, infecondo (un
rigonfia o quando ingialla. allora si svelle e fassene fascetti manuali. -di
a mille, / saettando qual anima si svelle / del sangue più che sua colpa
fra tei la testa; 1 li svelle, e appende, adultera / ghirlanda,
e per lo squarto la lingua gli svelle, / che battuta riduce in mortadelle.
isola infin dal fondo / tutta si svelle, e con terribil moto / nutan le
marino, 3-76: sospirando, un oimè svelle dal petto / che non è
zena, 3-17: l'uomo bianco vi svelle iene / pure al dominio delle vostre
tele e spezza i pali, e svelle / le tende intere. rostagno, 370
vita / il suo nemico fier gli svelle e parte. de bosis, vii-1304:
in terra; e l'alma a forza svelle / dal sommo suo conforto, amato
/ carco de'gravi suoi pomi si svelle / d'un cavo greppo.
. cantù, 3-218: pota, svelle, cerca gl'innesti delle qualità migliori
ne'membri uman rinchiude e poi le svelle. / gli uomini tutti la sua provvisione
a mille, / saettando qual anima si svelle / del sangue più che sua colpa
edipo, la lotta dell'uomo che svelle l'ultimo arcano a un dio sorto daltinfemo
il vate ognor più fiero i dardi svelle / nelle ferite infissi e li rilancia /
? fa strage / di campanule, svelle la cedrina. / un rintocco subacqueo
bel garzon se ne sot- tragge e svelle / e aà repulsa a quegli assalti audaci
non gli si porta rispetto, si svelle dimolto. -per buon rispetto,
la rosa alba: oh! chi mi svelle? / son mesta come un colchico
afferra, / e di man gliela svelle. -strofinare le coma contro una
a mille, / saettando qual anima si svelle / del sane più che sua colpa
1297: è una selva che si svelle, / la selva che da sé si
cagion che 'l cuor da me si svelle. magalotti, 4-152: dita schiette soavi
. tansillo, 1-38: veder quando si svelle a forza e scioglie / il figliuolo
che non può dar crollo, / svelle la chioma e la sua nera barba,
piante alcun destrier vi posa, / ne svelle i chiodi e lo discalza e sferra
i-8-187: ratto vismar quel frassino mordace / svelle e contra i toscan da sé lo sgombra
premunisce, ben tosto mano audace la svelle, ape furtiva la smugne, scarabeo infestoso
mille, / saettando qual anima si svelle / del sangue più che sua colpa
ne'membri uman rinchiude e poi le svelle. b. segni, 11-14: a
, 1-xxxiv-69: abbatte [sparta] e svelle e spezza / senza pietà quanto ripugna
orto e stacca le foglioline morte, svelle le gramigne, raddrizza i ra- micelli
tele e spezza 1 pali, e svelle / le tende intere e lunge indi le
/ e per lo squarto la lingua gli svelle, che, battuta, riduce in
quando a forza il destino ce le svelle, brandelli di carne. borgese, 1-153
, / che straniata il sacro allor ti svelle, / che vuol la santa bile
mai questa strania violenza che alle cose tutte svelle e ruba le parti loro e tesser
riede, / ecco gemino pin succide e svelle, / e per cercar
ha radice tal, che non si svelle, / anzi ognor viva al ciel alza
, i-168: il diligente lavoratore dei campi svelle dalla terra l'erbe che sono nocive
oscura notte / erbe maligne, e velenose svelle, / altre ne sega con sagrata
che fa i tetti cader, gli arbori svelle, / e la rena del mar
coglie il frutto maturo, nell'altro si svelle acerbo. tasso, 13-5: cosi
montale, 3-237: il bagnino chiude e svelle in fretta i pochi ombrelli che restavano
valvasone, 9-88: da le spalle gli svelle il duro faggio, / e salta
scontorce, come stride, / come si svelle il crin, dibatte il dente,
/ e per lo squarto la lingua gli svelle, / che battuta riduce in mortadelle
membri uman rinchiude, e poi le svelle. -strappar via di mano.
elsa afferra, / e la spada gli svelle. 6. figur. estorcere con
malpigli, xxxviii-57: pietate ormai non svelle, / ogni durezza che m'adombra
e suoi belli occhi cum che lei ne svelle / del mio affannato petto ogn'altra
retto, e a poco a poco / svelle il vizio e l'error. leopardi,
vuol ragion discemer vero. / estirpe e svelle chi è in questo penserò / invilupato
il bel garzon se ne sottragge e svelle / e dà repulsa a quegli assalti audaci
mille, / saettando qual anima si svelle / del sangue più che sua colpa
/ e con molto pensiero indi si svelle. pasqualigo, 460: rilessi la vostra
moniglia, 1-ii-287: o dio, si svelle / dalle radici il core.
altri accanito... il coperchio svelle / ad un pasticcio, indi lo sventra
tallóne. lastri, 1-4-7: si svelle da essa [pianta di carciofo] ogni
animale che afferra, che stringe, che svelle con forza qualcosa. dante,
e 'l picciuol gli taglia e svelle. tanara, 375: pigliansi [le