7. ripet. con valore di superlativo. bandello, 1-2 (i-23)
. adirosaménte, avv. (superlativo adirosissimaménte). ant. irosamente,
- anche ripetuto, con valore di superlativo. ristoro, iii-5 (112
radici. -ancora ancora (con valore superlativo). caro, 15-i-296: da
cui lavoravano i fica il grado in senso superlativo. cappuccini dava nell'archivio della cancelleria
. -arcicantare: cantare in modo superlativo. allegri, 4-257: vo'dir
, a cui dà un valore di superlativo e peggiorativo al tempo stesso.
2. molto (con funzione di superlativo avverbiale). - spesso in correlazione
10. ripetuto, con valore superlativo. bembo, 7-5-87: però vi
-balzano da quattro: con valore superlativo. burchiello, 13: però che
. panzini, iv-57: banchettissimo: superlativo di un sostantivo, con senso burlesco
milizia, ii-131: barocco è il superlativo del bizzarro, l'eccesso del ridicolo
11. preceduto da gran: con valore superlativo (e piuttosto ammirativo).
debolezza'; la forma raddoppiata dà valore superlativo), da cui il fr.
l'accresce fino all'immenso / del superlativo senso, / così bisunto untissimo,
casa ti risuona / un titolaccio col superlativo, / e a bisdosso dell'arme
-ripet. bruno bruno: con valore di superlativo. dante, purg., 28-31
. ripet. calmo calmo: con valore superlativo. pavese, 5-94: ascoltavamo i
0 la ficcarrete al vostro candeliero, in superlativo dotta, saggia, bella e generosa
sagace, vivo, foiatore e cattivo superlativo grado, se ne va a vinegia.
, e l'alzare ogni cosa al grado superlativo. svevo, 2-420: ne tessè
o avv.) gli conferisce valore superlativo. -meno che, anteposto ad agg
ripet. chiaro chiaro: con valore di superlativo. segneri, iii-3-24: non vi
: spesso è raddoppiato, con valore superlativo. aretino, 8-112: sforzato
49. ripet.: con valore di superlativo. dante, par., 5-138
adesso, e sei così grosso, così superlativo, povero gigione mio! che t'
confronto (indica un valore assoluto, superlativo); di gran lunga maggiore.
per il comparativo di maggioranza e il superlativo relativo e assoluto, in italiano per
e assoluto, in italiano per il superlativo assoluto) o prefissi (in italiano
(in italiano il prefisso arci-per il superlativo assoluto) o anteponendo all'aggettivo un
. 4. possibile (col superlativo relativo). cattaneo, ii-1-144:
e l'alzare ogni cosa al grado superlativo. questi mezzi esteriori non hanno un significato
, / cornuto a quattro, che è superlativo. bandello, 1-54 (i-627)
glorioso, ecc.; o di superlativo); in così gran numero,
altri agg., con funzione di superlativo. aretino, iii-164: cori il
. -cotto stracotto: con valore di superlativo, a indicare che si è superato il
, cotto maledetto (con valore di superlativo). pulci, 19-133: e
cotto come una pera (con valore di superlativo); innamorato cotto (con funzione
. montano, 439: dentro quel superlativo la sua figura d'uomo e di scrittore
primo venuto. -nella costruzione del superlativo relativo. bartolomeo da s. c
. 2. raddoppiato, con valore superlativo. i. nelli, iii-402
difilato, diretto difilato: con valore superlativo. a. f. doni,
dispostézza alle scienze, in ogni facoltà superlativo, ma ne usava al peggio.
pulci, iv-31: tu se'di peluzzin superlativo, / tu ti puoi dottorar pur
; in modo perfetto; in grado superlativo. laiini, i-1418: ché dare
, iv-31: tu se'di peluzzin superlativo / tu ti puoi dottorar pur con
. -anche ripetuto, con valore di superlativo. cielo d'alcamo, 31:
quell'eccellente tabacco. -con valore genericamente superlativo: ottimo; molto vantaggioso, convenientissimo
nel discorso fortemente espressivo, il comune superlativo di aggettivi come buono, bravo,
serve a esprimere con maggior forza il superlativo assoluto. mazzini, i-154: [
patisco, già lo dissi, al superlativo grado di diffidenza di me, mi sentivo
libraria i libri tutti sono belli in superlativo grado..., tutti miniati elegantissimamente
partitivo (specialmente in rapporto con un superlativo relativo). perticari, i-249:
. - anche, in senso genericamente superlativo: grandissimo. guicciardini,
: quella particella * molto 'appiccata al superlativo... è una delle finezze
avverbio, gli conferisce il significato del superlativo assoluto (estremamente povero: poverissimo;
termine contrapposto; grammaticalmente è classificato come superlativo organico o sintetico, pertanto le forme
pertanto le forme del comparativo e del superlativo sono da considerarsi anormali e iperboliche)
24. usato al comparativo e al superlativo (raro e di uso iperbolico)
comp. dal lat. extra con valore superlativo e piatto (v.).
. dal lat. extra con valore di superlativo e rapido (v.).
le idee. si è fatto il superlativo 'fascistìssimo '. b. croce,
la ficcarrete al vostro candeliero, in superlativo dotta, saggia, bella e generosa mia
, e l'alzare ogni cosa al grado superlativo. carducci, iii-24-142: dei tempi
con la massima intensità (con valore superlativo). carducci, ii-8-304: addio
in detta mia fornacina, venne bene superlativo grado. -fornacino (v.
: presi la quercia per essere legname in superlativo grado fortissimo. soderini, iii-365:
avverbio, gli conferisce il valore di superlativo. pier della vigna, 490:
., gli conferisce il valore di superlativo. bibbia volgar., vi-343:
recente. -anche raddoppiato (con valore superlativo). dante, inf.,
condizione. -anche raddoppiato (con valore superlativo). bisticci, 3-257: messer
frusto frusto (con valore intensivo, superlativo). aretino, ii-195:
'furoreggiare', neologismo di grado più che superlativo, che vuol significare 'procacciarsi ammirazione
la replica ha la solita forza di superlativo. berchet, cono., i-68
minoranza o di eguaglianza); grado superlativo (1assoluto o relativo). cfr
, n. 4; positivo; superlativo. guarini, 1-ii-2-237: il
guarini, 1-ii-2-237: il grado superlativo se ben eccede la cosa comparata,
; in grado eminente, eccellente, superlativo: con straordinaria perfezione, in grandissima
quello gli crebbe la sua fama in superlativo grado... fu il testamento suo
2-12: il 4 longe 'poi col superlativo va sì bene d'accordo, che
per l'aggettivo, è analogo al superlativo assol., e, per il
. comparativo, concorre a formare il superlativo relativo. francesco da barberino, i-224
agg. gli conferisce il valore di superlativo). magalotti, 23-81:
volentieri! panzini, iv-325: il superlativo vale più del positivo, ma nel
, per lo più, valore di superlativo con riferimento a sentimenti, sensazioni,
alla cima dei capelli: con valore superlativo. firenzuola, 752: è innamorato
corticelli, 209: innanzi innanzi è come superlativo per vigor della replica, e vale
-assai ce ne sono, ma il superlativo grado non saprei ben quale. anonimo
cfr. interiore); il valore superlativo di questo aggettivo è andato progressivamente attenuandosi
partitivo in relazione con un agg. superlativo. malispini, 43: parve a
. panzini, iv-350: 'italianissimo': superlativo, che valse ad indicare i fautori
minoranza), concorre a formare il superlativo relativo. giacomo da lentini, 33
limite (e conferisce il significato di superlativo assoluto all'aggettivo che segue).
minoranza), concorre a formare il superlativo relativo (e può anche essere ripetuto
, con il sufi, -timus di superlativo che indica la massima vicinanza (cfr
ant. liberaleménte), avv. (superlativo liberalissimaménte). con spontanea liberalità,
litigiosamente ostinato. (comporterebbe anche il superlativo). = comp.
termini di paragone ha valore di superlativo relativo, nel qual caso è
avverbio del comparativo o la desinenza del superlativo: più maggiore, maggiorissimo (raro
la magnificenza superiore. men raro il superlativo, giacché 'magnifico 'non ne ammette
per indicare, quasi in funzione di superlativo, notevole intensità, grandezza di dimensioni
-preceduto dall'art. determinativo forma il superlativo relativo di minoranza. caviceo, 1-175
avverbio (con valore sia comparativo sia superlativo). fiamma, 157: dio
d'aver a fare con un furbo in superlativo, tutti si mettono in guardia per
liguri. -come termine di pafagone superlativo. saladino, v-240-22: siccome 'l
: di tutti gli uomini tristi sono in superlativo grado tali coloro che non hanno forza
a un agg., gli conferisce valore superlativo). dante, conv.,
., gli conferisce il valore di superlativo assoluto). salvini, 39-i-24:
fanzini, iv-411: * maximum ': superlativo neutro latino, venuto dalla francia per
con un aggettivo, concorre a formare il superlativo relativo: il più (di tutti
i-121: tre soli pittori stati erano in superlativo grado eccellenti, raffaello per le figure
voto. -come termine di paragone superlativo dello splendore, della fama di un
tre o più termini ha la funzione di superlativo relativo, solitamente preceduto dall'art.
termini di paragone ha valore di superlativo relativo, nel quale caso è
cammino / si scorge el nostro ben superlativo, / magno, reale e divo,
punto bello; ma perché poi codesto superlativo, in questa forma, è qui più
— precede, con valore iperbolico, un superlativo assoluto. testi fiorentini, 121
.. quella particella 'molto'appiccata al superlativo e sappia che questa è una delle
lo più nel grado comparativo o nel superlativo relativo, riferito rispettivamente a uno o
nome, che doveva avere in grado superlativo il dono (chiamiamolo così) della chiacchiera
col derivativo, il comparativo, il superlativo, il diminutivo, l'aumentativo, il
valore avverb.: in modo eccellente, superlativo, ottimo. tommaseo [s
ordinale o qualificativo di grado comparativo o superlativo indica la qualità, il valore,
inglobato in sé il grado comparativo o superlativo. 14. mus. musica organica
volte '. -dell'ottanta', superlativo, enorme; spropositato. -in partic
il più ottimo (con valore di superlativo relativo). cavalca, 20-335:
, per esprimere più là che il superlativo, dicono 'ut octo ',
me le sono pappolate con un gusto superlativo? oh che saviezza, dignità ed
ha uguale (ed esprime un giudizio superlativo, anche negativ.); impareggiabile.
altro luogo, è, se nel superlativo si dà comparativo, il partito più disperato
antica anche tale determinante graduazione del male superlativo, i provenienti dalle così dette scuole
quella del poter formar dalle voci il superlativo, il diminutivo, l'accrescitivo,
pulci, iv-31: tu se'di peluzzin superlativo, / tu ti puoi dottorar pur
: vedrai quel 'graziosissimo'come perderà il superlativo. 34. sport. in
cammino / si scorge el nostro ben superlativo, / magno, reale e divo,
per lo più valore genericamente rafforzativo e superlativo). giamboni, 4-476: gallia
usato in forma di comparativo e di superlativo per indicare un grado maggiore o minore
è positivo, altro comparativo, altro superlativo. 17. matem. con
... e può farsene il superlativo 'persuadentissimo', che da 'persuasivo'non toma
il più pessimo (con valore di superlativo relativo). bartolomeo da s.
antica anche tale determinante graduazione del male superlativo, i provenienti dalle così dette scuole paterne
pietre. -come termine di paragone superlativo e in similitudini, per indicare fermezza
[s. v.] 'poeticissimo': superlativo di 'poetico'. di seria lode
di poponesse, lo dichiara poponèlla in superlativo grado, cioè sciocchissimo, pazzissimo.
di poponesse, lo dichiara poponèlla in superlativo grado, cioè sciocchissimo, pazzissimo.
. portentosissimamente]: 'portentosissimamente': superlativo di 'portentosamente'. non sarebbe che di
, in contrapposizione al comparativo o al superlativo). p. f. giambullari
. giambullari, 5-225: essi non hanno superlativo, ma esprimonlo con replicare due volte
positivo al comparativo e dal comparativo al superlativo. vico, 4-i-1001: fu cerbero
orco, divoratore del tutto, con un superlativo, quale restò a'francesi, che
positivo. corticelli, 11: al superlativo... potrebbe in qualche modo
al timore di dio accanto a quali'altro superlativo aggiunto allo amore di patria, pure
col derivativo, il comparativo, il superlativo, il diminutivo, l'aumentativo, il
o un avverbio di grado comparativo o superlativo relativo, per lo più in costrutti
l'abuso dalla lor legitima istituzione che 'l superlativo in essi ormai è divenuto commune.
resto delle nazioni, senza essere in superlativo grado liberi e giusti. de sanctis,
aristofane, benché cicerone l'onori con superlativo di facetissimo... e persio.
previdente, e può comportare anco il superlativo previdentissimamente; altra cosa da provvidamente.
prima in prima ': in forza di superlativo, quasi1 primieris- simamente '. lambruschini
maggiore (e i gradi comparativo e superlativo si giustificano semanticamente in virtù di un'
. qualificativo, gli conferisce valore di superlativo relativo o assoluto. piccolomini, 10-117
antica anche tale determinante graduazione del male superlativo, i provenienti dalle così dette scuole
esclamazione: -puntualissimo! -non in grado superlativo, per dir la verità. ma
xiii secolo. giusti, ii-172: quel superlativo puzza un po'di stantìo. carducci
un aw. o agg. di grado superlativo. g. correr, lxxx-3-442:
gradi comparativo { più bello) e superlativo (molto bello, il più bello
, / cornuto a quattro, ch'è superlativo. salvini, 39-v-186: nella quale
avverbi raddoppiati in questa lingua hanno forza di superlativo. 4. accresciuto,
rr '. pascoli, i-967: il superlativo radice. noi italiani lo facciamo e
aperto. -raddoppiato, con valore superlativo. boine, cxxi-ii-168: gli scrivo
mostrò che il comparativo posto dopo il superlativo era di maggior forza...,
e quasi quel che i grammatici chiamano superlativo, come ratto ratto, rattissimamente.
e quasi quel che i grammatici chiamano superlativo, come 'ratto ratto ':
cui. -superlativo relativo: v. superlativo. buti, 2-523: questo relativo
essi [gli ebrei] non hanno superlativo, ma esprimonlo con replicare due volte
medesimo omero. corticelli, 11: al superlativo altresì potrebbe in qualche modo ridursi il
, ricastrano m modo così ampio e superlativo che dobbiamo ringraziare iddio benedetto se ci
d'ottima intenzione, ma baggiano in superlativo grado. -insufficiente, inadeguato.
. -bene saccente: con valore superlativo. guittone, 109-13: se non
, sagace, vivo, soiatore e cattivo superlativo grado, se ne va a vinegia
essere sbarbazzato, calunnioso, ingiusto, superlativo. settembrini [luciano], iii-1-19
parte si vogliano, fanno vita in superlativo grado onesta; non vi ha trappola
an- nunziatrice ha perduto assai del suo superlativo benintenzionato; ma non per colpa mia
al corpo sepoltura. -iterato con valore ironicamente superlativo. libro delle segrete cose delle donne
in sestòque'detto per ischerzo ed a modoi superlativo, quasi 'a'tre doppi che 'in utroque'
di tutti gli uomini tristi sono in superlativo grado tali coloro che non hanno forza e
da dio, sempre è un solecismo superlativo nella gramatica dell'amore. algarotti,
, 16-i-56: non si trova questo superlativo... negli scrittori di prosa,
minacciargli. io. in modo superlativo, sommamente. g. m
semplice 'spesso'; ed è quasi un superlativo: 'spesso e volentieri ricorro da lui
grandi tempi: architettura ad un grado superlativo, nella forma più dura ed idealmente
libraria i libri tutti sono belli in superlativo grado, tutti iscritti a penna, e
. -con funzione accrescitiva di un superlativo. cesarotti, 1-xxviii-291: certo si
è. = comp. di superlativo. superlatività, sf. letter
di superlatività. = deriv. da superlativo. superlativo (ant. soperlativo
= deriv. da superlativo. superlativo (ant. soperlativo), agg.
« assai ce ne sono, ma il superlativo grado non saprei ben quale ».
ogni cammino / si scorge el nostro ben superlativo. g. gozzi, i-5-87:
, i-5-87: la sofferenza è il superlativo rimedio di ogni cosa. monti,
: dalla minestra al caffè tutto gli sembra superlativo. -contraddistinto da uno splendido
monti, i-338: costui è un raggiratore superlativo! 3. incline all'esagerazione
attivo, irrequieto, instancabile, giovane, superlativo nelle parole, nei gesti, nelle
nella gran bretagna è in voce di superlativo (parlando delle cose politiche), in
. 4. gramm. grado superlativo (anche solo superlativo, sm.
. gramm. grado superlativo (anche solo superlativo, sm.): categoria grammaticale
, in relazione con altre grandezze (superlativo relativo), oppure in senso assoluto
), oppure in senso assoluto (superlativo assoluto, per cui cfr. anche
assoluto, n. 7); nel superlativo relativo la modificazione quantitativa dell'aggettivo viene
preceduti dall'articolo determinativo, mentre nel superlativo assoluto essa viene espressa aggiungendo il suffisso
particolarmente, ecc.). -aggettivo superlativo (anche solo superlativo, sm.)
). -aggettivo superlativo (anche solo superlativo, sm.): quello che
molti. guarini, 1-ii-2-237: il grado superlativo se ben eccede la cosa comparata,
, iii-637: 'tenennimus'lo giudico un superlativo corrotto di 'tenuis'. pascoli, i-967:
di 'tenuis'. pascoli, i-967: il superlativo noi italiani lo facciamo e assegnamo per
se fia possibile, qualc'altro maggior superlativo! goldoni, ii-371: -sono foletto,
. 6. locuz. al superlativo, a un grado superlativo, ingrado superlativo
locuz. al superlativo, a un grado superlativo, ingrado superlativo, in superlativo: al
superlativo, a un grado superlativo, ingrado superlativo, in superlativo: al massimo livello,
un grado superlativo, ingrado superlativo, in superlativo: al massimo livello, in misura
si trova pari, quasi a dire in superlativo velocissimi. bisticci, 3-209: tutte
ebbe a fare, le fece fare in superlativo grado. cellini, 1-94 (222
innelle sue lettere e innella poesia in superlativo grado. giuglaris, 12: dalla sottigliezza
aver a fare con un furbo in superlativo. d'azeglio, 7-i-434: sono stato
al superlativo. piovene, 8-134: questo carattere si
grandi tempi; architettura ad un grado superlativo, nella forma più dura ed idealmente spoglia
parlava. 2. gramm. grado superlativo. varchi, 3-167: i fiorentini
, iv-693: 'teterrimo': latinismo, superlativo di 'taeter'o 'teter'= tetro,
casa ti risuona / un titolacelo col superlativo, / e a bisdosso dell'arme hai
-introduce il secondo termine di un superlativo relativo. dante, par.
tra aggionta agli addiettivi ha forza di superlativo, come trabuono, trabello, trabeato
di paragone, attribuendo ai medesimi valore superlativo. trattato del ben vivere, 24
quella del poter formar dalle voci il superlativo, il diminutivo, l'accrescitivo,
non dover bastare allo 'annunzio'quello aggiunto superlativo di 'funestissimo', ch'e'volle porvene altri
arancio del loggione, tutto al superlativo, tutto in violenta esuberanza e in elettrizzante
per l'acquisto di un dentifricio anticarie superlativo formato medio a sole 100 invece di
abbastanza ottima'. imputai l'avverbiazione del superlativo ad un 'lapsus linguae'. = deriv
ed appassionato sennacheribbo che giàda sé era superlativo in tutto. questa vigoria ventiquattrupla aver