arca: possedere una dote in maniera superlativa (un'arca di scienza, di
palazzeschi, 4-34: la sua specialità superlativa era il ricamo in seta e oro:
. de sanctis, ii-13-17: in quella superlativa erudizione vediamo già svilupparsi quella critica che
palazzeschi, 4-34: la sua specialità superlativa era il ricamo in seta e oro
un aggettivo dà luogo a una forma superlativa. beltramelli, i-67: profonda celebrità
deteriore, ha una funzione intensiva e superlativa, spesso con una notazione scherz.
prezzo più basso (e la forma superlativa è indicata da un precedente art.
minuto ': così replicato ha forza superlativa, e vale minutissimamente. pascoli, 165
di attributi tutti colla terminazione la più superlativa possibile. de amicis, xii-42: di
: che 'rocchettóne', forma superlativa (in meneghino, 'el roc- chettè
i-72: ad onta della sua ignoranza superlativa, si è comprato e stampato da
piccini, che adorna nella commossa fantasia di superlativa amabilità. -svolto o compiuto
il piroscafo fu rallegrato da una celia superlativa fatta a una di quella brigata. palazzeschi
palazzeschi, 4-34: la sua specialità superlativa era il ricamo in seta e oro
c. bascetta, 1-116: una prova superlativa. -sopraffino, squisito (un
sulla terra proprio in quest'epoca superlativa. 2. che possiede doti
. = voce dotta, lai superlativa (calco dal gr. ujreqùetixóg),
essere capitato sulla terra proprio in quest'epoca superlativa. 7. capriccio,
la repubblica [2-ii-1998], 42: superlativa partita, nella categoria rubapalloni, di