è di soperchio. ma succio, 284: uno fiume de proprii e
di quelli schietti baci che làsciano il succio... ma, col sangue che
nel borgo vicino, e il borghe- succio che fantastica d'un palazzo in città grande
, e cavane lo succhio e di questo succio dà a lo 'nfermo a digiuno un
uomin com'ei fanno? forse / non succio lor le vene? / non gli
sai tu ben quand'io ti sono un succio, / quand'e't'a dato
limbellùccio, / e i cervel mettonsi in succio. = dimin. e vezzegg.
di quello che si faccia per lo succio, ma perché raccordatosi che egli arde
da chetarsi infine non resta che il succio dei labbri; rimasto a parodiare su
, silvana, con quel tuo vi- succio / graffiati i sensi e l'alma impegolata
dell'affiorare del sangue sulla pelle, succio. - in partic.: voglia;
o da cosa simile, che anche dicesi succio pratesi, 5-4: uscì perfettamente sodisfatto
avviare nel borgo vicino e il borghe- succio che fantastica d'un palazzo in città grande
schiocchio di un bacio improvviso, il succio del bacio reso. pratesi,
: non raccapezzarsi più. succio, 287: una coppia de ligiadri amante
, 2-46: facendo un buco con un succio in un albuscello e cacciandovi arsenico e
calma. 3. venat. succio. 4. dimin. succhiotto (
le bacche rigonfie e l'asprigno olio ne succio. -di animali. - anche in
una donna, la stringo, la succio, la mordo. -possedere sessualmente
dietro l'altra. sbarbaro, 8-1-31: succio in pace quest'amarezza che mi fabbrico
alterato da un sommo contento, / succio tra me il mio gusto. cesari,
mio gusto. cesari, ii-421: io succio la soavità, eleganza o semplice bellezza
, / vuol dar nell'orcio un succio, / lascialo ch'e's'accosti,
non resta [al vecchio] che il succio dei labbri; rimasto a parodiare su
bisogno / di latte, e 'l succio per le prime volte / dimanda, ahi
patrizi, 3-162: di questo bacio del succio è anco più dolce il bacio della
di quegli schietti baci che lasciano il succio. lucini, 6-39: sente le seduzioni
collo schiocchio di un bacio improvviso, il succio del bacio reso. 3.
. 4. locuz. in un succio: in un attimo; rapidamente.
pulci, 24-102: ritornato terigi in un succio / col torchio, ognun s'allargava
/ sol monsignor mi si bere'in un succio. = deverb. da succiare.
di more. dicendo così perchè il succio è rosso: ma a dire il vero
dal legno (nell'espressione venire in succio). landino [plinio],
tempo e a un tempo vengono in succio. succiolàio, sm. tose
espressioni andare, essere o mettere in succio). de'sommi, 1-33
confessarti il vero, son mezo in succio e vorrei dar all'arme senza indugio.
mai rima pensate, mettono quelli in succio d'averle a conseguire. -in
or pensate s'io sarrei gito in succio, s'io mi vi fossi ntrovato a
, iii-60: io ne vo'in succio, e gongolo del piacere. =
con probabile sovrapposizione di succiare. succio, sm. letter. rumore prodotto dal
fango mandava un gemitìo, una specie di succio diabolico come ci volesse inghiottire.
1-353: un plebeuccio, un borghe- succio, corrompeva la moglie di un gran signore
f. zambrini, 1-31: giungivi succio di melangole e zuccaro, che sarà