. di quelle rosamente, con succiar di labbra la fid'omero particolarmente,
, 35-142: si è cominciato a succiar l'aria dal pallone per fuori del suo
l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci, poi
l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci. guicciardini,
l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci poi che
: i plebei cominciarono a leccare e succiar quei confetti dolci, e, quando
non essendo il bacio altro che un succiar leggermente l'altrui labra o guance o che
. redi, 16-iv-176: oltre al succiar le piaghe, utilissimo ancora stimo essere
: -e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino
, l'arei confinato in una cucina a succiar bora e a leccare strofinacci, poi
, quel torcere / le mani, quel succiar le dita e rodere / l'unge
seno da dio e immediatamente applicato a succiar dalle poppe della sua dolcissima carità quell'
un fulvo leone, né gli lasciano succiar il grasso de'buoi vegghiando tutta notte
e da'volgari setole, talché nel succiar il latte senta la donna gravissimo dolore
, 2-44: -e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino
: non essendo il bacio altro che un succiar leggermente l'altrui labra o guance o
, 2-44: e'mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino
a poco saporosamente, e con un succiar di labbra votò la tazza. segneri,
23-210: uno strigner di denti con un succiar d'aria, un rogito, un
, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare strofinacci, poi
seno da dio e immeditamente applicato a succiar dalle poppe della sua dolcissima carità quell'
, quel torcere / te mani, quel succiar te dita e rodere / l'unge
ecco ch'i''l fo, non mi succiar la gola ». antonio di guido
se la [la vergine] sarebbe volsuta succiar per sé, ma gli ha da
, quel torcere / le mani, quel succiar le dita e rodere / l'unge
, 2-44: mi par mille anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino
bibbiena, 2-44: mi par mille anni succiar quelle labra ver- migliuzze e quelle gote
un fulvo leone, né gli lasciano succiar il grasso de'buoi vegghiando tutta notte,