attraggono l'odore inferiore, e poi succiando attraggono parte della feccia. leonardo,
senza mai guaire, or questo or quello succiando, ingordamente le s'avventava. rajberti
incalorite dalla dentizione, uno cerca refrigerio succiando il nottolino, o pallino, della spalliera
a sé il fiato dalle nari, come succiando. comisso, 12-41: una volta
cui ogni vaso è pieno, viene gradatamente succiando ed attraendo l'acqua del bacino.
iii-497: vanno [le api] succiando dal timo, dal ramerino e da altri
senza mai guaire, or questo or quello succiando ingordamente le s'awentava. navarro della
plinio], 216: gli uccelli beono succiando: ma quelli che hanno il collo
col sonno divide / l'alma dal cuor succiando e cleopatra / testimone di questo
incalorite dalla dentizione, uno cerca refrigerio succiando il nottolino, o pallino, della
iii-2-4: il monocolo pastore etnese, / succiando il femore d'un itacese, /
iii-2-4: il monocolo pastore etnese, / succiando il femore d'un itacese, /
: il monocolo pastore etnese, / succiando il femore d'un itacese, /
sapere quella eufrosina colle altre sorelline e succiando un nettare veramente celeste dalle labbra loro
sensa mai guaire, or questo or quello succiando, ingordamente le s'awentava. era
plinio], 216: gli uccelli beono succiando, ma quelli che hanno il collo
volgar., 11-14: le piante, succiando, per li pori hanno il nutrimento
plinio], 216: gli uccelli beono succiando: ma quelli che hanno il collo
avesse poi in odio. ma quello, succiando troppo avidamente, destò la dea che
/ duri e tardi si rizzano, succiando, / maledicendo 'l caso e 'l negromante
senza mai guaire, or questo or quello succiando, ingordamente le s'awentava. era
fior dell'olmo... i quali succiando fanno loro scorrere il ventre se tosto
, iii-497: vanno [le api] succiando dal timo, dal liquore. l
, 216: gli uccelli beono succiando. buonarroti il giovane, 10-020:
] a'pollai, e a'palombi, succiando te creste a'galli. padula,
, nutrica / l'orso, l'unghia succiando, ne la tana. landino [
, i-426: vivono [i fiorellini] succiando aria e luce dai petali pallidetti.
/ duri e tardi si rizzano, succiando, / maledicendo 'l caso e 'l negromante
« ohimè, fa'pian », succiando l'ova, / ma pria straziar si
quale dalla tonnina si vien via via succiando. fucini, 411: tomai nel cortile