, ii-361: [il passerotto] succia un po'di ciliegia: bevucchia:
: a ciriffo gli piace e il vetro succia / senza lasciar nel fondo il centellino
chi un'altra; ed egli se le succia, e le piglia per favori.
reca in un tondo: filinor la succia. / « miracolo, miracolo! »
/ reca in un tondo: filiner la succia. / « miracolo, miracolo!
con esso [cannello] pel cocchiume succia il vino. carena, 1-255: 'cocchiume'
, 3-3-107: se a talun che si succia 1'* illustrissimo ', / si
i-446: la radice... succia l'alimento, il concuoce, il trasmuta
« e cui più roggia fiamma succia? ». idem, inf.,
, « e cui più roggia fiamma succia? ». a. pucci, ix-366
7-42: morgan te di molte uova succia / per le ferite, e come orso
/ già in tre doppi, e succia da tre poppe: / dal garzon,
/ struggonsi in bocca, quand'altri li succia. soderini, ii-274: o siano
, a un terrazzino d'una ca- succia isolata, una povera donna, con una
; e datogli la colla, non succia l'umore dell'inchiostro. moneti, 103
ed è una grimùccia / e tutto il succia / e muccia / e smuccia in
v-164: se a talun che si succia l'illustrissimo, / si desse il molt'
, che chi ne becca / se ne succia poi le dita: / con costei
el fiasco impugna, / tutto il succia come spugna. ariosto, 17-135: tor
dinanzi, intorno e dietro sta chi succia / sua broda, ed all'antica s'
dinanzi, intorno e dietro sta chi succia / sua broda. 3.
per similitudine di chi, leccando, succia alcun poco di ciò ch'e'lambisce.
perocché tutta la virtù della terra si succia. crescenzi volgar., 1-4: di
la macchia d'olio fresco, la succia e la leva tutta. crusca [s
127: morta l'ape, non si succia più mele. (morto 11 capo
alcuni l'hanno che non pugne ma solamente succia, come le mosche. soderint,
è una grimuccia / e tutto il succia / e muccia / e smuccia in ogne
: la sozzura del nocevole omore mi succia tutto quanto, sì che il vivere sì
.]. montale, 3-39: del succia o tettacapre morto e della sua bocca
, ove si vede l'orsacchino che si succia la destra e non la sinistra.
: l'ape... dei fiori succia ella la rugiada, ond'ella fa
truffaldino / o pascariel, che la panata succia, / m'avesse a guadagnar più
/ o pascariel che la panata succia / m'avesse a guada
che chi ne becca / se ne succia poi le dita: / con costei
buzzi, lxxv-122: tutta napoli mastica e succia la pasticca / azzurra del suo cielo
quarti almanco d'un assito / che succia e sputa a suo piacer il vento.
reca in un tondo: filinor la succia. savi, 2-ii-251: il volo della
uno scimpanzè. montale, 3-39: del succia o tettacapre morto e della sua bocca
. buonaparte, 2-3-26: - la succia [la fiasca di vino] che pare
: mentre [la terra] poppa e succia / con gli assetati pori / i
'poppatoio': arnese col quale la donna si succia da sé il latte per scemarne la
magalotti, 2-104: mentre poppa e succia questa terra / con gli assetati pori
son ghiotte a un modo, e tanto succia e assapora di mezza state il gonzo
è l'alto monturato di sanità che succia laggiù un 'virginia'. gli occhi.
: adesso che tenevano nel canterano qualco- succia per pagare il debito, aveva fatto il
o pascariel, che la panata succia, / m'avesse a guadagnar più
in fondo al vicoletto rannicchiavasi la ca- succia del nonno motta. -incunearsi ai
bere, / se tu la mondi. succia, ribaldóne! c. rapini,
benché a molti contenti, / chi succia l'osso e più volte il ripicchia /
i -che s'ha a fare? succia minestre, / cagnotto, roditozzi, dàtti
io « e cui più roggia fiamma succia? ». idem, pure.,
: non s'impauri, quella ro- succia, a le nere / ombre (fi
mollifica come empiastro,... ti succia come san- suca, ti vacua come
è l'alto monturato di sanità che succia laggiù un 'virginia'. gli occhi..
, / ferisce un de'cavalli e tanto succia / che delle sangui a suo piacer
, 1-1-151: un usuraio, un che succia il sangue de'poveri. bacchelli,
, ti conforta come prima, ti succia come sansuca, ti vacua come crestiero
che chi ne becca / se ne succia poi le dita. / con costei fo
, ti conforta come prima, ti succia come sansuca, ti vacua come crestiero,
, 41-170: ella [la cicala] succia il celeste stillato, il quale ella
..; mastica, slingua, succia, mantrugia, lacera. 2.
: è una grimuccia / e tutto il succia / e muccia / e smuccia in
della bocca più dolcezza sente colui che succia, che è quello che dà, che
xxvi-3-189: un pien boccal di vino / succia in un sorso colla bocca fessa,
orina. salvini, 41-170: ella succia il celeste stillato, il quale ella,
tratto el fiasco impugna, / tutto il succia come spugna. ricettario fiorentino, i-
il giovane, 9-374: rinfréscati polmone e succia questo, / a cui strada 'l
ne va; straluna gli occhi e succia. aretino, 9-368: scotendo la
azione da succiare. succiaminèstre (succia minèstre), sm. invar. ant
g. m. cecchi, 1-ii-195: succia minestre, / cagnotto, roditozzi,
/ ferisce un de'cavalli e tanto succia / che delle sangui a suo piacer gli
ed è una grimuccia / e tutto il succia / e muccia / e smuccia in
pazzi, iv-48: con le labbra si succia e attrae il dolce suavissimo latte.
dolce suavissimo latte. magalotti, 23-202: succia e assapora di mezza state il gonzo
fatto con esse l'atto di chi succia un uovo o qualche liquore, la mi
. cattaneo, i-12: un bambino succia il latte delle mammelle della madre senza vederlo
xxvi-3-189: un pien boccal di vino / succia in un sorso colla bocca tessa,
labbra. de marchi, iii-2-563: chi succia di continuo la bottiglia del rhum dice
/ lontano un miglio. quell'odor si succia / ella, a forza di naso
la lonza] piglia la preda e succia il sangue, del quale è molto vaga
ratta, / quando iesù la tua mamella succia. scala del paradiso, 372:
col baston nella man, quella si succia, / dicendo l'orazione della bertuccia.
invidiare siffatta ricchezza, il giornalista che succia il cannello della penna e maledice col
perocché tutta la virtù della terra si succia. soderini, iii-150: bisogna..
guisa di pomice: sicché non solamente succia in un momento te pioggie che cadono
. magalotti, 2-104: mentre poppa e succia questa terra / con gli assetati pori
, « e cui più roggia fiamma succia? » guiniforto, 444: chi è
a simil pena dannati, e cui succia più rossa fiamma? 15.
ne va; straluna gli occhi e succia, / e piangon anche i miseri meschini
/ dinanzi, intorno e dietro sta chi succia / sua broda ed all'antica s'
pulci, 7-42: morgante di molte uova succia / per le ferite, e come
127: morta l'ape, non si succia più mèle. = probabilmente da un
cecchi, i-i-in: che voler, bombacela succia / vine. = comp. dall'
v.]: 'succino': bambino che succia volentieri chicche, confetti, si dice
succino. e anco di persona grande che succia vino, o altro. = deriv
]: di persona... che succia vino o altro: che succióne,
la moglie sotto svina, sorbe e succia / senza mostrarsi mai sazia. 2
167: avicenna avvertì che colui che succia tali ferite, non abbia i denti
caprimulgo. montale, 3-39: del succia o tettacapre morto e della sua bocca
l'ambrosia tepiduccia, / che si succia / quella liquida fragranza. -spreg
/ o pascariel, che la panata succia / m'avesse a guadagnar più di
53: 1 suoi cosi cari alimenti ei succia, / mentre da quella il dolce
perocché tutta la virtù della terra si succia. g. capponi, 1-i-371: i
/ struggonsi in bocca quand'altrui gli succia. -proprio di un frutto ricco