là in quello suo luogo proprio fa frutti suavis- simi. aretino, 20-101: menata
391: il malevolo monaco, risentitosi al suavis- simo odore procedente dal virgineo corpo della
a sua parola, / rapti da un suavis- simo pensiero, / ch'ogni elevato
de'medici, i-61: o mano mia suavis- sima e decora, / mia,
come s'appaga amore / di far di suavis- simo martora / languir lesbina a cui
, 1-133: dal quale stropicciamento esce un suavis- simo e sonoro suono, simile a