forteguerri, 4-30: né si prenda stupor, se ci vedete / abitar fra la
sole / nata è costei: ned è stupor se accolto / quanto ha di bello
nel petto / di gioia e di stupor confuso affetto. idem, 18-31: quella
che alla sua presenza / non era di stupor, tremando, affranto, /.
sdrucciolar secure. idem, 20-104: lo stupor, di spavento e d'orror misto
materdona, iii-320: maggior beltà, stupor maggior -direte / -mai non si vide altrove
maia materdona, iii-320: maggior beltà, stupor maggior -direte / -mai non si vide
par rida. idem, 13-29: e stupor n'ebbe e sdegno; e dente
. tingoli, iii-188: e cresce lo stupor, che sì ridenti / e vive
. panciatichi, 80: arcate di stupor tutti le ciglia! magalotti, 19-2
. casaburi, iii-439: stupido lo stupor mira sospeso / quanto possa dell'uom
alle piante, / e ansar per lo stupor com'un asmatico. vallisneri, iii-123
e di morte. caro, 1-841: stupor, timor, letizia, tenerezza /
tasso, 8-7-284: ma d'un novo stupor la terra ingombra / attonita parrà,
ch'infonde al petto / riverenza, stupor, tema e diletto. parini, giorno
. melosio, iii-280: né fia stupor se in fiamma ignota avvampo. e
giusto e sano, / di che stupor dovea esser compiuto! landino, 430 [
dì vedete, / non vi rechi stupor. leopardi, 875: coteste dee sono
, i-227: quello che mi arrecò stupor infinito, fu l'udire che alcuni
, 28-42: ben presto lo stupor miser da canto. algarotti, 1-228:
mi rispose / con vista carca di stupor non meno. petrarca, 28-3: o
tuffar la bionda / chioma, stupor d'olimpo, entro il bel csanto /
denti. prati, ii-274: di stupor, di pena, / di gioia un
dea veloce corse, / e fu stupor ch'ove ciprigna nacque, / un'altra
di tenerezza. tasso, 20-104: lo stupor, di spavento e d'orror misto
giusto e sano, / di che stupor dovea esser compiuto! monti, x-3-249
e farne confraternita poteste, / lo stupor la mia mente sopravanza. e. cecchi
nel petto / di gioia e di stupor confuso affetto. campanella, i-259:
in viso, / di maraviglia e di stupor confusi. guicciardini, v-110: si
6-i-122: se d'alma vaga e da stupor confusa / meravigliar si puote, io
1-1-23: ma ciascun d'essi, de stupor conquiso, / si fece a la
a prorompere. prati, ii-274: di stupor, di pena, / di gioia
, / e '1 potta di stupor lasciò ingombrato. campanella, no7:
, me veg- gendo, / nuovo stupor gli venne nella mente. sannazaro,
tali, / ch'empì d'alto stupor l'alme immortali. g. b.
239: corsero a un tratto, con stupor de'tigli, / tra lor parole
l. bellini, 11-86: e che stupor di smalti e di colori / tutta
il quale per lo passato con mirabil stupor d'ognuno ogni giorno arricchiva la biblioteca
vedendo in cotal guisa, / resta collo stupor pinto sul muso; / ma il
in cotal guisa, / resta collo stupor pinto sul muso. sestini, vi-179:
quel vago oggetto in lui s'accrebbe / stupor, ch'immoto e tacito restossi.
come dettolli gano; / che, con stupor vedendole, poi disse / orlando,
, / in questi accenti il suo stupor diffuse: / occhi miei, che vedete
[giuochi] / di risa e di stupor si disfacevano. abba, 283:
? l. bellini, 11-86: che stupor di smalti e di colori / tutta
stagioni / i secchi dumi con stupor vermigli. metastasio, i-204: in solitaria
e 'n su l'erbetta / di stupor soprafatta e di speranza, / siede tremante
ergea, / di porfido era, con stupor d'ogn'uno, / le porte
obbrobrio e blasfemia, ed esemplo e stupor nelle genti le quali sono nel tuo
guerra / e di faccenda, che a stupor del mondo / dièr la sirena del
boccalini, i-78: li dissero che stupor grande arrecava loro il vedere che in
due stagioni / i secchi dumi con stupor vermigli; / sbucciano fuor de'gravidi
non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo alcuna
vaneggi in varie forme / qual fia stupor, se da per tutto il vizio /
'n su l'erbetta, / di stupor soprafatta e di speranza, / siede
di mero cuoio. pascoli, 1183: stupor li prese di quel corpo cinto /
a i gallici fiumi / in ceppi di stupor l'argenteo piede. baretti, 1-183
1-53: non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo
, vii-589: di dolor, di stupor, di meraviglia / tremò, gelò,
-assol. bruni, i-126: stupor de la natura, onor de l'arte
il popol folto / con luci di stupor fisse ed ignave / mira di marte il
seguirlo, e un novo ignoto / stupor fermava a le prest'onde il moto.
, / e m'ha d'alto stupor l'anima invasa. pirandello, ii-2-824:
c. bini, i-iii: lo stupor m'imbriglia. bariti, 11-287:
, 10-17: l'altro che di stupor l'anima cerca / gli scorge a l'
susurra; e mentre in esse / di stupor resta immoto, altro non cura /
433: io, pien di stupor, voci e parole / formo imperfette.
. saluzzo roero, 3-ii-157: di stupor le luci impronte, / entrò plotin
a rimirar non parco, / per lo stupor, ch'è nella fronte accolto,
soz- zopri, / gusto insieme e stupor, fiorenza mia, / salda restarvi
. quirini, 92: di stupor, di timor tutto s'ingombra / di
lasciò l'alma d'ardore, / di stupor e di gioia ingombra e piena.
che il sol, morendo, con lo stupor lieve / d'un bacio inostra.
.. i e pur cent'atti di stupor facevano. carducci, ii-2- 154
specular si mosse, / e con stupor del padre e de'ministri / gl'intervalli
di passaggi tali / ch'empì d'alto stupor l'alme immortali. d. battoli
l'intrica / che poi non fia stupor s'or tarda troppo. b. croce
aretino, v-1-340: mentre empia di stupor l'orto e l'occaso, /.
. zappi, 58: oh di quanto stupor gli occhi si pascono! / van
. zinano, 11-46: di profondo stupor resta eracleno / ripien così, che
gli lasciò nel petto di gioia e di stupor confuso affetto. buonarroti il giovane,
1-53: non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo
popol giusto e sano, / di che stupor dovea esser compiuto! / certo tra
orti vostri, / che, novello stupor de'tempi nostri, / vagheggia roma
/ i muri e fundamenti, / a stupor de le genti, / con gran
esso mi rispuose / con vista carca di stupor non meno. petrarca, 122-7:
dilettevole, luminoso oggetto / mi porta di stupor cagion novelle? / ma utile a
a piatir da la stellata altezza / fra stupor, fra rispetto e fra vaghezza /
d'umano modo / dànno a'mortai stupor e meraviglia. baldi, 115:
mercede di crudeltà ne l'animo e di stupor nel corpo: l'una de le
quindi a vista di molti e non senza stupor di ciascuno essersi solennemente messo a ragliare
giova non trovar medicamento, / uno stupor di morbida follia. banti, 10-316
acuta / l'invidia mor e lo stupor isviene? forteguerri, 7-71: conte,
abiti strani. tasso, 2-21: fu stupor, fu vaghezza, e fu diletto
a la sua presenza / non era di stupor, tremando, affranto, /.
, 2-351: scaccia da te quello stupor profondo / ch'ai cor ti nasce
negando fede, / pien di nuovo stupor chieder volea, / come suol far chi
il nerbo. mascheroni, 8-96: stupor alto m'assalse: e dissi poi,
/... / è lo stupor del mondo. algarotti, 1-x-188: ditemi
l. bellini, 11-86: che stupor di smalti e di colori / tutta
amore il visco, / non senza mio stupor ringiovanisco. -condizione tormentosa, infelicità
, e coll'alma al ciel rivolta / stupor novello del mio canto ascolta. bruni
osserva el corso, / el resta da stupor come xè un torso; / tuto
aretino, v-1-340: mentre empia di stupor l'orto e l'occaso / quel
occupati. de roberto, 1-363: uno stupor muto la occupava, pensando che ella
oltraggio. dottori, 1-169: un pigro stupor di già le serra / le labbra
e canora / volò la fama con stupor del mondo: / mercé di quel senato
tadini, lvii-184: quel che fé stupor fu che la corte / del titolo di
. [altieri biagi], iii-13: stupor in lo membro... convertisse
. soranzo, 193: io rapto in stupor da me mi parto. -partire in
patacca. parini, 415: quale stupor però s'ognun si stracca / dello
marino, 1-4-82: qui da novo stupor confusa e vinta [la donzella] /
impietra / e rende un sasso di stupor mia vita: / via più nel
lontan ben se n'accorse; / e stupor n'ebbe e sdegno, e dente
roveto che moisè percosse / d'alto stupor. g. gozzi, 1-77: essa
, / le rive e i fonti di stupor vedresti / far manifesti inusitati segni.
, / e pur cent'atti di stupor facevano. = comp. di pio1
piatir da la stellata altezza / fra stupor, fra rispetto e fra vaghezza /
riso, a sdegno, / a stupor muove le genti / quel veder che i
à pigliata. chiabrera, 1-i-369: gravissimo stupor l'anima piglia, / quando volgo
nove e belle / che porranno in stupor fino alle stelle. -pigliare in
. dottori, 1-169: un pigro stupor di già le serra / le labbra
oriente. tasso, 13-i-717: un stupor, un torpore, un timor pegro
. de roberto, 1-363: uno stupor muto la occupava, pensando che ella era
, xlix-109: o dio che gran stupor, -o dio che cosa pia / che
: voi riproducete talvolta in me lo stupor religioso di quello statuario che, avendo trasportato
] difesa, / se di lento stupor, di plumbeo senso / ti accusi,
guarini, 431: io, pien di stupor, voci e parole / formo imperfette
l. bellini, 11-86: che stupor di smalti e di colori / tutta la
giusto e sano, / di che stupor dovea esser compiuto! 4.
nave, e non può esser altro che stupor di senso, a tutto il legno
e che di noi fa strazio, / stupor già degl'ingegni, or riso e
. forteguerri, 4-30: né ri prenda stupor, se ci vedete / abitar fra
dottori, 3-95: un novo ignoto / stupor fermava a le pre- st'onde il
così l'intrica / che poi non fia stupor s'or tarda troppo. 2.
fiore, / figlio, e con gran stupor già producea / frutti maturi e più
visconti, 2-111: pien d'un dolce stupor rimasi..., i..
a vista di molti e non senza stupor di ciascuno, essersi solennemente messo a
/ ma ciascun d'essi, de stupor conquiso, / si fece a la donzella
un fuggente / desio specchiava e uno stupor di vita. gozzano, i-202:
stanze i forastieri / entrano già dallo stupor condutti / e le gabelle pagan volentieri.
suo queto e soave, / ma fu stupor ch'aletto al cor gl'infuse,
che il sol, morendo, con lo stupor lieve / d'un bacio mostra.
barotti, 12: ben ho stupor che ve ne sian parecchi, / in
. ceresa, 1-1003: qual rapido stupor di meraviglia. pananti, ii-268:
voce tonante. vai, 52: né stupor né vaghezza né diletto / né amor
: voi riproducete talvolta in me lo stupor religioso di quello statuario che, avendo trasportato
nave, e non può esser altro che stupor di senso a tutto il legno communicato
spessi sozzopn, / gusto insieme e stupor, fiorenza mia, / salda restarvi,
bene. parini, 415: quale stupor... / che la bile che
par d'albore. idem, i-126: stupor de la natura, onor de l'
quando s'udì / tal nuova, lo stupor mi fé di stucco / e l'
i-364: corsi a mirarla, e di stupor ri ieno: / -donna
: voi riproducete talvolta in me lo stupor religioso di quello statuario che, avendo trasportato
rubin smeraldi o perle / spoglie ch'avria stupor flora a vederle. boterò, i-247
intorno ai poli / veduto ha con stupor restarsi immote / giove l'immense e smisurate
famosa zucca degtintronati, dalla quale con stupor grande di ognuno perpetuamente si vedeano uscir
canto de'vati / a lo stupor de'secoli, / raggianti nel candore,
i sassi / e in sassi di stupor gli uomini volto. 14.
don- d'era uscito, in un stupor tremendo. -intr. per lo più
314: o deio, e inarca di stupor le ciglia! / fin la cornuta
due stagioni / i secchi dumi con stupor vermigli; / sbucciano fuor de'gravidi
, / con onta de l'oblio, stupor di noi, / spargete in carta
lucide, orientali, / che di stupor pensando mi scoloro. a. serra,
graf, 4-69: vinto da uno stupor, da uno sgomento / di cieca,
soranzo, 193: io rapto in stupor da me mi parto, / ed il
xxx-10-96: confusa e piena / di stupor l'alma e già dal sonno sciolta,
, i-vii- 199: non è stupor se ognun d'ettorre / teme e fugge
a riso, a sdegno, / a stupor muove le genti / quel veder che
su le ciglia inarcate e mute labbra / stupor vi siede! carducci, iii-3-254:
. agostini, 5-6-88: per estremo stupor quei tre baroni / eran rimasi come
stigliani, 2-466: passo in tanto stupor che temo molto / non mi rimanga
a la sua presenza / non era di stupor, tremando, affranto, / sanza
/ corsero a un tratto, con stupor de'tigli, / tra lor parole
il visco, / non senza mio stupor ringiovanisco. goldoni, ix- 628
passione. tasso, 13-i-1077: più di stupor che di timor m'ingombra / l'
guerra / e di faccenda, che a stupor del mondo / dier la sirena del
. fagiuoli, i-156: restai per lo stupor quasi di smalto. calzabigi, 185
grande, / ciò che d'ogni stupor trascende i modi, / è che ne'
nella luce e poi sparire di stupor intorno. verso il soffitto o
ammirabile portento, / un caso di stupor ci soprarriva. = comp.
e varca, / a l'adria di stupor le ciglia inarca, / cesare in
tutta e scherza e rota / con stupor de la dea che lo cavalca.
fagiuoli, i-156: restai per lo stupor quasi di smalto: / con gli occhi
1-53: non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo
sì spessi sozzopri, / gusto insieme e stupor, fiorenza mia, / salda restarvi
assai più che di prima, / e stupor m'eran le cose non conte,
parla di cosa di sovranità / o che stupor ne fa. a. f. gori
buio). marchetti, 5-265: stupor... non è se spesso in
degna sede. salvini, 33-82: stupor non fia se te al devoto io sceglio
. stigliani, 2-466: passo in tanto stupor che temo molto / non mi rimanga
la durezza spetra / sì che di stupor empie uom che la miri. bellori,
immago in voi risplende, / non fia stupor se le nostre alme accende. leopardi
tansillo, 1-108: né mi darìa stupor se qualche santo / di costor, che
chesposarsi col suon sanno ai concenti, / stupor non fia, ché in marziali eventi
non vo'ch'allacci / meraviglia e stupor ch'alto m'attragga / il ciglio.
bel pensiero, / la guancia di stupor dipinge e stampa. marino, 1-3-10:
di costanzo, 38: resti per stupor statua di neve. fagiuoli, i-171
f. frugoni, 1-64: qui lo stupor dovuto m'intriga il filo di queste
lubrano, 3-86: fama a tanti stupor tacita godi / che un prodigio sì
esso mi rispuose / con vista carca di stupor non meno. g. villani,
, 1-53: non mai tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo
da voi sì al vivo, lo stupor mi fe / mutolo in quell'istante rimanere
il lettore. tasso, 2-21: fu stupor, fu vaghezza e fu diletto,
splendon nel canto de'vati / a lo stupor de'secoli. e. cecchi,
dante, purg., 15-12: stupor m'eran le cose non conte. boccaccio
lodando vinegia, singolare / meraviglia e stupor de la natura. scaramuccia, 1
f. parata, i-72: donna, stupor del mondo e gloria intera / del
di tuffar la bionda / chioma, stupor d'olimpo, entro il bel csanto.
e olio vale... allo stupor delli nervi. dalla croce, v-5:
lasso! m'allegro: / ché un stupor, un torpore, un
e coll'alma al ciel rivolta / stupor novello del mio canto ascolta.
di stupore. = lat. stupor -dris, deriv. da stupire (v
disorientamento. nievo, 7-72: lo stupor figuratevi, e lo svario, / e
tanto acuta / l'invidia mor e lo stupor isviene. muratori, 6-19: eccoti
1-53: non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al figliuolo
quanta gaudio il saracin, con quanto / stupor l'alta presenza e le leggiadre /
acuta, / l'invidia mor e lo stupor isviene, / e in estasi per sé
popol giusto e sano, / di che stupor dovea esser compiuto! landino, 3
chiabrera, 1-i-128: io tenea di stupor le labbra mute, / veg- gendo
de'soggetti vasti / con ali di stupor toccasti il segno, / stupì ubero.
osserva el corso, / el resta da stupor come xè un torso; / tuto
a cui restò negli occhi / lo stupor primo della terra sacra, / i monti
grande, / ciò che d'ogni stupor trascende i modi, / è che ne'
ammira. / perché la lingua ha lo stupor ligata, / i cenni al suo
giusto e sano, / di che stupor dovea esser compiuto! savonarola, 7-ii-142:
de'soggetti vasti / con ali di stupor toccasti il segno, / stupì l'ibero
amore il visco, / non senza mio stupor ringiovanisco. -ciò che costituisce