carnoso. mascheroni, 841: non ti stupir se l'usbergo del petto / e
a le sua pugne èrice armarsi. / stupir tutti a quel- l'armi che di
tutto ignudo. caro, 5-581: stupir tutti a quell'armi, che di sette
cantando forma passaggi e contrapunri di fare stupir la terra e 'l cielo. d.
. mascheroni, 841: non ti stupir se l'usbergo del petto / e tossa
segneri, i-569: non hai da stupir, se nell'orazione ti truovi arido,
e di vedello, / e di stupir del suo divino aspetto, / ma
lodato fregio, / che quasi ne stupir le muse istesse. s. bargagli,
cose inaudite: anzi danzando avea / fatto stupir tutte le selve e i boschi.
in sé raccolto, / che fè stupir nason, nonché nasica. parini,
ogni lodato fregio, / che quasi ne stupir le muse istesse. fed. della
, 5-47: quel che mi fa stupir, signor giocondo, / che per volerci
2-430: a giubilar, non a stupir mi movo. / letizia sento in me
goffo: / chi non sa far stupir vada alla striglia. baretti, 1-1:
incolto. marino, 337: stupir l'abitatrici / de l'inospita spiaggia
mie speranze alte ne vanno / non ne stupir, ch'ogne infimo desia / de
, 7: rivolgetevi meco a stupir dell'oscurezze e de gli intrichi che
/ che nel dir suo facondo / fa stupir quanti sono uomini al mondo. bandello
se stessa altera, / con voce da stupir pian le dicea: / voi sete
parte. cesarotti, 1-xxxiv-158: non stupir che questo è il loco / dei prodigi
mastre, che co'suoi / incantesimi stupir fe'quest'arene. tasso, n-iii-748:
goffo: / chi non sa far stupir vada alla striglia. stigliani, 1-47:
ho un tempo. testi, i-229: stupir, tremar di tema / l'italiche
fagiuoli, xi-25: questo mo di parlar stupir mi fa. pascoli, ii-151:
veston le selvatiche cortecce, / tutte stupir de le cangiate linfe. vico, 351
lupis, 248: non è da stupir, se il suo nome, temuto
lupis, 248: non è da stupir se il suo nome, temuto dalle schiere
da i sedili / vitrei tutte si stupir. -da poco, di recente
del mio felice plettro / fei già stupir quelle superbe rive, / dove le figlie
di sacrate mura / serbi chi fé stupir morte e natura, / polve adorata qui
laselva circostante. cesarotti, 1-xxxii-158: non stupir chequesto è il loco / dei prodigi e
ualche ladro! riccoboni, 13: non stupir se ti esamino e ti squa- ro
stringe, / color non muta e fa stupir la gente. buonarroti il giovane,
tu mandi per lo mare farebbono stupir argo dell'invenzion sua. tasso, 17-35
4-156: chiunque ciò fa non si dè stupir come mostro, ma adorare come divino
piante per il palazzo e che ho fatto stupir il duca, che invero è tutto
fecondo in sé raccolto, che fé stupir nason, nonché nasica e gridaro: «
, or odi alquanto / cose da far stupir saturno e giove, / de'nostro