: gli ultimi bagnanti del luogo, stufi di mare e di villeggiatura, bighellonavano
a vellicare e scuotere gli animi, stufi dei vecchi e abitudinari piaceri. pirandello,
dittatura. pavese, i-240: siamo stufi di piantar cavoli e abbiamo emigrato.
lustri e d'averci imbiancato il pelo, stufi e desperati si dolgono di vero cuore
, 2-i-528: facce d'intensificata cretineria. stufi aridi, 9-75: lo sviluppo sociale
mi spacca. arbasino, 16: noi stufi morti di aspettare e aspettare abbiamo persuaso
, ciarla, ciarla e se, stufi delle sue vuote parole, non l'ascoltiamo
v-1-568: se uno o più adampetonisti, stufi di promiscuità, si ribellano alle leggi
padrone e servitore, senza donne, erano stufi. le canzonette, sempre quelle,
, 7-59: eravamo... stufi ai dar retta alle faccende private di
fenoglio, 5-iii-584: appena saremmo stati stufi di girare per alba...,
arcistufo. arbasino, 16: noi stufi morti di aspettare e aspettare abbiamo persuaso
: spilluccammo i grani più grossi, stufi d'uva. = pari.
/ dicendo noi vogliam che tu ti stufi. g. a. tapini, 188
= deriv. dalla locuz. tu mi stufi, comp. da tu, mi (
], 31: quei transfughi che, stufi delle continue interruzioni pubblicitarie, usano il
faldella, 17-178: gli abbaioni, stufi di schiamazzare inutilmente, sentivano già il
italia. tributi [febbraio 2005]: stufi di dimenarsi con il sempre uguale tuz