e tutte le gioie e pietre durissime strugge e fonde. abbruciatura, sf
, / che dolcemente mi consuma e strugge. alberti, 360: [volendo correggere
/ ogni cor giovenil s'accende e strugge. machiavelli, 411: [queste famiglie
e quella che guardando il cor mi strugge. idem, 119-79: allorquando del
, vi-i- (9-i3): così mi strugge stando contumace / come ne l'acqua
gora acquacorrente dove il sapone scivolato si strugge in spire azzurrine. =
timore e speme i còri adiaccia e strugge. paolieri, 2-165: una specie di
sé. petrarca, 124-7: amor mi strugge 'l cor; fortuna il priva /
le vene occulto foco / che pascendo le strugge a poco a poco. arici,
mortali / volgo fiero e diverso agita e strugge. prati, vi-677: una /
a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e i passi e torme
il lieto e 'l verde si consuma e strugge. marino, 7-100: l'allor
moto, / operosa una forza alternamente / strugge e ricrea le cose. tommaseo [
fugge; / altri al ghiaccio si strugge, / altri dì e notte la sua
è tormento disperato e fero / che strugge e dòle, e incende ed amareggia.
/ deggio attender mercé da chi mi strugge, / se i mentiti diletti anco
così altrui struggere il cuore, come si strugge la neve al fuoco; di che
ella [la tancia] si strugge in un tratto e s'appassa.
a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e i passi e torme
luce, / che m'arde e strugge dentro a parte a parte. idem,
la prima, che per lo fuoco si strugge; la seconda, che riceve ogni
, per cui tutto / brucia, si strugge e toma al suo principio.
deggio attender mercè da chi mi strugge, / se i mentiti diletti anco mi
. idem, i-180-100: non se stesso strugge e aucide uomo, ma strugge
strugge e aucide uomo, ma strugge, e aucide altro, acciocché 'l poi
lampo / che l'abbaglia e lo strugge, e 'n ch'io m'avampo.
quel non so che, quel che mi strugge e bea. fontanella, i-259:
accende / che dolcemente mi consuma e strugge. idem, 191-7: dolce del mio
; / il tempo tua biltà consuma e strugge. machiavelli, 1080: né doler
: cavalli e buoi rompe, fracassa e strugge; / e ben è corridor chi
sì dilettosi, / che 'l cor mi strugge come cera foco. petrarca, 126-47
cantare / per una dama che mi strugge il core, / ch'ogni otta
scamento, s'arde senza refrigerio, si strugge l'uom senza posa...
-ed altra è calva; / chi strugge o salva -e pur quando l'eclisse
alia sua ombra il cuor m'agghiaccia e strugge, / poich'al mi'andar fortuna
foco, il mar sorbe, il ferro strugge: / egli che n'è cagion
forze / qual tarlo roditor logora e strugge. foscolo, iv-395: e se gli
è questa vita, e si consuma e strugge, / qual gelo o neve che
doglie / deggio attender mercé da chi mi strugge, / se i mentiti diletti anco
e quella che guardando il cor mi strugge. bandello, 1-5 (i-69):
sol novella rosa / si scolorisce e strugge, / così fiamma amorosa / giovinetta
125-3: se 'l pensier che mi strugge, / com'è pungente e saldo,
: se 'l pensier che mi strugge, / com'è pungente e saldo,
, xxviii-53: con magna gioia el suo strugge [l'innamorato], e li
lieto e 'l verde si consuma e strugge. marino, vii-363: ben può consumarsi
in lei pascendo, si consuma e strugge. marino, 4-216: teme, spera
; che, del continuo, lo strugge e consuma. bandello, 1-3 (
. angiolieri, 11-12: così mi strugge [madonna] stando contumace, /
/ ecco in grandine d'or si strugge e stilla. b. corsini, 1-1
non posso far motto, / sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di
e crescela; ma il malvagio uomo la strugge e mettela a male. m
tanto / a l'agitata fiamma ella si strugge. m. adriani, 4-1-372
seccore che la danni- fica e la strugge. magalotti, 20-6: gli accorti lavoratori
mi fea dappresso, e qui lontan mi strugge. tasso, v-51: non voglia
/ mobil quiete ch'in girar si strugge; / tai delicie ha la vita
rinnega il paganesimo dell'aquila, e si strugge di deporre un bacio su le bianche
a suo difendimento, / fantasme scaccia e strugge febri ancore. marco polo volgar.
ch'uccise quel gigante, / e strugge or le tue genti tutte quante, /
suo difendimento, / fantasme scaccia e strugge febri ancore. zanobi da strato [s
è chiamato quando il parlatore menoma e strugge l'argu- mento del suo avversario
/ e dentro al nido suo si strugge e rode / per desio di seguirla
che giunga / a sua maturità, si strugge e manca. monti, x-3-222:
fugge, / come ciel che si strugge. lancellotti, 1: velocemente più che
né fino a passato il febbraio si strugge e dilegua. bar etti, 3-244:
amante. guittone, vi-5: tutto mi strugge 'n penserò e 'n pianto, /
/ visibilmente; e si dimagra e strugge. 2. figur. (
lacrime, in pianto: che si strugge in pianto, che piange disperatamente.
città, castello o terra, l'un strugge l'altro, onde nasce guerra,
l'uom s'adopra ostile, / strugge ovunque egli s'accosta, i e dà
questo è tormento disperato e fero / che strugge e dòle, e incende ed amareggia
la pletora della violenza, gl'italiani strugge la dissenteria della corruzione. = voce
rubello esercito / si dissipa, si strugge: / vittorioso è davide, / perde
pesci ingordi / scambievolmente si divora e strugge, / e del maggior sempre il
doglia pari / a quella che mi strugge, e mi consuma. leopardi, 2-14
così mia verde età si secca e strugge. marino, 4-79: per risguardar chi
125-6: se 'l pensier che mi strugge, / com'è pungente e saldo,
luca pulci, 1-45: ella si strugge drento a dramma a dramma. varchi
. guittone, ii-209: tutto mi strugge 'n penserò e 'n pianto, / amore
per non ravvicinarmi a chi mi strugge, / fallir forse non fu di
è tormento disperato e fero / che strugge e dòle e incende ed amareggia. dante
, sono effumazioni che il sole dilegua e strugge. 2. colorazione, tintura
sano ed allungali vita, / e strugge lo veleno e caccia via, /
fa l'uomo savio; allungagli vita, strugge il veleno, costrigne il sangue.
corinto; /... / discordie strugge e le sorte dubbiose. sacchetti,
risplendimento. rimuove fiere maliziose e uccelli e strugge le discordie. landino [plinio]
qual mi rode e mi consuma e strugge / inutil rabbia, ch'esalar non posso
mentr'ella in atto tal, si strugge e langue, / di toccar l'armi
rosa / il bel fogliame. / strugge forre, beve fiumi, / macina scogli
io corra al bel lampo che mi strugge, / e segua chi mi fugge /
e senza fine quello arde e dolcemente strugge. marino 3-35: che sol fra tanti
. ariosto, 19-29: la misera si strugge, come falda / strugger di nieve
/ in lei pascendo si consuma e strugge. salomoni, iii-468: la bella
a suo difendimento, / fantasme scaccia e strugge febri ancore. giovanni dalle celle,
ha dolori che lo tormentino, ma si strugge ogni giorno di più. gozzano,
guerrazzi, 6-19: però l'esule si strugge nell'agonia di un desiderio febbrile.
sai che farò, poch'ella pur mi strugge / con quelle dolci e radianti ciglia
stanno / e corrotti dal tempo che gli strugge, / un fetor sì malvagio all'
/ a seguir d'una fera che mi strugge / la voce, e i passi
. guittone, vi-2: tutto mi strugge 'n penserò e 'n pianto, /
è tormento disperato e fero / che strugge e dòle, e incende ed amareggia.
mortali / volgo fiero e diverso agita e strugge. gentile, 3-257: le speranze
, / che l'immagine finta al tutto strugge / con la presenzia sua la forma
93: quell'ardor che il cor gli strugge, / gli occhi accende e infiamma
fon- damentati ch'il gran caldo li strugge. fondaménte, avv. letter
, ohimè, che la cittade / strugge dal fondo suo barbaro sdegno. diodati
3-192: così nel forno il metallo si strugge, / che comincia al principio ad
tuo parlar focoso / tutta quanta mi strugge. giovanni da samminiato [petrarca],
sono effumazioni che il sole dilegua e strugge. casti, 4-95: libertà, di
/ che ciascun cor gentile incende e strugge. michelangelo, i-41: forse lo
ix-58: la morte e 'l tempo strugge e fura / le ricchezze, le vite
e fugge, / come giel che si strugge. forteguerri, 29-25: l'onda
fra le braccia, / e ioseppe si strugge come ghiaccia. giovanni da samminiato [
3-258: il caldo molto el mèle strugge, / e 'l freddo el fa ghiacciare
di bramangieri, che tutto vi si strugge dentro, poi, posto a tavola con
/ mira, e d'amor si strugge a lor davante, / e un bacia
: il cicisbeo tutto vezzoso / si strugge in complimenti, e ad ogni passo
conosco il gran desio / che ti strugge, amante, il core: / forse
cavalli e buoi rompe, fraccassa e strugge. buonarroti il giovane, 9-260:
. galiani, 4-374: ogni guerra strugge e guasta un paese; perlocché non è
sciogliere, scomporre, disordinare (chiome, strugge e guasta le sue membra: le tremano
e bianca / man che el cor strugge e par che mi conforte / e renda
/ ahi che dell'alma belzebù mi strugge / i bei tesori e li disperde
: so in quante maniere il cor si strugge. cariteo, 342: consumar mi
condensa nel fuoco, né più si strugge, anzi più s'innasprisce. 9
se quell'al tre il giorno incende e strugge, / fredda ivi poi da le
de'conti, i-116: così mi strugge il cor, se per orgoglio /
ariosto, 16-87: [satanasso] strugge e ruina la città infelice. di costanzo
accende e infiamma, / tutto mi strugge il seno. foscolo, iv-360:
diluvio il mondo asperge, / e strugge uomini e fere. forteguerri, 26-75:
a seguir d'una fera che mi strugge / la voce, e i passi,
moto, / operosa una forza alternamente / strugge e ricrea le cose. b.
persuaso sia una commediante, oretta si strugge e lacrima e gherardo si infurbisce ancora
il lume de'begli occhi che mi strugge, / soavemente al suo caldo sereno
per trovar te la triste alma si strugge / vanamente, sentendosi perire, /
colava bianchiccia come la cera che si strugge e goccia intorno ai torchietti dell'altare
beltà fiorisce: / la misera si strugge, come falda / strugger di nieve
ria / febre col caldo suo le strugge il petto. bruni, 529: il
tempesta. / ogni metallo intenerisce e strugge. -letter. dissolversi, diradarsi
durissima. leopardi, 15-21: che ti strugge internamente? oblivione ingombra / i tuoi
come febbre e gotta, / che si strugge la vita e non appare.
/ sanza alcuna pietate il cor mi strugge, / né par che amore il duro
argenti fugge, / d'invidia eto si strugge / che per mirarlo il sol fermi
move la fiamma che m'incende e strugge, / e sì le vene e
, / d'acerbissimo duol sé stessa strugge. -ant. invocare.
io corra al bel lampo che mi strugge. 5. figur. manifestazione
lampo / che l'abbaglia e lo strugge, e 'n ch'io m'avampo.
fugge, / col morbo che lancina e strugge, / con lunghe agonie disperate,
torre. 9. che si strugge d'amore; che è innamorato ardentemente
: in questo mentre che lo argento si strugge, metterai la tua forma dentro in
alia sua ombra il cuor m'agghiaccia e strugge. -in senso generico: donna
, / ove se stesso il mondo strugge e pasce, / e ne le guerre
tien gli occhi all'altro, e si strugge per ansietà di mettere quanto v'è
la luce, / che m'arde e strugge dentro a parte a parte. pigna
distrugge al fuoco, / similmente si strugge el mio core: / non vai niente
a seguir d'una fera, che mi strugge, / la voce, e i passi
baroni, ed il lor ferro / strugge le care mèssi e i poverelli / tetti
stato macinato. ungaretti, ii-49: strugge [l'estate] forre, beve fiumi
sega di una ignota malìa che mi strugge, è lo strazio della mia povera giovinezza
e quella che guardando il cor mi strugge. livio volgar., 3-78: non
stesso: chi si tormenta, si strugge, si affligge, per lo più senza
pur se i corpi e i pensier strugge la guerra; / e veramente ti sembro
si perde, perocché, come si strugge la cera al fuoco, così si guasta
li perdona, / vedendo che li strugge il suo valore. fra giordano, 3-196
mercé, / fuggo da chi si strugge / e seguo chi mi fugge: /
casa tanto mesta e provata che si strugge, non bisogna star fermi; si
ben dir come, / e si strugge e s'avanza e nasce e muore.
copriti quel volto, che sol mi strugge mirando / e per gli occhi avidi trammi
cibo che, pascendo i servi, strugge: ed è il spesso mirarsi con la
laccio quanno che sbava cera e se strugge tutto. -vezzegg. moccolàccio.
, i-427: l'arte di glauco si strugge nel sodisfare con lambicati ghiribizzi alle instanze
: scorre felicemente, quando l'intimo si strugge e guarisce. -intr.
per ogni poco calore goccia e si strugge. g. gozzi, 3-5-172: volea
mondoboia, - fa pin che si strugge dalla curiosità. = comp.
stà 'n forse, / eh'amor mi strugge sì co'le sue morse. pasolini
a poco a poco la turba si strugge. idem, 27-56: runcisvalle pareva un
. idem, lxviii-13: allor si strugge sì la mia vertute / che l'
mentre per brutta donna arde e si strugge: / ma la beltà che star non
, ma percioché l'un colore si strugge e l'altro si genera. morando,
e come neve al sole il ben si strugge. savonarola, 13-3: se non
la sua malignità ed acutezza di umore strugge e consuma il luogo che occupa e
so ben dir come, / e si strugge e s'avanza e nasce e muore
non so che, quel che mi strugge e bea. muratori, 6-363: ma
per novella pietà che 'l cor mi strugge, / per lei ti priego che da
bufi, 3-60: la nieve si strugge per lo caldo del sole e rimane
lascia offuscar dalla nebbia, anzi la strugge. galileo, 1-2-299: il lume di
cantare / per una dama che me strugge el cuore; / ch'ogni otta ch'
via tutti i furfanti: / gli strugge, e vi fa buche e squarci drento
mentre per brutta donna arde e si strugge: / ma la beltà che star non
papi, 4-211: chi per amor si strugge / o per invidia o perché il
. caro, 12-iii-287: ora si strugge di desiderio che gli sia concesso di
che chiamar lo vogliamo, e non si strugge se non si polverizza. tramater [
/ a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e i passi e
/ cavalli e buoi rompe, fracassa e strugge. berni, 17-68 (ii-95)
ho un'altra città / che mi strugge. è là. / l'ho perduta
lamiera a basse sponde nel quale si strugge lo stagno o il piombo. barilli
/ la mia vita cognosco che si strugge. ariosto, 34-81: vide gran
le misere parti, / per cui si strugge il mondo. malispini, 1-401:
luce, / che m'arde e strugge dentro a parte a parte. poliziano,
, / ove se stesso il mondo strugge e pasce, / e ne le guerre
ma molto / più le lo preme e strugge in peggior guisa / quel ch'ebbe
/ a poco a poco si dileguava e strugge / in vagheggiar quel desiato volto,
fiero incendio, maggior di quel che strugge / il ferro che sfavilla in su
rinnega il paganesimo dell'aquila e si strugge di deporre un bacio su le bianche
condanna, è l'ozio, il qual strugge i buoni e nisce di perdere i
abbandona del canto. / e ne strugge perenne un desiderio / sempre nuovo ed
sole, con un raggio riverberato le strugge e sparpaglia. 3. essere
condanna, è l'ozio, il qual strugge i buoni e finisce di perdere i
preso marte corra, / l'uom strugge spesso dagli occulti mali, /..
/ per novella pietà che 'l cor mi strugge, / per lei ti priego che
lo cor di pianger tutto li si strugge. guido da pisa, 1-251:
in questo mentre che lo argento si strugge, metterai la tua forma drento in una
sangue e pianto, / che ci strugge la carne e ci calcina tossa. savinio
opera / che del suo amore ella si strugge; e lettere / e ambasciate ho
, / quale '1 sol neve, strugge i miei pensieri. s. girolamo
circa un braccio, nella quale si strugge il ferraccio, coperto di carboni, fra
move la fiamma che m'incende e strugge. storia di ottinello e giulia,
tabe che da gli avi nacque / e strugge a i figli l'ultimo polmon /
chiamar lo vogliamo, e non si strugge se non si polverizza. b.
sì amara sorte / che 'l corpo strugge e fa l'alma terrena! marsilio
, 6-i-647: quell'amore che si strugge da sé senza posarsi non è che
. galiani, 4-374: ogni guerra strugge e guasta un paese, perlocché non è
, murate in fornello, nelle quali si strugge la cera da lavoro per purgarla dalla
: / pel sol ricordo il cor mi strugge e preme. bembo, iii-591:
viene a dire prestigio quanto cosa che strugge la luce dell'occhio. passavanti,
: non così presto al sol neve si strugge / come fa lei s'alcun contento
. petrarca, 124-5: amor mi strugge 'l cor, fortuna il priva /
di genitor tenace / faticoso sudor, strugge una mensa. giuglaris, 1-406: spendeva
un tempo e avara, alternamente / strugge e ricrea la vita. gozzano, ii-513
149: caldo vapor d'accesa estate / strugge i prati ridenti allor che 'l sole
stato prosperoso, / mentre invidia lo strugge e lo divora, / e ti
casa tanto mesta e provata che si strugge, non bisogna star fermi; si
, 125-2: se 'l pensier che mi strugge, / com'è pungente e saldo
tormenta, / in un punto mi strugge e lieto fammi. bembo, io-vn-472:
garzo, xxxv-ii-308: quantità di guerra / strugge molta terra. = voce dotta
e i danni della tubercolosi che lo strugge, aurelio saffi risentisse i dolori reumatici
/ languor raddoppia all'egro che si strugge. marino, 1-15-68: misero, e
me non poter leggere questa lettera mi strugge l'anima è un dolore raddoppiato.
/ il piè pallido lava, e strugge grave / sul lito roèteo l'iliaca terra
/ per non ravvicinarmi a chi mi strugge, / fallir forse non fu di
cor mio, che la tua fiamma strugge, / l'umor che dianzi da'begli
braccia / a chi per te si strugge, arde et agghiaccia. gigli, 2-155
, 5-85: la morte, che tutto strugge, qui invece, simile a gazza
ferrara, 93: un altro penser me strugge e rode / sol per recordo d'
moto, / operosa una forza alternamente / strugge e ricrea le cose. rosmini,
moto istesso con egual misura / voi strugge in acqua e me riduce in polve.
per la neve quando il sol la strugge) / stava santa maria con povertade
per novella pietà che 'l cor mi strugge, / per lei ti priego che da
raggio / ogni spirto gentil si strugge e sface. moneti, 291:
tanto / a l'agitata fiama ella si strugge. b. corsini, 11-78:
del livor che l'accieca / e lo strugge e lo rode a lima sorda,
uccelli e fiere maliziose, / discordie strugge e le sorte dubbiose, / di color
. caro, 12-iii-287: ora si strugge di desiderio che gli sia concesso di
è molto tenero e più facilmente si strugge, non essendo egli altro che un intrigamento
tenermi qua ristretto a tanto tormento mi strugge il cuore ». g. stampa,
il lume de'begli occhi che mi strugge / soavemente al suo caldo sereno /
/ e del non esser qui si strugge e langue. documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco
350: il cicisbeo tutto vezzoso / si strugge in complimenti e ad ogni passo /
tergo / si frange e si consuma e strugge e sfascia; / è disarmata in
dai rischi dell'amore vero / che strugge, che deforma, che ruga.
onde ei divora i vivi corpi e strugge. testi, ii-222: da le gotiche
'l mio cor come neve al sol si strugge. g. f. achillini,
stampa, 26: altri per me si strugge, / i'non posso mirar altra
/ così mia verde età si seca e strugge. -essere profondamente turbato e scosso da
/ senza mover pietade a chi mi strugge, / a chi contento i miei
rugge / e le parla così mentre si strugge. cesarotti, 1-ii-275: la mia
/ più se n'affligge e se ne strugge e arrabbia; / se ben la
cui bel raggio / ogni spirto gentil si strugge e srace, / ché, da
/ che dolcemente il cor mi sana e strugge. molza, 1-431: la fiera
onde procede / l'amaro che mi strugge in gentil foco. a. m.
a lei, che m'arde, strugge e ghiaccia. campofregoso, ii-25:
: la notte le paure scaccia e strugge, / e lo nemico per sua vertù
moto, ond'anco il lungo corso / strugge i globi girevoli del piombo. arti
manto spoglia, / sì lo strugge il velen che '1 cor gli ha
tempesta. / ogni metallo intenerisce e strugge. / morsa da mille dentiogni foresta /
ho un'altra città / che mi strugge. è là. / l'ho perduta
/ volgo fiero e diverso agita e strugge. / ma per sentenza mia, /
sol novella rosa / si scolorisce e strugge. manno, 19-102: fuggano i fauni
resto non saprei, / mentre mi strugge e sprezza, / altro sculpir che le
, x-5- 408: arde, strugge, scompiglia [la malattia] / in
sconsolate d'una città', scema strugge senza ragione considerando le cose nostre, che
e come nebbia al sol presto si strugge; / ogni nostra speranza el mondo scorna
mortale. venuti, lxxxviii-ii-667: se strugge l'anima e consuma, / e
fondamen- tati ch'il gran caldo li strugge et il gran freddo gli scorza.
volsi / per non ravvicinarmi a chi mi strugge, / fallir forsenon fu di scusa indegno
. gualterotti, 9: il piacer ci strugge, / che porge il vin, che
del seccore che la dannifica e la strugge. targioni pozzetti, 12-10-210: il terreno
sega di una ignota malìa che mi strugge, è lo strazio della mia povera
ah pena in ver che mi consuma e strugge) / chi mi sprezza adorar,
/ a seguir d'una fera che mi strugge / la voce e i cui un
v'è chi amando si strugge al mio sembiante. monti, x-4-29:
gli volea dare per motuna empia mi strugge. casti, 1-19-102: la zebra per
volte, tutto il talento del giornalista si strugge nell'escogitare la sensazionalità del titolo!
/ volgo fiero e diverso agita e strugge. / ma per sentenza mia, /
un guardo / che co'bei rai mi strugge. martello, 6-ii-136: vengonmi alla
oscura, / neve presto che si strugge, / ruscelletto che sen fugge. f
12-117: la stretta al cuore / li strugge / tutti, l'uno nell'altro
/ che cagione è ch'egli ne strugge e sface. zinano, 24-24: corre
, / se il tempo edace / non strugge e sface / sì bell'ar- dor
per mostrare a chi mi incende e strugge / che, senza dir degli occhi o
maestro tengo / come fugge e si strugge il tempo umano, / come sgocciola
poggio destro; / po''l star me strugge e l'andar m'è sinestro, /
con l'altra di siroccnevole affetto si strugge. = deriv. da sirocchia.
, / spinto da fiamma che mi strugge e smembra, / cresce più ognor,
inestinguibil fiamma / e svena e snerva e strugge a dramma a dramma guglielminetti, 84
sente ragionarne tutto si solluchero, si strugge, si vede andar in cimbalis,
le sibille. tassoni, 10-14: strugge il tempo le torri e i marmi solve
, il mar sorbe, il ferro strugge: / egli che n'è cagion via
questo / per cui [apollo] ci strugge e struggerà; né certo / fia
, 6-108: pin... si strugge dalla curiosità ma prova un sottile timore
il ben s'aviva, il mal si strugge e more. a. boito
sole, con un raggio riverberato le strugge e sparpaglia. muratori, 7-iii- 365
-sf. scherz. donna che si strugge d'amore. bartolini, 16-237
agi. 4. che si strugge per una travolgente passione amorosa (anche
nero incendio, maggior di quel cne strugge / il ferro che sfavilla in su
a cino, iii-6-44: maggiore affanno mi strugge, / rimembrando ch'io volli
si spossa: chi sta a vedere non strugge le sue forze. tommaseo, 3-i-51
stampa, 26: altri per me si strugge, / i'non posso mirar altra
ai raggi del sole la cera si strugge. p. e. gherardi, cxiv-20-235
porta via tutti i furfanti: / gli strugge e vi fa buche e squarci drento
ferrara, 93: un altro penser me strugge e rode, / sol per recordo
, / per soverchio desio tutta si strugge. / così manca beltà, se 'l
utalo, ah l'alma / mi si strugge per te, benché il tuo
bernardo accolti, 1-25: amor mi strugge e stilla. 8. sciogliere
[giove] in grandine d'or si strugge e stilla. 19.
senti'stormeggiata / sì sonar che mi strugge / il cor per un disio ch'amor
eh, eh. -che si strugge per un desiderio. rovani,
.). strage (ant. strugge), sf. uccisione di un numero
a seguir d'una fera che mi strugge / la voce, e i passi,
73: ciò che il ferro non strugge, il foco incende. alfieri, 8-291
inclita locri. il ferro il foco / strugge i paesi. carducci, iii-4-77:
]: se i quattrini non gli strugge, ne deve aver molti.
torrente infocato e basso scende: / strugge il tutto e rovina, ovunque ei
ogni sponda, / che l'erbe strugge e gli arbori disfronda. ariosto,
giù giù dalle barbe del grano e lo strugge. pascoli, 292: 0 fiumi.
lascia offuscar dalla nebbia, anzi la strugge. -prosciugare. delfino, 1-79
: quando il sole ardente / l'umido strugge, egli [il nilo] per
. giuliani, ii-374: il libeccio strugge l'olio delle ruote [dell'orologio]
xliii-229: la neve quando il sol la strugge. ariosto, 43-180: lungo sarà
. derni, 59-12 (v-73): strugge ognun fatturante di maurina: / grifaldo
/ l'attica plebe li persegue e strugge, / né tien biasimo ferir anco chi
e con quelle altre fiere sì lo strugge / che il terren non sol fa del
bocca con cui [il luccio] strugge ciò che tocca. -condurre a
: il mancamento delle vettovaglie consuma e strugge tesserato. baldi, xxxvi-373: di querce
infinito diluvio il mondo asperge / e strugge uomini e fere. allegri, 197:
che i mortali / tacita affanna e strugge, / per latte puro si dilegua e
mortali / volgo fiero e diverso agita e strugge. pascarella, 2-307: di una
, un conforto al malanno che lo strugge. -devastare le carni (l'
la sua malignità ed acutezza di umore strugge e consuma il luogo che occupa e le
corpo prezioso dai rischi deltamore vero / che strugge, che deforma, che ruga.
sia piangendo andato, / cercando chi mi strugge, e che furato / m'ha
quel non so che, quel che mi strugge e bea. fagiuoli, iv-142:
[acqua], e amor lo strugge: / angelica de l'altra, e
sdegno, / ah, mi divora e strugge. cesarotti, 1-iv-236: perché mi
? leopardi, 15-20: che ti strugge / internamente? a. boito, 66
ossa ho un'altra città / che mi strugge. è là. -assol.
/ per novella pietà che 'l cor mi strugge, / per lei ti priego che
posso far motto, / sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di quella
. petrarca, 124-5: amor mi strugge 'l cor, fortuna il priva / d'
troverrò i'colei che 'l cor mi strugge? / so ch'essa per mia doglia
timore e speme i cori adiaccia e strugge. calzabigi, cxxxvii-140: cari quegli
scende nella strada con un'ansia che gli strugge il cuore. -immalinconire, rattristare
tanto squallido, all'abbandono che mi strugge,... si aggiunge il vento
condanna, è l'ozio, il qual strugge i buoni e finisce di perdere i
baiatri, 163: l'ozio divora e strugge quanti siamo. saccenti, 1-2-4:
è chiamato quando 'l parlatore menima e strugge l'argomento del suo avversario in tutto
ogni cosa ne porta il tempo e strugge. lomazzi, 4-ii-474: fu [saturno
divora, per denotare che 11 tempo strugge ogni cosa. marino, 1-10-68: sola
/ e rapace e vorace invola e strugge. 13. spegnere a poco
a dire prestigio, quanto cosa che strugge la luce dell'occhio. intelligenza,
24: la notte le paure scaccia e strugge, / e lo nemico per sua
. batacchi, 2-155: quello che strugge i bei castelli in aria / dei
. cavalca, vii-27: come si strugge la cera al fuoco, così si
a chi ama sotto i piè si strugge il ghiaccio. guicciardini, 13-iii-119: al
in questo mentre che lo argento si strugge, metterai la tua forma dentro in
per ogni poco calore goccia e si strugge. fagiuoli, x-53: che cosa è
s'oscura, / neve presto che si strugge, / ruscelletto che sen fugge.
tergo / si frange e si consuma e strugge e sfascia. -corrompersi, putrefarsi
mentre il corpo suo flagra e si strugge, / l'aura vital già l'abbandona
per umil fede; ivi tutta si strugge / per rinovarsi a l'altra miglior
cui bel raggio / ogni spirto gentil si strugge e sface, / che, da
sole. baldi, i-152: fabio si strugge, i medici non ponno / chiamar
/ languor raddoppia all'egro che si strugge. martello, 6-ii-509: anche a
dolori che lo tormentino, ma si strugge ogni giorno di più. -soffrire
grosseto, i-148: per una ingiuria si strugge tutta una schiatta, cioè tutto uno
casa tanto mesta e provata che si strugge, non bisogna star fermi; si respira
struga. caro, 12-iii-287: ora si strugge di desiderio che gli sia concesso di
morde le labra e di furor si strugge. goldoni, xii-737: confusa,
tahucchi, 6-74: un pensionato che si strugge di solitudine. -commuoversi, emozionarsi
e so in quante maniere il cor si strugge. boccaccio, vrii-2-146: suole alcuna
altrui struggere il cuore, come si strugge la neve al fuoco. beicari, 5-38
5-38: nel tuo partire mi si strugge il core. ariosto, 1-iv-56: io
: non piangete così, ché mi si strugge / di tenerezza il core. d'
, 26: altri per me si strugge, / i'non posso mirar altra bellezza
pensa, alla mamma, e ci si strugge. borgese, 1-36: a venezia
un povero bambino che dentro sé si strugge / di non poter posare nella mano di
/ ride la corte, norandin si strugge, / ma il buon martan facea come
orazioni, ma nella vanità umana si strugge senza modo e senza fine. d
il giuliani mi par proprio che si strugge per finir di mandarlo male.
350: il cicisbeo tutto vezzoso / si strugge in complimenti e ad ogni passo /
/ e del non esser qui si strugge, e langue ». boccaccio, dee
un tratto. panigarola, 2-424: si strugge ormai quest'anima mia, o signore
incendio soave il desir mio / si strugge e pien d'insolito contento, /
. biffoli, lxxxviii-i-288: così si strugge il tempo e passan l'ore,
saporosa e sì gentile ch'ella si strugge altrui in bocca. landò, 1-5:
mangerai vitella di surrento, la quale si strugge in bocca con maggior diletto che non
toscani, 44: chi non fugge, strugge. = deriv. da distruggere (
tormento lungo e fastidioso; pena che strugge a poco a poco. -anche: lunga
, 413: 'struggino': chi per industria strugge carogne d'animali. sanminiatelli, 11-152
: move la fiamma che m'incende e strugge, / e sì le vene e
accendimento, o che fiero male mi strugge; straccierò, svellerò disperata questo crine,
fiamma / e svena e snerva e strugge a dramma a dramma. 9
ariosto, 1-iv-424: ella si strugge, e un svenimento d'animo /
alma si perde, ed egli invan si strugge. loredano, 1-211: benché io
. i mortali / tacita affanna e strugge. parini, 1-i-56: fra le tenere
afflitta / a quella ch'arde e strugge el cor tapino, / o candido armellino
ella [psiche] in atto tal si strugge e langue, / di toccar l'
tacendo / per soverchio desio tutta si strugge. carducci, iii-9-208: egli intanto
chi tempo aspetta, assai tempo si strugge: / e 'l tempo non
ben dir come, / e si strugge e s'avanza e nasce e muore.
discoprir parti riposte ed ime / si strugge affumicato l'alchimista, / e solve
febbre, che i mortali / tacita affannae strugge / per latte puro si dilegua e fugge
ma da se stessa in suoi trofei si strugge / l'ampia mole, il cui
colava bianchiccia come la cera che si strugge e goccia intorno ai torchietti dell'altare.
/ delle cure, onde meco egli si strugge. guglielmotti, -55: sono un
/ pel sol ricordo il cor mi strugge e preme. lorenzo de'medici, ii-17
., 290: vedete che tutta si strugge e trambascia di disiderio di vedervi.
andando e tornando, infinché non gli strugge. govoni, 9-263: l'uccello
dai, / del dolor che mi strugge a poco a poco. buonaccorsi, 169
doglia e sospirar d'angoscia / mi strugge 'l core ovunque sol mi trovo. idem
chiamata 'uredo', che inaridisce e strugge le biade prima che maturino.
/ e 'lvento ogni bel tronco a terra strugge. guarini, 218: trema la
del tuo scampo, / tanto mi strugge l'amoroso vampo. monti, x-4-313
gran madre, a suo poter ne strugge / molte, o ricrea come gli pare
prezioso dai rischi dell'amore vero / che strugge, che deforma, che ruga.
350: il cicisbeo tutto vezzoso / si strugge in complimenti, e ad ogni passo
24: la notte le paure scaccia e strugge, / e lo nemico per sua
/ per amor di colei ch'el strugge e strazia / d'entrar in giostra ha
ottimo, ii-536: la neve poi si strugge, purché la terra che perde ombra
la persona, accomoda la digestione e strugge la melanconia. agility / a'
grandineepioggiabatte in ognisponda, / chel'erbe strugge e gli alberi disfronda. disfunzionaménto,